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VALUTARE LE FAMILY GROUP
CONFERENCE:
OLTRE LA SUPREMAZIA DEL
METODO, L’OGGETTO DI
VALUTAZIONE AL CENTRO DELLA
RIFLESSIONE
Progetto Di Concerto
15 gennaio 2013 Garbagnate M.se
FACCIAMO CHIAREZZA
‘La valutazione è un processo (o un’analisi sistematica) svolto secondo
la metodologia della ricerca sociale, che ha come finalità dare un
giudizio su un’azione (progetto, programma) con l’obiettivo di aumentare
la conoscenza di essa e di orientare così la decisione di attuarla,
migliorarla, correggerla’ (Ciucci, 2008). Avviene in una dimensione
relazionale caratterizzata dalla presenza di molti attori e
dall’integrazione di diverse discipline.La valutazione è sia
multidisciplinare che transdisciplinare (Stame, 2000).
Monitoraggio Valutazione
Informazione Giudizio
Attività di supporto diretto al management Attività svolta per un committente interno o esterno
(“domanda”)
Riguarda tendenzialmente tutti gli aspetti (misurabili)
dell’azione
Riguarda una selezione di aspetti dell’azione (mirata)
Per ogni intervento/servizio Per una selezione di casi o a campione (mirata)
Viene realizzato con rilevazione regolari, come un flusso Può essere fatta in diversi momenti o in uno solo
Misura lo scostamento da uno standard “Giudica” in base a criteri espliciti e fornisce
Garbagnate M.se, 15 gennaio 2013 Dott.ssa Elena Giudice
Schema per la costruzione critica del piano di valutazione
1. Analisi della natura dell’evaluando:
a) quali sono le caratteristiche ontologiche ed epistemologiche del modello?
b) le specifiche operative sono in linea con la natura dell’oggetto di
valutazione?
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Garbagnate M.se, 15 gennaio 2013 Dott.ssa Elena Giudice
2. Definizione del tipo di evaluando. Data l’analisi della
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Riva del Garda, 8 novembre 2012 Dott.ssa Elena Giudice
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Garbagnate M.se, 15 gennaio 2013 Dott.ssa Elena Giudice
3. Definizione delle aspettative:
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Garbagnate M.se, 15 gennaio 2013 Dott.ssa Elena Giudice
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Garbagnate M.se, 15 gennaio 2013 Dott.ssa Elena Giudice
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Garbagnate M.se, 15 gennaio 2013 Dott.ssa Elena Giudice
2. LA DIMENSIONE RELAZIONALE E QUALITATIVA
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3. LE ASPETTATIVE DEI PARTECIPANTI
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4. LA DIMENSIONE OPERATIVA
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Garbagnate M.se, 15 gennaio 2013 Dott.ssa Elena Giudice

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VALUTARE IL MODELLO DEL FAMILY GROUP CONFERENCE - Elaborato da Elena Giudice www.assistentesocialeprivato.it

  • 1. VALUTARE LE FAMILY GROUP CONFERENCE: OLTRE LA SUPREMAZIA DEL METODO, L’OGGETTO DI VALUTAZIONE AL CENTRO DELLA RIFLESSIONE Progetto Di Concerto 15 gennaio 2013 Garbagnate M.se
  • 2. FACCIAMO CHIAREZZA ‘La valutazione è un processo (o un’analisi sistematica) svolto secondo la metodologia della ricerca sociale, che ha come finalità dare un giudizio su un’azione (progetto, programma) con l’obiettivo di aumentare la conoscenza di essa e di orientare così la decisione di attuarla, migliorarla, correggerla’ (Ciucci, 2008). Avviene in una dimensione relazionale caratterizzata dalla presenza di molti attori e dall’integrazione di diverse discipline.La valutazione è sia multidisciplinare che transdisciplinare (Stame, 2000). Monitoraggio Valutazione Informazione Giudizio Attività di supporto diretto al management Attività svolta per un committente interno o esterno (“domanda”) Riguarda tendenzialmente tutti gli aspetti (misurabili) dell’azione Riguarda una selezione di aspetti dell’azione (mirata) Per ogni intervento/servizio Per una selezione di casi o a campione (mirata) Viene realizzato con rilevazione regolari, come un flusso Può essere fatta in diversi momenti o in uno solo Misura lo scostamento da uno standard “Giudica” in base a criteri espliciti e fornisce Garbagnate M.se, 15 gennaio 2013 Dott.ssa Elena Giudice
  • 3. Schema per la costruzione critica del piano di valutazione 1. Analisi della natura dell’evaluando: a) quali sono le caratteristiche ontologiche ed epistemologiche del modello? b) le specifiche operative sono in linea con la natura dell’oggetto di valutazione? Ambito Principi Scopi generali Focus specifico FGC protezione minori Giustizia sociale Empowerment Autodeterminazione Rispetto delle culture di appartenenza Valorizzazione delle risorse e competenze esperienziali Condivisione del potere decisionale e della verifica Miglioramento relazioni con i servizi Miglioramento clima famigliare Valorizzazione competenze esistenti e sviluppo potenziali Dare voce a tutti Responsabilizzazione progetto Focus sul qui e ora DEFINIRE UN PIANO DI AZIONE CONCRETO, DAL BASSO ........ Protezione e promozione dei soggetti più deboli Promozione famigliare e comunitaria per prevenire eventi scatenanti crisi attraverso progetto condiviso FGC o RGC contesto spontaneo Progettazione volta alla promozione delle potenzialità RGC contesto penale Responsabilizzazione danno emotivo-relazionale provocato Ruolo attivo per la vittima Riparazione del danno Promozione del benessere del reo e della sua famiglia se crisi evolutive Garbagnate M.se, 15 gennaio 2013 Dott.ssa Elena Giudice
  • 4. 2. Definizione del tipo di evaluando. Data l’analisi della natura dell’oggetto di valutazione FGC sono: Policy - programma – progetto – MODELLI DECISIONALI– progetto personalizzato – intervento - trattamento; Riva del Garda, 8 novembre 2012 Dott.ssa Elena Giudice
  • 5. Caratteristiche valutative FGC: 1. rientrano nei modelli decisionali 2. hanno una procedura pre-definita (COSA faccio E COME lo faccio SONO INTERCONNESSI: importanza del processo di implementazione) 3. IL PROGETTO PERSONALIZZATO/FAMIGLIARE E’ IL PRODOTTO (OUTPUT) 4. Il progetto è COSTITUITO DA DIVERSI INTERVENTI (OUTCOMES INTERCONNESSI) Processo decisionale, progetto personalizzato e interventi non si valutano nello stesso modo Garbagnate M.se, 15 gennaio 2013 Dott.ssa Elena Giudice
  • 6. 3. Definizione delle aspettative: a) quali risultati ci si può realisticamente aspettare dall’evaluando? b) queste aspettative sono tutte raggiungibili dall’oggetto di valutazione? ASPETTATIVE DIRETTE ED INDIRETTE METODI MISTI: 1. REALISTA 2. THEORY BASED Garbagnate M.se, 15 gennaio 2013 Dott.ssa Elena Giudice
  • 7. PROPOSTA LAVORO: 05 FEBBRAIO COSTRUZIONE TEORIA DEL PROGRAMMA E DELL’IMPLEMENTAZIONE Garbagnate M.se, 15 gennaio 2013 Dott.ssa Elena Giudice
  • 8. ASPETTATIVE DI SUCCESSO: SPECIFICO E GLOBALE Garbagnate M.se, 15 gennaio 2013 Dott.ssa Elena Giudice
  • 9. LE 4 DIMENSIONI DELL’EFFICACIA DELLE FGC E RGC 1. IL PRODOTTO Progetto. La riunione si è conclusa con un progetto? In questo caso, il successo diretto è definito dal prodotto e non dalla sua qualità, cioè dalla mera rilevazione di presenza o assenza; Attuazione del progetto. Il progetto è stato realizzato? La realizzazione ha rispettato i tempi definiti e i partecipanti hanno rispettato gli impegni assunti? Anche in questo caso l’efficacia non è definita dalla qualità del lavoro attivato, ma dalla rispondenza o meno al progetto e agli impegni assunti. Questa dimensione di efficacia a breve termine p specifica dei modelli di presa di decisione famigliari; Garbagnate M.se, 15 gennaio 2013 Dott.ssa Elena Giudice
  • 10. 2. LA DIMENSIONE RELAZIONALE E QUALITATIVA 1. Partecipazione e condivisione del potere 2. Miglioramento della relazione tra servizi sociali e famiglia 3. Miglioramento del clima famigliare, aumento della comunicazione interna 4. Implementazione qualitativa del progetto 3. LE ASPETTATIVE DEI PARTECIPANTI 1. raggiungimento delle aspettative (definizione degli indicatori di successo con i clienti/utenti) 4. LA DIMENSIONE OPERATIVA 1. Cambiamento operativo tra gli operatori sociali 2. Fiducia nei principi del modello 3. Impatto operativo sui servizi sociali Garbagnate M.se, 15 gennaio 2013 Dott.ssa Elena Giudice