Domain Driven Design: Overview 
Speaker: Giancarlo Sudano
About me: 
Giancarlo Sudano (alias janky) 
Software Architect in Objectway 
Fondatore di GUISA 
www.guisa.org 
Blog su Ugidotnet: 
http://blogs.ugidotnet.org/janky 
Email: 
giancarlo.sudano@gmail.com 
giancarlo.sudano@objectway.it
Agenda 
• Domain Model 
• Domain Driven Design 
• Conceptual Map 
• Layering 
• Esempi reali: Web Client Software Factory
DOMAIN MODEL
Un po di discipline...
Business Requirement 
Business Requirement 
Use Case Model 
Processo di 
vendita 
(testo) 
Processo 
d’Ordine 
(testo)
Business Modeling 
Use Case Model 
Processo di 
vendita 
(testo) 
Processo 
d’Ordine 
(testo) 
Business Modeling 
Domain Model 
Order 
Custome 
r 
Product 
1 
1..* 
1..* 
Business Requirement 
Gli Use case, i termini, i 
concetti ispirano il 
Domain Model
Software Design 
Business Modeling Software Design 
Domain Model Object Model 
Order 
Custome 
r 
Product 
1 
1..* 
1..* 
I concetti del Dominio 
ispirano nomi e 
comportamenti delle classi 
del software
Design del Domain Layer 
Classificazione fatta da Fowler [PoEAA 2004] 
Transaction Script: 
Principalmente il layer sarà modellato con delle procedure che prendono 
l’input dal layer di presentation, li processano e eventualmente trasmettono 
manipolazioni sui database. 
Table Module: 
Serie di classi che gestiscono la logica di business 
per tutte le righe sul database di una particolare entità. 
Domain Model: 
Serie di classi ispirate al modello analitico che gestiscono 
sia stato che comportamento. Una singola istanza rappresenta una singola entità.
Riepilogo delle definizioni 
• Modello analitico: concettualizzazione del problema di 
business 
• Domain Layer: Strato di software che rappresenta 
l’implementazione del modello analitico 
• Domain Layer patterns: metodologie per implementare i 
problemi di business 
– Transaction script 
– Table Module 
– Domain Model
DOMAIN DRIVEN DESIGN
...tutto cominciò... 
• Formalizzazione fatta da Eric Evans 2003/04 nel 
suo libro 
“Domain Driven Design: 
Tackling Complexity In The Heart Of Software” 
• Scopo del libro: 
– “…To describe and build a vocabulary about the very art 
of domain modeling…”
Domain Driven Design: Il portale 
• http://domaindrivendesign.org 
– Informazioni 
– Interviste 
– Articoli 
– Discussioni 
– Case Stories 
– Esempi
Domain Driven Design: Definizione 
 La DDD è un mindset, cioè una serie di principi e 
priorità, atte ad accelerare la progettazione software 
che ha a che fare con domini di particolare 
complessità.
Presupposti per la nascita di DDD 
• Il modello analitico (cioè il risultato del lavoro degli 
analisti) è uno strumento di sola comprensione. 
• Un analista poi può usare UML per la visualizzazione del 
modello stesso. 
• Il modello non porterà nessun dettaglio implementativo 
ai fini di non inquinare la comprensione.
Quindi... 
• l'implementazione di un modello molte volte può 
allontanarsi notevolmente dalla sua iniziale descrizione. 
• La Domain Driven Design è una disciplina di 
progettazione atta quindi a tenere costantemente 
vicini/connessi il modello analitico che il modello 
implementativo.
Esempio classico di discostamento
La prima Conceptual Map di DDD
Entity e ValueObject
Entity Value Object 
Semantica Semantica di Reference: 
Una Fattura, un Ordine, un Cliente 
Semantica di Valore: 
Un Indirizzo, una Coordinata 3D, un 
Numero Complesso 
Life cycle Indipendente Coincidente con l’oggetto a cui 
appartiene 
Uso Una Entity tende a memorizzare uno 
stato, esporre comportamenti e 
coordinare altre entity/value object 
associati 
Un value object tende a memorizzare 
uno stato 
Uguaglianza Basata sull’identità. 
Cioè dal confronto di uno (o più) 
attributi specifici che la 
rappresentano univocamente. 
Basata sul confronto di tutti i suoi 
attributi. 
Rappresentazione nel 
modello Object 
Oriented 
Una Classe Una Classe (o uno Struct) 
Rappresentazione nel 
modello relazionale 
Una (o più) tabelle Una (o più) colonne di una tabella
Troppa logica nelle entity? 
In generale si tende ad aggiungere solo i metodi 
essenziali ad una entity. 
Inserire troppa logica all’interno di una entity: 
+ Complessità 
- Manutenibilità 
- Chiarezza, Espressività
Service 
Una classe Service modella, non tanto una entità di dominio, 
ma una regola di business 
Qualcosa che il software “deve fare” (operazione) e che non 
necessariamente coincide con uno stato
Business Rules 
Restrictions: 
Un cliente non può inserire più di tre richieste d’ordine caricate sul suo credit account. 
Heuristics: 
Gli ordini di un cliente con uno stato preferenziale verranno evasi immediatamente. 
Computations: 
Il volume di ordini annuale di un cliente deve essere calcolato dal totale delle vendite chiuse entro la 
chiusura dell’anno fiscale aziendale. 
Inference: 
Un cliente deve essere considerato preferenziale se ha almeno 5 ordini superiori a 1000 euro. 
Timing: 
Un cliente verrà archiviato se non effettua ordini per 36 mesi consecutivi. 
Triggers: 
Quando un ordine è stato spedito, una notifica di “Send advance” deve essere notificata ad una serie di 
sottoscritti
Tipi di Services 
Tipologie di Servizi Esempi 
Infrastrutturali •Spedizione di una Mail 
•Persistenza di una entity in uno storage 
•Tracciamento delle operazioni di una 
Entity 
Applicativi (o di 
dominio) 
•Trasferimento di valuta tra conti bancari 
•Approvazione di un Ordine d’acquisto 
•Validazione di Entity a fronte di una 
operazione di business
Come distribuire logica tra 
Service e Entity? 
Una Entity con troppe responsabilità rischia di perdere in 
chiarezza concettuale. 
Entity troppo cariche sono di difficile manutenzione, 
refactoring e testing. 
Le operazioni di business, sono spesso legate ad altre 
entity. Esprimere queste operazioni come metodo di una 
Entity, aumenta la sua dipendenza da altri oggetti
Service dipendenti da classi 
(non da id)
Factory 
Responsabilità di creare e assemblare oggetti 
particolarmente complessi. 
La logica di creazione di grafi immersa nel costruttore 
stesso, potrebbe non essere una “buona idea”.
Repository 
Responsabilità del ciclo di vita delle Entity. 
Responsabilità infrastrutturali di persistenza quali Identity 
Map, Cache.
LAYERING
Contesto classico 
• Isolare il codice dalla interfaccia utente 
• Isolare il codice di accesso al database
Soluzione classica 
Presentation 
Business Logic 
Data Access
WinForm 
Soluzione classica 
Compact 
Framework 
Web Form WPF Form 
Business Logic 
Data Access 
(database A) 
Data Access 
(database B)
Non se ne può più...andiamo 
oltre 
• Dominio 
Requisiti più alti 
– Domain Model quanto più indipendente da tutte le altre parti del sistema. 
– E’ buona norma rendere il DM facilmente testabile, modificabile. 
– Minimizzare la dipendenza anche dalle API di .NET. 
• Presentation Layer 
– Riutilizzo più pesante del codice tra una Presentation Layer ed un altro 
– Migliorare le capacità di Test delle View e della logica di Flusso 
• Servizi: 
– Distinzione tra servizi infrastrutturali e applicativi
Isolamento: Layering 
User Interface (Presentation Layer) 
Responsible for presenting information to the user and 
interpreting user commands. 
Application Layer 
This is a thin layer which coordinates the application 
activity. It does not contain business logic. It does not 
hold the state of the business objects, but it can hold 
the state of an application task progress. 
Domain Layer 
This layer contains information about the domain. This 
is the heart of the business software. The state of 
business objects is held here. Persistence of the 
business objects and possibly their state is delegated to 
the infrastructure layer. 
Infrastructure Layer 
This layer acts as a supporting library for all the other 
layers. It provides communication between layers, 
implements persistence for business objects, contains 
supporting libraries for the user interface layer, etc.
Soluzione 
Presentation 
UI Process 
Business Logic 
Data Access 
Coordina le attività 
dell’applicazione. 
Non contiene logica di 
business. 
Non gestisce lo stato delle 
Entity, ma gestisce lo stato 
dell’applicazione e dei 
progresso dei task 
Può eseguire Processi di 
Business e Servizi in 
seguito a comandi dalla UI 
o a Eventi Esterni
Confusioni sui nomi di layer? 
Presentation 
UI Process 
Business 
Data Access 
Presentation 
Controller/ 
Mediator 
Domain 
Data Access 
Presentation 
Application 
Controller 
Domain 
Data Source 
Presentation 
Application 
Domain 
Infrastructure 
= 
= 
= 
= 
Brown Martin Fowler Eric Evans 
DNA, J2EE 
Presentation 
... 
Business 
Data Access
Soluzione 
Presentation 
UI Process 
Data Access 
Business Rules 
Entity (detto anche Core) 
Security Service Altri Service 
Business Process 
Validations
Soluzione 
Presentation 
UI Process 
Data Access 
Business Rules 
Entity (detto anche Core) 
Security Service Altri Service 
Business Process 
Validations
Service Gateway 
Layered Applications
Presentation Layer 
UserInterface Process Layer 
CAB , CWAB, Acropolis , 
MonoRail, Workflow Foundation 
Service Layer 
ORM 
NHibernate, Linq to SQL, Genome 
Dependency Injection Framework 
(Spring.NET, Windsor) 
Legacy WebServices LDAP EnterpriseServices Database 
AOP Framework 
Spring.net, Policy Injection Application Block 
Business Process Layer 
Workflow Foundation, BizTalk, 
Spring Validation, Validation Application Block 
DataAccess Layer 
CrossCutting Utility Class 
Exception Handling, Logging, Security 
Authorization 
Domain Layer 
Authentication 
Log e Trace 
Transaction 
Management
ALTRE NAVIGATION MAPS
Supple Design Patterns 
Eric Evans: Domain Driven Design [2006]
Model Integrity Patterns 
Eric Evans: Domain Driven Design [2006]
Riferimenti 
• Libro: Domain Driven Design: Tackling Complexity In The 
Heart Of Software 
[Eric Evans 2003] 
• Libro: Applying Domain-Driven Design and Patterns 
[Jimmy Nilsson 2006] 
• Libro: Domain Driven Design Quickly 
[InfoQ 2006] (gratuito, scaricabile da internet) 
• http://domaindrivendesign.org/ 
• Seguite il mio blog: 
iniziativa: “Domain Model e Enterprise Application”

Introduzione al Domain Driven Design (DDD)

  • 1.
    Domain Driven Design:Overview Speaker: Giancarlo Sudano
  • 2.
    About me: GiancarloSudano (alias janky) Software Architect in Objectway Fondatore di GUISA www.guisa.org Blog su Ugidotnet: http://blogs.ugidotnet.org/janky Email: giancarlo.sudano@gmail.com giancarlo.sudano@objectway.it
  • 3.
    Agenda • DomainModel • Domain Driven Design • Conceptual Map • Layering • Esempi reali: Web Client Software Factory
  • 4.
  • 5.
    Un po didiscipline...
  • 6.
    Business Requirement BusinessRequirement Use Case Model Processo di vendita (testo) Processo d’Ordine (testo)
  • 7.
    Business Modeling UseCase Model Processo di vendita (testo) Processo d’Ordine (testo) Business Modeling Domain Model Order Custome r Product 1 1..* 1..* Business Requirement Gli Use case, i termini, i concetti ispirano il Domain Model
  • 8.
    Software Design BusinessModeling Software Design Domain Model Object Model Order Custome r Product 1 1..* 1..* I concetti del Dominio ispirano nomi e comportamenti delle classi del software
  • 9.
    Design del DomainLayer Classificazione fatta da Fowler [PoEAA 2004] Transaction Script: Principalmente il layer sarà modellato con delle procedure che prendono l’input dal layer di presentation, li processano e eventualmente trasmettono manipolazioni sui database. Table Module: Serie di classi che gestiscono la logica di business per tutte le righe sul database di una particolare entità. Domain Model: Serie di classi ispirate al modello analitico che gestiscono sia stato che comportamento. Una singola istanza rappresenta una singola entità.
  • 10.
    Riepilogo delle definizioni • Modello analitico: concettualizzazione del problema di business • Domain Layer: Strato di software che rappresenta l’implementazione del modello analitico • Domain Layer patterns: metodologie per implementare i problemi di business – Transaction script – Table Module – Domain Model
  • 11.
  • 12.
    ...tutto cominciò... •Formalizzazione fatta da Eric Evans 2003/04 nel suo libro “Domain Driven Design: Tackling Complexity In The Heart Of Software” • Scopo del libro: – “…To describe and build a vocabulary about the very art of domain modeling…”
  • 13.
    Domain Driven Design:Il portale • http://domaindrivendesign.org – Informazioni – Interviste – Articoli – Discussioni – Case Stories – Esempi
  • 14.
    Domain Driven Design:Definizione  La DDD è un mindset, cioè una serie di principi e priorità, atte ad accelerare la progettazione software che ha a che fare con domini di particolare complessità.
  • 15.
    Presupposti per lanascita di DDD • Il modello analitico (cioè il risultato del lavoro degli analisti) è uno strumento di sola comprensione. • Un analista poi può usare UML per la visualizzazione del modello stesso. • Il modello non porterà nessun dettaglio implementativo ai fini di non inquinare la comprensione.
  • 16.
    Quindi... • l'implementazionedi un modello molte volte può allontanarsi notevolmente dalla sua iniziale descrizione. • La Domain Driven Design è una disciplina di progettazione atta quindi a tenere costantemente vicini/connessi il modello analitico che il modello implementativo.
  • 17.
    Esempio classico didiscostamento
  • 18.
  • 19.
  • 20.
    Entity Value Object Semantica Semantica di Reference: Una Fattura, un Ordine, un Cliente Semantica di Valore: Un Indirizzo, una Coordinata 3D, un Numero Complesso Life cycle Indipendente Coincidente con l’oggetto a cui appartiene Uso Una Entity tende a memorizzare uno stato, esporre comportamenti e coordinare altre entity/value object associati Un value object tende a memorizzare uno stato Uguaglianza Basata sull’identità. Cioè dal confronto di uno (o più) attributi specifici che la rappresentano univocamente. Basata sul confronto di tutti i suoi attributi. Rappresentazione nel modello Object Oriented Una Classe Una Classe (o uno Struct) Rappresentazione nel modello relazionale Una (o più) tabelle Una (o più) colonne di una tabella
  • 21.
    Troppa logica nelleentity? In generale si tende ad aggiungere solo i metodi essenziali ad una entity. Inserire troppa logica all’interno di una entity: + Complessità - Manutenibilità - Chiarezza, Espressività
  • 22.
    Service Una classeService modella, non tanto una entità di dominio, ma una regola di business Qualcosa che il software “deve fare” (operazione) e che non necessariamente coincide con uno stato
  • 23.
    Business Rules Restrictions: Un cliente non può inserire più di tre richieste d’ordine caricate sul suo credit account. Heuristics: Gli ordini di un cliente con uno stato preferenziale verranno evasi immediatamente. Computations: Il volume di ordini annuale di un cliente deve essere calcolato dal totale delle vendite chiuse entro la chiusura dell’anno fiscale aziendale. Inference: Un cliente deve essere considerato preferenziale se ha almeno 5 ordini superiori a 1000 euro. Timing: Un cliente verrà archiviato se non effettua ordini per 36 mesi consecutivi. Triggers: Quando un ordine è stato spedito, una notifica di “Send advance” deve essere notificata ad una serie di sottoscritti
  • 24.
    Tipi di Services Tipologie di Servizi Esempi Infrastrutturali •Spedizione di una Mail •Persistenza di una entity in uno storage •Tracciamento delle operazioni di una Entity Applicativi (o di dominio) •Trasferimento di valuta tra conti bancari •Approvazione di un Ordine d’acquisto •Validazione di Entity a fronte di una operazione di business
  • 25.
    Come distribuire logicatra Service e Entity? Una Entity con troppe responsabilità rischia di perdere in chiarezza concettuale. Entity troppo cariche sono di difficile manutenzione, refactoring e testing. Le operazioni di business, sono spesso legate ad altre entity. Esprimere queste operazioni come metodo di una Entity, aumenta la sua dipendenza da altri oggetti
  • 26.
    Service dipendenti daclassi (non da id)
  • 27.
    Factory Responsabilità dicreare e assemblare oggetti particolarmente complessi. La logica di creazione di grafi immersa nel costruttore stesso, potrebbe non essere una “buona idea”.
  • 28.
    Repository Responsabilità delciclo di vita delle Entity. Responsabilità infrastrutturali di persistenza quali Identity Map, Cache.
  • 29.
  • 30.
    Contesto classico •Isolare il codice dalla interfaccia utente • Isolare il codice di accesso al database
  • 31.
    Soluzione classica Presentation Business Logic Data Access
  • 32.
    WinForm Soluzione classica Compact Framework Web Form WPF Form Business Logic Data Access (database A) Data Access (database B)
  • 33.
    Non se nepuò più...andiamo oltre 
  • 34.
    • Dominio Requisitipiù alti – Domain Model quanto più indipendente da tutte le altre parti del sistema. – E’ buona norma rendere il DM facilmente testabile, modificabile. – Minimizzare la dipendenza anche dalle API di .NET. • Presentation Layer – Riutilizzo più pesante del codice tra una Presentation Layer ed un altro – Migliorare le capacità di Test delle View e della logica di Flusso • Servizi: – Distinzione tra servizi infrastrutturali e applicativi
  • 35.
    Isolamento: Layering UserInterface (Presentation Layer) Responsible for presenting information to the user and interpreting user commands. Application Layer This is a thin layer which coordinates the application activity. It does not contain business logic. It does not hold the state of the business objects, but it can hold the state of an application task progress. Domain Layer This layer contains information about the domain. This is the heart of the business software. The state of business objects is held here. Persistence of the business objects and possibly their state is delegated to the infrastructure layer. Infrastructure Layer This layer acts as a supporting library for all the other layers. It provides communication between layers, implements persistence for business objects, contains supporting libraries for the user interface layer, etc.
  • 36.
    Soluzione Presentation UIProcess Business Logic Data Access Coordina le attività dell’applicazione. Non contiene logica di business. Non gestisce lo stato delle Entity, ma gestisce lo stato dell’applicazione e dei progresso dei task Può eseguire Processi di Business e Servizi in seguito a comandi dalla UI o a Eventi Esterni
  • 37.
    Confusioni sui nomidi layer? Presentation UI Process Business Data Access Presentation Controller/ Mediator Domain Data Access Presentation Application Controller Domain Data Source Presentation Application Domain Infrastructure = = = = Brown Martin Fowler Eric Evans DNA, J2EE Presentation ... Business Data Access
  • 38.
    Soluzione Presentation UIProcess Data Access Business Rules Entity (detto anche Core) Security Service Altri Service Business Process Validations
  • 39.
    Soluzione Presentation UIProcess Data Access Business Rules Entity (detto anche Core) Security Service Altri Service Business Process Validations
  • 40.
  • 41.
    Presentation Layer UserInterfaceProcess Layer CAB , CWAB, Acropolis , MonoRail, Workflow Foundation Service Layer ORM NHibernate, Linq to SQL, Genome Dependency Injection Framework (Spring.NET, Windsor) Legacy WebServices LDAP EnterpriseServices Database AOP Framework Spring.net, Policy Injection Application Block Business Process Layer Workflow Foundation, BizTalk, Spring Validation, Validation Application Block DataAccess Layer CrossCutting Utility Class Exception Handling, Logging, Security Authorization Domain Layer Authentication Log e Trace Transaction Management
  • 42.
  • 43.
    Supple Design Patterns Eric Evans: Domain Driven Design [2006]
  • 44.
    Model Integrity Patterns Eric Evans: Domain Driven Design [2006]
  • 45.
    Riferimenti • Libro:Domain Driven Design: Tackling Complexity In The Heart Of Software [Eric Evans 2003] • Libro: Applying Domain-Driven Design and Patterns [Jimmy Nilsson 2006] • Libro: Domain Driven Design Quickly [InfoQ 2006] (gratuito, scaricabile da internet) • http://domaindrivendesign.org/ • Seguite il mio blog: iniziativa: “Domain Model e Enterprise Application”