(Seminario a SMAU Milano 2012, 18 ottobre 2012). Il 2012 è l'anno dell'agenda digitale, pensata sia come strumento di sviluppo economico che come strumento di alfabetizzazione dei cittadini alle nuove tecnologie. All'interno delle attività della cabina di regia del governo italiano un apposito gruppo "Competenze digitali" ha predisposto una serie di proposte di cui alcune sono poi diventate parte del decreto sviluppo II (Digitalia). All'interno del seminario saranno analizzate le iniziative proposte, quelle già avviate e quelle in fase di avvio, interagendo con il pubblico per discutere eventuali necessità non previste in "agenda".
(Evento a Smau Milano, 17 ottobre 2012) Nasce l'agenda digitale del Paese. Il 4 ottobre il Governo Italiano ha approvato il decreto sviluppo II, contenente una serie di piani di sviluppo con particolare riferimento alle tematiche delle start-up innovative e dell'agenda digitale. Il testo è ora in parlamento per la discussione assieme al testo di iniziativa parlamentare degli On. Palmieri-Gentiloni-Rao. In questo seminario, coordinato da Roberto Scano, i parlamentari Palmieri e Gentiloni presenteranno le tematiche dell'agenda digitale parlamentare identificando punti di convergenza con l'iniziativa del governo e dialogando altresì con il pubblico in sala.
L’utilizzo delle tecnologie ICT è di grande utilità per accompagnare la realizzazione dei progetti di cooperazione
Informatica Solidale Onlus fornisce le proprie competenze ed esperienze nell’ambito della cooperazione internazionale per lo sviluppo, perseguendo le finalità di supporto e sviluppo umano relativi a popolazioni disagiate, tramite l’implementazione di progetti che utilizzano le tecnologie ICT
Open data: politiche e territorio in ottica di genere e generazioniRegioneLazio
La presentazione di Flavia Marzano sulle politiche territoriali e gli open data in chiave di genere, in occasione del seminario formativo di Accademia Open Data Lazio del 29 ottobre 2015.
Una regione al 100% digitale, dove le persone vivono, studiano e lavorano utilizzando le tecnologie, internet e il digitale in genere, senza che tutto ciò rappresenti un’eccezionalità.
Una regione che presenta “zero differenze” tra luoghi, cittadini, imprese e città in forza di un “ecosistema digitale” adeguato per tutti. Così sarà l’Emilia-Romagna nel 2025, secondo gli obiettivi fissati a livello europeo e condivisi dalla Regione.
Sulla situazione attuale, sulle modalità e gli strumenti per raggiungere questo traguardo si è discusso in occasione dell’incontro di avvio della fase “costituente” dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna.
#AdUmbria2015: Azione e aspettative dell'Agenda digitale dell'UmbriaAgenda digitale Umbria
Restituzione dei focus group sulle 5 missioni dell'Agenda digitale dell'Umbria tenuti nel mese di marzo 2015.
a cura di Stefano Epifani, Università La Sapienza di Roma
(Evento a Smau Milano, 17 ottobre 2012) Nasce l'agenda digitale del Paese. Il 4 ottobre il Governo Italiano ha approvato il decreto sviluppo II, contenente una serie di piani di sviluppo con particolare riferimento alle tematiche delle start-up innovative e dell'agenda digitale. Il testo è ora in parlamento per la discussione assieme al testo di iniziativa parlamentare degli On. Palmieri-Gentiloni-Rao. In questo seminario, coordinato da Roberto Scano, i parlamentari Palmieri e Gentiloni presenteranno le tematiche dell'agenda digitale parlamentare identificando punti di convergenza con l'iniziativa del governo e dialogando altresì con il pubblico in sala.
L’utilizzo delle tecnologie ICT è di grande utilità per accompagnare la realizzazione dei progetti di cooperazione
Informatica Solidale Onlus fornisce le proprie competenze ed esperienze nell’ambito della cooperazione internazionale per lo sviluppo, perseguendo le finalità di supporto e sviluppo umano relativi a popolazioni disagiate, tramite l’implementazione di progetti che utilizzano le tecnologie ICT
Open data: politiche e territorio in ottica di genere e generazioniRegioneLazio
La presentazione di Flavia Marzano sulle politiche territoriali e gli open data in chiave di genere, in occasione del seminario formativo di Accademia Open Data Lazio del 29 ottobre 2015.
Una regione al 100% digitale, dove le persone vivono, studiano e lavorano utilizzando le tecnologie, internet e il digitale in genere, senza che tutto ciò rappresenti un’eccezionalità.
Una regione che presenta “zero differenze” tra luoghi, cittadini, imprese e città in forza di un “ecosistema digitale” adeguato per tutti. Così sarà l’Emilia-Romagna nel 2025, secondo gli obiettivi fissati a livello europeo e condivisi dalla Regione.
Sulla situazione attuale, sulle modalità e gli strumenti per raggiungere questo traguardo si è discusso in occasione dell’incontro di avvio della fase “costituente” dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna.
#AdUmbria2015: Azione e aspettative dell'Agenda digitale dell'UmbriaAgenda digitale Umbria
Restituzione dei focus group sulle 5 missioni dell'Agenda digitale dell'Umbria tenuti nel mese di marzo 2015.
a cura di Stefano Epifani, Università La Sapienza di Roma
Open gov, opendata, smartcity: la rivoluzione digitale nelle mani dei cittadiniCarlo Reggiani
Articolo pubblicato sul Notiziario dell'Ordine Ingegneri di Verona, numero 1-2014
Con la collaborazione di Flavia Marzano, Gianluigi Cogo, Michele Vianello, Stefano Flaim
Le Organizzazioni NonProfit svolgono un ruolo fondamentale:
1-nel promuovere l’uso delle Tecnologie ICT per favorire lo sviluppo umano;
2.nel garantire la sostenibilità ambientale ed energetica delle Nuove Tecnologie (caso Apple/Greenpeace).
A sua volta, il mondo del NonProfit può aprire i nuovi grandi mercati della Qualità della Vita, dell’ Educazione, della Salute, dell’ Inclusione Sociale, oggi trascurati dall’ approccio di breve termine di molti dei maggiori Vendor ICT
Presentazione del caso aziendale "Linea Amica", che descrive il nuovo rapporto tra le Pa e la Tecnologia.
Corso di Economia dell'Innovazione 2011/2012,
a cura del Professor Savino Santovito, del
Cdl in Informatica e Tecnologia per la Produzione del Software,
Facoltà di Scienza Matematica Fisica Naturali,
Università degli Studi di Bari
Stato, Cittadini E Imprese Nell’Era Digitale - Piattaforme integrate e serviz...AmmLibera AL
La ricerca, realizzata da The European House-Ambrosetti con la collaborazione di Poste Italiane, è stata presentata durante la 39° edizione del Forum "Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive" di Villa d'Este dell'8 settembre 2013.
Lo studio fa una diagnosi dello stato di arretratezza dell’Italia nel campo dei servizi digitali e dell’e-Government, che invece costituiscono una leva di modernizzazione e competitività del Paese, e suggerisce le linee guida per invertire la rotta.
"Un incremento dell'efficienza dei servizi digitali genererebbe 2 punti di PIL. Allo stato attuale l'economia digitale pesa solo l'1,7% del PIL rispetto al 3,9% della media europea. Con il risultato che cittadini e imprese italiane sono costrette a perdere troppo tempo in pratiche burocratiche e servizi inefficienti. E recuperare già solo 30 minuti di tempo utile al giorno produrrebbe vantaggi per il Paese quantificabili fino a 40 miliardi di euro. Il quadro che emerge dallo studio è quello di un Paese ancora arretrato sul fronte della digitalizzazione dei servizi pubblici: solo il 22% dei cittadini italiani usa abitualmente i servizi della PA on line contro il 52% della media UE, l'Italia è ultima nell'UE-27 per sviluppo dell'e-Government, ed è terz'ultima per utilizzo di e-Commerce. La polverizzazione delle infrastrutture è un altro freno: sono più 4 mila i data center della PA per una spesa di gestione pari a circa 6 miliardi di euro. Di questi, oltre il 50% sono sottoutilizzati".
Piattaforme integrate e servizi di e-Government per la competitività del Paese.
I servizi digitali della Pubblica Amministrazione sono una chiave fondamentale di modernizzazione e competitività degli Stati avanzati. L’Italia oramai dal 2000 punta all’e-Government, ma la transizione non è ancora avvenuta. Il Paese, per non perdere il passo, deve migliorare enormemente la governance della digitalizzazione, coinvolgere i cittadini e affidarsi ad aziende con competenze veramente competitive a livello mondiale per realizzarla. La Ricerca ha approfondito, con confronti con i paesi più avanzati, le modalità per accelerare l’ingresso dell’Italia nell’”era digitale” e i suoi benefici per la crescita e la qualità della vita: anche l’Italia ha competenze e infrastrutture per attivare servizi digitali in breve tempo!
Presentata alla 39° edizione del Forum di Villa d'Este, 8 settembre 2013.
Opendata per sapere controllare partecipare e fare impresaalinepennisi
SAPERE, CONTROLLARE, PARTECIPARE (E FAR IMPRESA?)
Sabato 24 marzo 2012 - ore 9.30-13.30
Villa Nitti in Acquafredda Maratea
Scuola di Alti Studi sullo Sviluppo
Open gov, opendata, smartcity: la rivoluzione digitale nelle mani dei cittadiniCarlo Reggiani
Articolo pubblicato sul Notiziario dell'Ordine Ingegneri di Verona, numero 1-2014
Con la collaborazione di Flavia Marzano, Gianluigi Cogo, Michele Vianello, Stefano Flaim
Le Organizzazioni NonProfit svolgono un ruolo fondamentale:
1-nel promuovere l’uso delle Tecnologie ICT per favorire lo sviluppo umano;
2.nel garantire la sostenibilità ambientale ed energetica delle Nuove Tecnologie (caso Apple/Greenpeace).
A sua volta, il mondo del NonProfit può aprire i nuovi grandi mercati della Qualità della Vita, dell’ Educazione, della Salute, dell’ Inclusione Sociale, oggi trascurati dall’ approccio di breve termine di molti dei maggiori Vendor ICT
Presentazione del caso aziendale "Linea Amica", che descrive il nuovo rapporto tra le Pa e la Tecnologia.
Corso di Economia dell'Innovazione 2011/2012,
a cura del Professor Savino Santovito, del
Cdl in Informatica e Tecnologia per la Produzione del Software,
Facoltà di Scienza Matematica Fisica Naturali,
Università degli Studi di Bari
Stato, Cittadini E Imprese Nell’Era Digitale - Piattaforme integrate e serviz...AmmLibera AL
La ricerca, realizzata da The European House-Ambrosetti con la collaborazione di Poste Italiane, è stata presentata durante la 39° edizione del Forum "Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive" di Villa d'Este dell'8 settembre 2013.
Lo studio fa una diagnosi dello stato di arretratezza dell’Italia nel campo dei servizi digitali e dell’e-Government, che invece costituiscono una leva di modernizzazione e competitività del Paese, e suggerisce le linee guida per invertire la rotta.
"Un incremento dell'efficienza dei servizi digitali genererebbe 2 punti di PIL. Allo stato attuale l'economia digitale pesa solo l'1,7% del PIL rispetto al 3,9% della media europea. Con il risultato che cittadini e imprese italiane sono costrette a perdere troppo tempo in pratiche burocratiche e servizi inefficienti. E recuperare già solo 30 minuti di tempo utile al giorno produrrebbe vantaggi per il Paese quantificabili fino a 40 miliardi di euro. Il quadro che emerge dallo studio è quello di un Paese ancora arretrato sul fronte della digitalizzazione dei servizi pubblici: solo il 22% dei cittadini italiani usa abitualmente i servizi della PA on line contro il 52% della media UE, l'Italia è ultima nell'UE-27 per sviluppo dell'e-Government, ed è terz'ultima per utilizzo di e-Commerce. La polverizzazione delle infrastrutture è un altro freno: sono più 4 mila i data center della PA per una spesa di gestione pari a circa 6 miliardi di euro. Di questi, oltre il 50% sono sottoutilizzati".
Piattaforme integrate e servizi di e-Government per la competitività del Paese.
I servizi digitali della Pubblica Amministrazione sono una chiave fondamentale di modernizzazione e competitività degli Stati avanzati. L’Italia oramai dal 2000 punta all’e-Government, ma la transizione non è ancora avvenuta. Il Paese, per non perdere il passo, deve migliorare enormemente la governance della digitalizzazione, coinvolgere i cittadini e affidarsi ad aziende con competenze veramente competitive a livello mondiale per realizzarla. La Ricerca ha approfondito, con confronti con i paesi più avanzati, le modalità per accelerare l’ingresso dell’Italia nell’”era digitale” e i suoi benefici per la crescita e la qualità della vita: anche l’Italia ha competenze e infrastrutture per attivare servizi digitali in breve tempo!
Presentata alla 39° edizione del Forum di Villa d'Este, 8 settembre 2013.
Opendata per sapere controllare partecipare e fare impresaalinepennisi
SAPERE, CONTROLLARE, PARTECIPARE (E FAR IMPRESA?)
Sabato 24 marzo 2012 - ore 9.30-13.30
Villa Nitti in Acquafredda Maratea
Scuola di Alti Studi sullo Sviluppo
Competenze per lo sviluppo software nellera del webDiego La Monica
Senza le giuste competenze è talvolta difficile produrre software per il web che riescano ad avere una resa ottimale in termini di funzionalità, user experience e performance. In questa presentazione si analizzeranno le potenziali competenze necessarie per lo sviluppo di Applicazioni per il Web e si analizzeranno alcuni strumenti software nell'ambito dell'Open Source che facilitano la separazione delle competenze, evitando quanto affermato da Albert Einstein: "La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. In questo caso abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perché!"
Presentarsi sul mercato globale con app di successoDiego La Monica
Perché decidere di sviluppare per uno specifico dispositivo mobile?
Perché utilizzare Apache Cordova?
Perché Ottimizzare e come?
Le domande hanno trovato risposta nel seminario tenuto a SMAU Milano 2015
DIGITAL MANUFACTURING: i risultati di un'indagine empirica in ItaliaMassimo Zanardini
Dopo quasi un anno di raccolta dati, il Laboratorio SCSM dell'Università d Brescia rende disponibili i risultati del primo step della ricerca THE DIGITAL MANUFACTURING REVOLUTIO, rivolta alle imprese manifatturiere con l'intento di analizzare se (e come) le nuove tecnologie digitali siano conosciute ed impiegate nelle attività produttive (e non).
SMAU Torino 2014 - I social media stanno conquistando il mercato B2BFreedata Labs
In questa presentazione mettiamo in luce l’importanza di una corretta relazione tra obiettivi, canali social media e misurazione dei risultati ottenuti per il successo di una strategia social media. Web Listening, Community Engagement, Social Caring e Social Selling hanno ruoli diversi ed entrano in tempi appropriati nella strategia Social Media. L’esperienza concreta sui social media di TNT Post Italia ci aiuta a comprendere cosa significa affacciarsi al mondo dei social media, avendo ben gli obiettivi da raggiungere e le metriche per misurare il successo della strategia.
Idee per vendere con il Social Commerce, prese dal libro "Vendere con il Social Commerce" per editore FAG su http://www.guidasocialcommerce.it/libro/ scritto da Roberto Marmo, presentate in fiera SMAU 2013 a Milano.
Sito web: costo di marketing o nuova fonte di guadagno?39Marketing
A website is a marketing media or sales tool? Let's try to use Internet to sell more and better. 39Marketing, IWA digital agency, workshop in Milan @smau2014. October, 2014
Agenda Digitale Italia: le priorità italianeRoberto Scano
23 OTTOBRE 2012 - dalle 9.00 alle12.00
AUDITORIUM APPIANI piazza delle istituzioni, Treviso
Proposte, discussioni e casi di successo sugli asset
digitali introdotti per lo sviluppo dell’economia italiana.
Presentazione di modelli di business all’avanguardia
per creare nuovo valore d’impresa ed accrescere
la competitività delle aziende del Nordest.
Unindustria Treviso e CCIAA Treviso
insieme per lo sviluppo del territorio
Dall'Agenda Digitale Europea alle Agende digitali LocaliGianluigi Cogo
Slide che hanno accompagnato la prima lezione del progetto: 'Tecnologie digitali per l'empowerment digitale delle P.A.' a cura della Challenge School di Ca' Foscari.
La Comunicazione Digitale per i Musei (Chiara Natali)Chiara Natali
Strategie digitali e social per i musei, alla luce delle chiusure per l'emergenza COVID-19. Consigli per una comunicazione efficace online e onsite: il sito, i social, le app, la digitalizzazione delle opere sul web e dentro il museo.
Agenda Digitale. Una storia italiana (ver.2)Gianluigi Cogo
Slides di accompagnamento al seminario Università di Udine sul tema delle dimensioni Europea, Italiana e locale delle agende digitali
(Versione aggiornata)
La mia esperienza in TIM #Wcap Bologna: visione e sintesi di alcuni dei risultati raggiunti nei primi 3 anni come Head of TIM #Wcap Accelerator, interpretando la mission di uno dei più importanti programmi di Open Innovation in empatia con il territorio.
Smart City Exhibition 2014 Piano strategico delle città metropolitane fra inn...Marzia Vaccari Serra
Percorsi Partecipativi ed Electronic Town Meetings: dallo Statuto per la convivenza e la democrazia deliberativa al Piano strategico metropolitano di Bologna
14.01.29 Gli Open Data come strumento di crescita Francesca Gleria
Presentate il 29.1.14 all'incontro organizzato da Progetto Open data in Trentino + Associazioni di categoria + IT + FBK per le PMI locali
http://www.innovazione.provincia.tn.it/eventi/pagina62.html
1. Cultura digitale: l’agenda che vorrei
L’evoluzione della civilità digitale in Italia: ce la possiamo fare?
Roberto Scano – http://robertoscano.info
3/20
/20
09/05/12 Titolo della presentazione
Cultura digitale: l’agenda che vorrei
2. Chi sono?
• Consulente/docente Web su accessibilità
e qualità dei servizi (privati e pubblici)
• Componente Cabina di Regia per
«Agenda Digitale»
• Consulente Dir. Gen. «Agenzia per l’Italia Digitale»
• Presidente IWA – sezione italiana
• Coordinatore IWA – sezione EMEA
• Coordinatore attività IWA nel W3C
• Componente gruppi di lavoro ergonomia (ISO)
• Componente gruppo di lavoro profili ICT (CEN)
– http://robertoscano.info/about
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
8. Agenda Digitale
• 19 maggio 2010: La Commissione Europea traccia un piano
d'azione per accrescere la prosperità e il benessere in Europa
«Dobbiamo porre gli interessi dei cittadini e delle
aziende europee al centro della rivoluzione digitale, in
modo da sfruttare appieno il potenziale delle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione
(TIC) per la creazione di nuovi posti di lavoro, la
sostenibilità e l'inclusione sociale»
Neelies Kroes
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
11. Sette obiettivi
1. Un nuovo mercato unico per sfruttare i benefici apportati dall'era
digitale
2. Migliorare la definizione e l'interoperabilità delle norme TIC
3. Migliorare il tasso di fiducia e la sicurezza
4. Aumentare l'accesso a internet veloce e superveloce per i cittadini
europei
5. Incrementare la ricerca di punta e l'innovazione nelle TIC
6. Fornire a tutti i cittadini europei competenze digitali e servizi online
accessibili
7. Sfruttare il potenziale delle TIC a vantaggio della società
8. Realizzare una strategia europea per il digitale
Fonte: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/581&format=HTML&aged=1&language=IT&guiLanguage=it
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
15. Cosa prevede l’agenda digitale italiana?
• decreto-legge del 9 febbraio 2012, n. 5 art. 47 c. 1
– “Nel quadro delle indicazioni dell'agenda digitale europea, di cui
alla comunicazione della Commissione europea COM (2010)
245 definitivo/2 del 26 agosto 2010, il Governo persegue
l'obiettivo prioritario della modernizzazione dei rapporti
tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese,
attraverso azioni coordinate dirette a favorire lo
sviluppo di domanda e offerta di servizi digitali
innovativi, a potenziare l'offerta di connettività a larga
banda, a incentivare cittadini e imprese all'utilizzo di
servizi digitali e a promuovere la crescita di capacità
industriali adeguate a sostenere lo sviluppo di prodotti e
servizi innovativi”.
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
18. 3/20
Cultura digitale: l’agenda che vorrei
http://img3.visualizeus.com/thumbs/2b/9a/typography,attitude,glasses,philosophy,photo,stuck-2b9ad2f5cec14088352f8bbd512a29c4_h.jpg
19. Iniziative “dal basso”
31 gennaio 2011
“entro 100 giorni, la redazione di proposte
organiche per un’Agenda Digitale per l’Italia
coinvolgendo le rappresentanze
economiche e sociali, i consumatori, le
università e coloro che, in questo Paese,
operano in prima linea su questo tema”.
http://www.agendadigitale.org
13-14 settembre 2011
Jam è un evento sociale virtuale di
intelligenza collettiva organizzato
dall'Aginnovazione che dura 40 ore e che
vedrà la collaborazione online di migliaia di
partecipanti per far emergere, confrontare,
discutere idee, valori e punti di vista
sull'innovazione in Italia suddivisi su 10 temi
diversi.
http://www.innovatorijam.it
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/20
09/05/12 Agenda digitale: l’iniziativa parlamentare
Cultura digitale: l’agenda che vorrei
Titolo della presentazione
20. Iniziativa del Governo
1 marzo 2012:
• attivazione cabina di regia per l’agenda digitale italiana
(decreto-legge del 9 febbraio 2012, n. 5 art. 47)
• Sei gruppi di lavoro:
– infrastrutture e sicurezza
– e-commerce
– e-gov /open data
– informatizzazione digitale
& competenze digitali
– ricerca e innovazione
– smart communities
• Consultazione pubblica
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
21. Iniziativa del Governo
11 aprile 2012:
• Passera costituisce task force per startup innovative
22 giugno 2012:
• «Nasce» l’Agenzia per l’Italia Digitale
(DECRETO-LEGGE 22 giugno 2012, n. 83 "Misure urgenti per la crescita
del Paese" convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 134)
13 settembre 2012:
Presentato report Restart Italia
http://www.governo.it/governoinforma/dossier/restart_italia/
4 ottobre 2012:
• Approvazione in Consiglio
dei Ministri del Decreto
«Crescita 2.0»
3/20
Cultura digitale: l’agenda che vorrei
29. Iniziativa del Parlamento
Atto Camera: 4891
(19 gennaio 2012)
Proposta di legge: GENTILONI SILVERI
ed altri: "Disposizioni per lo sviluppo
dei servizi elettronici e digitali"
Atto Camera: 5093
(28 marzo 2012)
Proposta di legge: PALMIERI ed altri:
"Disposizioni per la realizzazione
dell'agenda digitale nazionale"
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
30. Proposta di legge Camera n. 5093
ART. 6.
(Programmi di alfabetizzazione informatica e di educazione ai nuovi media audiovisivi
e radiofonici).
1. Al fine di incentivare il più ampio utilizzo e la massima fruibilità dei servizi
digitali della pubblica amministrazione, lo Stato promuove iniziative volte a
favorire l'alfabetizzazione informatica dei cittadini, con particolare riguardo
alle categorie a rischio di esclusione, attraverso la realizzazione di idonei
percorsi formativi, destinati anche ai pubblici dipendenti addetti ad attività e
servizi che richiedono specifiche competenze informatiche.
[…]
5. Il servizio pubblico generale radiotelevisivo garantisce, ai sensi
dell'articolo 45, comma 2, lettera b), del testo unico dei servizi di media
audiovisivi e radiofonici, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177,
la predisposizione di un'offerta di contenuti, organizzata in forma di percorso
formativo organico, finalizzata all'alfabetizzazione informatica, nonché a una
corretta educazione ai nuovi media audiovisivi.
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
32. Agenda Digitale Italiana: non sono favole
http://www.corrierecomunicazioni.it/pa-digitale/17602_il-mef-battezza-l-uso-della-pec-nel-processo-tributario.htm (11 ottobre 2012)
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
33. Non è tutt’oro quel che luccica…
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
34. Ma non è tutt’oro quel che luccica…
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
35. Ma non è tutt’oro quel che luccica…
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
37. Obiettivi GDL «competenze digitali»
1. Estendere il modello della scuola digitale (banda larga
per la didattica nelle scuole; cloud per la didattica;
trasformare gli ambienti di apprendimento; contenuti
digitali e libri di testo /adozioni; formazione degli
insegnanti in ambiente di blended e-learning; LIM – e-
book; e-participation...);
2. Affrontare il problema dell'inclusione sociale
(diversamente abili, stranieri, minori ristretti,
ospedalizzati, anziani...) anche attraverso soluzioni di
telelavoro;
3. Incentivare il target femminile all'uso delle ICT;
4. Sicurezza e uso critico e consapevole dei contenuti e
dell'infrastruttura della rete;
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
38. Obiettivi GDL «competenze digitali»
5. Promuovere l'uso delle ICT nei vari settori
professionali, del mondo del lavoro pubblico e privato,
per garantire la riqualificazione e la formazione
professionale continua;
6. Costruire un quadro normativo abilitante per il fund
raising privato per partnership pubblico-privato;
7. Promuovere la standardizzazione dei beni e dei servizi
da acquistare favorendo l'utilizzazione dell'e-
procurement pubblico;
8. Sostenere attraverso campagne di comunicazione
istituzionale l'utilizzo delle tecnologie e la promozione
delle conoscenze.
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
39. Alcune proposte per e-inclusion
• Alfabetizzazione digitale. Diffondere la cultura dell’ICT tramite attività
di diffusione della conoscenza di base (con media tradizionali), nonché
tramite adeguamento dei programmi formativi sia in ambito scolastico
che in ambito lavorativo (settore pubblico e privato). In ambito degli skill
per ICT, recepimento del modello europeo CEN per il framework delle
competenze (ECF).
• Campagna istituzionale di sensibilizzazione e comunicazione.
Promuovere l'utilizzo di ausili e tecnologie assistive per le persone con
disabilità. Le ICT possono rappresentare una possibilità di inclusione
sociale senza precedenti, ma spesso non si conoscono le potenzialità di
queste nuove tecnologie che permettono alle persone con disabilità di
svolgere la propria quotidianità e la propria attività lavorativa senza
discriminazione. Tale iniziativa, quindi è volta a far conoscere ai soggetti
coinvolti le possibilità offerte dalle nuove tecnologie capaci di migliorare e
semplificare la loro vita, permettendo così la diffusione di una cultura
dell’integrazione a tutti i livelli.
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
40. Alcune proposte per e-inclusion
• Campagna di comunicazione e di orientamento per affrontare il
digital divide di genere. Proporre esempi e modelli positivi per le donne
che vogliono entrare nel settore delle tecnologie digitali e/o intraprendere
una carriera da start-upper. Promuovere il ruolo delle donne come utenti
attive, creatrici e produttrici di tecnologie e protagoniste dell'innovazione.
• Generazioni digitali. Ridurre il divario digitale caratterizzante la
popolazione adulta tramite la promozione di modelli di apprendimento
intergenerazionale e attraverso il coinvolgimento degli studenti, i nativi
digitali, che svolgeranno funzioni di tutor verso gli adulti.
• Telelavoro. Utilizzare le ICT per una completa inclusione di tutta la
popolazione, con particolare attenzione verso le persone con disabilità
che possono beneficiare in modo consistente delle potenzialità delle
tecnologie digitali contribuendo così al primario obiettivo di valorizzarli dal
punto di vista professionale, oltre che relazionale, evitandone di
conseguenza l’esclusione sociale e lavorativa.
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
41. Alcune proposte per e-inclusion
• Scuola in chiaro. Garantire una maggiore trasparenza e libero accesso
ai dati degli istituti scolastici, offrire informazioni più esaustive alle
famiglie, attraverso un confronto tra diverse offerte formative che
consentano un orientamento più consapevole. Generare, altresì, un
collegamento tra studenti, scuole e mondo del lavoro, offrendo servizi di
comunicazione unitari e coerenti tra studenti, docenti, famiglie e
segreterie. Attuare, inoltre, la semplificazione del lavoro delle segreterie
mediante iscrizioni on line e applicazioni in linea con il processo di
digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
• Il cloud della scuola. È un progetto che sostiene l’innovazione nella
didattica e, al tempo stesso, la favorisce. Obiettivo del progetto è quello
di creare un cloud per mettere a sistema servizi, contenuti e soluzioni per
la didattica, offrendo a docenti e studenti uno spazio protetto e riservato.
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
42. Risultati dell’«ideario»
• La partecipazione alla piattaforma ha prodotto:
– 343 idee al 24.05.2012
– oltre 11.000 voti al 31.05.2012
– 1.967 commenti al 31.05.2012
• Due Gruppi di Discussione, “Competenze Digitali” e
“eGovernment/OpenData” hanno attratto maggiormente
l’attenzione e generato un picco partecipativo degli utenti,
raccogliendo il 60% delle idee prodotte.
• La discussione è stata caratterizzata da grande civiltà e
competenza, a conferma che iniziative di questo tipo richiedono
bassi costi di gestione e di impegno nell’attività di animazione dei
contenuti e dei dibattiti. A dimostrazione di questo, nessun utente
è escluso dalla discussione pubblica.
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
43. «ideario» per Cultura Digitale
• Sintesi dei temi ricorrenti.
– Editoria digitale, offerta digitale dei materiali didattici e flessibilità dei
servizi per scuola e università.
– Ruolo delle infrastrutture tecnologiche nell’evoluzione dei modelli
educativi.
– Maggiore attenzione per le politiche su disabilità e accessibilità.
– Facilitazione e valorizzazione delle esperienze di condivisione della
conoscenza ed esperienze in rete di docenti e studenti, oltre che
riconoscimento delle professionalità Web (PA e scuole).
– Ruolo degli spazi pubblici e del servizio pubblico: biblioteche, punti di
accesso e RAI.
– Educazione “olistica” alle tecnologie e alla Società dell’Informazione.
– Supporto a progetti già esistenti nel campo educativo
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei
44. Vogliamo parlare delle smart cities?
• Città intelligenti: per tutti?
• Chi «disegna» le smart cities?
• Open data può aiutarle?
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Cultura digitale: l’agenda che vorrei