Presentazione di Mara Manente, direttrice del CISET, in occasione dell'iniziativa organizzata da Confesercenti Ravenna "Investire nel Turismo fa bene a tutti".
Interventi di Gianluca Gasperoni (presidente Confesercenti Ravenna) - Andrea Corsini (assesore turismo del Comune di Ravenna) - Filippo Donati (presidente nazionale Assohotel)
2. La spesa dei turisti in Emilia Romagna e provincia di Ravenna
2011 2012 2013 2013/2011
Spesa turismo int.le
(*) E.R.
1.713 1.710 1.857 +8,4%
(Italia = +6,8%)
Spesa turismo italiano
(**) E.R.
6.490
Spesa turismo
residenti (**) E.R.
2.635
Totale 10.888
Spesa turismo int.le(*)
Pr. Ravenna
137
(8,0%)
151
(8,8%)
194
(10,5%)
+42%
(*) Fonte: Indagine alle frontiere Banca d’Italia
(**) Fonte: Ciset-Irpet, Rapporto sul turismo italiano, XVIII Edizione
Spesa media pro-capite del turista int.le:
Emilia Romagna: 90€ (81€ nel 2011)
Pr. Ravenna 77€ (80€ nel 2011)
Italia: 104€ (94€ nel 2011)
3. Motivazioni/ destinazioni
Dimensione
Economica:
% spesa su totale
vacanza
Spesa media per
presenza
(euro)
Dimensione Fisica:
% pernott. su totale
per vacanza
Balneare 46,9% 84 (81*) 52,6%
Culturale 44,1% 115 (125*) 36,1%
Enogastron. 0,5% 111 (123*) 0,4%
Verde/montano/spo
rt/altro
8,5% 72 (98*) 10,9%
EMILIA ROMAGNA: LE PERFORMANCE PER TIPO
DI DESTINAZIONE 2012
Fonte: elaborazioni CISET su dati Banca d’Italia
* = media Italia
4. L’economia emiliano-romagnola senza il
turismo
Fonte: elaborazioni dati CISET-IRPET.
* La stima tiene conto degli effetti diretti, indiretti e indotti, coerentemente con la XVIII edizione del
Rapporto Sul Turismo Italiano
5. Necessità di una valutazione economica
o Accurata, completa e attendibile del settore
o Coerente con il quadro macroeconomico teorico e metodologico
riconosciuto a livello internazionale e nazionale (definizioni, conti
nazionali, bilancia dei pagamenti)
o Prodotta su base regolare e in grado di consentire confronti tra
settori produttivi, oltre che tra paesi/destinazioni
Un metodo di lavoro
Un nodo cruciale nel processo di analisi di impatto
Uno strumento per orientare le strategie di policy
Il ruolo economico del turismo e il CST
6. Italia 2010: La dimensione economica
Il consumo turistico interno:
114.016 milioni di euro, pari al 12% se rapportati ai Consumi
finali interni, l’aggregato di CN più comparabile
Il Valore aggiunto turistico diretto:
82.834 milioni di euro, pari al 6% del Valore Aggiunto totale
1000 euro di consumo turistico
generano 727 euro di ricchezza prodotta
7. Il contributo delle diverse tipologie di turismo
(Fonte: CST 2010, ISTAT)
Tipologia di turismo Milioni € %
Spesa t. inbound 29339 25.7
Spesa t. domestico 50366 44.2
Seconde case 14430 12.7
Affari 16777 14.7
Servizi turistici resi dalla P.A. 3104 2.7
Totale consumo turistico 114016 100
Una misura più completa e precisa de:
• la dimensione del turismo domestico
• il ruolo delle seconde case
• la componente del turismo d’affari nascosta nei costi delle aziende
• i Servizi a tariffa ridotta o gratuiti (dai musei, ai parchi alle terme …)
gestiti dalla PA e fruiti dai turisti
8. I diversi panieri di spesa
(Fonte CST 2010, ISTAT)
Prodotti
Turismo
Inbound
Comp. % Turismo
Domestico
Comp.
%
Servizi ricettivi 12064 41.1 15893 31.6
Ristorazione 6604 22.5 10426 20.7
Trasporto e noleggio 2296 7.8 8396 16.7
Agenzie di viaggio, TO, al. 188 0.6 2837 5.6
Servizi culturali 258 0.9 431 0.9
Servizi sportivi e ricreativi 896 3.1 1496 3.0
Altri beni specifici e non sp. 7033 24.0 10886 21.6
Totale 29339 100 50365 100
La trasversalità economica del turismo:
in media più di un quinto della spesa (il 22,5% ) si concentra nei beni non
caratteristici (dai prodotti alimentari ,ai souvenir, all’abbigliamento, alla benzina,
ecc.)
9. I settori che contribuiscono a creare
il Valore Aggiunto turistico (Fonte: CST 2010, ISTAT)
Industrie Comp. % del V.A. turistico
Ricettività 45.6%
Ristorazione 9.0%
Trasporto e noleggio 10.5%
Agenzie di viaggio ,TO, altri sist.
pren.
1.9%
Servizi culturali 0.8%
Servizi sportivi e ricreativi 1.3%
Commercio al dettaglio 7.7%
TOTALE INDUSTRIE TUR. 76.8%
Altre industrie 23.2%
TOTALE 100%
10. Serviziculturali
Beni turistici specifici e non specifici
Servizisportivi e ricreativi
Ristorazione
Trasportosu strada
Trasportoaereo
Alberghi
Agenziedi viaggio, TO, Altri servizi…
10.1%
16.1%
17.3%
22.2%
38.8%
96.0%
98.5%
99.7%
L’importanza del turismo per
la produzione caratteristica e non
Coefficiente turistico per prodotto (Fonte CST 2010, ISTAT)
11. Uno strumento di policy per misurare e valutare:
Il settore turismo rispetto agli altri settori produttivi:
gli 82,8 miliardi (v.a. diretto) valgono
o quasi 3 volte il valore aggiunto del settore “Agricoltura”
o 3,3 volte il valore aggiunto del comparto “Alimentare”
o 3,9 volte il valore aggiunto del comparto “Moda”
12. Uno strumento di policy per misurare e valutare:
Gli effetti indiretti e indotti in termini di valore aggiunto,
occupazione, importazioni prodotti dal turismo
o Moltiplicatore pari a 1,93: a 100 euro di valore aggiunto
diretto se ne aggiungono 93 attraverso l’attivazione
produttiva e di reddito
o 3,3 milioni di unità di lavoro, il 13,8% del totale
13. Uno strumento di policy per misurare e valutare:
Gli effetti di dispersione che si generano attraverso
l’import:
o il 6,3% dell’import (pari a circa 30 miliardi) serve la
filiera turistica
o dalla bilancia turistica:
•Entrate –uscite 2012: 32.056-20.512=11.544
o all’apporto valutario netto: quasi un terzo delle entrate
si “disperde” attraverso le importazioni: rimangono circa
2.300milioni di euro
14. GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Mara Manente
Conferenza Ciset – Banca d’Italia: 29 aprile 2014
email: ciset@unive.it
http://www.unive.it/ciset