(ISM315) How to Quantify TCO & Increase Business Value Gains Using AWSAmazon Web Services
"Do you need to develop a business case for moving to cloud or communicate business value of your investment in AWS? This session introduces you to methods and tools to help you calculate total cost of ownership (TCO) and evaluate your business value gains from AWS.
In this session, you learn how to measure TCO and business value, and communicate a business case to organizations such as finance and procurement. You compare the costs of running your own IT infrastructure on-premises vs. on AWS and quantify intangible benefits. You also learn about resources available from AWS to help you engage in business value conversations with your organization’s leaders and what contact is available to you for further evaluation. "
A presentation which explores contemporary Japanese culture. Includes working notes rather than a transcript. There is a resource list at the end. Enjoy.
Cesare Del Moro, Strumenti informatici e telematici nella giustizia civileAndrea Rossetti
Le slides seminario di Casare del Moro: *Strumenti informatici e telematici nella giustizia civile* per il corso di Informatica giuridica alla Statale a.a. 2008/2009
Badlands - Cathedral Gorge Case Study Alan Doherty
Not a "stand up" presentation - more a revision narrative or maybe a homework exercise. A new location to stimulate the kids' interest.
Anyway, download and disaggregate as you wish. Enjoy.
(ISM315) How to Quantify TCO & Increase Business Value Gains Using AWSAmazon Web Services
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In this session, you learn how to measure TCO and business value, and communicate a business case to organizations such as finance and procurement. You compare the costs of running your own IT infrastructure on-premises vs. on AWS and quantify intangible benefits. You also learn about resources available from AWS to help you engage in business value conversations with your organization’s leaders and what contact is available to you for further evaluation. "
A presentation which explores contemporary Japanese culture. Includes working notes rather than a transcript. There is a resource list at the end. Enjoy.
Cesare Del Moro, Strumenti informatici e telematici nella giustizia civileAndrea Rossetti
Le slides seminario di Casare del Moro: *Strumenti informatici e telematici nella giustizia civile* per il corso di Informatica giuridica alla Statale a.a. 2008/2009
Badlands - Cathedral Gorge Case Study Alan Doherty
Not a "stand up" presentation - more a revision narrative or maybe a homework exercise. A new location to stimulate the kids' interest.
Anyway, download and disaggregate as you wish. Enjoy.
Dispense didattiche del corso di Filosofia Morale del Prof. Guido Traversa.universitaeuropeadiroma
Le dispense del Prof. Traversa contengono estratti del suo volume "Metafisica degli accidenti. Dalla logica alla spiritualità: il tessuto delle cose", utilizzati nel corso di Filosofia Morale (M-FIL/03) dell'Università Europea di Roma.
Guido Traversa è Professore Associato di Filosofia morale (M-FIL/03) presso il nostro Ateneo.
Ulixe. Il lungo cammino delle idee tra arte, scienza e filosofia.Fausto Intilla
Solo in tempi assai recenti (storia contemporanea) si è riscoperto — poiché già noto in tempi antichi, quando ogni ambito della sfera umana si inseriva in uno stesso disegno, percepito da tutti con un profondo “senso del divino”; ovvero prima dell’era cartesiana — il sublime nesso tra tutte le cose presenti nel grande regno della realtà, che ci consente di visualizzare meglio ogni sottile collegamento tra tutto ciò che siamo sempre stati abituati a scindere, a suddividere in compartimenti stagni, ai quali abbiamo dato il nome di Arte, Scienza e Filosofia. Il tentativo di quest’opera, è dunque quello di esporre alcuni punti di partenza dai quali, seguendo percorsi diversi, si arrivi a un unico obiettivo: intravedere l’immagine di una realtà unitaria, dove tutto il sapere e l’operato umano, rivelino (seppure in termini metafisici ed astratti) la loro sottile interdipendenza con la natura dei nostri stessi sensi (filtri irremovibili e dai benèfici risvolti di stampo darwiniano), istinti ed emozioni.
Richard Dawkins ha osservato: sembra che il nostro
cervello sia stato specificamente progettato
per fraintendere il darwinismo e che l’ipotesi
di una mente creatrice o organizzatrice sia per l’uomo
più attraente e naturale. Lo stesso Charles Darwin era rimasto colpito dall’efficacia comunicativa o persuasiva
delle spiegazioni finalistiche. Gli esseri umani infatti amano le spiegazioni basate sulle intenzioni diventando vere “macchine per credenze”. e i neurologi ora pensano che lo stesso
meccanismo evolutivo che ha plasmato il nostro cervello ci abbia messo lo zampino!
Bortoletti, Criminalità, insicurezza e tautologia della paura, Università di...Maurizio Bortoletti
Le risposte date a questi problemi, invece, sono state le più diverse, e, spesso, hanno ricalcato o risentito delle idee correnti, degli stereotipi e dei luoghi comuni, in un naturale movimento ondivago, tipico di quel “gioco dell’oca” sul quale spesso indulgono a muoversi l’apparato repressivo ed il Legislatore: con una stretta – e tre “passi” in avanti - dopo ogni recrudescenza o al manifestarsi dell’emergenza che aumenta la preoccupazione popolare e l’allargamento delle maglie di difesa sociale – con due “passi” indietro – dopo ogni momento di relativa tranquillità.
Tratto da:
• M. BORTOLETTI, La sicurezza tra governance nazionale e governance locale, in F. Mignella Calvosa (a cura di), Le scienze dell'amministrazione nella società italiana. La formazione per la governance del paese, Giappichelli, Torino, 2009.
• M. BORTOLETTI, L’insicurezza quotidiana. Diritto alla sicurezza e paura della criminalità, CUEM, Milano, 2008.
• M. BORTOLETTI, Paura, Criminalità, Insicurezza. Un viaggio nell’Italia alla ricerca della soluzione, Rubbettino, Soveria M., 2005.
This is a chapter of a book on gender studies edited by L. Veronesi, V. Chizzola and F. Alfieri: Generi e Saperi, Fondazione Bruno Kessler Press, Trento, Italy, 2012. All rights reserved.
ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.Fausto Intilla
Sintesi del libro:
Con questa miscellanea di pensieri (aforismi e riflessioni) ad alto “potenziale soggettivo” (atti a svelare il “lato umano” dell’autore), al lettore, viene lasciata la libertà di sfogliare il libro in qualsiasi punto ed iniziare a leggere ciò che desidera; senza il timore di perdere quel classico “filo logico conduttore” che lega solitamente l’inizio e la fine di ogni libro (caratteristica letteraria volutamente omessa in quest’opera). L’autore, lungi dalla presunzione di voler impartire qualche “lezione di vita” ai lettori più “esigenti”, affida questi suoi pensieri a tutti coloro che vorranno aprire le proprie menti verso una migliore conoscenza di sé stessi e del mondo in cui viviamo, non attraverso le sue idee e considerazioni personali, ma attraverso ciò che essi stessi saranno in grado di cogliere ed elaborare con il proprio intelletto e le proprie capacità associative, tra gli innumerevoli spunti di riflessione presenti in quest’opera. Il testo è piuttosto scorrevole e non richiede particolari conoscenze tecnico-scientifiche nel campo della fisica o della chimica (prerogativa invece essenziale per tutti gli altri libri finora pubblicati dallo stesso autore). Immagine di copertina: “Sostanzialità Eterna”, olio su tela, 60cm x 80cm, 1988, di Fausto Intilla.
“La gioia non può rivelare la sincerità di un sentimento reciproco, mentre la sofferenza sì. Forse ogni verità esige un sacrificio interiore involontario, irrazionale, incondizionato, per essere espressa in modo gratuito, verso chi non ci ha mai chiesto nulla”. F.I.
Presentazione in 33 slides che tratta dell'illuminismo da un punto di vista generale e filosofico. Sono presenti testi, link, immagini. Utile per la didattica.
Similar to Gianluigi Viscusi, Libertà e pluralismo dei valori II (20)
Rossetti-Silvi, Ontologia sociale del documento giuridicoAndrea Rossetti
INFORMATICA GIURIDICA E DIRITTO DELL'INFORMATICA: ESPERIENZE NAZIONALI ED EUROPEE ALL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL'INSUBRIA
venerdì 3 ottobre a partire dalle 9.30 presso l’Aula Magna dell’Università in Via Sant’Abbondio a Como.
Durante la giornata, dopo i saluti del Rettore dell’Università degli Studi dell’Insubria, Alberto Coen Porisini, e di Laura Castelvetri, direttore del Dipartimento di Diritto, Economia e Culture, si svolgeranno gli interventi di Gianni Penzo Doria, direttore generale dell’Università degli Studi dell'Insubria e, tra l’altro, esperto di diplomatica del documento digitale e responsabile scientifico del progetto “UniDOC”; Filippo Pappalardo, referente del Processo Telematico di Milano - Unione Lombarda Ordini Forensi; Andrea Orlandoni, referente del Processo Telematico di Como - Unione Lombarda Ordini Forensi; Francesca Ferrari, ricercatrice di diritto processuale civile all’Università degli Studi dell’Insubria; Andrea Rossetti, professore associato di Filosofia del Diritto all’Università̀ degli Studi Milano Bicocca; Marco Silvi, docente di
Alessio Pennasilico, Cybercrime e cybersecurityAndrea Rossetti
Primo incontro del ciclo: Cybercrime, Digital Evidence e Digital Forensics - webminario organizzato da Giuseppe Vaciago per la cattedra di Informatica giuridica della Bicocca.
Francesca Bosco, Cybercrime e cybersecurity. Profili internazionaliAndrea Rossetti
Primo incontro del ciclo: Cybercrime, Digital Evidence e Digital Forensics - webminario organizzato da Giuseppe Vaciago per la cattedra di Informatica giuridica della Bicocca.
3. Agenda
• Due concetti di libertà
• Determinismo e libero arbitrio
• Pluralismo dei valori
4. Agenda
• Due concetti di libertà
• Determinismo e libero arbitrio
• Pluralismo dei valori
5. Bibliografia
• Berlin, I. (1954,1969, 1997) Historical
Inevitability in Hardy, H. (ed.) Liberty, Oxford
University Press, 2002 (L’inevitabilità storica in
Libertà, edizione italiana a cura di Mario
Ricciardi, Feltrinelli, Milano, 2010, pp. 97-168)
• Berlin, I. (1969) From Hope and Fear Set Free in
Hardy, H. (ed.) Liberty, Oxford University
Press, 2002 (Da Speranza e paura
liberati, edizione italiana a cura di Mario
Ricciardi, Feltrinelli, Milano, 2010, pp. 259-286)
6. Intenzioni
• “A questo tipo di interpretazione in termini di scopi e caratteri
individuali si contrappone un’intera famiglia di dottrine (cui il
progresso delle scienze naturali conferisce un prestigio sempre
maggiore) per le quali qualsiasi spiegazione in termini di
intenzioni umane deriva da una mescolanza di vanità e
ignoranza ostinata” (p. 101)
• “Queste dottrine riposano sul postulato che sia un’illusione
credere nell’importanza delle motivazioni umane; che il
comportamento degli uomini sia quello che è per cause che in
larga misura sfuggono al controllo individuale” (p. 101)
7. Individui
• “Gli individui rimangono ‘astratti’ proprio perché sono semplici
‘elementi’, ‘aspetti’ o ‘momenti’ costruiti con un’artificiosa astrazione per
scopi ad hoc e sono, letteralmente, privi di realtà…al di fuori degli interi di
cui fanno parte, più o meno come il colore, la forma o il valore di una cosa
sono ‘elementi’, ‘attributi’, ‘modi’ o ‘aspetti’ di un oggetto concreto, isolati
per convenienza e pensati come esistenti indipendentemente, in sé, solo a
causa di una debolezza dell’intelletto analizzante” (p.102)
• “I nostri valori – ciò che noi consideriamo buono o cattivo, importante o
banale, giusto o sbagliato, nobile o spregevole – sono condizionati dal
posto che occupiamo nel disegno complessivo lungo questa scala in
continuo movimento” (p.105)
8. Teleologismo
• “L’idea che la storia obbedisca a leggi naturali o soprannaturali, che
ogni evento nella vita dell’uomo sia un elemento di un disegno
necessario ha profonde origini metafisiche, e l’infatuazione per le
scienze naturali alimenta questa tendenza ma non ne è l’unica fonte,
e neppure quella principale” (p.107)
• “Il teleologismo ha molte versioni, ma la cosa comune a tutte è la
convinzione che gli uomini, anzi tutte le creature viventi e forse
anche gli oggetti inanimati, non siano semplicemente quello che
sono ma abbiano delle funzioni e degli scopi…imposti loro da un
creatore…oppure sono, per così dire, interni a chi li possiede, per cui
ogni creatura ha una sua ‘natura’” (p.107)
• “La teleologia non è una teoria o un’ipotesi, ma una categoria o un
quadro di riferimento sulla cui base viene concepita e descritta – o
dovrebbe esserlo – ogni cosa” (pp. 108-109
9. Forme di fede
• “Le marionette possono essere consapevoli del
processo inevitabile in cui recitano la propria parte ed
essere felici di identificarsi cin esso; ma il processo
resta inevitabile e loro restano marionette” (p.110)
• “Un fallimento totale è escluso a priori, perché a un
livello ‘più profondo’ qualunque processo culmina in un
successo” (p.110)
• “La teleologia è una forma di fede non confermabile né
confutabile da parte di nessun tipo di esperienza; i
concetti di dato osservativo, prova, probabilità e via
dicendo sono del tutto inapplicabili nel suo caso”
(p.110)
10. Tutto è misurabile
• “Infatti, se le leggi sono state stabilite
correttamente, descrivere una cosa significa, in
realtà, affermare che non avrebbe potuto
accadere diversamente” (p.112)
• “Il progresso della conoscenza porta
costantemente nuove aree di esperienza sotto il
dominio di leggi che rendono possibili inferenza e
predizioni sistematiche” (p.113)
• “Più conosciamo e più l’area della libertà
umana, e di conseguenza della responsabilità, si
restringe” (p.113)
11. Determinismo
• “Le diverse varianti di questi atteggiamenti
implicano, come tutte le forme di determinismo
autentico, l’eliminazione del concetto di responsabilità
individuale” (p.118)
• “L’ammirazione o il disprezzo per questa o quella
persona può sicuramente sopravvivere, ma diventa
simile a un giudizio estetico” (p.119)
• “Questi uomini erano quello che erano, e così è per
noi…Il loro comportamento può essere spiegato nei
termini di qualsiasi categoria fondamentale che riduca
la storia a una scienza naturale, oppure a uno schema
metafisico o teologico” (p.120)
12. Esperienza
• “La mia tesi è che cercare seriamente di adattare i nostri
pensieri e le nostre parole all’ipotesi del determinismo sia
un’impresa tremenda per come stanno le cose oggi e per
come sono sempre state nel corso della storia conosciuta”
(p.126)
• “La questione di che cosa determinati agenti possano o non
possano fare è di natura empirica, e la sua soluzione
corretta deve fare appello…all’esperienza” (nota 14, p.126)
• “E poiché la storia non è una scienza deduttiva (e persino la
sociologia diventa sempre meno comprensibile quando
perde il contatto con i propri fondamenti empirici), tali
ipotesi, in quanto modelli astratti, puri e privi di
applicazione, saranno di scarsa utilità per chi studia gli
uomini e il modo in cui vivono” (p.127)
13. Frontiera
• “Il senso della nostra libertà e indipendenza, la nostra fiducia nell’esistenza
di un’area, per quanto piccola, nella quale possiamo scegliere di agire
come vogliamo, ci abbandona: al loro posto ci viene data l’idea di
appartenere a un sistema bene ordinato in cui ognuno ha una posizione
unica, consacrata a lui soltanto” (p.131)
• Dove va tracciata la frontiera tra libertà e leggi causali?
• La spiegazione di ogni azione umana viene trasferita su
forze impersonali
• Comprendere tutto significa rendersi conto che nulla
potrebbe essere diverso da come è.
• Sensi di colpa, ingiustizia, deformità, resistenza o condanne
sono indizio di cecità, fraintendimento, aberrazione
soggettiva, incapacità di “connettere”.
14. Conoscenza (troppa) e perdono
• “Più conosciamo e più siamo sollevati dal peso
della scelta; perdoniamo gli altri per ciò che non
possono non essere e perciò stesso perdoniamo
noi stessi” (p.134)
• “La libertà implica notoriamente la responsabilità
e per molti perdere il fardello di entrambe non
con un ignobile atto di resa, ma grazie al coraggio
di contemplare con spirito sereno le cose quali
devono essere, è fonte di ben accetto sollievo”
(p.134)
15. Conoscenza (troppo poca) e perdono
• Nulla è assoluto, le regole morali variano in
relazione alla distribuzione del potere
• Il numero dei fattori che influenzano la vita è
molto grande e ne conosciamo pochissimi
• Cercare di cambiare radicalmente le cose sulla
base delle nostre conoscenze è irrealistico o
assurdo
• La nostra conoscenza non è mai sufficiente a
consentirci di attribuire responsabilità.