Pillole di Project Management 5th - stakeholder management
Il termine “stakeholder” indica “qualsiasi gruppo o individuo che può influenzare o è influenzato dal raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione. Il gruppo o gli individui hanno dunque un interesse per il progetto e/o per il suo risultato, possono essere impegnati e/o attivamente coinvolti o, in alternativa, i loro interessi possono essere influenzati dal suo esito o dalla sua stessa esistenza.
L’importanza dell’impegno (engagement - ingaggio) degli stakeholder e il loro allineamento agli obiettivi e alla visione di progetto sono stati ampiamente comprovati sia dalla letteratura accademica che dalla pratica di PM.
La mappatura e l’analisi degli stakeholdercittametro
Slide presentate da Luca Melis nel corso del Laboratorio "I processi partecipativi nel Piano strategico della Città Metropolitana di Genova", organizzato a Genova il 6 ottobre 2015 nell'ambito delle attività del Progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA
This document summarizes and evaluates two projects - "Mother and Child Health Network" and "Facilities Advancement and Referral Enhancement" - that aimed to improve mother and child healthcare in the slums of Nairobi, Kenya. The projects empowered 5 local mother-child healthcare facilities, created an ambulance service and referral network, and expanded facilities at Ruaraka Uhai Neema Hospital. Continuous monitoring and evaluations from internal and external perspectives helped identify issues and ensure targets were met. Recommendations from evaluations led to improvements like increasing visibility of healthcare providers and engaging community health volunteers.
Negli ultimi anni l’evoluzione dei modelli di valutazione della performance ha portato le Amministrazioni locali a focalizzarsi con sempre maggiore attenzione sulla programmazione degli obiettivi, sulla gestione dei processi e sulla valutazione dei risultati. Il Dipartimento della funzione pubblica ha realizzato in proposito il seminario on line “La valutazione dell’outcome dei Comuni”. Per rivedere il webinar accedi alla pagina webinar http://goo.gl/wTFhyS
Partecipare e decidere. Insieme è meglioIo Partecipo
Intervento di Walter Sancassiani - Focus Lab - in occasione dell'iniziativa "A scuola di partecipazione”, svoltasi nell’ambito della Settimana nazionale Unesco per l’Educazione allo sviluppo sostenibile [Bologna, 12 novembre 2009].
Pillole di Project Management 5th - stakeholder management
Il termine “stakeholder” indica “qualsiasi gruppo o individuo che può influenzare o è influenzato dal raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione. Il gruppo o gli individui hanno dunque un interesse per il progetto e/o per il suo risultato, possono essere impegnati e/o attivamente coinvolti o, in alternativa, i loro interessi possono essere influenzati dal suo esito o dalla sua stessa esistenza.
L’importanza dell’impegno (engagement - ingaggio) degli stakeholder e il loro allineamento agli obiettivi e alla visione di progetto sono stati ampiamente comprovati sia dalla letteratura accademica che dalla pratica di PM.
La mappatura e l’analisi degli stakeholdercittametro
Slide presentate da Luca Melis nel corso del Laboratorio "I processi partecipativi nel Piano strategico della Città Metropolitana di Genova", organizzato a Genova il 6 ottobre 2015 nell'ambito delle attività del Progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA
This document summarizes and evaluates two projects - "Mother and Child Health Network" and "Facilities Advancement and Referral Enhancement" - that aimed to improve mother and child healthcare in the slums of Nairobi, Kenya. The projects empowered 5 local mother-child healthcare facilities, created an ambulance service and referral network, and expanded facilities at Ruaraka Uhai Neema Hospital. Continuous monitoring and evaluations from internal and external perspectives helped identify issues and ensure targets were met. Recommendations from evaluations led to improvements like increasing visibility of healthcare providers and engaging community health volunteers.
Negli ultimi anni l’evoluzione dei modelli di valutazione della performance ha portato le Amministrazioni locali a focalizzarsi con sempre maggiore attenzione sulla programmazione degli obiettivi, sulla gestione dei processi e sulla valutazione dei risultati. Il Dipartimento della funzione pubblica ha realizzato in proposito il seminario on line “La valutazione dell’outcome dei Comuni”. Per rivedere il webinar accedi alla pagina webinar http://goo.gl/wTFhyS
Partecipare e decidere. Insieme è meglioIo Partecipo
Intervento di Walter Sancassiani - Focus Lab - in occasione dell'iniziativa "A scuola di partecipazione”, svoltasi nell’ambito della Settimana nazionale Unesco per l’Educazione allo sviluppo sostenibile [Bologna, 12 novembre 2009].
L’analisi costi-benefici è una metodologia di valutazione che consente di definire se un progetto crea o meno valore economico per la collettività, quantificando puntualmente i benefici generati dal progetto e i principali costi che la collettività dovrà sopportare.
Tale analisi, allargata anche alla quantificazione delle componenti ambientali – da cui il nome Environmental Cost Benefit Analysis - amplia sia i contenuti che gli obiettivi dell’analisi finanziaria, fornendo indicazioni sulla convenienza economico-sociale ed ambientale dei progetti e delle politiche di investimento, attraverso la misurazione del contributo del progetto al benessere collettivo.
Alcune domande:
# Per un progetto di trasporto merci o passeggeri dalla località Z alla località W è più conveniente per la collettività un determinato servizio su rotaia, su strada o autostrada, via aereo o via mare?
# Con riferimento alla realizzazione di infrastrutture di trasporto, quali varianti di progetto contribuiscono a creare maggior valore per la collettività?
# Qual è il beneficio economico associato ad un nuovo investimento industriale, anche tenendo conto degli effetti diretti, indiretti e indotti di progetto?
# Avendo diverse opzioni alternative di investimento, quali sono quelle che presentano maggiori profili di utilità economico-sociale? A quali dovrebbe essere assegnato un livello di priorità maggiore?
# Qual è il livello di utilità collettiva, intesa in termini economici, sociali ed ambientali, connesso all’implementazione di determinate politiche pubbliche (ad esempio politiche di incentivazione)?
# In operazioni di project financing, qual è il giusto livello di contribuzione pubblica? E il giusto livello di «equity» che il privato deve apportare?
# Esistono delle opzioni di espansione del progetto? Che valore hanno? In che modo il valore delle opzioni reali di progetto impattano sul valore del progetto?
# Qual è il valore residuo del progetto di investimento a fine piano? In che modo è possibile stimarlo puntualmente?
# Al fine di incentivare un trasporto più sostenibile, qual è un equo livello di contribuzione pubblica da riconoscere alle modalità di trasporto meno inquinanti?
# In un certo corridoio, quale combinazione di mezzi di trasporto è in grado di minimizzare i costi esterni? In che modo le diverse soluzioni impattano sul contesto socio-territoriale?
# A quali condizioni il trasporto combinato delle merci via mare può ridurre i costi esterni del trasporto “tuttostrada”?
# Qual è la probabilità che una riduzione dei rientri determini una contrazione del valore attuale netto del 5%?
# Nello scenario pessimistico di progetto, qual è la perdita massima che il progetto è in grado di generare? Tale perdita massima è sopportabile, e a quali condizioni, dal proponente?
L'approccio integrato di ECBA Project riesce a fornire risposte a tutte le domande precedenti.
CoopUP Bologna 2018: valutazione d'impatto, piano dei conti e benchmarkKilowatt
Le slide del terzo incontro di CoopUP Bologna, il percorso di formazione e networking di Confcooperative e Kilowatt, con Emil Banca e Irecoop, su valutazione di impatto, piano dei conti, community organising e analisi benchmark .
Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro...aiccon
Presentazione tratta dal Workshop "Progettare per innovare: strumenti e metodologie per l'economia sociale" che si è svolto il 19 maggio 2015 a Forlì.
PARTE III
Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico
Giorgia Perra, AICCON
L’analisi costi-benefici è una metodologia di valutazione che consente di definire se un progetto crea o meno valore economico per la collettività, quantificando puntualmente i benefici generati dal progetto e i principali costi che la collettività dovrà sopportare.
Tale analisi, allargata anche alla quantificazione delle componenti ambientali – da cui il nome Environmental Cost Benefit Analysis - amplia sia i contenuti che gli obiettivi dell’analisi finanziaria, fornendo indicazioni sulla convenienza economico-sociale ed ambientale dei progetti e delle politiche di investimento, attraverso la misurazione del contributo del progetto al benessere collettivo.
Alcune domande:
# Per un progetto di trasporto merci o passeggeri dalla località Z alla località W è più conveniente per la collettività un determinato servizio su rotaia, su strada o autostrada, via aereo o via mare?
# Con riferimento alla realizzazione di infrastrutture di trasporto, quali varianti di progetto contribuiscono a creare maggior valore per la collettività?
# Qual è il beneficio economico associato ad un nuovo investimento industriale, anche tenendo conto degli effetti diretti, indiretti e indotti di progetto?
# Avendo diverse opzioni alternative di investimento, quali sono quelle che presentano maggiori profili di utilità economico-sociale? A quali dovrebbe essere assegnato un livello di priorità maggiore?
# Qual è il livello di utilità collettiva, intesa in termini economici, sociali ed ambientali, connesso all’implementazione di determinate politiche pubbliche (ad esempio politiche di incentivazione)?
# In operazioni di project financing, qual è il giusto livello di contribuzione pubblica? E il giusto livello di «equity» che il privato deve apportare?
# Esistono delle opzioni di espansione del progetto? Che valore hanno? In che modo il valore delle opzioni reali di progetto impattano sul valore del progetto?
# Qual è il valore residuo del progetto di investimento a fine piano? In che modo è possibile stimarlo puntualmente?
# Al fine di incentivare un trasporto più sostenibile, qual è un equo livello di contribuzione pubblica da riconoscere alle modalità di trasporto meno inquinanti?
# In un certo corridoio, quale combinazione di mezzi di trasporto è in grado di minimizzare i costi esterni? In che modo le diverse soluzioni impattano sul contesto socio-territoriale?
# A quali condizioni il trasporto combinato delle merci via mare può ridurre i costi esterni del trasporto “tuttostrada”?
# Qual è la probabilità che una riduzione dei rientri determini una contrazione del valore attuale netto del 5%?
# Nello scenario pessimistico di progetto, qual è la perdita massima che il progetto è in grado di generare? Tale perdita massima è sopportabile, e a quali condizioni, dal proponente?
L'approccio integrato di ECBA Project riesce a fornire risposte a tutte le domande precedenti.
CoopUP Bologna 2018: valutazione d'impatto, piano dei conti e benchmarkKilowatt
Le slide del terzo incontro di CoopUP Bologna, il percorso di formazione e networking di Confcooperative e Kilowatt, con Emil Banca e Irecoop, su valutazione di impatto, piano dei conti, community organising e analisi benchmark .
Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro...aiccon
Presentazione tratta dal Workshop "Progettare per innovare: strumenti e metodologie per l'economia sociale" che si è svolto il 19 maggio 2015 a Forlì.
PARTE III
Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico
Giorgia Perra, AICCON
The document provides an evaluation report of MSF's emergency response to Typhoon Haiyan in the Philippines in November 2014. It finds that while the response was generally well-perceived, some operational centers were slower than others in beginning medical services. Specifically, the first MSF consultations were 6 days after the emergency and surgical services started after 2 weeks. Additionally, the report notes differences in budgets between operational centers and questions the value of some very low levels of surgical activities. Overall, the response effectively covered many rural areas and MSF played an important coordination role, but there is still room for improvement in the timeliness and consistency of responses across operational centers.
Franco Conzato | Le politiche europee di valutazione della cooperazione sanit...Medici con l'Africa Cuamm
The document discusses the European Commission's policies and approach to evaluation. It emphasizes that evaluation is important as it shows the direction of change and helps learning from experience. It outlines the key actors involved in evaluation at the Commission, including the Evaluation Unit. The Commission is working to develop a culture of evaluation and learning. The evaluation policy focuses on continuous professional development, an evidence-based approach, and having specialized evaluation professionals in delegations. The Commission's project cycle includes programming, formulation, implementation, closure and follow-up. Key stages involve monitoring, possible mid-term evaluations, and closure reporting which may include evaluation. Methodologies focus on reconstructing intervention logic, focusing evaluations on clear questions, and drawing pertinent conclusions. Strategies include
L'intervento di Medici con l'Africa Cuamm in Sierra Leone prima e dopo l'epidemia di Ebola, con la presentazione dei risultati della collaborazione con l'Unità di ricerca DPCS della
Fondazione Bruno Kessler di Trento.
Per la salute materno infantile in Angola, Etiopia, Tanzania e Uganda.
Scopri di più: http://www.mediciconlafrica.org/blog/progetti/prima-le-mamme-e-i-bambini/
I RISULTATI del terzo anno del progetto Prima le mamme e i bambini, presentati a Torino il 29 novembre 2014 in occasione dell’evento “Prima le mamme e i bambini: l’ultimo miglio verso il futuro”
Dopo Padova, Roma e Milano, nel 2014 l’ideale viaggio di testimonianza, racconto e rendicontazione dei risultati del progetto “Prima le mamme e i bambini” ha raggiunto Torino.
Nelle slide l'approccio e i risultati raggiunti da Medici con l'Africa Cuamm a tre anni dal progetto per garantire l'accesso al parto sicuro e la cura del neonato.
Info: www.mediciconlafrica.org
Roma, 15 dicembre 2012 - Medici con l'Africa Cuamm presenta il progetto "Prima le mamme e i bambini - I primi passi: risultati, innovazione e ricerca". Nelle slide la presentazione del caso Uganda.
Il caso Uganda - Prima le mamme e i bambini - Medici con l’Africa Cuamm
Giorgio Tamburlini | La cultura e i metodi della valutazione
1. Giorgio Tamburlini (1,2) e Francesca Vezzini (2)
(1,2) Centro per la Salute del Bambino – onlus
(2) Dottorato in scienze della riproduzione e dello sviluppo – Università
di Trieste
Valutare gli
interventi di
cooperazione allo
sviluppo:
la cultura, i metodi
2. Outline
• Visioni diverse della valutazione
• Perché e per chi valutare
• Cosa valutare: criteri DAC e principi Conferenza di Parigi
• Alcuni nodi critici del processo di valutazione
• Messaggi chiave
• Non pretesa di completezza delle fonti
• Scelte arbitrarie di cosa presentare: enfasi su significato e
logica piuttosto che sulle tecnicalità della valutazione
3. Visioni diverse del significato della
valutazione
Evaluation is…
“The systematic and objective assessment of an on-
going or completed project, programme or policy, its
design, implementation and results. The aim is to
determine the relevance and fulfilment of objectives,
development efficiency, effectiveness, impact and
sustainability.”
Glossary of Terms Used in Evaluation, in 'Methods and Procedures in Aid
Evaluation', OECD (1986)
4. Visioni diverse del significato della
valutazione
“An evaluation should provide information
that…enables the incorporation of lessons learned
into the decision- making process of both
recipients and donors” …
“a reflexive practice that provides all kinds of
organizations and agencies operating in the
public sphere with usable knowledge – and
occasionally with insight”.
Evaluation 2015, Stern Saunders and Stame
5. Perché e per chi valutare?
Le attività di valutazione generano conoscenza che
serve fondamentalmente a due scopi:
– Comprendere cosa si sta facendo e trarne indicazioni su
cosa fare e non fare, e/o cosa fare meglio, quindi a
(ri)definire obiettivi o strategie (valutazione formativa)
significato prevalente: l’organizzazione si valuta
– Stabilire se i risultati attesi sono stati ottenuti e se le
risorse sono state utilizzate appropriatamente
(valutazione certificativa)
significato prevalente: l’organizzazione è valutata
6. Cosa valutare: criteri e principi
internazionali
• Criteri OCSE/DAC (rivolti ai progetti):
Relevance, Efficacy, Effectiveness, Impact,
Sustainability
• Principi della Dichiarazione di Parigi (rivolti alle
policies generali delle organizzazioni)
Ownership, Alignment, Harmonization,
Managing for results, Mutual accountability
7. Relevance
Misura la coerenza tra le attività di aiuto allo
sviluppo e le priorità e le politiche
dell’organizzazione, del gruppo-target, del
destinatario istituzionale e del donatore.
• Are the activities and outputs of the programme
consistent with the overall goal and the
attainment of its objectives?
• Are the activities and outputs of the programme
consistent with the intended impacts and effects?
8. Effectiveness
Valuta in quale misura le attività di aiuto allo
sviluppo ottengono gli obiettivi stabiliti.
• To what extent were the objectives achieved
(or are likely to be achieved)?
9. Efficiency
Valuta la misura in cui l’attività di aiuto allo
sviluppo è capace di ottenere i risultati desiderati
nel modo più economico, in termini di risorse
impiegate. Ciò richiede in genere il confronto con
approcci alternativi.
• Were activities cost-efficient?
• Were objectives achieved on time?
• Was the programme or project implemented in
the most efficient way compared to alternatives?
10. Impact
L’impatto riguarda i cambiamenti prodotti nel
contesto più ampio (sistema sanitario, sociale,
economico, politico, ecc.) da interventi di aiuto allo
sviluppo. Questi cambiamenti possono essere
positivi e negativi, ottenuti direttamente o
indirettamente, essere stati previsti e non previsti.
• What has happened to the target population/institutional
context as a result of the programme or project?
• What real difference has the activity made to the
beneficiaries (beyond the expected results)?
• How many (other) people have been affected?
11. Sustainability
La sostenibilità è la misura in cui le attività (o i loro
benefici) potranno continuare dopo la cessazione dei
finanziamenti del donatore. Vanno considerati
aspetti di sostenibilità politica, sociale e finanziaria
oltre che operativa.
• To what extent did the benefits of a programme or
project continue after donor funding ceased?
• What were the major factors which influenced the
achievement or non-achievement of sustainability of
the programme or project?
12. Ownership
I Paesi, le istituzioni coinvolte, i partner, le
comunità stabiliscono/condividono/fanno
proprie le priorità e le modalità di attuazione dei
programmi.
• Were the objectives and activities imposed? Are
they felt as their “own” by beneficiaries?
• At all levels?
13. Alignment
I donatori allineano i loro programmi di aiuto alle
priorità, generali e di settore, del paese beneficiario
o delle sue articolazioni locali (criticità nelle
situazioni di emergenza/conflitto e in paesi fragili)
• Were the objectives and implementation plans fully
aligned with policies and plans of recipient countries?
14. Harmonization
I donatori/ enti implementatori si coordinano per
evitare duplicazioni, semplificare le procedure e
concordare la migliore divisione del lavoro con i paesi
partner.
• Were the maximum coordination and possible
synergies achieved among partners (public, private,
non profit, etc.) ?
15. Managing for results
Tutti i partner mantengono la loro attenzione
sulla produzione - e misurazione - dei risultati
• All partners focus on results (expected,
measured and achieved)
16. Mutual accountability
Tutti i partner sono responsabili per i risultati
raggiunti, ciascuno per la parte a loro affidata,
l'uno nei confronti dell'altro, e ciascuno
rispetto alle loro constituencies
• Did all partners identify their specific
tasks/responsibilities and provide evidence of
the extent to which these were fulfilled?
17. Un criterio/principio da non
dimenticare: empowerment
L’empowerment è definito come il processo attraverso il
quale viene aumentata la capacità degli individui di fare
delle scelte e di trasformarle in azioni, facendo leva sulle
risorse già presenti o potenziali.
È requisito della sostenibilità ma dovrebbe essere un
obiettivo (e quindi un criterio di valutazione ) in sè, per
quanto non facile - ma non impossibile - da quantificare .
• Che cosa sono capaci di fare (e pensano di essere capaci di
fare, e vogliono fare) gli operatori, i gruppi di popolazione, i
singoli che costituivano il target del mio intervento?
18. Quando valutare e quali componenti del
progetto valutare
• Si valuta un progetto o un intervento quando:
– è ancora in corso (valutazione in itinere);
– è completato (valutazione ex post)
• Di un progetto specifico si valuta (separatamente,
ma anche in modo congiunto, considerandone la
interdipendenza):
– La struttura identificata in fase progettuale e la logica
ipotizzata per l’intervento (design);
– L’implementazione sul campo di un determinato
intervento in un dato contesto (implementation);
– I risultati, attesi e non, positivi e negativi, a breve e lungo
termine (results/impact).
19. Alcuni nodi critici
• Le domande da farsi
• L’ attribuzione dei risultati all’intervento
• La scelta dei metodi
• Lo sguardo esterno
• La partecipazione
• Pensarci prima
• Quante risorse impiegare
20. Le domande da farsi
• Identificare risultati e processi che appaiono
maggiormente rilevanti.
• Definire gli indicatori per ciascun aspetto e le
relative fonti, valutarne validità e fattibilità.
• Ma: non trascurare aspetti rilevanti solo perchè
difficili da misurare obiettivamente e cercare di
rispondere ai quesiti considerando anche fonti
indirette, qualitative, ecc.
21. La scelta del/i risultato/i da valutare
• Quali sono i risultati/processi che giudichiamo
significativi?
– Risultati diretti vs. indiretti/intermedi per i beneficiari
(es. cambiamenti nelle policies, nelle istituzioni,ecc.)
– Risultati a breve e a lungo termine
– Impatti esterni agli obiettivi
• Chi li definisce? Quali interessi/valori rappresentano?
– Partecipazione di diversi stakeholders (beneficiari,
autorità locali, finanziatori, organizzazione)
– Pluralita’ delle visioni e degli interessi in gioco:
prospettive diverse (valori e norme, costi, benefici,
fattibilità)
22. L’ attribuzione dei risultati
all’intervento
• Richiede una definizione della catena causale
ipotizzata fin dalla fase di progettazione
dell’intervento (intervention theory/theory of
change): come si ritiene di ottenere la
trasformazione delle risorse in risultati, cioè i
cambiamenti auspicati nel contesto?
• Verifica della plausibilità/probabilità dei nessi
causali (diretta su dati primari o indiretta su fonti
di letteratura, o ancora da fonti e metodi
qualitativi)
23. La complessità della causalità dipende
dal tipo di intervento
• Interventi isolati e relativamente semplici,
destinati a popolazione ristretta in un luogo
circoscritto
– operano con un meccanismo causale lineare e
univoco, effetto dose-risposta abitualmente stabile;
• Interventi complessi, multisettoriali, destinati a
piu’ comunita’ e contesti
– agiscono con più meccanismi causali, simultanei,
complessi, (che indeboliscono o rinforzano l’effetto,
con effetto dose-risposta variabile).
24. Aprire la “black box” della causalità
Articolare in modo informato, dettagliato e completo la
teoria alla base dell’intervento, cioè l’ipotesi di come
l’intervento può funzionare in quel contesto.
La valutazione deve concentrarsi sulla dissezione dei
processi causali e individuare I meccanismi sociali,
comportamentali e istituzionali che permettono
all’intervento di funzionare o meno (enablers/barriers) o
che ne influenzano gli esiti.
Occorre valutare criticamente la teoria causale ipotizzata
soprattutto quando i nessi tra inputs e risultati e
cambiamenti sono assunti senza spiegazioni sui meccanismi
causali e senza un’ evidenza robusta che li sostenga.
25. Alla ricerca di Plausibilità, Probabilità,
Possibilità dei nessi causali
• Esiste una grande varietà di metodi, che vanno
dalla inferenza statistica su dati primari derivanti
da disegni di intervento controllati, alla
plausibilità di nessi causali completamente
costruita su evidenze derivanti dalla letteratura, o
ancora assunta come solo “possibile”.
• Lettura suggerita: Habicht, Victora, Vaughan (1999)
Evaluation designs for adequacy, plausibility and
probability of public health programme performance and
impact. Int. Journal of Epidemiology. 28:10-18
26. Uso dell’analisi controfattuale
Chiedersi cosa sarebbe successo se:
• non ci fosse stato l’intervento;
• l’intervento avesse avuto caratteristiche diverse o
diverse modalità di implementazione;
• non si fossero prodotti effetti esterni all’intervento
che possono aver influenzato /stravolto l’esito
27. Uso di mix methods
• Utilizzare un mix di metodi (e quindi di tipo informazioni da
raccogliere) permette di valutare un progetto in modo più
completo, di coglierne i diversi aspetti, analizzare
cambiamenti complessi e comprendere come si sono
realizzati. Agevola un’esplorazione dei processi in un dato
contesto più ampia e profonda (i perché dei perché) di
quella ottenibile servendosi di un solo metodo.
• Identificare quali metodi (quantitativi o qualitativi) sono
migliori per valutare i risultati e l’impatto dell’intervento e
quali più utili a esplorare la qualità e i meccanismi della sua
implementazione.
28. Un buon inizio…
• Fondamentale la raccolta di dati e informazioni di
baseline per qualsiasi progetto di sviluppo (può
essere molto più arduo in progetti di
emergenza/aiuti umanitari)
• Definire le domande a cui rispondere e le ipotesi
sottostanti all’intervento (theory of change) già
dall’inizio, in fase di progettazione
29. Necessità di sguardi esterni
• A garantire l’imparzialità, l’assenza (?) di conflitti
di interesse
• Per offrire prospettive di lettura diverse, non
esaurite nella disciplina prevalente (medico-
sanitaria ad esempio)
• Per garantire la rappresentazione di diversi
interessi (donatore/beneficiario,
istituzione/popolazione, ecc.)
30. Necessità di partecipazione
• Per avere più punti di vista
• Per costruire ownership
• Per costruire cultura della valutazione
• Per costruire cittadinanza
31. Obiettivi diversi, approcci in parte
diversi
Valutazione certificativa,
per rendere conto:
• Focus sui risultati
• Focus sulle risorse impiegate
• Approcci quantitativi
prevalenti
• Necessariamente esterna
• Può restare monodisciplinare
• Il black box della causalità può
restare chiuso
Valutazione formativa,
per comprendere*
• Focus sui processi, sui come e
sui perché
• Focus sugli impatti esterni
• Approcci misti necessari
• Prevalentemente interna,
partecipata, ma con apporto
esterno
• E’ necessariamente
multidisciplinare
• Il black box deve essere aperto
* ed eventualmente trasferire, far conoscere
32. Il problema delle risorse (interne
all’organizzazione, interne al progetto) da
dedicare alla valutazione
• Quante e quali risorse umane coinvolgere, con quali
competenze, quali costi e tempi impiegare?
• Aspetti da discutere all’interno dei singoli progetti cosi
come dell’organizzazione nel suo insieme
E’ bene che una organizzazione abbia:
• una cultura diffusa sulla valutazione,
• ma anche un nucleo competente in grado di
supportare i singoli,
• e un pool di esperti esterni a cui fare riferimento.
33. Tensione e bilanciamento tra esigenze
diverse
• Dello scopo:
“documentazione” versus “conoscenza orientata alla comprensione
e all’azione”
• Del punto di vista:
“oggettivismo, imparzialità, indipendenza” versus “parzialità
dell’analisi, ricerca del senso, partecipazione ”
• Del nesso temporale:
Passato (valutazione ex post) e/o presente (valutazione in itinere)
versus Futuro(uso della valutazione per progettazione futura)
• Dell’ampiezza dell’ impegno:
Risorse disponibili (staff, costo, tempo) versus qualità e completezza
34. Key Messages
• Orientare la valutazione ai perché, ai come e ai quindi, che
fare? non solo ai se e quanto, come cultura portante e
fattore di crescita di una organizzazione
• Importanza di definire già in fase programmatica non solo
obiettivi e attività, ma le catene causali ipotizzate (theory of
change) per l’intervento
• Necessità di punti di vista altri nella valutazione: a. esterni
all’organizzazione; b esterni alla disciplina prevalente; c. che
comprendano quelli della popolazione destinataria
• Assumere la complessità (metodi combinati e flessibili) e
accettare l‘incertezza come caratteristiche ineliminabili di
una pratica riflessiva della valutazione
35. Valutare, quindi…
…non solo per rendere conto, ma per
comprendere e riorientare l’azione
e il pensiero
“evaluation is a reflexive practice that provides all
kinds of organizations and agencies operating in
the public sphere with usable knowledge and
occasionally with insight”
36. Qualche suggerimento bibliografico
• The DAC Principles for the Evaluation of Development Assistance, OECD
(1991);
• Glossary of Terms Used in Evaluation, in ʻMethods and Procedures in Aid
EvaluaMonʼ, OECD (1986), and the Glossary of Evaluation and Results
Based Management (RBM) Terms, OECD (2000);
• Habict, Victora, Vaughan (1999) Evaluation designs for adequacy,
plausibility and probability of public health programme performance and
impact. Int. Journal of Epidemiology. 28:10-18;
• The Paris Declaration on Aid Effectiveness, OECD (2005);
• Leeuw, Vaessen, Impact Evaluations and Development: NONIE Guidance
on Impact Evaluation (2009)
• DAC Guidelines and Reference Series, Quality Standards for Development
Evaluation, OECD (2010);
• Stern, Saunders and Stame (2015) Standing back and looking forward:
Editors’ reflections on the 20th Anniversary of Evaluation. Evaluation 21(4)
380–390.