Questi i principali risultati del processo di rilevazione di imprese e istituzioni non profit in Friuli Venezia Giulia: consegna postale dell’81,9% dei questionari, tasso di restituzione del 92,4% (il più alto in Italia), prevalenza del web nella risposta multicanale (57,3%), ma inferiore di 9 punti al dato nazionale.
Elevato il grado di soddisfazione delle CCIAA per lo svolgimento delle operazioni censuarie, con valutazioni superiori al dato nazionale per quasi tutti gli aspetti
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
Questi i principali risultati del processo di rilevazione di imprese e istituzioni non profit in Friuli Venezia Giulia: consegna postale dell’81,9% dei questionari, tasso di restituzione del 92,4% (il più alto in Italia), prevalenza del web nella risposta multicanale (57,3%), ma inferiore di 9 punti al dato nazionale.
Elevato il grado di soddisfazione delle CCIAA per lo svolgimento delle operazioni censuarie, con valutazioni superiori al dato nazionale per quasi tutti gli aspetti
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
Nel nostro Paese nel 2016 è proseguito, secondo le stime dell’ufficio studi di Fipe, da un lato il calo dei consumi alimentari domestici (-0,1%), dall’altro l’incremento di quelli fuori casa (+1,1%) peraltro ben rilevato dallo stesso Indicatore dei Consumi Fuori Casa (ICEO) che sale al 41,8% dal 41,6% del 2015. Si conferma, inoltre, il trend che vede un’Italia in controtendenza rispetto al resto d’Europa, dove al contrario i consumi alimentari fuori casa hanno registrato una significativa contrazione: guardando all’Europa nel suo complesso, infatti, i consumi alimentari valgono 1.541 miliardi di euro suddivisi tra il 64,2% nel canale domestico e per il 35,8% nella ristorazione, con differenze notevoli tra Paesi. Si spazia dalla Germania, dove i consumi alimentari nella ristorazione rappresentano meno del 30% del totale, al Regno Unito (47%), alla Spagna (52%) e all’Irlanda (57%). Nel complesso in Europa tra il 2007 ed il 2015 si è registrata una flessione dei consumi pari a circa 22 miliardi di euro ma nel nostro Paese la contrazione degli alimentari ha riguardato quasi del tutto il canale domestico, a differenza di quanto successo ad esempio in Spagna (-14,3 miliardi di euro) o nel Regno Unito (-7 miliardi di euro).
Il rapporto completo è scaricabile dal sito: http://www.fipe.it/centro-studi/centro-studi-2017.html?download=519:ristorazione-2016
Verso il censimento permanente della popolazione
Convegno, Il Censimento permanente della popolazione:
un nuovo panorama nella statistica ufficiale
Padova 24 maggio 2018
Palazzo Liviano Sala delle Edicole
Piazza Capitanato, 3
Nel nostro Paese nel 2016 è proseguito, secondo le stime dell’ufficio studi di Fipe, da un lato il calo dei consumi alimentari domestici (-0,1%), dall’altro l’incremento di quelli fuori casa (+1,1%) peraltro ben rilevato dallo stesso Indicatore dei Consumi Fuori Casa (ICEO) che sale al 41,8% dal 41,6% del 2015. Si conferma, inoltre, il trend che vede un’Italia in controtendenza rispetto al resto d’Europa, dove al contrario i consumi alimentari fuori casa hanno registrato una significativa contrazione: guardando all’Europa nel suo complesso, infatti, i consumi alimentari valgono 1.541 miliardi di euro suddivisi tra il 64,2% nel canale domestico e per il 35,8% nella ristorazione, con differenze notevoli tra Paesi. Si spazia dalla Germania, dove i consumi alimentari nella ristorazione rappresentano meno del 30% del totale, al Regno Unito (47%), alla Spagna (52%) e all’Irlanda (57%). Nel complesso in Europa tra il 2007 ed il 2015 si è registrata una flessione dei consumi pari a circa 22 miliardi di euro ma nel nostro Paese la contrazione degli alimentari ha riguardato quasi del tutto il canale domestico, a differenza di quanto successo ad esempio in Spagna (-14,3 miliardi di euro) o nel Regno Unito (-7 miliardi di euro).
Il rapporto completo è scaricabile dal sito: http://www.fipe.it/centro-studi/centro-studi-2017.html?download=519:ristorazione-2016
Verso il censimento permanente della popolazione
Convegno, Il Censimento permanente della popolazione:
un nuovo panorama nella statistica ufficiale
Padova 24 maggio 2018
Palazzo Liviano Sala delle Edicole
Piazza Capitanato, 3
2. Report COVID-19 in Piemonte al 23 maggio 2020
Totale tamponi processati 281897 Provincia Positivi Deceduti Guariti
Totale casi negativi 155663 Alessandria 3845 629 1441
Totale casi positivi 30137 Asti 1768 223 650
Totale attualmente positivi 8025 Biella 1030 201 646
Cuneo 2730 360 1532
Isolamento domiciliare 6658 Novara 2657 325 1345
Ricoverati non in terapia intensiva 1291 Torino 15382 1666 7878
Ricoverati in terapia intensiva 76 Vercelli 1267 205 654
Guariti 15034 Verbano-Cusio-Ossola 1103 125 765
In via di guarigione 3307 Extraregione 256 37 123
Deceduti 3771 Non disponibile 99 0 0
SITUAZIONE PROVINCIALESITUAZIONE REGIONALE
3. Grafico 1. Andamento delle positività al test virologico per COVID-19 in Piemonte al 22 maggio 2020 (n=30.137). La
parte del diagramma colorata in azzurro rappresenta il numero di casi positivi riscontrati nell’ambito delle Residenze
Sanitarie Assistenziali per anziani (pari al 42% del totale delle diagnosi nel periodo 15 maggio - 22 maggio).
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popolazione RSA popolazione generale
Andamento casi COVID-19 in Piemonte per data di prima diagnosi di positività al test virologico
4. Grafico 2. Andamento delle positività al test virologico per COVID-19 in Piemonte per giorno di diagnosi al 22 maggio
2020 nella popolazione generale (esclusa quella delle Residenze Sanitarie Assistenziali per anziani).
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358
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popolazione generale
Andamento casi COVID-19 in Piemonte per data di prima diagnosi di positività al test virologico
5. Grafico 3. Andamento delle positività al test virologico per COVID-19 per giorno di insorgenza dei sintomi al 22 maggio.
La completezza dell’informazione sulla sintomatologia è pari all’85,4%, di cui il 56,4% sono sintomatici mentre il 29,0%
asintomatici (parte del diagramma in rosa). I dati più recenti potrebbero essere sottostimati sia per il ritardo di notifica sia
perché ancora non confermati dal test virologico.
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asintoimatici positivi per data inizio sintomi
Andamento casi COVID-19 in Piemonte per data di inizio sintomi
6. Grafico 4. Andamento dei decessi in pazienti COVID-19 al 19 maggio 2020 (n=3.771). I dati più recenti potrebbero
essere sottostimati sia per il ritardo di notifica sia perché ancora non confermati dal test virologico.
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Andamento casi COVID-19 in Piemonte per data di decesso