giovanni campagnoli (2007), Orientamenti, direzioni strategiche ed ipotesi sottostanti allo sviluppo e gestione degli IG: un confronto tra modelli, Torino
Coordinamento Regionale piemontese e Valle d’Aosta degli Informagiovani
Orientamenti, direzioni strategiche ed ipotesi sottostanti allo sviluppo e gestione degli IG: un confronto tra modelli
Torino, 11 ottobre ‘07
giovanni campagnoli
L’utilizzo delle tecnologie ICT è di grande utilità per accompagnare la realizzazione dei progetti di cooperazione
Informatica Solidale Onlus fornisce le proprie competenze ed esperienze nell’ambito della cooperazione internazionale per lo sviluppo, perseguendo le finalità di supporto e sviluppo umano relativi a popolazioni disagiate, tramite l’implementazione di progetti che utilizzano le tecnologie ICT
Il 2 Marzo alla Camera è stata presentata la proposta di legge
Disciplina delle piattaforme digitali per la condivisione di beni e servizi e disposizioni per la promozione dell'economia della condivisione (Atto Camera: 3564) promossa dagli Onorevoli TENTORI, PALMIERI, CATALANO, BOCCADUTRI, BONOMO, BRUNO BOSSIO, COPPOLA, GALGANO, QUINTARELLI, BASSO
L’utilizzo delle tecnologie ICT è di grande utilità per accompagnare la realizzazione dei progetti di cooperazione
Informatica Solidale Onlus fornisce le proprie competenze ed esperienze nell’ambito della cooperazione internazionale per lo sviluppo, perseguendo le finalità di supporto e sviluppo umano relativi a popolazioni disagiate, tramite l’implementazione di progetti che utilizzano le tecnologie ICT
Il 2 Marzo alla Camera è stata presentata la proposta di legge
Disciplina delle piattaforme digitali per la condivisione di beni e servizi e disposizioni per la promozione dell'economia della condivisione (Atto Camera: 3564) promossa dagli Onorevoli TENTORI, PALMIERI, CATALANO, BOCCADUTRI, BONOMO, BRUNO BOSSIO, COPPOLA, GALGANO, QUINTARELLI, BASSO
giovanni campagnoli (2009), Aggregazione, adolescenti e visibilità dei proget...Giovanni Campagnoli
COMUNE DI BERGAMO
ISTITUZIONE PER I SERVIZI ALLA PERSONA
AREA GIOVANI E SPORT
LABORATORIO SPAZI GIOVANILI
16 GENNAIO 2009 Spazio Giovanile “Polaresco”
Comunicazione di Giovanni Campagnoli.
giovanni campagnoli (2007), Le 11 ipotesi della partecipazione giovanili, ParmaGiovanni Campagnoli
Comune di Parma
Spazi, modalità, strumenti e significati della partecipazione giovanile. Le 11 ipotesi della partecipazione giovanile.
giovanni campagnoli
Le esperienze e le opportunità nel mondo del Pubblico e No Profit
Social Experience: volontariato e servizio civile
Angela Levatino | Dirigente Settore istruzione, Politiche giovanili e per l’infanzia del Comune di Lissone
WorkinProgress 3.0
Nuove competenze per nuove professioni, 20 Novembre 2014, Milano, Palazzo Lombardia, Milano
Workshop ETAss | Regione Lombardia
ETAss | Formazione e Consulenza Organizzativa
www.etass.it
Project management per la cultura (novembre / dicembre 2015)Giovanni Campagnoli
Quattro incontri di Hangar Piemonte (www.hangarpiemonte.it) rivolti ad operatori / innovatori culturali, sui seguenti argomenti:
Dal sogno al progetto il passaggio dal desiderio acceso da un’idea, alla formalizzazione
La pianificazione strategica delle attività culturali e lo sviluppo di nuovi prodotti culturali
L’organizzazione delle attività culturali
Project management e riuso/rigenerazione di spazi vuoti
Gli incontri sono stati curati da Giovanni Campagnoli.
(2012), Linee guida europee in materia di gioventù, TrentoGiovanni Campagnoli
Provincia Autonoma di Trento, Assessorato alle Politiche giovanili
Trento, 20 settembre 2012
incontro con referenti tecnici e politici delle politiche giovanili, La stagione del biancospino
giovanni campagnoli
giovanni campagnoli (2007), Elementi per la progettazione di uno spazio giova...Giovanni Campagnoli
Perugia , 20 Novembre 2007
LegaCoop
ELEMENTI PER LA PROGETTAZIONE DI UNO SPAZIO PER I GIOVANI, NELL’AMBITO DI UNA COMUNITA’ LOCALE, L’ELABORAZIONE DEL BUDGET GESTIONALE E RIFLESSIONI SULLE IPOTESI DI LAVORO DELL’EQUIPE ANIMATIVA
di Giovanni Campagnoli
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...Giovanni Campagnoli
Torino, 28 febbraio ‘08 Centro Don Bosco, Valdocco
CONVEGNO NAZIONALE PER I DIRETTORI DEI CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLA FEDERAZIONE SALESIANA CNOS-FAP
“Come rispondere alle attese dei giovani e garantire la missione educativa e formativa dei Centri di Formazione Professionali Salesiani”
giovanni campagnoli
giovanni campagnoli (2006/08), L'esperienza del Centro giovani Spazioper (Bor...Giovanni Campagnoli
SPAZIOPER: se un parco abbandonato rinasce cantiere culturale giovanile
Napoli, Fermo, Bologna, Rozzano
giovanni campagnoli (2006/08), L'esperienza del Centro giovani Spazioper (Borgomanero, No)
(2010), L'evoluzione dei compiti ed il ruolo delle Politiche giovanili in Ita...Giovanni Campagnoli
FORUM NAZIONALE GIOVANI - MINISTERO GIOVENTU'
ROMA, 16 DICEMBRE 2010
Sede del Parlamento Europeo
Quali (in)efficienze per le politiche giovanili in Italia
giovanni campagnoli, L'evoluzione dei compiti ed il ruolo delle Politiche giovanili in Italia
giovanni campagnoli (2008), Il lavoro di rete nel lavoro con i giovani, Monza...Giovanni Campagnoli
Coop Soc. Spaziogiovani
Monza, 16 settembre 2008
Lavoro di rete. Costruzione di socialita’ e consenso all’interno ed all’esterno del Servizio con i giovani
Lavoro di rete: quale lavoro? E quali reti? I processi di creazione del valore legati alla comunicazione interna ed esterna, necessari e funzionali al lavoro di rete Il lavoro e la rete
Tecniche di comunicazione efficace: saper comunicare in modo adeguato ci consente di migliorare le relazioni interpersonali e di ottenere risultati di successo.
Milano: Informazione, IG e qualità delle politiche giovanile. Palazzo delle S...Giovanni Campagnoli
ANCITEL LOMBARDIA
Fondo Sociale Europeo
INFORMAZIONE E QUALITA’ NELLE POLITICHE GIOVANILI
Milano, Palazzo delle Stelline, 2 FEBBRAIO ‘06
Prof. Giovanni Campagnoli
Vedogiovane – politiche giovanili.it
Esperienze di concertazione sulle politiche giovanili nelle province di Manto...Giovanni Campagnoli
Esperienze di Dialogo strutturato tra giovani e istituzioni, rispetto alla partecipazione alla concertazione dei piani giovani territoriali nei territori novaresi, vco e mantovani.
They have been designed, clearly presenting NoNEETs objectives and results and the LLL programme and are available in all partner languages to reach out a wide audience.
The aim of those brochures is to promote the project either to all NoNEETs partners and associated partners and also to project beneficiaries. That's why 2 types of brochures have been edited. (one institutionnal, one for Neets).
giovanni campagnoli (2009), Aggregazione, adolescenti e visibilità dei proget...Giovanni Campagnoli
COMUNE DI BERGAMO
ISTITUZIONE PER I SERVIZI ALLA PERSONA
AREA GIOVANI E SPORT
LABORATORIO SPAZI GIOVANILI
16 GENNAIO 2009 Spazio Giovanile “Polaresco”
Comunicazione di Giovanni Campagnoli.
giovanni campagnoli (2007), Le 11 ipotesi della partecipazione giovanili, ParmaGiovanni Campagnoli
Comune di Parma
Spazi, modalità, strumenti e significati della partecipazione giovanile. Le 11 ipotesi della partecipazione giovanile.
giovanni campagnoli
Le esperienze e le opportunità nel mondo del Pubblico e No Profit
Social Experience: volontariato e servizio civile
Angela Levatino | Dirigente Settore istruzione, Politiche giovanili e per l’infanzia del Comune di Lissone
WorkinProgress 3.0
Nuove competenze per nuove professioni, 20 Novembre 2014, Milano, Palazzo Lombardia, Milano
Workshop ETAss | Regione Lombardia
ETAss | Formazione e Consulenza Organizzativa
www.etass.it
Project management per la cultura (novembre / dicembre 2015)Giovanni Campagnoli
Quattro incontri di Hangar Piemonte (www.hangarpiemonte.it) rivolti ad operatori / innovatori culturali, sui seguenti argomenti:
Dal sogno al progetto il passaggio dal desiderio acceso da un’idea, alla formalizzazione
La pianificazione strategica delle attività culturali e lo sviluppo di nuovi prodotti culturali
L’organizzazione delle attività culturali
Project management e riuso/rigenerazione di spazi vuoti
Gli incontri sono stati curati da Giovanni Campagnoli.
(2012), Linee guida europee in materia di gioventù, TrentoGiovanni Campagnoli
Provincia Autonoma di Trento, Assessorato alle Politiche giovanili
Trento, 20 settembre 2012
incontro con referenti tecnici e politici delle politiche giovanili, La stagione del biancospino
giovanni campagnoli
giovanni campagnoli (2007), Elementi per la progettazione di uno spazio giova...Giovanni Campagnoli
Perugia , 20 Novembre 2007
LegaCoop
ELEMENTI PER LA PROGETTAZIONE DI UNO SPAZIO PER I GIOVANI, NELL’AMBITO DI UNA COMUNITA’ LOCALE, L’ELABORAZIONE DEL BUDGET GESTIONALE E RIFLESSIONI SULLE IPOTESI DI LAVORO DELL’EQUIPE ANIMATIVA
di Giovanni Campagnoli
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...Giovanni Campagnoli
Torino, 28 febbraio ‘08 Centro Don Bosco, Valdocco
CONVEGNO NAZIONALE PER I DIRETTORI DEI CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLA FEDERAZIONE SALESIANA CNOS-FAP
“Come rispondere alle attese dei giovani e garantire la missione educativa e formativa dei Centri di Formazione Professionali Salesiani”
giovanni campagnoli
giovanni campagnoli (2006/08), L'esperienza del Centro giovani Spazioper (Bor...Giovanni Campagnoli
SPAZIOPER: se un parco abbandonato rinasce cantiere culturale giovanile
Napoli, Fermo, Bologna, Rozzano
giovanni campagnoli (2006/08), L'esperienza del Centro giovani Spazioper (Borgomanero, No)
(2010), L'evoluzione dei compiti ed il ruolo delle Politiche giovanili in Ita...Giovanni Campagnoli
FORUM NAZIONALE GIOVANI - MINISTERO GIOVENTU'
ROMA, 16 DICEMBRE 2010
Sede del Parlamento Europeo
Quali (in)efficienze per le politiche giovanili in Italia
giovanni campagnoli, L'evoluzione dei compiti ed il ruolo delle Politiche giovanili in Italia
giovanni campagnoli (2008), Il lavoro di rete nel lavoro con i giovani, Monza...Giovanni Campagnoli
Coop Soc. Spaziogiovani
Monza, 16 settembre 2008
Lavoro di rete. Costruzione di socialita’ e consenso all’interno ed all’esterno del Servizio con i giovani
Lavoro di rete: quale lavoro? E quali reti? I processi di creazione del valore legati alla comunicazione interna ed esterna, necessari e funzionali al lavoro di rete Il lavoro e la rete
Tecniche di comunicazione efficace: saper comunicare in modo adeguato ci consente di migliorare le relazioni interpersonali e di ottenere risultati di successo.
Similar to giovanni campagnoli (2007), Orientamenti, direzioni strategiche ed ipotesi sottostanti allo sviluppo e gestione degli IG: un confronto tra modelli, Torino
Milano: Informazione, IG e qualità delle politiche giovanile. Palazzo delle S...Giovanni Campagnoli
ANCITEL LOMBARDIA
Fondo Sociale Europeo
INFORMAZIONE E QUALITA’ NELLE POLITICHE GIOVANILI
Milano, Palazzo delle Stelline, 2 FEBBRAIO ‘06
Prof. Giovanni Campagnoli
Vedogiovane – politiche giovanili.it
Esperienze di concertazione sulle politiche giovanili nelle province di Manto...Giovanni Campagnoli
Esperienze di Dialogo strutturato tra giovani e istituzioni, rispetto alla partecipazione alla concertazione dei piani giovani territoriali nei territori novaresi, vco e mantovani.
They have been designed, clearly presenting NoNEETs objectives and results and the LLL programme and are available in all partner languages to reach out a wide audience.
The aim of those brochures is to promote the project either to all NoNEETs partners and associated partners and also to project beneficiaries. That's why 2 types of brochures have been edited. (one institutionnal, one for Neets).
Il progetto “Fragilità e inclusione digitale ai tempi del COVID19” è stato concepito per trasferire competenze ed abilità digitali a soggetti fragili ed esclusi dalle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie e rendere questi soggetti digitalmente indipendenti ed in grado di accedere a qualsiasi servizio telematico della Pubblica Amministrazione e non.
Partnership Pubblico Privato: un obiettivo sostenibile a valore aggiunto
Enzo Galbiati di Regione Lombardia
SOCIAL HRM MATTERS ETAss Annual Event
22 Maggio 2014
La Guida Informagiovani è stata realizzata per definire degli standard di qualità caratterizzanti e irrinunciabili. Un Informagiovani deve rispettare specifici criteri per garantire il corretto servizio di informazione orientamento.
Quale genere di comunicazione istituzionale? - Leda GuidiSUPERA project
Presentation held by Leda Guidi (University of Bologna) during the online event "Quale genere di comunicazione istituzionale?", organised by University of Cagliari on 2 December 2021.
Convegno Il censimento permanente e gli archivi amministrativi:bacini informativi a sostegno delle politiche locali
Milano 19 aprile 2018 - Palazzo Reale, Sala delle conferenze
Piazza Duomo, 14 - III Piano
Manifesto AIB per l'Information LiteracyLaura Testoni
Perchè l'Information Literacy è importante, chi se ne sta occupando, cosa possono fare biblioteche e bibliotecari. Un Manifesto dell'Associazione Italiana Biblioteche
“Nuovi cittadini” si propone di migliorare i livelli di gestione ed erogazione dei servizi pubblici e amministrativi rivolti ai cittadini di paesi terzi, in particolare si vuole aggiornare e formare gli operatori degli Enti fornendo strumenti per la comprensione del fenomeno
La ricerca sulle media policy di integrazione: stato dei lavori e evidenze in...Migrations-Mediations.
Presentazione e discussione dei progetti del gruppo “Policies” (a cura di Matteo Tarantino, Paola Pontani e Chiara Colombo)
Migrations-Mediations. ARTS AND COMMUNICATION AS RESOURCES FOR INTERCULTURAL DIALOGUE- Un ricerca dell'Università Cattolica. La presente ricerca intende contribuire all’elaborazione di policies e modelli di intervento sul territorio, e alla creazione di una rete di operatori cui fornire linee per buone pratiche di inclusione/integrazione, non intesa come processo di assimilazione, ma piuttosto come costruzione di relazioni che rispettino le differenze, le sappiano valorizzare e allo stesso tempo sappiano costruire regole comuni di convivenza
Presentazione Progetto Antenne Territoriali EurodeskClarissa Retrosi
Similar to giovanni campagnoli (2007), Orientamenti, direzioni strategiche ed ipotesi sottostanti allo sviluppo e gestione degli IG: un confronto tra modelli, Torino (20)
Dopo la dichiarazione del Ministro Poletti (“Giovani in fuga? Alcuni è meglio non averli tra i piedi”, 19 dic. 2016), si approfondisce il tema del rapporto tra istituzioni e giovani, che nel corso degli anni ha registrato parecchie dichiarazioni dei politici con riscontri negativi tra le nuove generazioni, a partire dai “Bamboccioni”
dell’allora Ministro Padoa Schioppa (2007). Questa relazione di fiducia/sfiducia viene misurata dalla capacità della politica di risolvere problemi delle nuove generazioni e dall’attenzione - anche mediatica - della classe dirigente nei confronti dei giovani. Giovanni Campagnoli, 19 dic. 2016.
giovanni campagnoli (2007), Giovani e spazi urbani: idee giovani per migliora...Giovanni Campagnoli
Comune di Omegna (Vb)
Giovani e spazi urbani: idee giovani per migliorare il “dentro la città”
Incontro&confronto con la vice ministro per le politiche alla famiglia, On. Chiara Acciarini
28 settembre 2009
giovanni campagnoli
giovanni campagnoli (2007), Politiche giovanili: quali immagini per definirle...Giovanni Campagnoli
Comunità Montana Valle Sabbia
POLITICHE GIOVANILIE E MONDO ADULTO
Gavardo (Bs) sabato 13 ottobre 2007 Centro Culturale Zane
POLITICHE GIOVANILI: QUALI IMMAGINI PER DEFINIRLE e
DESCRIVERLE?
giovanni campagnoli
giovanni campagnoli (2007), Politiche giovanili: quali immagini per definirle...
giovanni campagnoli (2007), Orientamenti, direzioni strategiche ed ipotesi sottostanti allo sviluppo e gestione degli IG: un confronto tra modelli, Torino
1. Coordinamento Regionale piemontese e
Valle d’Aosta degli Informagiovani
Orientamenti, direzioni strategiche
ed ipotesi sottostanti allo sviluppo
e gestione degli IG: un confronto
tra modelli
Torino, 11 ottobre ‘07
Prof. Giovanni Campagnoli
Vedogiovane – politiche giovanili.it
2. GLI ORIENTAMENTI E LE LINEE GUIDA
Il binomio “Informazione/partecipazione”. Origine e linee
guida:
1. Libro bianco: “L’informazione è indissociabile dalla
partecipazione”
2. Nuova Carta Europea di partecipazione dei giovani:
”L’informazione come elemento chiave della
partecipazione”
3. Nuova Carta Europea dell’informazione.
“L’informazione deve promuovere la partecipazione
ed è parte delle politiche giovanili”
3. “L’informazione è indissociabile dalla partecipazione”: il
Libro Bianco
Nel Libro Bianco la voce dei giovani rispetto all’informazione giovanile c’è, è forte
e chiara, e chiede che via sia un’informazione che:
• corrisponda alle aspettative dei giovani (mentre oggi è poco utilizzabile)
• li raggiunga nei loro luoghi
• più mirata, fruibile facilmente, libera, gratis
• che veda i giovani coinvolti nel processo di elaborazione (es. peer education).
Inoltre il Libro Bianco aggiunge che vanno usate tutte le nuove tecnologie e data
importanza alle informazioni sulle euro-opportunità, incoraggiate le reti
informative giovanili, promosso il lavoro di rete e quello con le “persone-risorsa”
(mediatori giovanili), il counseling.
“informazione-partecipazione” è un “continuum” tra queste due dimensioni che si
autoalimentano
più sono informato più partecipo + partecipo più informo
(su diritti, opportunità, ecc) sul mio ambito di impegno”.
I giovani hanno una nuova forma di partecipazione, quella di informare altri
(“Carta di partecipazione dei giovani” )
4. L’informazione (insieme a formazione) come elemento
chiave della partecipazione: la “nuova Carta Europea di
partecipazione dei giovani”, invita gli Enti locali a:
1. diffondere su tutto il territorio i centri di informazione e
di consulenza
2. localizzarli dove i giovani sono
3. non dimenticare quei giovani che hanno delle difficoltà ad
accedere all’informazione (lingua, Internet)
4. elemento chiave la partecipazione ed il
diritto d’accesso rispetto alle
possibilità offerte e sui temi che
riguardano i giovani”. Di conseguenza:
5. Si definiscono le “politiche settoriali” che
gli EELL dovrebbero adottare per favorire
l’effettiva partecipazione dei giovani, il cui
contenuto ha 10 nuovi ambiti (settori informativi).
5. Gli ambiti di informazione previsti dalla nuova Carta
Europea di partecipazione dei giovani
• alloggi loro destinati,
• danni causati dal tabacco, dall’alcol e dalla droga,
• malattie sessualmente trasmissibili, relazioni, pratiche sessuali e
controllo delle nascite (coinvolgendo i giovani nella realizzazione di
questi programmi di informazione)
• formazione con qualifiche professionali
• gestione degli affari pubblici rispetto all’uguaglianza
tra sessi
• sensibilizzazione rispetto ai problemi ambientali
• lotta al razzismo ed alla discriminazione
• accesso dei giovani ai loro diritti aumentando le loro
conoscenze mediante la divulgazione di informazioni.
Questi contenuti dovrebbero integrare le attuali Banche dati.
6. L’informazione che promuove la partecipazione ed è
parte delle politiche giovanili: la nuova Carta
Europea dell’informazione
1. “l’informazione deve promuove la partecipazione dei
giovani come cittadini attivi nella società”
2. da “informazione per l’autonomia dei giovani” (1993) al,
concetto di ”empowerment” (sullo sfondo la comunità)
3. Un intervento o un progetto non che fa tutto, ma che sa
collegarsi con altri “che fanno”: centri giovanili, servizi
specializzati, nuovi media
4. “l’informazione è un ambito delle politiche giovanili” e
copre i settori di interesse giovanile”
8. IL SUCCESSO E LA DIFFUSIONE DEGLI IG È DOVUTO A:
1. Una vasta distribuzione su tutto il territorio: esiste un
Ig ogni 7 Comuni (circa uno ogni 10.000 abitanti), per un
totale di 1.200 (erano 219 del ’93). Nel 2004 tre milioni di
Italiani sono stati in un Ig.
2. una vasta scala di auto-organizzazione
3. Sperimentazione di Coordinamenti,
le 8 Conferenze Nazionali Ig, ComPa, rete
Ring, Accordi di Programma con una forte
propulsione dal basso, orizzontalmente
Tutto ciò con una carenza (o interruzione) di regia a
livello di Stato centrale, se si escludono i protocolli d’intesa
dell’Anci e le pubblicazioni del Ministero dell’Interno
9. IDENTITÀ E RUOLO ATTUALE DEGLI IG
Tre differenti “direzioni di specializzazione” e mission:
IG: fornire alle giovani generazioni (16-35 anni) supporti
informativi e di primo orientamento sulla generalità degli
ambiti di interesse.
CxI: promuovere l’accesso al lavoro prevenendo i
fenomeni di disoccupazione, facilitando l’incontro tra la
domanda e l’offerta di lavoro, attraverso un approccio
mirato e personalizzato nei confronti degli utenti, con
particolare attenzione ai soggetti maggiormente in
difficoltà sul piano individuale o sociale
URP:semplificare la vita ai cittadini informandoli e
sostenendoli nell’esercizio dei loro diritti, ascoltare i loro
bisogni per migliorare l’organizzazione dei servizi
(questa funzione però è comune anche a Ig e CxI…)
10. Servizi specializzati e generalisti
URP
IG
Specializzato sul
target giovani,
generalista circa i
settori informativi
Tutti i
settori
CI
Specializzato sul
target giovani,
generalista circa i
settori informativi
Lavoro
Giovani Tutti
11. IG “strumento” delle politiche giovanili.
Capacità di rilevazione e
lettura dei bisogni del
mondo giovanile
Conoscenza linguaggi
giovanili e nuove
tecnologie
Saper progettare
percorsi in cui i giovani
imparino a progettare
interventi
Competenze
animative/relazionali
(conduzione gruppi,
capacità di mediazione,
capacità di ascolto della
creatività giovanile)
Offrire consulenza e
formazione orientativa
Rete come strumento per
decidere come gestire
meglio le risorse
Associazioni giovanili
gruppi informali, scuole,
singoli, oratori ecc…
Osservatorio
Sistema informativo di
rete
Sistema informativo
promozionale con punti
decentrati
Servizio di promozione
dell’associazionismo e
del volontariato
Le competenze
professionali
La rete di
relazioni
I servizi
12. IG “strumento” delle politiche giovanili (swat).
OPPORTUNITA’ MINACCE
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
Non aver sempre saputo attivare progetti
ed interventi per i giovani
Ritardo nella fase di riprogettazione/
ridefinizione di identità
Non essere all’interno di network
Scarsità di risorse ed interventi low cost
Agire da separato in casa con gli altri
assessorati comunali
Capacità di comunicare ai giovani
Servizio riconosciuto dai giovani
Essere nodo di un network
Creatività, identità e territorio
- disporre di capitoli ad hoc, quindi
annualmente rifinanziabili;
- essere un servizio “sganciato” da
logiche emergenziali
- Mancanza di legislazione nazionale
relativa alle politiche giovanili;
- Calo demografico e conseguente
diminuzione del peso politico dei giovani;
- Logiche di progettazione politica a breve
termine
- Strumentalizzazione da parte dei politici
- Non c’è un pensiero condiviso sulle PG.
- Leggi provinciali e piani annuali
provinciali;
- politiche europee per i giovani;
- programmi Europei;
-Politiche di integrazione/ inclusione
- Autonomia e sperimentazione.
13. Le riflessioni su qualità e ridefinizione del ruolo degli
Ig avvengono localmente e periodicamente. Le
accomunano 5 elementi:
1. il fatto di mettere a fuoco sia i “prodotti” erogati che
i “processi” organizzativi che ne
permettono la realizzazione;
2. il voler tracciare linee guida di lavoro
per il futuro;
3. la condivisione della definizione di mission e
4. di “Agenzia Informativa, Centro Ig e Punto”
5. il sapersi dimostrare servizio sempre utile e
specializzato.
14. Le ipotesi sottostanti ad
alcuni modelli di sviluppo e
gestione degli IG: un
confronto dopo una lettura
dei vari Servizi
15. IG Modena: ip. Informazioni = opportunità
IP. Garantire il diritto di accesso all’informazione della PA:
comunicare al cittadino in modo diretto, personalizzato e
professionale
PUNTI DI FORZA
A Piazza Grande, servizi (desk, tel con numero unico, mail) e
strumenti di informazione con alti standard di qualità. Servizio
esternalizzato con 9 operatori
Informazione decentralizzata anche nelle periferie
A Piazza Grande + desk, uno per IG
Wireless con scheda
200.000 passaggi/anno, 55% giovani
Targeting e “ritorni” molto elevati (es. corsi a iscrizione)
16. CRITICITA’
Tutto è in internet, con rischio di esclusione (analfabetismo
informatico, v. le iscrizioni ai corsi e la tempestività dell’informazione)
Non si fa molto orientamento
Non ci sono raccordi con le politiche giovanili
Obiettivo: dimezzare il numero di persone che accedono a Piazza
Grande (passaggio da “luogo” – ben frequentato - a web)
OPPORTUNITA’
APQ regionale: oltre a GAI e Spazi, Informazione con piattaforme
comuni a tutti gli sportelli locali e facilità di arrivare d un sistema
regionale di classificazione dell’informazione e produzione di web
radio e tv nei vari internet (prodotti da giovani)
MINACCE: riduzioni di fondi
17. IG Mestre: IP uno
strumento per la promozione della
partecipazione e della cittadinanza attiva
per i giovani del territorio.
PUNTI DI FORZA
localizzazione: un luogo aperto ai giovani e
al territorio, all'interno del parco (con
wireless) di Villa Franchin, una “cittadella
dei giovani”. Un cuore aggregativo e
creativo, rivolto alle ragazze e ai ragazzi
della città, ricca di eventi, servizi, laboratori
multimediali. Villa Franchin ospita altri
servizi: il Laboratorio Giovani ed il Centro
Donna.
Offerta di informazioni anche su settori “altri” (non coperti): in particolare sulle
iniziative a carattere internazionale, sul volontariato, sulla costruzione di iniziative
nonprofit e di forme di autopromozione legate all'impresa sociale.
Peace Corner dove vengono raccolti i materiali del Centro Pace (l'emeroteca sul
volontariato, cooperazione e pace, film di impegno civile)
18. IG Mestre: uno strumento per la promozione della
partecipazione e della cittadinanza attiva per i giovani del territorio.
Accompagnamento e formazione
lo sportello Europa/Mondo (accompagnamento per sve, studiare,
lavorare, partecipare ad uno scambio o ad un campo di volontariato,
esperienze di studio all'estero, ecc.). Inoltre seminari, workshop,
incontri pubblici, con l'obiettivo di mettere in rete le esperienze e le
competenze del territorio per rafforzare gli strumenti di cittadinanza
attiva a disposizione dei giovani, dei loro gruppi ed associazioni e della
scuola pubblica.
L'Informagiovani offre un servizio di orientamento/
accompagnamento indirizzato ad i giovani ed ai gruppi che vogliano
realizzare un'attività nonprofit e costituire un'org. non profit
Luogo (vs non luogo): uno spazio pubblico accogliente e bello con
postazioni internet a disposizione di tutti
19. IG Mestre: uno strumento per la promozione della
partecipazione e della cittadinanza attiva per i giovani del territorio.
CRITICITA’
“isola” forse troppo sganciata (ed appaltata)
dall’istituzione comune e da altre reti
informative
localizzazione fuori dal centro città
Rischio è che finisce per rivolgersi molto a target di giovani (gli
impegnati)
OPPORTUNITA’
sperimentazione di nuove tematiche legate all’informazione
MINACCE
l’appalto oggi è ad un’organizzazione di Roma, che – se perde – va via
21. Una rete di Ig che produce informazione locale
Due modelli di reti di Informagiovani
CENTRO RISORSE WEB AGENCY
+ persone che lavorano per piattaforma +
produrre e distribuire info come a orizzontale, un coord.
Mantova. Può essere richiesta una (webmaster)
fee
22. Una rete di Ig che produce informazione locale
IIII ppppuuuunnnnttttiiii ddddiiii ffffoooorrrrzzzzaaaa eeeedddd iiii vvvvaaaannnnttttaaaaggggggggiiii ddddeeeellllllllaaaa ssssppppeeeecccciiiiaaaalllliiiizzzzzzzzaaaazzzziiiioooonnnneeee ddddiiii cccciiiiaaaassssccccuuuunnnnoooo ssssoooonnnnoooo::::
1111.... lllliiiibbbbeeeerrrraaaarrrreeee rrrriiiissssoooorrrrsssseeee rrrreeeecccciiiipppprrrroooocccchhhheeee
2222.... ssssffffrrrruuuuttttttttaaaarrrreeee eeeeccccoooo ddddiiii ssssccccaaaallllaaaa (che possono essere ancora maggiori se avviene
un allargamento della rete ad esempio a livello provinciale o regionale)
3333.... ppppoooolllliiiittttiiiicccchhhheeee ddddiiii mmmmaaaarrrrkkkkeeeettttiiiinnnngggg, in primis la comunicazione che avrà come primo
obiettivo quello di informare che gli Ig sono in rete, che c’è un “sistema
in rete”, in cui ci sono standard di servizi comuni, ma vi sono anche Ig
specializzati a cui è possibile “rimandare” i giovani. In questo modo
l’idea di sistema è una forza per il territorio e per gli Ig stessi.
4444.... mmmmeeeessssssssaaaa iiiinnnn ccccoooommmmuuuunnnneeee ddddiiii nnnnuuuuoooovvvveeee eeeessssppppeeeerrrriiiieeeennnnzzzzeeee eeeedddd iiiiddddeeeeeeee
5555.... ssssttttrrrruuuummmmeeeennnnttttiiii ((((oooollllttttrrrreeee aaaalllllllleeee sssstttteeeesssssssseeee ddddoooottttaaaazzzziiiioooonnnniiii iiiinnnnffffoooorrrrmmmmaaaattttiiiicccchhhheeee iiiinnnn ooooggggnnnniiii uuuuffffffffiiiicccciiiioooo,,,,
aaaaffffffffiiiinnnncccchhhhé ssssiiiiaaaannnnoooo ccccoooommmmppppaaaattttiiiibbbbiiiilllliiii ttttrrrraaaa lllloooorrrroooo gggglllliiii ssssttttrrrruuuummmmeeeennnnttttiiii ppppeeeerrrr ccccrrrreeeeaaaarrrreeee uuuunnnnaaaa wwwweeeebbbb
aaaaggggeeeennnnccccyyyy))))
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(tipo il “Metodo aperto di coordinamento“ indicato dal Libro Bianco)
24. IG Vicenza. IP: il bello attira
Una struttura all’avanguardia (costata 240.000 euro), completamente rinnovata
negli spazi e nei servizi per offrire risposte adeguate e complete alle domande
dei ragazzi sul mondo della scuola e del lavoro, delle occasioni all’estero, della
cultura e del tempo libero.
Tante opportunità grazie a dieci postazioni Internet ad uso gratuito, alla completa
digitalizzazione di tutte le 2.600 schede informative (13.000 pag) e ad un
incremento della quantità e della qualità delle fonti consultabili.
Ma anche agli schermi visibili dalla strada che erogano informazioni sui servizi
della struttura 24 ore su 24, e al distributore esterno (accessibile anche fuori
dagli orari di apertura) del mensile Citylights – Informacittà, edito
dall’assessorato per i Giovani e l’Istruzione e curato da Informagiovani.
25. Citta’ dei mestieri (Milano, Genova, Verona, Treviso,
Cagliari, Taranto, )
IP: vi è un bisogno di orientamento personale al lavoro
ed alle professioni. Bisogna specializzarsi unendo
ascolto a informazione altamente specializzate.
La Città dei Mestieri e delle Professioni è uno
spazio di informazione e consiglio sui percorsi formativi,
lavorativi e professionali, aperto a tutti, giovani e
adulti, studenti o già in possesso di un’esperienza
professionale, alla ricerca di un impiego o già occupati.
L’accesso è libero, gratuito, senza appuntamento
e in autoconsultazione. Al suo interno può essere
consultata della documentazione, dei software dedicati
e può essere sostenuto un colloquio con un consigliere.
26. IG in Francia www.cidj.com
In Francia l'organizzazione degli Informagiovani, essendo
improntata al tipico schema d'oltralpe dell'accentramento
amministrativo, si presenta in maniera uniforme su tutto il territorio
nazionale: esiste una struttura nazionale centrale, il Centre
d'information et documentation jeunesse (CIDJ) che ha sede nella
capitale, mentre in ogni regione ed in ogni dipartimento esistono
rispettivamente un CRIJ (Centre regionale d'information jeunesse)
e un BIJ (Bureau d'information jeunesse). A livello comunale vi
sono infine i PIJ, ovvero i Point d'information per i giovani.
Punti di forza:
Orientamento informativo, produzioni informative ad hoc (es.
Viedo e libri, anche a pagamento, formazione a distanza, giornate
a tema, iniziative varie)
Distribuzione dell‘informazione ai centri
Collegamento con (e dalle) scuole