Il ventennio fascista raccontato attraverso le tappe principali dell'ascesa e caduta del suo fondatore, Benito Mussolini. La presentazione è composta da una lunga serie di foto che illustrano meglio di tante parole i momenti più salienti della vicenda storica e umana che condurrà il nostro paese allo sfacelo della II^ Guerra Mondiale.
presentazione in 22 pagine del fascismo, la situazione del primo dopoguerra in Italia, a presa del potere da parte del fascismo e la costruzione della dittatura. Ipertesto con documenti e immagini (grafici, tabelle, ecc.) del periodo.
Il ventennio fascista raccontato attraverso le tappe principali dell'ascesa e caduta del suo fondatore, Benito Mussolini. La presentazione è composta da una lunga serie di foto che illustrano meglio di tante parole i momenti più salienti della vicenda storica e umana che condurrà il nostro paese allo sfacelo della II^ Guerra Mondiale.
presentazione in 22 pagine del fascismo, la situazione del primo dopoguerra in Italia, a presa del potere da parte del fascismo e la costruzione della dittatura. Ipertesto con documenti e immagini (grafici, tabelle, ecc.) del periodo.
"Il principio di esclusione, viaggio nel sistema nazista dei campi di concentramento, dalle origini alla 'soluzione finale' ", con approfondimento dei seguenti punti: le origini dei campi di concentramento, con brani di un prigioniero politico tedesco, di Himmler e di Primo Levi (esame di chimica di Pannwitz); il terrore all’esterno dei campi; lo stato nazista e gli ebrei; guerra, internazionalizzazione ed organizzazione dei campi; “produrre a qualsiasi costo”; lo sterminio industriale, con brani di Primo Levi (partenza dal campo di Fossoli, arrivo ad Auschwitz e, in un secondo momento, la selezione dell'ottobre del '44 e strategie di sopravvivenza, tutti da "Se questo è un uomo"; a conclusione, il passo sulla zona grigia da "I sommersi e i salvati"); conclusione con brevi brani di Hannah Arendt, Wolfgang Sofsky e Zygmunt Bauman
Siamo tutti potenzialmente delle persone malvagie? Le risposte di alcuni psicologi sociali (Milgram e Zimbardo) e di Hannah Arendt. Presentazione preparata per un'Assemblea d'Istituto relativa al film "L'onda".
Abbiamo avuto il piacere di presentare una delle più brillanti menti del novecento. Dall'analisi della sua esistenza e dei suoi scritti abbiamo potuto ragionare su come certi regimi totalitaristi siano potuti nascere e svilupparsi in europa e nel mondo. L'annientamento della persona in quanto essere pensante è una delle conseguenze dell'insediamento di queste forme di governo e la Arendt non ha avuto mezzi termini per descrivere i periodi del nazi-fascismo come fra i più bui della storia moderna.
Dalla storia dello Stato ai suoi elementi, dalla Costituzione in generale ai diritti e i doveri dei cittadini, dai tre elementi dello Stato alla loro caratterizzazione, dal Parlamento al Governo alla Magistratura.
La nascita e lo spirito della Costituzione ItalianaCristinaGalizia
La nascita e lo spirito della Costituzione Italiana: dall'Assemblea Costituente all'entrata in vigore. Il valore della Costituzione nne parole di Piero Calamandrei.
2. Alberto Aquarone, Sabino
Cassese
Il fascismo non fu uno stato totalitario :
conservò parte delle istituzioni liberali,
mantenendo la monarchia , il Senato, lo
Statuto albertino e venendo a patti con la
Chiesa cattolica , riattivando vari lasciti
della Destra storica
Parte della “Costituzione economica” fascista
sopravvisse
nell’età
repubblicana,
che
mantenne le strutture della amministrazione
parallela – dall’Iri all’Imi – e conservò almeno
due terzi delle vecchie norme amministrative
fasciste
3. Discorso 3 gennaio 1925
Signori!
Vi siete fatte delle illusioni! Voi avete creduto che il fascismo fosse
finito perché io lo comprimevo, che fosse morto perché io lo
castigavo e poi avevo anche la crudeltà di dirlo . Ma se io mettessi
la centesima parte dell'energia che ho messo a comprimerlo, a scatenarlo,
voi vedreste allora. (vivissimi applausi). Non ci sarà bisogno di questo,
perché il Governo è abbastanza forte per stroncare in pieno
definitivamente la sedizione dell'Aventino. (vivissimi, prolungati
applausi). L'Italia, o signori, vuole la pace, vuole la tranquillità, vuole la
calma laboriosa. Noi, questa tranquillità, questa calma laboriosa
gliela daremo con l'amore, se è possibile, e con la forza, se sarà
necessario. (Vive approvazioni). Voi state certi che nelle quarantott'ore
successive a questo mio discorso, la situazione sarà chiarita su tutta l'area.
(vivissimi e prolungati applausi. Commenti). Tutti sappiamo che ciò
che ho in animo non è capriccio di persona, non è libidine di
Governo, non è passione ignobile, ma è soltanto amore
sconfinato e possente per la patria . (vivissimi, prolungati e reiterati
applausi. Grida ripetute di: "Viva Mussolini!". Gli onorevoli ministri e
moltissimi deputati si congratulano con l'onorevole Presidente del
Consiglio. La seduta è sospesa).
4. ANNI VENTI
Il regime autoritario è già una
realtà consolidata nelle strutture
giuridiche
(partito unico, milizia, sindacati di regime, ecc.)
La tensione «totalitaria» del regime
è ben riconoscibile nelle
manifestazioni esteriori
(adunate in uniforme, campagne propagandistiche,
amplificazione della parola e dell’immagine del capo,
ecc.)
5. Sovrapposizione di due
strutture e due gerarchie
parallele
lo Stato che conserva
l’impalcatura esterna di
Stato monarchico
NB: l’apparato dello Stato per volere di
Mussolini preponderante sulla
macchina del partito
Il partito con le sue
numerose ramificazioni
Punto di congiunzione:
il Gran
Consiglio del
fascismo
Al di sopra di tutti:
il
potere
di
Mussolini (capo del
governo e
fascismo)
duce
del
7. Colpire il lavoro organizzato
sindacalmente
•
2 ottobre 1925: Patto di Palazzo Vidoni
gli industriali riconoscono i
sindacati fascisti come unici
rappresentanti dei lavoratori
•
Legge 3 aprile 1926: divieto di sciopero
solo i sindacati riconosciuti possono
stipulare contratti collettivi
8. Leggi «fascistissime»
•Legge 24 dicembre 1925: «tutti i poteri al capo del governo»
-Responsabile solo di fronte al Re
-Potere di nomina e di revoca dei ministri
•Legge 31 dicembre 1925: delega al governo per modificare le leggi
di pubblica sicurezza
-Testo unico di pubblica sicurezza (6 maggio 1926, torna il confino di polizia);
-Tribunale speciale (ripristina la pena di morte);
-Leggi sulla stampa (il direttore deve essere riconosciuto dal prefetto)
•Legge 31 gennaio 1926: sulla facoltà del potere esecutivo di
emanare norme giuridiche
-Il governo può fare leggi
-Il governo può rifiutare l’ordine del giorno di discussione proposto dal parlamento
•Ottobre 1925-Febbraio 1926: Riorganizzazione in senso autoritario
delle amministrazioni locali
-Abolita la figura del sindaco, sostituzione con la figura del Podestà
9. Per reprimere le
opposizioni
La polizia politica (nasce l’Ovra,
1927)
Il Tribunale speciale
Il confino di polizia
L’esclusione sociale e lavorativa
per chi non si adegua
10. Per alimentare il consenso
Dilatazione e burocratizzazione del
Pnf (dalla fine dei ’20)
Aumento della discrezionalità
politica nell’assegnare posti di
lavoro
Appartenenza al PNF per accedere
ai concorsi pubblici (dal 1931 anche
obbligo di giuramento)
Costruzione di un imponente
sistema di organizzazioni collaterali
11. Le organizzazioni
collaterali
Opera Nazionale
Dopolavoro
Opera Nazionale Maternità
Comitato olimpico
Nazionale (CONI)
Organizzazioni giovanili
del partito
si occupa del tempo
libero di milioni di
lavoratori
Crea un primo sistema
assistenziale
Incoraggia, controlla le
attività sportive
Impegna i giovani di
tutte le età e li
irreggimenta
12.
13. i Maschi
Figli della Lupa (fino 8 anni)
Balilla (8-16)
casacca nera, pantaloni corti grigio-verde, fez
alla bersagliera, foulard nero, fucile di latta con
tappo a sughero
Avanguardisti (14-18)
pantaloni grigio-verde alla zuava con fasce,
giacca di panno verde, camicia nera,
medaglione Dux, cappello alpino; a 18 anni
diventano mitraglieri
Giovani fascisti (dai 19)
14. le Femmine
Figlie della Lupa
(fino a 8 anni)
Piccole italiane
(8-14)
Giovani italiane
(15-21)
Giovani fasciste
(dai 22 anni)
15. Uomini e donne del
fascismo
Modello maschile
Sportivo e atletico
('attività sportiva nelle scuole, attraverso
l'opera propagandistica, la creazione di
strutture apposite e cospicui finanziamenti
pubblici)
Semplice e austero
(compostezza rispetto alla frivolezza e al disordine,
l’aspetto fisico del perfetto fascista non deve essere
trasandato e il volto deve essere sbarbato)
Tradizionalista
(amante delle abitudini italiche dell’uomo)
Modello femminile
Il ruolo sociale femminile è quello
della madre di famiglia
La donna fascista ideale deve avere
un fisico prestante, che le
permetterà di esser madre di
tanti e sani figli
In linea con una politica di sobrietà e
semplicità incoraggiata dal regime, la
moda del tempo scoraggia il
trucco
16. i Patti Lateranensi, 11 febbraio
1929
Trattato
internazionale
La Chiesa riconosce lo Stato
italiano e le viene riconosciuta la
propria sovranità
Convenzione
finanziaria
L’Italia si impegna a pagare al
papa una forte indennità a
titolo di risarcimento per la
perdita dello Stato pontificio
Concordato
Regola i rapporti tra Stato e
Chiesa, intaccando il carattere
laico dello Stato
(sacerdoti esonerati dal servizio
militare, preti esclusi dagli uffici pubblici,
matrimonio religioso con effetti civili,
insegnamento della religione = fondamento
dell’istruzione pubblica, ecc.)
17. Vantaggi per la Chiesa
Posizione di indubbio privilegio nei
rapporti con lo Stato
Rafforzamento della propria presenza
nella società
Autonomia operativa con l’Azione
Cattolica
Possibilità di competere con il Fascismo
sul terreno dell’educazione dei giovani
(scontro nel 1931,
enciclica "Non abbiamo bisogno")
19. Vantaggi per il Fascismo
Grande successo personale di Mussolini, artefice
della conciliazione e «uomo della provvidenza»
Stabilizzazione definitiva del regime , attraverso
l’alleanza con l’unica autorità morale – a parte la
Monarchia, che ha già fatto la sua scelta – rimasta fin lì
indecisa sul tipo di rapporto da instaurare con il fascismo
Marzo 1929, elezioni plebiscitarie
il 90% degli aventi diritto vota e il 98% vota Pnf
20. Rapporti con la monarchia
Irritazione del re dopo la costituzionalizzazione del
Gran Consiglio del Fascismo (1928)
Tuttavia:
Il re non è subordinato al duce e i suoi titoli di
legittimità non derivano dal fascismo;
Per quanto esautorato, il re resta la più alta
carica dello Stato;
Al re spettano il comando supremo delle forze
armate, la scelta dei senatori e il diritto di nomina
e revoca del capo del governo (poteri teorici, ma
applicabili)
21. L’Italia fascista:
un paese largamente fascistizzato
Ritratti di Mussolini esposti nelle scuole,
negli edifici pubblici e per le strade;
Emblema del fascio littorio , simbolo del
regime, affisso su edifici pubblici, monumenti,
copertine dei libri, ecc;
Muri istoriati da scritte guerriere ;
Grandi folle mobilitate nelle ricorrenze
fasciste o per i discorsi del duce
22. Le condizioni del paese
reale
La popolazione passa da 38 milioni
(1921) a 44 milioni (1939)
Si accentua l’urbanizzazione
- addetti all’agricoltura dal 58 al 51%,
- occupati nell’industria dal 23 al 26.5%
- addetti al terziario dal 18 al 22%
La ripresa economica è pagata da operai e
contadini, con una forte contrazione
dei salari reali
NB: il reddito medio di un italiano è la metà di quello di un
francese, un terzo di quello di un inglese, un quarto di
quello di uno statunitense
NB: consumo di carne e latte tre volte inferiore rispetto
all’Inghilterra (beni di lusso il caffè e lo zucchero )
23. I diversi gradi del
consenso
il regime afferma
di volere creare un
uomo nuovo
Caratteristiche
nuovo fascista:
dell’uomo
Volontariamente inquadrato
nelle strutture del regime
Pronto a rispondere agli
appelli del capo
Pronto a combattere per la
grandezza della nazione
Maggior successo
presso la media e la
piccola borghesia
(favorita dalle scelte economiche
fasciste, più sensibile ai valori esaltati
dal fascismo e più disposta a metterli in
pratica)
Poca presa sulle classi
popolari e sull’alta
borghesia
(mantengono in realtà i rispettivi
schemi mentali e delle proprie strutture
sociali)
24. Educare, irregimentare e
manipolare
La riforma Gentile (1923)
severità negli studi, primato delle discipline umanistiche, stretta sorveglianza sugli
insegnanti, controllo dei libri scolastici, imposizione di testi unici per le elementari
L’università
1931: giuramento di fedeltà al regime (su 1200 soltanto 10 rifiutano di giurare);
NB: sostanziale adesione al regime da parte dell’alta cultura (Volpe, Mascagni, Piacentini,
ecc.)
Controllo della stampa
controllo stretto e soffocante con censura e precise direttive sul merito degli articoli. La
sorveglianza sulla stampa è esercita dal Minculpop e personalmente da Mussolini
La radio
1927 nascita dell’Eiar. La radio è dal 1935 il canale essenziale di propaganda
(notiziari politici, canzonette, sceneggiati radiofonici, ecc.).
Il cinema
film d’evasione e cinegiornali prodotti dall’Istituto Luce, nonché Mostra del Cinema
di Venezia.
25. Il fascismo e l’economia
La “terza via” tra capitalismo e
socialismo è individuata nel
CORPORATIVISMO
cioè gestione diretta dell’economia da parte
delle categorie produttive, organizzate in
corporazioni distinte per settori d’attività e
comprendenti sia i lavoratori sia gli
imprenditori
L’idea corporativa affonda le sue radici
addirittura nel Medioevo, nelle corporazioni
delle arti e dei mestieri, che nell’Ottocento
hanno ispirato il pensiero sociale
cattolico; si nutre di suggestioni
cattolico
nazionalistiche e provenienti dal
sindacalismo rivoluzionario
27. il periodo liberista: 19221925
ministro Alberto De
Stefani, liberale e
liberista:
il problema italiano è
la debole produttività,
il nemico principale è il
sindacalismo
28. obiettivi
Raggiungere il pareggio del
bilancio
-tagli drastici sulla spesa pubblica (colpito
duramente il personale pubblico)
-abolizione di molte imposte del periodo di
guerra
-introduzione di nuove imposte dirette,
che colpiscono i redditi più deboli (così
facendo si allarga la base di contribuzione)
Contenimento della dinamica
salariale
per funzionare il
progetto ha bisogno:
1.forte incremento
Nota delle esportazioni
Bene
Accorta riapertura dei canali di
credito
Ripresa di un liberismo doganale
controllato
2.forte incremento
della produttività
media oraria
30. ANTEFATTO: nel luglio 1926 il tasso di cambio con la sterlina è di 1/153
DECISIONE POLITICA: raggiungere un tasso di cambio di 90 Lire per sterlina
Perché la svolta deflazionistica?
1.L’Italia ha contratto cospicui prestiti da banche
statunitensi, indispensabili per ristrutturare il sistema
industriale (non bisogna rischiare che se ne vadano!)
2.Il prestigio nazionale impone il ristabilimento del Gold
Exchange Standard
Come si attua?
Restringimento del credito, consolidamento del debito
pubblico
Le minori esportazioni sono compensate dai dazi, dagli
incentivi fiscali, dalla mano libera rispetto alle maestranze
e alla possibilità di operare concentrazioni industriali
Conseguenze:
1.incremento della
produzione di massa
rivolta al mercato
interno
2.«autarchia»
(da
qui la battaglia del
grano, per il
raggiungimento
dell’autosufficienza nel
settore dei cereali)
31. Così era fatto il nostro podere, e tali e quali al nostro l’Opera
combattenti ne fece tremilacinquecento nell’Agro Pontino e li
popolò con tremilacinquecento diseredati uguali a noi dall’Altitalia,
presi e trapiantati qui come un’armata biblica, a diventare
finalmente, noi stessi, proprietari della terra che coltivavamo. Ci
hanno preso col Mayflower e ci hanno portati qui, e caricati
famiglia per famiglia sui camion e sui carri con tutte le nostre
masserizie. E ci hanno riscaricati uno per uno dentro questi poderi
nuovi di zecca coi muri ancora freschi di calce e – mi deve credere –
ci hanno fatto trovare i campi non solo già divisi per ogni
capezzagna e con le pendenze giuste […], ma ci hanno fatto trovare
anche campi già belli che arati, scassati per oltre un metro dalle
Fowler, le Favole, che si mettevano una di qua e una di là per tutta
la lunghezza dei campi, e con dei cavi attaccati all’argano si
tiravano ora l’una ora l’altra un aratro gigantesco che spaccava in
profondità il terreno per oltre un metro. […] E ci sentivamo
davvero tutto il sangue degli antichi eroi bollirci nelle vene,
mentre iniziavamo la conquista della Terra Promessa..
32.
33.
34. La risposta del regime alla
crisi del 1929
SVILUPPO DEI LAVORI
PUBBLICI
1. Nuove strade, nuovi tronchi
ferroviari, nuovi edifici pubblici
2. Risanamento del centro storico di
Roma
3. Bonifica dell’Agro Pontino
4. Fondazioni di nuove città
(Littoria, Carbonia, Arborea,
Sabaudia)
5. Intensificazione e sviluppo del
settore legato all’industria bellica
INTERVENTO DIRETTO DELLO
STATO
ISTITUTO MOBILIARE
ITALIANO (1931)
Compito di sostituire le banche nel
sostegno delle industrie in crisi
Lo Stato si ritrova proprietario delle
aziende i cui proventi azionari sono
depositati a titolo di garanzia presso le
banche
ISTITUTO PER LA
RICOSTRUZIONE
INDUSTRIALE (1933)
per risanare e poi gestire tali imprese
35. Il protagonismo dello
Stato
1. intervento che non comporta né la
statalizzazione dell’economia, né la sua
fascistizzazione
2. maggiori gruppi privati sono piuttosto aiutati a
rafforzarsi
(socializzazione delle
perdite e privatizzazione dei profitti)
3. il governo preferisce non ricorrere a uomini di
partito, bensì a tecnici
(Arrigo Serpieri, Alberto Beneduce)
NB: a partire dal 1935, la riorganizzazione è
funzionale alla preparazione della guerra
38. i caratteri di fondo
Elementi di continuità con la politica estera liberale
Alleanza con Francia e GB, nel quadro della Società delle Nazioni. La
strategia è quella del “peso determinante”
Un solo obiettivo preciso: modificare Versailles
Protagonismo assoluto di Mussolini (decisore ultimo, sempre)
1. Particolare mentalità di Mussolini
Concezione darwiniana dei rapporti tra le nazioni (giovani e vecchie, ognuna con un
suo ciclo vitale); idea che il procedere naturale della storia è legato al cambiamento
dello status quo, che può realizzarsi in maniera più decisa attraverso la guerra
quo
2. Realismo di Mussolini, consapevole che, per potere adottare una
politica aggressiva, occorre il verificarsi delle condizioni
adatte
39. 1922-1934
In questo periodo la politica estera ha un peso
secondario nei piani del regime
(es. la diplomazia non è fascistizzata)
Nei primi anni la diplomazia italiana ottiene
successi:
1. Patto di amicizia italo-jugoslavo, accordi su Fiume
(1924)
2. Reciproco riconoscimento tra URSS e Italia
fascista (1924)
3. Ruolo italiano nella firma del Patto di Locarno
(dicembre 1925): reciproco riconoscimento delle frontiere
tra Germania, Belgio, Francia
4. Ottime relazioni diplomatiche con GB (rapporti
personali con Chamberlain e Churchill) e con USA
Dino
Grandi
40. Un partner «affidabile»
Mussolini appare come uno statista di
livello internazionale
Scopo della sua moderazione:
1.svolgere il ruolo di mediatore tra
rapporti tra paesi vincitori e Germania e
Urss
2.creare progressivamente le condizioni
per fungere da “peso determinante”
(cioè incarnare l’elemento di equilibrio
dell’ordine europeo, anche se questo non porta
benefici immediati)
L’ascesa di Hitler in Germania cambia
l’intero scenario e porterà Mussolini a
cambiare strategia
41. Il fallito Anschluss, 1934
Maggio 1932: referendum per l’annessione
alla Germania (99,7% favorevoli)
Annullamento del referendum, istituzione di
un regime autoritario da parte di Engelbert
Dollfuss (a capo di squadre paramilitari
legate alla polizia italiana);
Putsch nazista il 26 luglio 1934 ,
uccisione di Dollfuss
Mussolini ordina a quattro divisioni
italiane di raggiungere il Brennero ;
Hitler declina ogni responsabilità
NB: il putsch svela a Mussolini la
determinazione di Hitler
42. 1935-1940
Muta il quadro di riferimento
1.condizioni interne:
regime consolidato e all’apice del
consenso
2.situazione internazionale:
affermazione dei fascismi e del
nazismo
Diviene possibile l’attuazione del
programma espansionistico del
fascismo
Guerra di Spagna (1936-1938)
Guerra d’Etiopia (1935-1936)
44. Gli avvenimenti
Etiopia: stato ammesso alla
Società delle Nazioni
1923-1928: completata la
conquista della Somalia
2 ottobre 1935: dichiarazione di
guerra e sanzioni da parte della
SdN
5.5.1936: Badoglio entra ad Addis
Abeba
9.5.1936: proclamato l’Impero
Italiano
45. Direttive di Mussolini a
Graziani
- Sta bene per azione giorno 29. Autorizzato impiego gas come ultima
ratio per sopraffare resistenza nemico e in caso di contrattacco
[27 ottobre 1935].
- Autorizzo vostra eccellenza all'impiego, anche su vasta scala, di qualunque
gas e dei lanciafiamme. [28 dicembre 1935]
- Approvo pienamente bombardamento rappresaglia e approvo fin da questo
momento i successivi. Bisogna soltanto cercare di evitare le
istituzioni internazionali e la croce rossa . [2 gennaio 1936]]
- Uno straniero mi segnala di aver veduto il giorno 15 aprile a Massaua un
sottufficiale della regia marina giocare amichevolmente a carte con un
indigeno. Deploro nella maniera più grave queste dimestichezze e ordino
siano evitate. Umanità sì, promiscuità no. [5 maggio 1936].
46. Il razzismo italiano
Costretti a continui contatti con l'indigeno, bisogna studiarne
attentamente la mentalità per poterlo guidare, senza
urti ma con mano sicura, a contribuire utilmente col suo
lavoro ai fini che noi ci ripromettiamo di conseguire .
Caratteristica generale del negroide e del negro dell'Africa
equatoriale è la poca disposizione ad un intenso e prolungato
lavoro, un acuto senso della giustizia ed un profondissimo rispetto
della forza. La poca disposizione pel lavoro è logica conseguenza
delle scarsissime esigenze di vita dei popoli primitivi e spesso della
facilità con cui essi possono ottenere senza grandi sforzi tutto
quanto serve alla loro esistenza, per l'abbondanza dei frutti della
terra e degli animali, che procurano loro spontaneamente ciò che
occorre per il nutrimento, per il ricovero e per il rudimentale
abbigliamento. La giustizia e la forza sono concetti così radicati
nell'animo di tutti i popoli primitivi che devono essere alla base di
ogni rapporto con loro
Norme a cura dell’Istituto coloniale fascista, 1937
47. «in Africa è una cosa normale»
Indro Montanelli, tenente
delle truppe coloniali
48. Strage di Debra
Libanos
19 febbraio 1937 : attentato al maresciallo Rodolfo
Graziani (ferito alla schiena dalle schegge di due bombe
a mano)
3 giorni di stragi ad Addis Abeba (tra le 6.000 e le
30.000 vittime); decisione di eliminare tutta
l’intellighenzia etiope (compresi gli indovini e i
cantastorie)
Notizia che i due attentatori si sarebbero addestrati nel
monastero di Debra Libanos
19 maggio 1937: uccisi 2.523 etiopi, per lo più monaci
50. Il fronte popolare vince le
elezioni del maggio 1936
Fronte Popolare: socialisti,
comunisti, anarchici, repubblicani. Il
Patto è anche appoggiato dai
nazionalisti galiziani e catalani,
come dai sindacati anarchici
Il programma politico del Fronte
Popolare comprende
1.la difesa delle riforme sociali
dei primi governi progressisti
della Seconda Repubblica (19311933)
2.la liberazione dei prigionieri
politici della Rivoluzione
Asturiana d’Ottobre (1934)
51. 17-18 luglio 1936:
levantamiento
Gen. José
Sanjurjo
Gen. Francisco
Franco
Falange Española y de las Juntas de Ofensiva Nacional
Sindacalista ( movimento politico di ispirazione fascista fondato nel
1933 da José Antonio Primo de Rivera); monarchici tradizionalisti,
Chiesa cattolica
52. L’intervento
fascista
Corpo Truppe Volontarie ,
truppe inviate da Mussolini (50.000
soldati); i militi non sanno dove
stanno andando e vengono molto
ben pagati
Gli aerei fascisti consentono
di portare in Spagna le
truppe coloniali di stanza in
Marocco; bombardamenti sulle
città spagnole repubblicane
Truppe fasciste, molto mal
comandate, vengono sconfitte
nella battaglia di Guadalajara
53. Gli italiani nelle Brigate
Internazionali
Colonna italiana di ispirazione prevalentemente
libertaria e giellista (Giustizia e Libertà), Centuria
Gastone Sozzi formata da comunisti
Nell'estate del 1936, Rosselli propone ai repubblicani
di concorrere alla formazione di una legione italiana
nelle brigate repubblicane spagnole. Lo scopo
fondamentale è « Oggi in Spagna, domani in
Italia »; nasce il Battaglione Garibaldi, che
combatte sul fronte di Madrid
Camillo Berneri, Giuseppe Di Vittorio, Luigi Longo,
Emilio Lussu, Pietro Nenni, Carlo Rosselli, Palmiro
Togliatti…
54. Obiettivo:
1. Espansionismo coloniale
(nel DNA del fascismo)
2. Rafforzare il consenso interno al
regime
1935-1940:
il primato
assoluto della
politica estera
Conseguenze:
Ribaltamento delle alleanze ed
avvicinamento sempre più stretto aa
Germania nazista
NB: in questi anni Mussolini
continua a pensare di potere svolgere
una politica “del peso determinante”,
lucrando sul suo ruolo di mediatore
tra Germania nazista e paesi
democratici
56. La relazione con Berlino
Ottobre 1936: asse Roma-Berlino
(rafforzato dal comune impegno nella guerra civile
spagnola)
Adesione al Patto anticomintern
(1937)
Maggio 1939: il patto d’acciaio
Patto sia "difensivo" che "offensivo " fra i due Paesi;
parti erano obbligate a fornire reciproco aiuto politico
e diplomatico in caso di situazioni internazionali che
mettevano a rischio i propri "interessi vitali". Questo
aiuto sarebbe stato esteso al piano militare qualora si
fosse scatenata una guerra; la durata del trattato era
inizialmente fissata in dieci anni
58. L’Italia antifascista
1925-1926: molti antifascisti affrontano il carcere o il confino
politico, l’esilio o la clandestinità
Per i liberali un punto di riferimento è il filosofo Benedetto
Croce.
I comunisti tengono in piedi una rete di clandestinità
I dirigenti del PSI sono o al confino o all’estero (in Francia Turati e
Treves)
In Francia, nel 1927, si forma la Concentrazione antifascista:
propaganda, contatti con i lavoratori emigrati, ecc.
Estate 1929, fondazione del movimento “Giustizia e libertà” di
Emilio Lussu e Carlo Rosselli , un organismo di lotta, un punto
di raccordo tra socialisti, repubblicani e liberali, tra liberalismo e
marxismo.
1934, patto di unità d’azione tra comunisti e socialisti con
la svolta dei fronti popolari.
1936: moltissimi antifascisti italiani in Spagna a difendere la
Repubblica nelle Brigate Internazionali («Oggi in Spagna, domani in
Italia»)