Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro...aiccon
Presentazione tratta dal Workshop "Progettare per innovare: strumenti e metodologie per l'economia sociale" che si è svolto il 19 maggio 2015 a Forlì.
PARTE III
Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico
Giorgia Perra, AICCON
PMexpo 2019 | Project Management e fondi europeiPMexpo
Nonostante evidenze mostrino come nel settore dei fondi europei la disciplina del project management fatica a svilupparsi, diverse sono le iniziative intraprese in questi ultimi anni per aumentarne la diffusione nell’ambito della gestione dei progetti finanziati dai fondi europei. Insieme ai relatori analizzeremo in particolare le novità introdotte nella nuova programmazione dei fondi europei per il periodo 2021-2027. Quali le opportunità e sfide che emergono dal prossimo quadro e come poter utilizzare al meglio le risorse europee a disposizione.
Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo TerritorialeLucio Musacchio
La visione base è che senza una visione integrata e continuata delle politiche di sviluppo territoriale e la sua necessaria analisi SWOT, non ci può avere l'efficacia e l'efficienza delle stesse. L'analisi e la valutazione dei risultati deve essere attuata dal cittadino digitale, attraverso gli strumenti del Web 2.0, e deve essere continuata nel tempo.
Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro...aiccon
Presentazione tratta dal Workshop "Progettare per innovare: strumenti e metodologie per l'economia sociale" che si è svolto il 19 maggio 2015 a Forlì.
PARTE III
Strumenti e tecniche di progettazione: dal Project Cycle Management al Quadro Logico
Giorgia Perra, AICCON
PMexpo 2019 | Project Management e fondi europeiPMexpo
Nonostante evidenze mostrino come nel settore dei fondi europei la disciplina del project management fatica a svilupparsi, diverse sono le iniziative intraprese in questi ultimi anni per aumentarne la diffusione nell’ambito della gestione dei progetti finanziati dai fondi europei. Insieme ai relatori analizzeremo in particolare le novità introdotte nella nuova programmazione dei fondi europei per il periodo 2021-2027. Quali le opportunità e sfide che emergono dal prossimo quadro e come poter utilizzare al meglio le risorse europee a disposizione.
Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo TerritorialeLucio Musacchio
La visione base è che senza una visione integrata e continuata delle politiche di sviluppo territoriale e la sua necessaria analisi SWOT, non ci può avere l'efficacia e l'efficienza delle stesse. L'analisi e la valutazione dei risultati deve essere attuata dal cittadino digitale, attraverso gli strumenti del Web 2.0, e deve essere continuata nel tempo.
eumaps: project management e fondi europei per la creazione di valore nelle organizzazioni pubbliche
Marco Amici, Sabrina Mancini, Federico Porcedda, Enrico DeiddaGagliardo
PMexpo17 - Il cambiamento di prospettiva del PMO - Roberta LottiPMexpo
PMexpo 2017 - 27 ottobre 2017
-----------------------------------------------------------------------
Il cambiamento di prospettiva del PMO
(Roberta Lotti – Direzione dei sistemi informativi e dell'innovazione del MEF/DAG)
https://www.pmexpo.it/2017/programma/r011tr
eumaps: project management e fondi europei per la creazione di valore nelle organizzazioni pubbliche
Marco Amici, Sabrina Mancini, Federico Porcedda, Enrico DeiddaGagliardo
PMexpo17 - Il cambiamento di prospettiva del PMO - Roberta LottiPMexpo
PMexpo 2017 - 27 ottobre 2017
-----------------------------------------------------------------------
Il cambiamento di prospettiva del PMO
(Roberta Lotti – Direzione dei sistemi informativi e dell'innovazione del MEF/DAG)
https://www.pmexpo.it/2017/programma/r011tr
Ldb Ri-scosse_Danilo Santoro, La progettazione in campo culturalelaboratoridalbasso
27 MAGGIO ORE 9,30-13,30 e 14,00-18,00 - Danilo SANTORO
(Esperto in creazione d’impresa e progettazione integrata)
“Orientamento ai finanziamenti nazionali e comunitari, alle azioni di supporto e agli strumenti operativi per le imprese culturali”
Finanza di Impresa: dal Project financing ai Finanziamenti Pubblici passando ...Studio Dino Salamanna
Strumenti, Risorse e Criteri per la scelta del Finanziamento Giusto e la Crescita della Propria Impresa o Idea di Business:il Project Financing, i Finanziamenti Pubblici, il Crowdfunding
Il controllo di interventi di policy e progetti cofinanziati dai Fondi Strutt...Antonio Bonetti
This short Note is about the Earned Value Analysis and its role in monitoring policy actions and projects cofinanced by the Structural Funds.
Earned Value Analysis is an integrated cost/schedule control technique widely used for monitoring infrastructural projects, but it could be used for social policy interventions and grands as well.
Earned Value Analysis could improve not only effectiveness and efficiency of policy actions, but also their accountability
PMexpo 2019 | Massimo Pirozzi, The stakeholder perspectivePMexpo
Il libro The Stakeholder Perspective è in assoluto il primo che mette la persona al centro sia dei progetti, che del project management, e offre alla comunità di project management un approccio centrato sugli stakeholder, utile ed innovativo, per incrementare sia il valore rilasciato, che il tasso di successo, dei progetti
Quinn - Ricerca - Business Matching&Matchmaking - 2013Consorzio QuInn
Il Business Matching, conosciuto anche come Matchmaking, è un acceleratore e amplificatore di contatti che consente alle imprese di selezionare fornitori non qualificati in precedenza, fare la conoscenza di imprese per valutare la possibilità di attivare nuovi business, guardare ai mercati, internazionalizzare la propria azienda, fare innovazione di tipo collaborativo basata sulla messa a fattor comune di conoscenze e asset.
CoopUP Bologna 2017: business plan e capacity buildingKilowatt
Approfondimento su Business Plan e Capacity Building all'interno di CoopUP Bologna, il percorso di incubazione, networking e formazione di Confcooperative Bologna e Kilowatt, in collaborazione con Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna
2. Fondi europei
Italia contributore netto
Fondi europei
Italia contributore netto
Italia “contribuente netto”, con un saldo negativo (30,3
miliardi di euro) tra risorse messe a disposizione e risorse
accreditate dall’UE (rispettivamente 135,3 e 105 miliardi
di euro, f. Eurispes)
In particolare sul fronte dei fondi diretti, delle quasi 115
mila operazioni di finanziamento in ricerca, istruzione,
energia e trasporti, cultura, ambiente, sanità – per un
totale di quasi 48 miliardi di euro – l’Italia riceve meno
dell’11% (più o meno 5 miliardi di euro)
4. • Perché usare il PCM?
Passate esperienze Soluzioni
►Quadro strategico confuso
►Scarsa conoscenza del contesto
►Programmazione orientata verso le
attività
►Risultati non verificabili
►Visione a breve termine
►Documenti di progetto incoerenti
►Mancanza di visione comune degli
attori partecipanti
►Un approccio definito in maniera chiara
►Approfondita analisi del contesto
►Programmazione e realizzazione
orientate al raggiungimento degli
obiettivi
►Quantificazione e verificabilità dei
risultati
►Privilegiare la sostenibilità
►Formati standardizzati
►Conoscenza condivisa degli obiettivi e
del processo per raggiungerli
5. Introduzione: Il Project Management
Elementi principali:
•Rendere chiari gli obiettivi dei progetti.
•Tener conto dei fattori di qualità che garantiscono
benefici di lungo termine.
•Tener conto nella programmazione dei
fondamentali obiettivi politici comunitari.
6. I Principi del PCM
Assicurare un processo decisionale strutturato e ben informato
(partenariato)
Orientamento al beneficiario finale (workshop di pianificazione
partecipata: nella fasi chiave del progetto e per la formulazione dello
Scopo (Obiettivo specifico)
Incorporazione degli aspetti di sostenibilità nel design del progetto
Utilizzo dell’approccio del Logical Framework (LFA) per assicurare un
approccio analitico al design ed al management del progetto
Collegare gli obiettivi di ogni progetto agli obiettivi della
Commissione ed agli obiettivi nazionali e settoriali del paese partner;
7. 1. si basa sull’analisi dei problemi da cui poi scaturisce la
logica dell’intervento
2. si fonda sulla relazione di causa-effetto tra i problemi e
quindi tra gli obiettivi
3. si ispira alla “programmazione per obiettivi”, secondo la
quale è opportuno stabilire prima gli obiettivi (intesi come
benefici duraturi per i beneficiari dell’intervento) e solo
dopo le attività da realizzare per il loro raggiungimento
4. E’ utile se si coinvolgono nella fase di progettazione i
soggetti che a livello locale sono interessati ai problemi
individuati (primi fra tutti i beneficiari cui il progetto è
rivolto)
Alessandro Dattilo ES-COM
Caratteristiche del PCM e del LF
8.
9. 1. Macroprogrammazione
Scopo
prendere le decisioni “politiche” sull’idea di progetto
valutare le priorità di sviluppo del partner a livello
locale e internazionale
Documenti di riferimento:
politiche di sviluppo UE/nazionali/regionali, country
strategy papers
Scelte da Intraprendere:
scelta programma di finanziamento, idea di progetto,
focus sui settori, tipo di intervento, modalità di
finanziamento
10. 2. Identificazione
Scopo:
definire una prima idea di progetto, in linea con
le politiche di sviluppo UE/nazionali/regionali
Documenti di riferimento:
studio di prefattibilità, “fiche” di progetto, bozza di
proposta finanziaria
Scelte da Intraprendere
accettare, modificare o rigettare l’idea di progetto
11. 3. Formulazione
Scopo:
definire la proposta progettuale nei dettagli; valutare se il
progetto è fattibile e porta a risultati sostenibili
Documenti di riferimento:
studio di fattibilità, proposta tecnica e finanziaria
definitiva
Scelte da Intraprendere:
approvare o meno il co-finanziamento e/o altre risorse
proprie (staff)
12. 4. Finanziamento
Scopo:
ottenere il contributo per co-finanziare il progetto
Documenti di riferimento:
corrispondenza con l’ente finanziatore (negoziazione)
e grant agreement
Scelte da Intraprendere:
valutare eventuali riduzioni di co-finanziamento e/o
variazioni nel progetto
13. 5. Implementazione
Scopo:
realizzare l’intervento progettuale, suddiviso in fasi e
azioni (WBS)
Documenti di riferimento:
Application Form, manuale di rendicontazione,
progress/final report, monitoraggio
Scelte da Intraprendere:
valutare eventuali variazioni (di metodo, di intervento, di
budget) rispetto al progetto approvato
14. 6. Valutazione
Scopo:
analizzare i risultati ottenuti e gli eventuali scostamenti
Documenti di riferimento:
report di valutazione di qualità
Scelte da Intraprendere:
avviare un follow-up di progetto, oppure terminare
15.
16. Cosa è un Logical Framework
• Procedimento analitico che permette di definire gli
elementi strutturali di un progetto e i nessi causali che
intercorrono tra essi
• Il logframe diventa la base di partenza per la creazione di
altri strumenti di programmazione quali budget, piani di
lavoro, monitoraggio etc…
N.B. il logframe è uno strumento: non garantisce di per se
la buona riuscita di un progetto. Quest’ultima, oltre che
dalla capacità di chi lo prepara, può dipendere anche da
fattori esterni imprevisti o, addirittura, imprevedibili.
17. 17
GOPP: Goal-oriented project planning
L’approccio si basa sul concetto di “programmazione per
obiettivi” contrapposto alla “programmazione per attività”
Nel caso della programmazione per attività, si parte dalle
attività che diventano cosi’ dati di fatto o vincoli al progetto
stesso.
Nella programmazione per obiettivi si identifica l’obiettivo
“finale” dell’intervento: definito come beneficio per il
target-group o cliente, e successivamente si identificano
quei sotto-obiettivi necessari per raggiungerlo: “Se
vogliamo ottenere questo obiettivo/beneficio di cosa
abbiamo bisogno?”.
L’approccio si basa sul concetto di “programmazione per
obiettivi” contrapposto alla “programmazione per attività”
Nel caso della programmazione per attività, si parte dalle
attività che diventano cosi’ dati di fatto o vincoli al progetto
stesso.
Nella programmazione per obiettivi si identifica l’obiettivo
“finale” dell’intervento: definito come beneficio per il
target-group o cliente, e successivamente si identificano
quei sotto-obiettivi necessari per raggiungerlo: “Se
vogliamo ottenere questo obiettivo/beneficio di cosa
abbiamo bisogno?”.
19. Ad una programmazione per obiettivi
Modifica
legislazione
Corsi di formazioneIncentivi alle
imprese
Affitti ridottiPreparazione
adeguata
al mondo del lavoro
Nuove assunzioni
facilitate
Giovani stabilmente
inseriti nel mondo
del
lavoro
20. Alessandro Dattilo ES-COM
PRINCIPALI CATEGORIE DI BENEFICIARI DEL PROGETTO
GRUPPI TARGET
Fruiranno dei
servizi e dei
prodotti del
progetto
Destinatari dei
risultati del
progetto
BENEFICIARI
DIRETTI
Traggono vantaggio
dal raggiungimento
del Project Purpose
Destinatari dello
scopo del progetto
Hanno un bisogno
specifico che il
progetto intende
soddisfare
BENEFICIARI
INDIRETTI
Ricavano una
influenza positiva
dal progetto
Destinatari degli
obiettivi generali
21. Alessandro Dattilo ES-COM
ESEMPIO
Progetto che intende facilitare l’inserimento lavorativo degli studenti di un istituto di
formazione professionale, innalzando la qualità formativa attraverso l’incremento
dei corsi di aggiornamento a disposizione degli insegnanti
GRUPPO TARGET
Corpo docente destinatario dei corsi di aggiornamento
BENEFICIARI DIRETTI
Studenti che troveranno una migliore risposta al bisogno
di inserimento professionale
BENEFICIARI INDIRETTI
Le Imprese che disporranno di manodopora più
qualificata
22. 22
La progettazione attraverso il Logical Framework: due fasi
La costruzione di un logframe prevede un percorso in due fasi:
Fase di analisi
Fase di pianificazione (o progettazione in senso stretto).
Queste due fasi del percorso rappresentano il metodo operativo
utilizzato nei due momenti del Ciclo di progetto della Ideazione e
della Formulazione
ProgrammazioneProgrammazione
Ideazione
FormulazioneImplementazione
Finanziamento
Valutazione
AnalisiAnalisi
PianificazionePianificazione
23. PIANIFICAZIONE (LF, WBS, Piano finanziario)
Individuazione dei bisogni e delle necessità che il
progetto mira a soddisfare
Obiettivo: assicurare che le idee del progetto siano
rilevanti.
FASE DI ANALISI
L’idea di progetto viene declinata in dettagli operativi
Obiettivo: assicurare la fattibilità e sostenibilità del
progetto.
24. Fase di Analisi: il contesto di riferimento
Fornire una descrizione completa della realtà in cui si vuole
intervenire con riferimento alle condizioni di vita dei beneficiari;
Stabilire i nessi causali nell’ambito dei problemi e degli obiettivi;
Fotografare la situazione problematica nella quale i diversi
soggetti interessati (stakeholder) si possono riconoscere e
identificare.
Passaggi fondamentali:
Analisi degli Stakeholder
l’analisi dei problemi e degli obiettivi
l’identificazione degli ambiti di intervento (clustering) e delle
strategie
Alessandro Dattilo ES-COM
25. Analisi territoriale/del contesto: rappresenta il momento in cui l’idea progettuale si
forma e permette una “naturale” emersione dei bisogni del contesto territoriale
oggetto dellintervento. (Il bisogno diventa poi obiettivo da raggiungere tramite dei
risultati). L’analisi dettagliata del contesto in cui si vuole intervenire può essere
condotta su basi statistiche, economiche, legislative, documentali, ecc…, e permette
di individuare problemi, vincoli e opportunità ai quali l’azione progettuale dovrà
indirizzarsi.
Valutazione iniziale: scaturisce da una attenta analisi di problemi, bisogni, situazioni
di disagio/mancanza presenti nei soggetti target. Permette inoltre di testare la
disponibilità dei soggetti interessati ad accogliere l’intervento progettuale.
Problemi da risolvere: è l’identificazione specifica e dettagliata di tutti i problemi che
interessano la situazione presa in considerazione: si procede alla individuazione di
una situazione negativa attuale ed oggettiva e delle relative possibili cause, ponendo
particolare attenzione a non confondere il problema con la possibile soluzione.
E’ ricorrente l’errore di impostare la formulazione dei problemi in termini di
mancanza di qualcosa; in tal modo non si identifica il vero problema dei beneficiari
dell’intervento, ma si delinea già una delle possibili soluzioni al problema.
Analisi territoriale/del contesto: rappresenta il momento in cui l’idea progettuale si
forma e permette una “naturale” emersione dei bisogni del contesto territoriale
oggetto dellintervento. (Il bisogno diventa poi obiettivo da raggiungere tramite dei
risultati). L’analisi dettagliata del contesto in cui si vuole intervenire può essere
condotta su basi statistiche, economiche, legislative, documentali, ecc…, e permette
di individuare problemi, vincoli e opportunità ai quali l’azione progettuale dovrà
indirizzarsi.
Valutazione iniziale: scaturisce da una attenta analisi di problemi, bisogni, situazioni
di disagio/mancanza presenti nei soggetti target. Permette inoltre di testare la
disponibilità dei soggetti interessati ad accogliere l’intervento progettuale.
Problemi da risolvere: è l’identificazione specifica e dettagliata di tutti i problemi che
interessano la situazione presa in considerazione: si procede alla individuazione di
una situazione negativa attuale ed oggettiva e delle relative possibili cause, ponendo
particolare attenzione a non confondere il problema con la possibile soluzione.
E’ ricorrente l’errore di impostare la formulazione dei problemi in termini di
mancanza di qualcosa; in tal modo non si identifica il vero problema dei beneficiari
dell’intervento, ma si delinea già una delle possibili soluzioni al problema.
Fase di Analisi: il contesto di riferimento
26. Alessandro Dattilo ES-COM
Beneficiari/Attori/Altri partners: sono i soggetti pubblici e privati, rappresentativi di
interessi, seppur diversi, relativi alla situazione di riferimento ed in grado di
apportare un contributo per il miglioramento delle condizioni esaminate.
Vi rientrano i soggetti direttamente coinvolti, ovvero beneficiari diretti ed indiretti:
operatori del progetto, controparte (partners principali del progetto), soggetti
istituzionali o paraistituzionali, nonché eventuali partners internazionali, nazionali o
locali (per ciascuno di questi è necessario indicare il livello di coinvolgimento, ovvero
il grado di partenerariato).
I beneficiari direttamente coinvolti nel progetto devono essere espressi in termini
quantitativi.
Elementi di vitalità del progetto: prerequisiti indispensabili per la realizzazione
dell’intervento (in termini di vincoli e risorse: fattori esterni che possano impedirne
la realizzazione o, al contrario, condizioni favorevoli alla realizzazione del progetto
proposto).
Beneficiari/Attori/Altri partners: sono i soggetti pubblici e privati, rappresentativi di
interessi, seppur diversi, relativi alla situazione di riferimento ed in grado di
apportare un contributo per il miglioramento delle condizioni esaminate.
Vi rientrano i soggetti direttamente coinvolti, ovvero beneficiari diretti ed indiretti:
operatori del progetto, controparte (partners principali del progetto), soggetti
istituzionali o paraistituzionali, nonché eventuali partners internazionali, nazionali o
locali (per ciascuno di questi è necessario indicare il livello di coinvolgimento, ovvero
il grado di partenerariato).
I beneficiari direttamente coinvolti nel progetto devono essere espressi in termini
quantitativi.
Elementi di vitalità del progetto: prerequisiti indispensabili per la realizzazione
dell’intervento (in termini di vincoli e risorse: fattori esterni che possano impedirne
la realizzazione o, al contrario, condizioni favorevoli alla realizzazione del progetto
proposto).
Fase di Analisi: il contesto di riferimento
27. Fase di analisi
La fase si articola in 4 momenti:
Analisi degli Stakeholder
Analisi dei Problemi
Analisi degli Obiettivi
Analisi delle Strategie
28. Fase di Analisi: Stakeholder Analysis
Per Stakeholders si intendono tutti quei soggetti che, in
qualsiasi modo, verranno a contatto con il progetto. Non
solo quindi come parti attive ma anche come beneficiari
del progetto stesso.
Una completa analisi diventa strumento indispensabile
per la buona riuscita del progetto.
Principali tipologie di stakeholders:
Istituzioni Nazionali e Internazionali
Imprese pubbliche e private
Organizzazioni Locali, Comunità Locali
29. Considerazioni sull’AS
E’ bene costruire una mappa degli stakeholders prima di iniziare una
progettazione di tipo partecipato, aggiornandola costantemente e
utilizzandola anche nella fase della progettazione operativa per definire
e monitorare l’effettivo impegno di ogni soggetto
Stakeholder Caratteristic
he rilevanti
Contributi/
condiziona
menti
esercitabili
Aspettative
sul progetto
Benefici/
negatività che
il progetto
può apportare
al soggetto
Azioni utili a
favorire il
coinvolgime
nto
Soggetto ------Progetto Progetto ---- Soggetto
30. Analisi degli attori-chiave
Questa analisi porta a definire qual è il tipo di contributo che
ciascuno degli attori-chiave o stakeholder apporta all’entità (alla
situazione di partenza, quindi, o al suo miglioramento) e qual è
l’interesse che riceve da un miglioramento di questa entità.
Attore Contributo Interesse/
Aspettative
Nome e
descrizione della
organizzazione
Attività usuale e
cosa offre
specificamente alla
partnership
Cosa è necessario e
cosa ci si aspetta
dalla partnership
31. Alessandro Dattilo ES-COM
Esempio
Intervento volto all’inserimento lavorativo delle
donne coinvolte nei processi di ristrutturazione
aziendale
Realizziamo la matrice degli stakeholders
Indichiamo il contributo e gli interessi/aspettative
matrice degli
stakeholders
32. Analisi degli attori-chiave. Esempio
Inserimento lavorativo delle donne coinvolte nei processi di
ristrutturazione aziendale
Espansione dell’attività
Visibilità pubblica
Know-how tecnico
Fondi
Società di sviluppo
imprenditorialità
Acquisizione nuove commesseCapacità didattiche e strutture
(aule, laboratori ecc.)
Centri di formazione
professionale
ConsensoRisorse Economiche
Competenze legislative
Comuni dell’area
Manodopera più qualificataDisponibilità ad assumereImprese
Aumento occupazione
Femminile
Conoscenza dei problemiAssociazioni di donne
Interessi/aspettativeContributoPartner
33. Fase di analisi: Problem Analysis
Identificare gli aspetti problematici di una situazione e stabilire
delle relazioni di causa-effetto tra i vari problemi esistenti che
devono essere:
►Reali, basati cioè su fatti concreti e non su idee
o opinioni
►Oggettivi, basati su fatti certi e dimostrabili
►Espressi in termini negativi, che rappresentino
quindi delle condizioni negative attuali e non delle
soluzioni
►Chiari, comprensibili quindi da tutti
►Specifici, riferiti cioè a aspetti o elementi precisi
(persone, luoghi, tempi, quantità, ecc.)
34. Alessandro Dattilo ES-COM
Due difficoltà ricorrenti:
►Una specificazione inadeguata dei problemi
Es. “scarse capacità di gestione” diventa “inadeguato
controllo finanziario”
►La loro formulazione in termini di “assenza di” a
volte non descrive le problematiche da risolvere.
Es. “assenza di formazione adeguata del personale”
può dirigere l’intervento verso un problema assente
(es. la formazione del personale) quando il problema
reale è un altro (es. modalità di assunzione e gestione
del personale).
35. La struttura generale dell’albero dei problemi
Problema principale
Problema/causa 1 Problema/causa 2 Problema/causa 3
Problema/ causa 1.1.
Problema/effetto 1
Problema/effetto 2.1.
Problema/effetto 2 Problema/effetto 3
Problema/effetto 2.2.
36. Identifichiamo le cause del problema principale
“DONNE ESCLUSE DAL MONDO DEL LAVORO” e
costruiamo un albero in grado di raffigurare
fedelmente la situazione di partenza.
Identifichiamo le cause del problema principale
“DONNE ESCLUSE DAL MONDO DEL LAVORO” e
costruiamo un albero in grado di raffigurare
fedelmente la situazione di partenza.
Alessandro Dattilo ES-COM
Albero dei
problemi
37. Identificazione dei problemi
Molte donne vivono in zone con problemi di accessibilità (ad es. zone
montane o isolate) o dove non hanno accesso alle informazioni
Redditi familiari ancora troppo bassi caratterizzano spesso queste
zone depresse
Si rileva una carenza di servizi e strutture a supporto dell’integrazione
sociale e lavorativa femminile.
Le donne hanno difficoltà ad accettare impieghi lontano dal proprio
Comune di residenza perché non saprebbero dove lasciare i propri figli
Il sistema regionale di formazione professionale non consente di
ottenere una formazione al passo con le esigenze del mercato del
lavoro
Le imprese non effettuano nuove assunzioni
38. Albero dei problemi
Bassi redditi familiari
Donne escluse dal mondo del lavoro
Le donne non posseggono
adeguate competenze
professionali
Il sistema
formativo non
fornisce una
preparazione
adeguata alle
esigenze
Le donne non
riescono a costruire
imprese individuali
Le imprese non
effettuano nuove
assunzioni
Le donne non
sanno a chi
lasciare i figli
Le donne hanno
difficoltà a
raggiungere il posto
Le donne non
hanno accesso
al credito
Le donne non
sono informate
sulle possibilità di
auto-impiego
Costo
del
lavoro
elevato
Pressione
fiscale
elevata
Programmazio
ne territoriale
dei servizi
inadeguata
Infrastrutture
varie poco
sviluppate
Le donne
non hanno
la patente
CAUSEEFFETTI
39. Fase di Analisi: Analisi degli Obiettivi
– descrive una raffigurazione positiva della realtà
qualora tutti i problemi fossero risolti (convertire i
problemi in situazioni positive già raggiunte)
– Verificare la gerarchia degli obiettivi (che potrebbero
diventare delle milestones)
– Illustrare le relazioni tra mezzi utilizzati e fini preposti
Il progetto potrà/dovrà scegliere di raggiungere solo
alcuni degli obiettivi così raffigurati.
40. 40
La definizione degli obiettivi del progetto
Gli Obiettivi del progetto debbono essere
•POCHI
•Obiettivi finali e non mezzi per raggiungere gli
obiettivi
•Chiari e comprensibili
•In Relazione con il Piano di lavoro
•In relazione con il topic scelto!
41. Identifichiamo gli obiettivi trasformando il
precedente albero dei problemi in albero degli
obiettivi
Identifichiamo gli obiettivi trasformando il
precedente albero dei problemi in albero degli
obiettivi
Alessandro Dattilo ES-COM
Albero
degli
obiettivi
42. Albero degli obiettivi
Redditi familiari aumentati
Donne inserite nel mondo del lavoro
Le donne in possesso di
adeguate competenze
professionali
Sistema
formativo
adeguato alle
esigenze del
mondo del
lavoro
Donne assistite nella
creazione di
un’impresa
Nuove
assunzioni
facilitate
Servizi
materno/infantili
disponibili
Mobilità delle
donne aumentata
Accesso al
credito
garantito
Donne informate
sulle possibilità di
auto-impiego
Costo
del
lavoro
ridotto
Pressione
fiscale
ridotta
Adeguata
programmazione
territoriale dei
servizi
Infrastrutture
viarie
sviluppate
Donne con
patente
aumentate
MEZZISCOPI
43. Nell’albero degli obiettivi, i diversi gruppi di obiettivi similari
in funzione delle capacità tecniche o del supporto
istituzionale vengono chiamati Strategie.
Questa fase prevede 2 momenti:
1. Individuazione delle diverse strategie per il
perseguimento dell’Obiettivo del progetto
2. Scelta della strategia progettuale
Fase di Analisi: Analysis of Strategies
44. Fase di Analisi: Analysis of Strategies
Percorso Logico:
– Avere criteri chiari per scegliere le strategie
– Identificare più di una strategia
– Scegliere, applicando i criteri preposti, la
strategia più idonea
Da questa scelta si ricava la dimensione e la
consistenza del progetto
45. Tra i più importanti criteri per la selezione delle strategie:Tra i più importanti criteri per la selezione delle strategie:
Alessandro Dattilo ES-COM
Capacità tecnica e di networking
sostenibilità
innovazione
attualità e priorità nazionali
complementarietà con altri progetti in corso
valutazione costi-benefici
fattibilità tecnica
impatto rispetto ad altre politiche trasversali
47. Identificazione degli ambiti di intervento
Redditi familiari aumentati
Donne inserite nel mondo del lavoro
Le donne in possesso di
adeguate competenze
professionali
Sistema
formativo
adeguato alle
esigenze del
mondo del
lavoro
Donne assistite nella
creazione di
un’impresa
Nuove
assunzioni
facilitate
Servizi
materno/infantili
disponibili
Mobilità delle
donne aumentata
Accesso al
credito
garantito
Donne informate
sulle possibilità di
auto-impiego
Costo
del
lavoro
ridotto
Pressione
fiscale
ridotta
Adeguata
programmazione
territoriale dei
servizi
Infrastrutture
viarie
sviluppate
Donne con
patente
aumentate
Formazione Imprenditoria Politica Serv. Sociali Trasporti
48. Alessandro Dattilo ES-COM
A questo punto dovremmo avere identificato
•Un tema principale (scelto o “dato”)
•Una serie di soggetti che potrebbero diventare dei
partner
•Un problema principale e le sue radici
•Un obiettivo specifico e delle eventuali milestones
•Diverse tematiche di intervento collegate a strategie
di azione
A questo punto dovremmo avere identificato
•Un tema principale (scelto o “dato”)
•Una serie di soggetti che potrebbero diventare dei
partner
•Un problema principale e le sue radici
•Un obiettivo specifico e delle eventuali milestones
•Diverse tematiche di intervento collegate a strategie
di azione
50. Obiettivo generale: identifica i benefici sociali e/o economici di lungo
termine che il programma/progetto sarà in grado di garantire all’intera
collettività di riferimento e non soltanto ai diretti beneficiari dello
stesso.
Obiettivi specifici: rappresentano i vantaggi, in termini di
miglioramento, delle condizioni socio-economiche di vita che i diretti
beneficiari del progetto otterranno dalla attuazione dei servizi realizzati.
E’ fondamentale che ogni obiettivo sia sempre verificabile e porti a
risultati “reali e quantificabili”. Nella formulazione degli obiettivi è
necessario assicurare la sostenibilità del progetto, ovvero, la misura in
cui i benefici previsti dal progetto possano continuare a rinnovarsi
successivamente all’interruzione dellintervento progettuale esterno.
Risultati attesi: rappresentano i servizi o beni, espressi numericamente,
che i beneficiari riceveranno grazie alle attività realizzate dal progetto.
Attività/azioni: sono le azioni che saranno realizzate nell’ambito del
progetto per raggiungere i risultati.
Obiettivo generale: identifica i benefici sociali e/o economici di lungo
termine che il programma/progetto sarà in grado di garantire all’intera
collettività di riferimento e non soltanto ai diretti beneficiari dello
stesso.
Obiettivi specifici: rappresentano i vantaggi, in termini di
miglioramento, delle condizioni socio-economiche di vita che i diretti
beneficiari del progetto otterranno dalla attuazione dei servizi realizzati.
E’ fondamentale che ogni obiettivo sia sempre verificabile e porti a
risultati “reali e quantificabili”. Nella formulazione degli obiettivi è
necessario assicurare la sostenibilità del progetto, ovvero, la misura in
cui i benefici previsti dal progetto possano continuare a rinnovarsi
successivamente all’interruzione dellintervento progettuale esterno.
Risultati attesi: rappresentano i servizi o beni, espressi numericamente,
che i beneficiari riceveranno grazie alle attività realizzate dal progetto.
Attività/azioni: sono le azioni che saranno realizzate nell’ambito del
progetto per raggiungere i risultati.
51. Alessandro Dattilo ES-COM
La fase di pianificazione: la logica di intervento (colonna 1)
L’attività di progettazione è facilitata dal Logical Framework che racchiude la Logica
d’intervento (Intervention Logic) del progetto e descrive le Condizioni pertinenti ed
i possibili Rischi
52. LFA: domande da farsi …
1.Perché il progetto è portato avanti (Intervention Logic)
2.Che cosa ci si aspetta di raggiungere (Intervention Logic
and Indicators);
3.Come il progetto sta raggiungendo i suoi obiettivi
(Activities, Means);
4.Quali fattori esterni sono cruciali per il suo successo
(Assumptions);
5.Dove trovare le informazioni necessarie per un buon
risultato (Sources of Verification);
6.Quali mezzi sono richiesti (Means);
7.Quante risorse saranno necessarie (Cost);
8.Quali pre-condizioni sono necessarie per il suo
avviamento (Pre-conditions);
53. La fase di pianificazione: intervention logic (colonna 1)
La lettura dal basso verso l’alto permette di capire come attraverso
l’organizzazione di date ATTIVITA si ottengono determinati RISULTATI
attraverso i quali si raggiungono SCOPI PRECISI che contribuiscono al
raggiungimento di OBIETTIVI GENERALI.
ObiettiviObiettivi
GeneraliGenerali
Ob SpecificiOb Specifici
RisultatiRisultati
AttivitàAttività MezziMezzi
Descrivono i benefici a lungoDescrivono i benefici a lungo
terminetermine
Descrivono gli obiettiviDescrivono gli obiettivi
concreti da raggiungereconcreti da raggiungere
Descrivono le conseguernze diretteDescrivono le conseguernze dirette
delldell’attività’attività
Descrivono lDescrivono l’ organizzazioni di beni,’ organizzazioni di beni,
persone e mezzipersone e mezzi
54. INDICATORI OGGETTIVAMENTE VERIFICABILI
Perché definire degli indicatori:
• Per chiarire le caratteristiche degli obiettivi
generali, dell’obiettivo del progetto, dei risultati
attesi;
• Per dirigere il progetto più oggettivamente;
• Per fornire una base per il monitoraggio e la
valutazione in itinere e ex post.
INDICATORI OGGETTIVAMENTE VERIFICABILI
Perché definire degli indicatori:
• Per chiarire le caratteristiche degli obiettivi
generali, dell’obiettivo del progetto, dei risultati
attesi;
• Per dirigere il progetto più oggettivamente;
• Per fornire una base per il monitoraggio e la
valutazione in itinere e ex post.
La fase di pianificazione: intervention logic (colonna 2)
55. Al momento della formulazione degli indicatori
devono essere specificate:
• le fonti da cui provengono le informazioni su di
essi;
• gli strumenti e i metodi di raccolta delle
informazioni;
• la forma (rapporti del progetto, documenti
contabili, statistiche ufficiali, inchieste ad hoc.
ecc.);
• la frequenza (mensile, annuale, episodica,…).
Al momento della formulazione degli indicatori
devono essere specificate:
• le fonti da cui provengono le informazioni su di
essi;
• gli strumenti e i metodi di raccolta delle
informazioni;
• la forma (rapporti del progetto, documenti
contabili, statistiche ufficiali, inchieste ad hoc.
ecc.);
• la frequenza (mensile, annuale, episodica,…).
La fase di pianificazione: intervention logic (colonna 2)
56. CARATTERISTICHE DEGLI INDICATORI
SMART:
• Specific
in termini di quantità, qualità e tempestività
• Measurable
verificabili oggettivamente con costi accettabili
• Available
da fonti esistenti o con uno sforzo aggiuntivo
• Relevant
agli obiettivi del progetto e capaci di resistere ai
cambiamenti
• Timely
Per essere effettivamente utili
CARATTERISTICHE DEGLI INDICATORI
SMART:
• Specific
in termini di quantità, qualità e tempestività
• Measurable
verificabili oggettivamente con costi accettabili
• Available
da fonti esistenti o con uno sforzo aggiuntivo
• Relevant
agli obiettivi del progetto e capaci di resistere ai
cambiamenti
• Timely
Per essere effettivamente utili
57. Precisare gli indicatori permette al
programmatore, al progettista ed al valutatore
di analizzare le possibilità di successo del
progetto.
Precisare gli indicatori permette al
programmatore, al progettista ed al valutatore
di analizzare le possibilità di successo del
progetto.
Gli indicatoriGli indicatori
58. Gli indicatoriGli indicatori
Indicatori di realizzazione
Devono permettere di misurare il prodotto dell’attività degli
operatori. (attori chiave: operatori)
Indicatori di risultato
Devono permettere di misurare i vantaggi immediati del
progetto. Un vantaggio è immediato se avviene quando ancora il
destinatario è direttamente in contatto con il programma.
Possono essere constatati nel momento in cui l’operatore
termina la sua azione. (attori chiave: destinatari diretti)
Indicatori di realizzazione
Devono permettere di misurare il prodotto dell’attività degli
operatori. (attori chiave: operatori)
Indicatori di risultato
Devono permettere di misurare i vantaggi immediati del
progetto. Un vantaggio è immediato se avviene quando ancora il
destinatario è direttamente in contatto con il programma.
Possono essere constatati nel momento in cui l’operatore
termina la sua azione. (attori chiave: destinatari diretti)
59. Indicatori di realizzazioneIndicatori di realizzazione
Le realizzazioni sono i prodotti concreti ed immediati
delle attività da intraprendere: 60 ore di corso di
formazione, 3 pubblicazioni, 1 video, 10 Km di strada.
In fase di elaborazione progettuale non essendo ancora
presenti realizzazioni, gli indicatori delle attività da
intraprendere sono sostituiti dalla specificazione del
Come, Chi, Quando e Dove alla base del piano di
attività, cioè dalle risorse fisiche e non fisiche, umane e
materiali (Mezzi). Le fonti di verifica non sono altro, in
questo caso, che i costi delle medesime attività.
Le realizzazioni sono i prodotti concreti ed immediati
delle attività da intraprendere: 60 ore di corso di
formazione, 3 pubblicazioni, 1 video, 10 Km di strada.
In fase di elaborazione progettuale non essendo ancora
presenti realizzazioni, gli indicatori delle attività da
intraprendere sono sostituiti dalla specificazione del
Come, Chi, Quando e Dove alla base del piano di
attività, cioè dalle risorse fisiche e non fisiche, umane e
materiali (Mezzi). Le fonti di verifica non sono altro, in
questo caso, che i costi delle medesime attività.
61. Vanno descritte per assicurarsi che su obiettivi e
risultati si possano ottenere informazioni accurate in
termini operativi;
Possono essere: esterne al progetto, destinando
fondi specifici per pagare le informazioni; interne al
progetto, pianificando l’attività di raccolta delle
informazioni necessarie
Vanno descritte per assicurarsi che su obiettivi e
risultati si possano ottenere informazioni accurate in
termini operativi;
Possono essere: esterne al progetto, destinando
fondi specifici per pagare le informazioni; interne al
progetto, pianificando l’attività di raccolta delle
informazioni necessarie
Logical Framework Matrix
Fonti di verifica degli indicatori
Logical Framework Matrix
Fonti di verifica degli indicatori
62. I mezzi per verificare gli indicatori devono essere
identificati nel momento in cui gli indicatori vengono
formulati
E’ necessario specificare:
- Come le informazioni saranno raccolte;
- Chi fornisce e chi raccoglie le informazioni;
- Quando e con quale regolarità
I mezzi per verificare gli indicatori devono essere
identificati nel momento in cui gli indicatori vengono
formulati
E’ necessario specificare:
- Come le informazioni saranno raccolte;
- Chi fornisce e chi raccoglie le informazioni;
- Quando e con quale regolarità
Logical Framework Matrix
Fonti di verifica degli indicatori
Logical Framework Matrix
Fonti di verifica degli indicatori
63. Alessandro Dattilo ES-COM
Riassumendo
Criterio di valutazione Definizione A quale domanda risponde
IMPATTO Misura gli effetti (vantaggi
sociali, economici) di medio
e lungo periodo provocati
dal progetto nel contesto
di riferimento
Quali reali cambiamenti
l’iniziativa ha provocato
nella collettività?
Ob. GENERALE
RILEVANZA/UTILITA’ Verifica il grado in cui i
servizi del progetto sono
importanti per i beneficiari
In che misura il progetto è
stato utile per i beneficiari?
Ob. SPECIFICO
EFFICACIA Misura il grado in cui i
servizi/prodotti hanno
consentito al target di
raggiungere i benefici
I servizi/prodotti hanno
apportato benefici al target
RISULTATI ATTESI
EFFICIENZA Quantità/qualità dei servizi
offerti in relazione ai
costi/tempi
Sono stati raggiunti gli
obiettivi utilizzando le
risorse e nei tempi previsti?
ATTIVITA’
La Valutazione
64. FONTI DI VERIFICA
Specificate al momento della formulazione degli
indicatori:
• le fonti da cui provengono le informazioni;
• gli strumenti e i metodi di raccolta delle
informazioni;
• la forma (rapporti del progetto, documenti
contabili, statistiche ufficiali, inchieste ad hoc. ecc.);
• la frequenza (mensile, annuale, episodica,…).
La credibilità delle fonti garantisce la serietà del
progetto.
FONTI DI VERIFICA
Specificate al momento della formulazione degli
indicatori:
• le fonti da cui provengono le informazioni;
• gli strumenti e i metodi di raccolta delle
informazioni;
• la forma (rapporti del progetto, documenti
contabili, statistiche ufficiali, inchieste ad hoc. ecc.);
• la frequenza (mensile, annuale, episodica,…).
La credibilità delle fonti garantisce la serietà del
progetto. Alessandro Dattilo ES-COM
65. La fase di pianificazione: Ipotesi (4°colonna)
Condizioni necessarie, ma non sufficienti, affinchè il progetto abbia
successo. Sono condizioni non controllabili dagli attori ma
sufficientemente realistiche e durature. Gli interventi progettuali,
spesso per mancanza di risorse o di competenza degli attori, non
possono operare in più settori allo stesso tempo.
ObiettiviObiettivi
GeneraliGenerali
ScopoScopo
RisultatiRisultati
AttivitàAttività
IpotesiIpotesi
Pre-condizioniPre-condizioni
Logica diLogica di
interventointervento
++
++
++
66. Come identificare le Ipotesi?
Nella redazione di un progetto diventa essenziale capire e riuscire a
giudicare l’influenza che le condizioni esterne possono esercitare sul
progetto.
Schema di giudizio delle condizioni:
Il fattore esterno è importante?Il fattore esterno è importante?
SiSi NoNo
Probabilità di realizzazioneProbabilità di realizzazione
Quasi certaQuasi certa
Cond. probabileCond. probabile
Cond.improbabileCond.improbabile
Non includo nel LogframeNon includo nel Logframe
Non includo nel LogframeNon includo nel Logframe
Includo come condizioneIncludo come condizione
EE’’ possibile riformulare il progetto?possibile riformulare il progetto?
SiSi
Riformulazione del progettoRiformulazione del progetto
secondo le nuove condizionisecondo le nuove condizioni
NoNo
Il progetto non è più fattibileIl progetto non è più fattibile
67. Logica di intervento Indicatori Fonti di verifica
Obiettivi
Generali
► Aumento dell’occupazione nel settore
manifatturiero
► Miglioramento delle condizioni per le
donne
► Aumento dal 40 al 50% del
tasso di occupazione delle
donne con oltre 35 anni dei
paesi delle aree con problemi di
accessibilità entro 3 anni
► ISTAT:
Rilevamento
trimestrale
Indicatori Mercato
del Lavoro
Obiettivi
Specifici
► Donne inserite nel mercato del lavoro
► Aumento dei servizi per le donne
► Variazione del numero di
inserimenti femminili nel
Mercato del Lavoro
► ISTAT:
Rilevamento
trimestrale
Indicatori Mercato
del Lavoro
► Indagini ad hoc
della Regione
Risultati ► Donne in possesso di adeguate
competenze professionali
► Donne assistite nella creazione di
impresa
► Incremento del numero di
imprese femminili
► ……..
► Banca dati
Movimprese
Attività ► Corsi di formazione professionale per
donne
► Creazione sportelli informativi sulla
creazione di impresa
► Numero di corsi realizzati
► Numero di sportelli attivati
► Indagini ad hoc
svolte dall’Agenzia
del Lavoro
Regionale
68. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ
•Definizione delle sequenze delle attività e della
loro reciproca interdipendenza, successione
temporale e durata;
• Identificazione di indicatori di prestazione per gli
obiettivi a breve termine (performance
milestones);
• Attribuzione di compiti e responsabilità.
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ
•Definizione delle sequenze delle attività e della
loro reciproca interdipendenza, successione
temporale e durata;
• Identificazione di indicatori di prestazione per gli
obiettivi a breve termine (performance
milestones);
• Attribuzione di compiti e responsabilità.
75. Workpackage Breakdown Structure
Per ogni work package anche detto work stream
(flusso di lavoro):
• Identificazione azioni da compiere
• Applicazione delle metodologie più appropriate
• Identificazione delle risorse necessarie
• Determinazione della successione e della
correlazione delle azioni
Strumento di rappresentazione del progetto che suddivide le
attività fino al grado di dettaglio necessario per una
pianificazione ed un controllo adeguati
78. Diagramma di Gantt
T 0 T 1 T 2 T 3 T n
WP 1
WP 2
WP 3
WP 4
WP 5
WP 6
WP 7
Diagramma a barre che lega pacchetti di attività al tempo
necessario per portarli a termine
79. Verifica Finale del Logical FrameworkVerifica Finale del Logical Framework
• La logica verticale è completa e corretta (Efficacia)
• Gli indicatori e le fonti di verifica sono accessibili e affidabili
• Le condizioni di partenza sono realistiche
• Le Ipotesi sono realistiche e complete
• I rischi sono accettabili
• Le probabilità di riuscita sono elevate
• I fattori di qualità sono stati presi in considerazione, ed
eventualmente tradotti in attività, risultati o ipotesi
• I benefici giustificano i costi (Efficienza)
• La logica verticale è completa e corretta (Efficacia)
• Gli indicatori e le fonti di verifica sono accessibili e affidabili
• Le condizioni di partenza sono realistiche
• Le Ipotesi sono realistiche e complete
• I rischi sono accettabili
• Le probabilità di riuscita sono elevate
• I fattori di qualità sono stati presi in considerazione, ed
eventualmente tradotti in attività, risultati o ipotesi
• I benefici giustificano i costi (Efficienza)
80. Verifica Finale del Logical FrameworkVerifica Finale del Logical Framework
• La logica verticale è completa e corretta (Efficacia)
• Gli indicatori e le fonti di verifica sono accessibili e affidabili
• Le condizioni di partenza sono realistiche
• Le Ipotesi sono realistiche e complete
• I rischi sono accettabili
• Le probabilità di riuscita sono elevate
• I fattori di qualità sono stati presi in considerazione, ed
eventualmente tradotti in attività, risultati o ipotesi
• I benefici giustificano i costi (Efficienza)
• La logica verticale è completa e corretta (Efficacia)
• Gli indicatori e le fonti di verifica sono accessibili e affidabili
• Le condizioni di partenza sono realistiche
• Le Ipotesi sono realistiche e complete
• I rischi sono accettabili
• Le probabilità di riuscita sono elevate
• I fattori di qualità sono stati presi in considerazione, ed
eventualmente tradotti in attività, risultati o ipotesi
• I benefici giustificano i costi (Efficienza)
82. Caso Studio – Albero dei problemi
Elevati tassi di mortalità
materna ed infantile
Elevata incidenza di gravi
complicazioni alla nascita
Elevati tassi di infezione
nei neonati e bambini
Elevati tassi di infezioni neo-
natali e post parto
Bassi livelli di igiene e
cura sanitaria
Pressioni
commerciali ad
utilizzare
surrogati del
latte materno
Scarsa
disponibilità
stagionale di
cibo ad alto
contenuto
proteico
Titubanza delle
madri nel
frequentare le
cliniche
Scarsa e
inadeguata
copertura
territoriale delle
cliniche
Scarsità di
medicinali
Personale
scarsamente
qualificato
Complicazioni alla nascita diagnosticate in
ritardo o non diagnosticate
Bassa frequentazione delle
cliniche rurali
CAUSEEFFETTI
Pochi bambini e
neonati vaccinati
Basso livello di nutrizione
di neonati e bambini
83. Caso Studio – Albero dei degli obiettivi
Ridotti tassi di mortalità
infantile
Ridotta incidenza di gravi
complicazioni alla nascita
Ridotti tassi di infezione
nei neonati e bambini
Ridotti livelli di infezioni neo-
natali e post parto
Migliorate condizioni igieniche e
di cura dei pazienti
Incrementata
proporzione di
bambini allattati
naturalmente
Incrementata
disponibilità
stagionale di
cibo ad alto
contenuto
proteico
Più madri
disposte a
frequentare le
cliniche
Estensione della
copertura
territoriale delle
cliniche rurali
Disponibilità
sufficiente di
medicinali
Personale
meglio
qualificato
Migliorata diagnosi delle
complicazioni alla nascita
Incrementata frequentazione
delle cliniche rurali da parte
delle madri
MEZZISCOPI
Migliorato livello di nutrizione
di neonati e bambini
Aumento delle vaccinazioni
per neonati e bambini
84. Caso Studio – Analisi delle strategie
Ridotti tassi di mortalità
infantile
Ridotta incidenza di gravi
complicazioni alla nascita
Ridotti tassi di infezione nei
neonati e bambini
Ridotti livelli di infezioni neo-
natali e post parto
Migliorate condizioni igieniche e
di cura dei pazienti
Incrementata
proporzione di
bambini allattati
naturalmente
Incrementata
disponibilità
stagionale di
cibo ad alto
contenuto
proteico
Più madri
disposte a
frequentare le
cliniche
Estensione della
copertura
territoriale delle
cliniche rurali
Disponibilità
sufficiente di
medicinali
Personale
meglio
qualificato
Migliorata diagnosi delle
complicazioni alla nascita
Incrementata frequentazione
delle cliniche rurali da parte delle
madri
Migliorato livello di nutrizione di
neonati e bambini
Aumento delle vaccinazioni
per neonati e bambini
Strategia di nutrizione Strategia di assistenza
sanitaria primaria
Strategia di assistenza
sanitaria secondaria
85. Caso Studio – Logical Framework (1 di 2)
Ridotta incidenza di gravi
complicazioni alla nascita
Ridotti tassi di mortalità
infantile
Ridotti livelli di infezioni
neo-natali e post parto
Ridotti tassi di infezione
nei neonati e bambini
Livello Obiettivo
Generale
Livello Obiettivi
Specifici
Livello Risultati
Livello Attività Rendere operativi i
macchinari di clinica
Identificare e formare
assistenti al parto
Migliorare le capacità
professionali
Migliorare la gestione e
il controllo dei fondi
Aumentare il personale
Disponibilità sufficiente
di medicinali
Sviluppare nuove
procedure
Formare il personale
Migliorate condizioni
igieniche e di cura dei
pazienti
Migliorata diagnosi delle
complicazioni alla nascita
Incrementata
frequentazione delle
cliniche rurali da parte
delle madri
Migliorato livello di
nutrizione di neonati e
bambini
Aumento delle
vaccinazioni per neonati e
bambini
86. Caso Studio – Logical Framework (2 di 2)
►Riduzione dei tassi di
mortalità materna ed infantile
►Riduzione da X a Y entro il 20xx del tasso di
mortalità dei bambini al di sotto di 1 anno, di 5
anni, delle donne in gravidanza ed in allattamento
►Analisi sulle condizioni di
salute prima, in itinere e a
progetto completato (Dip. di
statistica)
►Migliorare le condizioni di
salute delle donne in
gravidanza ed in allattamento
e di bambini e neonati
►Misura della riduzione dei tassi di infezione post-
parto e neo-natali negli ospedali rurali
►…
►Registri di ospedali e cliniche,
analizzati durante e dopo il
progetto
►…
►Riduzione dell’inc.
malattie infettive nei
gruppi familiari
1.Istituire un Servizio Sanitario
Primario a livello distrettuale
►Incremento da X a Y entro il 200xx del numero di
villaggi provvisti di regolare SSP
►…
►Registri di accettazione delle
cliniche (analisi trimestrale)
►…
►Madri disposte a
frequentare le cliniche
►…
2.Migliorare la qualità e
l’efficienza del Servizio
Sanitario Secondario
►Incremento da X a Y entro il 20xx del numero di
pazienti curati
►…
►Registri ospedalieri, analizzati
trimestralmente
►…
1.1 Rinnovare e sostituire i
macchinari per le cliniche,
arredi ed il materiale clinico
1.2 …
Risorse:
►Assistenza tecnica
►Materiale
►Forniture mediche
(Si vedano tabelle di attività e schede di spesa)
Spese:
►Spese correnti
►Spese ad hoc
(Si veda il budget)
►Che il Dipartimento
della Salute mantenga
a livello pre-progetto il
finanziamento in
termini reali
►…2.1 Rinnovare i locali di
soggiorno per il personale
2.2 …
Logica di intervento Indicatori Fonti di verifica Condizioni
Ob.Gen.Ob.Spec.RisultatiAttesiAttività
Pre-condizione: realizzato l’Atto di Decentramento che metta in grado l’Ufficio Provinciale della Salute di razionalizzare il sistema di gest. del personale
87. 4 5
Risultato: 1. Miglioramento della qualità dei servizi
secondari di assistenza sanitaria
Attività: 1.1 Disegnare e realizzare la formazione del
personale per la cura dei pazienti
1.1.1 Realizzare valutazione dei bisogni di
formazione del personale
1.1.2 Progettare moduli di formazione
1.1.3 Dirigere la formazione
Deliverables (e milestones)
1 = Piano attività completato per la
fine del mese
2 = Moduli di formazione assistenza
pazienti completati per fine mese 3
3 = Formazione del personale delle
cliniche in servizi migliorati
per fine mese 5
4 = Rapporto di valutazione esterna
completato per mese 2
5 = Nuove procedure finalizzate
per mese 4
1 2 3
Caso Studio – Attività
Key
PA=Esperto di progetto
TA=Esperto di Formazione
L=Ruolo principale
S=Ruolo di sostegno
Attività Mese 1 Mese 2 Mese 3 Mese 4 Mese 5 Ecc.
PA TA Ecc.
L
L
L
L
L
L
L
S
1
2
3
4
5
6
7
Lista delle attività principali
Chiarire sequenza ed
interdipendenze
Valutare l’inizio, la durata e la
conclusione dei compiti
Definire i deliverables e le
milestones
Definire le necessarie
qualifiche professionali
Assegnare i compiti tra i
componenti del gruppo di
lavoro
Dividere le attività in sottoattività
ben definite
Legenda
1
2
3
4
5
6
7
88. Caso Studio – Spese
Attività/Risorse
Unità
Quantità per periodo
Costoperunità
FontediFinanz.
Costo per periodo
Totale
Q1 Q2 … Q1 Q2 …
1.1 Disegnare e realizzare il programma di formazione del
personale per la cura dei pazienti
Materiale
Computer
Fotocopiatrice
Stampante
Compensi e stipendi
Personale esterno
Personale d’ufficio
Ecc…
No
No
No
Gu
Gu
2
1
2
6
3
6
3
…
…
1.000
5.000
500
1.700
900
UE
UE
UE
Reg
Reg
2.000
5.000
1.000
10.200
2.700
-
-
-
10.200
2.700
…
…
2.000
5.000
1.000
40.800
10.800
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
1
2 3
4
5
6 7 8
9
10
Lista Attività
Inserire le risorse nelle categorie
di spesa
Specificare le unità
Specificare le quantità per periodi
determinati
Quantificare i costi per unità
Identificare le fonti di finanziamento
Assegnare i codici di spesa
Schedare i costi per periodi
determinati
Calcolare il totaleSpecificare le categorie di spesa
Legenda
89. Alessandro Dattilo ES-COM
Grazie per l’attenzione!
Alessandro Dattilo
Agenzia per l’integrazione Europea
ES-COM Esprit Communautaire
www.es-com.it a.dattilo@es-com.it
Editor's Notes
Il tema della qualità nella progettazione o nella programmazione è un tema importante e sentito su cui dibattono da anni i responsabili di questo settore.
Le domande a cui si dovrebbe rispondere, in fondo, sono semplici: i programmi che abbiamo finanziato sono stati utili? Hanno risolto i problemi dei beneficiari? E chi sono stati veramente i beneficiari?
La constatazione che i programmi di sviluppo in generale non hanno prodotto benefici tangibili e duraturi per i destinatari ha indotto le principali organizzazioni che si occupano di sviluppo a livello internazionale (Nazioni Unite, Banca Mondiale, Agenzie nazionali, Unione Europea) a dotarsi di quadri di riferimento e di strumenti volti a garantire in primo luogo una maggiore efficacia dei progetti e dei programmi e anche un miglioramento complessivo dei meccanismi di gestione dei programmi stessi.
Questo insieme di strumenti è noto a livello internazionale come Project Cycle Management (PCM).
Il Logical Framework (LF) è il principale strumento usato nella progettazione, in particolare nelle fasi di Identificazione e Formulazione dell’idea pogettuale.
Usare il LFA nella fase di identificazione assicura la coerenza interna e pertinenza dell’idea-progetto rispetto ai problemi cui si vuole rispondere.
Nella fase di formulazione, l’uso del LFA consente di verificare la fattibilità e la sostenibilità del progetto attraverso la rappresentazione schematica delle sue componenti principali che possono essere così monitorate.
Vi sono due stadi fondamentali nell’uso del LFA:
La fase di analisi, durante la quale si analizza la situazione di partenza
La situazione esistente viene analizzata per sviluppare una immagine della “situazione desiderata futura” e selezionare le strategie che saranno applicate per conseguirla. Obiettivo: assicurare che le idee del progetto siano rilevanti.
La fase di progettazione, durante la quale l’idea progetto è sviluppata nei suoi dettagli operativi
L’idea di progetto viene declinata in dettagli operativi Obiettivo: assicurare la fattibilità e sostenibilità del progetto.
Fonte del caso studio:
“Progettazione e valutazione di progetti con il Quadro Logico”
Federico Bussi - 2002
Le caratteristiche che devono avere i problemi identificati in questa fase sono le seguenti:
Reali, basati cioè su fatti concreti e non su idee o opinioni
Oggettivi, basati su fatti certi e, se possibile, dimostrabili
Espressi in termini negativi, che rappresentino quindi delle condizioni negative attuali e non delle soluzioni
Chiari, comprensibili quindi da tutti
Specifici, riferiti cioè a aspetti o elementi precisi (persone, luoghi, tempi, quantità, ecc.)
Ci sono due difficoltà che solitamente emergono durante le fasi di analisi e di identificazione delle problematiche:
Una specificazione inadeguata dei problemi
La loro formulazione in termini di “assenza di”
Un’inadeguata specificazione dei problemi rende difficile la comunicazione sulla vera natura delle problematiche da affrontare. Affermazioni tipo “scarse capacità di gestione” vanno ulteriormente specificate (es. “inadeguato controllo finanziario”, “consegna ritardata dei servizi fondamentali”).
I problemi formulati in termini di “assenza di” non descrivono le problematiche da risolvere. L’affermazione “assenza di formazione adeguata del personale” può dirigere l’intervento verso un problema assente (es. la formazione del personale) quando il problema reale è un altro (es. modalità di assunzione e gestione del personale).
Fonte del caso studio:
“Progettazione e valutazione di progetti con il Quadro Logico”
Federico Bussi – 2002
Le situazioni negative illustrate nell’albero dei problemi vengono convertite in situazioni positive e già raggiunte.
Questa semplice trasposizione dei problemi in obiettivi non costituisce l’individuazione degli obiettivi del progetto. Essa semplicemente descrive una raffigurazione positiva della realtà (della situazione) qualora tutti i problemi fossero risolti.
Il progetto potrà/dovrà scegliere di raggiungere solo alcuni degli obiettivi così raffigurati.
Nota
L’albero degli obiettivi permette di ricostruire la scansione logica con cui determinati obiettivi (quelli nella parte alta dell’albero) possono essere raggiunti.
Fonte del caso studio:
“Progettazione e valutazione di progetti con il Quadro Logico”
Federico Bussi – 2002
Nell’albero degli obiettivi, i diversi gruppi di obiettivi similari vengono chiamati strategie.
La strategia più appropriata e realizzabile può essere selezionata sulla base di diversi criteri (priorità, budget, potenziale di successo, tempo richiesto).
Fonte del caso studio:
“Progettazione e valutazione di progetti con il Quadro Logico”
Federico Bussi – 2002
L’albero dei problemi è la raffigurazione sintetica della realtà attuale con tutti i suoi aspetti negativi.
Una corretta individuazione dei problemi e una loro giusta gerarchizzazione in termini di causa-effetto costituisce un elemento fondamentale dell’attività di progettazione.
Una volta identificati i problemi, questi si collocano in un diagramma ad albero costruito secondo delle relazioni di causa-effetto dal basso verso l’alto.
Costruire l’albero degli obiettivi significa trasformare in positivo l’immagine della realtà attuale (negativa) ottenuta con l’albero dei problemi).
Tecnicamente è molto semplice: basta trasformare ogni condizione attuale negativa (problema) in una condizione positiva futura (obiettivo).
Così facendo si ottiene l’albero degli obiettivi.
In questa figura sono identificati, sulla base dell’esempio, tre strategie (aree di intervento):
Nutrizione
Assistenza sanitaria primaria
Assistenza sanitaria secondaria
Se l’analisi è stata condotta in modo esaustivo e accurato, la progettazione sarà quasi “automatica” nel senso che basterà seguire i legami di causa-effetto tra gli obiettivi e tener conto delle scelte fatte per ottenere gran parte del Logical Framework.
La prima cosa da definire è l’obiettivo specifico (lo scopo) del progetto. E’ importante infatti stabilire subito dove si vuole arrivare. Come ci si arriverà sarà poi deciso in seguito.
L’obiettivo specifico del progetto, nell’albero degli obiettivi, è quell’obiettivo che esprime in modo il più possibile chiaro un beneficio per i beneficiari e che è di norma situato al livello gerarchico superiore degli obiettivi compresi negli ambiti di intervento identificati.
In questo caso, uno degli obiettivi specifici all’interno della strategia per la nutrizione, può essere “Ridotti tassi di infezione nei neonati e bambini”. Esso in effetti si situa nella corretta posizione nell’albero degli obiettivi e indica una precisa condizione della vita dei destinatari che potrà essere migliorata dal progetto.
Stabilito ciò, si individua l’obiettivo generale al quale contribuiscono anche gli altri obiettivi specifici. Questo si situa nell’albero degli obiettivi nel livello ultimo. Nell’esempio qui riporta si trova “Ridotti tassi di mortalità infantile”.
Per quanto attiene ai risultati del progetto, questi di norma seguono, nell’albero degli obiettivi, il livello gerarchico immediatamente inferiore agli obiettivi specifici.
1: Listare le attività previste
2: La suddivisione delle attività in sottoattività è finalizzata all’individuazione di azioni ben definite per le quali è chiaro il contenuto, gli input e gli output e sono univocamente identificabili le responsabilità
5: Per ciascuna delle sottoazioni (e quindi a livello aggregato per ognuna delle macro-azioni) è necessario individuare i deliverables previsti e, fra questi, le c.d. milestones, ossia quegli output che rappresentano dei punti di passaggio importanti nella realizzazione del progetto e che sono funzionali al controllo del buon andamento dello stesso rispetto agli obiettivi ed alle tempistiche pianificate
6-7: In funzione delle attiià previste è importante assegnare in maniera chiara ed univoca ad ogni sotto-azione delle risorse specificando le singole responsabilità
2: Per “quantità per periodo” si intende la quantità di risorse di una determinata categoria di spesa, necessarie per un dato lasso di tempo (un mese, un trimestre, un anno, etc.)
7: Può essere utile distinguere anche le fonti di finanziamento per comprendere (una volta tirate le somme) se si stanno rispettando I massimali di spesa eventualmente previsti