Il mutamento dei pubblici contemporanei: visitatori, utenti, partecipantiSara Radice
Intervento sul mutamento dei pubblici contemporanei; da visitatori, a utenti, a partecipanti, presentato al seminario Design e valorozzazione del patrimonio culturale, organizzato il 26 febbraio 2015 dal centro Aspi – Archivio storico della psicologia italiana presso l'Archivio di Stato di Milano
PROGETTO DIDATTICO-EDUCATIVO
ELABORATO DALL'INS. SAVERIO GAZZILLI -
Il progetto consiste essenzialmente nella ricostruzione a fini didattico-culturali di alcuni aspetti di un periodo storico focalizzato in Italia nella seconda metà dell’ottocento.
Tale periodo storico fu caratterizzato da grossi cambiamenti della società, italiana ed europea, cambiamenti ed innovazioni che hanno attraversato in maniera trasversale il mondo della cultura, dell’arte, della scienza e dell’economia.
I Macchiaioli sono essenzialmente l’espressione di un fermento che travolge, di un’arte intensa e patriottica che sconfina gli interni, i contorni, i muri e i profili alla ricerca di una verità che può esistere
solo lì dove la luce è sole, mare, cielo, natura. Così sono i loro ideali: semplici, liberi e vividi
come la loro luce; convinti di essere parte di un tutto naturale, di una verità che diffonde e irradia
cose, genti, luoghi e paesi, con gli stessi ideali e con la stessa luce !
Noi, con il nostro progetto, vogliamo provare a ricostruire questo microcosmo; vogliamo riviverlo e farlo rivivere anche ai nostri alunni; vogliamo raccontarglielo come si racconta una bella storia; vogliamo cantarlo, danzarlo, suonarlo e recitarlo come si recita una bella poesia, convinti come siamo che tutto ciò che fa bene al cuore fa bene anche alla mente e viceversa… e Dio sa se ne abbiamo bisogno !
Saverio Gazzilli
Flavia Barca Una cultura contemporanea per il bene comune 2015Flavia Barca
È arrivato il momento di identificare una visione sul rapporto tra cultura, paesaggio e futuro, ovvero un progetto pubblico sul futuro delle città e dei territori che passi attraverso il riuso dei nostri beni e spazi e attraverso lo sviluppo di nuova arte, quindi la creazione di spazi che promuovano la creatività e l’innovazione. Insomma è arrivato il momento di elaborare un progetto contemporaneo.
Ragionamento sull'informatica umanistica e la cultura ditale tra lavoro, ricerca e disciplina anche alla luce dell'esperienza del corso di laurea di Informatica Umanistica a Pisa
Franco Cavalleri - Musei e digitale - Rinascita Digitale | DAY #5Stefano Saladino
La digitalizzazione è ormai un “must” per tutte le realtà, grandi e piccole, del turismo e del settore museale. Anzi, più si è piccoli, maggiore è la necessità di digitalizzare il proprio patrimonio, come leva per farsi conoscere, promuovere la propria offerta, acquisire nuovi clienti o visitatori, offrire loro nuove modalità di fruizione della offerta turistica, culturale, museale. La digitalizzazione rappresenta, di fatto, un modo per riempire il gap tra Grandi e Piccoli.
Già, ma…cosa e come digitalizzare?
Il ruolo sociale della biblioteca pubblica. Riflessioni e casi di studioAnna Galluzzi
Argomenti trattati:
• La mission della biblioteca pubblica
• Collocazione della biblioteca pubblica nella dinamica pubblico/privato
• La biblioteca pubblica contemporanea e i suoi modelli
• La crisi economica e le sue conseguenze
• Crisi di identità e la storia che ritorna
• L’emergere della «biblioteca sociale»
• Rapporti tra biblioteconomia sociale e biblioteca sociale
• Gestire il «cortocircuito» della biblioteca pubblica
Il mutamento dei pubblici contemporanei: visitatori, utenti, partecipantiSara Radice
Intervento sul mutamento dei pubblici contemporanei; da visitatori, a utenti, a partecipanti, presentato al seminario Design e valorozzazione del patrimonio culturale, organizzato il 26 febbraio 2015 dal centro Aspi – Archivio storico della psicologia italiana presso l'Archivio di Stato di Milano
PROGETTO DIDATTICO-EDUCATIVO
ELABORATO DALL'INS. SAVERIO GAZZILLI -
Il progetto consiste essenzialmente nella ricostruzione a fini didattico-culturali di alcuni aspetti di un periodo storico focalizzato in Italia nella seconda metà dell’ottocento.
Tale periodo storico fu caratterizzato da grossi cambiamenti della società, italiana ed europea, cambiamenti ed innovazioni che hanno attraversato in maniera trasversale il mondo della cultura, dell’arte, della scienza e dell’economia.
I Macchiaioli sono essenzialmente l’espressione di un fermento che travolge, di un’arte intensa e patriottica che sconfina gli interni, i contorni, i muri e i profili alla ricerca di una verità che può esistere
solo lì dove la luce è sole, mare, cielo, natura. Così sono i loro ideali: semplici, liberi e vividi
come la loro luce; convinti di essere parte di un tutto naturale, di una verità che diffonde e irradia
cose, genti, luoghi e paesi, con gli stessi ideali e con la stessa luce !
Noi, con il nostro progetto, vogliamo provare a ricostruire questo microcosmo; vogliamo riviverlo e farlo rivivere anche ai nostri alunni; vogliamo raccontarglielo come si racconta una bella storia; vogliamo cantarlo, danzarlo, suonarlo e recitarlo come si recita una bella poesia, convinti come siamo che tutto ciò che fa bene al cuore fa bene anche alla mente e viceversa… e Dio sa se ne abbiamo bisogno !
Saverio Gazzilli
Flavia Barca Una cultura contemporanea per il bene comune 2015Flavia Barca
È arrivato il momento di identificare una visione sul rapporto tra cultura, paesaggio e futuro, ovvero un progetto pubblico sul futuro delle città e dei territori che passi attraverso il riuso dei nostri beni e spazi e attraverso lo sviluppo di nuova arte, quindi la creazione di spazi che promuovano la creatività e l’innovazione. Insomma è arrivato il momento di elaborare un progetto contemporaneo.
Ragionamento sull'informatica umanistica e la cultura ditale tra lavoro, ricerca e disciplina anche alla luce dell'esperienza del corso di laurea di Informatica Umanistica a Pisa
Franco Cavalleri - Musei e digitale - Rinascita Digitale | DAY #5Stefano Saladino
La digitalizzazione è ormai un “must” per tutte le realtà, grandi e piccole, del turismo e del settore museale. Anzi, più si è piccoli, maggiore è la necessità di digitalizzare il proprio patrimonio, come leva per farsi conoscere, promuovere la propria offerta, acquisire nuovi clienti o visitatori, offrire loro nuove modalità di fruizione della offerta turistica, culturale, museale. La digitalizzazione rappresenta, di fatto, un modo per riempire il gap tra Grandi e Piccoli.
Già, ma…cosa e come digitalizzare?
Il ruolo sociale della biblioteca pubblica. Riflessioni e casi di studioAnna Galluzzi
Argomenti trattati:
• La mission della biblioteca pubblica
• Collocazione della biblioteca pubblica nella dinamica pubblico/privato
• La biblioteca pubblica contemporanea e i suoi modelli
• La crisi economica e le sue conseguenze
• Crisi di identità e la storia che ritorna
• L’emergere della «biblioteca sociale»
• Rapporti tra biblioteconomia sociale e biblioteca sociale
• Gestire il «cortocircuito» della biblioteca pubblica
Intervento di Enrica Salvatori e Gianni Bergamaschi a "I santi internauti", Seminario permanente "I santi internauti" organizzato da Gruppo di ricerca RECEPT - Laboratorio di Storia Religioni e Antropologia - sez. ReCMed
In collaborazione con AISSCA - Associazione Italiana per lo Studio della Santità, dei Culti e dell'Agiografia
Intervento a Umanisti 2.0. Come ideare e gestire un progetto di ricerca nell’era digitale
Il 16 dicembre 2021 - 14:30 a Roma Tre Dip. di Studi Umanistici
Giovedì 16 dicembre 2021, 14.30-18.00, Aula Radiciotti e in streaming
Keynote inaugurale dei Seminari SISSCO Nuove frontiere della Public and Digital History (martedì 23 novembre 2021)
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali - UniMoRe - Modena
Paper in the panel AIPH21 - Comparative Experiences and Perspectives on Teaching Public History in Different Countries and Continents. AIPH 2019 S. Maria Capua a Vetere
Il digitale tra patrimonio culturale e pubblico dal rifiuto all’opportunità
Il revival e lo storico
1. IL REVIVAL E LO STORICO: UN PROBLEMA DI MESTIERE
ENRICA SALVATORI - UNIVERSITÀ DI PISA
DIP.DI CIVILTÀ E FORME DEL SAPERE - LABORATORIO DI CULTURA DIGITALE
3. IL MESTIERE DELLO STORICO
• STUDIO DELLA STORIOGRAFIA
• RACCOLTA ED ESEGESI DELLE FONTI
• CONFRONTO E ANALISI DELLE FONTI
• ELABORAZIONE DI UNA NUOVA LETTURA
• SCRITTURA - ESPOSIZIONE
6. PERCHÉ PUBLIC HISTORIAN
• recuperare la centralità nel discorso pubblico
• riproporre la relazione tra ricerca e trasmissione del
sapere
• ripensare alla “missione civile” dello storico
• necessità di aprire spazi professionali al di fuori della
scuola e dell’Università
• ragionare sul rapporto tra professione e committenza
8. REVIVAL - LIVING HISTORY
• Quadri viventi - Allestimenti teatrali nei luoghi della memoria
(#)
• Corteo storico (*)
• Palio (*)
• Allestimento in tema - Fiera (*)
• Struttura singola o ambiente con allestimento in tema (Castello
di Gropparello) (§)
• Parco tematico (Archeodromo di Poggibonsi ) più o meno
legato alla ricerca (§)
Committenti / Organizzatori: # pubblico * comunità § privato
9. PROPOSTE PER RAVENNA 2017
FESTIVAL E REVIVAL
Sono arrivati circa 70 proposte per panel e 120
proposte per paper. Su festival/revival/living history:
• Panel 4
• Paper 4
10. TEMI A RAVENNA
• Re-enactment, archeologia pubblica e patrimonio, (Andrea
Ferretti di Crono Eventi + Soprintendenza Emilia Romagna -
Musei Modena): azione sul campo
• Rivivere il passato: le rievocazioni storiche nell’Italia centrale
contemporanea (Fabio Dei): riflessione sulle iniziative
• Ricostruzioni storiche e Living History: memoria, identità,
territorio (Marxiano Melotti): rapporto tra evento e territorio
• Ricostruzione e Living History: un problema da risolvere
(Marco Valenti): Living History e Archeologia Pubblica
12. Streghe di
Rocchetta
Una proposta
Ricerca storica
Esperienza didattica
Storia Pubblica Digitale
Edizione fonti
Raccolta dati per location
Proposta plot
Proposta ambientazione
Trattative con le istituzioni
13. RUOLI (E PROBLEMI) PER IL
PUBLIC HISTORIAN
• ruolo 1: giudice
• ruolo 2: consulente
mantiene lo storico dall’altra parte del
“muro”, gli consente di partecipare come
esterno (divulgatore)
richieste normalmente
in linea con la
formazione
tradizionale
14. RUOLI (E PROBLEMI) PER IL
PUBLIC HISTORIAN
• ruolo 3:
collaboratore
• ruolo 4: co-
organizzatore
coinvolgimento maggiore
impegno sul campo, compromessi,
dilemmi etici, scelte operative
richiesta una formazione specifica:
tecnica (DH); manageriale;
comunicativa
15. FORMAZIONE E PUBLIC
HISTORIAN + REVIVAL
• Non più settoriale —> anche se il revival è legato a un
evento puntuale e quindi a un’epoca il raggio delle
conoscenze necessario è vasto: storia in senso lato,
costume, cucina, fonti, lingua (parlata-scritta, gesti,
cultura materiale, archeologia, musica, danza ecc.)
• Anche digitale —> rapporto Digital History - Public
History
• Necessariamente interdisciplinare —> Teamwork
16. IL PH È UN ACCADEMICO?
• Forse no —> all’accademico interessano la riflessione sull'uso/
abuso della storia nel tempo presente; la presentazione di
alcune pratiche di public history; lo stato dell'arte del revival;
la riflessione sul ruolo tra lo storico e il revival; ragionare sui
problemi della narrazione condivisa del passato; o su l'uscita
della storia dall'accademia in rapporto ai modelli tradizionali
di produzione
• Forse sì —> lo storico ricercatore potrebbe anche cominciare a
ragionare (assieme agli archeologi) sulla storia sperimentale in
relazione a ricostruzione di contesti, linguaggi, mentalità, usi..
17. IL PH È UN ACCADEMICO?
• Forse no —> i public historian possono essere ALTRI, gli
storici che si formano in Accademia (un’accademia che
però innova PROFONDAMENTE il processo formativo) e
che poi lavorano come PH professionisti nei campi dove
si fa veramente PH
• Forse sì—> nella misura in cui deve formare non solo
“storici” senza chiusure cronologiche (ma i settori
disciplinari?) ma anche public historian. Può farlo
basandosi solo sulla teoria? E la relazione tra ricerca e
didattica?
18. ALTRIMENTI
• il divario tra società e storico (accademico) si
amplia; cresce la percezione dell’inutilità della
disciplina così come si esprime nelle forme
tradizionali della pubblicazione scientifica e del
convegno
• la “pratica” quotidiana dello storico come il suo
“mestiere” non cambiano
19. MA DOVE SI FORMA IL PH?
• UNIVERSITA’ —> forma lo storico “old stile” ottima
preparazione sul metodo, scarsa ed episodica quella
sugli aspetti costume, scarsa
• MASTER —> cominciano a nascere in maniera
necessariamente non strutturata e sperimentale
• ALTROVE —> sostanzialmente sul campo con tutto
quello che questo rappresenta in termini di distanza
tra conoscenze/competenze e metodo.