Alcune indicazioni sugli strumenti da utilizzare per creare contenuti digitali online e su come distribuirli. Seminario fatto alla 3 Giorni per la Scuola 2016 a Città della Scienza, Napoli.
Alcune indicazioni sugli strumenti da utilizzare per creare contenuti digitali online e su come distribuirli. Seminario fatto alla 3 Giorni per la Scuola 2016 a Città della Scienza, Napoli.
Siamo un gruppo di Teoria e Tecnologia della Comunicazione dell'università Bicocca e presentiamo i seguenti motori di ricerca semantici:
Wolfram Alpha
DuckDuck Go
Free Base
Bing
DeepDyve
Moodle è una piattaforma per l’e-learning che consente in modo estremamente agevole di progettare, erogare, gestire e diffondere corsi di formazione on-line a qualsiasi tipologia di comunità
Con queste “14 misere” slide ho cercato d’introdurre Liferay e come iniziare con il piede giusto per affrontare lo sviluppo di applicazioni ai voi che siete proprio “novelli”. Spero di essere riuscito con questo primo episodio a suscitare la vostra curiosità e interesse.
Analisi e definizione di collezioni per la valutazione di approcci flessibili...Mauro Ravera
Tesi di Laurea in Informatica, Università degli studi di Milano - Bicocca
Valutazione ed analisi del linguaggio di interrogazione FleXy attraverso la definizione di un’idonea collezione di documenti XML
Introduzione alle funzionalità di amministrazione della piattaforma di content management Alfresco.
Argomenti:
- Gestione degli Utenti
- Gestione delle Cartelle
- Gestione dei Documenti
- Uso dei Driver di rete per la gestione dei Contenuti
- Migrazione dei Documenti
- Integrazione con il Mail Server Exchange
Il corso consente di prepararsi per la certificazione specialistica MCSA: Security o MCSE: Security.
Al termine del corso, gli studenti avranno sviluppato le competenze per:
eseguire l’installazione e la manutenzione di ISA Server 2004, configurare l’accesso protetto alle risorse Internet per i clienti della rete interna, configurare ISA Server 2004 come firewall.
Creare una community dal basso ed arrivare ad un'azienda milionaria - Emanue...DotNetMarche
Come è nata l'esperienza della community romana di Host e come siamo riusciti ad essere riconosciuti da Airbnb. Cosa stiamo imparando, cosa funziona, gli errori da non fare.
Metriche per Zombie Communities: come "iniettare vita" in tribù di morti vive...DotNetMarche
4 iscritti al meetup. Nessun commento al post. 1 solo speaker (che poi è tuo cugino). Se sai di cosa sto parlando allora significa che conosci la stretta allo stomaco che si prova quando la tua comminity è silenziosa quanto un cimitero. Ma è davvero la fine? Oppure un community leader può diventare il Dottor Frankenstein di turno e ribaltare la situazione? In questo talk vedremo come basarci sulle metriche per analizzare cosa non sta funzionando nella tua tribù e alcuni consigli azionabili per "resuscitare" l'entusiasmo dei suoi membri.
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Wolfram Alpha
DuckDuck Go
Free Base
Bing
DeepDyve
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Con queste “14 misere” slide ho cercato d’introdurre Liferay e come iniziare con il piede giusto per affrontare lo sviluppo di applicazioni ai voi che siete proprio “novelli”. Spero di essere riuscito con questo primo episodio a suscitare la vostra curiosità e interesse.
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Tesi di Laurea in Informatica, Università degli studi di Milano - Bicocca
Valutazione ed analisi del linguaggio di interrogazione FleXy attraverso la definizione di un’idonea collezione di documenti XML
Introduzione alle funzionalità di amministrazione della piattaforma di content management Alfresco.
Argomenti:
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- Migrazione dei Documenti
- Integrazione con il Mail Server Exchange
Il corso consente di prepararsi per la certificazione specialistica MCSA: Security o MCSE: Security.
Al termine del corso, gli studenti avranno sviluppato le competenze per:
eseguire l’installazione e la manutenzione di ISA Server 2004, configurare l’accesso protetto alle risorse Internet per i clienti della rete interna, configurare ISA Server 2004 come firewall.
Creare una community dal basso ed arrivare ad un'azienda milionaria - Emanue...DotNetMarche
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4 iscritti al meetup. Nessun commento al post. 1 solo speaker (che poi è tuo cugino). Se sai di cosa sto parlando allora significa che conosci la stretta allo stomaco che si prova quando la tua comminity è silenziosa quanto un cimitero. Ma è davvero la fine? Oppure un community leader può diventare il Dottor Frankenstein di turno e ribaltare la situazione? In questo talk vedremo come basarci sulle metriche per analizzare cosa non sta funzionando nella tua tribù e alcuni consigli azionabili per "resuscitare" l'entusiasmo dei suoi membri.
Vedremo come sfruttare le potenzialità di WPF per realizzare applicazioni diverse dalle classiche LOB (Line of Business applications), basandosi su 3D e Natural User Interface.
Cos'è la UI Composition e che problemi può risolvere
Perchè MVVM e WPF sono importanti per la UI Composition
Il concetto di 'region' e 'UI Injection'
Analisi del toolkit PRISM di Microsoft e cosa comporta realizzarsene uno in proprio.
Cos'è la UI Composition e che problemi può risolvere
Perchè MVVM e WPF sono importanti per la UI Composition
Il concetto di 'region' e 'UI Injection'
Analisi del toolkit PRISM di Microsoft e cosa comporta realizzarsene uno in proprio.
In questa sessione verranno analizzate alcune pagine ASP.NET che verranno sottoposte a refactoring per aumentarne la modularità e comprensibilità del codice, nonchè favorire la testabilità delle funzioni core.
Si presenteranno techiche e strumenti che è possibile utilizzare in modo da avere un approccio più razionale ed 'ordinato' nella stesura del codice. Le pratiche ed i concetti illustrati sono di carattere generale, quindi liberamente applicabili ad ogni tipologia di applicazione.
In questa sessione a quattro mani introdurremo alcuni dei refactorings più comuni e più facilmente applicabili nell'utilizzo quotidiano, e vedremo come risolverli in maniera facile, veloce ed indolore utilizzando ReSharper e pochi colpi di tastiera.
Incidentalmente, inseriremo nel mentre un pò di patterns e di Test-Driven Development, perchè "se non è testato, allora non funziona"
"It's all about simplicity": perchè le applicazioni basate su Javascript sono spesso complesse, farraginose e difficilmente manutenibili quando è possibile renderle semplici, eleganti e funzionali?
In questa sessione a quattro mani vedremo per prima cosa come sfruttare Javascript al meglio, utilizzando i prototipi, i namespaces, gli oggetti, gli eventi, le chiusure e le altre mille funzionalità di un linguaggio di programmazione troppo spesso sottovalutato.
Ci soffermeremo poi su jQuery per analizzare il suo contributo nel semplificare task normalmente tediosi come la manipolazione del DOM, la gestione degli eventi, la programmazione asincrona (AJAX) e le problematiche di compatibilità cross-browser.
In questa sessione 'hands-on' suddivisa in tre parti, vedremo come, codice alla mano, è possibile realizzare applicazioni business tramite Silverlight, cercando inoltre di renderle compatibili con WPF (Windows Presentation Foundation) in modo da riutilizzare ciò che è stato sviluppato
Ci focalizzeremo su questioni come:
- architettura del progetto
- realizzazione di interfacce utente
- interazione con il Data Layer e servizi in generale
- multitargetting Silverlight / WPF
-integrazione dell'applicazione principale con moduli / plugin, tramite pattern MVP e MVC (per semplificare il porting su WPF)
- modularità ed inversione di controllo
Asp.NET MVC è un nuovo framework per lo sviluppo di applicazioni web alternativo al modello webform. Questo consente di utilizzare il pattern MVC per lo sviluppo di applicazioni Asp.NET, permettendo quindi una miglior separazione delle responsabilità che a sua volta porta ad una maggior manutenibilità, riusabilità e facilità nel testing.
La sessione illustrerà i motivi che hanno portato alla nascita di Asp.NET MVC e le sue caratteristiche fondamentali.
Agenda:
- Storia dei framework MS per lo sviluppo web
- Introduzione a Asp.NET MVC
- Vantaggi di Asp.NET MVC
- Il pattern MVC
- Hello MVC: DEMO
- Componenti di MVC: Routing, Controller, Model, View
Nello sviluppo software il termine “test” assume molti significati;
le tipologie di test sono infatti numerose, ma tutte hanno un unico scopo: provare che il software realizzato sia attinente alle specifiche e non presenti bug.
Tra tutti i test, quelli unitari rappresentano senza dubbio la categoria più interessante per lo sviluppatore, dato che sono dedicati alla verifica di piccole porzioni di
codice e sono spesso scritti nello stesso linguaggio usato per realizzare il software.
Agenda:
- Introduzione ai concetti base del testing
- Test unitari
- Librerie xUnit ed automazione dei test
- Alcuni pattern standard per test unitari
Un altro building block del Framework 3.0 si chiama CardSpace ed ha l'ambizione di risolvere uno dei problemi più ricorrenti della quasi totalità delle applicazioni sia internet sia intranet: l'autenticazione utente.
I problemi correlati all'autenticazione sono di diversa natura: da una parte la difficoltà dell'utente nel gestire elenchi di username e password, dall'altra la sempre crescente necessità di evitare l'hacking delle password, o ancora la tipologia di informazioni che un utente vuole rivelare di sé a seconda del contesto, fino ad essere anche un semplice utente anonimo; ed infine la necessità di contemplare autorità di autenticazioni differenti a seconda del contesto.
Se nel passato Passport ha fallito la sua missione, CardSpace affronta in modo totalmente differente il problema rendendosi fruibile cross-browser e cross-platform per costruire un sistema universale di identificazione nel pieno rispetto della privacy.
Con il Framework 3.0 esordisce in Windows una nuova infrastruttura che permette agli sviluppatori di creare, grazie ad un designer, una rappresentazione visuale di una logica applicativa.
In questa introduzione vedremo come il ruolo di Workflow Foundation sia analogo a quello di un linguaggio che con i suoi statement provvede i mattoncini base per costruire un algoritmo. Una particolare attenzione verrà riposta nel prezioso meccanismo dei servizi del runtime di Workflow Foundation e naturalmente sulle Activity, il mattone fondamentale di questa infrastruttura.
3. Cosa è SharePoint Learning Kit?
Strumento che permette ai docenti di assegnare
e tracciare online verifiche e lezioni in un
ambiente basato su tecnologia SharePoint
Fa parte della piattaforma Microsoft Learning
Gateway 2007
http://www.learninggateway.net
Sviluppato come progetto Community Source,
viene messo a disposizione degli utenti,
garantendo la possibilità di effettuare modifiche
e ridistribuire il software sia per usi commerciali,
sia non commerciali
4. Cosa permette di erogare
• Pacchetti e-Learning
– Un pacchetto di SLK è un file di contenuti
e-learning, in uno dei seguenti formati:
• SCORM ® 2004 (1.3), archiviato in un file .zip
• SCORM 1.2, archiviato in un file .zip
• Microsoft Class Server IMS+, archiviato in un
file .ims o .zip
• Microsoft Class Server LRM, archiviato in un file
.lrm
• Pacchetti non-e-Learning
5. SCORM
SCORM = Sharable Content Object
Reference Model
– Standard per l’erogazione di Learning Content
• USDOD tutti i training in SCORM
• NATO tutti i training in SCORM
• BBC creazione di contenuti in SCORM
• Blackboard supporta SCORM
• SAKAI e Moodle stanno sviluppando il supporto allo SCORM
6. SCORM
• Uno degli standard disponibili
– Contenuti in formato XHTML
– Descrizione dei contenuti in formato XML
– Interazione con la piattaforma erogante
attraverso linguaggi di scripting
(http://www.adlnet.gov/scorm)
• Pubblicato da ADL, Advanced Distributed
Learning (http://www.adlnet.gov)
• I contenuti in formato e-learning vengono
interpretati da SLK (run-time)
8. Sharable Content Objects
• La sua definizione non è unica per tutti
• Può essere di grandi dimensioni, o di
dimensioni limitate
• Può affrontare un singolo obiettivo
didattico, piuttosto che una collezione
di essi
SCOs
• Può contenere test
• Al suo interno è possibile pianificare simulazioni e prevedere differenti
scenari
• Assume significati differenti per: Programmatori, Instructional
Designer, Autori di contenuti
9. SCOs - Programmatore
Dal punto di vista di un programmatore,
ad esempio, uno Sharable Content
Object consiste in un file o in un
insieme di SCOs, e relativi metadati,
puntati dal file di manifest, che descrive
il contenuto del pacchetto
SCOs
SCO
SCO files
manifest
10. Assets
PDF Flash obj. JavaScripts
XML Doc JPEG
WAV
Web pages GIF
• Rappresentano la forma più basilare
dei contenuti di un learning object
• Media, Testi, Immagini, Suoni,
Pagine Web, e qualsiasi altro tipo di
dato che possa essere inviato a un
Web client (browser)
Un Asset può essere descritto
da Asset Meta-data
11. Struttura di un LO
• I learning objects si
compongono di SCOs e
di Assets, e sono
strutturati secondo
quanto definito in un file
XML di Manifest:
• Organizations
• Sequencing Rules
• Resources
• Metadata
12. Packaging dei LOs
• Presi assieme, i
componenti di un
learning object formano
un pacchetto:
- Formato ZIP
- Formato LRM
• Il pacchetto può essere
espanso nel file system
locale e modificato
package.zip
GIF
GIF
bar.htm
foo.htm
GIF
GIF
13. Sequencing e Navigation
• Sequencing e Navigation (nuove
funzionalità previste nello SCORM
2004).
–Determinano il percorso che un utente
prende all’interno dei contenuti
–Concetto di “tentativi su una singola
attività”
14. SLK: Semplice, Potente, Flessibile
Semplice
– Facilità di installazione, configurazione e scalabilità
– Intefaccia basata su una sola web-part
– E’ complementare a SharePoint, non richiede provisioning
Potente
– SCORM 2004, SCORM 1.2, e Class Server content runtime
– Tracciamento che supporta la reportistica, arrivando all’analisi del
singolo livello raggiunto
– Più ruoli per utenti e docenti (autoassegnamento, valutazione…)
Flessibile
– Aggiunge funzionalità di e-learning ad ogni sito SharePoint
– Piattaforma modulare, applicabile al mondo della scuola e a quello della
formazione aziendale
– Assignazione di ogni documento come una risorsa di tipo basic
15. Piattaforma SharePoint
SLK è progettato per SharePoint 2007
Windows Active
Directory
Windows Server
2003
Windows SharePoint
Services 3.0
Office SharePoint
Server 2007
SQLServer2005
SharePoint
Learning Kit
Applicazionidi
terzeparti
Applicazioni di terze parti
16. Cosa significa Community Source
Sviluppo:
• Il codice sorgente e le specifiche sono liberamente disponibili su
http://www.learninggateway.net
• Il codice è completamente documentato per semplicità di uso
• Funzionalità delle future versioni sono gestite dalla comunità
• E’ possibile mettere a disposizione della comunità ulteriore codice
• E’ possibile sviluppare e vendere nuovo codice che estende le funzionalità di SLK
• E’ possibile distribuire SLK come una parte del proprio progetto commerciale
Supporto:
• Il supporto è dato dalla comunità stessa
• Eventuali bug possono essere riportati sul sito della comunità e risolti da ognuno
dei membri
Ulteriori dettagli su Microsoft e il programma Shared Source sono disponibili sul
sito Microsoft Shared Source Initiative
http://www.microsoft.com/resources/sharedsource/licensingbasics/sharedsourcel
icenses.mspx
17. Scenario d’uso di SLK
Lo studente accede alle
risorse attraverso la
Assignment List Web Part
L’insegnante accede al lavoro
svolto dagli studenti attraverso la
Assignment List Web Part
Il docente visualizza, valuta
e riconsegna il lavoro
assegnato e svolto dagli
studenti
Il docente carica le risorse
didattiche all’interno di
apposite raccolte su
SharePoint
Il docente assegna le
unità didattiche
Lo studente invia al
docente il lavoro
svolto
Lo studente svolge
il lavoro
assegnatogli
18. Cosa fa SLK?
• SLK include una serie di strumenti di
reportistica di base
– Una web part di report
– Web part sviluppate da partner sono
disponibili gratuitamente su
www.learninggateway.net
• SLK si appoggia a SharePoint per le
procedure di content management
21. Assignment
• Associazione tra un pacchetto e-learning o
un documento non-e-learning con un
insieme di studenti
• Include le seguenti informazioni
– SharePoint Web site
– Contenuto didattico
• Pacchetto e-learning
• Documento non-e-learning
– Docenti
– Studenti
– Titolo
– Descrizione
– Data e ora di inizio
– Data e ora di consegna
– Punteggio possibile
22. Assignment List Web Part
• Web Part che visualizza l’elenco degli
assignment contestualmente all’utente che
la usa
• Destinata a due tipi di attori:
– Docenti (SLK Instructors)
– Studenti (SLK Learners)
• Visualizza il contenuto di query di
selezione
• Personalizzabile attraverso un file XML
27. Modificare SlkSettings.xml
• Si compone di query
• Ogni query contiene
– Colonne
– Condizioni
– Criteri di ordinamento
• Occorrerà definire due
tipi di query:
– per il docente
– per lo studente
28. Esempio di Assignment-Query
<Query
Name="GradedLearnerAssignments"
Title="Graded Assignments"
ViewName="LearnerAssignmentLearnerView" CountViewColumnName="LearnerAssignmentId">
<Column
Title="Assignment"
RenderAs="Link"
ViewColumnName="AssignmentTitle"
ViewColumnName2="LearnerAssignmentId"
NullDisplayString="Untitled" />
<Condition
ViewColumnName="IsFinal"
Operator="Equal"
Value="1" />
<Sort
ViewColumnName="AssignmentTitle"
Ascending="true"/>
</Query>
Riferimento della query
(usato nei QuerySet) Nome della Vista su cui costruire la query
Valori selezionati
(colonne)
Ordinamento
dei record
Condizione di
selezione
SELECT AssignmentTitle AS Assignment
FROM LearnerAssignmentLearnerView
WHERE IsFinal=1
ORDER BY AssignmentTitle ASC
1
1
2
2
3
3
4
4
5
5
6
6
29. Definire una SLK Query
<Query Name="GradedLearnerAssignments"
Title="Graded Assignments"
ViewName="LearnerAssignmentLearnerView"
CountViewColumnName="LearnerAssignmentId">
<Column
Title="Assignment"
RenderAs="Link"
ViewColumnName="AssignmentTitle"
ViewColumnName2="LearnerAssignmentId"
NullDisplayString="Untitled" />
<Condition
ViewColumnName="IsFinal"
Operator="Equal"
Value="1" />
<Sort
ViewColumnName="AssignmentTitle"
Ascending="true"/>
</Query>
Titolo visualizzato nella Web Part
Sorgente dei dati
Un elemento XML <Column> per
ogni campo visualizzato nella
Assignment List Web Part
Uno o più elementi XML <Condition>
determinano quali righe restituire
dalla LearningStore view
Uno o più elementi XML <Sort> per
definire l’ordinamento del risultato
30. Non-Assignment Query
• Interrogazioni non legate al processo di assegnazione
di lezioni ed esercizi
• Si definisce la query non su una vista ma su una
tabella
• Se ne visualizza il risultato nella Web Part
Tabella da interrogare
32. Aggiungere Query ai QuerySet
Insieme di query da visualizzare
per lo studente
Insieme di query da visualizzare
per il docente
33. Caricamento delle query SLK
Step 1. Download dell’attuale
file di configurazione SLK
Step 2. Aggiunta/modifica di
query SLK mediante il file
di configurazione
Step 3. Caricamento del file
aggiornato con le impostazioni
Le nuove impostazioni hanno
effetto dopo circa 60 secondi
(per via della cache)
1
3
34. Informazioni Utili
SharePoint Learning Kit Development
Community
– http://www.codeplex.com/SLK
Learning Gateway Community
– http://www.learninggateway.net
Ulteriori informazioni:
Ivan Renesto
i-ivanr@microsoft.com