Una ricerca sul tema della "fame del mondo": perché, mappa concettuale su cause ed effetti, cartina tematica, emergenza Corno d'Africa, interventi FAO e raccomandazioni OMS. Per le classi II degli Istituti Tecnici Economici.
Una ricerca sul tema della "fame del mondo": perché, mappa concettuale su cause ed effetti, cartina tematica, emergenza Corno d'Africa, interventi FAO e raccomandazioni OMS. Per le classi II degli Istituti Tecnici Economici.
La valorizzazione del patrimonio culturale come matrice per lo sviluppo soste...Neaterra
E' proprio tutto vero quello che si dice sul patrimonio artistico in italia? E poi davvero di cultura non si vive?Una breve riflessione per introdurre un argomento vasto e complesso, ma estremamente interessante per comprendere a fondo il valore, il potenziale e tutte le possibilità di un territorio, della sua storia e della sua cultura.
A cura di Sara Zugni, dott.ssa in Conservazione dei Beni Culturali, Referente responsabile settore cultura Neaterra
Presentato durante il Salone delle eccellenze dei Territori e Paesi in festa 2015, organizzato dall'Associazione Neaterra. Domenica 26 Aprile 2015 Presso il castello di Padernello di Borgo San Giacomo.
http://www.panesalamina.com/2015/33052-salone-delle-eccellenze-dei-territori.html
Crisi economica e squilibri territoriali - Libri FSE 2315Massimo Resce
Il volume si inserisce nel quadro delle riflessioni ISFOL sull’impatto della crisi sui territori, con l’obiettivo di osservare se e quanto le regioni siano state in grado resistere e reagire e, soprattutto, cogliere le modifiche nella distribuzione delle disparità. In questa prospettiva la lettura proposta ha la finalità di offrire un contributo per riflettere sulle dinamiche a livello territoriale guardando alle dimensioni che compongono i contesti regionali avendo come riferimento il concetto di sistema. E ciò impone di adottare una visione complessa in cui si devono considerare i diversi elementi che tra loro interagiscono e che riguardano una pluralità di tematiche: dall’istruzione e formazione, alle risorse produttive, alle politiche, al mercato del lavoro e alle disparità sociali ed economiche. In questo quadro le analisi sono condotte utilizzando una pluralità di fonti, consentendo di osservare come le realtà locali si siano modificate negli ultimi anni rispetto a ciascuna delle dimensioni considerate.
LE ESPERIENZE DI CITTADINANZA ECONOMICA. Indagine sulla realtà italiana nel c...Stefania Farsagli
A cura di Stefania Farsagli
Autori: Stefania Farsagli, Annalisa Gars, Marco Riva
Il rapporto, alla sua terza edizione, è realizzato dalla Fondazione Rosselli, con il contributo del Consorzio Pattichiari, e regala una visione completa delle attività di educazione economica e finanziaria realizzate nel mondo e in italia, con una particolare attenzione al mondo scolastico italiano.
"LE ESPERIENZE DI CITTADINANZA ECONOMICA Indagine sulla realtà italiana nel c...Fondazione Rosselli
Il rapporto, alla sua terza edizione, è realizzato dalla Fondazione Rosselli, con il contributo del Consorzio Pattichiari, e regala una visione completa delle attività di educazione economica e finanziaria realizzate nel mondo e in italia, con una particolare attenzione al mondo scolastico italiano.
giovanni campagnoli (2007), Orientamenti, direzioni strategiche ed ipotesi so...Giovanni Campagnoli
Coordinamento Regionale piemontese e Valle d’Aosta degli Informagiovani
Orientamenti, direzioni strategiche ed ipotesi sottostanti allo sviluppo e gestione degli IG: un confronto tra modelli
Torino, 11 ottobre ‘07
giovanni campagnoli
di Sara Berloto, Elisabetta Notarnicola, Eleonora Perobelli, Andrea Rotolo (SDA Bocconi) per il corso "Longevità e innovazione responsabile" di Fondazione Bassetti e Fondazione Ravasi-Garzanti per la Scuola del design del Politecnico di Milano. 2021.
A questo link presentazione e podcast: https://www.fondazionebassetti.org/en/focus/2021/05/longevita_e_innovazione_respon.htm
Le Organizzazioni NonProfit svolgono un ruolo fondamentale:
1-nel promuovere l’uso delle Tecnologie ICT per favorire lo sviluppo umano;
2.nel garantire la sostenibilità ambientale ed energetica delle Nuove Tecnologie (caso Apple/Greenpeace).
A sua volta, il mondo del NonProfit può aprire i nuovi grandi mercati della Qualità della Vita, dell’ Educazione, della Salute, dell’ Inclusione Sociale, oggi trascurati dall’ approccio di breve termine di molti dei maggiori Vendor ICT
Uno scenario su Horizon 2020, la domanda di ricerca e innovazione in ambito salute, il modello dei living lab come metodologia di approccio alla prossima programmazione dei fondi comunitari verso la Puglia 2000.
L’Italia ai tempi dei Social Media
Fact and Figures: i tratti dell’Italia degli anni dei Social Media e della crisi, economica e di valori
Nando Pagnioncelli IPSOS
SOCIAL HRM MATTERS ETAss Annual Event - 22 Maggio 2014
Comunità professionali e dell'interazione 2.0 per lo sviluppo ruraleStefano Barbieri
Relazione al Convegno del progetto E-ruralnet, Firenze 13.12.10, "Lo sviluppo della aree rurali: le ITC a supporto della formazione professionale e delle comunità"; Stefano Barbieri, Veneto Agricoltura
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale de...Raimondo Villano
Abstract da:
Raimondo Villano, “Verso la società globale dell'informazione” (patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est, Presentazione del Governatore Rotary International Distretto 2100-Italia Prof. Antonio Carosella, Ed. Eidos, pag. 194; Torre Annunziata, 1^ ed. maggio 1996; 2^ ed. settembre 2000).
2. Che cos’è la globalizzazione?
La globalizzazione negli anni
Pro e contro della globalizzazione
Dati statistici
Nuove tecnologie e situazione in Italia
Mappa riassuntiva
Conclusioni
3. La parola globalizzazione può essere riferita a tanti aspetti diversi
della nostra vita.
Si parla di "globalizzazione dell’informazione" per fare riferimento
al fatto che, grazie ai nuovi mezzi di comunicazione, le notizie
possono viaggiare più velocemente che in passato e raggiungere
qualsiasi parte del pianeta.
Si parla di "globalizzazione culturale" quando si vuole evidenziare
che alcuni stili di vita e alcune abitudini si diffondono rapidamente
da un luogo all’altro della Terra, spesso a scapito delle tradizioni
locali, che invece vanno scomparendo.
Più spesso questa parola è usata in politica e in economia. Infatti
lo sviluppo delle telecomunicazioni e l’intensificarsi degli scambi
commerciali hanno, negli ultimi decenni, rivoluzionato l’economia
mondiale, rendendola, appunto, globale.
4. Tutte le società più evolute hanno sviluppato i
commerci anche con l’estero. Ciò ha favorito non solo
lo sviluppo economico ma anche quello scientifico e
culturale; infatti si diffondevano anche i saperi, le arti e
la cultura. Tuttavia questa apertura è sempre stata
confinata in aree geografiche ben delimitate per cui
non è possibile parlare di globalizzazione in quanto
quest’ultima indica una interdipendenza economica a
livello planetario. L’ostacolo principale alla diffusione
era dovuto alla mancanza di conoscenze scientifiche
adeguate a permettere lunghi viaggi in tempi brevi.
Con le grandi scoperte geografiche e dopo la
rivoluzione industriale ha inizio il predominio
economico europeo sulla quasi totalità del pianeta.
Dopo la grande crisi economica del 1929 si registra
una battuta di arresto allo sviluppo commerciale con
5. -incremento dei posti di lavoro
-aumento dell'efficienza delle industrie -impoverimento dei poveri e arricchimento
locali dei ricchi
-riduzione del costo dei prodotti -omogeneizzazione culturale
-miglioramento della qualità dei prodotti -indebolimento delle identità nazionali
-migliore allocazione delle risorse - strapotere dei marchi sostenuti da
-aumento del gettito fiscale locale pubblicità globale
-miglioramento del livello medio culturale -riduzione dei posti di lavoro
-limitazione del potere dei governi -sfruttamento dei lavoratori meno
autoritari professionali
-aumento della libertà dei singoli -drenaggio delle risorse locali
-miglior controllo delle risorse comuni -aumento del debito estero dei paesi meno
-riduzione della conflittualità tra i popoli avanzati
-accelerazione della diffusione delle -aumento di spinte emigratorie
tecnologie -riduzione delle sovranità nazionali
-miglior controllo della criminalità
-diffusione e miglioramento dei metodi
democratici di governo
-miglioramento della qualità della vita
6. La statistica è una disciplina che ha come fine lo studio quantitativo e qualitativo di un
particolare fenomeno in condizioni di non determinismo o incertezza ovvero di non
completa conoscenza di esso o parte di esso. Studia i modi in cui una realtà fenomanica -
limitatamente ai fenomeni collettivi - può essere sintetizzata e quindi compresa. La statistica
studia come raccogliere i dati e come analizzarli per ottenere l'informazione che permetta di
rispondere alle domande che ci poniamo. Si tratta di avanzare nella conoscenza partendo
dall'osservazione e dall'analisi della realtà in modo intelligente e obiettivo. E’ L’ESSENZA DEL
METODO SCIENTIFICO.
2006 2011
Developed
Developing
http://www.indexmundi.com/map/?v
=104&l=it
7. • il 12,7% non ha accesso a Internet da casa perché accede da un altro luogo,
Gli utenti di Internet negli ultimi tre mesi hanno utilizzato la rete prevalentemente per
spedire o ricevere e-mail e per cercare informazioni su merci e servizi. Cresce
rispetto al 2010 la quota di coloro che usano Internet.
• Il 41,7% delle famiglie dichiara di non possedere l'accesso a Internet perché non ha
le competenze per utilizzarlo;
• il 26,7% considera Internet inutile e non interessante,
• l'8,5% perché considera costosi gli strumenti necessari per connettersi
• il 9,2% perché ritiene eccessivo il costo del collegamento. Le famiglie con almeno
un minorenne sono le più tecnologiche.
• l'84,4% possiede un personal computer,
• il 78,9% ha accesso a Internet
• Il 68% utilizza per questo una connessione a banda larga. All'estremo opposto si
collocano le famiglie di soli anziani di 65 anni e più, che presentano livelli modesti
di dotazioni tecnologiche.
http://www.africanti.org/spip.php?page=
article&id_article=5
8.
9. La globalizzazione, che negli ideali doveva
omogeneizzare le ricchezze tra nazioni, è riuscita
soltanto a far vendere coca cola anche nel deserto!
gli unici a guadagnarci sono stati alcune
multinazionali che hanno trasferito le fabbriche di
volta in volta in paesi dove la mano d'opera è a
sempre minor costo!