Dalla storia dello Stato ai suoi elementi, dalla Costituzione in generale ai diritti e i doveri dei cittadini, dai tre elementi dello Stato alla loro caratterizzazione, dal Parlamento al Governo alla Magistratura.
La nascita e lo spirito della Costituzione ItalianaCristinaGalizia
La nascita e lo spirito della Costituzione Italiana: dall'Assemblea Costituente all'entrata in vigore. Il valore della Costituzione nne parole di Piero Calamandrei.
Riforma Costituzionale - Non è una scelta banale - Slides di Luciano ViolanteGiovanni Mameli
Mi sono piaciute molto queste slides per la completezza. Purtroppo non le ho trovate condivise in un formato facile da condividere sui social, dunque le ripubblico qui. Nella convinzione di non violare la volontà dell'onorevole Violante, posto che immagino lo scopo delle stesse sia di avere maggiore diffusione possibile. In ogni caso, se ci fossero problemi sono pronto a cancellarle immediatamente.
3. Concesso da CARLO ALBERTO al Regno
di Sardegna nel 1848
Esteso al REGNO D’ITALIA nel 1861
prevedeva il
COSTITUZIONALISMO
PURO
Il re aveva un ruolo
centrale in quanto i tre
poteri erano influenzati
dalla sua figura.
Può essere definito in tre aggettivi:
CONCESSO, BREVE, FLESSIBILE
4. Il potere di decisione
politica passa al governo
Per governare ha bisogno della
FIDUCIA da parte della camera
Forma di governo
DEBOLE, INSTABILE
Sempre di breve
durata a causa di crisi
extraparlamentari
Il Sovrano, iniziava a perdere potere, ma restava
comunque una figura fondamentale:
spettava ancora a lui il compito di nominare i senatori.
Si tenta un passaggio dal
Costituzionalismo Puro dello Statuto ad
una Monarchia pseudo parlamentare
Nei decenni successivi:
5. RIFORMA DELLA SANITÀ
TRASFORMISMO
Prassi politica che ha come risultato il
superamento delle distinzioni tra destra e sinistra
LEGGE ZANARDELLI Allargamento del suffragio
LEGGE COPPINO Istruzione obbligatoria gratuita
(almeno 3 anni)
RIORDINAMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE
CENTRALE DELLO STATO
Potere esecutivo = diritto di decidere sul numero e funzioni dei
ministri
Istituzione dei sottosegretari
STATO RESPONSABILE DELLA
SALUTE DEI SUOI CITTADINI
6. 1901-1914: Giolitti presidente del consiglio
Tenta un’evoluzione del sistema
in senso democratico
Coinvolse nella partecipazione
all’attività politica ceti che
precedentemente ne restavano
esclusi → SUFFRAGIO
UNIVERSALE MASCHILE
Vengono introdotti:
1. Il diritto sindacale
2. Il diritto di associazione
3. Il diritto di sciopero
Si affermano in questo periodo
i grandi partiti di massa:
PARTITO POPOLARE, PARTITO
SOCIALISTA (futuro COMUNISTA) e il
PARTITO FASCISTA.
7. 1915-1918: PRIMA GUERRA MONDIALE Pausa dell’attività
politica
Dopo la fine del primo conflitto
mondiale, il clima in Italia era
caratterizzato da forti tensioni
dovute da:
1. Gli scioperi dei Partiti Popolari
2. Le inquietudini dovute del 1°
dopoguerra, nonostante la
vittoria ottenuta
3. L’eco della Rivoluzione
Sovietica
Ciò condusse in Italia,
all’avvento del FASCISMO
1922: “Marcia su Roma”
Benito Mussolini eletto
presidente del Consiglio
8. Principali modifiche
attuate da Mussolini ACCENTRAMENTO
DEI POTERI:
Mussolini ed il Partito
Fascista controllano
il potere legislativo,
esecutivo e
giudiziario.
REPRESSIONE DELLE
OPPOSIZIONI:
vengono chiuse le sedi e i
giornali di partiti e
sindacati, i loro dirigenti
incarcerati (Gramsci) o
costretti all’esilio (Sturzo),
molti vengono uccisi
(Matteotti).
LEGGI RAZZIALI
1938-1939:
i cittadini di
religione ebraica
non possono:
- lavorare nella
pubblica
amministrazione
- avere attività
industriali
- frequentare le
scuole insieme ai
ragazzi italiani.
ABOLIZIONE DELLA
CAMERA DEI DEPUTATI:
Il suo posto venne preso
dalla «Camera dei fasci e
delle corporazioni»;
il diritto di voto fu
cancellato
9. 25 Luglio 1943 Mussolini perde il potere.
Vittorio Emanuele III nomina Pietro
Badoglio come nuovo presidente
del consiglio.
Inizia adesso il
cosiddetto “Regime
Provvisorio”
che corrisponde ad
una fase transitoria
dell’ordine
costituzionale
italiano
Durò 5 anni (1943-1948)
Caratterizzato per un parziale
ripristino dello Statuto Albertino
Furono emanate regole giuridiche
provvisorie in attesa di quelle
definitive
10. GIUGNO 1946
L’intero popolo italiano venne chiamato
a due votazioni
REFERENDUM:
I cittadini furono chiamati a
scegliere tra MONARCHIA o
REPUBBLICA
ELEZIONE DEI MEMBRI
DELLA NUOVA
ASSEMBLEA
COSTITUENTE
↓
→ Vinse la REPUBBLICA
con il 54% dei voti
↓
→ Sistema elettorale
PROPORZIONALE utilizzato per la
consultazione
→ Partiti che ottennero il maggior
numero di voti: DC, PSIUP, PCI
11. Il testo definitivo fu approvato nel dicembre 1947 ed entrò
in vigore il 1 gennaio 1948.
Tale Costituzione è
basata su quattro
caratteri:
→ DEMOCRATICA
→ VOTATA
→ RIGIDA
→ LUNGA
12. → Esiste la SOVRANITÀ POPOLARE, ovvero gli organi che
esercitano i poteri dello Stato dipendono dalla volontà popolare.
→ Il PARLAMENTO, che ha il potere legislativo è eletto
periodicamente dai cittadini (democrazia diretta).
Il GOVERNO, che ha il potere esecutivo può operare solo se la
maggioranza del Parlamento lo sostiene (democrazia indiretta).
Nella MAGISTRATURA, che ha il potere giudiziario, sono previsti
nei processi più importanti i giudici popolari ovvero cittadini che
direttamente sono chiamati a far rispettare la legge.
→ C’è la TUTELA DELLE MINORANZE: in democrazia la
maggioranza decide ma le minoranze possono far
conoscere a tutti i cittadini le loro opinioni, possono
manifestare, possono partecipare alle elezioni.
13. → VOTATA perché è stata scritta e approvata
dall’Assemblea Costituente, organo eletto dai cittadini
italiani il 2 giugno 1946.
→ RIGIDA perché è modificabile solo con una legge
costituzionale: è richiesta una doppia votazione in
Parlamento ed è necessaria la maggioranza qualificata
(almeno 2/3 degli aventi diritto al voto).
I cittadini possono essere chiamati a votare in un
referendum costituzionale per appoggiare la modifica o per
abrogarla.
14. → Sono 139 articoli
Dal 1 al 12: Introduzione, riguardano i principi fondamentali
dello Stato italiano (per molti studiosi del diritto sono
immodificabili).
Dal 13 al 54: Prima parte della Costituzione, riguardano i
diritti e i doveri dei cittadini.
Dal 55 al 139: Seconda parte della Costituzione, riguardano
l’Ordinamento della Repubblica ovvero gli organi dello Stato
Italiano.