Supply Chain Management: gestire la catena di distribuzioneForema
La gestione della catena di distribuzione riguarda diverse attività logistiche delle aziende, con l'obiettivo di controllare le prestazioni e migliorarne l'efficienza. Rappresenta un sistematico e strategico coordinamento delle tradizionali funzioni aziendali e delle tattiche prima all’interno di ogni azienda e poi lungo i vari membri della catena di distribuzione con l’obiettivo di migliorare le prestazioni di lungo periodo dei singoli membri e dell’intera catena.
La SCM riconosce che l'integrazione limitata all'interno della azienda non è più sufficiente: oggi è diventato necessario ed indispensabile il coinvolgimento anche della rete di imprese che si trovano a monte e a valle nei processi e nelle attività che producono valore in termini di prodotti e servizi al consumatore finale.
Le aziende non possono più essere viste come unità singole ma come configurazioni-costellazioni di imprese nella classica forma reticolare con nodi interrelati ad altri (rapporti tra imprese e clienti), nelle complesse operazioni di produzione e vendita con l'obiettivo di raggiungere il "focus" della attività aziendale che è quello di soddisfare le esigenze del cliente.
Obiettivo dell’incontro è approfondire la gestione operativa di un'azienda industriale (dagli ordini cliente fino alla spedizione del prodotto, passando per la produzione, la gestione dei magazzini, le politiche di acquisto e delle scorte), evidenziando come la gestione della catena di distribuzione miri a costruire ed ottimizzare i legami ed il coordinamento tra fornitori, clienti e distribuzione.
Ottimizzare i flussi dei materiali: logistica interna e distributivaForema
La logistica industriale e distributiva è l’insieme di tecniche, metodologie, strumenti, risorse e infrastrutture impiegati nella gestione del flusso fisico di materiali e prodotti e del flusso informativo correlato.
La catena logistica comprende: logistica in entrata (attività d’interfaccia con la funzione approvvigionamenti), logistica interna (gestione del flusso dei materiali in lavorazione che assicura la tempestiva ed economica utilizzazione nelle fasi produttive, fino alla collocazione nel magazzino relativo), logistica in uscita (attività d’interfaccia col Marketing e con le Vendite, progettando: il sistema di ricezione/evasione degli ordini; la gestione del magazzino prodotti finiti; le modalità di trasporto ai magazzini periferici e/o ai clienti finali).
Le slides dell'incontro del 9 aprile 2015 ad Este – sede di Confindustria. Relatore: Ing. Andrea Payaro
Presentation of the 2° edition of Executive course in Supply Chain Management of CUOA (www.cuoa.it) in partnership with Advance School APICS (www.advanceschool.org)
SIMCO: COME REALIZZARE UNA «LEAN SUPPLY CHAIN» i 10 punti e gli elementi chia...Simco Consulting
L’integrazione dei fornitori: i 10 passi fondamentali per ottenere una “lean supply chain”
La maggior parte delle aziende appartenenti ai diversi settori industriali che hanno impostato il proprio sistema produttivo secondo i principi e le tecniche della “lean manufacturing”, si dichiara non soddisfatta delle prestazioni dei propri fornitori.
Spesso l’implementazione dei principi “lean” nell’ambito della propria realtà produttiva fa emergere e mette in risalto le carenze e le criticità della catena di fornitura, con le conseguenti difficoltà a raggiungere gli obiettivi di miglioramento della qualità, dei livelli di servizio, di riduzione costi e quindi di competitività che il mercato ed il cliente finale richiede.
Queste aziende, pur essendo consapevoli di avere nella gestione ed integrazione dei fornitori un punto critico nel cammino verso l’eccellenza del proprio sistema logistico-produttivo, spesso non dedicano sufficienti risorse ed energie nello sviluppo e miglioramento della propria catena di fornitura.
M&IT Consulting, avendo affiancato diverse importanti aziende in percorsi di valutazione, miglioramento ed integrazione dei fornitori, ha individuato 10 punti chiave su cui le aziende dovrebbero focalizzare le proprie risorse ed energie, al fine di ottenere concretamente una “lean supply chain”.
Supply Chain Management: gestire la catena di distribuzioneForema
La gestione della catena di distribuzione riguarda diverse attività logistiche delle aziende, con l'obiettivo di controllare le prestazioni e migliorarne l'efficienza. Rappresenta un sistematico e strategico coordinamento delle tradizionali funzioni aziendali e delle tattiche prima all’interno di ogni azienda e poi lungo i vari membri della catena di distribuzione con l’obiettivo di migliorare le prestazioni di lungo periodo dei singoli membri e dell’intera catena.
La SCM riconosce che l'integrazione limitata all'interno della azienda non è più sufficiente: oggi è diventato necessario ed indispensabile il coinvolgimento anche della rete di imprese che si trovano a monte e a valle nei processi e nelle attività che producono valore in termini di prodotti e servizi al consumatore finale.
Le aziende non possono più essere viste come unità singole ma come configurazioni-costellazioni di imprese nella classica forma reticolare con nodi interrelati ad altri (rapporti tra imprese e clienti), nelle complesse operazioni di produzione e vendita con l'obiettivo di raggiungere il "focus" della attività aziendale che è quello di soddisfare le esigenze del cliente.
Obiettivo dell’incontro è approfondire la gestione operativa di un'azienda industriale (dagli ordini cliente fino alla spedizione del prodotto, passando per la produzione, la gestione dei magazzini, le politiche di acquisto e delle scorte), evidenziando come la gestione della catena di distribuzione miri a costruire ed ottimizzare i legami ed il coordinamento tra fornitori, clienti e distribuzione.
Ottimizzare i flussi dei materiali: logistica interna e distributivaForema
La logistica industriale e distributiva è l’insieme di tecniche, metodologie, strumenti, risorse e infrastrutture impiegati nella gestione del flusso fisico di materiali e prodotti e del flusso informativo correlato.
La catena logistica comprende: logistica in entrata (attività d’interfaccia con la funzione approvvigionamenti), logistica interna (gestione del flusso dei materiali in lavorazione che assicura la tempestiva ed economica utilizzazione nelle fasi produttive, fino alla collocazione nel magazzino relativo), logistica in uscita (attività d’interfaccia col Marketing e con le Vendite, progettando: il sistema di ricezione/evasione degli ordini; la gestione del magazzino prodotti finiti; le modalità di trasporto ai magazzini periferici e/o ai clienti finali).
Le slides dell'incontro del 9 aprile 2015 ad Este – sede di Confindustria. Relatore: Ing. Andrea Payaro
Presentation of the 2° edition of Executive course in Supply Chain Management of CUOA (www.cuoa.it) in partnership with Advance School APICS (www.advanceschool.org)
SIMCO: COME REALIZZARE UNA «LEAN SUPPLY CHAIN» i 10 punti e gli elementi chia...Simco Consulting
L’integrazione dei fornitori: i 10 passi fondamentali per ottenere una “lean supply chain”
La maggior parte delle aziende appartenenti ai diversi settori industriali che hanno impostato il proprio sistema produttivo secondo i principi e le tecniche della “lean manufacturing”, si dichiara non soddisfatta delle prestazioni dei propri fornitori.
Spesso l’implementazione dei principi “lean” nell’ambito della propria realtà produttiva fa emergere e mette in risalto le carenze e le criticità della catena di fornitura, con le conseguenti difficoltà a raggiungere gli obiettivi di miglioramento della qualità, dei livelli di servizio, di riduzione costi e quindi di competitività che il mercato ed il cliente finale richiede.
Queste aziende, pur essendo consapevoli di avere nella gestione ed integrazione dei fornitori un punto critico nel cammino verso l’eccellenza del proprio sistema logistico-produttivo, spesso non dedicano sufficienti risorse ed energie nello sviluppo e miglioramento della propria catena di fornitura.
M&IT Consulting, avendo affiancato diverse importanti aziende in percorsi di valutazione, miglioramento ed integrazione dei fornitori, ha individuato 10 punti chiave su cui le aziende dovrebbero focalizzare le proprie risorse ed energie, al fine di ottenere concretamente una “lean supply chain”.
La supply-chain come elemento strategico: l'approccio 2AMCS Consulting
Per adeguare la gestione della supply chain ai cambiamenti rapidi e profondi richiesti dal mercato, troppo spesso si cercano le soluzioni ai singoli problemi, privilegiando le esigenze di continuità aziendale, le emergenze o i vincoli di disponibilità finanziaria.
L’emergenza così prevarica la necessità di rivedere l’assetto organizzativo ed il modello di business, impedendo di incrementare solidamente l’efficienza e l’efficacia dei processi operativi.
Questi comportamenti non favoriscono la creazione di una «nuova» supply chain che sia strutturata per generare valore per il cliente attraverso una corretta gestione dei processi interni ed esterni.
Sulla base delle considerazioni di cui sopra MCS Consulting ha sviluppato e realizzato 2A-Analytical Assessment, un metodo di analisi e valutazione dei bisogni di miglioramento per produrre con minori risorse maggior valore per l’azienda e per i suoi clienti.
Conferenza Prof. Andrea Sianesi - Scenari e trend di evoluzione nel supply ch...Concordia Srl
SCENARI E TREND DI EVOLUZIONE NEL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT
Nella presentazione si procederà all’illustrazione dei principali link tra scenari e ricadute sul SCM: tra gli scenari si annoverano ad esempio la Globalizzazione dei sistemi logistico produttivi e la Decentralizzazione e deverticalizazione, con ricadute quali la necessità di gestire la complessità in termini di articolazione societaria, la necessità di gestire la coesistenza di filiali e plant “nel mondo” ed il fabbisogno di visibility; un altro trend è la priorità alla competizione sul tempo senza dimenticarsi il costo, che si traduce in fabbisogno di sistemi che assicurino sia date di consegna “veritiere”, sia ottimizzazione dei piani, in fabbisogno di integrare controllo capacità e controllo disponibilità di materiali in sede di Planning ed infine nella necessità di Integrazione (visibility) dello shop floor interno e degli avanzamenti presso i partner esterni; infine la competizione sempre di più sulla diversificazione, fatto che porta alla “mass customization” in quasi tutti i settori, e quindi gamme sempre più ampie, prodotti sempre più complessi e personalizzati e ciclo di vita dei prodotti sempre più breve, fattori che si traducono in un fabbisogno di supportare il pianificatore e/o programmatore con strumenti agili (tempi di risposta veloci), orientati alla simulazione e che che assicurino la massima visibilità sugli avanzamenti, nonché in fabbisogno di gestire l’incertezza (portafogli certi solo a breve) ed in fabbisogno di velocity nel processo decisionale.
A valle di questa illustrazione di scenari e ricadute si analizzerà quali sono le principali critical issues che oggi i Supply Chain Manager devono affrontare per riuscire a soddisfare i propri compiti critici.
Relatore: Prof. Andrea Sianesi | Professore ordinario di Supply Chain Management e Associate Dean della School of Management del Politecnico di Milano. Autore di più di 100 pubblicazioni scientifiche e numerosi libri su temi di gestione industriale.
Da più di 25 anni svolge attività di consulenza direzionale sui temi di Operations & Supply Chain Management in Europa e Asia.
Membro di CdA e di comitati esecutivi di aziende multinazionali e organismi accademici nazionali e internazionali.
WMS: PICKING BEST PRACTICES | TECNICHE DI OGGI E DI DOMANI PER L’ATTIVITÀ DI ...Concordia Srl
Per “picking” in magazzino si intende, com’è noto, il prelievo di prodotti derivante da frazionamento di un’unità di carico di livello superiore, allo scopo di soddisfare in modo esatto i quantitativi richiesti da ordini di spedizione o lavorazione. Questa attività di “prelievo frazionato” va acquisendo un ruolo sempre più critico nell’ambito dei sistemi logistici, sia per quanto riguarda la Logistica Produttiva, che la Logistica Distributiva. In termini di costi l’attività di picking è di gran lunga la parte più rilevante dei costi totali delle attività di magazzino, e quella che maggiormente impatta sul livello di servizio. Facciamo il punto sulle migliori tecniche di picking, oggi disponibili, e buttiamo lo sguardo su quelle di un futuro ormai prossimo.
Il percorso:
• Il WMS efficace
• Il WMS come “sistema organizzativo”
• Obiettivo: evasione degli ordini “on time & in full”
• Il Picking: attività dominante per Tempi & Costi
• Metodologie di picking: dal manuale all’automatico
• I sistemi di picking, oggi
• Il Picking di un futuro che è già domani
M&IT Global Logistics - Come realizzare una Lean Supply Chainlogisticaefficiente
L’integrazione dei fornitori: i 10 passi fondamentali per ottenere una “lean supply chain”
La maggior parte delle aziende appartenenti ai diversi settori industriali che hanno impostato il proprio sistema produttivo secondo i principi e le tecniche della “lean manufacturing”, si dichiara non soddisfatta delle prestazioni dei propri fornitori.
Spesso l’implementazione dei principi “lean” nell’ambito della propria realtà produttiva fa emergere e mette in risalto le carenze e le criticità della catena di fornitura, con le conseguenti difficoltà a raggiungere gli obiettivi di miglioramento della qualità, dei livelli di servizio, di riduzione costi e quindi di competitività che il mercato ed il cliente finale richiede.
Queste aziende, pur essendo consapevoli di avere nella gestione ed integrazione dei fornitori un punto critico nel cammino verso l’eccellenza del proprio sistema logistico-produttivo, spesso non dedicano sufficienti risorse ed energie nello sviluppo e miglioramento della propria catena di fornitura.
M&IT Consulting, avendo affiancato diverse importanti aziende in percorsi di valutazione, miglioramento ed integrazione dei fornitori, ha individuato 10 punti chiave su cui le aziende dovrebbero focalizzare le proprie risorse ed energie, al fine di ottenere concretamente una “lean supply chain”.
Misurare le performance aziendali per creare valore nel tempoForema
Oggi come non mai le imprese si trovano ad operare in mercati competitivi e dinamici, caratterizzati da fenomeni di turbolenza difficilmente prevedibili, di rapida manifestazione e di elevata intensità. In tale contesto, i tradizionali sistemi di pianificazione e controllo di gestione non sono più sufficienti: è necessario introdurre sistemi di misurazione delle performance aziendali per interpretare e gestire il vantaggio competitivo indirizzando il comportamento dell’organizzazione in modo coerente con la strategia di sviluppo aziendale. I business sono per lo più maturi, il numero di concorrenti aumenta, i clienti sono sempre più esigenti e le imprese sono costantemente alla ricerca di nuove opportunità e di nuovi vantaggi competitivi.
In tale contesto, i tradizionali sistemi di pianificazione e controllo di gestione, che ruotano principalmente attorno ad indicatori economici e finanziari sviluppati secondo orizzonti di breve periodo, non sono più sufficienti in un’ottica di valutazione di creazione di valore e di capacità dell’azienda di competere in maniera duratura. È opportuno, pertanto, che le imprese ripensino il proprio sistema di pianificazione e controllo per renderlo idoneo a supportare i processi di pianificazione strategica nel tempo, sviluppandolo secondo logiche che prestino maggiore attenzione alle performance aziendali di medio-lungo termine, introducendo sistemi di misurazione delle stesse, atti a verificare e gestire la creazione di valore nel tempo. Obiettivo dell’incontro è illustrare gli indicatori di performance applicabili e valutarne l’efficacia nei diversi contesti aziendali.
Giovedì 4 giugno 2015, dalle 17 alle 19
Partecipazione Gratuita
Piove di Sacco – Sede di Confindustria – Via Carrarese 66
Intervento di Alessandra Damiani, Managing Partner dello Studio Barbieri & Associati Dottori Commercialisti di Bologna, in occasione dell giornate organizzate da ACEF Associazione Culturale Economia e Finanza realizzate in collaborazione con gli Ordini territoriali dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e degli Avvocati, per la sensibilizzazione ai temi dell'Organizzazione, della Tecnologia e della Comunicazione per lo Studio Pro fessionale.
Principi di Procurement & Supply Management
by Giuseppe Stabilini, SDA Professor of Operations and Technology Management
Coordinatore dell’Executive Program in Procurement & Supply Management
Soluzioni software per la Lean ManagementTeamSystem
Per saperne di più collegati al Blog di ALYANTE: http://blog.teamsystem.com/alyante
Lean Management per la produttività e la riduzione degli sprechi nelle aziende manifatturiere e commerciali.
La filosofia che sta alla base dell’organizzazione Lean, le tecniche che la contraddistinguono ed i vantaggi conseguenti alla sua introduzione in azienda.
Titolari, Amministratori, Direttori di Produzione, Responsabili della Logistica e d’Organizzazione potranno approfondire la filosofia di riduzione degli sprechi e di pianificazione della filiera produttiva che ha fatto la fortuna delle imprese, non solo giapponesi, che l’hanno voluta abbracciare e far propria. Ne risulterà evidente come il lean management si possa applicare con profitto in tutti i settori produttivi e anche nell’ambito dei servizi. La trattazione riserverà un occhio di riguardo ai fondamentali settori degli approvvigionamenti e della logistica.
I nuovi progetti software tecnologici di TeamSystem rispondono a queste esigenze: una generazione completamente nuova di prodotti incentrati su flessibilità, semplicità di utilizzo ed integrazione, grazie ai quali è possibile trasformare la tecnologia in uno strumento vincente.
La supply-chain come elemento strategico: l'approccio 2AMCS Consulting
Per adeguare la gestione della supply chain ai cambiamenti rapidi e profondi richiesti dal mercato, troppo spesso si cercano le soluzioni ai singoli problemi, privilegiando le esigenze di continuità aziendale, le emergenze o i vincoli di disponibilità finanziaria.
L’emergenza così prevarica la necessità di rivedere l’assetto organizzativo ed il modello di business, impedendo di incrementare solidamente l’efficienza e l’efficacia dei processi operativi.
Questi comportamenti non favoriscono la creazione di una «nuova» supply chain che sia strutturata per generare valore per il cliente attraverso una corretta gestione dei processi interni ed esterni.
Sulla base delle considerazioni di cui sopra MCS Consulting ha sviluppato e realizzato 2A-Analytical Assessment, un metodo di analisi e valutazione dei bisogni di miglioramento per produrre con minori risorse maggior valore per l’azienda e per i suoi clienti.
Conferenza Prof. Andrea Sianesi - Scenari e trend di evoluzione nel supply ch...Concordia Srl
SCENARI E TREND DI EVOLUZIONE NEL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT
Nella presentazione si procederà all’illustrazione dei principali link tra scenari e ricadute sul SCM: tra gli scenari si annoverano ad esempio la Globalizzazione dei sistemi logistico produttivi e la Decentralizzazione e deverticalizazione, con ricadute quali la necessità di gestire la complessità in termini di articolazione societaria, la necessità di gestire la coesistenza di filiali e plant “nel mondo” ed il fabbisogno di visibility; un altro trend è la priorità alla competizione sul tempo senza dimenticarsi il costo, che si traduce in fabbisogno di sistemi che assicurino sia date di consegna “veritiere”, sia ottimizzazione dei piani, in fabbisogno di integrare controllo capacità e controllo disponibilità di materiali in sede di Planning ed infine nella necessità di Integrazione (visibility) dello shop floor interno e degli avanzamenti presso i partner esterni; infine la competizione sempre di più sulla diversificazione, fatto che porta alla “mass customization” in quasi tutti i settori, e quindi gamme sempre più ampie, prodotti sempre più complessi e personalizzati e ciclo di vita dei prodotti sempre più breve, fattori che si traducono in un fabbisogno di supportare il pianificatore e/o programmatore con strumenti agili (tempi di risposta veloci), orientati alla simulazione e che che assicurino la massima visibilità sugli avanzamenti, nonché in fabbisogno di gestire l’incertezza (portafogli certi solo a breve) ed in fabbisogno di velocity nel processo decisionale.
A valle di questa illustrazione di scenari e ricadute si analizzerà quali sono le principali critical issues che oggi i Supply Chain Manager devono affrontare per riuscire a soddisfare i propri compiti critici.
Relatore: Prof. Andrea Sianesi | Professore ordinario di Supply Chain Management e Associate Dean della School of Management del Politecnico di Milano. Autore di più di 100 pubblicazioni scientifiche e numerosi libri su temi di gestione industriale.
Da più di 25 anni svolge attività di consulenza direzionale sui temi di Operations & Supply Chain Management in Europa e Asia.
Membro di CdA e di comitati esecutivi di aziende multinazionali e organismi accademici nazionali e internazionali.
WMS: PICKING BEST PRACTICES | TECNICHE DI OGGI E DI DOMANI PER L’ATTIVITÀ DI ...Concordia Srl
Per “picking” in magazzino si intende, com’è noto, il prelievo di prodotti derivante da frazionamento di un’unità di carico di livello superiore, allo scopo di soddisfare in modo esatto i quantitativi richiesti da ordini di spedizione o lavorazione. Questa attività di “prelievo frazionato” va acquisendo un ruolo sempre più critico nell’ambito dei sistemi logistici, sia per quanto riguarda la Logistica Produttiva, che la Logistica Distributiva. In termini di costi l’attività di picking è di gran lunga la parte più rilevante dei costi totali delle attività di magazzino, e quella che maggiormente impatta sul livello di servizio. Facciamo il punto sulle migliori tecniche di picking, oggi disponibili, e buttiamo lo sguardo su quelle di un futuro ormai prossimo.
Il percorso:
• Il WMS efficace
• Il WMS come “sistema organizzativo”
• Obiettivo: evasione degli ordini “on time & in full”
• Il Picking: attività dominante per Tempi & Costi
• Metodologie di picking: dal manuale all’automatico
• I sistemi di picking, oggi
• Il Picking di un futuro che è già domani
M&IT Global Logistics - Come realizzare una Lean Supply Chainlogisticaefficiente
L’integrazione dei fornitori: i 10 passi fondamentali per ottenere una “lean supply chain”
La maggior parte delle aziende appartenenti ai diversi settori industriali che hanno impostato il proprio sistema produttivo secondo i principi e le tecniche della “lean manufacturing”, si dichiara non soddisfatta delle prestazioni dei propri fornitori.
Spesso l’implementazione dei principi “lean” nell’ambito della propria realtà produttiva fa emergere e mette in risalto le carenze e le criticità della catena di fornitura, con le conseguenti difficoltà a raggiungere gli obiettivi di miglioramento della qualità, dei livelli di servizio, di riduzione costi e quindi di competitività che il mercato ed il cliente finale richiede.
Queste aziende, pur essendo consapevoli di avere nella gestione ed integrazione dei fornitori un punto critico nel cammino verso l’eccellenza del proprio sistema logistico-produttivo, spesso non dedicano sufficienti risorse ed energie nello sviluppo e miglioramento della propria catena di fornitura.
M&IT Consulting, avendo affiancato diverse importanti aziende in percorsi di valutazione, miglioramento ed integrazione dei fornitori, ha individuato 10 punti chiave su cui le aziende dovrebbero focalizzare le proprie risorse ed energie, al fine di ottenere concretamente una “lean supply chain”.
Misurare le performance aziendali per creare valore nel tempoForema
Oggi come non mai le imprese si trovano ad operare in mercati competitivi e dinamici, caratterizzati da fenomeni di turbolenza difficilmente prevedibili, di rapida manifestazione e di elevata intensità. In tale contesto, i tradizionali sistemi di pianificazione e controllo di gestione non sono più sufficienti: è necessario introdurre sistemi di misurazione delle performance aziendali per interpretare e gestire il vantaggio competitivo indirizzando il comportamento dell’organizzazione in modo coerente con la strategia di sviluppo aziendale. I business sono per lo più maturi, il numero di concorrenti aumenta, i clienti sono sempre più esigenti e le imprese sono costantemente alla ricerca di nuove opportunità e di nuovi vantaggi competitivi.
In tale contesto, i tradizionali sistemi di pianificazione e controllo di gestione, che ruotano principalmente attorno ad indicatori economici e finanziari sviluppati secondo orizzonti di breve periodo, non sono più sufficienti in un’ottica di valutazione di creazione di valore e di capacità dell’azienda di competere in maniera duratura. È opportuno, pertanto, che le imprese ripensino il proprio sistema di pianificazione e controllo per renderlo idoneo a supportare i processi di pianificazione strategica nel tempo, sviluppandolo secondo logiche che prestino maggiore attenzione alle performance aziendali di medio-lungo termine, introducendo sistemi di misurazione delle stesse, atti a verificare e gestire la creazione di valore nel tempo. Obiettivo dell’incontro è illustrare gli indicatori di performance applicabili e valutarne l’efficacia nei diversi contesti aziendali.
Giovedì 4 giugno 2015, dalle 17 alle 19
Partecipazione Gratuita
Piove di Sacco – Sede di Confindustria – Via Carrarese 66
Intervento di Alessandra Damiani, Managing Partner dello Studio Barbieri & Associati Dottori Commercialisti di Bologna, in occasione dell giornate organizzate da ACEF Associazione Culturale Economia e Finanza realizzate in collaborazione con gli Ordini territoriali dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e degli Avvocati, per la sensibilizzazione ai temi dell'Organizzazione, della Tecnologia e della Comunicazione per lo Studio Pro fessionale.
Principi di Procurement & Supply Management
by Giuseppe Stabilini, SDA Professor of Operations and Technology Management
Coordinatore dell’Executive Program in Procurement & Supply Management
Soluzioni software per la Lean ManagementTeamSystem
Per saperne di più collegati al Blog di ALYANTE: http://blog.teamsystem.com/alyante
Lean Management per la produttività e la riduzione degli sprechi nelle aziende manifatturiere e commerciali.
La filosofia che sta alla base dell’organizzazione Lean, le tecniche che la contraddistinguono ed i vantaggi conseguenti alla sua introduzione in azienda.
Titolari, Amministratori, Direttori di Produzione, Responsabili della Logistica e d’Organizzazione potranno approfondire la filosofia di riduzione degli sprechi e di pianificazione della filiera produttiva che ha fatto la fortuna delle imprese, non solo giapponesi, che l’hanno voluta abbracciare e far propria. Ne risulterà evidente come il lean management si possa applicare con profitto in tutti i settori produttivi e anche nell’ambito dei servizi. La trattazione riserverà un occhio di riguardo ai fondamentali settori degli approvvigionamenti e della logistica.
I nuovi progetti software tecnologici di TeamSystem rispondono a queste esigenze: una generazione completamente nuova di prodotti incentrati su flessibilità, semplicità di utilizzo ed integrazione, grazie ai quali è possibile trasformare la tecnologia in uno strumento vincente.
Intervento di Alessandra Damiani, Managing Partner dello Studio Barbieri & Associati Dottori Commercialisti di Bologna, realizzato in occasione delle giornate di sensibilizzazione ai temi dell'Organizzazione, della Tecnologia e della Comunicazione per lo Studio Professionale, realizzate in collaborazione con gli Ordini territoriali dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e degli Avvocati.
Brochure Global Logistics Expo Summit su servizi, tecnologie e soluzioni per la logistica e supply chain.
21 e 22 maggio 2014 - Centro Congressi Hotel Parchi del Garda - Pacengo di Lazise (VR)
Due giorni di conferenze d'approfondimento e incontri b2b tra la domanda e l'offerta del settore, sulla base di interessi comuni.
www.global-logistics-expo.it
15° Global Marketing - ExpoSummit su Marketing e Comunicazione - 26 e 27 febbraio 2014 - Pacengo di Lazise (VR) - Hotel Parchi del Garda.
Global Marketing è l'evento, organizzato con il patrocinio di Unico, interamente dedicato alla Business Community del marketing e della comunicazione, riunita per approfondire idee, progetti, servizi e nuovi modi per fare business.
Global Marketing vedrà la convergenza del mondo tradizionale, delle frontiere del digital e dei new media in due giorni ricchi di opportunità di incontro e confronto.
www.global-marketing-expo.it
21° ExpoSummit sulla Logistica e Supply Chain.
21 e 22 maggio 2014 - Pacengo di Lazise (VR) - Hotel Parchi del Garda - Incontri one2one, workshop e conferenze.
Global Logistics è l'evento interamente dedicato ai servizi, alle soluzioni e alle tecnologie per la logistica e la supply chain. L'evento mette in contatto diretto per due giorni la domanda e l'offerta del settore sulla base di interessi comuni.
Un evento per conoscere e farsi conoscere nella logica degli incontri.
www.global-logistics-expo.it
Conferneza Unisys: supply chain global transformationmarco sandrone
Conferenza tenuta da Unisys durante il Global Logistics & Manufacturing del 20 e 21 novembre 2014 a Lazise.
L'ExpoSummit è un progetto firmato Concordia Professional Oriented Events, società specializzata nell'organizzazione di Summit con il sistema degli incontri one2one e delle conferenze e workshop.
Nei due giorni si sono svolti oltre 2000 incontri one2one conoscitivi e d'approfondimento richiesti dagli stessi partecipanti e oltre 20 conferenze su importanti casi aziendali o soluzioni per ottimizzare le operations, la logistica e la produzione.
Transport cost vs service level - conferenza Incas al Global Logistics & Man...marco sandrone
Conferenza tenuta da Incas durante il Global Logistics & Manufacturing del 20 e 21 novembre 2014 a Lazise.
L'ExpoSummit è un progetto firmato Concordia Professional Oriented Events, società specializzata nell'organizzazione di Summit con il sistema degli incontri one2one e delle conferenze e workshop.
Nei due giorni si sono svolti oltre 2000 incontri one2one conoscitivi e d'approfondimento richiesti dagli stessi partecipanti e oltre 20 conferenze su importanti casi aziendali o soluzioni per ottimizzare le operations, la logistica e la produzione.
Soluzioni complete di intralogistica. Il caso Grandi Salumifici Italianimarco sandrone
Conferenza tenuta da Jungheinrich durante il Global Logistics & Manufacturing del 20 e 21 novembre 2014 a Lazise.
L'ExpoSummit è un progetto firmato Concordia Professional Oriented Events, società specializzata nell'organizzazione di Summit con il sistema degli incontri one2one e delle conferenze e workshop.
Nei due giorni si sono svolti oltre 2000 incontri one2one conoscitivi e d'approfondimento richiesti dagli stessi partecipanti e oltre 20 conferenze su importanti casi aziendali o soluzioni per ottimizzare le operations, la logistica e la produzione.
Conferenza da Sicuramente durante il Global Logistics & Manufacturing del 20 e 21 novembre 2014 a Lazise.
L'ExpoSummit è un progetto firmato Concordia Professional Oriented Events, società specializzata nell'organizzazione di Summit con il sistema degli incontri one2one e delle conferenze e workshop.
Nei due giorni si sono svolti oltre 2000 incontri one2one conoscitivi e d'approfondimento richiesti dagli stessi partecipanti e oltre 20 conferenze su importanti casi aziendali o soluzioni per ottimizzare le operations, la logistica e la produzione.
Conferenza tenuta da Erredi Consulting durante il Global Logistics & Manufacturing del 20 e 21 novembre 2014 a Lazise.
"Catalyst WMS a supporto del magazzino Neologistica di Origgio".
L'ExpoSummit è un progetto firmato Concordia Professional Oriented Events, società specializzata nell'organizzazione di Summit con il sistema degli incontri one2one e delle conferenze e workshop.
Nei due giorni si sono svolti oltre 2000 incontri one2one conoscitivi e d'approfondimento richiesti dagli stessi partecipanti e oltre 20 conferenze su importanti casi aziendali o soluzioni per ottimizzare le operations, la logistica e la produzione.
L'automazione in magazzino quando conviene 20 novembre 2013 global logistics ...marco sandrone
Conferenza di Simco durante il Global Logistics & Manufacturing del 20 e 21 novembre 2014 a Lazise.
L'ExpoSummit è un progetto firmato Concordia Professional Oriented Events, società specializzata nell'organizzazione di Summit con il sistema degli incontri one2one e delle conferenze e workshop.
Nei due giorni si sono svolti oltre 2000 incontri one2one conoscitivi e d'approfondimento richiesti dagli stessi partecipanti e oltre 20 conferenze su importanti casi aziendali o soluzioni per ottimizzare le operations, la logistica e la produzione.
catalogo del Global Logistics & Manufacturing 2013marco sandrone
catalogo delle società partecipanti al Global Logistics & Manufacturing che si è svolto il 20 e 21 novembre sul Lago di Garda, presso il Centro Congressi Hotel Parchi del Garda (Lazise - VR).
All'interno del catalogo trovate le 50 società specializzate in servizi, tecnologi e soluzioni per l'ottimizzazione della logistica e della produzione.
Al Summit hanno preso parte oltre 250 Direttori Operations, Produzione, Logistica e Supply Chain Manager.
Nei due giorni si sono svolti oltre 1.700 incontri one-to-one pre-programmati tra i partecipanti, 28 conferenze su casi aziendali di successo (Costa Crociere, Grandi Salumifici Italiani, Riello Group, Neologistica, Bindi, Attiva distributore Apple, Neologistica, Art Cosmetics) e una visita presso il magazzino Calzedonia di Vallese di Oppeano.
Prossimi eventi organizzati da Concordia Professional Oriented Events:
Global Marketing (Summit annuale sul marketing e la comunicazione - 26 e 27 febbraio 2014)
Global Logistics (Summit annuale sulla logistica e supply chain - 21 e 22 maggio 2014)
Global Logistics & Manufacturing (Summit annuale sulle tecnologie e soluzioni IT per la logistica e la produzione)
picking & putting to light - global logistics & manufacturing 2013marco sandrone
Workshop Beta80 Group al Global Logistics 2013 - 20 e 21 novembre 2013 - Lago di Garda, Lazise - www.global-logistics-manufacturing-expo.it
Prossima edizione 12 e 13 novembre 2014
Migliorare senza investire 21 novembre 2013 global logistics lazise_1marco sandrone
workshop tenuto dal Dr. Cesare Cernuschi (socio fondatore e amministratore di Simco) durante il Global Logistics & Manufacturing del 20 e 21 novembre a Lazise (VR)
www.global-logistics-manufacturing-expo.it
Global logistics & manufacturing come realizzare una lean supply chain 20 11-2013
1. Consulenza di Direzione
Management Consulting
Formazione Manageriale
HR & Training
COME REALIZZARE UNA
«LEAN SUPPLY CHAIN»
i 10 punti e gli elementi chiave da
considerare
Sistemi di Gestione
QHSE Systems
Sistemi Informativi
Information Technology
Lazise (VR), 20 Novembre 2013
Ing. Mauro Nolli
2. La necessità di estendere i principi
«lean» alla Supply Chain
LEAN PRINCIPLES
CLIENTE
FLUSSO
TESO
FORNITORE
Tier 1
FLUSSO
TESO
FORNITORE
Tier n
1.
2.
3.
4.
5.
Value
Value Stream
Flow
Pull
Perfection
integrare i fornitori e
sincronizzare il flusso
dei materiali nel proprio
processo produttivo
LEAN SUPPLY CHAIN
MANAGEMENT
3. L’approccio «lean» per la gestione
della supply chain
Il “Lean Supply Chain Management” è un approccio
sistematico per identificare ed eliminare le attività non a
valore aggiunto (sprechi) nella catena di fornitura, attraverso
lo sviluppo di un flusso di materiali il più possibile sincronizzato
con i fabbisogni del cliente e l’attivazione di un processo di
miglioramento continuo orientato a raggiungere la perfezione.
Value
Added
Defects
Non-Value
Added
Overproduction
Waiting
Non-value added processing
Transportation
Inventory
Motion
Employees Underutilized
4. I 10 PUNTI E GLI ELEMENTI
CHIAVE DA CONSIDERARE
PER REALIZZARE UNA
“LEAN SUPPLY CHAIN”
6. 1. Analizzare la rete di fornitura e
classificare i fornitori
Importanza fatturato e
sostituibilità
saldati e fusioni
12%
cnc
13%
com. elettrici - elettronici
8%
componentistica
14%
servizi
6%
quadro elett. / imp. Bordo
macc.
5%
Potere contrattuale
lav. Meccaniche
17%
carterature e carp. Leg.
4%
lubrificazione
0%
Struttura e criteri di gestione
della rete di fornitura
pneumatica
1%
progetazione
2%
automazione
2%
viti e guide a ric.
3%
utensileria
3%
prestaz. Esterne
4%
informatica e telecom.
4%
oleodinamica
3%
SOSTITUIBILITA’
(n. fornitori alternativi)
Livello di integrazione
Incidenza sui costi di
gestione
IMPORTANZA
(fatturato €)
ALTA
BASSA
ALTA
LEVA
STRATEGICI
BASSA
NON
CRITICI
COLLO
DI BOTTIGLIA
7. 1. Analizzare la rete di fornitura e
classificare i fornitori
INDICE DI DIPENDENZA = % fatturato del fornitore
realizzato con il cliente
Importanza fatturato e
sostituibilità
INDICE DI UTILIZZO = % di fatturato di quella
classe merceologica assegnato al fornitore
Potere contrattuale
Alta
Struttura e criteri di gestione
della rete di fornitura
forza
del Media
cliente
Livello di integrazione
Bassa
Incidenza sui costi di
gestione
Bassa
Media
Alta
forza del fornitore
8. 1. Analizzare la rete di fornitura e
classificare i fornitori
Importanza fatturato e
sostituibilità
STRUTTURA
MULTILIVELLO
Elavato numero di
fornitori da gestire
Potere contrattuale
Forte presenza di
conto lavoro
Struttura e criteri di gestione
della rete di fornitura
Livello di integrazione
Incidenza sui costi di
gestione
STRUTTURA
GERARCHICA
Ridotto numero di
fornitori da gestire
Ridotta presenza di
conto lavoro
9. 1. Analizzare la rete di fornitura e
classificare i fornitori
Importanza fatturato e
sostituibilità
€
Potere contrattuale
PARTNER
€
Struttura e criteri di gestione
della rete di fornitura
Livello di integrazione
Incidenza sui costi di
gestione
€
€
INTEGRATI
€
€
€
€
€
NORMALI
€
10. 1. Analizzare la rete di fornitura e
classificare i fornitori
Importanza fatturato e
sostituibilità
Potere contrattuale
Costi
diretti di
acquisto
+
Costi di
gestione
Costi totali di acquisto
Struttura e criteri di gestione
della rete di fornitura
Livello di integrazione
Incidenza sui costi di
gestione
Classe
merceologica
Costi diretti
Costi gestione
Costo totale
12. 2. Mettere a fuoco i fornitori da integrare
in ottica «lean»
Demand
Information,
Order Lead Time
Focalizzarsi sui fornitori di
primo nodo (tier 1)
Valutare le caratteristiche
della domanda e delle
forniture (famiglie
produttive/varianti/items,
volumi, lead time, frequenza
e modalità di consegna, ecc. )
Valutare andamento delle
prestazioni (vendor rating)
ed individuare i fornitori
critici
Valutare i fattori critici per la
qualità e per il flusso
logistico
First Tier
Suppliers
•
•
•
•
•
Delivery frequency,
Batches, Distance, ecc.
Final
Manufacturer
Production Lead Time
Capacity Utlization
Volume Mix
Set up Time
Flexibility
VENDOR RATING
• Quality (PPM, Claims,
Rejects, ecc.)
• Logistics (On Time
Delivery, Inventory
Turnover , ecc.)
CRITICAL TO
QUALITY
CRITICAL
TO FLOW
14. 3. Classificare ABC le forrniture e definirne le
logiche di programmazione e controllo
CLASSE
Classificazione ABC degli items
in relazione ai volumi e
frequenza di consegna
Condividere con il fornitore le
logiche di programmazione e
controllo (da formalizzare in
specifici capitolati di fornitura)
TIPO DI GESTIONE
•
•
Alto valore di impiego
Elevata freq. di consegna
(max settimanale)
•
•
Bassa freq. di consegna
LT prod > LT consegna
MRP
ROLLING FORECAST
CALL OFF
•
A
B
Valutazione ed eventuale
revisione delle logiche di
programmazione e controllo
delle forniture
CRITERIO
Bassa freq. di consegna
o forniture occasionali
LT prod < LT consegna
ORDINE CHIUSO
C
•
FLUSSO TESO
KANBAN
QUALITA’
LOGISTICA
• Specifiche Tecniche
• Controlli da effettuare a
cura del fornitore
• Certificazioni forniture/
dichiarazioni conformità
• Politiche di controllo in
accettazione e criteri di
accettazione e rifiuto
• Criteri di passaggio a
free-pass
• Criteri di gestione delle
Non Conformità
qualitative
• Unità di movimentazione
e trasporto (SKU)
• Sistemi di identificazione
dei materiali/lotti di
consegna
• Sistemi di
programmazione e
controllo delle consegne
• Modalità di
consegna/trasporto
• Criteri di gestione delle
Non Conformità
logistiche
16. 4. Condividere indicatori ed obiettivi di
miglioramento con i fornitori
INDICATORI
QUALITA’
INDICATORI
LOGISTICI
Condividere il sistema di
indicatori (vendor rating)
Individuare criticità, obiettivi
e relativi progetti di
miglioramento da avviare
presso i fornitori (e presso il
cliente)
• % forniture in
ritardo/anticipo
• Ritardo medio delle
consegne
• LT/tempi di consegna
• Indici di rotazione e
copertura delle
scorte
• % forniture non
conformi
• % pezzi difettosi in
accettazione
• % ore perse in
produzione
• % codici in free
pass
INDICATORI ECONOMICI
• Trend Fatturato
• Indice di dipendenza
• Costi Logistici/NQ
• % Cost reduction
Fissare tempi di realizzazione
e punti di verifica
Mettere a punto e
condividere il sistema di
reporting
Logistics Costs (€)
18. 5. Supportare i fornitori nel processo di
miglioramento
Costituire una task force per
il Lean Supply Improvement
Effettuare una formazione
rivolta ai fornitori su
procedure e tecniche di
miglioramento
Supportare i fornitori
nell’introduzione dei principi e
delle tecniche lean e nei
progetti di lean transformation
Lean Supply
Team
•
•
•
•
Acquisti
Qualità
Logistica
Uff. Tecnico
TRAINING
• Organizzazione, procedure e sistemi di
gestione e valutazione dei fornitori
• Prodotti e loro applicazioni
• Metodologie e tecniche di miglioramento
(lean/kaizen tools, ecc.)
IMPROVEMENT SUPPORT
• Riduzione dei LT di produzione /
consegna
• Riduzione dei set-up e dei lotti di
produzione
• Miglioramento della process capability
(riduzione scarti nel processo)
• Miglioramento della capacità
produttiva per le fasi individuate come
“colli di bottiglia “
• ecc.
20. 6. Effettuare audit presso i fornitori
Scegliere il modello di
valutazione dei fornitori
Qualifica iniziale (nuovi
fornitori):
Audit di sistema basati su
modelli generali/settoriali
riconosciuti a livello
internazionale (eventualmente
integrati con requisiti specifici)
Valutazione periodica (fornitori
critici/da integrare):
Audit di processo più mirati e
basati su modelli messi a punto
dal cliente e/o da specifiche
organizzazioni settoriali
QUALIFICA INIZIALE (Audit di Sistema): finalizzati a
valutare nel complesso le capacità del fornitore di
soddisfare i requisiti del cliente
Modelli di
riferimento
Generali:
• ISO 9001 (qualità)
• ISO 14001 (ambiente)
• ISO 28001 (sicurezza SC)
Settoriali:
• ISO TS 16949 (auto)
• ISO 22000, BRC/IFS
(food)
• ecc.
VALUTAZIONE PERIODICA (Audit di Processo):
finalizzati a valutare l’adeguatezza dei processi
operativi e dei sistemi di gestione del fornitore ,
con riferimento a requisiti specifici del cliente.
Modelli di
riferimento
• VDA 6.3 (Daimler/VW)
• PCPA – Process Control
Plan Audit (ANFIA)
• MMOG/LE – Material
Management Operative
Guideline (AIAG /
Odette)
• WCM (Fiat)
• ecc.
22. 7. Gestire in modo rigoroso le NC
e le relative AC/AP
Avviare un processo formale
di gestione delle NC
Integrare le NC relative alla
qualità del prodotto (fuori
specifica) le NC “logistiche”
(errata identificazione, errata
quantità, errato packaging,
errori nella documentazione,
ecc.)
Valutare l’efficacia delle
AC/AP avviate dai fornitori
Tener conto dell’efficacia
delle AC/AP nella valutazione
del fornitore
NC Report
(descrizione problema)
Contromisure
immediate
Analisi delle
“cause radice”
AC
Azioni Correttive
AP
Azioni Preventive
Interventi correttivi
sul sistema di
controllo del
prodotto/processo
finalizzati ad impedire
che i difetti arrivino al
cliente
Interventi strutturali
sul prodotto/processo
finalizzati ad impedire
il ripetersi del
problema
24. 8. Migliorare il flusso delle informazioni nel
processo di approvvigionamento
CLIENTE
Call off
Purchase Oder
Rolling Forecast
Invoice
FORNITORE
ASN – Advanced Shipping Notice
Migliorare sistemi di
identificazione e tracciabilità
dei materiali (es. Bar Code,
RFID, ecc.)
Expediting
Migliorare il livello di
integrazione informatica con i
fornitori (es. EDI – Electronic
Data Interchange, VMI –
Vendor Management Inventory,
ecc.)
Interfaccia
informatica
(EDI, Web EDI,
VMI, ecc.)
Purchase Order confirmation
Migliorare affidabilità ed
efficacia delle previsioni (rolling
forecast)
Expediting
Valutare l’efficacia del flusso
delle informazioni
25. PUNTO 9
Coinvolgere i fornitori
nella riduzione dei costi
e nello sviluppo dei prodotti
26. 9. Coinvolgere i fornitori nella riduzione dei
costi e nello sviluppo dei prodotti
Puntare ad una politica di
collaborazione con i fornitori
Collaborare nel
miglioramento del processo di
approvvigionamento e nella
riduzione dei costi totali di
acquisto (comakership)
Effettuare attività di Value
Analysis / Cost Analysis con il
fornitore
Incrementare il coinvolgimento
dei fornitori nello sviluppo
prodotto (codesign - early
supplier involvement)
Monitorare le proposte
provenienti dai fornitori
Supplier
Involvement
COMAKERSHIP
CODESIGN
• Collaborazione del
fornitore nella
riduzione dei costi di
acquisto (value
analysis / cost
analysis)
• Partecipazione del
fornitore nel team di
progettazione e
sviluppo nuovi prodotti
(early supplier
involvement)
• Collaborazione del
fornitore nella
riduzione dei costi del
processo (lean
approach)
• Collaborazione del
fornitore nel proporre
modifiche tecniche
nel ciclo di vita del
prodotto
• Monitorare le
proposte di riduzione
costi dei fornitori
• Monitorare le proposte
di modifica e di
miglioramento dei
fornitori
28. 10. Sviluppare i contratti di fornitura con i
fornitori integrati/partner
Definire tipologie e struttura
dei contratti di fornitura
LIVELLO DI
INTEGRAZIONE
NORMALE
Inserire clausole di garanzia
e/o penali per problemi di
qualità, disservizi,
inadempienze contrattuali
Chiarire regole/procedure
per la gestione operativa
delle forniture (eventuale
riferimento a specifici
capitolati)
ORDINE CHIUSO (condizioni generali
di fornitura
CONVENZIONI
INTEGRATO
CONTRATTI DI PRESTAZIONE O
DI APPALTO DI SERVIZI
CONTRATTI / ACCORDI QUADRO
CONTRATTI / ACCORDI QUADRO
PARTNER
Prevedere premi e
riconoscimenti al
raggiungimeto di obiettivi
specifici di fornitura
FORMA CONTRATTUALE
CONTRATTI DI SVILUPPO /
PARTNERSHIP
CONTRATTI DI OUTSOURCING
CONTRATTI DI GLOBAL SERVICE
• NON CONFORMITA’
DISSERVIZI
INADEMPIENZE
PENALI
• RAGGIUNGIMENTO DI
OBIETTIVI (qualità,
tempi, costi)
INCENTIVI
29. GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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