BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 31/12/2020MiniBondItaly.it
In un anno a dir poco difficile per tutti i settori, il mercato dei minibond (emisisoni fino a € 50M) non si è fermato, né si può dire abbia subito una battuta d’arresto.
Il trend è rimasto costante per tutto il 2020, con un recupero nell’ultimo trimestre, specie per quanto riguarda l’ammontare, di poco superiore anche rispetto a quanto registrato nell’ultimo trimestre 2019. Nel periodo ottobre-dicembre 2020 contiamo infatti 7 emissioni quotate sull’ExtraMOT Pro3, il segmento di Borsa Italiana dedicato ai minibond (contro le 4/5 dei trimestri precedenti), per un controvalore di € 63M (€ 61M il corrispondente dato del 2019).
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 31.12.2019MiniBondItaly.it
IL 2019 SI CHIUDE CON UN TOTALE DI 331 EMISSIONI.
BOOM DI MINIBOND NEL MESE DI DICEMBRE
A fine 2019 Il numero totale di emissioni di ammontare fino a EUR 50M sale a quota 331, per un controvalore di EUR 2,2Mld. Il trend si conferma dunque più che positivo per i minibond: rispetto al 2018, le emissioni crescono stabilmente come numero (43 vs. 45), mentre il controvalore risulta più che raddoppiato (EUR 189M contro EUR 87M).
L’ultimo trimestre dell’anno è stato particolarmente dinamico con un vero e proprio boom di operazioni nel mese di dicembre: 13 minibond emessi, tra cui due green bond, così definiti perché legati a progetti con impatto positivo per l’ambiente, come l’efficienza energetica, la produzione di energia da fonti pulite, l’uso sostenibile dei terreni, etc.
Il crescente interesse verso questo strumento di debito trova riscontro anche nelle ultime novità di mercato, tra cui spicca l’apertura da parte di Borsa italiana del nuovo segmento obbligazionario ExtraMot Pro3. Una seconda novità importante riguarda le piattaforme di crowdfunding, che, sotto determinati vincoli, possono ora includere nella propria offerta anche strumenti di debito. Infine, nel 2020 verrà quotata sul mercato ExtraMot Pro3 la prima emissione della casa discografica A1 Entertainment, segnando l’ingresso nel mondo minibond di settori che non ne avevano valutato in precedenza le opportunità.
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/09/2020MiniBondItaly.it
Il terzo trimestre del 2020 si chiude con un totale di 345 Minibond emessi sul mercato regolamentato di Borsa Italiana, per un controvalore complessivo di €2.283M.
Cinque le nuove emissioni del trimestre (stesso numero registrato nel periodo aprile-giugno 2020), per un controvalore pari a EUR 15,5M, cui si sommano EUR 3M di size increase di emissioni precedenti.
L’osservatorio gratuito dedicato al credito alle imprese di Banca IFIS Impresa si specializza: dopo il focus sul mondo degli NPL, ora anche l’analisi sulle PMI.
Mestre (Venezia), 30 maggio 2017 – Dopo il Market Watch NPL, rivolto al settore dei non-performing loans, l’osservatorio di Banca IFIS si specializza ulteriormente, questa volta sul credito alle imprese. Nasce così il “Market Watch PMI”, l’edizione dedicata al mondo delle piccole, medie e micro imprese, completo anche delle sezioni “Settori Produttivi” e “Finanza agevolata”.
Market Watch PMI è l’unico osservatorio che aggrega i dati statistici aggiornati da fonti istituzionali e specializzate, per offrire un quadro d’insieme esaustivo sull’andamento dell’economia e dell’accesso al credito in Italia, pubblicato su base trimestrale.
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/06/2020MiniBondItaly.it
I primi sei mesi del 2020 si chiudono con un totale di 340 Minibond emessi sul mercato regolamentato di Borsa Italiana, per un controvalore complessivo di €2.264M.
I Minibond si confermano un efficace ed accessibile strumento a sostegno della crescita delle PMI Italiane, come dimostrato dalle statistiche sul fatturato che evidenziano un progressivo ricorso ai Minibond da parte di imprese di dimensione minore. Infatti, il fatturato medio degli emittenti del secondo trimestre 2020 è pari a € 34,1M, contro € 85,9M di media storica.
Sono 5 le nuove emissioni di questo trimestre, legate ad aziende appartenenti a diversi settori dell’economia italiana. Le principali, in termini di dimensione del finanziamento, sono quelle collegate ai comparti Power & Utilities e Financial Services, per un controvalore complessivo di ca. € 14M. Sotto il milione le restanti nuove emissioni del trimestre.
Di seguito riportiamo le principali tendenze evidenziate in questo trimestre:
o Al 30.06.2020 i Minibond hanno raggiunto quota 340, per un controvalore complessivo pari a € 2.264M.
o Di queste, risultano ancora in essere al 30.06.2020 161 emissioni, per un controvalore di € 1.108M (considerati i rimborsi di capitale già avvenuti). Segnaliamo che nel restante arco del 2020 sono in scadenza 18 emissioni, per un controvalore all’origine di € 149M.
o Le nuove emissioni del trimestre sono allineate come numero rispetto a quelle del precedente (5 contro 4) mentre l'ammontare risulta inferiore (€ 15M contro € 36M).
o Rispetto a quanto registrato al 31 marzo 2020, resta stabile sia il taglio medio, che al 30.06.2020 risulta pari a € 6,62M e sia la cedola media, al 5,00%.
L’identikit aggiornato del Minibond è il seguente:
o Taglio medio € 6,62M
o Scadenza media: 4,9 anni
o Struttura del rimborso: 47% bullet / 53% con piano di ammortamento
o Cedola media annua: 5,00%
o Fatturato medio emittente: € 85,9M
Per chi volesse approfondire, il nostro report completo è scaricabile su www.minibonditaly.it e su www.epic.it
Il BAROMETRO MINIBOND MARKET TRENDS è realizzato da MinibonItaly.it, portale italiano dei Minibond (sviluppato e gestito dalla boutique di consulenza strategica e advisory finanziaria Business Support S.p.A.) e da Epic SIM, la prima piattaforma digitale che mette in contatto il capitale privato e le PMI in modo diretto. Un documento che analizza - con aggiornamenti trimestrali - le principali caratteristiche delle emissioni di taglio inferiore a €50 M (taglio, scadenza, tasso di interesse, modalità di rimborso…) e fornisce un “identikit del Minibond” (caratteristiche medie sul totale delle emissioni).
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 31/12/2020MiniBondItaly.it
In un anno a dir poco difficile per tutti i settori, il mercato dei minibond (emisisoni fino a € 50M) non si è fermato, né si può dire abbia subito una battuta d’arresto.
Il trend è rimasto costante per tutto il 2020, con un recupero nell’ultimo trimestre, specie per quanto riguarda l’ammontare, di poco superiore anche rispetto a quanto registrato nell’ultimo trimestre 2019. Nel periodo ottobre-dicembre 2020 contiamo infatti 7 emissioni quotate sull’ExtraMOT Pro3, il segmento di Borsa Italiana dedicato ai minibond (contro le 4/5 dei trimestri precedenti), per un controvalore di € 63M (€ 61M il corrispondente dato del 2019).
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 31.12.2019MiniBondItaly.it
IL 2019 SI CHIUDE CON UN TOTALE DI 331 EMISSIONI.
BOOM DI MINIBOND NEL MESE DI DICEMBRE
A fine 2019 Il numero totale di emissioni di ammontare fino a EUR 50M sale a quota 331, per un controvalore di EUR 2,2Mld. Il trend si conferma dunque più che positivo per i minibond: rispetto al 2018, le emissioni crescono stabilmente come numero (43 vs. 45), mentre il controvalore risulta più che raddoppiato (EUR 189M contro EUR 87M).
L’ultimo trimestre dell’anno è stato particolarmente dinamico con un vero e proprio boom di operazioni nel mese di dicembre: 13 minibond emessi, tra cui due green bond, così definiti perché legati a progetti con impatto positivo per l’ambiente, come l’efficienza energetica, la produzione di energia da fonti pulite, l’uso sostenibile dei terreni, etc.
Il crescente interesse verso questo strumento di debito trova riscontro anche nelle ultime novità di mercato, tra cui spicca l’apertura da parte di Borsa italiana del nuovo segmento obbligazionario ExtraMot Pro3. Una seconda novità importante riguarda le piattaforme di crowdfunding, che, sotto determinati vincoli, possono ora includere nella propria offerta anche strumenti di debito. Infine, nel 2020 verrà quotata sul mercato ExtraMot Pro3 la prima emissione della casa discografica A1 Entertainment, segnando l’ingresso nel mondo minibond di settori che non ne avevano valutato in precedenza le opportunità.
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/09/2020MiniBondItaly.it
Il terzo trimestre del 2020 si chiude con un totale di 345 Minibond emessi sul mercato regolamentato di Borsa Italiana, per un controvalore complessivo di €2.283M.
Cinque le nuove emissioni del trimestre (stesso numero registrato nel periodo aprile-giugno 2020), per un controvalore pari a EUR 15,5M, cui si sommano EUR 3M di size increase di emissioni precedenti.
L’osservatorio gratuito dedicato al credito alle imprese di Banca IFIS Impresa si specializza: dopo il focus sul mondo degli NPL, ora anche l’analisi sulle PMI.
Mestre (Venezia), 30 maggio 2017 – Dopo il Market Watch NPL, rivolto al settore dei non-performing loans, l’osservatorio di Banca IFIS si specializza ulteriormente, questa volta sul credito alle imprese. Nasce così il “Market Watch PMI”, l’edizione dedicata al mondo delle piccole, medie e micro imprese, completo anche delle sezioni “Settori Produttivi” e “Finanza agevolata”.
Market Watch PMI è l’unico osservatorio che aggrega i dati statistici aggiornati da fonti istituzionali e specializzate, per offrire un quadro d’insieme esaustivo sull’andamento dell’economia e dell’accesso al credito in Italia, pubblicato su base trimestrale.
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/06/2020MiniBondItaly.it
I primi sei mesi del 2020 si chiudono con un totale di 340 Minibond emessi sul mercato regolamentato di Borsa Italiana, per un controvalore complessivo di €2.264M.
I Minibond si confermano un efficace ed accessibile strumento a sostegno della crescita delle PMI Italiane, come dimostrato dalle statistiche sul fatturato che evidenziano un progressivo ricorso ai Minibond da parte di imprese di dimensione minore. Infatti, il fatturato medio degli emittenti del secondo trimestre 2020 è pari a € 34,1M, contro € 85,9M di media storica.
Sono 5 le nuove emissioni di questo trimestre, legate ad aziende appartenenti a diversi settori dell’economia italiana. Le principali, in termini di dimensione del finanziamento, sono quelle collegate ai comparti Power & Utilities e Financial Services, per un controvalore complessivo di ca. € 14M. Sotto il milione le restanti nuove emissioni del trimestre.
Di seguito riportiamo le principali tendenze evidenziate in questo trimestre:
o Al 30.06.2020 i Minibond hanno raggiunto quota 340, per un controvalore complessivo pari a € 2.264M.
o Di queste, risultano ancora in essere al 30.06.2020 161 emissioni, per un controvalore di € 1.108M (considerati i rimborsi di capitale già avvenuti). Segnaliamo che nel restante arco del 2020 sono in scadenza 18 emissioni, per un controvalore all’origine di € 149M.
o Le nuove emissioni del trimestre sono allineate come numero rispetto a quelle del precedente (5 contro 4) mentre l'ammontare risulta inferiore (€ 15M contro € 36M).
o Rispetto a quanto registrato al 31 marzo 2020, resta stabile sia il taglio medio, che al 30.06.2020 risulta pari a € 6,62M e sia la cedola media, al 5,00%.
L’identikit aggiornato del Minibond è il seguente:
o Taglio medio € 6,62M
o Scadenza media: 4,9 anni
o Struttura del rimborso: 47% bullet / 53% con piano di ammortamento
o Cedola media annua: 5,00%
o Fatturato medio emittente: € 85,9M
Per chi volesse approfondire, il nostro report completo è scaricabile su www.minibonditaly.it e su www.epic.it
Il BAROMETRO MINIBOND MARKET TRENDS è realizzato da MinibonItaly.it, portale italiano dei Minibond (sviluppato e gestito dalla boutique di consulenza strategica e advisory finanziaria Business Support S.p.A.) e da Epic SIM, la prima piattaforma digitale che mette in contatto il capitale privato e le PMI in modo diretto. Un documento che analizza - con aggiornamenti trimestrali - le principali caratteristiche delle emissioni di taglio inferiore a €50 M (taglio, scadenza, tasso di interesse, modalità di rimborso…) e fornisce un “identikit del Minibond” (caratteristiche medie sul totale delle emissioni).
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 31/03/2021MiniBondItaly.it
Alla fine del primo trimestre del 2021 il Barometro Minibond Market Trends raccoglie un totale di 353 emissioni complessivamente quotati su Borsa Italiana dall’inizio del mercato ad oggi, per un controvalore corrispondente di € 2.351M.
In questi primi tre mesi dell’anno è stata registrata una sola emissione da parte di una società attiva nel settore Consumer & Retail, che aveva già fatto ricorso al mercato dei minibond.
Il contributo delle province piemontesi al risanamento della finanza pubblicacittametro
Slide presentate da Alessandro Beltrami nella prima giornata del laboratorio "Città Metropolitana di Torino e nuove province del Piemonte - Visione, missione, piani di riassetto organizzativo e implicazioni finanziarie" svoltosi a Torino il 10 e 11 giugno 2015.
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS DATI AGGIORNATI AL 31/03/2020MiniBondItaly.it
IL 2020 SI APRE CON UN TOTALE DI 335 MINIBOND
FRENANO LE NUOVE EMISSIONI A CAUSA DELLA PANDEMIA
Sono 4 le nuove emissioni quotate di ammontare fino a EUR 50M in questi primi tre mesi del 2020. Arriviamo così a un totale di 335 strumenti per un controvalore di €2.249M. Un inizio anno sottotono che riflette l’attuale situazione di incertezza dei mercati causata dal coronavirus e che potrebbe farci prevedere ancora per il secondo trimestre volumi ridotti rispetto a quelli dell’anno precedente.
Lo strumento dei minibond rimane in ogni caso una importante fonte di finanziamento complementare al credito bancario, che potrà rappresentare un’importante porta di accesso al mercato del credito per le PMI, specie in presenza di eventuali difficoltà dei canali di finanziamento tradizionali.
Le nuove emissioni di questo primo trimestre sono legate ad aziende appartenenti ai settori Automotive, Healthcare & Social work e Financial Services, per un controvalore complessivo di €29M. Di particolare interesse il caso di Antonio Carraro S.p.A., azienda italiana leader nella produzione di trattori e macchine agricole speciali che quota il suo primo minibond sul segmento ExtraMOT PRO3, per un controvalore complessivo di €12M.
Di seguito riportiamo i principali trends evidenziati in questo trimestre:
o Al 31.03.2020 i minibond hanno raggiunto quota 335, per un controvalore complessivo pari a € 2.249M.
o Di queste, risultano ancora in essere al 31.03.2020 168 emissioni, per un controvalore di € 1.183M (considerati i rimborsi di capitale già avvenuti). Segnaliamo che nel restante arco del 2020 sono in scadenza 27 emissioni, per un controvalore all’origine di € 217M.
o Le nuove emissioni del trimestre sono diminuite rispetto a quelle del precedente (4 contro 18) e anche l'ammontare risulta inferiore (€ 36M contro € 61M).
o Rispetto a quanto registrato al 31 dicembre 2019, resta tuttavia stabile sia il taglio medio, che al 31.03.2020 risulta pari a € 6,67M, e sia la cedola media, al 5,00%.
L’identikit aggiornato del minibond è il seguente:
o Taglio medio € 6,67M
o Scadenza media: 4,9 anni
o Struttura del rimborso: 47% bullet / 53% con piano di ammortamento
o Cedola media annua: 5,00%
o Fatturato medio emittente: € 86,7M
Per chi volesse approfondire, il nostro report completo è scaricabile su www.minibonditaly.it e su www.epic.it
Il BAROMETRO MINIBOND MARKET TRENDS è realizzato da MinibonItaly.it, portale italiano dei minibond (sviluppato e gestito dalla boutique di consulenza strategica e advisory finanziaria Business Support S.p.A.) e da Epic SIM, la prima piattaforma digitale che mette in contatto il capitale privato e le PMI in modo diretto. Un documento che analizza - con aggiornamenti trimestrali - le principali caratteristiche delle emissioni di taglio inferiore a €50 M (taglio, scadenza, tasso di interesse, modalità di rimborso…) e fornisce un “identikit del Minibond” (caratteristiche medie sul totale delle emissioni).
M. T. Monteduro, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Nuove fonti informative e nuovi metodi per misurare l'economia
Titolo: Nuove fonti amministrative ad elevato potenziale informativo: la fatturazione elettronica
La practice Energy&Utilities di Arthur D. Little ha il piacere di condividere l'ultima edizione dell’”Utilities Flash Report” sui dati di bilancio dell’anno 2017
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/09/2019MiniBondItaly.it
MINIBOND: RAGGIUNTE LE 313 EMISSIONI E BORSA ITALIANA ANNUNCIA L’EXTRAMOT PRO3
Nel corso del terzo trimestre 2019 si registrano 7 nuovi minibond (emissioni di taglio fino a € 50M) quotati in Borsa Italiana, per un controvalore di 28 milioni di euro. Complessivamente il numero di minibond quotati dal 2013 a fine settembre 2019 raggiunge quota 313, per un controvalore complessivo di 2.152 milioni di euro.
Una importante novità ha caratterizzato quest’ultimo trimestre: il 16 settembre 2019 è stato inaugurato ExtraMOT Pro3, il nuovo segmento obbligazionario di Borsa Italiana per la crescita, dedicato a PMI e società non quotate, o aventi un valore di emissione non superiore a € 50M.
“ExtraMot Pro3 è nato con l’obiettivo di permettere alle società non quotate di ampliare la propria platea di interlocutori finanziari a supporto dei loro piani di crescita, anche attraverso l’emissione di minibond. Crediamo che la quotazione su ExtraMot Pro3 rappresenti un volano per lo sviluppo delle società italiane e spesso un primo ingresso sui mercati dei capitali oltre a essere un’importante opportunità di visibilità e internazionalizzazione per cogliere al meglio le sfide del mercato”, ha detto Pietro Poletto, responsabile dei mercati obbligazionari di Borsa Italiana durante la presentazione a Piazza Affari del 24 settembre (fonte Bebeez.it).
Al lancio sono stati trasferiti sul nuovo segmento 157 strumenti per 114 emittenti, per un ammontare complessivo superiore ai € 5M. Si noti come alcune società, pur rientrando tra quelle idonee, abbiano preferito restare sul segmento professionale.
A seguito di questa modifica, abbiano deciso di apportare anche noi una importante innovazione al nostro Barometro, scegliendo di concentrarci sui soli minibond (emissioni di taglio fino a € 50M).
Giuseppe Ciccarone e Massimiliano Tancioni analizzano il lavoro portato avanti in questi tre anni dalla Regione Lazio con stime degli effetti futuri sul Pil.
Intervento a cura di Simone Piunno, Chief Technology Officer, nel corso dell'evento "Completiamo insieme il sistema operativo del Paese", organizzato a Roma il 2 luglio 2019 dal Team per la Trasformazione Digitale per condividere visione, strumenti e obiettivi del processo di digitalizzazione, con i partner tecnologici della Pubblica Amministrazione.
A seguire intervento di Paolo Savini (ADE).
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 31/03/2021MiniBondItaly.it
Alla fine del primo trimestre del 2021 il Barometro Minibond Market Trends raccoglie un totale di 353 emissioni complessivamente quotati su Borsa Italiana dall’inizio del mercato ad oggi, per un controvalore corrispondente di € 2.351M.
In questi primi tre mesi dell’anno è stata registrata una sola emissione da parte di una società attiva nel settore Consumer & Retail, che aveva già fatto ricorso al mercato dei minibond.
Il contributo delle province piemontesi al risanamento della finanza pubblicacittametro
Slide presentate da Alessandro Beltrami nella prima giornata del laboratorio "Città Metropolitana di Torino e nuove province del Piemonte - Visione, missione, piani di riassetto organizzativo e implicazioni finanziarie" svoltosi a Torino il 10 e 11 giugno 2015.
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS DATI AGGIORNATI AL 31/03/2020MiniBondItaly.it
IL 2020 SI APRE CON UN TOTALE DI 335 MINIBOND
FRENANO LE NUOVE EMISSIONI A CAUSA DELLA PANDEMIA
Sono 4 le nuove emissioni quotate di ammontare fino a EUR 50M in questi primi tre mesi del 2020. Arriviamo così a un totale di 335 strumenti per un controvalore di €2.249M. Un inizio anno sottotono che riflette l’attuale situazione di incertezza dei mercati causata dal coronavirus e che potrebbe farci prevedere ancora per il secondo trimestre volumi ridotti rispetto a quelli dell’anno precedente.
Lo strumento dei minibond rimane in ogni caso una importante fonte di finanziamento complementare al credito bancario, che potrà rappresentare un’importante porta di accesso al mercato del credito per le PMI, specie in presenza di eventuali difficoltà dei canali di finanziamento tradizionali.
Le nuove emissioni di questo primo trimestre sono legate ad aziende appartenenti ai settori Automotive, Healthcare & Social work e Financial Services, per un controvalore complessivo di €29M. Di particolare interesse il caso di Antonio Carraro S.p.A., azienda italiana leader nella produzione di trattori e macchine agricole speciali che quota il suo primo minibond sul segmento ExtraMOT PRO3, per un controvalore complessivo di €12M.
Di seguito riportiamo i principali trends evidenziati in questo trimestre:
o Al 31.03.2020 i minibond hanno raggiunto quota 335, per un controvalore complessivo pari a € 2.249M.
o Di queste, risultano ancora in essere al 31.03.2020 168 emissioni, per un controvalore di € 1.183M (considerati i rimborsi di capitale già avvenuti). Segnaliamo che nel restante arco del 2020 sono in scadenza 27 emissioni, per un controvalore all’origine di € 217M.
o Le nuove emissioni del trimestre sono diminuite rispetto a quelle del precedente (4 contro 18) e anche l'ammontare risulta inferiore (€ 36M contro € 61M).
o Rispetto a quanto registrato al 31 dicembre 2019, resta tuttavia stabile sia il taglio medio, che al 31.03.2020 risulta pari a € 6,67M, e sia la cedola media, al 5,00%.
L’identikit aggiornato del minibond è il seguente:
o Taglio medio € 6,67M
o Scadenza media: 4,9 anni
o Struttura del rimborso: 47% bullet / 53% con piano di ammortamento
o Cedola media annua: 5,00%
o Fatturato medio emittente: € 86,7M
Per chi volesse approfondire, il nostro report completo è scaricabile su www.minibonditaly.it e su www.epic.it
Il BAROMETRO MINIBOND MARKET TRENDS è realizzato da MinibonItaly.it, portale italiano dei minibond (sviluppato e gestito dalla boutique di consulenza strategica e advisory finanziaria Business Support S.p.A.) e da Epic SIM, la prima piattaforma digitale che mette in contatto il capitale privato e le PMI in modo diretto. Un documento che analizza - con aggiornamenti trimestrali - le principali caratteristiche delle emissioni di taglio inferiore a €50 M (taglio, scadenza, tasso di interesse, modalità di rimborso…) e fornisce un “identikit del Minibond” (caratteristiche medie sul totale delle emissioni).
M. T. Monteduro, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Nuove fonti informative e nuovi metodi per misurare l'economia
Titolo: Nuove fonti amministrative ad elevato potenziale informativo: la fatturazione elettronica
La practice Energy&Utilities di Arthur D. Little ha il piacere di condividere l'ultima edizione dell’”Utilities Flash Report” sui dati di bilancio dell’anno 2017
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/09/2019MiniBondItaly.it
MINIBOND: RAGGIUNTE LE 313 EMISSIONI E BORSA ITALIANA ANNUNCIA L’EXTRAMOT PRO3
Nel corso del terzo trimestre 2019 si registrano 7 nuovi minibond (emissioni di taglio fino a € 50M) quotati in Borsa Italiana, per un controvalore di 28 milioni di euro. Complessivamente il numero di minibond quotati dal 2013 a fine settembre 2019 raggiunge quota 313, per un controvalore complessivo di 2.152 milioni di euro.
Una importante novità ha caratterizzato quest’ultimo trimestre: il 16 settembre 2019 è stato inaugurato ExtraMOT Pro3, il nuovo segmento obbligazionario di Borsa Italiana per la crescita, dedicato a PMI e società non quotate, o aventi un valore di emissione non superiore a € 50M.
“ExtraMot Pro3 è nato con l’obiettivo di permettere alle società non quotate di ampliare la propria platea di interlocutori finanziari a supporto dei loro piani di crescita, anche attraverso l’emissione di minibond. Crediamo che la quotazione su ExtraMot Pro3 rappresenti un volano per lo sviluppo delle società italiane e spesso un primo ingresso sui mercati dei capitali oltre a essere un’importante opportunità di visibilità e internazionalizzazione per cogliere al meglio le sfide del mercato”, ha detto Pietro Poletto, responsabile dei mercati obbligazionari di Borsa Italiana durante la presentazione a Piazza Affari del 24 settembre (fonte Bebeez.it).
Al lancio sono stati trasferiti sul nuovo segmento 157 strumenti per 114 emittenti, per un ammontare complessivo superiore ai € 5M. Si noti come alcune società, pur rientrando tra quelle idonee, abbiano preferito restare sul segmento professionale.
A seguito di questa modifica, abbiano deciso di apportare anche noi una importante innovazione al nostro Barometro, scegliendo di concentrarci sui soli minibond (emissioni di taglio fino a € 50M).
Giuseppe Ciccarone e Massimiliano Tancioni analizzano il lavoro portato avanti in questi tre anni dalla Regione Lazio con stime degli effetti futuri sul Pil.
Intervento a cura di Simone Piunno, Chief Technology Officer, nel corso dell'evento "Completiamo insieme il sistema operativo del Paese", organizzato a Roma il 2 luglio 2019 dal Team per la Trasformazione Digitale per condividere visione, strumenti e obiettivi del processo di digitalizzazione, con i partner tecnologici della Pubblica Amministrazione.
A seguire intervento di Paolo Savini (ADE).
Nuovo Spesometro: generare e inviare il file Dati Fattura all'AdEIndicom Group
Un approfondimento dedicato alle modalità di generazione e invio all'Agenzia delle Entrate del Nuovo Spesometro denominato file "Dati Fattura", secondo le specifiche del D.lgs 193/2016.
Webinar dedicato alla delicata analisi del #DLRIlancio e #DLliquidità: illustrati alcuni punti degli ultimi decreti che possono tornare utili nella gestione finanziaria delle aziende e che permetteranno di sfruttare quante più opportunità possibili.
In questa situazione straordinaria di crisi economica, le misure messe a disposizione dal governo per le PMI possono aiutare ad affrontare con più serenità le difficoltà finanziarie. Tuttavia risulta fondamentale verificare la sostenibilità di un eventuale nuovo finanziamento per non sbilanciare irreversibilmente la struttura finanziaria della Società.
Nel seguente documento riassumiamo le principali misure messe a disposizione dal governo e le azioni fondamentali che proponiamo da mettere in atto per contrastare la crisi Covid-19.
Lo scenario sulle abitudini di pagamento in Italia al 3Q 2013 mostra un consistente mutamento rispetto agli ultimi anni: un'impresa su sei paga con oltre 30 giorni di ritardo e il numero delle attività imprenditoriali che pagano oltre un mese dopo la scadenza contrattuale è più che raddoppiato dal 2012.
Per quanto riguarda lo scenario dei pagamenti commerciali a livello settoriale, esso si presenta alquanto eterogeneo.
Analizzando i comportamenti di pagamento per dimensione aziendale emerge che sono le micro imprese a confermarsi come più virtuose.
Infine il Nord Est si riconferma la macro area più virtuosa nei pagamenti puntuali , ma al tempo stesso ha subito un aumento significativo di imprese che pagano oltre i 30 giorni di ritardo.
Similar to Market Watch Debiti PA 2018 – Imprese e Pubblica Amministrazione (20)
1) The document analyzes the Italian NPL market and servicing industry, providing forecasts for 2021-2022. It finds that government support measures, the Next Generation EU plan, the duration of the pandemic and vaccination rollout will impact the economic scenario.
2) The stock of bank bad loans is expected to increase significantly over 2021-2022, with new flows of around €80 billion. The corporate sector will lead the rise in default rates.
3) The NPE ratio for banks is forecasted to reach 7.8% in 2022, bringing the stock of gross NPLs back to growth levels, though still below peaks seen in earlier crises. Transaction volumes in the NPL market are also expected
Banca Ifis reported 9M 2020 results with the following key highlights:
- Net income of €52 million for 9M 2020, within guidance range despite COVID-19 impacts
- Resilient profitability with all quarters of 2020 profitable
- €47 million in COVID-19 related provisions for 9M 2020 to reflect potential longer timeframes and lower recoveries
- CET1 ratio of 11.7%, up 0.7% from year-end 2019 after excluding suspended dividends and 9M net income
The document provides forecasts for the Italian NPL and UTP transaction market and servicing industry for 2020 and 2021. It finds that:
1. The NPL ratio in Italy is expected to increase to 7.3% in 2021 from 6.2% in 2020, due to expected higher NPE inflows in 2021 as a result of the 2020 economic downturn.
2. The NPL transaction market is expected to remain dynamic with €34 billion in transactions projected for both 2020 and 2021. Unsecured portfolios are forecast to make up the largest share of transactions in 2020 at 31%.
3. The servicing industry stock of NPEs to manage is expected to grow significantly in 2021, potentially
Market Watch Npl - Flash update april 2020Banca Ifis
The NPL portfolio transaction market in Italy is forecast to reach €32 billion in 2020, a decrease of €5 billion from previous forecasts. This is due to downward pressure on prices maintaining investor interest, and sales plans from large banks. The secondary market is expected to account for 26% of transfers. Total non-performing exposures are estimated to increase to €351 billion by year-end, rising for the first time since 2017, as bank balances slow their reduction of NPLs.
1) Italian banks have reduced gross NPE stocks by half since 2015, with expected closure of 2019 at 145 billion euros and an NPE ratio of 7.7%.
2) While reductions in Italy have been strong, its NPE ratio remains higher than the EU average, though it is one of the countries with the largest drops.
3) NPL transaction volumes continued actively in 2019 with 32 billion euros in deals and are forecast to be around 37 billion euros in 2020, with increasing secondary market activity.
Banca Ifis reported 1H 2020 results with net income of €37 million. This included €36 million in pre-tax provisions/write-offs due to Covid-19, which had broader direct and indirect impacts estimated at €50 million pre-tax. CET1 ratio increased to 11.58% excluding suspended dividends. Preliminary 2020 guidance estimates net income of €50-65 million assuming macro recovery, with net banking income of €420-440 million and loan loss provisions of €100-85 million. Acquisitions of €1.3 billion of NPLs in 1H 2020 and €1.3 billion NPL portfolio as of July will contribute to future profitability.
Mestre (Venezia), 12 maggio 2020 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi oggi e presieduto dal Vicepresidente Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato i risultati relativi al primo trimestre 2020.
The document provides preliminary 2019 results for Banca Ifis. Key highlights include:
- Net income of €123.1 million, driven by a reversal of PPA of €47 million.
- CET1 ratio increased to 10.96%, above SREP requirements.
- Customer loans totaled €7.651 billion, with the NPL business representing €1.28 billion.
- Funding sources remained stable, with customer deposits of €5.286 billion.
This business plan outlines the strategic guidelines and financial targets for Banca IFIS from 2020-2022. Key highlights include growing and strengthening the NPL and commercial/corporate banking businesses, and enhancing the operating machine. For NPLs, the plan involves acquiring €8.5 billion in NPLs, implementing a capital light model after 2023, and improving workout processes. For commercial banking, the focus is on selected segments, digital innovation, and strengthening credit risk management. The plan also simplifies the organizational structure, increases cost efficiency, streamlines the real estate portfolio, and optimizes the funding strategy.
L’edizione di novembre 2019 ha analizzato i trend delle PMI della “Grande Milano”, sia attraverso un’analisi quantitativa dei bilanci sia attraverso l’applicazione del web listening sul conversato milanese o che ha per oggetto Milano come topic specifico.
Market Watch Debiti PA 2018 – Imprese e Pubblica Amministrazione
1. MAGGIO 2018 IMPRESE E PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
L’analisi
dei pagamenti
in Italia.
2. 22
MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018
31 Miliardi di euro • I pagamenti della pubblica amministrazione in ritardo stimati al 2017 (-6% rispetto al
2016).
27 - 59 giorni
62% • La percentuale degli enti pubblici che hanno pagato in ritardo nel 2017.
+ 30 giorni
500
• Le imprese che mediamente ogni mese presentano istanza di certificazione dei crediti
commerciali nei confronti della P.A..
I tempi di pagamento della P.A. sono stati calcolati su un campione di 346 amministrazioni pubbliche,
monitorato trimestralmente a partire dal 2016.
I dati al 2017 sono stati stimati dall’ufficio studi di Banca IFIS su dati Banca d’Italia, ISTAT, Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).
• I giorni di ritardo accumulati dagli enti pubblici nel 2017.
• Picchi di ritardo per le Province (fino a 543 giorni) ed i Comuni (fino a 310 giorni).
• I giorni di ritardo in più sugli incassi che i fornitori della pubblica amministrazione scontano
rispetto alla media del settore di appartenenza.
Debiti commerciali della P.A.: principali evidenze.
4. 44
MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018
48
2010
82
34
2011
34
91
2012
50
41
33
28
2015
28
20162014
68
61
65
27
37
31
72
2013
39 37 31
58
2017
70
52
25
2008
52
18
77
82
59
22
2009
Componente fisiologica*Componente non fisiologica
(pagamenti in ritardo)
Debiti Totali
su PIL Reale
4,2% 4,9% 5,0% 5,2% 5,8% 4,8% 4,3% 4,2% 3,8%
o Riduzione del debito commerciale rispetto al picco del 2012 determinato da:
• Intervento statale straordinario di 45,5 miliardi di € (≈ 56 miliardi di € lo stanziamento complessivo)
• Entrata in vigore del d.lgs192/2012 (fissati tempi massimi di pagamento)
o Si stima rimangano a fine 2017 58 miliardi di € di debiti a fornitori, di cui 31 miliardi di € con pagamenti in arretrato (53% del debito commerciale totale)
3,6%
Stima debiti commerciali della Pubblica Amministrazione – € Mld
Principali evidenze
Nel 2017 i ritardi nel pagamento dei debiti commerciali della P.A. sono stimati
in circa 31 miliardi di euro (-6% rispetto al 2016).
Fonte: Stima Marketing Banca IFIS su dati Banca d’Italia; ISTAT; Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF)
*Componente fisiologica: debiti in linea con i tempi di pagamento concordati contrattualmente tra le parti.
Direttiva sui ritardi dei pagamenti
della P.A. d.lgs192/2012 in vigore dal 30/11/2012
5. 55
MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018
Enti P.A. giorni medi di ritardo / anticipo* - Campione di 346 enti - periodo 2016/2017**
Tempi di pagamento della P.A. ancora superiori ai vincoli normativi di
30/60 giorni; maglia nera a Comuni e Province con massimi oltre i 300 giorni.
*Indicatore annuale di tempestività dei pagamenti (ITP) : differenza ponderata tra tempi effettivi di pagamento delle P.A. e termini di saldo delle fatture previsti dalla legge (30 giorni, o 60 in casi particolari , ASL e ospedali);
**In caso di mancanza del dato annuale è stato utilizzato l’Indicatore annuale di tempestività dei pagamenti (ITP) più vicino.
Fonte: Stima Marketing Banca IFIS su dati ufficiali da siti web della Pubblica Amministrazione
MINISTERO
-13,8
[-0,1]
83,2
[+17,4]
27,5
[+5,2]
REGIONE
-26,6
[-10,2]
108,7
[-170,3]
36,1
[-21,6]
PROVINCIA
-45,7
[-23,6]
542,7
[-58,1]
59,4
[-5,3]
DATA
SCADENZA
FATTURA
Giorni massimi di ritardo
Giorni massimi di anticipo
Giorni medi degli enti in ritardo
[ ] GAP 2016/2017
COMUNE
-21,0
[+2,0]
310,5
[+69,5]
51,7
[-3,5]
ASL
-30,7
[+3,9]
234,0
[-453,0]
55,5
[-10,0]
Principali evidenze
o Lo scenario del 2017 mostra un generale miglioramento nei tempi di pagamento della P.A., i picchi rilevati nel 2016 non sono stati riscontrati nel 2017 fatta
eccezione per i Comuni e le Province.
6. 66
MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018
Incidenza % enti che pagano in ritardo* / Campione di 346 enti - periodo 2016/2017**
Nel 2017 diminuiscono gli enti che pagano in ritardo: -8 p.p. rispetto al 2016;
Ministeri unico ente in controtendenza (+7 p.p.).
Ministero 86% 93%
Comune 79% 72%
ASL 70% 57%
Provincia 61% 54%
Regione 55% 45%
TOTALE CAMPIONE 70% 62%
2016 2017
Fonte: Stima Marketing Banca IFIS su dati ufficiali da siti web della Pubblica Amministrazione
*Indicatore annuale di tempestività dei pagamenti (ITP) : differenza ponderata tra tempi effettivi di pagamento delle P.A. e termini di saldo delle fatture previsti dalla legge (30 giorni, o 60 in casi particolari , ASL e ospedali);
**In caso di mancanza del dato annuale è stato utilizzato l’Indicatore annuale di tempestività dei pagamenti (ITP) più vicino.
Tipologia Ente Nel complesso diminuiscono gli Enti che pagano in
ritardo con eccezione dei Ministeri il cui dato riflette
il peggioramento di:
o Ministero del Lavoro
(+33 giorni rispetto all’ITP del 2016);
o Ministero della Salute
(+22 giorni rispetto all’ITP del 2016);
o Ministero della Difesa
(+17 giorni rispetto all’ITP del 2016).
Principali evidenze
7. 77
MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018
Le imprese fornitrici della P.A. incassano 30 giorni più tardi rispetto
alla media del settore di appartenenza (ad eccezione delle aziende industriali).
Stima tempi di incasso dei crediti da parte delle imprese - # giorni
152
95 100
77 83
27
30 25
25
Industria
83
Costruzioni
102
125
Tecnologia
0
Commercio all’ingrosso
125
Servizi
Tempi di incasso media settore
Maggiori tempi di incasso Fornitori P.A.*
Fonte: Stima Marketing Banca IFIS su dati di bilancio 2016 e Open Data Consip
*Fornitori P.A. 2017 dati su un campione di 22.599 imprese da Open data P.A. - Giorni medi di settore calcolati su un campione di 413.625 imprese.
Distribuzione
% Fornitori P.A.
11% 21% 10%34% 24%
Tempi di incasso Fornitori P.A.
179
9. 99
MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018
Le evidenze della fatturazione elettronica e della certificazione dei crediti.
Fatturazione elettronica
• Dal 2018 la fatturazione elettronica è un obbligo per tutti i rapporti commerciali
tra P.A. e imprese.
Domanda di certificazione
• Sono 32.124 le imprese che hanno presentato istanza di certificazione crediti dal 2012 ad oggi
per un totale di 160.754 domande e 16 miliardi di euro di controvalore.
Certificazione come
opportunità
• La certificazione dei crediti commerciali nei confronti della P.A. rappresenta
un’opportunità per le imprese, in termini di certezza e possibilità di anticipare il credito
o usarlo in compensazione.
10. 1010
MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018
La fatturazione elettronica: numeri ed evoluzione
Fonte: Analisi interne Banca IFIS su dati Confartigianato, Legge di Bilancio 2018
2017 2018
B2P.A.
2019
Quasi 1 milione
di fornitori ha emesso
una fattura elettronica
nei confronti
degli Enti Pubblici.
B2B
Dal 1° luglio 2018
obbligo fatturazione elettronica
per i subappaltatori
della P.A. e gli operatori
della filiera dei carburanti.
Dal 1° gennaio 2019
obbligo fatturazione elettronica
per tutte le transazioni B2B.
Nel 2019 arriveranno ad utilizzare la fatturazione elettronica circa 3,4 milioni di imprese.
Nel 2017 quasi 1 milione di imprese fornitrici ha emesso almeno una fattura
elettronica verso la P.A.; dal 2018 la fatturazione elettronica è un obbligo
per tutti i rapporti commerciali tra P.A. e imprese.
11. 1111
MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018
Processo certificazione dei crediti dall’impresa alla P.A.
Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze
Impresa
L’impresa che certifica il proprio credito:
o può attendere il pagamento che la P.A. è tenuta ad effettuare entro la data indicata nella certificazione del credito
e comunque entro 12 mesi dalla certificazione;
o può acquisire liquidità immediata (totale/parziale), chiedendo un’anticipazione del credito presso una banca o un intermediario finanziario
abilitato;
o può compensare eventuali debiti verso l’erario, chiedendo all’Agenzia delle Entrate la compensazione totale/parziale del credito certificato.
La certificazione dei crediti commerciali verso la P.A. rappresenta
un’opportunità per la pianificazione creditizia delle imprese.
*Valido per i crediti non prescritti, certi ed esigibili.
P.A.
1. Fatture*
4. Ricevute/Notifiche
2. Fatture validate
3. Notifiche
Sistema
di interscambio
Piattaforma
certificazione
crediti (PCC)
12. 1212
MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018
20.945
11.179
32.124
91.423
69.331
160.754
Imprese che hanno chiesto la certificazione - # Imprese registrate
Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze: dati trasmessi tramite la Piattaforma per i crediti commerciali (PCC)
500 imprese al mese certificano online i propri crediti verso la P.A.
sulla piattaforma PCC.
Istanze di certificazione - # istanze presentate dalle imprese
9 Maggio 201831 Ottobre 2014
Nuove Imprese dal
2014 al 2018
N° Imprese registrate
9 Maggio 201831 Ottobre 2014
Nuove Istanze dal
2014 al 2018
N° Istanze di certificazione
Nella fase di lancio dalo 2012 ad ottobre 2014 c’è stato un utilizzo intensivo delle certificazioni da parte delle imprese.
o L’intervento statale straordinario e l’entrata in vigore della d.l. 192/2012 (rif. slide #4) ha fatto sì che la domanda di certificazione delle imprese diminuisse.
Rimane comunque elevata la richiesta di certificazione dei crediti verso la P.A. a conferma della criticità in termini di temo pi di pagamento da parte della P.A..
Principali evidenze
# Imprese
per mese
891 226 # Istanze
per mese
3.975 1.651494 2.473
13. 1313
MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018 Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze: dati trasmessi tramite la Piattaforma per i crediti commerciali (PCC)
L’84% dell’importo totale delle domande di certificazione (16,4 miliardi di euro)
si concentra tra Enti locali (54%), Regioni e Province autonome (15%) ed Enti
del SSN (15%).
o Ad oggi è stata richiesta la certificazione per un valore di 16,4 miliardi di euro di crediti.
o L’84% dei volumi si distribuisce per il 54% sugli Enti locali e per il restante 30% in egual misura tra Regioni/Province autonome ed Enti del SSN.
o Il dato relativo alle certificazioni dei crediti verso il SSN è condizionato dal vincolo che vieta di rilasciare certficazione per i crediti nei confronti degli enti delle
Regioni sottoposte a piano di rientro del debito sanitario.
Principali evidenze
Distribuzione
% importi
54% 15%
*Enti tenuti alla registrazione ex art.1, comma 2, del D.Lgs. 165/01 ed art.1, comma 2, della L. 196/09.
Importo Istanze presentate ripartite per Ente – 9 Maggio 2018 - € Mld
1,6
0,7
Enti Locali Regioni e Province
autonome
Enti del SSN Amministrazioni
dello Stato
Altri Enti (*) Enti Pubblici
Nazionali
0,2
2,52,5
8,8
Importo istanze
15% 10% 5% 1%
14. 1414
MARKET WATCH P.A . // MAGGIO 2018
La presente pubblicazione è stata redatta da Banca IFIS, utilizzando le seguenti fonti:
Banca d’Italia, Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), Consip, ISTAT, Corte dei Conti,
Confartigianato, Open data DBPA, Siti web amministrazioni pubbliche, Associazione Nazionale
Costruttori Edili (ANCE), Federfarma, Assobiomedica, bilanci 2016 depositati in Camera di Commercio.
Le informazioni qui contenute sono state ricavate da fonti ritenute da Banca IFIS affidabili,
ma non sono necessariamente complete, e l’accuratezza delle stesse non può̀ essere garantita.
La presente pubblicazione viene fornita per meri fini di informazione ed illustrazione
non costituendo pertanto in alcun modo un parere fiscale e di investimento.
Avvertenza generale.