Una regione al 100% digitale, dove le persone vivono, studiano e lavorano utilizzando le tecnologie, internet e il digitale in genere, senza che tutto ciò rappresenti un’eccezionalità.
Una regione che presenta “zero differenze” tra luoghi, cittadini, imprese e città in forza di un “ecosistema digitale” adeguato per tutti. Così sarà l’Emilia-Romagna nel 2025, secondo gli obiettivi fissati a livello europeo e condivisi dalla Regione.
Sulla situazione attuale, sulle modalità e gli strumenti per raggiungere questo traguardo si è discusso in occasione dell’incontro di avvio della fase “costituente” dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna.
Piattaforme integrate e servizi di e-Government per la competitività del Paese.
I servizi digitali della Pubblica Amministrazione sono una chiave fondamentale di modernizzazione e competitività degli Stati avanzati. L’Italia oramai dal 2000 punta all’e-Government, ma la transizione non è ancora avvenuta. Il Paese, per non perdere il passo, deve migliorare enormemente la governance della digitalizzazione, coinvolgere i cittadini e affidarsi ad aziende con competenze veramente competitive a livello mondiale per realizzarla. La Ricerca ha approfondito, con confronti con i paesi più avanzati, le modalità per accelerare l’ingresso dell’Italia nell’”era digitale” e i suoi benefici per la crescita e la qualità della vita: anche l’Italia ha competenze e infrastrutture per attivare servizi digitali in breve tempo!
Presentata alla 39° edizione del Forum di Villa d'Este, 8 settembre 2013.
Una regione al 100% digitale, dove le persone vivono, studiano e lavorano utilizzando le tecnologie, internet e il digitale in genere, senza che tutto ciò rappresenti un’eccezionalità.
Una regione che presenta “zero differenze” tra luoghi, cittadini, imprese e città in forza di un “ecosistema digitale” adeguato per tutti. Così sarà l’Emilia-Romagna nel 2025, secondo gli obiettivi fissati a livello europeo e condivisi dalla Regione.
Sulla situazione attuale, sulle modalità e gli strumenti per raggiungere questo traguardo si è discusso in occasione dell’incontro di avvio della fase “costituente” dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna.
Piattaforme integrate e servizi di e-Government per la competitività del Paese.
I servizi digitali della Pubblica Amministrazione sono una chiave fondamentale di modernizzazione e competitività degli Stati avanzati. L’Italia oramai dal 2000 punta all’e-Government, ma la transizione non è ancora avvenuta. Il Paese, per non perdere il passo, deve migliorare enormemente la governance della digitalizzazione, coinvolgere i cittadini e affidarsi ad aziende con competenze veramente competitive a livello mondiale per realizzarla. La Ricerca ha approfondito, con confronti con i paesi più avanzati, le modalità per accelerare l’ingresso dell’Italia nell’”era digitale” e i suoi benefici per la crescita e la qualità della vita: anche l’Italia ha competenze e infrastrutture per attivare servizi digitali in breve tempo!
Presentata alla 39° edizione del Forum di Villa d'Este, 8 settembre 2013.
Stato, Cittadini E Imprese Nell’Era Digitale - Piattaforme integrate e serviz...AmmLibera AL
La ricerca, realizzata da The European House-Ambrosetti con la collaborazione di Poste Italiane, è stata presentata durante la 39° edizione del Forum "Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive" di Villa d'Este dell'8 settembre 2013.
Lo studio fa una diagnosi dello stato di arretratezza dell’Italia nel campo dei servizi digitali e dell’e-Government, che invece costituiscono una leva di modernizzazione e competitività del Paese, e suggerisce le linee guida per invertire la rotta.
"Un incremento dell'efficienza dei servizi digitali genererebbe 2 punti di PIL. Allo stato attuale l'economia digitale pesa solo l'1,7% del PIL rispetto al 3,9% della media europea. Con il risultato che cittadini e imprese italiane sono costrette a perdere troppo tempo in pratiche burocratiche e servizi inefficienti. E recuperare già solo 30 minuti di tempo utile al giorno produrrebbe vantaggi per il Paese quantificabili fino a 40 miliardi di euro. Il quadro che emerge dallo studio è quello di un Paese ancora arretrato sul fronte della digitalizzazione dei servizi pubblici: solo il 22% dei cittadini italiani usa abitualmente i servizi della PA on line contro il 52% della media UE, l'Italia è ultima nell'UE-27 per sviluppo dell'e-Government, ed è terz'ultima per utilizzo di e-Commerce. La polverizzazione delle infrastrutture è un altro freno: sono più 4 mila i data center della PA per una spesa di gestione pari a circa 6 miliardi di euro. Di questi, oltre il 50% sono sottoutilizzati".
Nel 2012 il governo Monti ha varato un’agenda digitale per l’Italia. Un passo importante, ma che si scontra con due problemi radicali:
l’arretratezza delle infrastrutture e un forte analfabetismo digitale, ben oltre la media europea; una mancanza di diritti fondamentali come il diritto all’informazione che possano dare sostanza all’agenda digitale.
Questa presentazione offre una breve panoramica dello stato dell’informatizzazione in Italia, dei cambiamenti che l’agenda digitale cerca di introdurre e degli strumenti che possono aiutarla a produrre risultati più radicali.
Nelle ultime slide ci soffermeremo infine sulle proposte dei partiti.
Politiche di innovazione nella Pubblica Amministrazione trentinadatitrentinoit
Slide del corso "Il Patrimonio Informativo Pubblico" organizzato dal Progetto Open Data in Trentino in collaborazione con TSM e rivolto agli enti del sistema provinciale. 19 febbraio 2013 http://www.innovazione.provincia.tn.it/contenuti.php?t=opendata_tab&id=5
FORUM PA 2016: anteprima del Programma congressualeFPA
FORUM PA 2016 si terrà dal 24 al 26 maggio al Palazzo dei Congressi di Roma. Questa un'anteprima del Programma congressuale, il programma dettagliato e costantemente aggiornato è on line sul sito www.forumpa.it
Open gov, opendata, smartcity: la rivoluzione digitale nelle mani dei cittadiniCarlo Reggiani
Articolo pubblicato sul Notiziario dell'Ordine Ingegneri di Verona, numero 1-2014
Con la collaborazione di Flavia Marzano, Gianluigi Cogo, Michele Vianello, Stefano Flaim
Open Government Data e Comunicazione istituzionale: Community, Social mediadatitrentinoit
Corso di Formazione per gli enti del sistema provinciale trentino: Innovazione, Open Data, cambiamento organizzativo, cambiamento sociale (Modulo Giuridico)
In collaborazione con la Trentino School of Management http://www.innovazione.provincia.tn.it/contenuti.php?t=opendata_tab&id=24 ottobre 2014
Presentazione Associazione Open Genova 2014, Liceo G. MazziniEnrico Alletto
Presentazione dell' Associazione Open Genova aggiornata al 2014 davanti a 5 classi dell' Istituto G. Mazzini di Sampierdarena. L'inizio di una collaborazione che vede la regia del Municipio Centro Ovest
The document provides instructions for building financial statements, including balance sheets and income statements. It explains the key components of each statement - for the balance sheet, it is assets, liabilities, and equity, while for the income statement it is revenues and expenses. It discusses how to list accounts for each section and handle adjustments such as accumulated depreciation, doubtful debts, and cost of goods sold calculations. Finally, it outlines the typical layout for each statement, including gross profit, net profit before and after taxes sections.
Stato, Cittadini E Imprese Nell’Era Digitale - Piattaforme integrate e serviz...AmmLibera AL
La ricerca, realizzata da The European House-Ambrosetti con la collaborazione di Poste Italiane, è stata presentata durante la 39° edizione del Forum "Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive" di Villa d'Este dell'8 settembre 2013.
Lo studio fa una diagnosi dello stato di arretratezza dell’Italia nel campo dei servizi digitali e dell’e-Government, che invece costituiscono una leva di modernizzazione e competitività del Paese, e suggerisce le linee guida per invertire la rotta.
"Un incremento dell'efficienza dei servizi digitali genererebbe 2 punti di PIL. Allo stato attuale l'economia digitale pesa solo l'1,7% del PIL rispetto al 3,9% della media europea. Con il risultato che cittadini e imprese italiane sono costrette a perdere troppo tempo in pratiche burocratiche e servizi inefficienti. E recuperare già solo 30 minuti di tempo utile al giorno produrrebbe vantaggi per il Paese quantificabili fino a 40 miliardi di euro. Il quadro che emerge dallo studio è quello di un Paese ancora arretrato sul fronte della digitalizzazione dei servizi pubblici: solo il 22% dei cittadini italiani usa abitualmente i servizi della PA on line contro il 52% della media UE, l'Italia è ultima nell'UE-27 per sviluppo dell'e-Government, ed è terz'ultima per utilizzo di e-Commerce. La polverizzazione delle infrastrutture è un altro freno: sono più 4 mila i data center della PA per una spesa di gestione pari a circa 6 miliardi di euro. Di questi, oltre il 50% sono sottoutilizzati".
Nel 2012 il governo Monti ha varato un’agenda digitale per l’Italia. Un passo importante, ma che si scontra con due problemi radicali:
l’arretratezza delle infrastrutture e un forte analfabetismo digitale, ben oltre la media europea; una mancanza di diritti fondamentali come il diritto all’informazione che possano dare sostanza all’agenda digitale.
Questa presentazione offre una breve panoramica dello stato dell’informatizzazione in Italia, dei cambiamenti che l’agenda digitale cerca di introdurre e degli strumenti che possono aiutarla a produrre risultati più radicali.
Nelle ultime slide ci soffermeremo infine sulle proposte dei partiti.
Politiche di innovazione nella Pubblica Amministrazione trentinadatitrentinoit
Slide del corso "Il Patrimonio Informativo Pubblico" organizzato dal Progetto Open Data in Trentino in collaborazione con TSM e rivolto agli enti del sistema provinciale. 19 febbraio 2013 http://www.innovazione.provincia.tn.it/contenuti.php?t=opendata_tab&id=5
FORUM PA 2016: anteprima del Programma congressualeFPA
FORUM PA 2016 si terrà dal 24 al 26 maggio al Palazzo dei Congressi di Roma. Questa un'anteprima del Programma congressuale, il programma dettagliato e costantemente aggiornato è on line sul sito www.forumpa.it
Open gov, opendata, smartcity: la rivoluzione digitale nelle mani dei cittadiniCarlo Reggiani
Articolo pubblicato sul Notiziario dell'Ordine Ingegneri di Verona, numero 1-2014
Con la collaborazione di Flavia Marzano, Gianluigi Cogo, Michele Vianello, Stefano Flaim
Open Government Data e Comunicazione istituzionale: Community, Social mediadatitrentinoit
Corso di Formazione per gli enti del sistema provinciale trentino: Innovazione, Open Data, cambiamento organizzativo, cambiamento sociale (Modulo Giuridico)
In collaborazione con la Trentino School of Management http://www.innovazione.provincia.tn.it/contenuti.php?t=opendata_tab&id=24 ottobre 2014
Presentazione Associazione Open Genova 2014, Liceo G. MazziniEnrico Alletto
Presentazione dell' Associazione Open Genova aggiornata al 2014 davanti a 5 classi dell' Istituto G. Mazzini di Sampierdarena. L'inizio di una collaborazione che vede la regia del Municipio Centro Ovest
The document provides instructions for building financial statements, including balance sheets and income statements. It explains the key components of each statement - for the balance sheet, it is assets, liabilities, and equity, while for the income statement it is revenues and expenses. It discusses how to list accounts for each section and handle adjustments such as accumulated depreciation, doubtful debts, and cost of goods sold calculations. Finally, it outlines the typical layout for each statement, including gross profit, net profit before and after taxes sections.
Open Edu la migrazione al FLOSS della Biblioteca “Mario Gattullo” del Diparti...Marco Trotta
Lo scorso 8 Aprile l'annuncio definitivo di Microsoft di chiudere il supporto a Windows XP ha messo le aziende private, ma soprattutto la pubblica amministrazione, di fronte al problema di cosa fare di un parco macchina molto spesso consistente che nelle ristrettezze economiche dei tagli in bilancio e della crisi non poteva essere ricondizionato per utilizzare i sistemi operativi successivi della multinazionale fondata da Bill Gates. Un problema economico certo, ma anche ambientale considerando lo smaltimento di macchine spesso perfettamente funzionanti. Ma anche giuridico visto che le ultime modifiche del CAD (Codice dell'Amministrazione Digitale) impongono l'utilizzo di soluzioni open "by default".
L'esperienza della bilioteca Mario Gattullo" del dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna è partita questa situazione. Una decina di macchine sono state migrate ad una soluzione FLOSS tra vecchie e qualche nuovo acquisto e contestualmente è stato elaborato un questionario che è stato sottoposto a tutti gli utenti, soprattutto studenti, alla fine della loro sessione di utilizzo per testare il loro grado di apprezzamento prima e dopo la migrazione. Questo strumento è servito anche per raccogliere sollecitazioni, problemi e proposte. Ne è uscito fuori uno spaccato sufficientemente rappresentativo per immaginare le possibili future migrazioni non solo dal punto di vista hardware e software ma anche da quello che probabilmente conta di più in simili contesti: quello humanware. Perché oggi le soluzioni libere possono essere progettate per coniugare i diritti delle persone con la possibilità di utilizzare strumenti alla portata delle loro aspettative e competenze.
Il Data Journalism, un approccio tecnologico per l'analisi dei dati nel giorn...Marco Trotta
Seminario su Open Data: Il Data Journalism, un approccio tecnologico per l'analisi dei dati nel giornalismo
24 Aprile 2012
Corso di Laboratorio Interdisciplinare
Corso di Laurea Magistrale in Scienze di Internet dell'Università di Bologna
Here are the steps to prepare trading and profit and loss account and balance sheet from the given information:
1. Trading Account:
Debit Side:
Opening Stock Rs. 7,50,000
Purchases Rs. 18,50,000
Wages Rs. 8,48,650
Freight and Carriage Rs. 1,31,150
Total Rs. 36,79,800
Credit Side:
Sales Rs. 41,50,000
Closing Stock (to be calculated)
2. Profit and Loss Account:
Debit Side:
To Trading Account (Profit)
Salaries Rs. 1,45,000
Come usare la rete per innovare con la partecipazioneEnrico Alletto
Intervento a What’s up Genova:
- La rete come strumento di partecipazione
- Esempi di partecipazione in rete
- A Genova tutto questo è possibile?
- I Social Network e la partecipazione
- I Progetti di Open Genova per la città
- I Progetti 2017
DDAY2014 - Rete civica in Drupal: un bene comune digitale da costruire assiem...DrupalDay
Speaker: Pina Civitella
Area: PA
Il Comune di Bologna sta per rilasciare una rinnovata versione della rete civica, frutto di un persorso di co-design all’interno del percorso di definizione dell’Agenda Digitale, che ha visto partecipi diversi settori dell’Amministrazione, cittadini, associazioni e imprese.
(Seminario a SMAU Milano 2012, 18 ottobre 2012). Il 2012 è l'anno dell'agenda digitale, pensata sia come strumento di sviluppo economico che come strumento di alfabetizzazione dei cittadini alle nuove tecnologie. All'interno delle attività della cabina di regia del governo italiano un apposito gruppo "Competenze digitali" ha predisposto una serie di proposte di cui alcune sono poi diventate parte del decreto sviluppo II (Digitalia). All'interno del seminario saranno analizzate le iniziative proposte, quelle già avviate e quelle in fase di avvio, interagendo con il pubblico per discutere eventuali necessità non previste in "agenda".
Iperbole, la nuova rete civica di Bologna: uno spazio collaborativo per Bologna Città Metropolitana. Uno spazio digitale con più servizi per cittadini, famiglie e imprese.
A vent’anni dalla sua nascita, Iperbole propone una nuova frontiera della comunicazione pubblica: la collaborazione. Più informazione e trasparenza, più servizi on line per cittadini, famiglie e imprese, più collaborazione per valorizzare i beni comuni: ecco la nuova rete civica di Bologna. Realizzata, dopo un lungo percorso partecipato, da un team di progettisti interno all’Amministrazione supportato da partner tecnici.
Il progetto verrà lanciato on line il 15 dicembre.
Per la prima volta un Comune italiano propone uno spazio digitale per accedere ai propri servizi online e a piattaforme di collaborazione e partecipazione. Il codice della Rete Civica verrà inoltre rilasciato online, permettendo così alla comunità digitale o alle altre PA di riutilizzare o migliorare il progetto.
La Nuova Rete Civica Iperbole è uno spazio digitale gratuito e pubblico, accessibile da pc, tablet e smartphone attraverso un’identità digitale unificata.
La Nuova Rete Civica Iperbole sarà suddivisa in tre aree:
Il Comune - informazioni su attività istituzionali e politiche
Servizi Online - servizi online dedicati a cittadini e imprese, che potranno così rapportarsi in modo diretto e semplificato con la PA
Comunità - dedicato ai cittadini e ai progetti in corso, uno spazio di consultazione, partecipazione e collaborazione
Nell’area Comunità, tutti i cittadini, le imprese, le associazioni e i gruppi informali potranno facilmente presentarsi, avere un blog, descrivere i propri progetti e conoscere quelli “dei propri vicini” attraverso le mappe di geolocalizzazione. Chi aprirà il proprio profilo creerà in automatico un avatar con il brand di Bologna e avrà a disposizione un’agenda nella quale il Comune registrerà tutte le scadenze (come famiglia o come impresa). In questa prima versione rilasciata, sono già disponibili nuovi servizi digitali come l'accesso a tutte le pratiche edilizie, il pagamento dei bollettini e il pagamento delle multe.
La Nuova Rete Civica Iperbole è stata progettata a partire dalla domanda di cambiamento emersa dai percorsi partecipativi dell’Agenda Digitale e del Piano Strategico Metropolitano. Il lavoro è durato un anno, mentre il budget impiegato per la realizzazione è stato sostenuto per 65 mila euro dall’Amministrazione Comunale e per 240 mila euro da sponsor privati. Un modello di sostenibilità innovativo per la Pubblica Amministrazione, comparato con altre città italiane o europee.
L'Agenda Digitale del Lazio e gli open data: lavori in corsoRegioneLazio
Luisa Romano ha presentato a Cassino (FR), nel corso della tappa territoriale del DataLab Lazio Tour, lo stato di avanzamento dei lavori dell'Agenda Digitale regionale, all'interno della quale si inserisce il progetto Open Data Lazio.
A mobile application designed to make the City and the Citizens free to speak each other by exchanging information that aim to improve the performance of public administration and to involve the citizen into administration management.
Daniela Maria Intravaia - Agenzia per l'Italia Digitale
Prospettive dell'Agenda Digitale dell'Umbria - Strumenti
Strumenti di programmazione, gestione e monitoraggio dei progetti ICT. Workshop #ADUMBRIA2018 #2 Orvieto - Palazzo comunale, sala consiliare, 5 novembre 2018.
http://www.regione.umbria.it/agenda-digitale/adumbria2018
Similar to L'Agenda Digitale di Bologna: integrare servizi e reti (20)
2. Che cos'è l'Agenda Digitale
L'Agenda Digitale è un'iniziativa dell'Unione Europea per sviluppare le
tecnologie e i servizi digitati. Presentata nel 2010, prevede una serie di
obiettivi da realizzare entro il 2020:
● Mercato digitale unico: abbattere le barriere che bloccano illibero
scambio di servizi onle tra una nazione e l'altra
● interoperabilità: software e apparecchi compatibili tra loro
● sicurezza per pagamenti e dati personali
● accesso a Internet veloce e ultraveloce
● alfabetizzazione digitale e accesso a Internet per i disabili
● migliorare i servizi pubblici attraverso le tecnologie digitali
Nel 2011 la Commissione europea ha inserito anche il capitolo open
data per permettere a cittadini e aziende di accedere a queste
informazioni per fini commerciali e non.
3. Agenda Digitale in Italia
Nel 2012 (Governo Monti) è stato
approvato il decreto sviluppo 2.0
all'interno del quale è contenuta
L'Agenda Digitale Italiana (ADI). I
primi decreti attuativi sono stati già
licenziati, altri arriveranno.
La Cabina di regia dell'ADI è www.agenda-digitale.it
composta da diversi Ministeri e da
due referenti per gli Enti locali, vuole
investire per il primo anno circa 2.5
miliardi di euro.
Secondo il Governo questo
investimento dovrebbe avere un
impatto di 4.3 miliardi di euro e
dovrebbe produrre 54mila occupati Fonte:
L'Italia è pronta per l'Agenda
Digitale?
4. Agenda Digitale in Italia
- Identità digitale: documento digitale
unificato, anagrafe unificata, posta
elettronica certificata
- Pubblica amministrazione digitale:
pubblicazione di dati informato aperto
(open data), trasmissione obbligatoria
di documenti per via telematica
- Istruzione digitale: semplificazione
procedure università e libri digitali
- Sanità digitale: cartella e
prescrizione medica digitali
- Banda larga nelle zone non coperte
- Moneta elettronica: obbligo di
pagamenti elettronici per le pubbliche
amministrazioni. Dal 2012 obbligo
bancomat per chi vende prodotti e
servizi
Fonte:
- Giustizia digitale: comunicazione e
L'Italia è pronta per l'Agenda Digitale?
notifiche via Internet
5. Da dove siamo partiti
● Agenda Digitale going local - 21 Nov 2011
6. Da dove siamo partiti
● Atto di indirizzo della giunta - Gennaio 2012
La Giunta decide:
● di dotarsi di UNA AGENDA DIGITALE PER BOLOGNA che definisca strategia, obiettivi
e azioni della Giunta in tema di e-democracy e innovazione tecnologica per il mandato
2011-2016
● che le priorità dell’AGENDA DIGITALE PER BOLOGNA proposte dalla Giunta saranno
discusse nell’ambito di un percorso partecipato, sia online sia offline (incontri, seminari,
conferenze), da avviare entro gennaio 2012 e concludere non oltre giugno 2012, con il
coordinamento del Dipartimento Economia e Promozione della città
● che l’esito di tale percorso contribuirà a definire le azioni dell’Amministrazione comunale
ed arricchire la progettualità del Piano Strategico Metropolitano Bologna 2021, anche al
fine di promuovere la qualità della vita della comunità bolognese nell’ottica di una smart
city sostenibile e solidale
● che verranno promosse tutte le azioni possibili per promuovere opportunità di conoscenza
digitale nei confronti della cittadinanza con particolare attenzione per la gamma dei
diversi svantaggi digitali (età, genere, condizione sociale ed economica, ecc.), da
fronteggiare secondo pratiche multistakeholder, di sussidiarietà e partenariato con
la società civile organizzata.
7. Quattro temi
○ Internet come diritto
○ Coinvolgimento della
cittadinanza
○ Innovazione tecnologica, PMI
per la Smart City & il City
branding
○ Open data
8. Metodo
● Percorso da Gennaio a Giugno 2012
● Modalità
○ Giovedì dell'Agenda Digitale e calendario
eventi
○ Incontri come occasione di approfondimento
e raccolta di contributi
○ Storytelling attraverso i social media (pagina
di Facebook e account twitter del Comune) e
contributi video
○ Sito per raccogliere contributi
● Obiettivo: documento finale con le proposte
emerse durante il percorso da tradurre in
politiche locali dall'amministrazione comunale
9. Un po' di dati
● 30 eventi patrocinati
● 9 eventi promossi
10. Un po' di dati
● 80 proposte arrivate sul form on line
12. Un po' di dati
● Bologna Mi Piace: 442 Foto
Il 16 Marzo
premiato Giorgio
Lamonica
"perché dà l’idea
di una città tra
memoria e futuro,
di giovani seduti a
chiacchierare
sotto le immagini
dei padri nobili in
piazza".
13. Le proposte arrivate:
Internet come diritto
● Wifi libero su tutto il territorio metropolitano
● Corsi per neo-mamme, per genitori e figli all’
utilizzo consapevole dei social network, corsi di
italiano per stranieri, di formazione per anziani, per
giovani interessati ad acquisire nuove
professionalità, di utilizzo di software libero e di
riciclo di tecnologie digitali (trashware), per gli
insegnanti delle scuole primarie e secondarie,
corsi per amministratori e politici
● Inserimento di un art. 21bis nello statuto comunale.
Come da proposta di Rodotà già implementata a
Venezia
14. Le proposte arrivate:
Coinvolgimento della cittadinanza
● Possibilità di usufruire di servizi integrati on line per poter
richiedere un certificato, cambiare residenza, avviare una
pratica e seguirne l’esito
● Uno spazio per i contenuti istituzionali e per quelli dei
cittadini, soprattutto video.
● Streaming video delle sedute consiliari, delle conferenze
stampa, degli eventi e di promozione turistica
● Un forum pubblico aperto alla cittadinanza dove discutere
permanentemente le scelte grandi e piccole della città
(esempio civic hacking)
● Integrare la partecipazione della cittadinanza attraverso le
nuove tecnologie al processo deliberativo utilizzando le
leggi, anche regionali (LR n. 3/2010), che già prevedono un
simile principio per i canali “off line” da estendere a quelli
“on line” (consultazioni, consigli aperti, ecc.)
15. Le proposte arrivate:
Innovazione tecnologica, PMI per la Smart City & il
City branding
● Spazi di coworking per i liberi professionisti e le
piccole imprese in fase di avvio
● Adesione del comune al Progetto Decoro Urbano:
la cittadinanza segnala casi di degrado
● Qrcode e strumenti di realtà aumentata (attraverso
gli smartphone di ultima generazione con
Wikitude) per percorsi di conoscenza nella città
● Mappa geolocalizzata dei mezzi pubblici sull’
esempio di Linz
● Utilizzo permanente di contest cittadini sulla scorta
delle esperienze dei Tdays e Bologna mi piace
16. Le proposte arrivate:
Open data
● Adesione del comune al Progetto Open Municipio
● Pubblicazione dei contenuti del Comune sotto
licenze libere
● Mappe georeferenziate dei servizi del Comune
● Pubblicazione dei dati del bilancio sul nuovo
portale degli open data del comune
● Pubblicazione dei dati delle società partecipate da
parte del comune
● Implementazione di un sistema che permetta di
monitorare l’iter delle richieste di accesso a nuovi
dati dal sito del comune e di poter votare quelle più
interessanti
17. Comitato scientifico - 9 Marzo 2012
Bellavista Paolo - Professore Associato di Ingegneria Informatica Unibo
Binacchi Fabrizio - Direttore RAI Bologna
Colafranceschi Alessandro – Head of global online bank Unicredit
Coletti Giampaolo - Fondatore Altratv.tv
Di Benedetto Andrea - Presidente Nazionale CNA NEXT
Falciasecca Gabriele – Presidente di Lepida
Finocchiaro Giusella – Prof. Ordinario di Diritto Privato e di Diritto di Internet, Unibo
Gabbrielli Maurizio – Professore Ordinario di Informatica Unibo
Mazzoni Lucia - Segretaria di Piattaforma ICT- Aster Bologna
Moruzzi Mauro - Direttore CUP 2000
Napolitano Antonella - Editor europeo di TechPresident
Sartori Laura - Professoressa di Sociologia –Unibo
Vaccari Marzia - ICT Manager
Vianello Michele – Direttore Vega park Venezia
Vitiello Giuseppe - Projet Manager Eni SpA divisione ICT
Zacchiroli Stefano - Researcher at Université Paris Diderot and IRILL, Debian
Project Leader
Un garante per la partecipazione: Marco Trotta
18. Definizione delle priorità
1. Identità digitale civica
Che cosa significa oggi partecipare alla vita politica attraverso le
tecnologie digitali? Identificare una via bolognese sulla scorta di quello
che si è già fatto declinato sui processi emergenti di "open gov", "e-
democracy con i diritti collegati "accesso alla rete", "neutralità della
rete"
2. Infrastrutture e connettività
Pianificare una nuova fase di espansione infrastrutturale, a partire da
un’analisi del sottosuolo (catasto) fino all’esplorazione di possibili
investitori privati e nuove soluzioni tecnologiche.
3. Iperbole2020
La rete civica del futuro, un ambiente per la partecipazione civica in
rete e l’offerta di servizi di PA e P.m.i. basato su due pilastri: il
fascicolo del cittadino e spazio per contenuti & applicazioni generati
dagli utenti;
19. Come è cambiata l'agenda
● Primo asse: internet come diritto, tra
infrastrutture e inclusione digitale
● Secondo asse: Iperbole2020…we-gov!, nuove
forme di collaborazione
● Terzo asse: smart city, le idee che cambiano
Bologna
Tutti i contenuti sono stati resi disponibile al commento qui
http://iperbole2020.comune.bologna.it/agenda-digitale/
27. Una proposta
CoderDojo Bologna si terrà l’11 maggio all’urban center in sala borsa dalle 10.30 alle 13.30.
obiettivo: insegnare a bambini e ragazzi a programmare,
utilizzando tecnologie open e in maniera gratuita
cerchiamo: volontari con compentenze in programmazione
e partner per la comunicazione e gestione
Per info scrivete a: coderdojobo@gmail.com
28. Grazie
@Twiperbole
http://iperbole2020.comune.bologna.it
marco.trotta@gmail.com