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COME REALIZZARE UNA
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Lazise (VR), 20 Novembre 2013
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La necessità di estendere i principi
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LEAN PRINCIPLES

CLIENTE

FLUSSO
TESO

FORNITORE
Tier 1

FLUSSO
TESO

FORNITORE
Tier n

1.
2.
3.
4.
5.

Value
Value Stream
Flow
Pull
Perfection

integrare i fornitori e
sincronizzare il flusso
dei materiali nel proprio
processo produttivo

LEAN SUPPLY CHAIN
MANAGEMENT
L’approccio «lean» per la gestione
della supply chain
Il “Lean Supply Chain Management” è un approccio
sistematico per identificare ed eliminare le attività non a
valore aggiunto (sprechi) nella catena di fornitura, attraverso
lo sviluppo di un flusso di materiali il più possibile sincronizzato
con i fabbisogni del cliente e l’attivazione di un processo di
miglioramento continuo orientato a raggiungere la perfezione.
Value
Added

Defects
Non-Value
Added

Overproduction
Waiting
Non-value added processing
Transportation
Inventory
Motion
Employees Underutilized
I 10 PUNTI E GLI ELEMENTI
CHIAVE DA CONSIDERARE
PER REALIZZARE UNA
“LEAN SUPPLY CHAIN”
PUNTO 1
Analizzare la rete di fornitura
e classificare i fornitori
1. Analizzare la rete di fornitura e
classificare i fornitori

Importanza fatturato e
sostituibilità

saldati e fusioni
12%

cnc
13%

com. elettrici - elettronici
8%

componentistica
14%

servizi
6%

quadro elett. / imp. Bordo
macc.
5%

Potere contrattuale
lav. Meccaniche
17%

carterature e carp. Leg.
4%

lubrificazione
0%

Struttura e criteri di gestione
della rete di fornitura

pneumatica
1%

progetazione
2%
automazione
2%

viti e guide a ric.
3%

utensileria
3%

prestaz. Esterne
4%

informatica e telecom.
4%

oleodinamica
3%

SOSTITUIBILITA’
(n. fornitori alternativi)

Livello di integrazione

Incidenza sui costi di
gestione

IMPORTANZA
(fatturato €)

ALTA

BASSA

ALTA

LEVA

STRATEGICI

BASSA

NON
CRITICI

COLLO
DI BOTTIGLIA
1. Analizzare la rete di fornitura e
classificare i fornitori

INDICE DI DIPENDENZA = % fatturato del fornitore
realizzato con il cliente

Importanza fatturato e
sostituibilità

INDICE DI UTILIZZO = % di fatturato di quella
classe merceologica assegnato al fornitore

Potere contrattuale
Alta

Struttura e criteri di gestione
della rete di fornitura

forza
del Media
cliente

Livello di integrazione
Bassa

Incidenza sui costi di
gestione

Bassa

Media

Alta

forza del fornitore
1. Analizzare la rete di fornitura e
classificare i fornitori

Importanza fatturato e
sostituibilità

STRUTTURA
MULTILIVELLO
Elavato numero di
fornitori da gestire

Potere contrattuale

Forte presenza di
conto lavoro

Struttura e criteri di gestione
della rete di fornitura

Livello di integrazione

Incidenza sui costi di
gestione

STRUTTURA
GERARCHICA
Ridotto numero di
fornitori da gestire
Ridotta presenza di
conto lavoro
1. Analizzare la rete di fornitura e
classificare i fornitori

Importanza fatturato e
sostituibilità

€

Potere contrattuale

PARTNER

€

Struttura e criteri di gestione
della rete di fornitura

Livello di integrazione

Incidenza sui costi di
gestione

€

€

INTEGRATI
€

€

€

€

€

NORMALI

€
1. Analizzare la rete di fornitura e
classificare i fornitori

Importanza fatturato e
sostituibilità

Potere contrattuale

Costi
diretti di
acquisto

+

Costi di
gestione

Costi totali di acquisto

Struttura e criteri di gestione
della rete di fornitura

Livello di integrazione

Incidenza sui costi di
gestione

Classe
merceologica

Costi diretti

Costi gestione

Costo totale
PUNTO 2
Mettere a fuoco i fornitori da integrare
in ottica “lean”
2. Mettere a fuoco i fornitori da integrare
in ottica «lean»

Demand
Information,
Order Lead Time

Focalizzarsi sui fornitori di
primo nodo (tier 1)

Valutare le caratteristiche
della domanda e delle
forniture (famiglie
produttive/varianti/items,
volumi, lead time, frequenza
e modalità di consegna, ecc. )
Valutare andamento delle
prestazioni (vendor rating)
ed individuare i fornitori
critici
Valutare i fattori critici per la
qualità e per il flusso
logistico

First Tier
Suppliers
•
•
•
•
•

Delivery frequency,
Batches, Distance, ecc.

Final
Manufacturer

Production Lead Time
Capacity Utlization
Volume Mix
Set up Time
Flexibility

VENDOR RATING
• Quality (PPM, Claims,
Rejects, ecc.)
• Logistics (On Time
Delivery, Inventory
Turnover , ecc.)

CRITICAL TO
QUALITY
CRITICAL
TO FLOW
PUNTO 3
Classificare ABC le forniture
e definirne le logiche di
programmazione e controllo
3. Classificare ABC le forrniture e definirne le
logiche di programmazione e controllo
CLASSE

Classificazione ABC degli items
in relazione ai volumi e
frequenza di consegna

Condividere con il fornitore le
logiche di programmazione e
controllo (da formalizzare in
specifici capitolati di fornitura)

TIPO DI GESTIONE

•
•

Alto valore di impiego
Elevata freq. di consegna
(max settimanale)

•
•

Bassa freq. di consegna
LT prod > LT consegna

MRP
ROLLING FORECAST
CALL OFF

•

A

B

Valutazione ed eventuale
revisione delle logiche di
programmazione e controllo
delle forniture

CRITERIO

Bassa freq. di consegna
o forniture occasionali
LT prod < LT consegna

ORDINE CHIUSO

C
•

FLUSSO TESO
KANBAN

QUALITA’

LOGISTICA

• Specifiche Tecniche
• Controlli da effettuare a
cura del fornitore
• Certificazioni forniture/
dichiarazioni conformità
• Politiche di controllo in
accettazione e criteri di
accettazione e rifiuto
• Criteri di passaggio a
free-pass
• Criteri di gestione delle
Non Conformità
qualitative

• Unità di movimentazione
e trasporto (SKU)
• Sistemi di identificazione
dei materiali/lotti di
consegna
• Sistemi di
programmazione e
controllo delle consegne
• Modalità di
consegna/trasporto
• Criteri di gestione delle
Non Conformità
logistiche
PUNTO 4
Condividere indicatori ed obiettivi
di miglioramento con i fornitori
4. Condividere indicatori ed obiettivi di
miglioramento con i fornitori
INDICATORI
QUALITA’

INDICATORI
LOGISTICI

Condividere il sistema di
indicatori (vendor rating)

Individuare criticità, obiettivi
e relativi progetti di
miglioramento da avviare
presso i fornitori (e presso il
cliente)

• % forniture in
ritardo/anticipo
• Ritardo medio delle
consegne
• LT/tempi di consegna
• Indici di rotazione e
copertura delle
scorte

• % forniture non
conformi
• % pezzi difettosi in
accettazione
• % ore perse in
produzione
• % codici in free
pass

INDICATORI ECONOMICI
• Trend Fatturato
• Indice di dipendenza

• Costi Logistici/NQ
• % Cost reduction

Fissare tempi di realizzazione
e punti di verifica
Mettere a punto e
condividere il sistema di
reporting
Logistics Costs (€)
PUNTO 5
Supportare i fornitori
nel processo di miglioramento
5. Supportare i fornitori nel processo di
miglioramento

Costituire una task force per
il Lean Supply Improvement

Effettuare una formazione
rivolta ai fornitori su
procedure e tecniche di
miglioramento
Supportare i fornitori
nell’introduzione dei principi e
delle tecniche lean e nei
progetti di lean transformation

Lean Supply
Team

•
•
•
•

Acquisti
Qualità
Logistica
Uff. Tecnico

TRAINING
• Organizzazione, procedure e sistemi di
gestione e valutazione dei fornitori
• Prodotti e loro applicazioni
• Metodologie e tecniche di miglioramento
(lean/kaizen tools, ecc.)

IMPROVEMENT SUPPORT
• Riduzione dei LT di produzione /
consegna
• Riduzione dei set-up e dei lotti di
produzione
• Miglioramento della process capability
(riduzione scarti nel processo)
• Miglioramento della capacità
produttiva per le fasi individuate come
“colli di bottiglia “
• ecc.
PUNTO 6
Effettuare audit
presso i fornitori
6. Effettuare audit presso i fornitori

Scegliere il modello di
valutazione dei fornitori

Qualifica iniziale (nuovi
fornitori):
Audit di sistema basati su
modelli generali/settoriali
riconosciuti a livello
internazionale (eventualmente
integrati con requisiti specifici)
Valutazione periodica (fornitori
critici/da integrare):
Audit di processo più mirati e
basati su modelli messi a punto
dal cliente e/o da specifiche
organizzazioni settoriali

QUALIFICA INIZIALE (Audit di Sistema): finalizzati a
valutare nel complesso le capacità del fornitore di
soddisfare i requisiti del cliente

Modelli di
riferimento

Generali:
• ISO 9001 (qualità)
• ISO 14001 (ambiente)
• ISO 28001 (sicurezza SC)
Settoriali:
• ISO TS 16949 (auto)
• ISO 22000, BRC/IFS
(food)
• ecc.

VALUTAZIONE PERIODICA (Audit di Processo):
finalizzati a valutare l’adeguatezza dei processi
operativi e dei sistemi di gestione del fornitore ,
con riferimento a requisiti specifici del cliente.

Modelli di
riferimento

• VDA 6.3 (Daimler/VW)
• PCPA – Process Control
Plan Audit (ANFIA)
• MMOG/LE – Material
Management Operative
Guideline (AIAG /
Odette)
• WCM (Fiat)
• ecc.
PUNTO 7
Gestire in modo rigoroso
le NC e le relative AC/AP
7. Gestire in modo rigoroso le NC
e le relative AC/AP

Avviare un processo formale
di gestione delle NC

Integrare le NC relative alla
qualità del prodotto (fuori
specifica) le NC “logistiche”
(errata identificazione, errata
quantità, errato packaging,
errori nella documentazione,
ecc.)
Valutare l’efficacia delle
AC/AP avviate dai fornitori
Tener conto dell’efficacia
delle AC/AP nella valutazione
del fornitore

NC Report
(descrizione problema)

Contromisure
immediate
Analisi delle
“cause radice”

AC
Azioni Correttive

AP
Azioni Preventive

Interventi correttivi
sul sistema di
controllo del
prodotto/processo
finalizzati ad impedire
che i difetti arrivino al
cliente

Interventi strutturali
sul prodotto/processo
finalizzati ad impedire
il ripetersi del
problema
PUNTO 8
Migliorare il flusso delle informazioni
nel processso di approvvigionamento
8. Migliorare il flusso delle informazioni nel
processo di approvvigionamento
CLIENTE

Call off

Purchase Oder

Rolling Forecast

Invoice

FORNITORE

ASN – Advanced Shipping Notice

Migliorare sistemi di
identificazione e tracciabilità
dei materiali (es. Bar Code,
RFID, ecc.)

Expediting

Migliorare il livello di
integrazione informatica con i
fornitori (es. EDI – Electronic
Data Interchange, VMI –
Vendor Management Inventory,
ecc.)

Interfaccia
informatica
(EDI, Web EDI,
VMI, ecc.)

Purchase Order confirmation

Migliorare affidabilità ed
efficacia delle previsioni (rolling
forecast)

Expediting

Valutare l’efficacia del flusso
delle informazioni
PUNTO 9
Coinvolgere i fornitori
nella riduzione dei costi
e nello sviluppo dei prodotti
9. Coinvolgere i fornitori nella riduzione dei
costi e nello sviluppo dei prodotti

Puntare ad una politica di
collaborazione con i fornitori
Collaborare nel
miglioramento del processo di
approvvigionamento e nella
riduzione dei costi totali di
acquisto (comakership)
Effettuare attività di Value
Analysis / Cost Analysis con il
fornitore
Incrementare il coinvolgimento
dei fornitori nello sviluppo
prodotto (codesign - early
supplier involvement)
Monitorare le proposte
provenienti dai fornitori

Supplier
Involvement

COMAKERSHIP

CODESIGN

• Collaborazione del
fornitore nella
riduzione dei costi di
acquisto (value
analysis / cost
analysis)

• Partecipazione del
fornitore nel team di
progettazione e
sviluppo nuovi prodotti
(early supplier
involvement)

• Collaborazione del
fornitore nella
riduzione dei costi del
processo (lean
approach)

• Collaborazione del
fornitore nel proporre
modifiche tecniche
nel ciclo di vita del
prodotto

• Monitorare le
proposte di riduzione
costi dei fornitori

• Monitorare le proposte
di modifica e di
miglioramento dei
fornitori
PUNTO 10
Sviluppare i contratti di fornitura
con i fornitori integrati/partner
10. Sviluppare i contratti di fornitura con i
fornitori integrati/partner

Definire tipologie e struttura
dei contratti di fornitura

LIVELLO DI
INTEGRAZIONE
NORMALE

Inserire clausole di garanzia
e/o penali per problemi di
qualità, disservizi,
inadempienze contrattuali

Chiarire regole/procedure
per la gestione operativa
delle forniture (eventuale
riferimento a specifici
capitolati)

ORDINE CHIUSO (condizioni generali
di fornitura
CONVENZIONI

INTEGRATO

CONTRATTI DI PRESTAZIONE O
DI APPALTO DI SERVIZI
CONTRATTI / ACCORDI QUADRO
CONTRATTI / ACCORDI QUADRO

PARTNER

Prevedere premi e
riconoscimenti al
raggiungimeto di obiettivi
specifici di fornitura

FORMA CONTRATTUALE

CONTRATTI DI SVILUPPO /
PARTNERSHIP
CONTRATTI DI OUTSOURCING
CONTRATTI DI GLOBAL SERVICE

• NON CONFORMITA’
DISSERVIZI
INADEMPIENZE

PENALI

• RAGGIUNGIMENTO DI
OBIETTIVI (qualità,
tempi, costi)

INCENTIVI
GRAZIE PER L’ATTENZIONE

M&IT Consulting srl
Via Longhi 14/A - 40128 Bologna
Tel. +39 051 631 37 73 Fax. +39 051 415 42 98
www.mitconsulting.it
info@mitconsulting.it

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Global logistics & manufacturing come realizzare una lean supply chain 20 11-2013

  • 1. Consulenza di Direzione Management Consulting Formazione Manageriale HR & Training COME REALIZZARE UNA «LEAN SUPPLY CHAIN» i 10 punti e gli elementi chiave da considerare Sistemi di Gestione QHSE Systems Sistemi Informativi Information Technology Lazise (VR), 20 Novembre 2013 Ing. Mauro Nolli
  • 2. La necessità di estendere i principi «lean» alla Supply Chain LEAN PRINCIPLES CLIENTE FLUSSO TESO FORNITORE Tier 1 FLUSSO TESO FORNITORE Tier n 1. 2. 3. 4. 5. Value Value Stream Flow Pull Perfection integrare i fornitori e sincronizzare il flusso dei materiali nel proprio processo produttivo LEAN SUPPLY CHAIN MANAGEMENT
  • 3. L’approccio «lean» per la gestione della supply chain Il “Lean Supply Chain Management” è un approccio sistematico per identificare ed eliminare le attività non a valore aggiunto (sprechi) nella catena di fornitura, attraverso lo sviluppo di un flusso di materiali il più possibile sincronizzato con i fabbisogni del cliente e l’attivazione di un processo di miglioramento continuo orientato a raggiungere la perfezione. Value Added Defects Non-Value Added Overproduction Waiting Non-value added processing Transportation Inventory Motion Employees Underutilized
  • 4. I 10 PUNTI E GLI ELEMENTI CHIAVE DA CONSIDERARE PER REALIZZARE UNA “LEAN SUPPLY CHAIN”
  • 5. PUNTO 1 Analizzare la rete di fornitura e classificare i fornitori
  • 6. 1. Analizzare la rete di fornitura e classificare i fornitori Importanza fatturato e sostituibilità saldati e fusioni 12% cnc 13% com. elettrici - elettronici 8% componentistica 14% servizi 6% quadro elett. / imp. Bordo macc. 5% Potere contrattuale lav. Meccaniche 17% carterature e carp. Leg. 4% lubrificazione 0% Struttura e criteri di gestione della rete di fornitura pneumatica 1% progetazione 2% automazione 2% viti e guide a ric. 3% utensileria 3% prestaz. Esterne 4% informatica e telecom. 4% oleodinamica 3% SOSTITUIBILITA’ (n. fornitori alternativi) Livello di integrazione Incidenza sui costi di gestione IMPORTANZA (fatturato €) ALTA BASSA ALTA LEVA STRATEGICI BASSA NON CRITICI COLLO DI BOTTIGLIA
  • 7. 1. Analizzare la rete di fornitura e classificare i fornitori INDICE DI DIPENDENZA = % fatturato del fornitore realizzato con il cliente Importanza fatturato e sostituibilità INDICE DI UTILIZZO = % di fatturato di quella classe merceologica assegnato al fornitore Potere contrattuale Alta Struttura e criteri di gestione della rete di fornitura forza del Media cliente Livello di integrazione Bassa Incidenza sui costi di gestione Bassa Media Alta forza del fornitore
  • 8. 1. Analizzare la rete di fornitura e classificare i fornitori Importanza fatturato e sostituibilità STRUTTURA MULTILIVELLO Elavato numero di fornitori da gestire Potere contrattuale Forte presenza di conto lavoro Struttura e criteri di gestione della rete di fornitura Livello di integrazione Incidenza sui costi di gestione STRUTTURA GERARCHICA Ridotto numero di fornitori da gestire Ridotta presenza di conto lavoro
  • 9. 1. Analizzare la rete di fornitura e classificare i fornitori Importanza fatturato e sostituibilità € Potere contrattuale PARTNER € Struttura e criteri di gestione della rete di fornitura Livello di integrazione Incidenza sui costi di gestione € € INTEGRATI € € € € € NORMALI €
  • 10. 1. Analizzare la rete di fornitura e classificare i fornitori Importanza fatturato e sostituibilità Potere contrattuale Costi diretti di acquisto + Costi di gestione Costi totali di acquisto Struttura e criteri di gestione della rete di fornitura Livello di integrazione Incidenza sui costi di gestione Classe merceologica Costi diretti Costi gestione Costo totale
  • 11. PUNTO 2 Mettere a fuoco i fornitori da integrare in ottica “lean”
  • 12. 2. Mettere a fuoco i fornitori da integrare in ottica «lean» Demand Information, Order Lead Time Focalizzarsi sui fornitori di primo nodo (tier 1) Valutare le caratteristiche della domanda e delle forniture (famiglie produttive/varianti/items, volumi, lead time, frequenza e modalità di consegna, ecc. ) Valutare andamento delle prestazioni (vendor rating) ed individuare i fornitori critici Valutare i fattori critici per la qualità e per il flusso logistico First Tier Suppliers • • • • • Delivery frequency, Batches, Distance, ecc. Final Manufacturer Production Lead Time Capacity Utlization Volume Mix Set up Time Flexibility VENDOR RATING • Quality (PPM, Claims, Rejects, ecc.) • Logistics (On Time Delivery, Inventory Turnover , ecc.) CRITICAL TO QUALITY CRITICAL TO FLOW
  • 13. PUNTO 3 Classificare ABC le forniture e definirne le logiche di programmazione e controllo
  • 14. 3. Classificare ABC le forrniture e definirne le logiche di programmazione e controllo CLASSE Classificazione ABC degli items in relazione ai volumi e frequenza di consegna Condividere con il fornitore le logiche di programmazione e controllo (da formalizzare in specifici capitolati di fornitura) TIPO DI GESTIONE • • Alto valore di impiego Elevata freq. di consegna (max settimanale) • • Bassa freq. di consegna LT prod > LT consegna MRP ROLLING FORECAST CALL OFF • A B Valutazione ed eventuale revisione delle logiche di programmazione e controllo delle forniture CRITERIO Bassa freq. di consegna o forniture occasionali LT prod < LT consegna ORDINE CHIUSO C • FLUSSO TESO KANBAN QUALITA’ LOGISTICA • Specifiche Tecniche • Controlli da effettuare a cura del fornitore • Certificazioni forniture/ dichiarazioni conformità • Politiche di controllo in accettazione e criteri di accettazione e rifiuto • Criteri di passaggio a free-pass • Criteri di gestione delle Non Conformità qualitative • Unità di movimentazione e trasporto (SKU) • Sistemi di identificazione dei materiali/lotti di consegna • Sistemi di programmazione e controllo delle consegne • Modalità di consegna/trasporto • Criteri di gestione delle Non Conformità logistiche
  • 15. PUNTO 4 Condividere indicatori ed obiettivi di miglioramento con i fornitori
  • 16. 4. Condividere indicatori ed obiettivi di miglioramento con i fornitori INDICATORI QUALITA’ INDICATORI LOGISTICI Condividere il sistema di indicatori (vendor rating) Individuare criticità, obiettivi e relativi progetti di miglioramento da avviare presso i fornitori (e presso il cliente) • % forniture in ritardo/anticipo • Ritardo medio delle consegne • LT/tempi di consegna • Indici di rotazione e copertura delle scorte • % forniture non conformi • % pezzi difettosi in accettazione • % ore perse in produzione • % codici in free pass INDICATORI ECONOMICI • Trend Fatturato • Indice di dipendenza • Costi Logistici/NQ • % Cost reduction Fissare tempi di realizzazione e punti di verifica Mettere a punto e condividere il sistema di reporting Logistics Costs (€)
  • 17. PUNTO 5 Supportare i fornitori nel processo di miglioramento
  • 18. 5. Supportare i fornitori nel processo di miglioramento Costituire una task force per il Lean Supply Improvement Effettuare una formazione rivolta ai fornitori su procedure e tecniche di miglioramento Supportare i fornitori nell’introduzione dei principi e delle tecniche lean e nei progetti di lean transformation Lean Supply Team • • • • Acquisti Qualità Logistica Uff. Tecnico TRAINING • Organizzazione, procedure e sistemi di gestione e valutazione dei fornitori • Prodotti e loro applicazioni • Metodologie e tecniche di miglioramento (lean/kaizen tools, ecc.) IMPROVEMENT SUPPORT • Riduzione dei LT di produzione / consegna • Riduzione dei set-up e dei lotti di produzione • Miglioramento della process capability (riduzione scarti nel processo) • Miglioramento della capacità produttiva per le fasi individuate come “colli di bottiglia “ • ecc.
  • 20. 6. Effettuare audit presso i fornitori Scegliere il modello di valutazione dei fornitori Qualifica iniziale (nuovi fornitori): Audit di sistema basati su modelli generali/settoriali riconosciuti a livello internazionale (eventualmente integrati con requisiti specifici) Valutazione periodica (fornitori critici/da integrare): Audit di processo più mirati e basati su modelli messi a punto dal cliente e/o da specifiche organizzazioni settoriali QUALIFICA INIZIALE (Audit di Sistema): finalizzati a valutare nel complesso le capacità del fornitore di soddisfare i requisiti del cliente Modelli di riferimento Generali: • ISO 9001 (qualità) • ISO 14001 (ambiente) • ISO 28001 (sicurezza SC) Settoriali: • ISO TS 16949 (auto) • ISO 22000, BRC/IFS (food) • ecc. VALUTAZIONE PERIODICA (Audit di Processo): finalizzati a valutare l’adeguatezza dei processi operativi e dei sistemi di gestione del fornitore , con riferimento a requisiti specifici del cliente. Modelli di riferimento • VDA 6.3 (Daimler/VW) • PCPA – Process Control Plan Audit (ANFIA) • MMOG/LE – Material Management Operative Guideline (AIAG / Odette) • WCM (Fiat) • ecc.
  • 21. PUNTO 7 Gestire in modo rigoroso le NC e le relative AC/AP
  • 22. 7. Gestire in modo rigoroso le NC e le relative AC/AP Avviare un processo formale di gestione delle NC Integrare le NC relative alla qualità del prodotto (fuori specifica) le NC “logistiche” (errata identificazione, errata quantità, errato packaging, errori nella documentazione, ecc.) Valutare l’efficacia delle AC/AP avviate dai fornitori Tener conto dell’efficacia delle AC/AP nella valutazione del fornitore NC Report (descrizione problema) Contromisure immediate Analisi delle “cause radice” AC Azioni Correttive AP Azioni Preventive Interventi correttivi sul sistema di controllo del prodotto/processo finalizzati ad impedire che i difetti arrivino al cliente Interventi strutturali sul prodotto/processo finalizzati ad impedire il ripetersi del problema
  • 23. PUNTO 8 Migliorare il flusso delle informazioni nel processso di approvvigionamento
  • 24. 8. Migliorare il flusso delle informazioni nel processo di approvvigionamento CLIENTE Call off Purchase Oder Rolling Forecast Invoice FORNITORE ASN – Advanced Shipping Notice Migliorare sistemi di identificazione e tracciabilità dei materiali (es. Bar Code, RFID, ecc.) Expediting Migliorare il livello di integrazione informatica con i fornitori (es. EDI – Electronic Data Interchange, VMI – Vendor Management Inventory, ecc.) Interfaccia informatica (EDI, Web EDI, VMI, ecc.) Purchase Order confirmation Migliorare affidabilità ed efficacia delle previsioni (rolling forecast) Expediting Valutare l’efficacia del flusso delle informazioni
  • 25. PUNTO 9 Coinvolgere i fornitori nella riduzione dei costi e nello sviluppo dei prodotti
  • 26. 9. Coinvolgere i fornitori nella riduzione dei costi e nello sviluppo dei prodotti Puntare ad una politica di collaborazione con i fornitori Collaborare nel miglioramento del processo di approvvigionamento e nella riduzione dei costi totali di acquisto (comakership) Effettuare attività di Value Analysis / Cost Analysis con il fornitore Incrementare il coinvolgimento dei fornitori nello sviluppo prodotto (codesign - early supplier involvement) Monitorare le proposte provenienti dai fornitori Supplier Involvement COMAKERSHIP CODESIGN • Collaborazione del fornitore nella riduzione dei costi di acquisto (value analysis / cost analysis) • Partecipazione del fornitore nel team di progettazione e sviluppo nuovi prodotti (early supplier involvement) • Collaborazione del fornitore nella riduzione dei costi del processo (lean approach) • Collaborazione del fornitore nel proporre modifiche tecniche nel ciclo di vita del prodotto • Monitorare le proposte di riduzione costi dei fornitori • Monitorare le proposte di modifica e di miglioramento dei fornitori
  • 27. PUNTO 10 Sviluppare i contratti di fornitura con i fornitori integrati/partner
  • 28. 10. Sviluppare i contratti di fornitura con i fornitori integrati/partner Definire tipologie e struttura dei contratti di fornitura LIVELLO DI INTEGRAZIONE NORMALE Inserire clausole di garanzia e/o penali per problemi di qualità, disservizi, inadempienze contrattuali Chiarire regole/procedure per la gestione operativa delle forniture (eventuale riferimento a specifici capitolati) ORDINE CHIUSO (condizioni generali di fornitura CONVENZIONI INTEGRATO CONTRATTI DI PRESTAZIONE O DI APPALTO DI SERVIZI CONTRATTI / ACCORDI QUADRO CONTRATTI / ACCORDI QUADRO PARTNER Prevedere premi e riconoscimenti al raggiungimeto di obiettivi specifici di fornitura FORMA CONTRATTUALE CONTRATTI DI SVILUPPO / PARTNERSHIP CONTRATTI DI OUTSOURCING CONTRATTI DI GLOBAL SERVICE • NON CONFORMITA’ DISSERVIZI INADEMPIENZE PENALI • RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVI (qualità, tempi, costi) INCENTIVI
  • 29. GRAZIE PER L’ATTENZIONE M&IT Consulting srl Via Longhi 14/A - 40128 Bologna Tel. +39 051 631 37 73 Fax. +39 051 415 42 98 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it