"Diritti e rovesci delle biblioteche digitali", 28 Gennaio 2009, Napoli, Villa Doria D'Angri, Via Petrarca 80
http://biblioteca.uniparthenope.it/giornata_studi.htm
Scrivere con gli studenti del territorio colpito dal terremoto: i laboratori ...Pierluigi Feliciati
Perché si ragiona ormai di filosofia dell’informazione digitale? Come intellettuali e docenti dobbiamo sentire la necessità di andare oltre le spesso sterili contrapposizioni tra “apocalittici e integrati”, mettendo piuttosto a fuoco quali siano i confini tra vita online e offline, quale possa essere il valore dell’identità individuale e collettiva nell’infosfera globale, quali i rischi e quali le potenzialità di tecnologie sempre più disruptive. Pensando poi al territorio, all’eredità culturale e alla responsabilità collettiva che ricade su tutti noi per la sua tutela e valorizzazione, non è possibile non porci alcune domande: come basare la valorizzazione sui risultati della ricerca scientifica, come condividere con le comunità di eredità tali conoscenze, usando quali canali, adottando quali linguaggi, coinvolgendo seriamente più cittadini possibile? Un’utopia, quella dell’attivazione dell’intelligenza collettiva, che ha dimostrato di avere buone probabilità di diventare pratica concreta e virtuosa, se si guarda al percorso e alla popolarità dell’ecosistema Wikipedia. La condizione che si è mostrata con evidenza è che gli utenti (le persone, le organizzazioni, le imprese) accettino un patto sulla collaborazione, sulla sperimentazione della neutralità, sulla libertà di uso e riuso delle risorse digitali, sul rispetto delle fonti e facciano un passo indietro, invertendo il rapporto classico tra peso dell’autorialità e affidabilità dei contenuti.
Presso l’Università di Macerata, fin dal lancio da parte del Rettore del progetto Wiki: Appennino Centro Italia, si è provato ad investire sull’intelligenza collettiva, per creare o rinforzare le conoscenze “popolari” in rete, tramite Wikipedia, dei territori colpiti dalla serie sismica del 2016. Tante sono state le iniziative, in aula e fuori, e confortanti i risultati. In questo breve intervento si racconteranno presupposti, metodologie e primi risultati di quasi tre anni di questo progetto, prendendo come caso emblematico il laboratorio con gli studenti, organizzato insieme ai colleghi Giuseppe Capriotti e Maila Pentucci, per la redazione collaborativa delle voci di enciclopedia sul museo di Visso e sulla Madonna del Voto di Paolo da Visso.
La biblioteca e_ilLinguaggiodellaricerca_ornellarussoOrnella Russo
Le attività di Digital e Information Literacy svolte dalla Biblioteca all'interno del Progetto Il Linguaggio della Ricerca promosso dall'Area della Ricerca del CNR di Bologna
Scrivere con gli studenti del territorio colpito dal terremoto: i laboratori ...Pierluigi Feliciati
Perché si ragiona ormai di filosofia dell’informazione digitale? Come intellettuali e docenti dobbiamo sentire la necessità di andare oltre le spesso sterili contrapposizioni tra “apocalittici e integrati”, mettendo piuttosto a fuoco quali siano i confini tra vita online e offline, quale possa essere il valore dell’identità individuale e collettiva nell’infosfera globale, quali i rischi e quali le potenzialità di tecnologie sempre più disruptive. Pensando poi al territorio, all’eredità culturale e alla responsabilità collettiva che ricade su tutti noi per la sua tutela e valorizzazione, non è possibile non porci alcune domande: come basare la valorizzazione sui risultati della ricerca scientifica, come condividere con le comunità di eredità tali conoscenze, usando quali canali, adottando quali linguaggi, coinvolgendo seriamente più cittadini possibile? Un’utopia, quella dell’attivazione dell’intelligenza collettiva, che ha dimostrato di avere buone probabilità di diventare pratica concreta e virtuosa, se si guarda al percorso e alla popolarità dell’ecosistema Wikipedia. La condizione che si è mostrata con evidenza è che gli utenti (le persone, le organizzazioni, le imprese) accettino un patto sulla collaborazione, sulla sperimentazione della neutralità, sulla libertà di uso e riuso delle risorse digitali, sul rispetto delle fonti e facciano un passo indietro, invertendo il rapporto classico tra peso dell’autorialità e affidabilità dei contenuti.
Presso l’Università di Macerata, fin dal lancio da parte del Rettore del progetto Wiki: Appennino Centro Italia, si è provato ad investire sull’intelligenza collettiva, per creare o rinforzare le conoscenze “popolari” in rete, tramite Wikipedia, dei territori colpiti dalla serie sismica del 2016. Tante sono state le iniziative, in aula e fuori, e confortanti i risultati. In questo breve intervento si racconteranno presupposti, metodologie e primi risultati di quasi tre anni di questo progetto, prendendo come caso emblematico il laboratorio con gli studenti, organizzato insieme ai colleghi Giuseppe Capriotti e Maila Pentucci, per la redazione collaborativa delle voci di enciclopedia sul museo di Visso e sulla Madonna del Voto di Paolo da Visso.
La biblioteca e_ilLinguaggiodellaricerca_ornellarussoOrnella Russo
Le attività di Digital e Information Literacy svolte dalla Biblioteca all'interno del Progetto Il Linguaggio della Ricerca promosso dall'Area della Ricerca del CNR di Bologna
Paper dell'intervento presentato a Diritti e rovesci delle biblioteche digitali. Giornata di studio in ricordo di Marco Marandola
Università degli studi di Napoli "Parthenope", Villa Doria D'Angri
Napoli, 28 gennaio 2010
56º Congresso nazionale AIB.
Accesso aperto alla conoscenza. Accesso libero alla biblioteca.
Firenze, Palazzo dei Congressi
3–5 novembre 2010.
http://www.aib.it/aib/congr/c56/prog.htm3
Intervento al convegno I bibliotecari si raccontano: sfide, opportunità, alleanze. Rete bibliotecaria di Cremona, 30 maggio 2013 http://opac.provincia.cremona.it/library/home-RBC/viaggio-nel-mondo-del-libro
La ricerca di documentazione scientifica nell'era digitale. La fine del ruolo dei mediatori. L'attendibilità delle informazioni. Le ripercussioni sociali.
Il tentativo di segnare un percorso di cambiamento attorno alla provocazione che vuole salvare la biblioteca cambiando i bibliotecari anche con la musica e le poesia e con altro ancora in un confronto partecipato.
Open Culture. Le Strade dell'Innovazione @ iLab LuissPaola Santoro
Obiettivi: raccontare l'innovazione tecnologica in termini di rinnovamento culturale: Open Source, Open Access e Open Content
L’inizio: Richard Stallman e la Free Software Foundation
Dal copyleft alle “Creative Commons”: l’open content
Usuer Generatede Content, Wikipedia e “La saggezza della folla”
Open Access: gli open data e open governement
Viaggio tra i progetti open più interessati (Arduino, Smart city...)
Modelli open e possibili applicazioni di business
Ritorno alla realtà: biblioteche digitali e spazi di coworking nell'epoca del...Tommaso Paiano
L'intervento illustra alcuni aspetti della sharing economy che si fonda principalmente su tre fattori chiave: condivisione di beni e competenze, relazioni orizzontali tra individui e organizzazioni, nuove piattaforme e tecnologie informatiche. Dalla combinazione di questi elementi è nato anche il coworking, un nuovo stile lavorativo che coinvolge a livello mondiale un'ampia gamma di professionisti della conoscenza che mettono in comune luoghi fisici e digitali, attivando potenti processi innovativi e creativi, capaci di generare ricchezza e benessere.
Che si tratti di condividere spazi, tempo, informazioni, documenti, servizi, la sharing economy sta aprendo nuove opportunità di evoluzione anche per i bibliotecari che, se da una parte, tramite spazi di coworking pubblico allestiti in biblioteca, possono fornire una rete fisica affidabile, di sostegno, aperta ad architetti, designer, consulenti di marketing, traduttori, programmatori informatici, ingegneri, piccoli artigiani locali ecc, dall'altra, attraverso adeguati servizi di mobile reference e di digital library (che garantiscano ai coworkers l'accesso ai dati e ai contenuti allo stesso modo in cui lo fanno, per esempio, gli utenti delle biblioteche accademiche o pubbliche), possono rendersi utili anche negli spazi privati, fuori dalla mura tra le quali hanno sempre operato.
Paper dell'intervento presentato a Diritti e rovesci delle biblioteche digitali. Giornata di studio in ricordo di Marco Marandola
Università degli studi di Napoli "Parthenope", Villa Doria D'Angri
Napoli, 28 gennaio 2010
56º Congresso nazionale AIB.
Accesso aperto alla conoscenza. Accesso libero alla biblioteca.
Firenze, Palazzo dei Congressi
3–5 novembre 2010.
http://www.aib.it/aib/congr/c56/prog.htm3
Intervento al convegno I bibliotecari si raccontano: sfide, opportunità, alleanze. Rete bibliotecaria di Cremona, 30 maggio 2013 http://opac.provincia.cremona.it/library/home-RBC/viaggio-nel-mondo-del-libro
La ricerca di documentazione scientifica nell'era digitale. La fine del ruolo dei mediatori. L'attendibilità delle informazioni. Le ripercussioni sociali.
Il tentativo di segnare un percorso di cambiamento attorno alla provocazione che vuole salvare la biblioteca cambiando i bibliotecari anche con la musica e le poesia e con altro ancora in un confronto partecipato.
Open Culture. Le Strade dell'Innovazione @ iLab LuissPaola Santoro
Obiettivi: raccontare l'innovazione tecnologica in termini di rinnovamento culturale: Open Source, Open Access e Open Content
L’inizio: Richard Stallman e la Free Software Foundation
Dal copyleft alle “Creative Commons”: l’open content
Usuer Generatede Content, Wikipedia e “La saggezza della folla”
Open Access: gli open data e open governement
Viaggio tra i progetti open più interessati (Arduino, Smart city...)
Modelli open e possibili applicazioni di business
Ritorno alla realtà: biblioteche digitali e spazi di coworking nell'epoca del...Tommaso Paiano
L'intervento illustra alcuni aspetti della sharing economy che si fonda principalmente su tre fattori chiave: condivisione di beni e competenze, relazioni orizzontali tra individui e organizzazioni, nuove piattaforme e tecnologie informatiche. Dalla combinazione di questi elementi è nato anche il coworking, un nuovo stile lavorativo che coinvolge a livello mondiale un'ampia gamma di professionisti della conoscenza che mettono in comune luoghi fisici e digitali, attivando potenti processi innovativi e creativi, capaci di generare ricchezza e benessere.
Che si tratti di condividere spazi, tempo, informazioni, documenti, servizi, la sharing economy sta aprendo nuove opportunità di evoluzione anche per i bibliotecari che, se da una parte, tramite spazi di coworking pubblico allestiti in biblioteca, possono fornire una rete fisica affidabile, di sostegno, aperta ad architetti, designer, consulenti di marketing, traduttori, programmatori informatici, ingegneri, piccoli artigiani locali ecc, dall'altra, attraverso adeguati servizi di mobile reference e di digital library (che garantiscano ai coworkers l'accesso ai dati e ai contenuti allo stesso modo in cui lo fanno, per esempio, gli utenti delle biblioteche accademiche o pubbliche), possono rendersi utili anche negli spazi privati, fuori dalla mura tra le quali hanno sempre operato.
Analisi intepretativa web tribe true blood [caso studio netnografia]netnografia
I risultati dell’analisi interpretativa svolta a seguito di un’osservazione netnografica, presso questa particolare web tribe di “serial addicted”, non sono orientati allo sviluppo di strategie di social media marketing vere e proprie, quando allo studio di alcune evidenze socio-antropologiche che raccontano degli “effetti collaterali” del social media marketing.
Per il suddetto studio, sono state rilevate 4.045 conversazioni in lingua italiana relative a True Blood, nel periodo che va dal 1/04/2010 al 21/07/2010. Da queste conversazioni sono state estratte, a seguito di analisi semantica, 1308 opinioni.
Social libraries: gli strumenti del web sociale per le biblioteche. Corso Associazione Italiana Biblioteche, sezione Lombardia, Seriate (BG), 18.11.2013
Social libraries: gli strumenti del web sociale per le biblioteche. Corso Associazione Italiana Biblbioteche, sezione Lombardia. Seriate (BG), 18.11.2013
1. creazione, condivisione, diritti: gli strumenti per una cultura partecipativa Diritti e rovesci delle biblioteche digitali. Giornata di studio in ricordo di Marco Marandola Napoli, 28 gennaio 2010 Virginia Gentilini http://nonbibliofili.splinder.com