Leonardo	D’Itri
Knowledge	Management
In	un’analisi fatta da	Martin	Ruef della	Stanford	Business	School	
sul rapporto tra innovazione e	diversita’	imprenditoriale,	
emerge	come	le	reti sociali diversificate e	orizzontali risultavano
tre volte	piu’	innovative	di	quelle omogenee e	verticali.
Perché	ha	un	impatto	economico	?
passaggio	di	consegne	95%
nuovi	ingressi
non	innovazione
autoreferenzialità	(Nokia	o	Kodak)
filter bubble
SECI	– il	circolo	virtuoso
Socializzazione Esternalizzazione
Interiorizzazione Combinazione
Conoscenza
tacita
Conoscenza
esplicita
Conoscenza
esplicita
Conoscenza
tacita
Conoscenza
tacita
Conoscenza
esplicita
Conoscenza
esplicita
Conoscenza
tacita
Brainstorming
Team building
Meeting
Reports
Presentation
Docs repository
Granular KM tool
Knowledge nuggets
Faculty (expert)
Best practice
Lesson learned
L’organizzazione	della	conoscenza
Data
Information
Knowledge
WisdomContext	indipendence
Understanding
relations
Understanding
patterns
Understanding
principles
Understanding
Wisdom
Knowledge
Information
Data
Evoluzione formale /	informale
Community
• Leader
• Partecipante	del	nucleo	centrale
• Partecipante	attivo
• Partecipante	periferico
• Partecipante	inattivo
Dal	potere		gerarchico	alla	reputazione	acquisita
SOCIAL
Dalla	partecipazione	alla	reificazione.
9
Social	bookmarking (condivisione	link	di	interesse):	
ESPLORAZIONE	
Forum	/	Blog:	
RIFLESSIONE	E	NEGOZIAZIONE
Wikis:	
CREAZIONE	DI	CONOSCENZA	E	COLLABORAZIONE
Ma….	le	persone	fanno	muro
Come	abbattere	il	muro
• Apprendimento	continuo
• Dal	compito	al	ruolo
• Condivisione	delle	informazioni
• Dalla	punizione	per	gli	errori	alla	crescita	
sbagliando
• Dalla	strategia	competitiva	alla	strategia	
collaborativa:	da	individualismo	a	
collaborazione
• Dalla	struttura	verticale	a	quella	orizzontale
12
Metriche
• KPI	con	impatti	all’interno	dell’azienda,	legati	
alla	motivazione,	alla	soddisfazione	del	
personale,	ad	una	maggiore	condivisione	di	
conoscenza.
• KPI	con	impatti	esterni	all’azienda,	legati	alle	
dinamiche	di	business,	cioè	quanto	una	learning
organization migliora	i	risultati	del	business	
aziendale
http://www.inc.com/justin-bariso/microsofts-
ceo-sent-an-extraordinary-email-to-employees-
after-they-committed-an-.html14
• Accelerare il ciclo di	sviluppo dei nuovi prodotti
• Facilitare la	gestione di	innovazioni organizzative e	formative
• Accrescere le	competenze delle persone dell’organizzazione
• Aumentare la	soddisfazione del	team	e	dei dipendenti
• Gestire e	controllare la	proliferazione di	dati e	informazioni in	ambienti complessi.	
• Permettere ai dipendenti di	accedere rapidamente alle best	practice	e	ad	informazioni
rilevanti ed utili
• Gestire il capitale intellettuale della forza lavoro (come	esperienza e	know	how	delle
persone chiave)	nel momento delle dimissioni o	di	nuove assunzioni
Obiettivi
Dimensione
human
centered
Dimensione
Organizzativa
Dimensione
Tecnologica
16
Dimensione
relazionale
Learning	Organization
Dimensione
human
centered
Dimensione
Organizzativa
Dimensione
Tecnologica
17
Dimensione
relazionale
Learning	Organization
Tutti gli eventi decisivi nella storia del	pensiero scientifico si
possono descrivere in	termini	di	impollinazione incrociata tra
menti appartenenti a	discipline	diverse.
IDEF
Integration	Definition	for	Function Modeling
EPC
Event Driven Process Chain
Flowchart
Linear	flowchart Deployment	flowchart
• Responsible
• Accountable	
• Consulted	
• Informed
RACI
Dimensione
human
centered
Dimensione
Organizzativa
Dimensione
Tecnologica
23
Dimensione
relazionale
Learning	Organization
La	saggezza non	e’	della	folla ma	di	qualcuno all’interno della	
folla.	Non	e’	la	rete	in	se	stessa ad	essere intelligente;	sono gli
individui a	diventare piu’	intelligenti perche’	sono connessi alla
rete.
1.	ONA
2.	ASSESSMENT
Assessment	su capacità e	conoscenze
Autovalutazione
Eterovalutazione
Restituzione feedback
2.	ASSESSMENT	- capacità
2.	ASSESSMENT	- capacità
3.	INTERNAL	BRANDING
• Analisi della comunicazione interna (formale /	informale)
• Tipologia della comunicazione (face2face	/	mediata)
• Spazi di	lavoro
Dimensione
human
centered
Dimensione
Organizzativa
Dimensione
Tecnologica
30
Dimensione
relazionale
Learning	Organization
A	dispetto di	tutti i canali,	strumenti e	servizi,	ognuno in	media	
contatta le	stesse cinque persone l’80%	del	tempo
ENTERPRISE CONTENT
MANAGEMENT
ENTERPRISE RESOURCE
PLANNING
Enterprise	Information	Management
Enterprise	Content	
Management
Collaboration
Imaging
Document
Management
Record
Management
Web Content
Management
Business Process
Management
Enterprise
Search
Digital Asset
Management
LMS	(esempi)
LEARNING	ASINCRONO
LEARNING	ASINCRONO
LEARNING	SINCRONO
ENTERPRISE CONTENT
MANAGEMENT
ENTERPRISE RESOURCE
PLANNING
Enterprise	Information	Management
ANALYTICS
BUSINESS INTELLIGENCE
DECISION SUPPORT
SYSTEM
Dimensione
human
centered
Dimensione
Organizzativa
Dimensione
Tecnologica
40
Dimensione
relazionale
La	percezione	risulta	dall’organizzazione	delle	
sensazioni	più	che	dalla	loro	associazione
Il	nostro	cervello	funziona	al	risparmio
Le	sue	conoscenze
Esperienze	pregresse
Codici	culturali
42
Trovare	informazioni	comporta
Tempo
Sforzo	cognitivo
Information	Seeking	(Marcia	Bates)
Monitoring	e	directed	searching:	modi	per	trovare	le	informazioni	che	sappiamo	che	ci	servono
Browsing	e	being	aware:	modi	per	trovare	le	informazioni	che	NON	sappiamo	che	ci	servono
CONSAPEVOLEZZA VOLONTARIETÀ
80	%
14	%
5	%
1 %
94	%
Architettura	delle	Informazioni
Organizzazione	delle	informazioni	
all’interno	di	un	contesto	di	utilizzo
per	specifici	utenti
CONTESTO
DI FRUIZIONE
UTENTICONTENUTO
Il	percorso da	fare:
1. Contesto	di	utilizzo
2. Design	incentrato	sull’utente
3. Information	Design
4. Interaction	Design
5. Interface	Design
6. Language	Design
Il	percorso da	fare:
1. Contesto	di	utilizzo
2. Design	incentrato	sull’utente
3. Information	Design
4. Interaction	Design
5. Interface	Design
6. Language	Design
Contesto:	dove	fruisco	delle	informazioni?
luoghi	FISICI
luoghi	DIGITALI
Luoghi	fisici
Luoghi	di	lavoro
Luoghi	di	svago
+
+
-
-
INTERAZIONE
AUTONOMIA
La	cellaL’alveare
La	tana Il	club
Luoghi	fisici	di	lavoro
• All’aperto
• Al	chiuso
• Affollato
• Poche	persone
Esempio: al chiuso e affollato. STARBUCKS
Ottimo utilizzo dello spazio fisico.
Tre aree separate:
– Ordini
– Consegne
– Personalizzazione bevande (latte, zucchero, etc.)
Luoghi	fisici	di	svago
• VOCE	(interactive	voice	responder)
• TESTO	(SMS)
• VISUAL	(TV,	WEB,	TABLET,	SMARTPHONE,	ETC)
Luoghi	digitali:	esempi...
Realtà aumentata
Chioschi interattivi: il fai da te
dell’informazione o della promozione
Qr code: il codice a barre si fa
multimediale e interattivo
Luoghi	fisici	+	luoghi	digitali
Non	provare	a	costruire	dei	percorsi	guidati	per	ogni	singola	azione	che	
l’utente	potrebbe	fare.
Offrire	all’utente	
un’ESPERIENZA	COERENTE	
Architettura	delle	Informazioni
Il	percorso da	fare:
1. Contesto	di	utilizzo
2. Design	incentrato	sull’utente
3. Information	Design
4. Interaction	Design
5. Interface	Design
6. Language	Design
Design	partecipativo
Coinvolgimento	attivo	degli	utenti
Comprensione	dei	requisiti	degli	utenti
Comprensione	dei	compiti	degli	utenti
Approccio	iterativo	alla	progettazione
Chi	sono	gli	utenti?
Insieme	comune	di	comportamenti	o	
motivazioni	fra	le	persone
Esempio	viaggi	aerei:
Rilevati	3	insiemi	di	comportamenti:
- Viaggiatori	di	affari	(abituali)
- Viaggiatori	di	piacere	(occasionali)
- Viaggiatori	che	volano	abitualmente	ogni	
autunno	e	primavera	(snow	bird)
Il	comportamento	diventa	la	base	di	tre	
archetipi,	o	persona.
PERSONA
Come	pensano	gli	utenti?
1) SHADOWING	
2) INTERVISTE
3) FREE	LISTING
Chiedere	ai	partecipanti	di	produrre	una	lista	di	voci	partendo	da	un	dominio	o	una	
categoria	specifica.	Utile	per	elencare	i	contenuti,	l’ambito	e	i	confini	del	dominio	
semantico.	Identificare	il	lessico	degli	utenti
4)	VALUTAZIONE	DELL’IMPORTANZA
Scala	da	0	a	5
5)	CARD	SORTING
Card	sorting
Chiusa
Aperta
card	sorting	online:	www.usabilitest.com
Il	percorso da	fare:
1. Contesto	di	utilizzo
2. Design	incentrato	sull’utente
3. Information	Design
4. Interaction	Design
5. Interface	Design
6. Language	Design
Information	design
– Taxonomy	system	
60
Information	design
– Faceted	Classification	 (S.R.	Ranganathan 1930)
61
Information	design
– Folksonomy	
62
Il	percorso da	fare:
1. Contesto	di	utilizzo
2. Design	incentrato	sull’utente
3. Information	Design
4. Interaction	Design
5. Interface	Design
6. Language	Design
Interaction	Design:	Findability
Permettere all’utente
• di	capire dove	e’
• di	muoversi all’interno dello spazio fisico o	digitale
• di	capire il contesto e	le	modalita’	di	organizzazione delle informazioni
• Navigazione globale:	fornisce l’accesso ai nodi principali dell’intero sito.	
Generalmente e’	presente in	ogni pagina
• Navigazione locale:	fornisce l’accesso alle voci appartenenti alla stessa
categoria della pagina
• Navigazione contestuale:	accesso a	voci semanticamente correlate
• Navigazione di	cortesia:	link	a	pagina indice,	mappa del	sito,	etc..
• Briciole di	pane:	home	>	categoria1	>	categoria1.A	>	pagina
Interaction	Design:	Findability
Interaction	Design:	Usability
TRECCANI:	Secondo	la	norma	ISO,	il	«grado	in	cui	un	prodotto	può	essere	
usato	da	particolari	utenti	per	raggiungere	certi	obiettivi	con	efficacia,	
efficienza	e	soddisfazione	in	uno	specifico	contesto	d’uso».
Riuscire a fare quello che si
vuole fare con semplicità
Interaction	Design:	esempi...
Usability
– Disposizione del contenuto sulla pagina
– Eventuale utilizzo di immagini, tabelle, elementi a scomparsa, etc.
– Chiarezza e comprensibilità del contenuto (background cognitivo
dei fruitori)
Findability
– Link diretto (favorites)
– Searching engine
– CBR (esperienza concretizzata)
67
Il	percorso da	fare:
1. Contesto	di	utilizzo
2. Design	incentrato	sull’utente
3. Information	Design
4. Interaction	Design
5. Interface	Design
6. Language	Design
LAYOUT
Flusso visivo (Sinistra > destra / Alto > basso)
FONT:
• Graziati:	piccoli	elementi	decorativi	«grazie»	o	«serif»,	perfetti	per	lunghi	
passaggi	di	testo,	come	per	i	libri.	Es.	Times o Garamond
• A	bastoni:	non	hanno	elementi	decorativi	«sans-serif»	o	li	hanno	meno.	
Perfetti	per	brevi	brani	di	testo:	standard	per	segnaletica	e	design	di	
schermate	(es.	Arial	o	Helvetica)
COLORE: RGB. Colori adiacenti / Colori complementari
FORME
COMANDI
Interface	Design
Interface	Design.	Eye	tracking
Il	percorso da	fare:
1. Contesto	di	utilizzo
2. Design	incentrato	sull’utente
3. Information	Design
4. Interaction	Design
5. Interface	Design
6. Language	Design
creare	una	conversazione	autentica attraverso	testi	obiettivamente
• usabili
• univoci	
• comprensibili	
• informativi	
• immediatamente	processabili
Language	Design
Obiettivo:
a)	l'utilità attesa
pensare a	chi	e’	rivolta la	comunicazione
c)	la	comprensibilità delle informazioni
eliminare le	difficoltà inutili e	circoscrivere le	difficoltà utili
b)	la	completezza dei contenuti
pensare a	dare	informazioni
Su	cosa	si	fonda:
Language	Design
Contatti
Leonardo	D’Itri
https://it.linkedin.com/in/leonardoditri
leoditri.wordpress.com
leoditri@gmail.com
@leoditri
Bibliografia e	approfondimenti
• Beltramo e	Nesci,	Dizionario di	stile	e	scrittura,	Zanichelli 2011
• Marcia	Bates,	Toward	an	integrated	model	of	information	seeking	and	searching,	Dept.	of	Information	Studies	University	of	
California,	2002-3
• Stefano	Bussolon,	Designing	interactions	that	help	customers	in	decision	making,	VII	EuroIA Summit,	sep 2011
• DIDA	DISC	- Guida all'uso didattico del	Dizionario Italiano Sabatini	Coletti,	Firenze,	Giunti,	1997,	pp.	9-20
• Lumbelli,	L.	,	1989,	Fenomenologia dello scrivere chiaro,	Torino,	Editori Riuniti
• Stefana Broadbent,	Internet,	lavoro,	vita	privata.	Come	le	nuove tecnologie cambiano il nostro mondo,	Il	Mulino 2012
• Steven	Johnson,	Dove	nascono le	grandi idee.	Storia naturale dell’innovazione
• Patrizia	Musso	(a	cura	di),	Internal	Branding,	Strategie	di	marca	per	la	cultura	d’impresa,	Franco	Angeli	Editore
• Resmini &	Rosati,	Pervasive	Information	Architecture,	Designing	Cross-Channel	User	Experiences,	Morgan	Kaufmann,	(2011)
• Rosenfeld	&	Morville,	Information	Architecture	for	the	World	Wide	Web:	Designing	Large-Scale	Web	Sites,	O’	Reilly	Media	(2006)
• Dan	Saffer,	Designing	for	interaction,	Pearson	Education	(2007)
• AIIM.org
• APQC.org
• go.Forrester.com
• Gartner.com
• Realstorygroup.com 78

Knowledge management 2017