La Cocolla è un quartiere di Macerata.
Viene qui presentato un ipertesto realizzato da docenti e studenti nell'ambito del progetto "La scuola adotta un monumento"
L'ipertesto è visualizzabile all'url: https://www.didafor.it/cocolla99/index.php
piano arti conferenza servizio presentazione progettoFabrizio Rozzi
Presentazione ed avvio del Progetto regionale "Promozione della cultura umanistica e valorizzazione del patrimonio Culturale". Conferenza di servizio dei Dirigenti Scolastici. MI USR per la Toscana. Intervento prof. Giuseppe Tavanti dell'11 giugno 2021. "la sinergia tra i temi della creatività".
La Cocolla è un quartiere di Macerata.
Viene qui presentato un ipertesto realizzato da docenti e studenti nell'ambito del progetto "La scuola adotta un monumento"
L'ipertesto è visualizzabile all'url: https://www.didafor.it/cocolla99/index.php
piano arti conferenza servizio presentazione progettoFabrizio Rozzi
Presentazione ed avvio del Progetto regionale "Promozione della cultura umanistica e valorizzazione del patrimonio Culturale". Conferenza di servizio dei Dirigenti Scolastici. MI USR per la Toscana. Intervento prof. Giuseppe Tavanti dell'11 giugno 2021. "la sinergia tra i temi della creatività".
piano arti conferenza servizio presentazione progetto Fabrizio Rozzi
Presentazione ed avvio del Progetto regionale "Promozione della cultura umanistica e valorizzazione del patrimonio Culturale". Conferenza di servizio dei Dirigenti Scolastici. MI USR per la Toscana. Intervento dirigente Roberto Curtolo dell'11 giugno 2021. Il Piano delle Arti toscano: azioni di supporto alla progettualità delle scuole.
Musei minori, narrazione e multimedialità: progetto OpustoryOpustory
Report della giornata di studio svoltasi il 24 Giugno 2015 presso la Sala dell'Opus Sectile - Museo Nazionale dell'Alto Medioevo, Roma.
Evento organizzato in collaborazione tra il Polo Museale del Lazio, il Museo dell'Alto Medioevo e l'Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali (ITABC) del CNR.
"Tutti in Gita-Let's go on a trip"- Un progetto CLIL e di family learningMMeasso
Il progetto MOF è volto a promuovere l'apprendimento della lingua italiana basandosi sull'approccio CLIL (Content and Integrated Language Learning) e su esperienze di Family Learning.
Il progetto è stato pianificato e organizzato da Michela Measso ed Enrica Jemma, due docenti specialiste di lingua straniera e formatrici che operano per l'Ufficio Scolastico del Consolato Italiano di Londra.
Gli alunni partecipanti al progetto hanno appreso contenuti di storia, geografia, arte usando la lingua italiana, migliorando in questo modo le loro abilità linguistiche e sviluppando competenze cross-curricolari e abilità di pensiero e apprendendo nuovi contenuti.
Gite scolastiche sono state organizzate di domenica al British Museum e altre agenzie educative di Londra. Per motivare gli alunni e rendere l'esperienza ancor più accattivante, le docenti hanno gestito dei laboratori di storytelling e di attività artistico-manuali.
Maria Cristina Brunati, "L'amministrazione del patrimonio immobiliare dei Luo...officinadellostorico
Maria Cristina Brunati, "L'amministrazione del patrimonio immobiliare dei Luoghi pii elemosinieri nell'Ottocento", in AA.VV., Il Tesoro dei poveri. Il patrimonio artistico delle istituzioni pubbliche di assistenza e benficenza di Milano, a cura di Marco G. Bascapé, Paolo M. Galimberti, Sergio Rebora, Milano, Silvana editoriale, 2001, pp. 372-374.
piano arti conferenza servizio presentazione progettoLuca Salvini - MI
Presentazione ed avvio del Progetto regionale "Promozione della cultura umanistica e valorizzazione del patrimonio Culturale". MI USR per la Toscana. Intervento ispettore Luca Salvini dell'11 giugno 2021. Finalità, obiettivi e azioni del progetto, con particolare riferimento ai documenti strategici della scuola. Conferenza di servizio dei Dirigenti Scolastici.
piano arti conferenza servizio presentazione progetto Fabrizio Rozzi
Presentazione ed avvio del Progetto regionale "Promozione della cultura umanistica e valorizzazione del patrimonio Culturale". Conferenza di servizio dei Dirigenti Scolastici. MI USR per la Toscana. Intervento dirigente Roberto Curtolo dell'11 giugno 2021. Il Piano delle Arti toscano: azioni di supporto alla progettualità delle scuole.
Musei minori, narrazione e multimedialità: progetto OpustoryOpustory
Report della giornata di studio svoltasi il 24 Giugno 2015 presso la Sala dell'Opus Sectile - Museo Nazionale dell'Alto Medioevo, Roma.
Evento organizzato in collaborazione tra il Polo Museale del Lazio, il Museo dell'Alto Medioevo e l'Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali (ITABC) del CNR.
"Tutti in Gita-Let's go on a trip"- Un progetto CLIL e di family learningMMeasso
Il progetto MOF è volto a promuovere l'apprendimento della lingua italiana basandosi sull'approccio CLIL (Content and Integrated Language Learning) e su esperienze di Family Learning.
Il progetto è stato pianificato e organizzato da Michela Measso ed Enrica Jemma, due docenti specialiste di lingua straniera e formatrici che operano per l'Ufficio Scolastico del Consolato Italiano di Londra.
Gli alunni partecipanti al progetto hanno appreso contenuti di storia, geografia, arte usando la lingua italiana, migliorando in questo modo le loro abilità linguistiche e sviluppando competenze cross-curricolari e abilità di pensiero e apprendendo nuovi contenuti.
Gite scolastiche sono state organizzate di domenica al British Museum e altre agenzie educative di Londra. Per motivare gli alunni e rendere l'esperienza ancor più accattivante, le docenti hanno gestito dei laboratori di storytelling e di attività artistico-manuali.
Maria Cristina Brunati, "L'amministrazione del patrimonio immobiliare dei Luo...officinadellostorico
Maria Cristina Brunati, "L'amministrazione del patrimonio immobiliare dei Luoghi pii elemosinieri nell'Ottocento", in AA.VV., Il Tesoro dei poveri. Il patrimonio artistico delle istituzioni pubbliche di assistenza e benficenza di Milano, a cura di Marco G. Bascapé, Paolo M. Galimberti, Sergio Rebora, Milano, Silvana editoriale, 2001, pp. 372-374.
piano arti conferenza servizio presentazione progettoLuca Salvini - MI
Presentazione ed avvio del Progetto regionale "Promozione della cultura umanistica e valorizzazione del patrimonio Culturale". MI USR per la Toscana. Intervento ispettore Luca Salvini dell'11 giugno 2021. Finalità, obiettivi e azioni del progetto, con particolare riferimento ai documenti strategici della scuola. Conferenza di servizio dei Dirigenti Scolastici.
Premio PA Sostenibile e Resiliente 2022 - Template_WORD def.docxPaolaCaramadre1
La Soprintendenza Speciale archeologia belle arti e paesaggio di Roma è una realtà istituzionale la cui mission è quella di tutelare, conservare e valorizzazione il Patrimonio storico, archeologico, artistico, architettonico, demoetnoantropologico e paesaggistico della città di Roma. Le attività dell’Istituto adempiono al dettato costituzionale dell’art. 9, considerando sempre il Patrimonio Culturale quale Bene comune destinato alla tradizione della memoria storica nazionale, alla formazione dell’identità collettiva, alla promozione della conoscenza scientifica e del senso critico dei cittadini, allo sviluppo e alla crescita economica dei territori, all’inclusione sociale e alla sostenibilità ambientale.
Nell’ambito di questa prospettiva si colloca il Primo Corso di Educazione civica al Patrimonio Culturale, rivolto agli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado elaborato e realizzato all’interno di una struttura museale di prossimità in una periferia storica della città di Roma.
Il progetto è stato strutturato realizzando un sistema a rete che coinvolge la Soprintendenza, istituzione culturale dello Stato, la Scuola, in quanto presidio permanente di cultura sul territorio, figure professionali private e realtà associative territoriali.
L'apporto di archivi, biblioteche e musei nella cooperazione con Wikipedia (e viceversa), le difficoltà, i progetti possibili, il Gruppo linguaggi del MAB Toscana
Conservare l'acqua. Le pozzelle di Zollino tra memoria storica e indagini sci...Zoom Cultura
La pubblicazione "Conservare l'acqua Le pozzelle di Zollino tra memoria storica e indagini scientifiche" a cura di Antonio Chiga, Paola Durante e Sofia Giammaruco, raccoglie i risultati dello studio multidisciplinare condotto sui sistemi di raccolta di acqua piovana presenti a Zollino dal Progetto In-Culture (Futuri Possibili) in collaborazione con il Comune di Zollino e l’Ibam-Cnr di Lecce. Il lavoro si arricchisce di un contributo su contesto storico, diffusione sul territorio delle pozzelle e una raccolta dei principali studi condotti dal compianto Ing. Gianni Carluccio. Completa la pubblicazione un contributo sulle recenti ricerche archeologiche che hanno avuto luogo presso le pozzelle di Apigliano, curato da Francesco Esposito e Barbara Vetrugno.
La biblioteca diffusa per promuovere la lettura a scuola: una sfida per il Li...Luisa Marquardt
La Prof.ssa Emanuela Sangalli, docente e referente della biblioteca scolastica presso il Liceo Classico Vivona di Roma, illustra le motivazioni che hanno condotto alla scelta di ideare nuovi luoghi di lettura per integrare didattica e lettura in tutte le sue forme al Liceo Vivona e, conseguentemente, di ampliare gli spazi della biblioteca scolastica attraverso la creazione di spazi lettura nei vari piani dell'edificio scolastico.
L'attuazione di un progetto modulare avviato nel 2014 ha riguardato la formazione di un gruppo di lavoro misto, la catalogazione e la valorizzazione del patrimonio bibliotecario, la trasformazione di alcuni locali, con interventi nei corridoi e nell'aula magna.Il presupposto teorico si basa sulla centralità dell'utente e dei suoi bisogni di informazione, lettura e socializzazione: il sistema complesso della biblioteca, attraverso le sue articolazioni fondamentali - personale, spazi e collezioni -, l'insieme dei servizi e delle attività educative e culturali, deve rispondere puntualmente anche attraverso una efficace promozione della lettura.
La rilevazione dei comportamenti, delle esigenze, delle aspettative e delle proposte dell’utenza è stata oggetto di due tesi empiriche svolte presso il Liceo Vivona. I risultati hanno costituito la base per individuare in alcuni spazi poco utilizzati e anonimi nuovi punti di incontro con la lettura, ampliando le opportunità di accesso all'informazione che già la scuola offre, per esempio, attraverso il prestito elettronico (MLOL).
La creazione di spazi lettura, spesso presenti negli altri gradi dell'istruzione, andrebbe promossa anche nella scuola secondaria di secondo grado per stimolare interessi e curiosità e promuovere la lettura, in modo costante e articolato, soprattutto nell'età adolescenziale, periodo in cui si registra la disaffezione verso la lettura.
Rescaldina: storia di una città e delle sue acque, raccontata del pesce Resca...officinadellostorico
elaborato a cura della classe 1C (anno scolastico 2015-2016) e degli insegnanti Paola Tizzoni e Orlando Tarantino dell' Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” - Scuola Secondaria di primo grado ”Alessandro Ottolini” di Rescaldina (Milano), nell'ambito del laboratorio L'Officina dello storico; percorso tematico: Acque per i campi e acque per i panni. Tracce dell'antico mestiere dei lavandai tra Porta Venezia e Lambrate.
a cura del prof. Federico Cappelli e della classe 3°D (anno scolastico 2015-2016) dell'Istituto Comprensivo Statale di via L. Da Vinci 34 - Scuola Secondaria di 1° grado “L.A. Muratori” di Cornaredo (MIlano)
Elaborato prodotto nell'ambito del laboratorio L'Officina dello storico dalla classe IV B (anno scolastico 2014-2015) del Liceo scientifico "Bertrand Russel" di Garbagnate Milanese (MI), con la guida del prof. Paolo Ermano.
elaborato prodotto nell'ambito del laboratorio L'Officina dello storico dalla classe IV B (anno scolastico 2014-2015) del Liceo scientifico "Bertrand Russel" di Garbagnate Milanese (MI), con la guida del prof. Paolo Ermano.
"Gli archivi nel tempo" elaborato della classe 4 B, Istituto Comprensivo "Armando Diaz" - Scuola primaria "A.Diaz", Milano, prof. Marina Lauricella
percorso tematico: Il tesoro dei poveri. Una lettura interdisciplinare del patrimonio culturale dei Luoghi pii elemosinieri attraverso le diverse tipologie di fonti
"I testamenti raccontano" (serie di 17 cartelloni), elaborato dalla classe 4 B (anno scolastico 2013-2014) del Liceo Scientifico Statale “Bertrand Russell” di Garbagnate (Milano), con la guida del prof. Paolo Ermano - percorso tematico: “Visitare Hospitali, carcerati et aiutare li poveri vergognosi": uno sguardo nella vita di alcuni benefattori del Luogo Pio di Loreto tra il XVII e il XVIII secolo.
2. Traccia della comunicazione
1. L’Officina dello storico
2. Coordinate metodologiche de L’Officina
dello storico
3. Il contributo di IRIS a L’Officina dello stori-
co
4. Sitografia essenziale
5. Riferimenti bibliografici
3. 1. L’Officina dello storico
1.1 Che cos’è l’Officina dello storico?
1.2 Destinatari e sedi dell’Officina dello stori-
co
1.3 Un modello di formazione/ricerca/speri-
mentazione didattica
1.4 Le piste di ricerca didattica proposte dal-
la sede milanese
4. 1.1 Che cos’è l’Officina
dello storico?
L’Officina dello storico è un Laboratorio di didattica della ricerca storica
e delle fonti documentarie, artistiche e del territorio, fondato nel 2006 e
promosso da:
- Azienda di Servizi alla Persona (ASP) “Golgi-Redaelli di Milano
- Fondazione MIA – Congregazione della Misericordia Maggiore di
Bergamo
- Archivio Bergamasco Centro studi e e ricerche
- IRIS (Insegnamento e ricerca interdisciplinare di storia)
- Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Lombardia
- Ambito territoriale di Bergamo dell’USR per la Lombardia, ex Ufficio
Scolastico Provinciale di Bergamo
- e, fino all’estate del 2012, da ANSAS-NTL (Agenzia Nazionale per lo
Sviluppo dell’Autonomia Scolastica - Nucleo Territoriale Lombardia), ex
IRRE Lombardia, successivamente sciolta nell’ANSAS-INDIRE.
5. 1.2 Destinatari e sedi
dell’Officina dello storico
I servizi (gratuiti) sono offerti a docenti e allievi delle scuole
lombarde di ogni grado e ordine, operatori dei beni cultura-
li e cittadini.
L’Officina dello storico ha due sedi:
a) a Milano, presso l’ASP “Golgi-Redaelli”: v.Olmetto 6 (Pa-
lazzo Archinto); didattica@golgiredaelli.it
b) a Bergamo, presso la Fondazione MIA: v.Malj Tabajani
4; info@fondazionemia.it
e il sito www.officinadelostorico.it, che documenta le attività
de L’Officina dello storico, in stretto rapporto con i siti di tut-
ti i soggetti promotori (cfr. la Sitografia essenziale, punto 4).
6. 1.3 Un modello di formazione/ri-
cerca/sperimentazione didattica (I)
Il servizio offerto da L’Officina dello storico a Milano prevede ogni anno:
a) una giornata seminariale di formazione dei docenti, con la presenta-
zione del Piano di attività dell’a.s. successivo e delle sue coordinate
metodologiche (fine settembre)
b) un pomeriggio dedicato a una visita guidata dei docenti all’Archivio e
alla Quadreria dell’ASP “Golgi-Redaelli” e a una presentazione di vari
tipi di fonti (inizio ottobre)
c) la presentazione di una decina di piste di ricerca didattica ai docenti
che le hanno scelte e la consegna di cd con le fonti corrispondenti (due
pomeriggi in ottobre-novembre)
d) la negoziazione dei progetti di sperimentazione con classi e consigli
di classe (da ottobre-novembre in poi)
e) un incontro facoltativo (ma consigliato), dedicato a una socializzazio-
ne/validazione dei progetti e alle istruzioni per un buon uso del sito
www.officinadellostorico.it (fra novembre e gennaio)
7. 1.3 Un modello di formazione/ri-
cerca/sperimentazione didattica (II)
f) una visita guidata all’archivio/quadreria e un laboratorio didattico sul-
le fonti per ogni classe (fra novembre e marzo)
g) una sperimentazione (in classe o in gruppi interclasse, in orari curri-
colari e/o extracurricolari), finalizzata all’acquisizione di competenze e
all’attuazione di un prodotto (possibilmente multimediale) da presentare
a scuola e/o nel territorio (secondo quadrimestre)
h) una consulenza in itinere (in presenza e/o a distanza) alle classi e ai
docenti sperimentatori da parte di archiviste ASP e di esperte/i IRIS di
didattica della storia, anche tramite il sito www.officinadellostorico.it
i) un seminario, riservato ai docenti, di bilancio delle sperimentazioni e
di preparazione della giornata conclusiva (v. punto l) (giugno)
l) una giornata milanese di presentazione pubblica degli esiti delle spe-
rimentazioni, da parte degli studenti (in ottobre)
m) la documentazione dei lavori nel sito www.officinadellostorico.it
8. 1.4 Le piste di ricerca didattica
proposte dalla sede milanese (I)
A) Cultura sociale e attività assistenziali a Milano
A1 Le condizioni di vita dei minorenni disagiati a Milano tra Otto e No-
vecento attraverso l’archivio dell’Istituto Derelitti
A2 L’infanzia “difficile” a Milano negli anni Sessanta del Novecento.
L’esperimento dell’Istituto “Ragazzi di Milano” del Direttore Lucio Pa-
scalino
A3 Il sogno del mercante. Solidarietà e assistenza ai bisognosi nelle
pergamene milanesi dei secoli XIV-XV
B) Libertà, uguaglianza e diritti delle donne
B1 L’età moderna attraverso le figure di benefattrici: due vite a confron-
to (secc. XVII-XIX)
C) Il processo di unificazione nazionale
C1 Le Cinque Giornate di Milano e la solidarietà cittadina nelle carte i-
nedite della Commissione straordinaria per il soccorso delle famiglie
dei caduti
9. 1.4 Le piste di ricerca didattica
proposte dalla sede milanese (II)
C2 “Oh capitano, mio capitano!”. Aspetti del processo di unificazione
nazionale a partire dalla corrispondenza inedita del capitano garibaldi-
no Francesco Lavarello col fondatore della Società Umanitaria Prospe-
ro Moisè Loria (1872-1873)
D) La memoria del territorio
D1 Scopriamo il paesaggio rurale nelle carte d’archivio: l’esempio di
una cascina della pianura, a Cantalupo, nel comune di San Giuliano
Milanese
D2 Le trasformazioni del territorio: il Podere Ponte dell’Archetto a Villa-
pizzone, nella periferia nord-ovest di Milano
E) Percorsi metodologici sulla lettura del patrimonio culturale
E1 Scrivere nel tempo
E2 “Il tesoro dei poveri”.
10. 2. Coordinate metodologiche de
L’Officina dello storico
In sintesi: dagli archivi ai laboratori storico-
interdisciplinari di educazione al patrimonio
2.1 Un buon uso didattico degli archivi
2.2 Didattica laboratoriale e approccio stori-
co-interdisciplinare e multimediale
2.3 Solidarietà reciproca fra educazione al
patrimonio, storia e altre discipline
2.4 Un lavoro in équipe e in rete
11. 2.1 Un buon uso didattico degli
archivi
A) Importanza della visite guidate agli Archivi e
dei laboratori guidati sulle fonti documentarie, arti-
stiche e del territorio
B) Utile lavoro di équipe fra archivisti, ricercatori
disciplinari (storici, storici dell’arte ecc.), formatori
dei docenti, insegnanti, studenti ecc.
C) Percorso fonti archivistiche – fonti non archivi-
stiche (primarie e secondarie) – contestualizzazio-
ne storica
12. 2.2 Didattica laboratoriale e approccio
storico-interdisciplinare e multimediale
2.2.1 Ricerca didattica, metodologia labora-
toriale e cooperazione educativa
2.2.2 Multimedialità e nuove tecnologie
2.2.3 Quattro terreni per forme sostenibili di
interdisciplinarità
2.2.4 L’approccio storico-interdisciplinare al-
le fonti
13. 2.2.1 Ricerca didattica, metodologia
laboratoriale e cooperazione educativa
2.2.1.1 Ricerca didattica
2.2.1.2 Metodologia laboratoriale
2.2.1.3 Cooperazione educativa
14. 2.2.1.1 Ricerca didattica
Dati i limiti della normativa scolastica europea e italiana, si
rende necessaria una ‘rivoluzione copernicana’: per una
navigazione formativo-didattica non solo costiera (citta-
dinanza locale e nazionale), ma transoceanica (cittadinan-
za interculturale e planetaria), occorre assumere
a) come ‘stella polare’/’bussola’ le competenze chiave
per la cittadinanza attiva;
b) come strumentazione di bordo la ricerca didattica, le
‘buone pratiche didattiche’ e la normativa scolastica
europea e italiana più avanzata;
c) come ‘linee di costa’ la normativa scolastica europea
e italiana meno avanzata.
15. 2.2.1.2 Metodologia laboratoriale
Il laboratorio come attrezzatura
- mentale/metodologica (didattica laborato-
riale);
- materiale (es.: aula-laboratorio).
16. 2.2.1.3 Cooperazione educativa
A) Centralità della relazione educativa e dei
soggetti in apprendimento
B) Cooperazione educativa fra personale
della scuola, studenti, genitori, istituzioni
scolastiche, operatori dei beni culturali, for-
matori degli insegnanti, associazioni profes-
sionali e culturali, enti locali, media ecc.
17. 2.2.2 Multimedialità e
nuove tecnologie
Utilità di un approccio multimediale e di un
buon uso delle nuove tecnologie nella for-
mazione degli insegnanti e lungo tutto il per-
corso di progettazione, attuazione, verifica,
documentazione e pubblicizzazione delle
sperimentazioni didattiche, con particolare
riferimento alla presentazione pubblica finale
e al sito www.officinadellostorico.it
18. 2.2.3 Quattro terreni per forme
sostenibili di interdisciplinarità
È possibile costruire forme sostenibili di in-
terdisciplinarità su 4 terreni:
• finalità/obiettivi
• contenuti tematizzati/problematizzati
• metodi di ricerca
• strategie didattiche (metodologie didatti-
che, tecniche, strumenti ecc.)
19. 2.2.4 L’approccio storico-
interdisciplinare alle fonti
A) La critica delle fonti, per tener conto del-
le specificità dei loro vari tipi (fonti scritte,
orali, materiali, iconiche, audiovisive ecc.),
necessita di un approccio storico-interdisci-
plinare
B) Fonte – serie di fonti – contestualizzazio-
ne storica: un percorso obbligato
20. 2.3 Solidarietà reciproca fra educazione al
patrimonio, storia e altre discipline
2.3.1 Solidarietà reciproca fra educazioni e
discipline
2.3.2 Solidarietà reciproca fra educazione al
patrimonio e storia
21. 2.3.1 Solidarietà reciproca fra
educazioni e discipline
2.3.1.1 Le educazioni di ‘prima generazione’
2.3.1.2 Le ‘nuove educazioni’ (di ‘seconda
generazione’)
2.3.1.3 Educazioni e discipline: una solida-
rietà reciproca
2.3.1.4 Esempi lombardi di intrecci fra edu-
cazioni e discipline
22. 2.3.1.1 Le ‘educazioni
di prima generazione’
1. linguistico-comunicativa/letteraria
2. estetica/artistica/all’immagine
3. musicale
4. psicomotoria
5. scientifica
6. tecnologica
7. informatica e matematica
8. filosofica
9. spaziale/geografica
10. temporale/storica
23. 2.3.1.2 Le ‘nuove educazioni‘
(di seconda generazione’)
Educazione…
1. alla cittadinanza democratica e ai diritti umani
2. interculturale
3. alle pari opportunità / pedagogia della differenza
4. alla pace
5. al patrimonio
6. ai media
7. allo sviluppo sostenibile
8. alla salute
24. 2.3.1.3 Educazioni e discipline: una
solidarietà reciproca (I)
Per armonizzare le due ‘anime’ di ogni insegnante
(generalista/globale e specialista/disciplinare/loca-
le) occorre compiere andirivieni/viaggi di andata e
ritorno fra ‘educazioni’ e discipline.
A) Quando si parte dalla singola educazione,
occorre declinarne le finalità/competenze trasver-
sali in obiettivi/competenze disciplinari scrostando
le incrostazioni autoreferenziali delle materie d’in-
segnamento per individuare i ‘nuclei fondanti’ delle
discipline di ricerca sottostanti.
25. 2.3.1.3 Educazioni e discipline: una
solidarietà reciproca (II)
B) Quando si parte dalla singola materia d’insegna-
mento, rispetto ad essa le educazioni possono essere con-
siderate come dei blocchi o filoni ricorrenti di
- finalità/obiettivi
- contenuti (temi/problemi)
- strategie didattiche (metodi, tecniche, strumenti ecc.)
fra loro coerenti, alla cui luce rileggere ogni insegnamento
disciplinare, usando la singola educazione come un selet-
tore/organizzatore trasversale di contenuti disciplinari.
26. 2.3.1.4 Esempi lombardi di intrecci
fra educazioni e discipline
A) Ricerche e pubblicazioni (1994, 1998, 2004) del-
l’IRRSAE/IRRE Lombardia sul curricolo verticale di area
geo-storico-sociale, incentrato su 5 educazioni/filoni ricor-
renti
B) Progetto interistituzionale Portare il mondo a scuola
(1995-1999): 10 ONG (Organizzazioni non governative)
lombarde e Provveditorati di Milano e Como
C) Iniziative (2004-…) del gruppo Portare il mondo a scuo-
la: 11 ONG lombarde
D) Iniziative (2006-…) della Rete lombarda ELLIS (Educa-
zioni, letterature e musiche, lingue, scienze storiche e geo-
grafiche)
27. 2.3.2 Solidarietà reciproca fra edu-
cazione al patrimonio e storia
A) Un approccio plurale e globale alla storia
(‘passaggio dalla Storia alle storie’) ben si
accorda con il necessario approccio plurale
e globale al patrimonio sul terreno comune
intermedio di uno studio globale del territorio
B) Necessario intreccio delle dimensioni lo-
cale, regionale, nazionale, continentale e
planetaria e approccio ‘glocale’ tipologie/casi
28. 2.4 Un lavoro in équipe e in rete
A) ASP “Golgi-Redaelli” di Milano, Archivio Berga-
masco e Fondazione MIA di Bergamo: un patrimo-
nio di competenze archivistiche e storiografiche
B) IRIS, ANSAS-NTL (ex IRRE Lombardia), Ufficio
Scolastico Regionale per la Lombardia e docenti:
un patrimonio di competenze pedagogico-didatti-
che disciplinari e interdisciplinari
29. 3. Il contributo di IRIS
a L’Officina dello storico
3.1 Che cos’è IRIS?
3.2 Esperti di IRIS impegnati ne L’Officina
dello storico
3.3 Valore aggiunto apportato da IRIS a
L’Officina dello storico
30. 3.1 Che cos’è IRIS?
IRIS è un’associazione fondata nel 1999 da persone impegnate nella
formazione degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado e/o nel-
la ricerca, nella sperimentazione e nell’innovazione didattica, al croce-
via fra storia, geografia, scienze sociali, lingue, letterature, musiche, ar-
ti, altre aree disciplinari e l’educazione al patrimonio, alla cittadinanza,
al dialogo interculturale, alle pari opportunità, alla pace, allo sviluppo
sostenibile e ai media. È socia di Clio ’92 e del LANDIS (Laboratorio
nazionale per la didattica della storia); è membro di Rete ELLIS.
Il Direttivo di IRIS è attualmente formato da Silvana Citterio, Ermenegil-
do Ferrari, Elena Franchi, Maurizio Gusso (presidente), Marina Medi,
Clara Moschini (vicepresidente) e Antonella Olivieri (tesoriera).
Il sito di IRIS è www.storieinrete.org.
31. 3.2 Esperti di IRIS impegnati ne
L’Officina dello storico
- Membri del Comitato Scientifico de L’Officina dello stori-
co: Maurizio Gusso, Clara Moschini e Giuseppa Silicati
- Formatori/formatrici: Giuliana Boirivant, Silvana Citterio,
Cristina Cocilovo, Maurizio Gusso e Giuseppa Silicati
- Collaborano con il sito www.officinadellostorico.it: Mauri-
zio Gusso, Marina Medi e Leonardo Rossi
- Insegnanti ricercatori/ricercatrici: Patrizia Bortolini, Luisa
Cesana, Paolo Ermano e Giuseppa Gurrieri
32. 3.3 Valore aggiunto apportato da IRIS
a L’Officina dello storico
Contributi specifici di IRIS (e delle associazioni e
reti di cui fa parte) nell’ambito della formazione dei
docenti e della ricerca didattica: progettazione cur-
ricolare ‘verticale’; intreccio stretto fra specificità
della didattica della storia, interdisciplinarità ed ‘e-
ducazioni’; didattica laboratoriale; multimedialità e
nuove tecnologie; sito www.storieinrete.org.
33. 4. Sitografia essenziale
4.1 Il sito de L’Officina dello storico
4.2 Soci fondatori de L’Officina dello storico
a Milano
4.3 Soci fondatori de L’Officina dello storico
a Bergamo
4.4 Siti di associazioni disciplinari e ONG
34. 4.1 Il sito de L’Officina dello storico
Il sito de L’Officina dello storico :
www.officinadellostorico.it
35. 4.2 Soci fondatori de L’Officina
dello storico a Milano
* www.golgiredaelli.it: sito dell’ASP “Golgi-
Redaelli”
* www.irrelombardia.it: sito dell’ANSAS-NTL,
ex IRRE Lombardia
* www.istruzione.lombardia.gov.it: sito del-
l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lom-
bardia
* www.storieinrete.org: sito di IRIS
36. 4.3 Soci fondatori de L’Officina
dello storico a Bergamo
• www.archiviobergamasco.it: sito di Archi-
vio Bergamasco Centro studi e ricerche
* www.istruzione.lombardia.gov.it/bergamo:
sito dell’Ambito territoriale di Bergamo
* www.operapiamia.it: sito della Fondazione
MIA – Congregazione della Misericordia
Maggiore di Bergamo
37. 4.4 Siti di associazioni disciplinari
e ONG
* www.clio92.it: sito di Clio ’92, membro della Rete ELLIS
* www.italia-liberazione.it: portale dell’ INSMLI (Istituto na-
zionale per la storia del movimento di liberazione in Italia)
* www.landis-online.it: sito del LANDIS, socio dell’INSMLI
* www.portareilmondoascuola.it: sito di Portare il mondo a
scuola
* www.reteellis.it: sito della Rete lombarda ELLIS
38. 5. Riferimenti bibliografici
5.1 Sull’Officina dello storico
5.2 Sull’educazione al patrimonio
5.3 Sul curricolo verticale geo-storico-sociale
5.4 Sulla didattica della storia
5.5 Sulla solidarietà reciproca fra educazioni e di-
scipline
5.6 Su educazione al patrimonio e storia
5.7 Sulla normativa europea e italiana
39. 5.1 Sull’Officina dello storico
- Aa.Vv., L’Officina dello storico, in Aa.Vv., Milano, scuola
di Carità. Una mostra per immagini. Milano, Palazzo Mari-
no 17-20 maggio 2007, Azienda di Servizi alla Persona
“Golgi-Redaelli”, Milano, 2007, pp.81-89
- F. Cerati – C.Fenili, “L’Officina dello storico”, ”Quaderni di
Archivio Bergamasco”, 2009, n.3, pp.149-156
- M.Gusso, Valenze didattiche de “L’Officina dello storico”
nell’ambito della educazione al patrimonio e dell’insegna-
mento della storia locale, ivi, 2008, n.2, pp.161-165
Si può navigare, inoltre,nel sito www.officinadellostorico.it.
40. 5.2 Sull’educazione al patrimonio
- S.Bodo - S.Cantù - S.Mascheroni (a c. di), Progettare insieme per un
patrimonio interculturale, Fondazione ISMU, Milano, 2007
- A.Bortolotti - M.Calidoni - S.Mascheroni - I.Mattozzi, Per l’educazione
al patrimonio culturale. 22 tesi, Angeli, Milano, 2008
- S.Mascheroni, L’educazione al patrimonio culturale come risorsa per
la cittadinanza attiva, in M.Gusso - C.Moschini - G.Silicati (a c. di), Dal-
le cave di Candoglia e Ornavasso al Duomo di Milano: storie di marmi.
Percorsi storico-interdisciplinari di educazione al patrimonio, IRIS, Mi-
lano, 2011, pp. 15-19
- I.Mattozzi, La didattica dei beni culturali: alla ricerca di una definizio-
ne, in M.Cisotto Nalon (a c. di), Il museo come laboratorio per la scuo-
la, Il Poligrafo, Padova, 2000, pp.17-44
41. 5.3 Sul curricolo verticale geo-
storico-sociale
- M.Gusso, Per un curricolo innovativo di formazione geostorico-sociale
e Filoni ricorrenti e unità didattiche strategiche, in Aa.Vv., Per un curri-
colo continuo di formazione geostorico-sociale nella scuola di base,
IRRSAE Lombardia, Milano, 1994, vol.I, pp.129-155 e 157-164
- M.Gusso, Educazioni e area geostorico-sociale: una solidarietà reci-
proca, in Aa.Vv., Scienze geostorico-sociali per un curricolo verticale.
Dalla Ricerca-Azione alla Sperimentazione Assistita, ivi, 1998, pp.29-
38
- M.Gusso, L’approccio all’area: problemi di metodo e proposte, Il con-
tributo della storia e Ipotesi per un curricolo continuo di area, S.Citterio-
M.Salvarezza (a c. di), L’area geostorico-sociale. Dalla ricerca ai curri-
coli, Angeli, Milano, 2004, pp.48-55, 97-108 e 154-176
- M.Medi, Per un curricolo verticale di storia nel quadro dell’area geo-
storico-sociale, 2009, scaricabile da
www.storieinrete.org/storie_wp/?p=621
42. 5.4 Sulla didattica della storia
5.4.1 Progettazione curricolare e approccio
per competenze
5.4.2 Ricerca didattica e laboratorio di storia
5.4.3 Didattica della storia e nuove tecnolo-
gie
43. 5.4.1 Progettazione curricolare e
approccio per competenze
- V.Guanci – M.T.Rabitti (a c. di), Storia e competenze nel curricolo,Ce-
nacchi, Castel Guelfo (BO), 2011
- M.Gusso, Storia - dai nuclei fondanti alle competenze, in Aa.Vv., Il
profilo di uscita del soggetto competente. Un biennio per la cittadinan-
za, “Dossier di Insegnare”, 2011, n.3, pp.50-58
- M.Gusso - M.Medi, Storia - Il profilo articolato del soggetto competen-
te, ivi,pp.59-61
- M.Gusso – M.Medi, Raccordi fra competenze storiche e nuclei fon-
danti di storia (23 agosto 2011), Competenze storiche e loro articolazio-
ni e Nuclei fondanti di storia: conoscenze/campi semantico-concettuali
e abilità/operazioni cognitive (31 dicembre 2011), scaricabile da
www.storieinrete.org/storie_wp/?p=7036
- M.T.Rabitti (a c. di), Per il curricolo di storia. Idee e pratiche, Angeli,
Milano, 2009
44. 5.4.2 Ricerca didattica e
laboratorio di storia
- P.Bernardi (a c. di), Laboratori per la storia, “I Quaderni di Clio ’92”,
2002, n.3
- P.Bernardi (a c. di), Insegnare storia con le situazioni-problema, ivi,
2003, n.4
- P.Bernardi – F.Monducci (a c. di), Insegnare storia. Guida alla didatti-
ca del laboratorio storico. Seconda edizione, UTET Università, Torino,
2012 (I ed., a c. di P.Bernardi, ivi, 2006)
- C.Brigadeci – A.Criscione – G.Deiana – G.Pennacchietti, Il laboratorio
di storia. Problemi e strategie per l’insegnamento nella prospettiva dei
nuovi curricoli e dell’autonomia didattica, Unicopli, Milano, 2001
- A.Brusa, Il laboratorio storico, La Nuova Italia, Firenze, 1991
- A.Delmonaco (a c. di), Fare storia, crescere cittadini. Cittadinanza,
Costituzione, insegnamento della Storia: percorsi e prospettive, Zona,
Civitella in Val di Chiana (AR), 2010
45. 5.4.3 Didattica della storia e
nuove tecnologie
- A.Criscione, Web e storia contemporanea, a c. di P.Ferra-
ri e L.Rossi, Carocci, Roma, 2006
- G.Di Tonto – E.Perillo (a c. di), Storia@Storie. Sapere
storico e storia insegnata al tempo del digitale, “I Quaderni
di Clio ’92”, 2011, n.10
- E.Musci, Il laboratorio con i giochi didattici, in P.Bernardi
(a c. di), Insegnare storia. Guida… cit., pp.226-239 e 274-
275
- P.Vayola, Il laboratorio con le nuove tecnologie e con il
web, ivi, pp.211-225 e 272-273
46. 5.5 Sulla solidarietà reciproca fra
educazioni e discipline
- M.Gusso, Una rilettura di Cittadinanza e Costituzione alla luce della
solidarietà fra educazioni e discipline, in C.Paganuzzi (a c. di), Atti del
Convegno “Educazione alla cittadinanza mondiale e curriculum: poli-
tiche e buone pratiche a confronto”. Milano 13-14 settembre 2010, Sa-
ve the Children Italia, Roma, 2011, pp.55-58, scaricabile da
www.storieinrete.org/storie_wp/?p=3690
- M.Gusso, Il curricolo di storia e le educazioni. Il caso dell’educazione
alla cittadinanza interculturale, in V.Guanci – M.T.Rabitti (a c. di), op.
cit., pp.102-117
- ONG Lombarde – IRRSAE Lombardia – Provveditorato agli Studi di
Milano (a c. di), Portare il mondo a scuola, CRES – Edizioni Lavoro,
Roma, 1999
47. 5.6 Su educazione al patrimonio
e storia (I)
- M.Gusso, Bibliografia su educazione al patrimonio e didattica della
storia, in M.Gusso - C.Moschini – G.Silicati (a c. di), op.cit., pp.139-141
- I.Mattozzi, Modelli di ricerca storico-didattica. Archivi simulati e didat-
tica della ricerca storica: per un sistema formativo integrato tra archivi e
scuole, in Aa.Vv., Archivi locali e insegnamenti storici, Archivio Storico
- Comune/Assessorato alla cultura e beni culturali, Modena, 2001, pp.
11-23, scaricabile da
www.clio92.it/index.php?area=4&menu=46&page=164
- I.Mattozzi, Didattica della storia, beni culturali, educazione al patrimo-
nio, in M.Gusso - C.Moschini – G.Silicati (a c. di), op.cit., pp.21-27
- E.Perillo - C.Santini, Il fare e il far vedere nella storia insegnata. Didat-
tica laboratoriale e nuove risorse per la formazione storica e l’educazio-
ne ai beni culturali, Polaris, Vicchio del Mugello (FI), 2004
48. 5.6 Su educazione al patrimonio
e storia (II)
- M.L.Perna (a c. di), Tra vecchie carte… Esperienze didattiche negli
archivi di scuole torinesi, Rete degli archivi della scuola, Torino, 2002
- M.T.Rabitti – C.Santini (a c. di), Il museo nel curricolo di storia, Angeli,
Milano, 2008.
- S.Rabuiti – C.Santini – L.Santopaolo (a c. di), Intrecci di storie. Patri-
monio, storia, musica, Polaris, Vicchio del Mugello (FI), 2006
- M.T.Sega (a c. di), La scuola fa la storia. Gli archivi scolastici per la
ricerca e la didattica, Nuova Dimensione, Portogruaro (VE), 2002
- C.Torrisi (a c. di), Didattica della storia e archivi, Salvatore Sciascia,
Caltanissetta-Roma, 1987
49. 5.7 Sulla normativa europea
e italiana (I)
- Parlement européen et Conseil de l’Union européenne, Recomman-
dation du Parlement européen et du Conseil du 18 décembre clés pour
l’éducation et la formation tout au long de la vie (2006/962/CE), “Jour-
nal officiel de l’Union européenne”, 30 décembre 2006
- MPI [Ministero della Pubblica Istruzione], Indicazioni per il curricolo
per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione, MPI, Roma,
2007
- MPI, Il nuovo obbligo di istruzione: cosa cambia nella scuola? La
normativa italiana dal 2007, AS [Agenzia Scuola], Roma, 2007
- MIUR, Indicazioni nazionali per i Licei (quinquennio), 2010, scaricabili
da http://nuovilicei.indire.it/content/index.php?action=lettura_p
aginata&id_m=7782&id_cnt=10497
50. 5.7 Sulla normativa europea
e italiana (II)
- MIUR, Indicazioni nazionali per gli Istituti tecnici (primo biennio), 2010,
scaricabili da
www.indire.it/lucabas/lkmw_file/nuovi_tecnici///INDIC/_LINEE_GUIDA_
TECNICI_.pdf
- MIUR, Indicazioni nazionali per gli Istituti professionali (primo biennio),
2010, scaricabili da
www.indire.it/lucabas/lkmw_file/nuovi_professionali///linee_guida/_LINE
E%20GUIDA%20ISTITUTI%20%20PROFESSIONALI_.pdf
- Direttive ministeriali nn. 4 e 5 del 16 gennaio 2012: Linee Guida degli
Istituti tecnici e professionali (secondo biennio e quinto anno),
scaricabili da www.storieinrete.org/storie_wp/?p=6580
- MIUR, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e
del primo ciclo di istruzione (4 settembre 2012), scaricabili da
www.storieinrete.org/storie_wp/?p=8492