Liberalizzazioni ed effetti 'collaterali'. Mostriamo quali potrebbero essere le conseguenze di una liberalizzazione spinta e quali sono i maggiori gruppi esteri interessati al mercato italiano. Leggi l'articolo originale: http://www.farmaciavirtuale.it/professione-farmacista-seminario/
Analisi dell’assortimento di ciascun punto vendita in termini di ampiezza e
profondità per individuare i fattori critici che determinano la performance.
La catena distributiva dei prodotti nel mercato farmaceutico. Chi sono gli attori e quali modalità vengono utilizzate per la distribuzione dal produttore al paziente dei medicinali.
La farmacia resta il canale d’elezione per il mercato farmaceutico e pesa per oltre il 90% nel sell out dei prodotti commerciali (farmaci senza prescrizione + libera vendita), che sono le categorie trainanti per il comparto.
La competizione di altri canali (parafarmacia e gdo) non è ancora dunque una minaccia, ma l’aumento del numero di punti vendita e la diminuzione della redditività dell’etico portano inevitabilmente a una contrazione dei profitti.
Le soluzioni? Puntare sul mercato commerciale; specializzarsi e valorizzare la propria unicità; lavorare in un’ottica imprenditoriale, facendo rete per affrontare al meglio le operazioni più complesse; e - infine - ampliare l’offerta nelle direzioni del benessere e dei servizi per la salute.
Maggiori info su www.farmaciaevoluzione.it
Analisi dell’assortimento di ciascun punto vendita in termini di ampiezza e
profondità per individuare i fattori critici che determinano la performance.
La catena distributiva dei prodotti nel mercato farmaceutico. Chi sono gli attori e quali modalità vengono utilizzate per la distribuzione dal produttore al paziente dei medicinali.
La farmacia resta il canale d’elezione per il mercato farmaceutico e pesa per oltre il 90% nel sell out dei prodotti commerciali (farmaci senza prescrizione + libera vendita), che sono le categorie trainanti per il comparto.
La competizione di altri canali (parafarmacia e gdo) non è ancora dunque una minaccia, ma l’aumento del numero di punti vendita e la diminuzione della redditività dell’etico portano inevitabilmente a una contrazione dei profitti.
Le soluzioni? Puntare sul mercato commerciale; specializzarsi e valorizzare la propria unicità; lavorare in un’ottica imprenditoriale, facendo rete per affrontare al meglio le operazioni più complesse; e - infine - ampliare l’offerta nelle direzioni del benessere e dei servizi per la salute.
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I Mille volti della Nutrizione - Integratori alimentari: dal Mercato ai Consu...Digital for Academy
I Mille Volti della Nutrizione - Università degli Studi di Milano - Bicocca, 18 Settembre 2015.
Intervento del dott. Alessandro Colombo, Presidente gruppo Integratori e prod. salutistici - AIIPA Ass. Italiana Industrie Prod. Alimentari.
La distribuzione dei farmaci in Italia - Tra tentativi di riforma e incertezz...Nicola_C_Salerno
Lo scritto propone una visione di insieme dell’evoluzione normativa e regolamentare di settore, dal “Bersani-1” sino alle ipotesi, ancora in via di definizione, di farmacia multiservice e di remunerazione con fee-for-service per la commercializzazione dei prodotti "A". Emergono chiaramente le contraddizioni delle ultime scelte del Legislatore, che si amplificano se si guarda ai Ddl pendenti in Parlamento (“Tomassini-Gasparri”, “Ghedini et alii”, “Fleres”). Ma, al di là delle ultime evoluzioni normative, sono direttamente gli snodi settoriali “storici” a impedire che multiservice e fee-for-service esprimano appieno le loro potenzialità, e a esporli a possibili distorsioni a danno della concorrenza, dei professionisti outsider, e dei cittadini. L’augurio è che l’introduzione dell’esercizio multiservice e il passaggio alla fee possano essere parti di una riflessione più ampia e complessiva sulle diverse dimensioni rilevanti: pianta organica, bundling, incorporation, divieto di catene, etc.. Senza una visione di insieme, questi due cambiamenti difficilmente sarebbero all’altezza di generare gli effetti positivi che ci si attende e anzi, al contrario, aprirebbero altri fronti di criticità, sia sul piano economico che su quello del diritto. In particolare, si desidera sollecitare riflessioni sul contenuto dei due paragrafi “Verso la farmacia dei servizi” e “L’ipotesi di fee-for-service”.
Data: 10 Novembre 2010
fabio pammolli e nicola c. salerno
Il settore veterinario e dei prodotti per la cura degli animali sono un business interessante. Secondo il recente rapporto Assalco-Zoomark 2013 la popolazione animale in italia ammonta a 60,4 milioni e muove un giro d'affari considerevole. Solo gli alimenti per cani e gatti valgono 1.776 milioni di euro e tra questi, il segmento più vivace è quello degli alimenti funzionali (115,2 milioni di euro e un aumento del 13,6%). In crescita anche gli accessori con un +3,1%. La farmacia - secondo i dati IMS Health - rappresenta il canale privilegiato per la vendita dei principati prodotti (farmaci antifilaria, antibiotici, antinfiammatori, antiparassitari sistemici, cardiologici e otologici; antiparassitari; integratori, ecc.) con un giro d'affari di 188.637 milioni di euro, in crescita rispetto ai 171.220 milioni dell'anno precedente. Nettamente più contenute le cifre relative ai corner gdo (4.444 milioni) e alle parafarmacie (9.970 milioni). Come la farmacia può cavalcare il fenomeno? Quali sono il posizionamento strategico, le strategie di marketing, gli esempi vincenti? E ancora, qual è il ruolo e il valore aggiunto che il farmacista può dare al prodotto veterinario? A queste domande hanno risposto gli addetti ai lavori nel nostro convegno dedicato.
Il mercato farmaceutico nel suo complesso flette del 2% anno su anno (fonte: Ims Health) e il fenomeno interessa particolarmente l’etico. In controtendenza, il comparto commerciale mostra segnali di crescita. Questo comporta un cambio di paradigma da parte del farmacista.
Il 73% del fatturato di una farmacia dipende dalle scelte del farmacista, che deve evolvere da dispensatore a influenzatore ribadendo, da un lato, le competenze e la professionalità che gli sono proprie e, dall’altro, sviluppando capacità commerciali e imprenditoriali proprie di altri settori.
La cosiddetta farmacia “futurista” o “illuminata” non è più un semplice luogo di cura, ma luogo di benessere, piacevole da visitare, dove trovare consigli e servizi che vanno al di là del farmaco. Una farmacia di questo tipo si avvale di strumenti di “in-store” marketing efficaci, che possono aumentare anche del 400% il fatturato dell’attività.
Maggiori info su www.farmaciaevoluzione.it
Prima parte di una possibile opportunità di business nel campo del farmaceutico e della GDO - 1° parte.
Maggiori informazioni su:
www.lhyra.it
www.rst-org.it
Shedir Pharma Group, holding operativa del Gruppo Shedir Pharma,primario operatore attivo nel settore nutraceutico, dermocosmetico, medical device efarmaceutico ha comunicato il 6 agosto 2020 il perfezionamento da parte della controllata totalitaria DymalifePharmaceutical S.r.l. dell’acquisizione della specialità medicinale EMINOCS® giàcommercializzato, nella formulazione 50mg/ml in gocce dalla società farmaceuticamultinazionale Alfasigma S.p.A.
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Lo scritto propone una visione di insieme dell’evoluzione normativa e regolamentare di settore, dal “Bersani-1” sino alle ipotesi, ancora in via di definizione, di farmacia multiservice e di remunerazione con fee-for-service per la commercializzazione dei prodotti "A". Emergono chiaramente le contraddizioni delle ultime scelte del Legislatore, che si amplificano se si guarda ai Ddl pendenti in Parlamento (“Tomassini-Gasparri”, “Ghedini et alii”, “Fleres”). Ma, al di là delle ultime evoluzioni normative, sono direttamente gli snodi settoriali “storici” a impedire che multiservice e fee-for-service esprimano appieno le loro potenzialità, e a esporli a possibili distorsioni a danno della concorrenza, dei professionisti outsider, e dei cittadini. L’augurio è che l’introduzione dell’esercizio multiservice e il passaggio alla fee possano essere parti di una riflessione più ampia e complessiva sulle diverse dimensioni rilevanti: pianta organica, bundling, incorporation, divieto di catene, etc.. Senza una visione di insieme, questi due cambiamenti difficilmente sarebbero all’altezza di generare gli effetti positivi che ci si attende e anzi, al contrario, aprirebbero altri fronti di criticità, sia sul piano economico che su quello del diritto. In particolare, si desidera sollecitare riflessioni sul contenuto dei due paragrafi “Verso la farmacia dei servizi” e “L’ipotesi di fee-for-service”.
Data: 10 Novembre 2010
fabio pammolli e nicola c. salerno
Il settore veterinario e dei prodotti per la cura degli animali sono un business interessante. Secondo il recente rapporto Assalco-Zoomark 2013 la popolazione animale in italia ammonta a 60,4 milioni e muove un giro d'affari considerevole. Solo gli alimenti per cani e gatti valgono 1.776 milioni di euro e tra questi, il segmento più vivace è quello degli alimenti funzionali (115,2 milioni di euro e un aumento del 13,6%). In crescita anche gli accessori con un +3,1%. La farmacia - secondo i dati IMS Health - rappresenta il canale privilegiato per la vendita dei principati prodotti (farmaci antifilaria, antibiotici, antinfiammatori, antiparassitari sistemici, cardiologici e otologici; antiparassitari; integratori, ecc.) con un giro d'affari di 188.637 milioni di euro, in crescita rispetto ai 171.220 milioni dell'anno precedente. Nettamente più contenute le cifre relative ai corner gdo (4.444 milioni) e alle parafarmacie (9.970 milioni). Come la farmacia può cavalcare il fenomeno? Quali sono il posizionamento strategico, le strategie di marketing, gli esempi vincenti? E ancora, qual è il ruolo e il valore aggiunto che il farmacista può dare al prodotto veterinario? A queste domande hanno risposto gli addetti ai lavori nel nostro convegno dedicato.
Il mercato farmaceutico nel suo complesso flette del 2% anno su anno (fonte: Ims Health) e il fenomeno interessa particolarmente l’etico. In controtendenza, il comparto commerciale mostra segnali di crescita. Questo comporta un cambio di paradigma da parte del farmacista.
Il 73% del fatturato di una farmacia dipende dalle scelte del farmacista, che deve evolvere da dispensatore a influenzatore ribadendo, da un lato, le competenze e la professionalità che gli sono proprie e, dall’altro, sviluppando capacità commerciali e imprenditoriali proprie di altri settori.
La cosiddetta farmacia “futurista” o “illuminata” non è più un semplice luogo di cura, ma luogo di benessere, piacevole da visitare, dove trovare consigli e servizi che vanno al di là del farmaco. Una farmacia di questo tipo si avvale di strumenti di “in-store” marketing efficaci, che possono aumentare anche del 400% il fatturato dell’attività.
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Prima parte di una possibile opportunità di business nel campo del farmaceutico e della GDO - 1° parte.
Maggiori informazioni su:
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Shedir Pharma Group, holding operativa del Gruppo Shedir Pharma,primario operatore attivo nel settore nutraceutico, dermocosmetico, medical device efarmaceutico ha comunicato il 6 agosto 2020 il perfezionamento da parte della controllata totalitaria DymalifePharmaceutical S.r.l. dell’acquisizione della specialità medicinale EMINOCS® giàcommercializzato, nella formulazione 50mg/ml in gocce dalla società farmaceuticamultinazionale Alfasigma S.p.A.
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La professione del farmacista oggi Decreto Liberalizzazioni: Una spinta alla riforma?
1. Fisciano, 18 aprile 2012
La professione del farmacista oggi
Decreto Liberalizzazioni:
Una spinta alla riforma?
Dr. Alfonso Di Stasio
2. Tempo di cambiamenti e di libertà...
cambiamento motivi del cambiamento
[cam-bia-mén-to] s.m.
● settore chiuso?
• Mutamento, trasformazione, ● settore obsoleto (R.D. 1938)?
variazione: c. di clima, di vita, ● disoccupazione?
d'umore; c. di proprietà || c. di ● crisi mercati?
scena, a teatro, mutamento ●…
degli scenari ~fig. improvviso e ●...
radicale mutamento di ●...
situazione, di atteggiamento ●… motivi reali di questa corsa
al cambiamento?????
5. Modalità distributive in Italia
Margini Filiera
Industria 66,65 %
Grossista 3,00 %
Farmacie Parafarmacie
Pubbliche
SOP/OTC/Vet
in attesa
33,35 %
Private di liste AIFA
6. Distribuzione finale Italia 2010
17.796 Nel corso del 2010 abbiamo
farmacie assistito ad una ulteriore
evoluzione
nelle aperture delle parafarmacie
2.553 indipendenti – anche
se con deciso rallentamento
parafarmacie rispetto al 2009 – mentre molto
più piatta è la crescita del numero
di aperture di corner all’interno
311 della distribuzione organizzata.
corner GDO
Fonte ANIFA - Dati Federfarma - Volutamente Scelti del 2010
7. Conseguenze abbassamento quorum
+ Farmacie + Concorrenza
< Prezzi al pubblico
> Soldi nelle tasche del cittadino
< Introiti farmacia
< Sostenibilità della farmacia
< Redditività farmacia
< Valore singola farmacia
Intervento su prezzo Ex Factory:
Altre vie? abolire i margini della filiera
(66,35% - 3% - 33,35%)
e migliorare forbice sconti
praticabili
Stesso ragionamento anche per parafarmacie e affini!
8. Chi distribuisce il farmaco in Italia
Nel 2006 tra Alliance Unichem (CH) e
Boots (UK) nasce Alliance Boots (CH)
Proprietà: Stefano Pessina e Fondo Usa
Kkr
In Italia con Alleanza salute
Grossista e gestione integrata farmacie
Alphega
Nato in Germania, opera in italia con la
partecipata Admenta Italia
Grossista e Proprietario Farmacie
Comunali a marchio Doc Morris. Da
Marzo 2012 lancia in Italia il primo vero
concept di Franchising con insegna
DocMorris per le Farmacie Private.
9. Chi distribuisce il farmaco in Italia
Sede in Germania, opera in Italia con
Comifar Distribuzione → Grossista e
Gestione Integrata Farmacie Valore e
Salute (nuovo brand SPEM)
Sofarmamorra (distribuzione)
Unico (distribuzione)
12. Chi vorrebbe distribuire il farmaco in Italia
A partire dal 2006 distribuiscono SOP e
OTC
Essere Benessere, franchising e
farmacie di proprietà, parafarmacie e
corner GDO, ha recentemente acquisito i
negozi Blockbuster per aprire catena
parafarmacie evolute (pane e farmaci)
FarmaCHL, società a partecipazione
mista
Franchising esercizio farmaceutico,
ovvero un qualcosa a metà tra farmacia
e parafarmacia. Recentemente ha
inviato lettere a 17.000 titolari
17. Cosa sta accadendo in Italia?
Rincorsa nell'aprire quanti
più punti vendita, che siano
farmacie, parafarmacie, corner
GDO ed affini,
in attesa di eventuale ulteriore
DEREGULATION
18. Cosa cambia se si perde valore?
1)
Dando si' la possibilità a giovani farmacisti di investire, ma allo stesso
tempo utilizzare i farmacisti come pedine su una scacchiera, con
modelli di gestione rigidi, senza la possibilità dei singoli di controllare
il sistema.
Non è detto che migliorino le condizioni di lavoro, infatti gli stessi
Mercificazione lavoratori della catena Doc Morris delle farmacie ex Comunali di
professione bologna, hanno a fine novembre scioperato più volte in quanto il loro
contratto non era stato rinnovato.
2)
Le posizioni lavorative saranno più trattabili. I farmacisti collaboratori
già poco tutelati, avranno un minor margine di contrattazione.
Posto meno sicuro
Aumento Ulteriore aumento dell’insoddisfazione dei farmacisti.
del precariato
19. Cosa cambia se si perde valore?
3) Via sarà una selezione naturale dei colleghi meno preparati e
motivati, difatti nell'ottica prettamente speculativa.
Selezione I manager e i direttori di farmacia avranno modalità più rigide di
gestione.
risorse umane
Questa apertura del mercato darà sicuramente una spinta
all'indotto generato dal mercato farmaceutico, come più software
installati, più consulenze commerciali, tuttavia il rischio è che si
diventi tutti succubi di un sistema basato esclusivamente sulla
speculazione finanziaria e si abbia un distacco dalle origini.
Se si entra in ottiche meramente speculative il singolo è sempre
l'ultimo a trarne beneficio, a scapito dei grandi capitali.
20. Gli obiettivi dei farmacisti?
1) Puntare al benessere economico, nel rispetto però della
professionalità e della giusta remunerazione della professione.
Professionalità
2) Ciò in collaborazione con gli Ordini dei Farmacisti e con le
Associazioni presenti sul territorio, come le A.Gi.Far. e le
Associazioni Universitarie.
Fare rete