Il Telescopio Nazionale Galileo (TNG) è il più importante strumento ottico/infrarosso della comunità astronomica italiana con uno specchio primario di 3,58 metri di diametro.
Intitolato al padre dell’astronomia moderna, Galileo Galilei (1564-1642), è finanziato dall’INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica e gestito dalla FGG-Fundación Galileo Galilei-INAF, Fundación Canaria.
Situato nell'Isola di La Palma, il TNG sorge ad una quota di 2 387 metri al sopra del livello del mare sul bordo di un enorme cratere, la Caldera Taburiente, e fa parte dell’Osservatorio del Roque de Los Muchachos, uno dei tre osservatori più grandi al mondo.
Vi sono alcune domande fondamentali a cui vorremmo un giorno poter rispondere: siamo soli nell’universo? Ci sono altre forme di vita, eventualmente intelligenti, su altri mondi? E’ possibile, o sarà mai possibile, entrare in contatto con esse?
Nel corso dei millenni queste domande hanno affascinato grandi pensatori, filosofi, mistici e uomini di scienza. Gli strumenti adottati per cercare risposte erano la pura speculazione e l’immaginazione. In mancanza di dati certi, la soluzione non poteva che dipendere dal modo di pensare di chi si poneva la questione. Così, accanto ad Epicuro e Giordano Bruno, convinti dell’esistenza di altri mondi abitati da esseri simili a noi, altri come Aristotele negavano tale possibilità.
Oltre che dal telescopio, la capacità di produrre dati scientifici dipende naturalmente dalla strumentazione che analizza la luce raccolta dagli specchi. Il Telescopio Nazionale Galileo (TNG) è attualmente dotato di quattro strumenti che operano permanentemente nei suoi fuochi (Nasmyth A e Nasmyth B) e offre una grande varietà di modi osservativi: dalla fotometria su larga banda alla spettroscopia ad alta risoluzione, su lunghezze d’onda che vanno dall’ottico all’infrarosso.
14 Lavori di presentazione realizzati nel laboratorio di informatica avanzata condotto dal prof. Alessandro Gemo nell' a.s. 2008-09 con sis. op. e software Open Source nella S.M.S. “. Carducci”
Il Telescopio Nazionale Galileo (TNG) è il più importante strumento ottico/infrarosso della comunità astronomica italiana con uno specchio primario di 3,58 metri di diametro.
Intitolato al padre dell’astronomia moderna, Galileo Galilei (1564-1642), è finanziato dall’INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica e gestito dalla FGG-Fundación Galileo Galilei-INAF, Fundación Canaria.
Situato nell'Isola di La Palma, il TNG sorge ad una quota di 2 387 metri al sopra del livello del mare sul bordo di un enorme cratere, la Caldera Taburiente, e fa parte dell’Osservatorio del Roque de Los Muchachos, uno dei tre osservatori più grandi al mondo.
Vi sono alcune domande fondamentali a cui vorremmo un giorno poter rispondere: siamo soli nell’universo? Ci sono altre forme di vita, eventualmente intelligenti, su altri mondi? E’ possibile, o sarà mai possibile, entrare in contatto con esse?
Nel corso dei millenni queste domande hanno affascinato grandi pensatori, filosofi, mistici e uomini di scienza. Gli strumenti adottati per cercare risposte erano la pura speculazione e l’immaginazione. In mancanza di dati certi, la soluzione non poteva che dipendere dal modo di pensare di chi si poneva la questione. Così, accanto ad Epicuro e Giordano Bruno, convinti dell’esistenza di altri mondi abitati da esseri simili a noi, altri come Aristotele negavano tale possibilità.
Oltre che dal telescopio, la capacità di produrre dati scientifici dipende naturalmente dalla strumentazione che analizza la luce raccolta dagli specchi. Il Telescopio Nazionale Galileo (TNG) è attualmente dotato di quattro strumenti che operano permanentemente nei suoi fuochi (Nasmyth A e Nasmyth B) e offre una grande varietà di modi osservativi: dalla fotometria su larga banda alla spettroscopia ad alta risoluzione, su lunghezze d’onda che vanno dall’ottico all’infrarosso.
14 Lavori di presentazione realizzati nel laboratorio di informatica avanzata condotto dal prof. Alessandro Gemo nell' a.s. 2008-09 con sis. op. e software Open Source nella S.M.S. “. Carducci”
This document discusses Dave McClure's investment thesis and experience in venture capital. It provides an overview of 500 Startups, including its history, strategy of making many small investments, and how it invests through its accelerator program and seed/follow-on funding. Details are given around 500's investment criteria, portfolio diversification approach, and generating deal flow through its brand and network.
Lessons in Persuasive Language from The Game of ThronesThe Hoffman Agency
The document discusses Tyrion's persuasive speech to Daenerys in Game of Thrones, comparing it to speeches by Winston Churchill and Jerry Maguire. It notes that Tyrion's speech was effective without slides or props, relying solely on his words and delivery. The document suggests that while tools like PowerPoint are useful, the most persuasive presentations are often given by a speaker alone on stage expressing their viewpoint with conviction.
"a che tante facelle" dott. Davide Maino Astrofisico Milanogiuseppe peranzoni
Corso di aggiornamento presso il Michelangelo Buonarroti di Trento - 12 febraio 2007 - Direzione del corso didattica e innovazione scolastica (DIESSE Trento)
In questo percorso interattivo di storia per la classe terza di scuola primaria, non troverete testi da studiare, ma un repertorio di tematiche con proposte di materiali, risorse e attività da realizzare. Lo scopo è quello di fornire all’insegnante uno strumento da cui partire per progettare un percorso didattico che permetta ai bambini la co-costruzione di conoscenza significativa e rilevante, caratterizzata dalla complessità, reticolo dinamico, struttura in cui ogni parte è interconnessa con le altre e dalla cui connessione deriva la struttura dell'intera rete che può essere esplorata e compresa partendo da un punto qualsiasi, permettendo l’approfondimento dei concetti fondanti
della storia.
E’ da quattro secoli che l’uomo osserva il cielo attraverso telescopi, di potenza
via via crescente, fino ai colossi dei nostri giorni, e da circa ottant’anni lo
“ascolta” con quelle grandi “orecchie” chiamate radiotelescopi. Lo sviluppo di
questi strumenti ed il loro intenso uso hanno portato ad un grande numero di
scoperte; gli astri ci hanno svelato molti dei loro segreti. Le sostanze che
compongono le stelle, la loro distanza, i movimenti e la massa dei pianeti, sono
tutte cose oggi piuttosto ben note. Ma per quanto interessanti possano essere le
caratteristiche dei mondi che ci circondano, è molto più entusiasmante scoprire
se qualcuno di questi ospita una civiltà evoluta, paragonabile alla nostra.
Walter Ferreri
Osservatorio Astronomico di Torino
http://www.gravita-zero.org
Presentazione che mostra come si sia giunti alla teoria della relatività ristretta, superando le apparenti contraddizioni messe in evidenza dalle equazioni di Maxwell. Esiste un riferimento privilegiato per la velocità della luce? Valgono ancora le trasformazioni galileiane per velocità prossime alla velocità della luce? Cosa provarono Michelson e Morley con il loro interferometro? Quesiti, domande e risposte a cavallo tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900.
1. Progetto: Virtual Immersions in Science
della Scuola Normale Superiore
“Un Giorno da Ricercatore”
Relatore: Giovanni Ambrosino
Classe 2C Informatica
Istituto Tecnico e Liceo G. Marconi di Civitavecchia
LE ONDE GRAVITAZIONALI
La luce ci permette di vedere tutte le cose che ci
circondano, per questo, fino ad ora abbiamo
esplorato l’Universo percorrendo praticamente tutto
lo spettro elettromagnetico, in cerca di informazioni
che i telescopi potessero raccogliere, ed ancora
una volta la luce è stata strumento che ha
consentito di “vedere” le onde gravitazionali,
supposte da Einstein nella sua Teoria della Relatività. Nella sua Teoria, Einstein aveva
descritto la gravità come un effetto della curvatura spazio-temporale, diversamente dalla
descrizione di Newton il quale la immaginava come la forza che ci tiene attaccati alla
superficie del pianeta. Per Einstein lo spazio-tempo può essere in un certo senso
considerato come una superficie in cui la presenza di un oggetto ne modifica la forma, per
esempio se si pensa a un pallone da calcio fatto di piombo su un lenzuolo disteso (spazio-
tempo), si immagina che il pallone crei un’incurvatura, se si spinge una palla di plastica di
dimensioni pari a una palla da tennis, questa si muoverà sul tessuto con un moto
dipendente dalla curvatura del pallone di piombo. Il movimento continuo della palla di
tennis modifica l’incurvatura dovuta al pallone di piombo, le variazioni nel tessuto dovute a
questo movimento genera onde. Questo accade in sistemi binari in orbita tra loro come il
sistema Terra-Sole. Le perturbazioni della superficie spazio-temporale sono dette onde
gravitazionali, esse deformando lo spazio, viaggiano e trasportano informazioni di eventi
cosmici, che fino ad ora non avevamo avuto modo di osservare. Solo nel 2015, gli
scienziati dei gruppi LIGO e VIRGO, aprono una nuova finestra sul cosmo, rivelando le
onde gravitazionali prodotte nella collisione di due buchi neri. I dati raccolti dimostrano in
un sol colpo sia l’ esistenza delle onde gravitazionali che quella dei buchi neri. Eppure il
nostro pianeta è stato da sempre attraversato da miliardi di onde gravitazionali, ma non ce
ne siamo mai accorti, perché le perturbazioni spazio-temporali arrivate fino a noi erano
minime e per questo difficili da misurare; inoltre, poiché lo spazio-tempo viene deformato
ovunque, dilatandosi e restringendosi, non è banale trovare uno strumento che non subisca le
deformazioni generate dalle onde gravitazionali e che consenta quindi di misurare la
2. deformazione. Poi l’evoluzione tecnologia ha permesso di costruire l’interferometro laser,
ovvero uno strumento che produce l’interferenza ottenuta facendo sovrapporre due fasci
laser originati da una stessa sorgente. I due fasci laser percorrono distanze precise dopo
le quali, arrivano in una stazione precisa in cui si registra la loro sovrapposizione che
genera l’interferogramma, se una delle due distanze cambia, a causa di deformazioni
originate da onde gravitazionale, i fasci laser non arriveranno in fase nella stazione di
registrazione, per cui l’interferogramma cambia rilevando la deformazione nello spazio.
Questa strumentazione è così tanto sensibile da misurare le variazioni della curvatura
spazio-tempo nell’ordine di un miliardesimo del diametro atomico, e che per questo ha
permesso di rilevare le onde gravitazionali. Con l’uso dell’interferometro laser, potremmo
probabilmente spiegare cosa succede durante la collisione di stelle o raccogliere nuove
informazioni del Big Bang e dell’origine del nostro Universo.
Fonti usate:
http://www.ligo.org/science/GW-GW.php
http://matematica.unibocconi.it/articoli/teoria-delle-stringhe-da-newton-einstein-e-oltre
http://www.nature.com/news/einstein-s-gravitational-waves-found-at-last-1.19361