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Modulo II
Alessandro Dattilo
www.es-com.it
Fondi europei
Italia contributore netto
Fondi europei
Italia contributore netto
Italia “contribuente netto”, con un saldo negativo (30,3
miliardi di euro) tra risorse messe a disposizione e risorse
accreditate dall’UE (rispettivamente 135,3 e 105 miliardi
di euro, f. Eurispes)
In particolare sul fronte dei fondi diretti, delle quasi 115
mila operazioni di finanziamento in ricerca, istruzione,
energia e trasporti, cultura, ambiente, sanità – per un
totale di quasi 48 miliardi di euro – l’Italia riceve meno
dell’11% (più o meno 5 miliardi di euro)
Incapacità di programmazione
Alessandro Dattilo ES-COM
Scarsa capacità di progettazione
La realtà italiana
• Perché usare il PCM?
Passate esperienze Soluzioni
►Quadro strategico confuso
►Scarsa conoscenza del contesto
►Programmazione orientata verso le
attività
►Risultati non verificabili
►Visione a breve termine
►Documenti di progetto incoerenti
►Mancanza di visione comune degli
attori partecipanti
►Un approccio definito in maniera chiara
►Approfondita analisi del contesto
►Programmazione e realizzazione
orientate al raggiungimento degli
obiettivi
►Quantificazione e verificabilità dei
risultati
►Privilegiare la sostenibilità
►Formati standardizzati
►Conoscenza condivisa degli obiettivi e
del processo per raggiungerli
Introduzione: Il Project Management
Elementi principali:
•Rendere chiari gli obiettivi dei progetti.
•Tener conto dei fattori di qualità che garantiscono
benefici di lungo termine.
•Tener conto nella programmazione dei
fondamentali obiettivi politici comunitari.
I Principi del PCM
 Assicurare un processo decisionale strutturato e ben informato
(partenariato)
Orientamento al beneficiario finale (workshop di pianificazione
partecipata: nella fasi chiave del progetto e per la formulazione dello
Scopo (Obiettivo specifico)
Incorporazione degli aspetti di sostenibilità nel design del progetto
Utilizzo dell’approccio del Logical Framework (LFA) per assicurare un
approccio analitico al design ed al management del progetto
Collegare gli obiettivi di ogni progetto agli obiettivi della
Commissione ed agli obiettivi nazionali e settoriali del paese partner;
1. si basa sull’analisi dei problemi da cui poi scaturisce la
logica dell’intervento
2. si fonda sulla relazione di causa-effetto tra i problemi e
quindi tra gli obiettivi
3. si ispira alla “programmazione per obiettivi”, secondo la
quale è opportuno stabilire prima gli obiettivi (intesi come
benefici duraturi per i beneficiari dell’intervento) e solo
dopo le attività da realizzare per il loro raggiungimento
4. E’ utile se si coinvolgono nella fase di progettazione i
soggetti che a livello locale sono interessati ai problemi
individuati (primi fra tutti i beneficiari cui il progetto è
rivolto)
Alessandro Dattilo ES-COM
Caratteristiche del PCM e del LF
1. Macroprogrammazione
Scopo
prendere le decisioni “politiche” sull’idea di progetto
valutare le priorità di sviluppo del partner a livello
locale e internazionale
Documenti di riferimento:
politiche di sviluppo UE/nazionali/regionali, country
strategy papers
Scelte da Intraprendere:
scelta programma di finanziamento, idea di progetto,
focus sui settori, tipo di intervento, modalità di
finanziamento
2. Identificazione
Scopo:
definire una prima idea di progetto, in linea con
le politiche di sviluppo UE/nazionali/regionali
Documenti di riferimento:
studio di prefattibilità, “fiche” di progetto, bozza di
proposta finanziaria
Scelte da Intraprendere
accettare, modificare o rigettare l’idea di progetto
3. Formulazione
Scopo:
definire la proposta progettuale nei dettagli; valutare se il
progetto è fattibile e porta a risultati sostenibili
Documenti di riferimento:
studio di fattibilità, proposta tecnica e finanziaria
definitiva
Scelte da Intraprendere:
approvare o meno il co-finanziamento e/o altre risorse
proprie (staff)
4. Finanziamento
Scopo:
ottenere il contributo per co-finanziare il progetto
Documenti di riferimento:
corrispondenza con l’ente finanziatore (negoziazione)
e grant agreement
Scelte da Intraprendere:
valutare eventuali riduzioni di co-finanziamento e/o
variazioni nel progetto
5. Implementazione
Scopo:
realizzare l’intervento progettuale, suddiviso in fasi e
azioni (WBS)
Documenti di riferimento:
Application Form, manuale di rendicontazione,
progress/final report, monitoraggio
Scelte da Intraprendere:
valutare eventuali variazioni (di metodo, di intervento, di
budget) rispetto al progetto approvato
6. Valutazione
Scopo:
analizzare i risultati ottenuti e gli eventuali scostamenti
Documenti di riferimento:
report di valutazione di qualità
Scelte da Intraprendere:
avviare un follow-up di progetto, oppure terminare
Cosa è un Logical Framework
• Procedimento analitico che permette di definire gli
elementi strutturali di un progetto e i nessi causali che
intercorrono tra essi
• Il logframe diventa la base di partenza per la creazione di
altri strumenti di programmazione quali budget, piani di
lavoro, monitoraggio etc…
N.B. il logframe è uno strumento: non garantisce di per se
la buona riuscita di un progetto. Quest’ultima, oltre che
dalla capacità di chi lo prepara, può dipendere anche da
fattori esterni imprevisti o, addirittura, imprevedibili.
17
GOPP: Goal-oriented project planning
L’approccio si basa sul concetto di “programmazione per
obiettivi” contrapposto alla “programmazione per attività”
Nel caso della programmazione per attività, si parte dalle
attività che diventano cosi’ dati di fatto o vincoli al progetto
stesso.
Nella programmazione per obiettivi si identifica l’obiettivo
“finale” dell’intervento: definito come beneficio per il
target-group o cliente, e successivamente si identificano
quei sotto-obiettivi necessari per raggiungerlo: “Se
vogliamo ottenere questo obiettivo/beneficio di cosa
abbiamo bisogno?”.
L’approccio si basa sul concetto di “programmazione per
obiettivi” contrapposto alla “programmazione per attività”
Nel caso della programmazione per attività, si parte dalle
attività che diventano cosi’ dati di fatto o vincoli al progetto
stesso.
Nella programmazione per obiettivi si identifica l’obiettivo
“finale” dell’intervento: definito come beneficio per il
target-group o cliente, e successivamente si identificano
quei sotto-obiettivi necessari per raggiungerlo: “Se
vogliamo ottenere questo obiettivo/beneficio di cosa
abbiamo bisogno?”.
Da una programmazione per attività…
Ad una programmazione per obiettivi
Modifica
legislazione
Corsi di formazioneIncentivi alle
imprese
Affitti ridottiPreparazione
adeguata
al mondo del lavoro
Nuove assunzioni
facilitate
Giovani stabilmente
inseriti nel mondo
del
lavoro
Alessandro Dattilo ES-COM
PRINCIPALI CATEGORIE DI BENEFICIARI DEL PROGETTO
GRUPPI TARGET
Fruiranno dei
servizi e dei
prodotti del
progetto
Destinatari dei
risultati del
progetto
BENEFICIARI
DIRETTI
Traggono vantaggio
dal raggiungimento
del Project Purpose
Destinatari dello
scopo del progetto
Hanno un bisogno
specifico che il
progetto intende
soddisfare
BENEFICIARI
INDIRETTI
Ricavano una
influenza positiva
dal progetto
Destinatari degli
obiettivi generali
Alessandro Dattilo ES-COM
ESEMPIO
Progetto che intende facilitare l’inserimento lavorativo degli studenti di un istituto di
formazione professionale, innalzando la qualità formativa attraverso l’incremento
dei corsi di aggiornamento a disposizione degli insegnanti
GRUPPO TARGET
Corpo docente destinatario dei corsi di aggiornamento
BENEFICIARI DIRETTI
Studenti che troveranno una migliore risposta al bisogno
di inserimento professionale
BENEFICIARI INDIRETTI
Le Imprese che disporranno di manodopora più
qualificata
22
La progettazione attraverso il Logical Framework: due fasi
La costruzione di un logframe prevede un percorso in due fasi:
Fase di analisi
Fase di pianificazione (o progettazione in senso stretto).
Queste due fasi del percorso rappresentano il metodo operativo
utilizzato nei due momenti del Ciclo di progetto della Ideazione e
della Formulazione
ProgrammazioneProgrammazione
Ideazione
FormulazioneImplementazione
Finanziamento
Valutazione
AnalisiAnalisi
PianificazionePianificazione
PIANIFICAZIONE (LF, WBS, Piano finanziario)
Individuazione dei bisogni e delle necessità che il
progetto mira a soddisfare
Obiettivo: assicurare che le idee del progetto siano
rilevanti.
FASE DI ANALISI
L’idea di progetto viene declinata in dettagli operativi
Obiettivo: assicurare la fattibilità e sostenibilità del
progetto.
Fase di Analisi: il contesto di riferimento
Fornire una descrizione completa della realtà in cui si vuole
intervenire con riferimento alle condizioni di vita dei beneficiari;
 Stabilire i nessi causali nell’ambito dei problemi e degli obiettivi;
 Fotografare la situazione problematica nella quale i diversi
soggetti interessati (stakeholder) si possono riconoscere e
identificare.
Passaggi fondamentali:
Analisi degli Stakeholder
l’analisi dei problemi e degli obiettivi
l’identificazione degli ambiti di intervento (clustering) e delle
strategie
Alessandro Dattilo ES-COM
Analisi territoriale/del contesto: rappresenta il momento in cui l’idea progettuale si
forma e permette una “naturale” emersione dei bisogni del contesto territoriale
oggetto dellintervento. (Il bisogno diventa poi obiettivo da raggiungere tramite dei
risultati). L’analisi dettagliata del contesto in cui si vuole intervenire può essere
condotta su basi statistiche, economiche, legislative, documentali, ecc…, e permette
di individuare problemi, vincoli e opportunità ai quali l’azione progettuale dovrà
indirizzarsi.
Valutazione iniziale: scaturisce da una attenta analisi di problemi, bisogni, situazioni
di disagio/mancanza presenti nei soggetti target. Permette inoltre di testare la
disponibilità dei soggetti interessati ad accogliere l’intervento progettuale.
Problemi da risolvere: è l’identificazione specifica e dettagliata di tutti i problemi che
interessano la situazione presa in considerazione: si procede alla individuazione di
una situazione negativa attuale ed oggettiva e delle relative possibili cause, ponendo
particolare attenzione a non confondere il problema con la possibile soluzione.
E’ ricorrente l’errore di impostare la formulazione dei problemi in termini di
mancanza di qualcosa; in tal modo non si identifica il vero problema dei beneficiari
dell’intervento, ma si delinea già una delle possibili soluzioni al problema.
Analisi territoriale/del contesto: rappresenta il momento in cui l’idea progettuale si
forma e permette una “naturale” emersione dei bisogni del contesto territoriale
oggetto dellintervento. (Il bisogno diventa poi obiettivo da raggiungere tramite dei
risultati). L’analisi dettagliata del contesto in cui si vuole intervenire può essere
condotta su basi statistiche, economiche, legislative, documentali, ecc…, e permette
di individuare problemi, vincoli e opportunità ai quali l’azione progettuale dovrà
indirizzarsi.
Valutazione iniziale: scaturisce da una attenta analisi di problemi, bisogni, situazioni
di disagio/mancanza presenti nei soggetti target. Permette inoltre di testare la
disponibilità dei soggetti interessati ad accogliere l’intervento progettuale.
Problemi da risolvere: è l’identificazione specifica e dettagliata di tutti i problemi che
interessano la situazione presa in considerazione: si procede alla individuazione di
una situazione negativa attuale ed oggettiva e delle relative possibili cause, ponendo
particolare attenzione a non confondere il problema con la possibile soluzione.
E’ ricorrente l’errore di impostare la formulazione dei problemi in termini di
mancanza di qualcosa; in tal modo non si identifica il vero problema dei beneficiari
dell’intervento, ma si delinea già una delle possibili soluzioni al problema.
Fase di Analisi: il contesto di riferimento
Alessandro Dattilo ES-COM
Beneficiari/Attori/Altri partners: sono i soggetti pubblici e privati, rappresentativi di
interessi, seppur diversi, relativi alla situazione di riferimento ed in grado di
apportare un contributo per il miglioramento delle condizioni esaminate.
Vi rientrano i soggetti direttamente coinvolti, ovvero beneficiari diretti ed indiretti:
operatori del progetto, controparte (partners principali del progetto), soggetti
istituzionali o paraistituzionali, nonché eventuali partners internazionali, nazionali o
locali (per ciascuno di questi è necessario indicare il livello di coinvolgimento, ovvero
il grado di partenerariato).
I beneficiari direttamente coinvolti nel progetto devono essere espressi in termini
quantitativi.
Elementi di vitalità del progetto: prerequisiti indispensabili per la realizzazione
dell’intervento (in termini di vincoli e risorse: fattori esterni che possano impedirne
la realizzazione o, al contrario, condizioni favorevoli alla realizzazione del progetto
proposto).
Beneficiari/Attori/Altri partners: sono i soggetti pubblici e privati, rappresentativi di
interessi, seppur diversi, relativi alla situazione di riferimento ed in grado di
apportare un contributo per il miglioramento delle condizioni esaminate.
Vi rientrano i soggetti direttamente coinvolti, ovvero beneficiari diretti ed indiretti:
operatori del progetto, controparte (partners principali del progetto), soggetti
istituzionali o paraistituzionali, nonché eventuali partners internazionali, nazionali o
locali (per ciascuno di questi è necessario indicare il livello di coinvolgimento, ovvero
il grado di partenerariato).
I beneficiari direttamente coinvolti nel progetto devono essere espressi in termini
quantitativi.
Elementi di vitalità del progetto: prerequisiti indispensabili per la realizzazione
dell’intervento (in termini di vincoli e risorse: fattori esterni che possano impedirne
la realizzazione o, al contrario, condizioni favorevoli alla realizzazione del progetto
proposto).
Fase di Analisi: il contesto di riferimento
Fase di analisi
La fase si articola in 4 momenti:
Analisi degli Stakeholder
Analisi dei Problemi
Analisi degli Obiettivi
Analisi delle Strategie
Fase di Analisi: Stakeholder Analysis
Per Stakeholders si intendono tutti quei soggetti che, in
qualsiasi modo, verranno a contatto con il progetto. Non
solo quindi come parti attive ma anche come beneficiari
del progetto stesso.
Una completa analisi diventa strumento indispensabile
per la buona riuscita del progetto.
Principali tipologie di stakeholders:
Istituzioni Nazionali e Internazionali
Imprese pubbliche e private
Organizzazioni Locali, Comunità Locali
Considerazioni sull’AS
E’ bene costruire una mappa degli stakeholders prima di iniziare una
progettazione di tipo partecipato, aggiornandola costantemente e
utilizzandola anche nella fase della progettazione operativa per definire
e monitorare l’effettivo impegno di ogni soggetto
Stakeholder Caratteristic
he rilevanti
Contributi/
condiziona
menti
esercitabili
Aspettative
sul progetto
Benefici/
negatività che
il progetto
può apportare
al soggetto
Azioni utili a
favorire il
coinvolgime
nto
Soggetto ------Progetto Progetto ---- Soggetto
Analisi degli attori-chiave
Questa analisi porta a definire qual è il tipo di contributo che
ciascuno degli attori-chiave o stakeholder apporta all’entità (alla
situazione di partenza, quindi, o al suo miglioramento) e qual è
l’interesse che riceve da un miglioramento di questa entità.
Attore Contributo Interesse/
Aspettative
Nome e
descrizione della
organizzazione
Attività usuale e
cosa offre
specificamente alla
partnership
Cosa è necessario e
cosa ci si aspetta
dalla partnership
Alessandro Dattilo ES-COM
Esempio
Intervento volto all’inserimento lavorativo delle
donne coinvolte nei processi di ristrutturazione
aziendale
Realizziamo la matrice degli stakeholders
Indichiamo il contributo e gli interessi/aspettative
matrice degli
stakeholders
Analisi degli attori-chiave. Esempio
Inserimento lavorativo delle donne coinvolte nei processi di
ristrutturazione aziendale
Espansione dell’attività
Visibilità pubblica
Know-how tecnico
Fondi
Società di sviluppo
imprenditorialità
Acquisizione nuove commesseCapacità didattiche e strutture
(aule, laboratori ecc.)
Centri di formazione
professionale
ConsensoRisorse Economiche
Competenze legislative
Comuni dell’area
Manodopera più qualificataDisponibilità ad assumereImprese
Aumento occupazione
Femminile
Conoscenza dei problemiAssociazioni di donne
Interessi/aspettativeContributoPartner
Fase di analisi: Problem Analysis
Identificare gli aspetti problematici di una situazione e stabilire
delle relazioni di causa-effetto tra i vari problemi esistenti che
devono essere:
►Reali, basati cioè su fatti concreti e non su idee
o opinioni
►Oggettivi, basati su fatti certi e dimostrabili
►Espressi in termini negativi, che rappresentino
quindi delle condizioni negative attuali e non delle
soluzioni
►Chiari, comprensibili quindi da tutti
►Specifici, riferiti cioè a aspetti o elementi precisi
(persone, luoghi, tempi, quantità, ecc.)
Alessandro Dattilo ES-COM
Due difficoltà ricorrenti:
►Una specificazione inadeguata dei problemi
Es. “scarse capacità di gestione” diventa “inadeguato
controllo finanziario”
►La loro formulazione in termini di “assenza di” a
volte non descrive le problematiche da risolvere.
Es. “assenza di formazione adeguata del personale”
può dirigere l’intervento verso un problema assente
(es. la formazione del personale) quando il problema
reale è un altro (es. modalità di assunzione e gestione
del personale).
La struttura generale dell’albero dei problemi
Problema principale
Problema/causa 1 Problema/causa 2 Problema/causa 3
Problema/ causa 1.1.
Problema/effetto 1
Problema/effetto 2.1.
Problema/effetto 2 Problema/effetto 3
Problema/effetto 2.2.
Identifichiamo le cause del problema principale
“DONNE ESCLUSE DAL MONDO DEL LAVORO” e
costruiamo un albero in grado di raffigurare
fedelmente la situazione di partenza.
Identifichiamo le cause del problema principale
“DONNE ESCLUSE DAL MONDO DEL LAVORO” e
costruiamo un albero in grado di raffigurare
fedelmente la situazione di partenza.
Alessandro Dattilo ES-COM
Albero dei
problemi
Identificazione dei problemi
Molte donne vivono in zone con problemi di accessibilità (ad es. zone
montane o isolate) o dove non hanno accesso alle informazioni
Redditi familiari ancora troppo bassi caratterizzano spesso queste
zone depresse
Si rileva una carenza di servizi e strutture a supporto dell’integrazione
sociale e lavorativa femminile.
Le donne hanno difficoltà ad accettare impieghi lontano dal proprio
Comune di residenza perché non saprebbero dove lasciare i propri figli
Il sistema regionale di formazione professionale non consente di
ottenere una formazione al passo con le esigenze del mercato del
lavoro
Le imprese non effettuano nuove assunzioni
Albero dei problemi
Bassi redditi familiari
Donne escluse dal mondo del lavoro
Le donne non posseggono
adeguate competenze
professionali
Il sistema
formativo non
fornisce una
preparazione
adeguata alle
esigenze
Le donne non
riescono a costruire
imprese individuali
Le imprese non
effettuano nuove
assunzioni
Le donne non
sanno a chi
lasciare i figli
Le donne hanno
difficoltà a
raggiungere il posto
Le donne non
hanno accesso
al credito
Le donne non
sono informate
sulle possibilità di
auto-impiego
Costo
del
lavoro
elevato
Pressione
fiscale
elevata
Programmazio
ne territoriale
dei servizi
inadeguata
Infrastrutture
varie poco
sviluppate
Le donne
non hanno
la patente
CAUSEEFFETTI
Fase di Analisi: Analisi degli Obiettivi
– descrive una raffigurazione positiva della realtà
qualora tutti i problemi fossero risolti (convertire i
problemi in situazioni positive già raggiunte)
– Verificare la gerarchia degli obiettivi (che potrebbero
diventare delle milestones)
– Illustrare le relazioni tra mezzi utilizzati e fini preposti
Il progetto potrà/dovrà scegliere di raggiungere solo
alcuni degli obiettivi così raffigurati.
40
La definizione degli obiettivi del progetto
Gli Obiettivi del progetto debbono essere
•POCHI
•Obiettivi finali e non mezzi per raggiungere gli
obiettivi
•Chiari e comprensibili
•In Relazione con il Piano di lavoro
•In relazione con il topic scelto!
Identifichiamo gli obiettivi trasformando il
precedente albero dei problemi in albero degli
obiettivi
Identifichiamo gli obiettivi trasformando il
precedente albero dei problemi in albero degli
obiettivi
Alessandro Dattilo ES-COM
Albero
degli
obiettivi
Albero degli obiettivi
Redditi familiari aumentati
Donne inserite nel mondo del lavoro
Le donne in possesso di
adeguate competenze
professionali
Sistema
formativo
adeguato alle
esigenze del
mondo del
lavoro
Donne assistite nella
creazione di
un’impresa
Nuove
assunzioni
facilitate
Servizi
materno/infantili
disponibili
Mobilità delle
donne aumentata
Accesso al
credito
garantito
Donne informate
sulle possibilità di
auto-impiego
Costo
del
lavoro
ridotto
Pressione
fiscale
ridotta
Adeguata
programmazione
territoriale dei
servizi
Infrastrutture
viarie
sviluppate
Donne con
patente
aumentate
MEZZISCOPI
Nell’albero degli obiettivi, i diversi gruppi di obiettivi similari
in funzione delle capacità tecniche o del supporto
istituzionale vengono chiamati Strategie.
Questa fase prevede 2 momenti:
1. Individuazione delle diverse strategie per il
perseguimento dell’Obiettivo del progetto
2. Scelta della strategia progettuale
Fase di Analisi: Analysis of Strategies
Fase di Analisi: Analysis of Strategies
Percorso Logico:
– Avere criteri chiari per scegliere le strategie
– Identificare più di una strategia
– Scegliere, applicando i criteri preposti, la
strategia più idonea
Da questa scelta si ricava la dimensione e la
consistenza del progetto
Tra i più importanti criteri per la selezione delle strategie:Tra i più importanti criteri per la selezione delle strategie:
Alessandro Dattilo ES-COM
Capacità tecnica e di networking
sostenibilità
innovazione
attualità e priorità nazionali
complementarietà con altri progetti in corso
valutazione costi-benefici
fattibilità tecnica
impatto rispetto ad altre politiche trasversali
Alessandro Dattilo ES-COM
Analizzando l’albero degli obiettivi quali ambiti
(cluster) di intervento riuscite a identificare??
Identificazione degli ambiti di intervento
Redditi familiari aumentati
Donne inserite nel mondo del lavoro
Le donne in possesso di
adeguate competenze
professionali
Sistema
formativo
adeguato alle
esigenze del
mondo del
lavoro
Donne assistite nella
creazione di
un’impresa
Nuove
assunzioni
facilitate
Servizi
materno/infantili
disponibili
Mobilità delle
donne aumentata
Accesso al
credito
garantito
Donne informate
sulle possibilità di
auto-impiego
Costo
del
lavoro
ridotto
Pressione
fiscale
ridotta
Adeguata
programmazione
territoriale dei
servizi
Infrastrutture
viarie
sviluppate
Donne con
patente
aumentate
Formazione Imprenditoria Politica Serv. Sociali Trasporti
Alessandro Dattilo ES-COM
A questo punto dovremmo avere identificato
•Un tema principale (scelto o “dato”)
•Una serie di soggetti che potrebbero diventare dei
partner
•Un problema principale e le sue radici
•Un obiettivo specifico e delle eventuali milestones
•Diverse tematiche di intervento collegate a strategie
di azione
A questo punto dovremmo avere identificato
•Un tema principale (scelto o “dato”)
•Una serie di soggetti che potrebbero diventare dei
partner
•Un problema principale e le sue radici
•Un obiettivo specifico e delle eventuali milestones
•Diverse tematiche di intervento collegate a strategie
di azione
Alessandro Dattilo ES-COM
Fase di pianificazione
con Il QUADRO LOGICO
Fase di pianificazione
con Il QUADRO LOGICO
Obiettivo generale: identifica i benefici sociali e/o economici di lungo
termine che il programma/progetto sarà in grado di garantire all’intera
collettività di riferimento e non soltanto ai diretti beneficiari dello
stesso.
Obiettivi specifici: rappresentano i vantaggi, in termini di
miglioramento, delle condizioni socio-economiche di vita che i diretti
beneficiari del progetto otterranno dalla attuazione dei servizi realizzati.
E’ fondamentale che ogni obiettivo sia sempre verificabile e porti a
risultati “reali e quantificabili”. Nella formulazione degli obiettivi è
necessario assicurare la sostenibilità del progetto, ovvero, la misura in
cui i benefici previsti dal progetto possano continuare a rinnovarsi
successivamente all’interruzione dellintervento progettuale esterno.
Risultati attesi: rappresentano i servizi o beni, espressi numericamente,
che i beneficiari riceveranno grazie alle attività realizzate dal progetto.
Attività/azioni: sono le azioni che saranno realizzate nell’ambito del
progetto per raggiungere i risultati.
Obiettivo generale: identifica i benefici sociali e/o economici di lungo
termine che il programma/progetto sarà in grado di garantire all’intera
collettività di riferimento e non soltanto ai diretti beneficiari dello
stesso.
Obiettivi specifici: rappresentano i vantaggi, in termini di
miglioramento, delle condizioni socio-economiche di vita che i diretti
beneficiari del progetto otterranno dalla attuazione dei servizi realizzati.
E’ fondamentale che ogni obiettivo sia sempre verificabile e porti a
risultati “reali e quantificabili”. Nella formulazione degli obiettivi è
necessario assicurare la sostenibilità del progetto, ovvero, la misura in
cui i benefici previsti dal progetto possano continuare a rinnovarsi
successivamente all’interruzione dellintervento progettuale esterno.
Risultati attesi: rappresentano i servizi o beni, espressi numericamente,
che i beneficiari riceveranno grazie alle attività realizzate dal progetto.
Attività/azioni: sono le azioni che saranno realizzate nell’ambito del
progetto per raggiungere i risultati.
Alessandro Dattilo ES-COM
La fase di pianificazione: la logica di intervento (colonna 1)
L’attività di progettazione è facilitata dal Logical Framework che racchiude la Logica
d’intervento (Intervention Logic) del progetto e descrive le Condizioni pertinenti ed
i possibili Rischi
LFA: domande da farsi …
1.Perché il progetto è portato avanti (Intervention Logic)
2.Che cosa ci si aspetta di raggiungere (Intervention Logic
and Indicators);
3.Come il progetto sta raggiungendo i suoi obiettivi
(Activities, Means);
4.Quali fattori esterni sono cruciali per il suo successo
(Assumptions);
5.Dove trovare le informazioni necessarie per un buon
risultato (Sources of Verification);
6.Quali mezzi sono richiesti (Means);
7.Quante risorse saranno necessarie (Cost);
8.Quali pre-condizioni sono necessarie per il suo
avviamento (Pre-conditions);
La fase di pianificazione: intervention logic (colonna 1)
La lettura dal basso verso l’alto permette di capire come attraverso
l’organizzazione di date ATTIVITA si ottengono determinati RISULTATI
attraverso i quali si raggiungono SCOPI PRECISI che contribuiscono al
raggiungimento di OBIETTIVI GENERALI.
ObiettiviObiettivi
GeneraliGenerali
Ob SpecificiOb Specifici
RisultatiRisultati
AttivitàAttività MezziMezzi
Descrivono i benefici a lungoDescrivono i benefici a lungo
terminetermine
Descrivono gli obiettiviDescrivono gli obiettivi
concreti da raggiungereconcreti da raggiungere
Descrivono le conseguernze diretteDescrivono le conseguernze dirette
delldell’attività’attività
Descrivono lDescrivono l’ organizzazioni di beni,’ organizzazioni di beni,
persone e mezzipersone e mezzi
INDICATORI OGGETTIVAMENTE VERIFICABILI
Perché definire degli indicatori:
• Per chiarire le caratteristiche degli obiettivi
generali, dell’obiettivo del progetto, dei risultati
attesi;
• Per dirigere il progetto più oggettivamente;
• Per fornire una base per il monitoraggio e la
valutazione in itinere e ex post.
INDICATORI OGGETTIVAMENTE VERIFICABILI
Perché definire degli indicatori:
• Per chiarire le caratteristiche degli obiettivi
generali, dell’obiettivo del progetto, dei risultati
attesi;
• Per dirigere il progetto più oggettivamente;
• Per fornire una base per il monitoraggio e la
valutazione in itinere e ex post.
La fase di pianificazione: intervention logic (colonna 2)
Al momento della formulazione degli indicatori
devono essere specificate:
• le fonti da cui provengono le informazioni su di
essi;
• gli strumenti e i metodi di raccolta delle
informazioni;
• la forma (rapporti del progetto, documenti
contabili, statistiche ufficiali, inchieste ad hoc.
ecc.);
• la frequenza (mensile, annuale, episodica,…).
Al momento della formulazione degli indicatori
devono essere specificate:
• le fonti da cui provengono le informazioni su di
essi;
• gli strumenti e i metodi di raccolta delle
informazioni;
• la forma (rapporti del progetto, documenti
contabili, statistiche ufficiali, inchieste ad hoc.
ecc.);
• la frequenza (mensile, annuale, episodica,…).
La fase di pianificazione: intervention logic (colonna 2)
CARATTERISTICHE DEGLI INDICATORI
SMART:
• Specific
in termini di quantità, qualità e tempestività
• Measurable
verificabili oggettivamente con costi accettabili
• Available
da fonti esistenti o con uno sforzo aggiuntivo
• Relevant
agli obiettivi del progetto e capaci di resistere ai
cambiamenti
• Timely
Per essere effettivamente utili
CARATTERISTICHE DEGLI INDICATORI
SMART:
• Specific
in termini di quantità, qualità e tempestività
• Measurable
verificabili oggettivamente con costi accettabili
• Available
da fonti esistenti o con uno sforzo aggiuntivo
• Relevant
agli obiettivi del progetto e capaci di resistere ai
cambiamenti
• Timely
Per essere effettivamente utili
Precisare gli indicatori permette al
programmatore, al progettista ed al valutatore
di analizzare le possibilità di successo del
progetto.
Precisare gli indicatori permette al
programmatore, al progettista ed al valutatore
di analizzare le possibilità di successo del
progetto.
Gli indicatoriGli indicatori
Gli indicatoriGli indicatori
Indicatori di realizzazione
Devono permettere di misurare il prodotto dell’attività degli
operatori. (attori chiave: operatori)
Indicatori di risultato
Devono permettere di misurare i vantaggi immediati del
progetto. Un vantaggio è immediato se avviene quando ancora il
destinatario è direttamente in contatto con il programma.
Possono essere constatati nel momento in cui l’operatore
termina la sua azione. (attori chiave: destinatari diretti)
Indicatori di realizzazione
Devono permettere di misurare il prodotto dell’attività degli
operatori. (attori chiave: operatori)
Indicatori di risultato
Devono permettere di misurare i vantaggi immediati del
progetto. Un vantaggio è immediato se avviene quando ancora il
destinatario è direttamente in contatto con il programma.
Possono essere constatati nel momento in cui l’operatore
termina la sua azione. (attori chiave: destinatari diretti)
Indicatori di realizzazioneIndicatori di realizzazione
Le realizzazioni sono i prodotti concreti ed immediati
delle attività da intraprendere: 60 ore di corso di
formazione, 3 pubblicazioni, 1 video, 10 Km di strada.
In fase di elaborazione progettuale non essendo ancora
presenti realizzazioni, gli indicatori delle attività da
intraprendere sono sostituiti dalla specificazione del
Come, Chi, Quando e Dove alla base del piano di
attività, cioè dalle risorse fisiche e non fisiche, umane e
materiali (Mezzi). Le fonti di verifica non sono altro, in
questo caso, che i costi delle medesime attività.
Le realizzazioni sono i prodotti concreti ed immediati
delle attività da intraprendere: 60 ore di corso di
formazione, 3 pubblicazioni, 1 video, 10 Km di strada.
In fase di elaborazione progettuale non essendo ancora
presenti realizzazioni, gli indicatori delle attività da
intraprendere sono sostituiti dalla specificazione del
Come, Chi, Quando e Dove alla base del piano di
attività, cioè dalle risorse fisiche e non fisiche, umane e
materiali (Mezzi). Le fonti di verifica non sono altro, in
questo caso, che i costi delle medesime attività.
Alessandro Dattilo ES-COM
Vanno descritte per assicurarsi che su obiettivi e
risultati si possano ottenere informazioni accurate in
termini operativi;
Possono essere: esterne al progetto, destinando
fondi specifici per pagare le informazioni; interne al
progetto, pianificando l’attività di raccolta delle
informazioni necessarie
Vanno descritte per assicurarsi che su obiettivi e
risultati si possano ottenere informazioni accurate in
termini operativi;
Possono essere: esterne al progetto, destinando
fondi specifici per pagare le informazioni; interne al
progetto, pianificando l’attività di raccolta delle
informazioni necessarie
Logical Framework Matrix
Fonti di verifica degli indicatori
Logical Framework Matrix
Fonti di verifica degli indicatori
I mezzi per verificare gli indicatori devono essere
identificati nel momento in cui gli indicatori vengono
formulati
E’ necessario specificare:
- Come le informazioni saranno raccolte;
- Chi fornisce e chi raccoglie le informazioni;
- Quando e con quale regolarità
I mezzi per verificare gli indicatori devono essere
identificati nel momento in cui gli indicatori vengono
formulati
E’ necessario specificare:
- Come le informazioni saranno raccolte;
- Chi fornisce e chi raccoglie le informazioni;
- Quando e con quale regolarità
Logical Framework Matrix
Fonti di verifica degli indicatori
Logical Framework Matrix
Fonti di verifica degli indicatori
Alessandro Dattilo ES-COM
Riassumendo
Criterio di valutazione Definizione A quale domanda risponde
IMPATTO Misura gli effetti (vantaggi
sociali, economici) di medio
e lungo periodo provocati
dal progetto nel contesto
di riferimento
Quali reali cambiamenti
l’iniziativa ha provocato
nella collettività?
Ob. GENERALE
RILEVANZA/UTILITA’ Verifica il grado in cui i
servizi del progetto sono
importanti per i beneficiari
In che misura il progetto è
stato utile per i beneficiari?
Ob. SPECIFICO
EFFICACIA Misura il grado in cui i
servizi/prodotti hanno
consentito al target di
raggiungere i benefici
I servizi/prodotti hanno
apportato benefici al target
RISULTATI ATTESI
EFFICIENZA Quantità/qualità dei servizi
offerti in relazione ai
costi/tempi
Sono stati raggiunti gli
obiettivi utilizzando le
risorse e nei tempi previsti?
ATTIVITA’
La Valutazione
FONTI DI VERIFICA
Specificate al momento della formulazione degli
indicatori:
• le fonti da cui provengono le informazioni;
• gli strumenti e i metodi di raccolta delle
informazioni;
• la forma (rapporti del progetto, documenti
contabili, statistiche ufficiali, inchieste ad hoc. ecc.);
• la frequenza (mensile, annuale, episodica,…).
La credibilità delle fonti garantisce la serietà del
progetto.
FONTI DI VERIFICA
Specificate al momento della formulazione degli
indicatori:
• le fonti da cui provengono le informazioni;
• gli strumenti e i metodi di raccolta delle
informazioni;
• la forma (rapporti del progetto, documenti
contabili, statistiche ufficiali, inchieste ad hoc. ecc.);
• la frequenza (mensile, annuale, episodica,…).
La credibilità delle fonti garantisce la serietà del
progetto. Alessandro Dattilo ES-COM
La fase di pianificazione: Ipotesi (4°colonna)
Condizioni necessarie, ma non sufficienti, affinchè il progetto abbia
successo. Sono condizioni non controllabili dagli attori ma
sufficientemente realistiche e durature. Gli interventi progettuali,
spesso per mancanza di risorse o di competenza degli attori, non
possono operare in più settori allo stesso tempo.
ObiettiviObiettivi
GeneraliGenerali
ScopoScopo
RisultatiRisultati
AttivitàAttività
IpotesiIpotesi
Pre-condizioniPre-condizioni
Logica diLogica di
interventointervento
++
++
++
Come identificare le Ipotesi?
Nella redazione di un progetto diventa essenziale capire e riuscire a
giudicare l’influenza che le condizioni esterne possono esercitare sul
progetto.
Schema di giudizio delle condizioni:
Il fattore esterno è importante?Il fattore esterno è importante?
SiSi NoNo
Probabilità di realizzazioneProbabilità di realizzazione
Quasi certaQuasi certa
Cond. probabileCond. probabile
Cond.improbabileCond.improbabile
Non includo nel LogframeNon includo nel Logframe
Non includo nel LogframeNon includo nel Logframe
Includo come condizioneIncludo come condizione
EE’’ possibile riformulare il progetto?possibile riformulare il progetto?
SiSi
Riformulazione del progettoRiformulazione del progetto
secondo le nuove condizionisecondo le nuove condizioni
NoNo
Il progetto non è più fattibileIl progetto non è più fattibile
Logica di intervento Indicatori Fonti di verifica
Obiettivi
Generali
► Aumento dell’occupazione nel settore
manifatturiero
► Miglioramento delle condizioni per le
donne
► Aumento dal 40 al 50% del
tasso di occupazione delle
donne con oltre 35 anni dei
paesi delle aree con problemi di
accessibilità entro 3 anni
► ISTAT:
Rilevamento
trimestrale
Indicatori Mercato
del Lavoro
Obiettivi
Specifici
► Donne inserite nel mercato del lavoro
► Aumento dei servizi per le donne
► Variazione del numero di
inserimenti femminili nel
Mercato del Lavoro
► ISTAT:
Rilevamento
trimestrale
Indicatori Mercato
del Lavoro
► Indagini ad hoc
della Regione
Risultati ► Donne in possesso di adeguate
competenze professionali
► Donne assistite nella creazione di
impresa
► Incremento del numero di
imprese femminili
► ……..
► Banca dati
Movimprese
Attività ► Corsi di formazione professionale per
donne
► Creazione sportelli informativi sulla
creazione di impresa
► Numero di corsi realizzati
► Numero di sportelli attivati
► Indagini ad hoc
svolte dall’Agenzia
del Lavoro
Regionale
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ
•Definizione delle sequenze delle attività e della
loro reciproca interdipendenza, successione
temporale e durata;
• Identificazione di indicatori di prestazione per gli
obiettivi a breve termine (performance
milestones);
• Attribuzione di compiti e responsabilità.
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ
•Definizione delle sequenze delle attività e della
loro reciproca interdipendenza, successione
temporale e durata;
• Identificazione di indicatori di prestazione per gli
obiettivi a breve termine (performance
milestones);
• Attribuzione di compiti e responsabilità.
Alessandro Dattilo ES-COM
Alessandro Dattilo ES-COM
Alessandro Dattilo ES-COM
Alessandro Dattilo ES-COM
Alessandro Dattilo ES-COM
Alessandro Dattilo ES-COM
Workpackage Breakdown Structure
Per ogni work package anche detto work stream
(flusso di lavoro):
• Identificazione azioni da compiere
• Applicazione delle metodologie più appropriate
• Identificazione delle risorse necessarie
• Determinazione della successione e della
correlazione delle azioni
Strumento di rappresentazione del progetto che suddivide le
attività fino al grado di dettaglio necessario per una
pianificazione ed un controllo adeguati
Workpackages
ciascun WP
Tasks Attività a livello micro
Milestone
Deliverable
Risultati
Tempi
Costi
Ruoli (chi fa cosa)
Attività
Azioni
Diagramma di Gantt
T 0 T 1 T 2 T 3 T n
WP 1
WP 2
WP 3
WP 4
WP 5
WP 6
WP 7
Diagramma a barre che lega pacchetti di attività al tempo
necessario per portarli a termine
Verifica Finale del Logical FrameworkVerifica Finale del Logical Framework
• La logica verticale è completa e corretta (Efficacia)
• Gli indicatori e le fonti di verifica sono accessibili e affidabili
• Le condizioni di partenza sono realistiche
• Le Ipotesi sono realistiche e complete
• I rischi sono accettabili
• Le probabilità di riuscita sono elevate
• I fattori di qualità sono stati presi in considerazione, ed
eventualmente tradotti in attività, risultati o ipotesi
• I benefici giustificano i costi (Efficienza)
• La logica verticale è completa e corretta (Efficacia)
• Gli indicatori e le fonti di verifica sono accessibili e affidabili
• Le condizioni di partenza sono realistiche
• Le Ipotesi sono realistiche e complete
• I rischi sono accettabili
• Le probabilità di riuscita sono elevate
• I fattori di qualità sono stati presi in considerazione, ed
eventualmente tradotti in attività, risultati o ipotesi
• I benefici giustificano i costi (Efficienza)
Verifica Finale del Logical FrameworkVerifica Finale del Logical Framework
• La logica verticale è completa e corretta (Efficacia)
• Gli indicatori e le fonti di verifica sono accessibili e affidabili
• Le condizioni di partenza sono realistiche
• Le Ipotesi sono realistiche e complete
• I rischi sono accettabili
• Le probabilità di riuscita sono elevate
• I fattori di qualità sono stati presi in considerazione, ed
eventualmente tradotti in attività, risultati o ipotesi
• I benefici giustificano i costi (Efficienza)
• La logica verticale è completa e corretta (Efficacia)
• Gli indicatori e le fonti di verifica sono accessibili e affidabili
• Le condizioni di partenza sono realistiche
• Le Ipotesi sono realistiche e complete
• I rischi sono accettabili
• Le probabilità di riuscita sono elevate
• I fattori di qualità sono stati presi in considerazione, ed
eventualmente tradotti in attività, risultati o ipotesi
• I benefici giustificano i costi (Efficienza)
Alessandro Dattilo ES-COM
ESERCITAZIONE
PROBLEMA GENERALE
Elevati tassi di mortalità materna ed infantile
Caso Studio – Albero dei problemi
Elevati tassi di mortalità
materna ed infantile
Elevata incidenza di gravi
complicazioni alla nascita
Elevati tassi di infezione
nei neonati e bambini
Elevati tassi di infezioni neo-
natali e post parto
Bassi livelli di igiene e
cura sanitaria
Pressioni
commerciali ad
utilizzare
surrogati del
latte materno
Scarsa
disponibilità
stagionale di
cibo ad alto
contenuto
proteico
Titubanza delle
madri nel
frequentare le
cliniche
Scarsa e
inadeguata
copertura
territoriale delle
cliniche
Scarsità di
medicinali
Personale
scarsamente
qualificato
Complicazioni alla nascita diagnosticate in
ritardo o non diagnosticate
Bassa frequentazione delle
cliniche rurali
CAUSEEFFETTI
Pochi bambini e
neonati vaccinati
Basso livello di nutrizione
di neonati e bambini
Caso Studio – Albero dei degli obiettivi
Ridotti tassi di mortalità
infantile
Ridotta incidenza di gravi
complicazioni alla nascita
Ridotti tassi di infezione
nei neonati e bambini
Ridotti livelli di infezioni neo-
natali e post parto
Migliorate condizioni igieniche e
di cura dei pazienti
Incrementata
proporzione di
bambini allattati
naturalmente
Incrementata
disponibilità
stagionale di
cibo ad alto
contenuto
proteico
Più madri
disposte a
frequentare le
cliniche
Estensione della
copertura
territoriale delle
cliniche rurali
Disponibilità
sufficiente di
medicinali
Personale
meglio
qualificato
Migliorata diagnosi delle
complicazioni alla nascita
Incrementata frequentazione
delle cliniche rurali da parte
delle madri
MEZZISCOPI
Migliorato livello di nutrizione
di neonati e bambini
Aumento delle vaccinazioni
per neonati e bambini
Caso Studio – Analisi delle strategie
Ridotti tassi di mortalità
infantile
Ridotta incidenza di gravi
complicazioni alla nascita
Ridotti tassi di infezione nei
neonati e bambini
Ridotti livelli di infezioni neo-
natali e post parto
Migliorate condizioni igieniche e
di cura dei pazienti
Incrementata
proporzione di
bambini allattati
naturalmente
Incrementata
disponibilità
stagionale di
cibo ad alto
contenuto
proteico
Più madri
disposte a
frequentare le
cliniche
Estensione della
copertura
territoriale delle
cliniche rurali
Disponibilità
sufficiente di
medicinali
Personale
meglio
qualificato
Migliorata diagnosi delle
complicazioni alla nascita
Incrementata frequentazione
delle cliniche rurali da parte delle
madri
Migliorato livello di nutrizione di
neonati e bambini
Aumento delle vaccinazioni
per neonati e bambini
Strategia di nutrizione Strategia di assistenza
sanitaria primaria
Strategia di assistenza
sanitaria secondaria
Caso Studio – Logical Framework (1 di 2)
Ridotta incidenza di gravi
complicazioni alla nascita
Ridotti tassi di mortalità
infantile
Ridotti livelli di infezioni
neo-natali e post parto
Ridotti tassi di infezione
nei neonati e bambini
Livello Obiettivo
Generale
Livello Obiettivi
Specifici
Livello Risultati
Livello Attività Rendere operativi i
macchinari di clinica
Identificare e formare
assistenti al parto
Migliorare le capacità
professionali
Migliorare la gestione e
il controllo dei fondi
Aumentare il personale
Disponibilità sufficiente
di medicinali
Sviluppare nuove
procedure
Formare il personale
Migliorate condizioni
igieniche e di cura dei
pazienti
Migliorata diagnosi delle
complicazioni alla nascita
Incrementata
frequentazione delle
cliniche rurali da parte
delle madri
Migliorato livello di
nutrizione di neonati e
bambini
Aumento delle
vaccinazioni per neonati e
bambini
Caso Studio – Logical Framework (2 di 2)
►Riduzione dei tassi di
mortalità materna ed infantile
►Riduzione da X a Y entro il 20xx del tasso di
mortalità dei bambini al di sotto di 1 anno, di 5
anni, delle donne in gravidanza ed in allattamento
►Analisi sulle condizioni di
salute prima, in itinere e a
progetto completato (Dip. di
statistica)
►Migliorare le condizioni di
salute delle donne in
gravidanza ed in allattamento
e di bambini e neonati
►Misura della riduzione dei tassi di infezione post-
parto e neo-natali negli ospedali rurali
►…
►Registri di ospedali e cliniche,
analizzati durante e dopo il
progetto
►…
►Riduzione dell’inc.
malattie infettive nei
gruppi familiari
1.Istituire un Servizio Sanitario
Primario a livello distrettuale
►Incremento da X a Y entro il 200xx del numero di
villaggi provvisti di regolare SSP
►…
►Registri di accettazione delle
cliniche (analisi trimestrale)
►…
►Madri disposte a
frequentare le cliniche
►…
2.Migliorare la qualità e
l’efficienza del Servizio
Sanitario Secondario
►Incremento da X a Y entro il 20xx del numero di
pazienti curati
►…
►Registri ospedalieri, analizzati
trimestralmente
►…
1.1 Rinnovare e sostituire i
macchinari per le cliniche,
arredi ed il materiale clinico
1.2 …
Risorse:
►Assistenza tecnica
►Materiale
►Forniture mediche
(Si vedano tabelle di attività e schede di spesa)
Spese:
►Spese correnti
►Spese ad hoc
(Si veda il budget)
►Che il Dipartimento
della Salute mantenga
a livello pre-progetto il
finanziamento in
termini reali
►…2.1 Rinnovare i locali di
soggiorno per il personale
2.2 …
Logica di intervento Indicatori Fonti di verifica Condizioni
Ob.Gen.Ob.Spec.RisultatiAttesiAttività
Pre-condizione: realizzato l’Atto di Decentramento che metta in grado l’Ufficio Provinciale della Salute di razionalizzare il sistema di gest. del personale
4 5
Risultato: 1. Miglioramento della qualità dei servizi
secondari di assistenza sanitaria
Attività: 1.1 Disegnare e realizzare la formazione del
personale per la cura dei pazienti
1.1.1 Realizzare valutazione dei bisogni di
formazione del personale
1.1.2 Progettare moduli di formazione
1.1.3 Dirigere la formazione
Deliverables (e milestones)
1 = Piano attività completato per la
fine del mese
2 = Moduli di formazione assistenza
pazienti completati per fine mese 3
3 = Formazione del personale delle
cliniche in servizi migliorati
per fine mese 5
4 = Rapporto di valutazione esterna
completato per mese 2
5 = Nuove procedure finalizzate
per mese 4
1 2 3
Caso Studio – Attività
Key
PA=Esperto di progetto
TA=Esperto di Formazione
L=Ruolo principale
S=Ruolo di sostegno
Attività Mese 1 Mese 2 Mese 3 Mese 4 Mese 5 Ecc.
PA TA Ecc.
L
L
L
L
L
L
L
S
1
2
3
4
5
6
7
Lista delle attività principali
Chiarire sequenza ed
interdipendenze
Valutare l’inizio, la durata e la
conclusione dei compiti
Definire i deliverables e le
milestones
Definire le necessarie
qualifiche professionali
Assegnare i compiti tra i
componenti del gruppo di
lavoro
Dividere le attività in sottoattività
ben definite
Legenda
1
2
3
4
5
6
7
Caso Studio – Spese
Attività/Risorse
Unità
Quantità per periodo
Costoperunità
FontediFinanz.
Costo per periodo
Totale
Q1 Q2 … Q1 Q2 …
1.1 Disegnare e realizzare il programma di formazione del
personale per la cura dei pazienti
Materiale
Computer
Fotocopiatrice
Stampante
Compensi e stipendi
Personale esterno
Personale d’ufficio
Ecc…
No
No
No
Gu
Gu
2
1
2
6
3
6
3
…
…
1.000
5.000
500
1.700
900
UE
UE
UE
Reg
Reg
2.000
5.000
1.000
10.200
2.700
-
-
-
10.200
2.700
…
…
2.000
5.000
1.000
40.800
10.800
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
1
2 3
4
5
6 7 8
9
10
Lista Attività
Inserire le risorse nelle categorie
di spesa
Specificare le unità
Specificare le quantità per periodi
determinati
Quantificare i costi per unità
Identificare le fonti di finanziamento
Assegnare i codici di spesa
Schedare i costi per periodi
determinati
Calcolare il totaleSpecificare le categorie di spesa
Legenda
Alessandro Dattilo ES-COM
Grazie per l’attenzione!
Alessandro Dattilo
Agenzia per l’integrazione Europea
ES-COM Esprit Communautaire
www.es-com.it a.dattilo@es-com.it

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Progetto Informazione Europa

  • 2. Fondi europei Italia contributore netto Fondi europei Italia contributore netto Italia “contribuente netto”, con un saldo negativo (30,3 miliardi di euro) tra risorse messe a disposizione e risorse accreditate dall’UE (rispettivamente 135,3 e 105 miliardi di euro, f. Eurispes) In particolare sul fronte dei fondi diretti, delle quasi 115 mila operazioni di finanziamento in ricerca, istruzione, energia e trasporti, cultura, ambiente, sanità – per un totale di quasi 48 miliardi di euro – l’Italia riceve meno dell’11% (più o meno 5 miliardi di euro)
  • 3. Incapacità di programmazione Alessandro Dattilo ES-COM Scarsa capacità di progettazione La realtà italiana
  • 4. • Perché usare il PCM? Passate esperienze Soluzioni ►Quadro strategico confuso ►Scarsa conoscenza del contesto ►Programmazione orientata verso le attività ►Risultati non verificabili ►Visione a breve termine ►Documenti di progetto incoerenti ►Mancanza di visione comune degli attori partecipanti ►Un approccio definito in maniera chiara ►Approfondita analisi del contesto ►Programmazione e realizzazione orientate al raggiungimento degli obiettivi ►Quantificazione e verificabilità dei risultati ►Privilegiare la sostenibilità ►Formati standardizzati ►Conoscenza condivisa degli obiettivi e del processo per raggiungerli
  • 5. Introduzione: Il Project Management Elementi principali: •Rendere chiari gli obiettivi dei progetti. •Tener conto dei fattori di qualità che garantiscono benefici di lungo termine. •Tener conto nella programmazione dei fondamentali obiettivi politici comunitari.
  • 6. I Principi del PCM  Assicurare un processo decisionale strutturato e ben informato (partenariato) Orientamento al beneficiario finale (workshop di pianificazione partecipata: nella fasi chiave del progetto e per la formulazione dello Scopo (Obiettivo specifico) Incorporazione degli aspetti di sostenibilità nel design del progetto Utilizzo dell’approccio del Logical Framework (LFA) per assicurare un approccio analitico al design ed al management del progetto Collegare gli obiettivi di ogni progetto agli obiettivi della Commissione ed agli obiettivi nazionali e settoriali del paese partner;
  • 7. 1. si basa sull’analisi dei problemi da cui poi scaturisce la logica dell’intervento 2. si fonda sulla relazione di causa-effetto tra i problemi e quindi tra gli obiettivi 3. si ispira alla “programmazione per obiettivi”, secondo la quale è opportuno stabilire prima gli obiettivi (intesi come benefici duraturi per i beneficiari dell’intervento) e solo dopo le attività da realizzare per il loro raggiungimento 4. E’ utile se si coinvolgono nella fase di progettazione i soggetti che a livello locale sono interessati ai problemi individuati (primi fra tutti i beneficiari cui il progetto è rivolto) Alessandro Dattilo ES-COM Caratteristiche del PCM e del LF
  • 8.
  • 9. 1. Macroprogrammazione Scopo prendere le decisioni “politiche” sull’idea di progetto valutare le priorità di sviluppo del partner a livello locale e internazionale Documenti di riferimento: politiche di sviluppo UE/nazionali/regionali, country strategy papers Scelte da Intraprendere: scelta programma di finanziamento, idea di progetto, focus sui settori, tipo di intervento, modalità di finanziamento
  • 10. 2. Identificazione Scopo: definire una prima idea di progetto, in linea con le politiche di sviluppo UE/nazionali/regionali Documenti di riferimento: studio di prefattibilità, “fiche” di progetto, bozza di proposta finanziaria Scelte da Intraprendere accettare, modificare o rigettare l’idea di progetto
  • 11. 3. Formulazione Scopo: definire la proposta progettuale nei dettagli; valutare se il progetto è fattibile e porta a risultati sostenibili Documenti di riferimento: studio di fattibilità, proposta tecnica e finanziaria definitiva Scelte da Intraprendere: approvare o meno il co-finanziamento e/o altre risorse proprie (staff)
  • 12. 4. Finanziamento Scopo: ottenere il contributo per co-finanziare il progetto Documenti di riferimento: corrispondenza con l’ente finanziatore (negoziazione) e grant agreement Scelte da Intraprendere: valutare eventuali riduzioni di co-finanziamento e/o variazioni nel progetto
  • 13. 5. Implementazione Scopo: realizzare l’intervento progettuale, suddiviso in fasi e azioni (WBS) Documenti di riferimento: Application Form, manuale di rendicontazione, progress/final report, monitoraggio Scelte da Intraprendere: valutare eventuali variazioni (di metodo, di intervento, di budget) rispetto al progetto approvato
  • 14. 6. Valutazione Scopo: analizzare i risultati ottenuti e gli eventuali scostamenti Documenti di riferimento: report di valutazione di qualità Scelte da Intraprendere: avviare un follow-up di progetto, oppure terminare
  • 15.
  • 16. Cosa è un Logical Framework • Procedimento analitico che permette di definire gli elementi strutturali di un progetto e i nessi causali che intercorrono tra essi • Il logframe diventa la base di partenza per la creazione di altri strumenti di programmazione quali budget, piani di lavoro, monitoraggio etc… N.B. il logframe è uno strumento: non garantisce di per se la buona riuscita di un progetto. Quest’ultima, oltre che dalla capacità di chi lo prepara, può dipendere anche da fattori esterni imprevisti o, addirittura, imprevedibili.
  • 17. 17 GOPP: Goal-oriented project planning L’approccio si basa sul concetto di “programmazione per obiettivi” contrapposto alla “programmazione per attività” Nel caso della programmazione per attività, si parte dalle attività che diventano cosi’ dati di fatto o vincoli al progetto stesso. Nella programmazione per obiettivi si identifica l’obiettivo “finale” dell’intervento: definito come beneficio per il target-group o cliente, e successivamente si identificano quei sotto-obiettivi necessari per raggiungerlo: “Se vogliamo ottenere questo obiettivo/beneficio di cosa abbiamo bisogno?”. L’approccio si basa sul concetto di “programmazione per obiettivi” contrapposto alla “programmazione per attività” Nel caso della programmazione per attività, si parte dalle attività che diventano cosi’ dati di fatto o vincoli al progetto stesso. Nella programmazione per obiettivi si identifica l’obiettivo “finale” dell’intervento: definito come beneficio per il target-group o cliente, e successivamente si identificano quei sotto-obiettivi necessari per raggiungerlo: “Se vogliamo ottenere questo obiettivo/beneficio di cosa abbiamo bisogno?”.
  • 18. Da una programmazione per attività…
  • 19. Ad una programmazione per obiettivi Modifica legislazione Corsi di formazioneIncentivi alle imprese Affitti ridottiPreparazione adeguata al mondo del lavoro Nuove assunzioni facilitate Giovani stabilmente inseriti nel mondo del lavoro
  • 20. Alessandro Dattilo ES-COM PRINCIPALI CATEGORIE DI BENEFICIARI DEL PROGETTO GRUPPI TARGET Fruiranno dei servizi e dei prodotti del progetto Destinatari dei risultati del progetto BENEFICIARI DIRETTI Traggono vantaggio dal raggiungimento del Project Purpose Destinatari dello scopo del progetto Hanno un bisogno specifico che il progetto intende soddisfare BENEFICIARI INDIRETTI Ricavano una influenza positiva dal progetto Destinatari degli obiettivi generali
  • 21. Alessandro Dattilo ES-COM ESEMPIO Progetto che intende facilitare l’inserimento lavorativo degli studenti di un istituto di formazione professionale, innalzando la qualità formativa attraverso l’incremento dei corsi di aggiornamento a disposizione degli insegnanti GRUPPO TARGET Corpo docente destinatario dei corsi di aggiornamento BENEFICIARI DIRETTI Studenti che troveranno una migliore risposta al bisogno di inserimento professionale BENEFICIARI INDIRETTI Le Imprese che disporranno di manodopora più qualificata
  • 22. 22 La progettazione attraverso il Logical Framework: due fasi La costruzione di un logframe prevede un percorso in due fasi: Fase di analisi Fase di pianificazione (o progettazione in senso stretto). Queste due fasi del percorso rappresentano il metodo operativo utilizzato nei due momenti del Ciclo di progetto della Ideazione e della Formulazione ProgrammazioneProgrammazione Ideazione FormulazioneImplementazione Finanziamento Valutazione AnalisiAnalisi PianificazionePianificazione
  • 23. PIANIFICAZIONE (LF, WBS, Piano finanziario) Individuazione dei bisogni e delle necessità che il progetto mira a soddisfare Obiettivo: assicurare che le idee del progetto siano rilevanti. FASE DI ANALISI L’idea di progetto viene declinata in dettagli operativi Obiettivo: assicurare la fattibilità e sostenibilità del progetto.
  • 24. Fase di Analisi: il contesto di riferimento Fornire una descrizione completa della realtà in cui si vuole intervenire con riferimento alle condizioni di vita dei beneficiari;  Stabilire i nessi causali nell’ambito dei problemi e degli obiettivi;  Fotografare la situazione problematica nella quale i diversi soggetti interessati (stakeholder) si possono riconoscere e identificare. Passaggi fondamentali: Analisi degli Stakeholder l’analisi dei problemi e degli obiettivi l’identificazione degli ambiti di intervento (clustering) e delle strategie Alessandro Dattilo ES-COM
  • 25. Analisi territoriale/del contesto: rappresenta il momento in cui l’idea progettuale si forma e permette una “naturale” emersione dei bisogni del contesto territoriale oggetto dellintervento. (Il bisogno diventa poi obiettivo da raggiungere tramite dei risultati). L’analisi dettagliata del contesto in cui si vuole intervenire può essere condotta su basi statistiche, economiche, legislative, documentali, ecc…, e permette di individuare problemi, vincoli e opportunità ai quali l’azione progettuale dovrà indirizzarsi. Valutazione iniziale: scaturisce da una attenta analisi di problemi, bisogni, situazioni di disagio/mancanza presenti nei soggetti target. Permette inoltre di testare la disponibilità dei soggetti interessati ad accogliere l’intervento progettuale. Problemi da risolvere: è l’identificazione specifica e dettagliata di tutti i problemi che interessano la situazione presa in considerazione: si procede alla individuazione di una situazione negativa attuale ed oggettiva e delle relative possibili cause, ponendo particolare attenzione a non confondere il problema con la possibile soluzione. E’ ricorrente l’errore di impostare la formulazione dei problemi in termini di mancanza di qualcosa; in tal modo non si identifica il vero problema dei beneficiari dell’intervento, ma si delinea già una delle possibili soluzioni al problema. Analisi territoriale/del contesto: rappresenta il momento in cui l’idea progettuale si forma e permette una “naturale” emersione dei bisogni del contesto territoriale oggetto dellintervento. (Il bisogno diventa poi obiettivo da raggiungere tramite dei risultati). L’analisi dettagliata del contesto in cui si vuole intervenire può essere condotta su basi statistiche, economiche, legislative, documentali, ecc…, e permette di individuare problemi, vincoli e opportunità ai quali l’azione progettuale dovrà indirizzarsi. Valutazione iniziale: scaturisce da una attenta analisi di problemi, bisogni, situazioni di disagio/mancanza presenti nei soggetti target. Permette inoltre di testare la disponibilità dei soggetti interessati ad accogliere l’intervento progettuale. Problemi da risolvere: è l’identificazione specifica e dettagliata di tutti i problemi che interessano la situazione presa in considerazione: si procede alla individuazione di una situazione negativa attuale ed oggettiva e delle relative possibili cause, ponendo particolare attenzione a non confondere il problema con la possibile soluzione. E’ ricorrente l’errore di impostare la formulazione dei problemi in termini di mancanza di qualcosa; in tal modo non si identifica il vero problema dei beneficiari dell’intervento, ma si delinea già una delle possibili soluzioni al problema. Fase di Analisi: il contesto di riferimento
  • 26. Alessandro Dattilo ES-COM Beneficiari/Attori/Altri partners: sono i soggetti pubblici e privati, rappresentativi di interessi, seppur diversi, relativi alla situazione di riferimento ed in grado di apportare un contributo per il miglioramento delle condizioni esaminate. Vi rientrano i soggetti direttamente coinvolti, ovvero beneficiari diretti ed indiretti: operatori del progetto, controparte (partners principali del progetto), soggetti istituzionali o paraistituzionali, nonché eventuali partners internazionali, nazionali o locali (per ciascuno di questi è necessario indicare il livello di coinvolgimento, ovvero il grado di partenerariato). I beneficiari direttamente coinvolti nel progetto devono essere espressi in termini quantitativi. Elementi di vitalità del progetto: prerequisiti indispensabili per la realizzazione dell’intervento (in termini di vincoli e risorse: fattori esterni che possano impedirne la realizzazione o, al contrario, condizioni favorevoli alla realizzazione del progetto proposto). Beneficiari/Attori/Altri partners: sono i soggetti pubblici e privati, rappresentativi di interessi, seppur diversi, relativi alla situazione di riferimento ed in grado di apportare un contributo per il miglioramento delle condizioni esaminate. Vi rientrano i soggetti direttamente coinvolti, ovvero beneficiari diretti ed indiretti: operatori del progetto, controparte (partners principali del progetto), soggetti istituzionali o paraistituzionali, nonché eventuali partners internazionali, nazionali o locali (per ciascuno di questi è necessario indicare il livello di coinvolgimento, ovvero il grado di partenerariato). I beneficiari direttamente coinvolti nel progetto devono essere espressi in termini quantitativi. Elementi di vitalità del progetto: prerequisiti indispensabili per la realizzazione dell’intervento (in termini di vincoli e risorse: fattori esterni che possano impedirne la realizzazione o, al contrario, condizioni favorevoli alla realizzazione del progetto proposto). Fase di Analisi: il contesto di riferimento
  • 27. Fase di analisi La fase si articola in 4 momenti: Analisi degli Stakeholder Analisi dei Problemi Analisi degli Obiettivi Analisi delle Strategie
  • 28. Fase di Analisi: Stakeholder Analysis Per Stakeholders si intendono tutti quei soggetti che, in qualsiasi modo, verranno a contatto con il progetto. Non solo quindi come parti attive ma anche come beneficiari del progetto stesso. Una completa analisi diventa strumento indispensabile per la buona riuscita del progetto. Principali tipologie di stakeholders: Istituzioni Nazionali e Internazionali Imprese pubbliche e private Organizzazioni Locali, Comunità Locali
  • 29. Considerazioni sull’AS E’ bene costruire una mappa degli stakeholders prima di iniziare una progettazione di tipo partecipato, aggiornandola costantemente e utilizzandola anche nella fase della progettazione operativa per definire e monitorare l’effettivo impegno di ogni soggetto Stakeholder Caratteristic he rilevanti Contributi/ condiziona menti esercitabili Aspettative sul progetto Benefici/ negatività che il progetto può apportare al soggetto Azioni utili a favorire il coinvolgime nto Soggetto ------Progetto Progetto ---- Soggetto
  • 30. Analisi degli attori-chiave Questa analisi porta a definire qual è il tipo di contributo che ciascuno degli attori-chiave o stakeholder apporta all’entità (alla situazione di partenza, quindi, o al suo miglioramento) e qual è l’interesse che riceve da un miglioramento di questa entità. Attore Contributo Interesse/ Aspettative Nome e descrizione della organizzazione Attività usuale e cosa offre specificamente alla partnership Cosa è necessario e cosa ci si aspetta dalla partnership
  • 31. Alessandro Dattilo ES-COM Esempio Intervento volto all’inserimento lavorativo delle donne coinvolte nei processi di ristrutturazione aziendale Realizziamo la matrice degli stakeholders Indichiamo il contributo e gli interessi/aspettative matrice degli stakeholders
  • 32. Analisi degli attori-chiave. Esempio Inserimento lavorativo delle donne coinvolte nei processi di ristrutturazione aziendale Espansione dell’attività Visibilità pubblica Know-how tecnico Fondi Società di sviluppo imprenditorialità Acquisizione nuove commesseCapacità didattiche e strutture (aule, laboratori ecc.) Centri di formazione professionale ConsensoRisorse Economiche Competenze legislative Comuni dell’area Manodopera più qualificataDisponibilità ad assumereImprese Aumento occupazione Femminile Conoscenza dei problemiAssociazioni di donne Interessi/aspettativeContributoPartner
  • 33. Fase di analisi: Problem Analysis Identificare gli aspetti problematici di una situazione e stabilire delle relazioni di causa-effetto tra i vari problemi esistenti che devono essere: ►Reali, basati cioè su fatti concreti e non su idee o opinioni ►Oggettivi, basati su fatti certi e dimostrabili ►Espressi in termini negativi, che rappresentino quindi delle condizioni negative attuali e non delle soluzioni ►Chiari, comprensibili quindi da tutti ►Specifici, riferiti cioè a aspetti o elementi precisi (persone, luoghi, tempi, quantità, ecc.)
  • 34. Alessandro Dattilo ES-COM Due difficoltà ricorrenti: ►Una specificazione inadeguata dei problemi Es. “scarse capacità di gestione” diventa “inadeguato controllo finanziario” ►La loro formulazione in termini di “assenza di” a volte non descrive le problematiche da risolvere. Es. “assenza di formazione adeguata del personale” può dirigere l’intervento verso un problema assente (es. la formazione del personale) quando il problema reale è un altro (es. modalità di assunzione e gestione del personale).
  • 35. La struttura generale dell’albero dei problemi Problema principale Problema/causa 1 Problema/causa 2 Problema/causa 3 Problema/ causa 1.1. Problema/effetto 1 Problema/effetto 2.1. Problema/effetto 2 Problema/effetto 3 Problema/effetto 2.2.
  • 36. Identifichiamo le cause del problema principale “DONNE ESCLUSE DAL MONDO DEL LAVORO” e costruiamo un albero in grado di raffigurare fedelmente la situazione di partenza. Identifichiamo le cause del problema principale “DONNE ESCLUSE DAL MONDO DEL LAVORO” e costruiamo un albero in grado di raffigurare fedelmente la situazione di partenza. Alessandro Dattilo ES-COM Albero dei problemi
  • 37. Identificazione dei problemi Molte donne vivono in zone con problemi di accessibilità (ad es. zone montane o isolate) o dove non hanno accesso alle informazioni Redditi familiari ancora troppo bassi caratterizzano spesso queste zone depresse Si rileva una carenza di servizi e strutture a supporto dell’integrazione sociale e lavorativa femminile. Le donne hanno difficoltà ad accettare impieghi lontano dal proprio Comune di residenza perché non saprebbero dove lasciare i propri figli Il sistema regionale di formazione professionale non consente di ottenere una formazione al passo con le esigenze del mercato del lavoro Le imprese non effettuano nuove assunzioni
  • 38. Albero dei problemi Bassi redditi familiari Donne escluse dal mondo del lavoro Le donne non posseggono adeguate competenze professionali Il sistema formativo non fornisce una preparazione adeguata alle esigenze Le donne non riescono a costruire imprese individuali Le imprese non effettuano nuove assunzioni Le donne non sanno a chi lasciare i figli Le donne hanno difficoltà a raggiungere il posto Le donne non hanno accesso al credito Le donne non sono informate sulle possibilità di auto-impiego Costo del lavoro elevato Pressione fiscale elevata Programmazio ne territoriale dei servizi inadeguata Infrastrutture varie poco sviluppate Le donne non hanno la patente CAUSEEFFETTI
  • 39. Fase di Analisi: Analisi degli Obiettivi – descrive una raffigurazione positiva della realtà qualora tutti i problemi fossero risolti (convertire i problemi in situazioni positive già raggiunte) – Verificare la gerarchia degli obiettivi (che potrebbero diventare delle milestones) – Illustrare le relazioni tra mezzi utilizzati e fini preposti Il progetto potrà/dovrà scegliere di raggiungere solo alcuni degli obiettivi così raffigurati.
  • 40. 40 La definizione degli obiettivi del progetto Gli Obiettivi del progetto debbono essere •POCHI •Obiettivi finali e non mezzi per raggiungere gli obiettivi •Chiari e comprensibili •In Relazione con il Piano di lavoro •In relazione con il topic scelto!
  • 41. Identifichiamo gli obiettivi trasformando il precedente albero dei problemi in albero degli obiettivi Identifichiamo gli obiettivi trasformando il precedente albero dei problemi in albero degli obiettivi Alessandro Dattilo ES-COM Albero degli obiettivi
  • 42. Albero degli obiettivi Redditi familiari aumentati Donne inserite nel mondo del lavoro Le donne in possesso di adeguate competenze professionali Sistema formativo adeguato alle esigenze del mondo del lavoro Donne assistite nella creazione di un’impresa Nuove assunzioni facilitate Servizi materno/infantili disponibili Mobilità delle donne aumentata Accesso al credito garantito Donne informate sulle possibilità di auto-impiego Costo del lavoro ridotto Pressione fiscale ridotta Adeguata programmazione territoriale dei servizi Infrastrutture viarie sviluppate Donne con patente aumentate MEZZISCOPI
  • 43. Nell’albero degli obiettivi, i diversi gruppi di obiettivi similari in funzione delle capacità tecniche o del supporto istituzionale vengono chiamati Strategie. Questa fase prevede 2 momenti: 1. Individuazione delle diverse strategie per il perseguimento dell’Obiettivo del progetto 2. Scelta della strategia progettuale Fase di Analisi: Analysis of Strategies
  • 44. Fase di Analisi: Analysis of Strategies Percorso Logico: – Avere criteri chiari per scegliere le strategie – Identificare più di una strategia – Scegliere, applicando i criteri preposti, la strategia più idonea Da questa scelta si ricava la dimensione e la consistenza del progetto
  • 45. Tra i più importanti criteri per la selezione delle strategie:Tra i più importanti criteri per la selezione delle strategie: Alessandro Dattilo ES-COM Capacità tecnica e di networking sostenibilità innovazione attualità e priorità nazionali complementarietà con altri progetti in corso valutazione costi-benefici fattibilità tecnica impatto rispetto ad altre politiche trasversali
  • 46. Alessandro Dattilo ES-COM Analizzando l’albero degli obiettivi quali ambiti (cluster) di intervento riuscite a identificare??
  • 47. Identificazione degli ambiti di intervento Redditi familiari aumentati Donne inserite nel mondo del lavoro Le donne in possesso di adeguate competenze professionali Sistema formativo adeguato alle esigenze del mondo del lavoro Donne assistite nella creazione di un’impresa Nuove assunzioni facilitate Servizi materno/infantili disponibili Mobilità delle donne aumentata Accesso al credito garantito Donne informate sulle possibilità di auto-impiego Costo del lavoro ridotto Pressione fiscale ridotta Adeguata programmazione territoriale dei servizi Infrastrutture viarie sviluppate Donne con patente aumentate Formazione Imprenditoria Politica Serv. Sociali Trasporti
  • 48. Alessandro Dattilo ES-COM A questo punto dovremmo avere identificato •Un tema principale (scelto o “dato”) •Una serie di soggetti che potrebbero diventare dei partner •Un problema principale e le sue radici •Un obiettivo specifico e delle eventuali milestones •Diverse tematiche di intervento collegate a strategie di azione A questo punto dovremmo avere identificato •Un tema principale (scelto o “dato”) •Una serie di soggetti che potrebbero diventare dei partner •Un problema principale e le sue radici •Un obiettivo specifico e delle eventuali milestones •Diverse tematiche di intervento collegate a strategie di azione
  • 49. Alessandro Dattilo ES-COM Fase di pianificazione con Il QUADRO LOGICO Fase di pianificazione con Il QUADRO LOGICO
  • 50. Obiettivo generale: identifica i benefici sociali e/o economici di lungo termine che il programma/progetto sarà in grado di garantire all’intera collettività di riferimento e non soltanto ai diretti beneficiari dello stesso. Obiettivi specifici: rappresentano i vantaggi, in termini di miglioramento, delle condizioni socio-economiche di vita che i diretti beneficiari del progetto otterranno dalla attuazione dei servizi realizzati. E’ fondamentale che ogni obiettivo sia sempre verificabile e porti a risultati “reali e quantificabili”. Nella formulazione degli obiettivi è necessario assicurare la sostenibilità del progetto, ovvero, la misura in cui i benefici previsti dal progetto possano continuare a rinnovarsi successivamente all’interruzione dellintervento progettuale esterno. Risultati attesi: rappresentano i servizi o beni, espressi numericamente, che i beneficiari riceveranno grazie alle attività realizzate dal progetto. Attività/azioni: sono le azioni che saranno realizzate nell’ambito del progetto per raggiungere i risultati. Obiettivo generale: identifica i benefici sociali e/o economici di lungo termine che il programma/progetto sarà in grado di garantire all’intera collettività di riferimento e non soltanto ai diretti beneficiari dello stesso. Obiettivi specifici: rappresentano i vantaggi, in termini di miglioramento, delle condizioni socio-economiche di vita che i diretti beneficiari del progetto otterranno dalla attuazione dei servizi realizzati. E’ fondamentale che ogni obiettivo sia sempre verificabile e porti a risultati “reali e quantificabili”. Nella formulazione degli obiettivi è necessario assicurare la sostenibilità del progetto, ovvero, la misura in cui i benefici previsti dal progetto possano continuare a rinnovarsi successivamente all’interruzione dellintervento progettuale esterno. Risultati attesi: rappresentano i servizi o beni, espressi numericamente, che i beneficiari riceveranno grazie alle attività realizzate dal progetto. Attività/azioni: sono le azioni che saranno realizzate nell’ambito del progetto per raggiungere i risultati.
  • 51. Alessandro Dattilo ES-COM La fase di pianificazione: la logica di intervento (colonna 1) L’attività di progettazione è facilitata dal Logical Framework che racchiude la Logica d’intervento (Intervention Logic) del progetto e descrive le Condizioni pertinenti ed i possibili Rischi
  • 52. LFA: domande da farsi … 1.Perché il progetto è portato avanti (Intervention Logic) 2.Che cosa ci si aspetta di raggiungere (Intervention Logic and Indicators); 3.Come il progetto sta raggiungendo i suoi obiettivi (Activities, Means); 4.Quali fattori esterni sono cruciali per il suo successo (Assumptions); 5.Dove trovare le informazioni necessarie per un buon risultato (Sources of Verification); 6.Quali mezzi sono richiesti (Means); 7.Quante risorse saranno necessarie (Cost); 8.Quali pre-condizioni sono necessarie per il suo avviamento (Pre-conditions);
  • 53. La fase di pianificazione: intervention logic (colonna 1) La lettura dal basso verso l’alto permette di capire come attraverso l’organizzazione di date ATTIVITA si ottengono determinati RISULTATI attraverso i quali si raggiungono SCOPI PRECISI che contribuiscono al raggiungimento di OBIETTIVI GENERALI. ObiettiviObiettivi GeneraliGenerali Ob SpecificiOb Specifici RisultatiRisultati AttivitàAttività MezziMezzi Descrivono i benefici a lungoDescrivono i benefici a lungo terminetermine Descrivono gli obiettiviDescrivono gli obiettivi concreti da raggiungereconcreti da raggiungere Descrivono le conseguernze diretteDescrivono le conseguernze dirette delldell’attività’attività Descrivono lDescrivono l’ organizzazioni di beni,’ organizzazioni di beni, persone e mezzipersone e mezzi
  • 54. INDICATORI OGGETTIVAMENTE VERIFICABILI Perché definire degli indicatori: • Per chiarire le caratteristiche degli obiettivi generali, dell’obiettivo del progetto, dei risultati attesi; • Per dirigere il progetto più oggettivamente; • Per fornire una base per il monitoraggio e la valutazione in itinere e ex post. INDICATORI OGGETTIVAMENTE VERIFICABILI Perché definire degli indicatori: • Per chiarire le caratteristiche degli obiettivi generali, dell’obiettivo del progetto, dei risultati attesi; • Per dirigere il progetto più oggettivamente; • Per fornire una base per il monitoraggio e la valutazione in itinere e ex post. La fase di pianificazione: intervention logic (colonna 2)
  • 55. Al momento della formulazione degli indicatori devono essere specificate: • le fonti da cui provengono le informazioni su di essi; • gli strumenti e i metodi di raccolta delle informazioni; • la forma (rapporti del progetto, documenti contabili, statistiche ufficiali, inchieste ad hoc. ecc.); • la frequenza (mensile, annuale, episodica,…). Al momento della formulazione degli indicatori devono essere specificate: • le fonti da cui provengono le informazioni su di essi; • gli strumenti e i metodi di raccolta delle informazioni; • la forma (rapporti del progetto, documenti contabili, statistiche ufficiali, inchieste ad hoc. ecc.); • la frequenza (mensile, annuale, episodica,…). La fase di pianificazione: intervention logic (colonna 2)
  • 56. CARATTERISTICHE DEGLI INDICATORI SMART: • Specific in termini di quantità, qualità e tempestività • Measurable verificabili oggettivamente con costi accettabili • Available da fonti esistenti o con uno sforzo aggiuntivo • Relevant agli obiettivi del progetto e capaci di resistere ai cambiamenti • Timely Per essere effettivamente utili CARATTERISTICHE DEGLI INDICATORI SMART: • Specific in termini di quantità, qualità e tempestività • Measurable verificabili oggettivamente con costi accettabili • Available da fonti esistenti o con uno sforzo aggiuntivo • Relevant agli obiettivi del progetto e capaci di resistere ai cambiamenti • Timely Per essere effettivamente utili
  • 57. Precisare gli indicatori permette al programmatore, al progettista ed al valutatore di analizzare le possibilità di successo del progetto. Precisare gli indicatori permette al programmatore, al progettista ed al valutatore di analizzare le possibilità di successo del progetto. Gli indicatoriGli indicatori
  • 58. Gli indicatoriGli indicatori Indicatori di realizzazione Devono permettere di misurare il prodotto dell’attività degli operatori. (attori chiave: operatori) Indicatori di risultato Devono permettere di misurare i vantaggi immediati del progetto. Un vantaggio è immediato se avviene quando ancora il destinatario è direttamente in contatto con il programma. Possono essere constatati nel momento in cui l’operatore termina la sua azione. (attori chiave: destinatari diretti) Indicatori di realizzazione Devono permettere di misurare il prodotto dell’attività degli operatori. (attori chiave: operatori) Indicatori di risultato Devono permettere di misurare i vantaggi immediati del progetto. Un vantaggio è immediato se avviene quando ancora il destinatario è direttamente in contatto con il programma. Possono essere constatati nel momento in cui l’operatore termina la sua azione. (attori chiave: destinatari diretti)
  • 59. Indicatori di realizzazioneIndicatori di realizzazione Le realizzazioni sono i prodotti concreti ed immediati delle attività da intraprendere: 60 ore di corso di formazione, 3 pubblicazioni, 1 video, 10 Km di strada. In fase di elaborazione progettuale non essendo ancora presenti realizzazioni, gli indicatori delle attività da intraprendere sono sostituiti dalla specificazione del Come, Chi, Quando e Dove alla base del piano di attività, cioè dalle risorse fisiche e non fisiche, umane e materiali (Mezzi). Le fonti di verifica non sono altro, in questo caso, che i costi delle medesime attività. Le realizzazioni sono i prodotti concreti ed immediati delle attività da intraprendere: 60 ore di corso di formazione, 3 pubblicazioni, 1 video, 10 Km di strada. In fase di elaborazione progettuale non essendo ancora presenti realizzazioni, gli indicatori delle attività da intraprendere sono sostituiti dalla specificazione del Come, Chi, Quando e Dove alla base del piano di attività, cioè dalle risorse fisiche e non fisiche, umane e materiali (Mezzi). Le fonti di verifica non sono altro, in questo caso, che i costi delle medesime attività.
  • 61. Vanno descritte per assicurarsi che su obiettivi e risultati si possano ottenere informazioni accurate in termini operativi; Possono essere: esterne al progetto, destinando fondi specifici per pagare le informazioni; interne al progetto, pianificando l’attività di raccolta delle informazioni necessarie Vanno descritte per assicurarsi che su obiettivi e risultati si possano ottenere informazioni accurate in termini operativi; Possono essere: esterne al progetto, destinando fondi specifici per pagare le informazioni; interne al progetto, pianificando l’attività di raccolta delle informazioni necessarie Logical Framework Matrix Fonti di verifica degli indicatori Logical Framework Matrix Fonti di verifica degli indicatori
  • 62. I mezzi per verificare gli indicatori devono essere identificati nel momento in cui gli indicatori vengono formulati E’ necessario specificare: - Come le informazioni saranno raccolte; - Chi fornisce e chi raccoglie le informazioni; - Quando e con quale regolarità I mezzi per verificare gli indicatori devono essere identificati nel momento in cui gli indicatori vengono formulati E’ necessario specificare: - Come le informazioni saranno raccolte; - Chi fornisce e chi raccoglie le informazioni; - Quando e con quale regolarità Logical Framework Matrix Fonti di verifica degli indicatori Logical Framework Matrix Fonti di verifica degli indicatori
  • 63. Alessandro Dattilo ES-COM Riassumendo Criterio di valutazione Definizione A quale domanda risponde IMPATTO Misura gli effetti (vantaggi sociali, economici) di medio e lungo periodo provocati dal progetto nel contesto di riferimento Quali reali cambiamenti l’iniziativa ha provocato nella collettività? Ob. GENERALE RILEVANZA/UTILITA’ Verifica il grado in cui i servizi del progetto sono importanti per i beneficiari In che misura il progetto è stato utile per i beneficiari? Ob. SPECIFICO EFFICACIA Misura il grado in cui i servizi/prodotti hanno consentito al target di raggiungere i benefici I servizi/prodotti hanno apportato benefici al target RISULTATI ATTESI EFFICIENZA Quantità/qualità dei servizi offerti in relazione ai costi/tempi Sono stati raggiunti gli obiettivi utilizzando le risorse e nei tempi previsti? ATTIVITA’ La Valutazione
  • 64. FONTI DI VERIFICA Specificate al momento della formulazione degli indicatori: • le fonti da cui provengono le informazioni; • gli strumenti e i metodi di raccolta delle informazioni; • la forma (rapporti del progetto, documenti contabili, statistiche ufficiali, inchieste ad hoc. ecc.); • la frequenza (mensile, annuale, episodica,…). La credibilità delle fonti garantisce la serietà del progetto. FONTI DI VERIFICA Specificate al momento della formulazione degli indicatori: • le fonti da cui provengono le informazioni; • gli strumenti e i metodi di raccolta delle informazioni; • la forma (rapporti del progetto, documenti contabili, statistiche ufficiali, inchieste ad hoc. ecc.); • la frequenza (mensile, annuale, episodica,…). La credibilità delle fonti garantisce la serietà del progetto. Alessandro Dattilo ES-COM
  • 65. La fase di pianificazione: Ipotesi (4°colonna) Condizioni necessarie, ma non sufficienti, affinchè il progetto abbia successo. Sono condizioni non controllabili dagli attori ma sufficientemente realistiche e durature. Gli interventi progettuali, spesso per mancanza di risorse o di competenza degli attori, non possono operare in più settori allo stesso tempo. ObiettiviObiettivi GeneraliGenerali ScopoScopo RisultatiRisultati AttivitàAttività IpotesiIpotesi Pre-condizioniPre-condizioni Logica diLogica di interventointervento ++ ++ ++
  • 66. Come identificare le Ipotesi? Nella redazione di un progetto diventa essenziale capire e riuscire a giudicare l’influenza che le condizioni esterne possono esercitare sul progetto. Schema di giudizio delle condizioni: Il fattore esterno è importante?Il fattore esterno è importante? SiSi NoNo Probabilità di realizzazioneProbabilità di realizzazione Quasi certaQuasi certa Cond. probabileCond. probabile Cond.improbabileCond.improbabile Non includo nel LogframeNon includo nel Logframe Non includo nel LogframeNon includo nel Logframe Includo come condizioneIncludo come condizione EE’’ possibile riformulare il progetto?possibile riformulare il progetto? SiSi Riformulazione del progettoRiformulazione del progetto secondo le nuove condizionisecondo le nuove condizioni NoNo Il progetto non è più fattibileIl progetto non è più fattibile
  • 67. Logica di intervento Indicatori Fonti di verifica Obiettivi Generali ► Aumento dell’occupazione nel settore manifatturiero ► Miglioramento delle condizioni per le donne ► Aumento dal 40 al 50% del tasso di occupazione delle donne con oltre 35 anni dei paesi delle aree con problemi di accessibilità entro 3 anni ► ISTAT: Rilevamento trimestrale Indicatori Mercato del Lavoro Obiettivi Specifici ► Donne inserite nel mercato del lavoro ► Aumento dei servizi per le donne ► Variazione del numero di inserimenti femminili nel Mercato del Lavoro ► ISTAT: Rilevamento trimestrale Indicatori Mercato del Lavoro ► Indagini ad hoc della Regione Risultati ► Donne in possesso di adeguate competenze professionali ► Donne assistite nella creazione di impresa ► Incremento del numero di imprese femminili ► …….. ► Banca dati Movimprese Attività ► Corsi di formazione professionale per donne ► Creazione sportelli informativi sulla creazione di impresa ► Numero di corsi realizzati ► Numero di sportelli attivati ► Indagini ad hoc svolte dall’Agenzia del Lavoro Regionale
  • 68. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ •Definizione delle sequenze delle attività e della loro reciproca interdipendenza, successione temporale e durata; • Identificazione di indicatori di prestazione per gli obiettivi a breve termine (performance milestones); • Attribuzione di compiti e responsabilità. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ •Definizione delle sequenze delle attività e della loro reciproca interdipendenza, successione temporale e durata; • Identificazione di indicatori di prestazione per gli obiettivi a breve termine (performance milestones); • Attribuzione di compiti e responsabilità.
  • 75. Workpackage Breakdown Structure Per ogni work package anche detto work stream (flusso di lavoro): • Identificazione azioni da compiere • Applicazione delle metodologie più appropriate • Identificazione delle risorse necessarie • Determinazione della successione e della correlazione delle azioni Strumento di rappresentazione del progetto che suddivide le attività fino al grado di dettaglio necessario per una pianificazione ed un controllo adeguati
  • 76. Workpackages ciascun WP Tasks Attività a livello micro Milestone Deliverable Risultati Tempi Costi Ruoli (chi fa cosa) Attività Azioni
  • 77.
  • 78. Diagramma di Gantt T 0 T 1 T 2 T 3 T n WP 1 WP 2 WP 3 WP 4 WP 5 WP 6 WP 7 Diagramma a barre che lega pacchetti di attività al tempo necessario per portarli a termine
  • 79. Verifica Finale del Logical FrameworkVerifica Finale del Logical Framework • La logica verticale è completa e corretta (Efficacia) • Gli indicatori e le fonti di verifica sono accessibili e affidabili • Le condizioni di partenza sono realistiche • Le Ipotesi sono realistiche e complete • I rischi sono accettabili • Le probabilità di riuscita sono elevate • I fattori di qualità sono stati presi in considerazione, ed eventualmente tradotti in attività, risultati o ipotesi • I benefici giustificano i costi (Efficienza) • La logica verticale è completa e corretta (Efficacia) • Gli indicatori e le fonti di verifica sono accessibili e affidabili • Le condizioni di partenza sono realistiche • Le Ipotesi sono realistiche e complete • I rischi sono accettabili • Le probabilità di riuscita sono elevate • I fattori di qualità sono stati presi in considerazione, ed eventualmente tradotti in attività, risultati o ipotesi • I benefici giustificano i costi (Efficienza)
  • 80. Verifica Finale del Logical FrameworkVerifica Finale del Logical Framework • La logica verticale è completa e corretta (Efficacia) • Gli indicatori e le fonti di verifica sono accessibili e affidabili • Le condizioni di partenza sono realistiche • Le Ipotesi sono realistiche e complete • I rischi sono accettabili • Le probabilità di riuscita sono elevate • I fattori di qualità sono stati presi in considerazione, ed eventualmente tradotti in attività, risultati o ipotesi • I benefici giustificano i costi (Efficienza) • La logica verticale è completa e corretta (Efficacia) • Gli indicatori e le fonti di verifica sono accessibili e affidabili • Le condizioni di partenza sono realistiche • Le Ipotesi sono realistiche e complete • I rischi sono accettabili • Le probabilità di riuscita sono elevate • I fattori di qualità sono stati presi in considerazione, ed eventualmente tradotti in attività, risultati o ipotesi • I benefici giustificano i costi (Efficienza)
  • 81. Alessandro Dattilo ES-COM ESERCITAZIONE PROBLEMA GENERALE Elevati tassi di mortalità materna ed infantile
  • 82. Caso Studio – Albero dei problemi Elevati tassi di mortalità materna ed infantile Elevata incidenza di gravi complicazioni alla nascita Elevati tassi di infezione nei neonati e bambini Elevati tassi di infezioni neo- natali e post parto Bassi livelli di igiene e cura sanitaria Pressioni commerciali ad utilizzare surrogati del latte materno Scarsa disponibilità stagionale di cibo ad alto contenuto proteico Titubanza delle madri nel frequentare le cliniche Scarsa e inadeguata copertura territoriale delle cliniche Scarsità di medicinali Personale scarsamente qualificato Complicazioni alla nascita diagnosticate in ritardo o non diagnosticate Bassa frequentazione delle cliniche rurali CAUSEEFFETTI Pochi bambini e neonati vaccinati Basso livello di nutrizione di neonati e bambini
  • 83. Caso Studio – Albero dei degli obiettivi Ridotti tassi di mortalità infantile Ridotta incidenza di gravi complicazioni alla nascita Ridotti tassi di infezione nei neonati e bambini Ridotti livelli di infezioni neo- natali e post parto Migliorate condizioni igieniche e di cura dei pazienti Incrementata proporzione di bambini allattati naturalmente Incrementata disponibilità stagionale di cibo ad alto contenuto proteico Più madri disposte a frequentare le cliniche Estensione della copertura territoriale delle cliniche rurali Disponibilità sufficiente di medicinali Personale meglio qualificato Migliorata diagnosi delle complicazioni alla nascita Incrementata frequentazione delle cliniche rurali da parte delle madri MEZZISCOPI Migliorato livello di nutrizione di neonati e bambini Aumento delle vaccinazioni per neonati e bambini
  • 84. Caso Studio – Analisi delle strategie Ridotti tassi di mortalità infantile Ridotta incidenza di gravi complicazioni alla nascita Ridotti tassi di infezione nei neonati e bambini Ridotti livelli di infezioni neo- natali e post parto Migliorate condizioni igieniche e di cura dei pazienti Incrementata proporzione di bambini allattati naturalmente Incrementata disponibilità stagionale di cibo ad alto contenuto proteico Più madri disposte a frequentare le cliniche Estensione della copertura territoriale delle cliniche rurali Disponibilità sufficiente di medicinali Personale meglio qualificato Migliorata diagnosi delle complicazioni alla nascita Incrementata frequentazione delle cliniche rurali da parte delle madri Migliorato livello di nutrizione di neonati e bambini Aumento delle vaccinazioni per neonati e bambini Strategia di nutrizione Strategia di assistenza sanitaria primaria Strategia di assistenza sanitaria secondaria
  • 85. Caso Studio – Logical Framework (1 di 2) Ridotta incidenza di gravi complicazioni alla nascita Ridotti tassi di mortalità infantile Ridotti livelli di infezioni neo-natali e post parto Ridotti tassi di infezione nei neonati e bambini Livello Obiettivo Generale Livello Obiettivi Specifici Livello Risultati Livello Attività Rendere operativi i macchinari di clinica Identificare e formare assistenti al parto Migliorare le capacità professionali Migliorare la gestione e il controllo dei fondi Aumentare il personale Disponibilità sufficiente di medicinali Sviluppare nuove procedure Formare il personale Migliorate condizioni igieniche e di cura dei pazienti Migliorata diagnosi delle complicazioni alla nascita Incrementata frequentazione delle cliniche rurali da parte delle madri Migliorato livello di nutrizione di neonati e bambini Aumento delle vaccinazioni per neonati e bambini
  • 86. Caso Studio – Logical Framework (2 di 2) ►Riduzione dei tassi di mortalità materna ed infantile ►Riduzione da X a Y entro il 20xx del tasso di mortalità dei bambini al di sotto di 1 anno, di 5 anni, delle donne in gravidanza ed in allattamento ►Analisi sulle condizioni di salute prima, in itinere e a progetto completato (Dip. di statistica) ►Migliorare le condizioni di salute delle donne in gravidanza ed in allattamento e di bambini e neonati ►Misura della riduzione dei tassi di infezione post- parto e neo-natali negli ospedali rurali ►… ►Registri di ospedali e cliniche, analizzati durante e dopo il progetto ►… ►Riduzione dell’inc. malattie infettive nei gruppi familiari 1.Istituire un Servizio Sanitario Primario a livello distrettuale ►Incremento da X a Y entro il 200xx del numero di villaggi provvisti di regolare SSP ►… ►Registri di accettazione delle cliniche (analisi trimestrale) ►… ►Madri disposte a frequentare le cliniche ►… 2.Migliorare la qualità e l’efficienza del Servizio Sanitario Secondario ►Incremento da X a Y entro il 20xx del numero di pazienti curati ►… ►Registri ospedalieri, analizzati trimestralmente ►… 1.1 Rinnovare e sostituire i macchinari per le cliniche, arredi ed il materiale clinico 1.2 … Risorse: ►Assistenza tecnica ►Materiale ►Forniture mediche (Si vedano tabelle di attività e schede di spesa) Spese: ►Spese correnti ►Spese ad hoc (Si veda il budget) ►Che il Dipartimento della Salute mantenga a livello pre-progetto il finanziamento in termini reali ►…2.1 Rinnovare i locali di soggiorno per il personale 2.2 … Logica di intervento Indicatori Fonti di verifica Condizioni Ob.Gen.Ob.Spec.RisultatiAttesiAttività Pre-condizione: realizzato l’Atto di Decentramento che metta in grado l’Ufficio Provinciale della Salute di razionalizzare il sistema di gest. del personale
  • 87. 4 5 Risultato: 1. Miglioramento della qualità dei servizi secondari di assistenza sanitaria Attività: 1.1 Disegnare e realizzare la formazione del personale per la cura dei pazienti 1.1.1 Realizzare valutazione dei bisogni di formazione del personale 1.1.2 Progettare moduli di formazione 1.1.3 Dirigere la formazione Deliverables (e milestones) 1 = Piano attività completato per la fine del mese 2 = Moduli di formazione assistenza pazienti completati per fine mese 3 3 = Formazione del personale delle cliniche in servizi migliorati per fine mese 5 4 = Rapporto di valutazione esterna completato per mese 2 5 = Nuove procedure finalizzate per mese 4 1 2 3 Caso Studio – Attività Key PA=Esperto di progetto TA=Esperto di Formazione L=Ruolo principale S=Ruolo di sostegno Attività Mese 1 Mese 2 Mese 3 Mese 4 Mese 5 Ecc. PA TA Ecc. L L L L L L L S 1 2 3 4 5 6 7 Lista delle attività principali Chiarire sequenza ed interdipendenze Valutare l’inizio, la durata e la conclusione dei compiti Definire i deliverables e le milestones Definire le necessarie qualifiche professionali Assegnare i compiti tra i componenti del gruppo di lavoro Dividere le attività in sottoattività ben definite Legenda 1 2 3 4 5 6 7
  • 88. Caso Studio – Spese Attività/Risorse Unità Quantità per periodo Costoperunità FontediFinanz. Costo per periodo Totale Q1 Q2 … Q1 Q2 … 1.1 Disegnare e realizzare il programma di formazione del personale per la cura dei pazienti Materiale Computer Fotocopiatrice Stampante Compensi e stipendi Personale esterno Personale d’ufficio Ecc… No No No Gu Gu 2 1 2 6 3 6 3 … … 1.000 5.000 500 1.700 900 UE UE UE Reg Reg 2.000 5.000 1.000 10.200 2.700 - - - 10.200 2.700 … … 2.000 5.000 1.000 40.800 10.800 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Lista Attività Inserire le risorse nelle categorie di spesa Specificare le unità Specificare le quantità per periodi determinati Quantificare i costi per unità Identificare le fonti di finanziamento Assegnare i codici di spesa Schedare i costi per periodi determinati Calcolare il totaleSpecificare le categorie di spesa Legenda
  • 89. Alessandro Dattilo ES-COM Grazie per l’attenzione! Alessandro Dattilo Agenzia per l’integrazione Europea ES-COM Esprit Communautaire www.es-com.it a.dattilo@es-com.it

Editor's Notes

  1. Il tema della qualità nella progettazione o nella programmazione è un tema importante e sentito su cui dibattono da anni i responsabili di questo settore. Le domande a cui si dovrebbe rispondere, in fondo, sono semplici: i programmi che abbiamo finanziato sono stati utili? Hanno risolto i problemi dei beneficiari? E chi sono stati veramente i beneficiari? La constatazione che i programmi di sviluppo in generale non hanno prodotto benefici tangibili e duraturi per i destinatari ha indotto le principali organizzazioni che si occupano di sviluppo a livello internazionale (Nazioni Unite, Banca Mondiale, Agenzie nazionali, Unione Europea) a dotarsi di quadri di riferimento e di strumenti volti a garantire in primo luogo una maggiore efficacia dei progetti e dei programmi e anche un miglioramento complessivo dei meccanismi di gestione dei programmi stessi. Questo insieme di strumenti è noto a livello internazionale come Project Cycle Management (PCM).
  2. Il Logical Framework (LF) è il principale strumento usato nella progettazione, in particolare nelle fasi di Identificazione e Formulazione dell’idea pogettuale. Usare il LFA nella fase di identificazione assicura la coerenza interna e pertinenza dell’idea-progetto rispetto ai problemi cui si vuole rispondere. Nella fase di formulazione, l’uso del LFA consente di verificare la fattibilità e la sostenibilità del progetto attraverso la rappresentazione schematica delle sue componenti principali che possono essere così monitorate. Vi sono due stadi fondamentali nell’uso del LFA: La fase di analisi, durante la quale si analizza la situazione di partenza La situazione esistente viene analizzata per sviluppare una immagine della “situazione desiderata futura” e selezionare le strategie che saranno applicate per conseguirla. Obiettivo: assicurare che le idee del progetto siano rilevanti. La fase di progettazione, durante la quale l’idea progetto è sviluppata nei suoi dettagli operativi L’idea di progetto viene declinata in dettagli operativi Obiettivo: assicurare la fattibilità e sostenibilità del progetto.
  3. Fonte del caso studio: “Progettazione e valutazione di progetti con il Quadro Logico” Federico Bussi - 2002
  4. Le caratteristiche che devono avere i problemi identificati in questa fase sono le seguenti: Reali, basati cioè su fatti concreti e non su idee o opinioni Oggettivi, basati su fatti certi e, se possibile, dimostrabili Espressi in termini negativi, che rappresentino quindi delle condizioni negative attuali e non delle soluzioni Chiari, comprensibili quindi da tutti Specifici, riferiti cioè a aspetti o elementi precisi (persone, luoghi, tempi, quantità, ecc.) Ci sono due difficoltà che solitamente emergono durante le fasi di analisi e di identificazione delle problematiche: Una specificazione inadeguata dei problemi La loro formulazione in termini di “assenza di” Un’inadeguata specificazione dei problemi rende difficile la comunicazione sulla vera natura delle problematiche da affrontare. Affermazioni tipo “scarse capacità di gestione” vanno ulteriormente specificate (es. “inadeguato controllo finanziario”, “consegna ritardata dei servizi fondamentali”). I problemi formulati in termini di “assenza di” non descrivono le problematiche da risolvere. L’affermazione “assenza di formazione adeguata del personale” può dirigere l’intervento verso un problema assente (es. la formazione del personale) quando il problema reale è un altro (es. modalità di assunzione e gestione del personale). Fonte del caso studio: “Progettazione e valutazione di progetti con il Quadro Logico” Federico Bussi – 2002
  5. Le situazioni negative illustrate nell’albero dei problemi vengono convertite in situazioni positive e già raggiunte. Questa semplice trasposizione dei problemi in obiettivi non costituisce l’individuazione degli obiettivi del progetto. Essa semplicemente descrive una raffigurazione positiva della realtà (della situazione) qualora tutti i problemi fossero risolti. Il progetto potrà/dovrà scegliere di raggiungere solo alcuni degli obiettivi così raffigurati. Nota L’albero degli obiettivi permette di ricostruire la scansione logica con cui determinati obiettivi (quelli nella parte alta dell’albero) possono essere raggiunti. Fonte del caso studio: “Progettazione e valutazione di progetti con il Quadro Logico” Federico Bussi – 2002
  6. Nell’albero degli obiettivi, i diversi gruppi di obiettivi similari vengono chiamati strategie. La strategia più appropriata e realizzabile può essere selezionata sulla base di diversi criteri (priorità, budget, potenziale di successo, tempo richiesto). Fonte del caso studio: “Progettazione e valutazione di progetti con il Quadro Logico” Federico Bussi – 2002
  7. L’albero dei problemi è la raffigurazione sintetica della realtà attuale con tutti i suoi aspetti negativi. Una corretta individuazione dei problemi e una loro giusta gerarchizzazione in termini di causa-effetto costituisce un elemento fondamentale dell’attività di progettazione. Una volta identificati i problemi, questi si collocano in un diagramma ad albero costruito secondo delle relazioni di causa-effetto dal basso verso l’alto.
  8. Costruire l’albero degli obiettivi significa trasformare in positivo l’immagine della realtà attuale (negativa) ottenuta con l’albero dei problemi). Tecnicamente è molto semplice: basta trasformare ogni condizione attuale negativa (problema) in una condizione positiva futura (obiettivo). Così facendo si ottiene l’albero degli obiettivi.
  9. In questa figura sono identificati, sulla base dell’esempio, tre strategie (aree di intervento): Nutrizione Assistenza sanitaria primaria Assistenza sanitaria secondaria
  10. Se l’analisi è stata condotta in modo esaustivo e accurato, la progettazione sarà quasi “automatica” nel senso che basterà seguire i legami di causa-effetto tra gli obiettivi e tener conto delle scelte fatte per ottenere gran parte del Logical Framework. La prima cosa da definire è l’obiettivo specifico (lo scopo) del progetto. E’ importante infatti stabilire subito dove si vuole arrivare. Come ci si arriverà sarà poi deciso in seguito. L’obiettivo specifico del progetto, nell’albero degli obiettivi, è quell’obiettivo che esprime in modo il più possibile chiaro un beneficio per i beneficiari e che è di norma situato al livello gerarchico superiore degli obiettivi compresi negli ambiti di intervento identificati. In questo caso, uno degli obiettivi specifici all’interno della strategia per la nutrizione, può essere “Ridotti tassi di infezione nei neonati e bambini”. Esso in effetti si situa nella corretta posizione nell’albero degli obiettivi e indica una precisa condizione della vita dei destinatari che potrà essere migliorata dal progetto. Stabilito ciò, si individua l’obiettivo generale al quale contribuiscono anche gli altri obiettivi specifici. Questo si situa nell’albero degli obiettivi nel livello ultimo. Nell’esempio qui riporta si trova “Ridotti tassi di mortalità infantile”. Per quanto attiene ai risultati del progetto, questi di norma seguono, nell’albero degli obiettivi, il livello gerarchico immediatamente inferiore agli obiettivi specifici.
  11. 1: Listare le attività previste 2: La suddivisione delle attività in sottoattività è finalizzata all’individuazione di azioni ben definite per le quali è chiaro il contenuto, gli input e gli output e sono univocamente identificabili le responsabilità 5: Per ciascuna delle sottoazioni (e quindi a livello aggregato per ognuna delle macro-azioni) è necessario individuare i deliverables previsti e, fra questi, le c.d. milestones, ossia quegli output che rappresentano dei punti di passaggio importanti nella realizzazione del progetto e che sono funzionali al controllo del buon andamento dello stesso rispetto agli obiettivi ed alle tempistiche pianificate 6-7: In funzione delle attiià previste è importante assegnare in maniera chiara ed univoca ad ogni sotto-azione delle risorse specificando le singole responsabilità
  12. 2: Per “quantità per periodo” si intende la quantità di risorse di una determinata categoria di spesa, necessarie per un dato lasso di tempo (un mese, un trimestre, un anno, etc.) 7: Può essere utile distinguere anche le fonti di finanziamento per comprendere (una volta tirate le somme) se si stanno rispettando I massimali di spesa eventualmente previsti