A decorrere dal 1° settembre 200, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione è istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica. Analizzo i pilastri e le novità alla luce delle nuove linee guida
A decorrere dal 1° settembre 200, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione è istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica. Analizzo i pilastri e le novità alla luce delle nuove linee guida
T&Q 312 -L'approccio educativo di Maria MontessoriMichele Rucco
Questo volume ci offre un’occasione di conoscenza e di consapevolezza pedagogica attraverso una attenta riflessione, che è anche una metariflessione: partendo dal lavoro di Maria Montessori si
proietta sulle tematiche del presente, sulle minacce, reali o percepite, che alimentano ansie nei genitori e crisi professionali negli insegnanti. I concetti da lei elaborati all’inizio del Novecento, che in Italia sono stati spesso considerati superati dalle mode di stili educativi ipercompetitivi, dalla mitologia
del risultato e della performance, oggi stanno tornando in auge per la valenza filosofica che li contraddistingue e che ne fa uno strumento potente per la gestione del cambiamento che stiamo
vivendo e per rispondere alle domande che questo solleva.
Come farà la scuola (tradizionale) a innestare i nuovissimi strumenti sulle solite vecchie modalità (bambini seduti in silenzio e adulti parlanti, interrogazioni a sorpresa)? Come farà un sistema basato su chi è bravo e chi il perdente o l’incerto che facilmente finiscono nella categoria dei BES, isolati dai
compagni e destinati a umilianti recuperi, a non continuare a produrre i bulli e le loro vittime
silenziose? Come farà la scuola a superare le criticità della didattica a distanza, che sono emerse durante il primo lockdown imposto dalla pandemia del Covid19?
3. DATI SINTETICI :
Data di nascita :
mercoledì 31
agosto 1870
Luogo di nascita :
Chiaravalle,Italia
Data di morte :
martedì 6 maggio
1952, all'età di 81
anni
Luogo di morte
: Noordwij aan
Zee , in Olanda
4. Maria nacque in una famiglia medio borghese .
All'età di 5 anni si trasferì a Roma con la famiglia , dove ella intraprese
studi scientifici che la portarono ad acquisire un diploma di tipo
scientifico.
La donna voleva intraprendere una carriera che a quel tempo era preclusa
alle donne.
I suoi genitori l'avrebbero voluta casalinga, come la maggior parte delle
donne della sua generazione, ma lei si laureò in medicina nel 1896.
5. "Io cominciai la mia opera come un contadino
che aveva messo da parte una buona sementa
di grano e al quale fosse stato offerto un
campo di terra feconda per seminarvi
liberamente. Ma non fu così. Appena mossi le
zolle di quella terra , io vidi oro invece di
grano"
Maria Montessori
6. Maria fu la prima donna a laurearsi in
medicina e fin da subito si dedicò ad
elaborare e a perfezionare un metodo
che favorisse lo sviluppo psichico dei
bambini nel modo più ottimale e
naturale possibile .
Il 6 gennaio 1907 venne aperta , sotto
la sua supervisiona , la prima "Casa dei
Bambini " nel quartiere di San Lorenzo
a Roma ; la quale le permise di
sperimentare il materiale montessoriano
che era destinato ai bambini tra i 3 e 6
anni.
7. Dal 1912 il metodo introdotto da Maria
Montessori si iniziò a diffondere in Gran
Bretagna , Francia , Russia , Stati Uniti.
Nel 1913 venne istituito il primo corso
internazionale al quale aderirono allievi da
diverse parti del mondo.
Sempre nel 1913 Maria Montessori arrivò
fino in America e i suoi metodi giunsero in
Giappone ed Australia .
Le prime scuole montessoriane in territorio
non italiano vennero aperte in Scozia, Russia
ed Australia.
Nel 1924 ella fondò l'Opera Nazionale Montesspri ,
il cui Presidente Onorario fu Benito Mussolini.
Nel 1933 Maria Montessori e suo figlio Mario
l'asciano l'Opera Nazionale Montessori a causa del
particolare clima politico dell'epoca .
I libri montessoriani vengono bruciati in Germania
Il fascismo inizia ad imporre veti sulle scuole aventi
metodi montessoriani ed in Germania queste
tipologie di scuole vennero chiuse.
La famiglia Montessori si trasferisce in Spagna ,
dove Maria continua a viaggiare nei paesi non
toccati dall'espansione nazi-fascista e si dedica al
tema della pace.
8. In questo testo Maria Montessori analizza le caratteristiche psicologiche
che differenziano il periodo evolutivo compreso tra la seconda infanzia e
l’adolescenza, fino alle soglie della maturità, individuando risposte
didattiche ed educative con le esigenze specifiche.
Dalle sue riflessioni emergono indicazioni pedagogiche chiare e coerenti
nonché una proposta di scuola secondaria centrata su una preparazione
culturale attenta alle esigenze dei giovani per la costruzione della propria
identità personale e sociale. Risulta un modello di scuola che pone al
centro i bisogni dell’adolescente, un soggetto “da cui dipende il futuro
dell’umanità” ma che si trova ad attraversare una fase di “cambiamento
nella sua persona” tale da chiedere un “cambiamento radicale nella sua
educazione”.
Questo volume costituisce uno stimolante per tutti coloro che intendono
impegnarsi in un’azione di rinnovamento della scuola centrata sulla
valorizzazione dei processi psicologici dell’allievo e sulla propria
autonomia.
9. IL SEGRETO DELL' INFANZIA
Elaborato di Maria Montessori pubblicato nel 1936 segna un periodo di
svolta nell'educazione e nella concezione del bambino.
Il bambino era prima visto come un individuo vuoto, privo di utilità nel
suo stato attuale, e quindi un individuo da "riempire" e indirizzare
pedestremente.
Questa concezione del bambino e dell'infanzia come uno stato di
impedimento portava gli adulti a reprimere quelle che erano le
caratteristiche e personalità dell'infante richiudendolo in uno stato di
"prigionia", privandolo delle esperienze formative tipiche di questo
stadio della crescita.
La Montessori ritiene sbagliata questa concezione ed individua
nell'infanzia una parte fondamentale nello sviluppo dell'uomo.
Così illustra i metodi educativi più adatti ad accompagnare il bambino in
questa fase così delicata della sua crescita, metodi interattivi dove i
bambini possono sperimentare concretamente ciò che stanno
imparando.
Possiamo dire che mentre in passato i bambini erano visti come "piccoli
adulti" con il metodo montessoriano sono piuttosto gli adulti ad essere
visti come "grandi bambini".
10. Il termine “Mente Assorbente” fu coniato durante la permanenza di 7 anni della dott.ssa Montessori in
India. Durante questo periodo di tempo la Montessori fu in grado di lavorare con bambini più grandi.
Quest’esperienza l’aiutò a riconoscere gli aspetti e le caratteristiche uniche della mente dei bambini dai 0 ai
6 anni di età.
Il primo stadio è quello dell’apprendimento inconscio, il
periodo che va dai 0 ai 3 anni di età. Il bambino in questa
fase impara attraverso l’assorbimento delle informazioni
fornite dell’ambiente circostante, proprio come è in grado
di imparare per mezzo della sua natura istintiva.
E’ possibile suddividere lo sviluppo della
Mente dei bambini in 2 stadi.
Il secondo stadio è chiamato fase cosciente, che si
verifica dai 3 ai 6 anni di età. In
questo periodo il bambino diventa fisicamente attivo nel
proprio ambiente, esplorando e perseguendo
attività con un forte desiderio per l’apprendimento.
11. Metodo Montessori
Il metodo Montessori è un sistema educativo praticato in circa 60.000 scuole in tutto il mondo ed al
servizio dei bambini compresi nella fascia di età dalla nascita fino a diciotto anni.
Questo metodo mira a sviluppare una sorta di «educazione cosmica», cioè un senso di responsabilità e di
consapevolezza che il bambino acquisisce .
Nei bambini a cui la Montessori impartisce il metodo Montessoriano nota che vi sono presenti dei periodi
sensibili durante lo sviluppo del bambino stesso, questi sono :
• Acquisizione del linguaggio (dalla nascita a circa sei anni)
• Ordine (da circa 1 ai 3 anni)
• Raffinatezza sensoriale (dalla nascita fino a circa quattro anni)
• Interesse per piccoli oggetti (da circa 18 mesi a tre anni)
• Comportamento sociale (da circa due anni e mezzo a quattro anni)
12. Inizialmente la Montessori sviluppò un sistema di
apprendimento indirizzato ai bambini con disturbi
psichici, che all’epoca venivano isolati da tutti gli altri
bambini.
Il metodo Montessori naque con lo scopo di educare, ovvero, “tirare fuori”, il potenziale che ciascuno studente
possiede e ad imparare ad amare l’apprendimento stesso in ogni sua forma, quindi non solo la cultura e lo studio in
sé, ma anche la vita.
Inseguito a notevoli successi riportati su questi ultimi, la
pedagogista modifico il suo metodo per poi
applicarlo anche sui bambini definiti “normali”.
Ancora oggi è applicato il metodo
montessoriano all’interno di numerosi
istituti statali , soprattutto scuole
materne. In Italia ne troviamo 137 e
sono principalmente diffuse nel centro.
13. Tutti gli oggetti con i quali il bambino interagisce
dev'essere "a misura di bambino".
L'ambiente dev'essere limitato, cioè deve contenere
tanti oggetti quanti il bambino.
L'utilizzo del materiale di sviluppo non può essere
imposto in alcun modo, ma dev'essere una libera
scelta del bambino.
Montessori rintracciò alcune caratteristiche del
materiale di sviluppo, che doveva essere:
• isolamento di singole caratteristiche
• contenente la soluzione
• esteticamente gradevole
• in grado di far svolgere un'attività al bambino
• limitato
CARATTERISTICHE DEL MATERIALE DIDATTICO
Uno dei pilastri degli insegnamenti di
Montessori è la cosiddetta "disciplina
attiva", ovvero lasciare il bambino libero
di svolgere le azioni spontanee e di
reprimere solo le azioni "inutili o
dannose". I premi, e in modo particolare i
castighi, mettono il bambino sul "falso
percorso della vanità". L'unico motore in
grado di far progredire il bambino,
secondo Montessori è la forza interiore, o
vocazione.
CASA DEL BAMBINO ha una duplice
importanza:
• 1. SOCIALE (scuola nella casa);
• 2. EDUCATIVA (dipende
dall'applicazione del metodo).
14.
15. Un’altra componente chiave per la ricerca della dott.ssa Montessori sulla Mente Assorbente fu la natura creativa del
bambino.
“Per costruire una propria identità – spiega la Montessori – il bambino deve possedere, da prima della
nascita, un modello di riferimento al fine di intraprendere uno sviluppo psicologico”. Si riferisce a
quest’innata identità psicologica del bambino come “embrione spirituale”. Affinché la natura creativa
dell’embrione psicologico si sviluppi l’energia del bambino, o i bisogni biologici, devono essere protetti
durante lo stadio inconscio. Questo clima di autorevole affettuosità permette alla natura creativa del
bambino o all’embrione spirituale di svilupparsi al massimo delle loro potenzialità. Durante entrambi le fasi
della Mente Assorbente il bambino è in grado di assorbire tutto ciò presente nel proprio ambiente. Il
bambino acquisirà le norme culturali e il linguaggio della cultura appartenente. La Montessori usava 2
analogie per descrivere questo periodo di sviluppo, la spugna e la fotocamera.
La mente del bambino è come una spugna, che assorbe tutto ciò che lo circonda. Nell’analogia della
fotocamera pensiamo al bambino di 0-3 anni che raccoglie le foto scattate durante la fase inconscia. Dopo,
il bambino di 3-6 anni, sarà in grado di sviluppare queste “fotografie” o esperienze ed applicarle nel suo
linguaggio diretto. Il ruolo del movimento durante le fasi è fondamentale. Mentre il bambino inizia a
muoversi nell’ambiente questi entra in contatto con gli oggetti circostanti. Quest’esperienza di movimento
permetterà al bambino di diventare un apprendista cosciente.
16. La dott.ssa Montessori studiò molti bambini provenienti da diverse culture e attraverso le sue osservazioni
ha appurato che tutti i bambini vanno incontro allo stesso processo di sviluppo della Mente Assorbente.
La dott.ssa Montessori sottolineò che il potere della Mente Assorbente è universale per tutti i bambini.
Perché l’educatore guidi lo sviluppo del bambino, egli deve organizzare un ambiente ideale.
Quest’ambiente permetterà al bambino una libera esplorazione per stimolare e sviluppare i suoi sensi.
Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità.
Maria Montessori
17. SCUOLE MONTESSORIANE :
Le scuole Montessoriane non si differenziavano solo per metodo ma anche per struttura dell’ambiente
scolastico.
All’interno di tali scuole i bambini erano liberi di agire, iniziavano la giornata entrando nella struttura
scolastica e si recavano nella propria aula, ed erano liberi di sciogliere le attività da svolgere. Le classi erano
composte da bambini di diverse fasce d’età così che i bambini più piccoli potevano apprendere dai bambini
più grandi imitandoli ed osservandoli.
Lo spazio era adatto e su misura per i bambini, erano presenti banchi, sedie e armadi che potevano essere
spostati dagli allievi, all’interno della classe erano presenti anche oggetti come scope, spugne, piatti, posate
e bicchieri oggetti fragili che alla loro rottura stimolavano il bambino ad una maggiore attenzione, erano
presenti anche attrezzi da giardino ed elementi riguardanti appunto, la vita quotidiana. Tali strumenti
permettevano si bambini di acquisire capacità e competenze utili nella vita di tutti i giorni, come
apparecchiare la tavola, lavare i piatti o lavare i piatti.
18. Nella scuola montessoriana non vi
è l'utilizzo di banchi incolonnati ,
gli alunni si siedono per terra e
creano un cerchio nel quale
partecipano attivamente alle attività
proposte dagli insegnanti.
19. LA MATEMATICA
La matematica non viene
semplicemente "somministrata" ai
bambini ,bensì viene insegnata
attraverso un meccanismo pratico
che consente di memorizzare il
procedimento dal momento che
lo si esegue manualmente
20. L'ITALIANO
Per imparare l'alfabeto ed a leggere
gli studenti della scuola
montessoriana utilizzano
filastrocche e compongono le
prime olofrasi in modo concreto ,
cioè ripongono su un tabellone
delle lettere creando delle parole.
21. L'INGLESE
Per imparare l'inglese i bambini ogni volta che sentono una parola
la associano a qualcosa di materiale , ciò consente la memorizzazione
del termine in modo più semplice ed efficace.
HEAD
EARS
22. Foto del luogo di sepoltura di
Maria Tecla Montessori
Noordwij aan Zee , in Olanda