SlideShare a Scribd company logo
1 of 40
Download to read offline
LA NARRATOLOGIA
Modelli, schemi e strutture
GIOVANNI PRATTICHIZZO
16/12/2015
PAROLE DELLA POSTMODERNITÀ
• overload informativo
• Web 2.0
• identità
• narratività
LA NARRATOLOGIA
Termine coniato da Todorov
Storia
Racconto/Discorso
Narrazione
ATTO NARRATIVO
Ogni atto narrativo si compone di due elementi: una storia
(historie) il contenuto, ovvero il concatenarsi di eventi in cui
agiscono gli esistenti (personaggi, elementi dell’ambiente) e
un discorso (discours) particolari procedimenti espressivi
atti a comunicare il contenuto della storia (strutture di
trasmissione, manifestazione nei media).
IL COSA E IL COME DELLA
NARRAZIONE
AVVENIMENTI
AZIONI
STORIA
FOCUS SUL
COSA
NARRAZIONE
PERSONAGGI
AMBIENTI
STRUTTURE DELLA
TRASMISSIONE DISCORSO
FOCUS SUL COME
MANIFESTAZIONE
NEI MEDIA
APPROCCI TEORICI
Formalismo russo (Propp)
Strutturalismo francese (Barthes, Greimas)
Neo-criticismo statunitense (Chatman, Frye)
Storiografia e semiotica italiana (Segre, Eco)
Sociologia e psicologia cognitiva (Goffman, Schank)
Psicologia narrativa (Bruner)
Lavori sulla cinematografia statunitense (Campbell, Vogler)
Ermeneutica tedesca (Husserl e Gadamer)
PROPP E LA MORFOLOGIA
DELLA FIABA
Tutte le favole di magia hanno struttura monotipica.
Si può individuare una struttura narrativa comune a
più racconti differenti; questa struttura va ricercata
a livello del senso e del significato di un racconto e
non del significante, della manifestazione discorsiva
del testo.
PROPP E LA MORFOLOGIA
DELLA FIABA
Gli elementi costanti, stabili della favola sono
le funzioni dei personaggi […]. Esse formano
le parti componenti fondamentali della favola.
Il numero di funzioni che compaiono nella
favola di magia è limitato.
La successione delle funzioni è sempre
identica.
FUNZIONI
Allontanamento: un personaggio della fiaba si allontana da casa per un particolare
motivo (guerra, affari, punizione, ecc.).
Divieto: all’eroe viene proibito di fare qualcosa, gli viene imposto un divieto.
Infrazione del divieto: l’eroe non rispetta la proibizione, trasgredisce il divieto che gli
era stato imposto.
Investigazione: l’antagonista cerca elementi utili per combattere l’eroe.
Delazione: l’antagonista riceve da qualcuno informazioni che gli servono per
danneggiare l’eroe.
Tranello: l’antagonista cerca di ingannare la vittima per impossessarsi dei suoi beni o di
lei stessa.
Connivenza: la vittima si lascia convincere e cade nel tranello.
Danneggiamento: l’antagonista riesce a recare danno a un familiare dell’eroe o ad un
suo amico. Oppure mancanza: a uno dei familiari o degli amici manca qualcosa o viene
desiderio di qualcosa.
Maledizione:l’eroe viene incaricato di rimediare alla mancanza o al danneggiamento.
Consenso dell’eroe: l’eroe accetta l’incarico.
Partenza dell’eroe: l’eroe parte per compiere la sua missione.
L’eroe messo alla prova dal donatore: deve superare prove e incarichi in cambio della
promessa di un dono che lo aiuterà nell’impresa.
Superamento delle prove (reazione dell’eroe): l’eroe affronta le prove e le supera.
Fornitura del mezzo magico: l’eroe si impadronisce del mezzo magico.
Trasferimento dell’eroe: l’eroe giunge, o viene condotto, nel luogo in cui dovrà
compiere l’impresa.
Lotta tra eroe e antagonista: l’eroe si batte contro il suo avversario.
L’eroe marchiato: all’eroe è imposto un segno particolare, cioè un marchio ( può
trattarsi anche di un oggetto ).
Vittoria sull’antagonista: l’antagonista è vinto.
Rimozione della sciagura o mancanza iniziale: l’eroe raggiunge lo scopo per cui si
era messo in viaggio.
Ritorno dell’eroe: l’eroe torna nel luogo da cui era partito.
Persecuzione dell’eroe: l’eroe viene perseguitato o inseguito.
L’eroe si salva: l’eroe sopravvive alla persecuzione o all’inseguimento.
L’eroe arriva in incognito a casa: l’eroe arriva al punto di partenza senza farsi
riconoscere.
Pretese del falso eroe: un antagonista ( falso eroe ) cerca di prendere il posto
dell’eroe.
All’eroe è imposto un compito difficile: all’eroe è imposta un’ulteriore prova di
bravura.
Esecuzione del compito: la prova viene superata.
Riconoscimento dell’eroe: l’eroe viene finalmente riconosciuto.
Smascheramento del falso eroe o dell’antagonista: gli impostori vengono
riconosciuti.
Trasformazione dell’eroe: l’eroe si trasforma, assume un nuovo aspetto ( da
animale si trasforma in uomo, da brutto diventa bellissimo, ecc. ).
Punizione dell’antagonista: l’antagonista riceve il giusto castigo.
Lieto fine: l’eroe ottiene il meritato premio ( si sposa, ritrova i suoi cari, si libera da
un incantesimo, ecc. ).
PROPP E LA MORFOLOGIA
DELLA FIABA
“La parola “morfologia” significa scienza delle forme. In botanica, per
morfologia si intende lo studio delle componenti delle piante, del loro
rapporto reciproco e nei confronti del tutto o, in altre parole, lo studio della
struttura dei vegetali. Ma è poco probabile che qualcuno abbia mai
pensato alla <<morfologia della fiaba>>, alla possibilità di un tale
concetto. E tuttavia l’analisi delle forme della fiaba è possibile e con la
medesima precisione con la quale viene elaborata la morfologia delle
formazioni organiche. E se questa affermazione non può riferirsi alla fiaba
nel suo insieme, in tutto il suo insieme, è possibile tuttavia accettarla per i
racconti “ di magia”, e cioè per le fiabe “nel senso proprio della parola”. E
proprio a quelli è dedicato questo nostro lavoro”.
Dalla Prefazione
PROPP E LA MORFOLOGIA
DELLA FIABA
È possibile individuare regole compositive che
valgono per tutte le narrazioni appartenenti ad
un certo gruppo.
Ogni trama parte da una situazione iniziale di
equilibrio e poi, attraverso un rottura, evolve
fino a un nuovo equilibrio.
LE STORIE
Contrapposizione tra “Bene” e “Male”.
Ciò che da vita alla narrazione è sempre la
lotta per la conquista di un oggetto di
valore.
Oggetto fisico dotato di valore intrinseco
o soggettivo;
Un “oggetto di relazione”;
Un “oggetto di potere”, una situazione di
dominio;
Un “oggetto di sapere”, una conoscenza;
ALGIRDAS JULIEN GREIMAS
La semiotica generativa
Un tentativo di spiegare perché un testo ha il senso
che ha.
Tre livelli di analisi: un livello delle istanze
fondamentali che strutturano il senso (modello
costituzionale), un livello intermedio in cui le istanze
sono investite dall’antropomorfizzazione (modello
attanziale) e un livello di manifestazione dei
significati testuali (modello linguistico stilistico).
GLI ATTANTI
Il personaggio o “individuo letterario”;
Gli attanti non sono attori e nemmeno personaggi, sono
ruoli narrativi;
Gli attanti del programma narrativo sono, infatti, figure
logiche che dovranno rivestirsi degli attributi concreti
del racconto per diventare prima attori e poi veri e
propri personaggi.
GLI ATTANTI
Soggetto/ Oggetto
Destinante/ Destinatario
Aiutante/ Opponente o anti-Soggetto
LA GRAMMATICA
NARRATIVA DI GREIMAS
Stato: il soggetto si trova in congiunzione o disgiunzione con il suo
oggetto (= scopo, obiettivo, fine).
Trasformazione (o azione o performanza): un soggetto che si trova
disgiunto da un oggetto entra in congiunzione con l’oggetto (= raggiunge il
suo scopo), o viceversa, perde il suo oggetto di valore.
IL PROGRAMMA NARRATIVO
Un programma narrativo è una successione di stati e trasformazioni
relativi a un soggetto e un oggetto di valore, cioè al suo scopo.
È ciò che un soggetto VUOLE fare.
Di solito ci sono più programmi narrativi gerarchicamente correlati:
un programma d’uso è un programma che serve a portare a termine il
programma narrativo principale.
Un percorso narrativo è l’insieme dei programmi narrativi che
convergono verso lo stesso scopo.
IL PROGRAMMA
NARRATIVO DI BASE (pnb)
INIZIO: vi è un soggetto disgiunto da un oggetto di valore (SUO);
SVILUPPO: il soggetto opera per congiungersi all’oggetto di valore;
CONCLUSIONE: il soggetto si congiunge all’oggetto di valore.
PROGRAMMI NARRATIVI
COMPLESSI
A livello macro abbiamo la struttura del racconto (o programma narrativo di base)
che contiene, al suo interno, la proliferazione di microstrutture che riprendono la
forma di quella superiore rendendo conto della complessità dell’intreccio dei singoli
racconti.
SEQUENZA NARRATIVA DI
GREIMAS
CONTRATTO SANZIONE
COMPETENZA PERFORMANZA
SEQUENZA NARRATIVA DI
GREIMAS
quattro “atti”

Ogni racconto è introdotto da un contratto, dove viene

stabilito il mandante e il compito dell’eroe (e ricordiamo che

mandante ed eroe spesso coincidono), dall’acquisizione da

parte dell’eroe della competenza per svolgere il suo

compito, dalla performanza, lo svolgimento vero e proprio

del compito e dalla sanzione, il momento in cui l’eroe

riceve il riconoscimento (in positivo o in negativo) per il suo

operato.
LA SEQUENZA NARRATIVA
DI TOMAŠEVSKIJ
Giovanni Prattichizzo
SITUAZIONE SCIOGLIMENTO
(Climax)
ESORDIO CONFLITTO
SEQUENZA NARRATIVA DI
BREMOND
VIRTUALIZZAZIONE REALIZZAZIONE
ATTUALIZZAZIONE
SEQUENZA NARRATIVA DI
BREMOND
virtualizzazione: “una funzione che apre la possibilità del processo
sotto forma di comportamento da tenere o di evento da
prevedere”.
attualizzazione: “una funzione che realizza questa virtualità sotto
forma di comportamento o di evento o di atto”.
realizzazione: “una funzione che chiude il processo sotto forma di
risultato raggiunto”.
TEORIA DELLA MODALITÀ
Il racconto è il susseguirsi di azioni motivate da una logica interna e
mirate a uno scopo.
Il soggetto vuole, sa e può fare le azioni che gli competono per il
raggiungimento del suo obiettivo e per lo sviluppo della narrazione.
CHATMAN ED ECO: PASSEGGIANDO
NEI BOSCHI NARRATIVI
Si analizza il racconto come
comunicazione.

Comprendere come avviene la
trasmissione di senso tra un
soggetto ed un destinatario, tra
autore e lettore, azienda e cliente e
mettere a fuoco le molteplici
dinamiche che entrano in gioco.
MODELLO DELLA COMUNICAZIONE
NARRATIVA DI CHATMAN
Autore reale Lettore reale
autore Narratore Narratario Lettore implicito
implicito
UMBERTO ECO E I BOSCHI
NARRATIVI
  Il bosco è una metafora per il testo narrativo…
Un bosco è un giardino dai sentieri che si biforcano. anche
quando in un bosco non ci sono sentieri tracciati, ciascuno
può tracciare il proprio percorso decidendo di procedere a
destra o a sinistra di un certo albero e così via, facendo una
scelta a ogni albero che si incontra. in un testo narrativo il
lettore è costretto a ogni momento a compiere una scelta.
(U. Eco, Sei passeggiate nei boschi narrativi)
LETTORE EMPIRICO E
LETTORE MODELLO
Esistono due tipi di lettore (Eco, 1994): il lettore empirico siamo
noi o chiunque altro quando leggiamo un testo. Il lettore
empirico può leggere in molti modi e non c'è nessuna legge che
gli imponga come leggere, perché sovente usa il testo come
contenitore per le proprie passioni.
Il lettore modello è invece un lettore-tipo che il testo non solo
prevede come collaboratore, ma anche cerca di creare.
Esempio:
Giovanni entrò nella stanza. “Sei tornato, allora!”,
esclamò Maria, raggiante.
Perché il lettore possa coglierne il significato, deve
possedere una serie di competenze:
1. Competenza grammaticale
2. Competenza semantico-enciclopedica (es. verbo
“tornare”)
3. Capacità di disambiguare gli impliciti (es. Giovanni e
Maria sono nella stessa stanza)
4. Capacità di fare inferenze (es. Se Maria è raggiante
allora è contenta di rivedere Giovanni)
Dunque: Un testo è incompleto senza l’intervento di un
lettore che, con la sua attività interpretativa, riempia di
senso gli “spazi bianchi” di cui il testo è necessariamente
intessuto.
Questa affermazione può essere interpretata in due modi,
uno più moderato e uno più radicale, che è quello
sostenuto da Eco nel Lector in Fabula (1979).
AUTORE E LETTORE
Autore e lettore modello/implicito sono intesi come
strategie testuali;
L’autore empirico/reale formula un’ipotesi di lettore
modello ed attua le sue strategie;
Il lettore empirico/reale disegna un’ipotesi di autore
modello deducendola dai dati di strategia testuale.
Lettore Modello e Autore
Modello
	 L’autore formula un’immagine del proprio lettore ideale:	

“Per organizzare la propria strategia testuale un autore
deve riferirsi a una serie di competenze (…) che
conferiscano contenuto alle espressioni che usa. Egli deve
assumere che l’insieme di competenze a cui si riferisce sia
lo stesso a cui si riferisce il proprio lettore. Pertanto
prevederà un Lettore Modello capace di cooperare
all’attualizzazione testuale come egli, l’autore, pensava, e
di muoversi interpretativamente così come egli si è mosso
generativamente.” (Eco, 1979)
OPERA APERTA
L’apertura è la predisposizione programmata di una
cooperazione particolarmente libera, nel tentativo
(tuttavia) di dirigere l'iniziativa dell'interprete secondo
certe possibili tendenze di interpretazione che l'opera
non impone ma in qualche modo predispone,
rendendole più probabili.
LO SCHEMA IN TRE ATTI DI
SYD FIELD
!
!
!
PRESENTAZIONE
CONFRONTO
RISOLUZIONE
!
!
IL VIAGGIO DELL’EROE
1) Mondo ordinario
2) Chiamata all’avventura
3) Rifiuto della chiamata
4) Incontro con il mentore
5) Prima soglia
6) Prove, nemici e alleati
7) Avvicinamento
8) Prova suprema
9) Premio
10) Via del ritorno
11) Resurrezione
12) Ritorno con l’elisir
ESERCIZIO
CHE COSA ACCADREBBE SE…
da un giorno all’altro…
Prendete spunto da questa ipotesi e scrivete un testo lungo
max 50 righe.
Narratologia e storytelling

More Related Content

What's hot

Narrative in Batman - The Dark Knight
Narrative in Batman - The Dark KnightNarrative in Batman - The Dark Knight
Narrative in Batman - The Dark KnightMike Gunn
 
Narrative structures
Narrative structuresNarrative structures
Narrative structuresdropdeadned
 
Media poster analysis
Media poster analysisMedia poster analysis
Media poster analysisalexdabriel
 
Codes and conventions of the thriller genre
Codes and conventions of the thriller genreCodes and conventions of the thriller genre
Codes and conventions of the thriller genreJasonsA2Media
 
Narrative theories
Narrative theoriesNarrative theories
Narrative theoriestasnimuc
 
Film pitch presentation
Film pitch presentationFilm pitch presentation
Film pitch presentationakhan150
 
Linguaggio Cinematografico
Linguaggio CinematograficoLinguaggio Cinematografico
Linguaggio Cinematograficorobertnozick
 
Murder mystery codes and conventions
Murder mystery codes and conventionsMurder mystery codes and conventions
Murder mystery codes and conventionsliltyl
 
Horror Film Forms and Conventions
Horror Film Forms and ConventionsHorror Film Forms and Conventions
Horror Film Forms and Conventionslalaland_xo
 
Vladimir Propp’s theory of characters
Vladimir Propp’s theory of characters Vladimir Propp’s theory of characters
Vladimir Propp’s theory of characters Daniel Brown
 
Semantic and syntactic
Semantic and syntacticSemantic and syntactic
Semantic and syntacticembainbridge
 
The Dark Knight - Genre, Narrative and Representation (Student Project)
The Dark Knight - Genre, Narrative and Representation (Student Project) The Dark Knight - Genre, Narrative and Representation (Student Project)
The Dark Knight - Genre, Narrative and Representation (Student Project) Elle Sullivan
 
Codes and Conventions of Horror/Thriller Films
Codes and Conventions of Horror/Thriller FilmsCodes and Conventions of Horror/Thriller Films
Codes and Conventions of Horror/Thriller FilmsWelling School
 
Codes and conventions of thriller
Codes and conventions of thrillerCodes and conventions of thriller
Codes and conventions of thrillerMattynolan182
 
Research into drama film genre!
Research into drama film genre!Research into drama film genre!
Research into drama film genre!libbyannjones
 

What's hot (20)

Narrative in Batman - The Dark Knight
Narrative in Batman - The Dark KnightNarrative in Batman - The Dark Knight
Narrative in Batman - The Dark Knight
 
Narrative structures
Narrative structuresNarrative structures
Narrative structures
 
Media poster analysis
Media poster analysisMedia poster analysis
Media poster analysis
 
Vladimir Propp
Vladimir ProppVladimir Propp
Vladimir Propp
 
Codes and conventions of the thriller genre
Codes and conventions of the thriller genreCodes and conventions of the thriller genre
Codes and conventions of the thriller genre
 
Narrative theories
Narrative theoriesNarrative theories
Narrative theories
 
Mystery Genre
Mystery GenreMystery Genre
Mystery Genre
 
Film pitch presentation
Film pitch presentationFilm pitch presentation
Film pitch presentation
 
Linguaggio Cinematografico
Linguaggio CinematograficoLinguaggio Cinematografico
Linguaggio Cinematografico
 
Murder mystery codes and conventions
Murder mystery codes and conventionsMurder mystery codes and conventions
Murder mystery codes and conventions
 
Horror Film Forms and Conventions
Horror Film Forms and ConventionsHorror Film Forms and Conventions
Horror Film Forms and Conventions
 
Vladimir Propp’s theory of characters
Vladimir Propp’s theory of characters Vladimir Propp’s theory of characters
Vladimir Propp’s theory of characters
 
Semantic and syntactic
Semantic and syntacticSemantic and syntactic
Semantic and syntactic
 
Mitos 3.pdf
Mitos 3.pdfMitos 3.pdf
Mitos 3.pdf
 
Narrative theorists
Narrative theoristsNarrative theorists
Narrative theorists
 
The Dark Knight - Genre, Narrative and Representation (Student Project)
The Dark Knight - Genre, Narrative and Representation (Student Project) The Dark Knight - Genre, Narrative and Representation (Student Project)
The Dark Knight - Genre, Narrative and Representation (Student Project)
 
Vladimir propp
Vladimir proppVladimir propp
Vladimir propp
 
Codes and Conventions of Horror/Thriller Films
Codes and Conventions of Horror/Thriller FilmsCodes and Conventions of Horror/Thriller Films
Codes and Conventions of Horror/Thriller Films
 
Codes and conventions of thriller
Codes and conventions of thrillerCodes and conventions of thriller
Codes and conventions of thriller
 
Research into drama film genre!
Research into drama film genre!Research into drama film genre!
Research into drama film genre!
 

Viewers also liked

Ai confini della serialità! Il racconto televisivo in divenire
Ai confini della serialità! Il racconto televisivo in divenireAi confini della serialità! Il racconto televisivo in divenire
Ai confini della serialità! Il racconto televisivo in diveniregiovanni prattichizzo
 
Elementi narratologia
Elementi narratologia Elementi narratologia
Elementi narratologia imartini
 
Week 3 Lens And Focal Lenghts
Week 3 Lens And Focal LenghtsWeek 3 Lens And Focal Lenghts
Week 3 Lens And Focal Lenghtsjoelk
 
DIY: Making your own lenses by Meghana Kulkarni
DIY: Making your own lenses by Meghana KulkarniDIY: Making your own lenses by Meghana Kulkarni
DIY: Making your own lenses by Meghana KulkarniMayank Rungta
 
L’Obiettivo E La Macchina Fotografica
L’Obiettivo E La Macchina FotograficaL’Obiettivo E La Macchina Fotografica
L’Obiettivo E La Macchina Fotograficaguestad8ff39
 
Lenses: Focal Length and Depth of Field
Lenses: Focal Length and Depth of FieldLenses: Focal Length and Depth of Field
Lenses: Focal Length and Depth of FieldVictory Media
 
Il Video Storytelling nel Marketing Digitale
Il Video Storytelling nel Marketing DigitaleIl Video Storytelling nel Marketing Digitale
Il Video Storytelling nel Marketing DigitaleSimone Moriconi
 
Educazione all'immagine
Educazione all'immagineEducazione all'immagine
Educazione all'immaginePietro Izzo
 
Basic DSLR Photography and Videography for AITians
Basic DSLR Photography and Videography for AITiansBasic DSLR Photography and Videography for AITians
Basic DSLR Photography and Videography for AITiansFawad Najam
 
Film language: Mise-en-scene - setting & decor
Film language: Mise-en-scene - setting & decorFilm language: Mise-en-scene - setting & decor
Film language: Mise-en-scene - setting & decorVictory Media
 
Storytelling- "La comunicazione è una bella cosa"
Storytelling- "La comunicazione è una bella cosa"Storytelling- "La comunicazione è una bella cosa"
Storytelling- "La comunicazione è una bella cosa"Simone Buratti
 
Film Language: Mise-En-Scene explanation and examples.
Film Language: Mise-En-Scene explanation and examples.Film Language: Mise-En-Scene explanation and examples.
Film Language: Mise-En-Scene explanation and examples.Ian Moreno-Melgar
 

Viewers also liked (20)

Ai confini della serialità! Il racconto televisivo in divenire
Ai confini della serialità! Il racconto televisivo in divenireAi confini della serialità! Il racconto televisivo in divenire
Ai confini della serialità! Il racconto televisivo in divenire
 
Elementi narratologia
Elementi narratologia Elementi narratologia
Elementi narratologia
 
Storytelling e social media
Storytelling e social mediaStorytelling e social media
Storytelling e social media
 
Ideo hcd lenses
Ideo hcd lensesIdeo hcd lenses
Ideo hcd lenses
 
Week 3 Lens And Focal Lenghts
Week 3 Lens And Focal LenghtsWeek 3 Lens And Focal Lenghts
Week 3 Lens And Focal Lenghts
 
Understanding Lenses
Understanding LensesUnderstanding Lenses
Understanding Lenses
 
DIY: Making your own lenses by Meghana Kulkarni
DIY: Making your own lenses by Meghana KulkarniDIY: Making your own lenses by Meghana Kulkarni
DIY: Making your own lenses by Meghana Kulkarni
 
Photography
PhotographyPhotography
Photography
 
Lenti
LentiLenti
Lenti
 
L’Obiettivo E La Macchina Fotografica
L’Obiettivo E La Macchina FotograficaL’Obiettivo E La Macchina Fotografica
L’Obiettivo E La Macchina Fotografica
 
Lenses: Focal Length and Depth of Field
Lenses: Focal Length and Depth of FieldLenses: Focal Length and Depth of Field
Lenses: Focal Length and Depth of Field
 
Il Video Storytelling nel Marketing Digitale
Il Video Storytelling nel Marketing DigitaleIl Video Storytelling nel Marketing Digitale
Il Video Storytelling nel Marketing Digitale
 
Space exploration
Space explorationSpace exploration
Space exploration
 
PHOTOGRAPHY BASICS
PHOTOGRAPHY BASICSPHOTOGRAPHY BASICS
PHOTOGRAPHY BASICS
 
Educazione all'immagine
Educazione all'immagineEducazione all'immagine
Educazione all'immagine
 
Basic DSLR Photography and Videography for AITians
Basic DSLR Photography and Videography for AITiansBasic DSLR Photography and Videography for AITians
Basic DSLR Photography and Videography for AITians
 
Film language: Mise-en-scene - setting & decor
Film language: Mise-en-scene - setting & decorFilm language: Mise-en-scene - setting & decor
Film language: Mise-en-scene - setting & decor
 
Storytelling- "La comunicazione è una bella cosa"
Storytelling- "La comunicazione è una bella cosa"Storytelling- "La comunicazione è una bella cosa"
Storytelling- "La comunicazione è una bella cosa"
 
Human eye optics
Human eye opticsHuman eye optics
Human eye optics
 
Film Language: Mise-En-Scene explanation and examples.
Film Language: Mise-En-Scene explanation and examples.Film Language: Mise-En-Scene explanation and examples.
Film Language: Mise-En-Scene explanation and examples.
 

Similar to Narratologia e storytelling

Favola e racconto breve giampetruzzi
Favola e racconto breve    giampetruzziFavola e racconto breve    giampetruzzi
Favola e racconto breve giampetruzziimartini
 
Favola e racconto breve giampetruzzi c
Favola e racconto breve    giampetruzzi cFavola e racconto breve    giampetruzzi c
Favola e racconto breve giampetruzzi cimartini
 
Favola e racconto breve giampetruzzi
Favola e racconto breve    giampetruzziFavola e racconto breve    giampetruzzi
Favola e racconto breve giampetruzziiva martini
 
La forza delle storie - versione integrale
La forza delle storie - versione integraleLa forza delle storie - versione integrale
La forza delle storie - versione integraleeffedue86
 
pensiero narrativo
pensiero narrativopensiero narrativo
pensiero narrativoguestf09b03
 
pensiero narrativo
pensiero narrativopensiero narrativo
pensiero narrativoguestf09b03
 
157 Narrazione Cinematografica
157 Narrazione Cinematografica157 Narrazione Cinematografica
157 Narrazione Cinematograficaguest826fd30f
 
157 Narrazione Cinematografica
157 Narrazione Cinematografica157 Narrazione Cinematografica
157 Narrazione Cinematograficamariavivo
 
157 Narrazione Cinematografica
157 Narrazione Cinematografica157 Narrazione Cinematografica
157 Narrazione Cinematograficaguest826fd30f
 
Celebri miti platonici - Lucia Gangale
Celebri miti platonici - Lucia GangaleCelebri miti platonici - Lucia Gangale
Celebri miti platonici - Lucia Gangalereportages1
 
Corsointnsivonaba sogno lezione 1.1
Corsointnsivonaba sogno lezione 1.1Corsointnsivonaba sogno lezione 1.1
Corsointnsivonaba sogno lezione 1.1Matteo Cagnola
 
La Metafora - Cristina Pagani
La Metafora - Cristina PaganiLa Metafora - Cristina Pagani
La Metafora - Cristina Paganicristinapag
 
Complexity Literacy Meeting 2023 - I Ching - Presentazione di M. De Simone.pdf
Complexity Literacy Meeting 2023 - I Ching - Presentazione di M. De Simone.pdfComplexity Literacy Meeting 2023 - I Ching - Presentazione di M. De Simone.pdf
Complexity Literacy Meeting 2023 - I Ching - Presentazione di M. De Simone.pdfComplexity Institute
 
Siamo animali narrativi
Siamo animali narrativiSiamo animali narrativi
Siamo animali narrativiAlessia Guzzi
 
Narrazionecomunicazionesecondalezione fuis
Narrazionecomunicazionesecondalezione fuisNarrazionecomunicazionesecondalezione fuis
Narrazionecomunicazionesecondalezione fuisgiovanni prattichizzo
 
2553 0 innffeerreenza
2553 0 innffeerreenza2553 0 innffeerreenza
2553 0 innffeerreenzaimartini
 

Similar to Narratologia e storytelling (20)

Favola e racconto breve giampetruzzi
Favola e racconto breve    giampetruzziFavola e racconto breve    giampetruzzi
Favola e racconto breve giampetruzzi
 
Ep 6 asti analisi racconto e comuncativa e i tre periodi del cinema
Ep 6 asti   analisi racconto e comuncativa e i tre periodi del cinemaEp 6 asti   analisi racconto e comuncativa e i tre periodi del cinema
Ep 6 asti analisi racconto e comuncativa e i tre periodi del cinema
 
Favola e racconto breve giampetruzzi c
Favola e racconto breve    giampetruzzi cFavola e racconto breve    giampetruzzi c
Favola e racconto breve giampetruzzi c
 
Favola e racconto breve giampetruzzi
Favola e racconto breve    giampetruzziFavola e racconto breve    giampetruzzi
Favola e racconto breve giampetruzzi
 
Semiotica industrial design 5. La narrazione
Semiotica industrial design   5. La narrazioneSemiotica industrial design   5. La narrazione
Semiotica industrial design 5. La narrazione
 
La metafora 2011
La metafora 2011La metafora 2011
La metafora 2011
 
La forza delle storie - versione integrale
La forza delle storie - versione integraleLa forza delle storie - versione integrale
La forza delle storie - versione integrale
 
pensiero narrativo
pensiero narrativopensiero narrativo
pensiero narrativo
 
pensiero narrativo
pensiero narrativopensiero narrativo
pensiero narrativo
 
157 Narrazione Cinematografica
157 Narrazione Cinematografica157 Narrazione Cinematografica
157 Narrazione Cinematografica
 
157 Narrazione Cinematografica
157 Narrazione Cinematografica157 Narrazione Cinematografica
157 Narrazione Cinematografica
 
157 Narrazione Cinematografica
157 Narrazione Cinematografica157 Narrazione Cinematografica
157 Narrazione Cinematografica
 
Celebri miti platonici - Lucia Gangale
Celebri miti platonici - Lucia GangaleCelebri miti platonici - Lucia Gangale
Celebri miti platonici - Lucia Gangale
 
Corsointnsivonaba sogno lezione 1.1
Corsointnsivonaba sogno lezione 1.1Corsointnsivonaba sogno lezione 1.1
Corsointnsivonaba sogno lezione 1.1
 
Narrativa Sistemica
Narrativa SistemicaNarrativa Sistemica
Narrativa Sistemica
 
La Metafora - Cristina Pagani
La Metafora - Cristina PaganiLa Metafora - Cristina Pagani
La Metafora - Cristina Pagani
 
Complexity Literacy Meeting 2023 - I Ching - Presentazione di M. De Simone.pdf
Complexity Literacy Meeting 2023 - I Ching - Presentazione di M. De Simone.pdfComplexity Literacy Meeting 2023 - I Ching - Presentazione di M. De Simone.pdf
Complexity Literacy Meeting 2023 - I Ching - Presentazione di M. De Simone.pdf
 
Siamo animali narrativi
Siamo animali narrativiSiamo animali narrativi
Siamo animali narrativi
 
Narrazionecomunicazionesecondalezione fuis
Narrazionecomunicazionesecondalezione fuisNarrazionecomunicazionesecondalezione fuis
Narrazionecomunicazionesecondalezione fuis
 
2553 0 innffeerreenza
2553 0 innffeerreenza2553 0 innffeerreenza
2553 0 innffeerreenza
 

More from giovanni prattichizzo

Tell me about the data. Istat Communication on social media"
Tell me about the data. Istat Communication on social media" Tell me about the data. Istat Communication on social media"
Tell me about the data. Istat Communication on social media" giovanni prattichizzo
 
Amplify Project: Istat ambassadors and Social Media Advocacy
Amplify Project: Istat ambassadors and Social Media AdvocacyAmplify Project: Istat ambassadors and Social Media Advocacy
Amplify Project: Istat ambassadors and Social Media Advocacygiovanni prattichizzo
 
Non si può non comunicare la statistica con i social network
Non si può non comunicare la statistica con i social network Non si può non comunicare la statistica con i social network
Non si può non comunicare la statistica con i social network giovanni prattichizzo
 
Dalle Digital Pr alle People Relation: per una strategia di comunicazione int...
Dalle Digital Pr alle People Relation: per una strategia di comunicazione int...Dalle Digital Pr alle People Relation: per una strategia di comunicazione int...
Dalle Digital Pr alle People Relation: per una strategia di comunicazione int...giovanni prattichizzo
 
Le relazioni contano. LinkedIn e Istat
Le relazioni contano. LinkedIn e Istat Le relazioni contano. LinkedIn e Istat
Le relazioni contano. LinkedIn e Istat giovanni prattichizzo
 
Presentazione libro serialità espanse
Presentazione libro serialità espansePresentazione libro serialità espanse
Presentazione libro serialità espansegiovanni prattichizzo
 
Strategie e tecniche di Lead Genaration e Management applicate
Strategie e tecniche di Lead Genaration e Management applicateStrategie e tecniche di Lead Genaration e Management applicate
Strategie e tecniche di Lead Genaration e Management applicategiovanni prattichizzo
 
Digital; web marketing e social media marketing
Digital; web marketing e social media marketing Digital; web marketing e social media marketing
Digital; web marketing e social media marketing giovanni prattichizzo
 
dialoghi e monologhi nello storytelling
dialoghi e monologhi nello storytelling dialoghi e monologhi nello storytelling
dialoghi e monologhi nello storytelling giovanni prattichizzo
 
Giornalismo 3.0: la professione giornalistica nella Social Network Society
Giornalismo 3.0: la professione giornalistica nella Social Network SocietyGiornalismo 3.0: la professione giornalistica nella Social Network Society
Giornalismo 3.0: la professione giornalistica nella Social Network Societygiovanni prattichizzo
 
Presentation Social Media Week Rome 2015 Giovanni Prattichizzo
Presentation Social Media Week Rome 2015 Giovanni PrattichizzoPresentation Social Media Week Rome 2015 Giovanni Prattichizzo
Presentation Social Media Week Rome 2015 Giovanni Prattichizzogiovanni prattichizzo
 

More from giovanni prattichizzo (12)

Tell me about the data. Istat Communication on social media"
Tell me about the data. Istat Communication on social media" Tell me about the data. Istat Communication on social media"
Tell me about the data. Istat Communication on social media"
 
Amplify Project: Istat ambassadors and Social Media Advocacy
Amplify Project: Istat ambassadors and Social Media AdvocacyAmplify Project: Istat ambassadors and Social Media Advocacy
Amplify Project: Istat ambassadors and Social Media Advocacy
 
Non si può non comunicare la statistica con i social network
Non si può non comunicare la statistica con i social network Non si può non comunicare la statistica con i social network
Non si può non comunicare la statistica con i social network
 
Dalle Digital Pr alle People Relation: per una strategia di comunicazione int...
Dalle Digital Pr alle People Relation: per una strategia di comunicazione int...Dalle Digital Pr alle People Relation: per una strategia di comunicazione int...
Dalle Digital Pr alle People Relation: per una strategia di comunicazione int...
 
Le relazioni contano. LinkedIn e Istat
Le relazioni contano. LinkedIn e Istat Le relazioni contano. LinkedIn e Istat
Le relazioni contano. LinkedIn e Istat
 
Presentazione libro serialità espanse
Presentazione libro serialità espansePresentazione libro serialità espanse
Presentazione libro serialità espanse
 
Strategie e tecniche di Lead Genaration e Management applicate
Strategie e tecniche di Lead Genaration e Management applicateStrategie e tecniche di Lead Genaration e Management applicate
Strategie e tecniche di Lead Genaration e Management applicate
 
Digital; web marketing e social media marketing
Digital; web marketing e social media marketing Digital; web marketing e social media marketing
Digital; web marketing e social media marketing
 
dialoghi e monologhi nello storytelling
dialoghi e monologhi nello storytelling dialoghi e monologhi nello storytelling
dialoghi e monologhi nello storytelling
 
Marketing audiovisivo
Marketing audiovisivoMarketing audiovisivo
Marketing audiovisivo
 
Giornalismo 3.0: la professione giornalistica nella Social Network Society
Giornalismo 3.0: la professione giornalistica nella Social Network SocietyGiornalismo 3.0: la professione giornalistica nella Social Network Society
Giornalismo 3.0: la professione giornalistica nella Social Network Society
 
Presentation Social Media Week Rome 2015 Giovanni Prattichizzo
Presentation Social Media Week Rome 2015 Giovanni PrattichizzoPresentation Social Media Week Rome 2015 Giovanni Prattichizzo
Presentation Social Media Week Rome 2015 Giovanni Prattichizzo
 

Narratologia e storytelling

  • 1. LA NARRATOLOGIA Modelli, schemi e strutture GIOVANNI PRATTICHIZZO 16/12/2015
  • 2. PAROLE DELLA POSTMODERNITÀ • overload informativo • Web 2.0 • identità • narratività
  • 3. LA NARRATOLOGIA Termine coniato da Todorov Storia Racconto/Discorso Narrazione
  • 4. ATTO NARRATIVO Ogni atto narrativo si compone di due elementi: una storia (historie) il contenuto, ovvero il concatenarsi di eventi in cui agiscono gli esistenti (personaggi, elementi dell’ambiente) e un discorso (discours) particolari procedimenti espressivi atti a comunicare il contenuto della storia (strutture di trasmissione, manifestazione nei media).
  • 5. IL COSA E IL COME DELLA NARRAZIONE AVVENIMENTI AZIONI STORIA FOCUS SUL COSA NARRAZIONE PERSONAGGI AMBIENTI STRUTTURE DELLA TRASMISSIONE DISCORSO FOCUS SUL COME MANIFESTAZIONE NEI MEDIA
  • 6. APPROCCI TEORICI Formalismo russo (Propp) Strutturalismo francese (Barthes, Greimas) Neo-criticismo statunitense (Chatman, Frye) Storiografia e semiotica italiana (Segre, Eco) Sociologia e psicologia cognitiva (Goffman, Schank) Psicologia narrativa (Bruner) Lavori sulla cinematografia statunitense (Campbell, Vogler) Ermeneutica tedesca (Husserl e Gadamer)
  • 7. PROPP E LA MORFOLOGIA DELLA FIABA Tutte le favole di magia hanno struttura monotipica. Si può individuare una struttura narrativa comune a più racconti differenti; questa struttura va ricercata a livello del senso e del significato di un racconto e non del significante, della manifestazione discorsiva del testo.
  • 8. PROPP E LA MORFOLOGIA DELLA FIABA Gli elementi costanti, stabili della favola sono le funzioni dei personaggi […]. Esse formano le parti componenti fondamentali della favola. Il numero di funzioni che compaiono nella favola di magia è limitato. La successione delle funzioni è sempre identica.
  • 9. FUNZIONI Allontanamento: un personaggio della fiaba si allontana da casa per un particolare motivo (guerra, affari, punizione, ecc.). Divieto: all’eroe viene proibito di fare qualcosa, gli viene imposto un divieto. Infrazione del divieto: l’eroe non rispetta la proibizione, trasgredisce il divieto che gli era stato imposto. Investigazione: l’antagonista cerca elementi utili per combattere l’eroe. Delazione: l’antagonista riceve da qualcuno informazioni che gli servono per danneggiare l’eroe. Tranello: l’antagonista cerca di ingannare la vittima per impossessarsi dei suoi beni o di lei stessa. Connivenza: la vittima si lascia convincere e cade nel tranello. Danneggiamento: l’antagonista riesce a recare danno a un familiare dell’eroe o ad un suo amico. Oppure mancanza: a uno dei familiari o degli amici manca qualcosa o viene desiderio di qualcosa. Maledizione:l’eroe viene incaricato di rimediare alla mancanza o al danneggiamento. Consenso dell’eroe: l’eroe accetta l’incarico. Partenza dell’eroe: l’eroe parte per compiere la sua missione. L’eroe messo alla prova dal donatore: deve superare prove e incarichi in cambio della promessa di un dono che lo aiuterà nell’impresa. Superamento delle prove (reazione dell’eroe): l’eroe affronta le prove e le supera.
  • 10. Fornitura del mezzo magico: l’eroe si impadronisce del mezzo magico. Trasferimento dell’eroe: l’eroe giunge, o viene condotto, nel luogo in cui dovrà compiere l’impresa. Lotta tra eroe e antagonista: l’eroe si batte contro il suo avversario. L’eroe marchiato: all’eroe è imposto un segno particolare, cioè un marchio ( può trattarsi anche di un oggetto ). Vittoria sull’antagonista: l’antagonista è vinto. Rimozione della sciagura o mancanza iniziale: l’eroe raggiunge lo scopo per cui si era messo in viaggio. Ritorno dell’eroe: l’eroe torna nel luogo da cui era partito. Persecuzione dell’eroe: l’eroe viene perseguitato o inseguito. L’eroe si salva: l’eroe sopravvive alla persecuzione o all’inseguimento. L’eroe arriva in incognito a casa: l’eroe arriva al punto di partenza senza farsi riconoscere. Pretese del falso eroe: un antagonista ( falso eroe ) cerca di prendere il posto dell’eroe. All’eroe è imposto un compito difficile: all’eroe è imposta un’ulteriore prova di bravura. Esecuzione del compito: la prova viene superata. Riconoscimento dell’eroe: l’eroe viene finalmente riconosciuto. Smascheramento del falso eroe o dell’antagonista: gli impostori vengono riconosciuti. Trasformazione dell’eroe: l’eroe si trasforma, assume un nuovo aspetto ( da animale si trasforma in uomo, da brutto diventa bellissimo, ecc. ). Punizione dell’antagonista: l’antagonista riceve il giusto castigo. Lieto fine: l’eroe ottiene il meritato premio ( si sposa, ritrova i suoi cari, si libera da un incantesimo, ecc. ).
  • 11. PROPP E LA MORFOLOGIA DELLA FIABA “La parola “morfologia” significa scienza delle forme. In botanica, per morfologia si intende lo studio delle componenti delle piante, del loro rapporto reciproco e nei confronti del tutto o, in altre parole, lo studio della struttura dei vegetali. Ma è poco probabile che qualcuno abbia mai pensato alla <<morfologia della fiaba>>, alla possibilità di un tale concetto. E tuttavia l’analisi delle forme della fiaba è possibile e con la medesima precisione con la quale viene elaborata la morfologia delle formazioni organiche. E se questa affermazione non può riferirsi alla fiaba nel suo insieme, in tutto il suo insieme, è possibile tuttavia accettarla per i racconti “ di magia”, e cioè per le fiabe “nel senso proprio della parola”. E proprio a quelli è dedicato questo nostro lavoro”. Dalla Prefazione
  • 12. PROPP E LA MORFOLOGIA DELLA FIABA È possibile individuare regole compositive che valgono per tutte le narrazioni appartenenti ad un certo gruppo. Ogni trama parte da una situazione iniziale di equilibrio e poi, attraverso un rottura, evolve fino a un nuovo equilibrio.
  • 13. LE STORIE Contrapposizione tra “Bene” e “Male”. Ciò che da vita alla narrazione è sempre la lotta per la conquista di un oggetto di valore. Oggetto fisico dotato di valore intrinseco o soggettivo; Un “oggetto di relazione”; Un “oggetto di potere”, una situazione di dominio; Un “oggetto di sapere”, una conoscenza;
  • 14. ALGIRDAS JULIEN GREIMAS La semiotica generativa Un tentativo di spiegare perché un testo ha il senso che ha. Tre livelli di analisi: un livello delle istanze fondamentali che strutturano il senso (modello costituzionale), un livello intermedio in cui le istanze sono investite dall’antropomorfizzazione (modello attanziale) e un livello di manifestazione dei significati testuali (modello linguistico stilistico).
  • 15. GLI ATTANTI Il personaggio o “individuo letterario”; Gli attanti non sono attori e nemmeno personaggi, sono ruoli narrativi; Gli attanti del programma narrativo sono, infatti, figure logiche che dovranno rivestirsi degli attributi concreti del racconto per diventare prima attori e poi veri e propri personaggi.
  • 16. GLI ATTANTI Soggetto/ Oggetto Destinante/ Destinatario Aiutante/ Opponente o anti-Soggetto
  • 17. LA GRAMMATICA NARRATIVA DI GREIMAS Stato: il soggetto si trova in congiunzione o disgiunzione con il suo oggetto (= scopo, obiettivo, fine). Trasformazione (o azione o performanza): un soggetto che si trova disgiunto da un oggetto entra in congiunzione con l’oggetto (= raggiunge il suo scopo), o viceversa, perde il suo oggetto di valore.
  • 18. IL PROGRAMMA NARRATIVO Un programma narrativo è una successione di stati e trasformazioni relativi a un soggetto e un oggetto di valore, cioè al suo scopo. È ciò che un soggetto VUOLE fare. Di solito ci sono più programmi narrativi gerarchicamente correlati: un programma d’uso è un programma che serve a portare a termine il programma narrativo principale. Un percorso narrativo è l’insieme dei programmi narrativi che convergono verso lo stesso scopo.
  • 19. IL PROGRAMMA NARRATIVO DI BASE (pnb) INIZIO: vi è un soggetto disgiunto da un oggetto di valore (SUO); SVILUPPO: il soggetto opera per congiungersi all’oggetto di valore; CONCLUSIONE: il soggetto si congiunge all’oggetto di valore.
  • 20. PROGRAMMI NARRATIVI COMPLESSI A livello macro abbiamo la struttura del racconto (o programma narrativo di base) che contiene, al suo interno, la proliferazione di microstrutture che riprendono la forma di quella superiore rendendo conto della complessità dell’intreccio dei singoli racconti.
  • 21. SEQUENZA NARRATIVA DI GREIMAS CONTRATTO SANZIONE COMPETENZA PERFORMANZA
  • 22. SEQUENZA NARRATIVA DI GREIMAS quattro “atti” Ogni racconto è introdotto da un contratto, dove viene stabilito il mandante e il compito dell’eroe (e ricordiamo che mandante ed eroe spesso coincidono), dall’acquisizione da parte dell’eroe della competenza per svolgere il suo compito, dalla performanza, lo svolgimento vero e proprio del compito e dalla sanzione, il momento in cui l’eroe riceve il riconoscimento (in positivo o in negativo) per il suo operato.
  • 23. LA SEQUENZA NARRATIVA DI TOMAŠEVSKIJ Giovanni Prattichizzo SITUAZIONE SCIOGLIMENTO (Climax) ESORDIO CONFLITTO
  • 24. SEQUENZA NARRATIVA DI BREMOND VIRTUALIZZAZIONE REALIZZAZIONE ATTUALIZZAZIONE
  • 25. SEQUENZA NARRATIVA DI BREMOND virtualizzazione: “una funzione che apre la possibilità del processo sotto forma di comportamento da tenere o di evento da prevedere”. attualizzazione: “una funzione che realizza questa virtualità sotto forma di comportamento o di evento o di atto”. realizzazione: “una funzione che chiude il processo sotto forma di risultato raggiunto”.
  • 26. TEORIA DELLA MODALITÀ Il racconto è il susseguirsi di azioni motivate da una logica interna e mirate a uno scopo. Il soggetto vuole, sa e può fare le azioni che gli competono per il raggiungimento del suo obiettivo e per lo sviluppo della narrazione.
  • 27. CHATMAN ED ECO: PASSEGGIANDO NEI BOSCHI NARRATIVI Si analizza il racconto come comunicazione. Comprendere come avviene la trasmissione di senso tra un soggetto ed un destinatario, tra autore e lettore, azienda e cliente e mettere a fuoco le molteplici dinamiche che entrano in gioco.
  • 28. MODELLO DELLA COMUNICAZIONE NARRATIVA DI CHATMAN Autore reale Lettore reale autore Narratore Narratario Lettore implicito implicito
  • 29. UMBERTO ECO E I BOSCHI NARRATIVI   Il bosco è una metafora per il testo narrativo… Un bosco è un giardino dai sentieri che si biforcano. anche quando in un bosco non ci sono sentieri tracciati, ciascuno può tracciare il proprio percorso decidendo di procedere a destra o a sinistra di un certo albero e così via, facendo una scelta a ogni albero che si incontra. in un testo narrativo il lettore è costretto a ogni momento a compiere una scelta. (U. Eco, Sei passeggiate nei boschi narrativi)
  • 30. LETTORE EMPIRICO E LETTORE MODELLO Esistono due tipi di lettore (Eco, 1994): il lettore empirico siamo noi o chiunque altro quando leggiamo un testo. Il lettore empirico può leggere in molti modi e non c'è nessuna legge che gli imponga come leggere, perché sovente usa il testo come contenitore per le proprie passioni. Il lettore modello è invece un lettore-tipo che il testo non solo prevede come collaboratore, ma anche cerca di creare.
  • 31. Esempio: Giovanni entrò nella stanza. “Sei tornato, allora!”, esclamò Maria, raggiante. Perché il lettore possa coglierne il significato, deve possedere una serie di competenze: 1. Competenza grammaticale 2. Competenza semantico-enciclopedica (es. verbo “tornare”) 3. Capacità di disambiguare gli impliciti (es. Giovanni e Maria sono nella stessa stanza) 4. Capacità di fare inferenze (es. Se Maria è raggiante allora è contenta di rivedere Giovanni)
  • 32. Dunque: Un testo è incompleto senza l’intervento di un lettore che, con la sua attività interpretativa, riempia di senso gli “spazi bianchi” di cui il testo è necessariamente intessuto. Questa affermazione può essere interpretata in due modi, uno più moderato e uno più radicale, che è quello sostenuto da Eco nel Lector in Fabula (1979).
  • 33. AUTORE E LETTORE Autore e lettore modello/implicito sono intesi come strategie testuali; L’autore empirico/reale formula un’ipotesi di lettore modello ed attua le sue strategie; Il lettore empirico/reale disegna un’ipotesi di autore modello deducendola dai dati di strategia testuale.
  • 34. Lettore Modello e Autore Modello L’autore formula un’immagine del proprio lettore ideale: “Per organizzare la propria strategia testuale un autore deve riferirsi a una serie di competenze (…) che conferiscano contenuto alle espressioni che usa. Egli deve assumere che l’insieme di competenze a cui si riferisce sia lo stesso a cui si riferisce il proprio lettore. Pertanto prevederà un Lettore Modello capace di cooperare all’attualizzazione testuale come egli, l’autore, pensava, e di muoversi interpretativamente così come egli si è mosso generativamente.” (Eco, 1979)
  • 35. OPERA APERTA L’apertura è la predisposizione programmata di una cooperazione particolarmente libera, nel tentativo (tuttavia) di dirigere l'iniziativa dell'interprete secondo certe possibili tendenze di interpretazione che l'opera non impone ma in qualche modo predispone, rendendole più probabili.
  • 36. LO SCHEMA IN TRE ATTI DI SYD FIELD ! ! ! PRESENTAZIONE CONFRONTO RISOLUZIONE ! !
  • 37. IL VIAGGIO DELL’EROE 1) Mondo ordinario 2) Chiamata all’avventura 3) Rifiuto della chiamata 4) Incontro con il mentore 5) Prima soglia 6) Prove, nemici e alleati 7) Avvicinamento 8) Prova suprema 9) Premio 10) Via del ritorno 11) Resurrezione 12) Ritorno con l’elisir
  • 38.
  • 39. ESERCIZIO CHE COSA ACCADREBBE SE… da un giorno all’altro… Prendete spunto da questa ipotesi e scrivete un testo lungo max 50 righe.