“Family and children.ppt”
Comenius Project ” Art in Nature”
“Making sense of the past through photography”, the treasure hidden in old photos , a historical perspective .
Primary school “T.Fiore” level 3
“Family and children.ppt”
Comenius Project ” Art in Nature”
“Making sense of the past through photography”, the treasure hidden in old photos , a historical perspective .
Primary school “T.Fiore” level 3
Il Natale dei nonni
Testo informativo-espositivo elaborato dagli alunni delle classi terze delle Sc. primarie di San Bortolo e Tezze di Arzignano (VI), in collaborazione con i loro NONNI.
A.S. 2012/13
http://progetto3t.wordpress.com/
Cappuccetto rosso - Sceneggiatura in atti.
Sceneggiatura in tre atti della fiaba Cappuccetto Rosso utile a comprendere tutti i touchpoint presenti in un intreccio narrativo.
Spocchier e la magia è un racconto per bambini. Spocchier crede di sapere sempre tutto ed escogita un piano per fare uno scherzo di Halloween alla sua vecchia vicina. Con grande sorpresa, sarà lui a cadere nel sacco dell'astuta vecchietta!
IL VELIERO PARLANTE è la mostra dei libri prodotti dalle scuole organizzata dalla omonima Rete regionale di 30 scuole pugliesi di ogni ordine e grado.
Ha come finalità la promozione della competenze chiave, con particolare attenzione alla lettura e alla creatività.
Le scuole, in rete dal 2008, elaborano itinerari progettuali volti a costruire ambienti di apprendimento ad alto potenziale motivazionale per favorire negli alunni lo sviluppo della competenza di lettura; l’obiettivo è quello di favorire il superamento della tecnica di lettura con la conquista del piacere della lettura. Il nostro modello di studente è quello di una Persona orientata e critica che interpreta il mondo e si costruisce un progetto di vita che preveda, quale strumento di lavoro, la conoscenza dei saperi e il loro utilizzo originale.
Il Natale dei nonni
Testo informativo-espositivo elaborato dagli alunni delle classi terze delle Sc. primarie di San Bortolo e Tezze di Arzignano (VI), in collaborazione con i loro NONNI.
A.S. 2012/13
http://progetto3t.wordpress.com/
Cappuccetto rosso - Sceneggiatura in atti.
Sceneggiatura in tre atti della fiaba Cappuccetto Rosso utile a comprendere tutti i touchpoint presenti in un intreccio narrativo.
Spocchier e la magia è un racconto per bambini. Spocchier crede di sapere sempre tutto ed escogita un piano per fare uno scherzo di Halloween alla sua vecchia vicina. Con grande sorpresa, sarà lui a cadere nel sacco dell'astuta vecchietta!
IL VELIERO PARLANTE è la mostra dei libri prodotti dalle scuole organizzata dalla omonima Rete regionale di 30 scuole pugliesi di ogni ordine e grado.
Ha come finalità la promozione della competenze chiave, con particolare attenzione alla lettura e alla creatività.
Le scuole, in rete dal 2008, elaborano itinerari progettuali volti a costruire ambienti di apprendimento ad alto potenziale motivazionale per favorire negli alunni lo sviluppo della competenza di lettura; l’obiettivo è quello di favorire il superamento della tecnica di lettura con la conquista del piacere della lettura. Il nostro modello di studente è quello di una Persona orientata e critica che interpreta il mondo e si costruisce un progetto di vita che preveda, quale strumento di lavoro, la conoscenza dei saperi e il loro utilizzo originale.
''ANNO 1962. CIAK SI GIRA:
palcoscenico di una scuola materna: sono alla mia prima recita.
Siamo dieci bambine che, disposte in cerchio, cantiamo la canzone ''La campagnola bella''. Indossiamo un costume di raso verde con applicate margherite bianche. Eseguiamo dei piccoli passi di danza tipo la Zorba ed alziamo le mani in alto, ci impegniamo molto, la suora ci fa segno e noi teniamo il tempo.
Siamo emozionate e cerchiamo con gli occhi, in platea, un viso conosciuto, i nostri genitori (...).''
Un romanzo dove la vita ed il teatro si fondono in un unico scenario.
Lavoro svolto dagli alunni della classe V A del plesso "Crisci", in occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia. I bambini hanno elaborato ed illustrato cinque favole incentrate prevalentemente sulla divesità.
Un limoncello all'inferno (terza stazione)elnovovassor
Quel 27 gennaio mio papà mi ha liberata dalle zavorre della nostalgia; mi ha permesso di accettare la mia identità composta da due anime, da due culture, da due patrie: non potrei consistere senza una delle due.
Storia di un reduce dai campi di sterminio nazisti, fra i molti che racchiude, è questo forse il messaggio conclusivo del libro memoria-romanzo di Centonze. Quello che condensa i caratteri del suo animo esuberante e mette in luce il legame profondo con il padre. Legame che non è banale attaccamento al genitore preferito, ma elogio della paternità – il senso acuto della responsabilità sopravvissuto in uomo pur così ferito e segnato da una esperienza atroce - e della maternità. Perché Cosetta (colei che scrive in prima persona) l’ha preso veramente per mano, come quei bambini che si sono persi in un contesto non più familiare, e che il sentimento materno spinge a raccogliere per “riportare a casa”. Rapporto unico ed esemplare sul quale fiorisce come sentimento maturo il perdono di Lui ai suoi aguzzini e la sapiente - sperimentata sulla sua carne - fraternità di Lei.
ATTENZIONE: RACCONTO AD ALTO CONTENUTO EROTICO - VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI !
Un’istitutrice veramente “speciale” avvia la sua pupilla a piaceri languidi e femminili.
Si prenderà “cura” della giovane Nicole fino all’atto più estremo del suo svezzamento erotico.
Un gioco troppo facile che, alla fine, si ritorce proprio contro di lei, in maniera del tutto inaspettata.
2. C’era una volta una famiglia che viveva in una tranquilla cittadina.
Le due bambine, Valentina e Serena, la mattina andavano a scuola.
Quando tornavano, andavano spesso al parco a giocare
con gli altri bambini del quartiere.
3. Un giorno, però, i genitori di Serena e Valentina erano tristi
e fecero un discorso molto serio.
«Bambine – disse la mamma – purtroppo, per qualche giorno dovremo
stare chiusi in casa, perché là fuori c’è qualcosa di molto brutto che può far
male a noi e agli altri».
4. «Non dovete avere paura, però – continuò il papà – perché noi, dentro
la nostra casetta, siamo protetti. E’ come se fossimo in un’astronave nello
spazio, come in quella storia che abbiamo letto, ricordate?
E adesso partiamo per un viaggio bellissimo nella nostra Casastronave!»
5. Da quel giorno, le regole della Casastronave cambiarono un pochino.
Per esempio, quando i genitori cucinavano delle verdure e le mettevano in
tavola, le bambine dovevano per forza assaggiarle tutte.
Prima della partenza della Casastronave, invece, riuscivano sempre a
convincere i genitori a preparare anche altro da mangiare.
«In questa Casastronave – spiegava la mamma – dobbiamo stare più
attenti al cibo, e quindi tutti dobbiamo mangiare quello che cuciniamo!»
6. La regola più fastidiosa, però, era che non si poteva
più andare al parchetto, né invitare gli amici a casa.
A volte Valentina e Serena sentivano tanto la nostalgia dei loro amici.
Gli dispiaceva non giocare con loro
oppure non potersi rincorrere e abbracciare.
«Purtroppo, nella Casastronave non possiamo fare entrare nessuno e non
possiamo uscire se non ne abbiamo proprio bisogno» spiegò il papà.
«Avete notato per esempio che la mamma non invita più le sue amiche, e
che non stiamo più facendo le cene con i nostri vicini?»
7. Le bambine si rattristarono ancora di più.
«Però – disse la mamma- noi quattro in questi giorni stiamo passando
tantissimo tempo insieme. Da quando la Casastronave è partita, abbiamo
giocato tante volte a quel gioco di società che vi piace e l’altro giorno
abbiamo passato tutto il pomeriggio a dipingere. A proposito: questa
Casastronave ha bisogno di una bandiera: vi va di disegnarla?»
Felicissimi, tutti e quattro si misero a dipingere una bandiera dove c’erano
tanti colori e dove Valentina, con l’aiuto della mamma, scrisse:
«Andrà tutto bene»
8. I giorni passavano e il viaggio continuava.
Anche se ogni tanto si annoiavano, le bambine si erano ormai abituate a
rispettare le nuove regole, compresa quella delle verdure!
Ogni tanto, la mamma e il papà si incantavano davanti al cellulare o alla
televisione, ascoltando le notizie che circolavano su quello che c’era fuori…
Sembravano molto preoccupati e spaventati.
9. Per fortuna, la tristezza e la noia passavano in fretta
facendo cose mai fatte prima.
Una sera, per dirne una, guardarono un film tutti insieme sul divano,
mangiando pop corn e andarono a letto tardissimo, come i grandi!
10. Un giorno, mentre la mamma era distratta, le bambine sbirciarono
dentro e videro il papà tutto impegnato davanti ad un computer.
C’era però una regola che le bambine proprio non capivano:
non potevano più andare in una camera di casa dove, ogni giorno,
il papà e la mamma, a turno, si rintanavano per ore e ore.
11. La piccola Serena, dimenticandosi del divieto,
aprì la porta e corse ad abbracciarlo.
«Cosa fai papà?» gli chiese insistentemente.
Il papà rispose: «Sto guidando questa Casastronave e sto progettando il
mondo bellissimo che troveremo alla fine di questo viaggio»
12. Era proprio vero!
Pochi giorno dopo, la Casastronave atterrò, e il mondo sembrava in tutto e
per tutto quello che conoscevano. La vita tornò presto alla normalità:
i genitori andavano al lavoro e le bambine a scuola.
Però... tutto era anche diverso! Le persone apparivano più serene,
il parchetto più grande, bello e divertente.
Gli amici sembravano più simpatici e abbracciarli era bellissimo.
13. Una sera, mentre tutta la famiglia era di nuovo riunita nella Casastronave,
Serena disse: «Sono contenta che siamo finalmente atterrati ma tutto
sommato… è stato proprio un bel viaggio!»