Giornate sull'innovazione sociale, breve intervento sulla co-progettazione dei servizi pubblici per la regione Umbria.
Villa Umbra, scuola umbra amministrazione pubblica, Perugia 12 aprile 2017
Barbara Bertoni - Marcella Manni | Learning to createDonne Digitali
Che cosa significa pensiero creativo? E lavoro creativo? La creatività è qualcosa che si può legare in modo specifico a una competenza professionale? La rete offre un ampio ventaglio di opportunità per chi vuole perfezionarsi, acquisire nuove competenze o seguire un interesse specifico, in particolare rispetto alla cultura visiva e alle immagini. Una mappa di risorse e strumenti aiuterà ad orientarci.
Donne Digitali 2016
Giornate sull'innovazione sociale, breve intervento sulla co-progettazione dei servizi pubblici per la regione Umbria.
Villa Umbra, scuola umbra amministrazione pubblica, Perugia 12 aprile 2017
Barbara Bertoni - Marcella Manni | Learning to createDonne Digitali
Che cosa significa pensiero creativo? E lavoro creativo? La creatività è qualcosa che si può legare in modo specifico a una competenza professionale? La rete offre un ampio ventaglio di opportunità per chi vuole perfezionarsi, acquisire nuove competenze o seguire un interesse specifico, in particolare rispetto alla cultura visiva e alle immagini. Una mappa di risorse e strumenti aiuterà ad orientarci.
Donne Digitali 2016
Design for All & New technology - 21 Gennaio 2015 @ Opendot
Design for All è il design per la diversità umana, l'inclusione sociale e l'uguaglianza. Perché Design for All? Target, opportunità e vantaggi. Le nuove tecnologie. Opportunità per un presente che guarda al futuro.
Remote control - Workshop
29 gennaio h 18.00-22.00
30 gennaio h 18.00-22.00
31 gennaio h 10.00-19.00
Si entrerà nel processo di progettazione Design for All e nel tema del telecomando imparando a progettare in maniera inclusiva secondo precise linee guida. Si utilizzerà la piattaforma di Arduino perché rende possibile l’attivazione di attuatori e la lettura di sensori comunemente utilizzati nei sistemi di comando a distanza.
Verrà affrontato l'hacking, ovvero la modifica di un oggetto esistente (nello specifico un telecomando), per controllarlo tramite un'interfaccia costruita ad hoc. Si passerà poi alla progettazione e rivisitazione dell’oggetto telecomando.
Proposta per il tema da trattare allo IUAVCamp 2011: COHOUSING: una nuova frontiera dell'abitare collettivo con lo scopo di ritrovare una socialità ormai perduta condividendo servizi , risorse e spazi con altre persone scelte, ripristinando l’idea perduta di vicinato. Il sito web cohousing.it organizza eventi conoscitivi in varie località per promuovere questo nuovo stile di vita che riprende però un concetto antico, insito nell’uomo. Attraverso cohousing.it è possibile visualizzare progetti di comunità residenziali che coabitano, il sito mette a disposizione un luogo di conoscenza per questa realtà d’avanguardia. I progetti sono realizzati tenendo conto dell’eco sostenibilità degli interventi grazie anche ad una preventiva ricerca delle aree edificabili più idonee e del design degli spazi e servizi comuni al loro arredo e corredo.
Design for All è il design per la diversità umana, l’inclusione sociale e l’uguaglianza. La pratica del Design for All fa uso cosciente dell’analisi dei bisogni e delle aspirazioni umane ed esige il coinvolgimento degli utenti finali in ogni fase del processo progettuale.
https://forall.rodighiero.design
Design & Impatto: progettare in scarsità di risorseVincenzo Di Maria
Webinar per "Attiviamo energie positive!" del 20.04.2020
Oltre l’emergenza verso nuove progettualità.
Un ciclo di formazione e webinar gratuiti.
Condividiamo competenze e saperi per costruire nuove relazioni e progettare insieme il futuro
DoLab Ecosystem - Intervento di Futura Pagano al Mashable Social Media Day 2015LVenture Group
Non siamo una semplice scuola. Siamo quello che amiamo definire un “ecosistema digitale“.
Creiamo circoli virtuosi che partono dalla formazione, passando per il networking, e poi arrivano al lavoro. Vogliamo formare e, allo stesso tempo, essere un punto di raccordo tra professionisti e aziende.
Missione impossibile? Noi crediamo di no, anche perché dal 2013 ci impegniamo ogni giorno per riuscirci, con etica e serietà. Le 700 persone, in aula e in azienda, che hanno già fatto i nostri corsi sono il nostro feedback positivo e la vera spinta per continuare.
Fai-da-te digitale: Barriere legali e normative alla sua diffusione su larga ...Marco Fioretti
L’attuale quadro legislativo e normativo europeo NON è affatto favorevole ai makers, o compatibile con la loro filosofia, perché è concepito, e rafforza, la rigida e totale separazione tra (grandi) aziende produttive da un lato, e meri consumatori dall’altro.
Questa è l'introduzione a un incontro in cui sono state presentate e discusse insieme a tutti i partecipanti alcune delle maggiori sfide legislative/normative che attenderanno i maker nei prossimi anni
Globalizzazione dal basso delle reti collaborative: caratteristiche principal...Marco Fioretti
Riflessioni sul perchè le pubbliche amministrazioni locali dovrebbero stimolare la formazione di imprese, cooperative e altre organizzazioni che creino e gestiscano Beni Comuni, e su cosa dovrebbero fare per garantirne la sostenibilità nel lungo periodo, con esempi dalle attività del Free Knowledge Institute a Barcellona
Da STEM a STE/A/M - (come l'arte influenza l'innovazione) Gianfranco Pulitano
Viviamo in un'epoca di scoperte tecnologiche, di interazioni digitali, di un mercato del lavoro alla costante ricerca di
figure formate in ambito scientifico-tecnologico e per questo, in didattica, da qualche anno si parla di STEM
escludendo la disciplina "arte". Ma una formazione artistica può contribuire a formare una professionalità completa?
Scopriremo durante il webinar come anche la A di arte è entrata a far parte dell’acronimo…
2013 Annual Genio Italiano /// Artigiani della creatività!Tunnel Studios
Luca Bergo e Federico Gualtieri,
Fondatori e direttori di Tunnel Studios sono convinti che in un mondo che sta sempre più cambiando grazie
al digitale, debba essere la tecnica ad adattarsi alla creatività e non viceversa. Una creatività curata artigianalmente
nei dettagli e che riesca a fornire un valore aggiunto ai consumatori e alle aziende.
La scoperta del sito Youblisher rappresentò per CADZINE una vera e propria svolta: finalmente potevamo dare al nostro piccolo progetto editoriale una veste grafica dignitosa e realistica vicina all'impaginazione delle riviste tradizionali. Rispetto alla presentazione on line del numero 0, che costringeva ad utilizzare solo l’editor di testo interno al documento multimediale, adesso si poteva elaborare il master della rivista tramite un software di desktop publishing (come ad esempio Scribus, MS Publisher, ecc.) per poi salvarlo in una copia con estensione PDF da caricare sui lontanissimi server di Youblisher ove sarebbe stato elaborato in versione sfogliabile. Eravamo galvanizzati da questa novità e ci gettammo a capofitto nella stesura del numero di prova che decidemmo di siglare come 0.1. Finalmente anche l'intervista del nostro primo e coraggioso ospite, Fabrizio Pieri, aveva una sistemazione decente! Solo in seguito ci saremo resi conto che bisognava cambiare “editore”: troppa lentezza nel caricamento e tanta, troppa pubblicità, non nostra, associata alla rivista… Così, poco tempo dopo, passammo a Calamèo.
Design for All & New technology - 21 Gennaio 2015 @ Opendot
Design for All è il design per la diversità umana, l'inclusione sociale e l'uguaglianza. Perché Design for All? Target, opportunità e vantaggi. Le nuove tecnologie. Opportunità per un presente che guarda al futuro.
Remote control - Workshop
29 gennaio h 18.00-22.00
30 gennaio h 18.00-22.00
31 gennaio h 10.00-19.00
Si entrerà nel processo di progettazione Design for All e nel tema del telecomando imparando a progettare in maniera inclusiva secondo precise linee guida. Si utilizzerà la piattaforma di Arduino perché rende possibile l’attivazione di attuatori e la lettura di sensori comunemente utilizzati nei sistemi di comando a distanza.
Verrà affrontato l'hacking, ovvero la modifica di un oggetto esistente (nello specifico un telecomando), per controllarlo tramite un'interfaccia costruita ad hoc. Si passerà poi alla progettazione e rivisitazione dell’oggetto telecomando.
Proposta per il tema da trattare allo IUAVCamp 2011: COHOUSING: una nuova frontiera dell'abitare collettivo con lo scopo di ritrovare una socialità ormai perduta condividendo servizi , risorse e spazi con altre persone scelte, ripristinando l’idea perduta di vicinato. Il sito web cohousing.it organizza eventi conoscitivi in varie località per promuovere questo nuovo stile di vita che riprende però un concetto antico, insito nell’uomo. Attraverso cohousing.it è possibile visualizzare progetti di comunità residenziali che coabitano, il sito mette a disposizione un luogo di conoscenza per questa realtà d’avanguardia. I progetti sono realizzati tenendo conto dell’eco sostenibilità degli interventi grazie anche ad una preventiva ricerca delle aree edificabili più idonee e del design degli spazi e servizi comuni al loro arredo e corredo.
Design for All è il design per la diversità umana, l’inclusione sociale e l’uguaglianza. La pratica del Design for All fa uso cosciente dell’analisi dei bisogni e delle aspirazioni umane ed esige il coinvolgimento degli utenti finali in ogni fase del processo progettuale.
https://forall.rodighiero.design
Design & Impatto: progettare in scarsità di risorseVincenzo Di Maria
Webinar per "Attiviamo energie positive!" del 20.04.2020
Oltre l’emergenza verso nuove progettualità.
Un ciclo di formazione e webinar gratuiti.
Condividiamo competenze e saperi per costruire nuove relazioni e progettare insieme il futuro
DoLab Ecosystem - Intervento di Futura Pagano al Mashable Social Media Day 2015LVenture Group
Non siamo una semplice scuola. Siamo quello che amiamo definire un “ecosistema digitale“.
Creiamo circoli virtuosi che partono dalla formazione, passando per il networking, e poi arrivano al lavoro. Vogliamo formare e, allo stesso tempo, essere un punto di raccordo tra professionisti e aziende.
Missione impossibile? Noi crediamo di no, anche perché dal 2013 ci impegniamo ogni giorno per riuscirci, con etica e serietà. Le 700 persone, in aula e in azienda, che hanno già fatto i nostri corsi sono il nostro feedback positivo e la vera spinta per continuare.
Fai-da-te digitale: Barriere legali e normative alla sua diffusione su larga ...Marco Fioretti
L’attuale quadro legislativo e normativo europeo NON è affatto favorevole ai makers, o compatibile con la loro filosofia, perché è concepito, e rafforza, la rigida e totale separazione tra (grandi) aziende produttive da un lato, e meri consumatori dall’altro.
Questa è l'introduzione a un incontro in cui sono state presentate e discusse insieme a tutti i partecipanti alcune delle maggiori sfide legislative/normative che attenderanno i maker nei prossimi anni
Globalizzazione dal basso delle reti collaborative: caratteristiche principal...Marco Fioretti
Riflessioni sul perchè le pubbliche amministrazioni locali dovrebbero stimolare la formazione di imprese, cooperative e altre organizzazioni che creino e gestiscano Beni Comuni, e su cosa dovrebbero fare per garantirne la sostenibilità nel lungo periodo, con esempi dalle attività del Free Knowledge Institute a Barcellona
Da STEM a STE/A/M - (come l'arte influenza l'innovazione) Gianfranco Pulitano
Viviamo in un'epoca di scoperte tecnologiche, di interazioni digitali, di un mercato del lavoro alla costante ricerca di
figure formate in ambito scientifico-tecnologico e per questo, in didattica, da qualche anno si parla di STEM
escludendo la disciplina "arte". Ma una formazione artistica può contribuire a formare una professionalità completa?
Scopriremo durante il webinar come anche la A di arte è entrata a far parte dell’acronimo…
2013 Annual Genio Italiano /// Artigiani della creatività!Tunnel Studios
Luca Bergo e Federico Gualtieri,
Fondatori e direttori di Tunnel Studios sono convinti che in un mondo che sta sempre più cambiando grazie
al digitale, debba essere la tecnica ad adattarsi alla creatività e non viceversa. Una creatività curata artigianalmente
nei dettagli e che riesca a fornire un valore aggiunto ai consumatori e alle aziende.
La scoperta del sito Youblisher rappresentò per CADZINE una vera e propria svolta: finalmente potevamo dare al nostro piccolo progetto editoriale una veste grafica dignitosa e realistica vicina all'impaginazione delle riviste tradizionali. Rispetto alla presentazione on line del numero 0, che costringeva ad utilizzare solo l’editor di testo interno al documento multimediale, adesso si poteva elaborare il master della rivista tramite un software di desktop publishing (come ad esempio Scribus, MS Publisher, ecc.) per poi salvarlo in una copia con estensione PDF da caricare sui lontanissimi server di Youblisher ove sarebbe stato elaborato in versione sfogliabile. Eravamo galvanizzati da questa novità e ci gettammo a capofitto nella stesura del numero di prova che decidemmo di siglare come 0.1. Finalmente anche l'intervista del nostro primo e coraggioso ospite, Fabrizio Pieri, aveva una sistemazione decente! Solo in seguito ci saremo resi conto che bisognava cambiare “editore”: troppa lentezza nel caricamento e tanta, troppa pubblicità, non nostra, associata alla rivista… Così, poco tempo dopo, passammo a Calamèo.
A study about applying Web 2.0 to traditional media like newspapers and magazine, with a gallery of existing examples. In italian, english version avail. on request
Se da una parte i maker sono raccontati come l'avanguardia del rapporto tra creatività e produzione, dall'altra sembrano esclusi dalle grandi manovre dell'Industria 4.0 e della Digital Transformation.
Come possono i maker dialogare con il mondo delle imprese? Quali competenze dovranno avere? Esisterà una professione maker?
In questo webinar Stefano Schiavo, founder di Sharazad e Lino's & Co, autore del libro #Maker, racconta:
- la prospettiva aziendale sul mondo maker
- le 3 skill del maker che dialoga con le imprese
- le 5 regole per il futuro della professione maker
Dentro la rivoluzione: innovazione design-driven e nuovi scenari della manifa...Andrea Cattabriga
Cosa sta succedendo all’economia globale e perché la marginalizzazione dei costi di produzione ci offre una lezione importante. Le nuove sfide tecnologiche sono già qui e stanno cambiando tutto. Come sfruttarle per non rimanere fuori dai nuovi sistemi della produzione e della distribuzione. Perché l’approccio del design sta diventando il nuovo mantra. Come si fa ad innovare, qual è il ruolo del designer in tutto questo? Nuove opportunità, piattaforme e la filiera analogico-digitale.
Perché dobbiamo ripensare l’approccio alla manifattura? Quali sono i segnali e le forze che ci obbligano ad un cambio di paradigma? Designer, makers, artigiani: figure in sovrapposizione, competenze interscambiabili, necessità di ibridare con un pensiero che coinvolge visione, economia, design strategico e un utilizzo delle tecnologie di comunicazione, distribuzione e relazione costruendo filiere personalizzate , proprio come i bisogni delle persone.
Al termine della conferenza verranno prese le adesioni per il workshop a cura di Slow/d "Dal problema alla distribuzione, Design per le nuove filiere"; l'obiettivo del workshop è quello di coinvolgere gli studenti in un'esperienza di progettazione.
**WHAT'S ABOUT DESIGN**
Dal 3 febbraio all’8 aprile, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Indagine su nuovi posizionamenti, tracciati operativi e tendenze nell'ambito del design in atto, con intento di mapparne i percorsi emergenti e aprire nuove prospettive di ricerca e di operatività e dare testimonianza della complessa e sfaccettata evoluzione del design “prossimo venturo” attraverso la voce di designer, imprenditori, aziende impegnati nell’attivare processi di innovazione nel design italiano.
Design inclusivo: da finalità a metodologia. Tra Victor Papanek, Lucio Stanca...Manuele Forcucci
Con il suo libro del 1970 “Design for The Real World” il designer statunitense Victor Papanek è stato il primo a porre il tema etico della responsabilità sociale e civile dei designer in un mondo in cui si progettava seguendo principalmente canoni di estetica e di ergonomia.
La Legge n.4 del 01/2004 meglio conosciuta come Legge Stanca è stata la disposizione legislativa che ha di fatto favorito l’accesso agli strumenti e ai servizi informatici alle persone con disabilità in Italia.
Nel gennaio 2020, il popolare cantante Immanuel Casto, in un passaggio di un lungo e ri-condiviso post su Facebook dichiara:
“L’inclusività, un valore per cui tutti dovremmo batterci, non rappresenta una finalità, bensì una metodologia”.
Cosa mette in relazione questi tre fatti e questi tre personaggi apparentemente lontanissimi tra loro?
Nel 2018, con il progetto di re-design del sito dell’Aeroporto di Bologna, ci siamo trovati per la prima volta in Tangible a fronteggiare i requisiti di accessibilità di un servizio online di pubblica utilità.
Durante la progettazione e lo sviluppo del sito abbiamo deciso di approcciare le disposizioni in materia di legge non solo da un punto di vista tecnico, ma abbiamo voluto alzare l’asticella verso un approccio sistemico che considerasse l’inclusività non solo come ottemperanza ad una legge ma come un processo condiviso di formazione dei principi etici del team.
In questo talk vedremo come questo progetto sia stato un’opportunità per il team:
- di approcciare al design in maniera inclusiva per tutto il ciclo di vita del progetto: dalla ricerca con le persone alla progettazione, passando per lo sviluppo front-end e la definizione del linguaggio visivo, facendo lavorare tutti questi aspetti nel raggiungimento di criteri misurabili di accessibilità
- di invertire l’approccio di tutto il team Tangible al design inclusivo da finalità a metodologia (cfr. Casto) agendo su:
• Conoscenza condivisa dei temi di accessibilità
• Formazione dei principi condivisi di design inclusivo
• Apertura alle comunità esterne e leadership culturale verso la community di designer e sviluppatori
Entrambi gli aspetti ci hanno permesso di comprendere che l’inclusività non è solamente una questione di accorgimenti tecnici e di linee guida (cfr. Legge Stanca) ma è qualcosa di più complesso che ha a che fare in scala con la responsabilità individuale, la cultura aziendale e i principi etici (cfr. Papanek) che guidano un team di design.
Personal Clouds to replace corporate-controlled platformsMarco Fioretti
some thoughts, and my own Percloud vision, about “Personal Clouds to replace corporate-controlled-platforms”.
The Percloud (PERmanent/PERsonal cloud) is a proposal for a feasible and usable alternative to Facebook, Google and similar services.
Many of the concepts and answers mentioned there are further developed in many posts on my own blog https://stop.zona-m.net/
More background about this specific presentation is available here:
https://mfioretti.com/2018/02/calicut-personal-clouds-to-replace-corporate-controlled-platforms/
How and Why Open Hardware and Open Source can and should be used in non-weste...Marco Fioretti
ALL countries have the same rights to the same minimal standards of material wealth, hygiene, education, mobility. Each country should achieve that goal in the sustainable way that is culturally and politically best for ITSELF
But there is simply no way to get there without Open Hardware
During the 2011 Internet Governance Forum in Trento I presented the results of my "Open Data, Open Society research" starting with exactly that question: are Open Data a luxury for rich countries, a fashionable buzzword, or a REAL necessity for any country?
(
the link to the report is here: http://mfioretti.com/2011/11/trento-open-data-open-society-at-the-igf/
The Catholic Church in the age of Digital FormatsMarco Fioretti
The nature of our age demands that the Catholic Church produces documents, and communicates, digitally, more and more every year. So far, however, very little attention has been paid to whether the usual, mainstream tools that many others already use are, indeed, technically suitable for the Church. Or if mainstream legal formulas and licenses are the most effective ones. These slides of mine from 2013 address all these issues.
I nuovi media nella Cooperazione InternazionaleMarco Fioretti
Un seminario di due ore su Nuovi Media e tecnologie digitali aperte svolto nell'ambito del Progetto Formativo "Operosità della Fede" della Caritas Diocesana di Foligno.
Digital DIY: social cultural and economic impactsMarco Fioretti
a summary of the first main assumptions and findings of the EU H2020 research project about "DiDIY" (Digital DIY), presented at the Rome Maker Faire of 2015
Creativity vs Copyright and the Digital World: who will win? Who SHOULD win?Marco Fioretti
slides used for a discussion with the students of the Roman School of Comics. Abstract and link to video and other resources are at http://mfioretti.com/it/2017/05/roma-creativit%C3%A0-vs-copyright-e-mondo-digitale/
E-government e Open Data: uno sguardo a benefici e rischi per PA e aziende lo...Marco Fioretti
Spiegazione di come e perché...
Il bisogno in Europa di partecipazione, di servizi pubblici e sociali di tutti i tipi e di posti di lavoro aumenterà notevolmente nei prossimi anni...
...cioè proprio quando ci saranno sempre meno persone a fornire o pagare quei servizi con i sistemi tradizionali
I dati aperti possono dare un contributo significativo per risolvere questo dilemma al minor costo possibile
Beyond Free/Open Source Software
How can open formats, data and digital services make governments and society more effective, save public money and stimulate local economy?
Emerging trends and issues related to Open DataMarco Fioretti
Talk from 2011, but still current, about: the cultural price of digitization, the need of Open Data, the legal obstacles that limit them, and how all these things are connected
A talk from 2010, but still very current! These are some thoughts on the NATURE of Open Government and Open Data, what citizens need from them, and how prepared they are to work together
The crucial role of file formats in building and preserving Digital Media Cul...Marco Fioretti
Digital documents, from Tweets or Facebook status updates to law texts and streaming TV, can make a lot to improve building and preservation of cultures, make social life and education richer, increase citizen civic participation and government transparency.*
However, this potential can be achieved only if all these digital documents are always preserved and shared in the smallest possible number of truly open formats. When this doesn't happen, both individuals and society lose crucial information and have much less possibilities to exchange or correlate digital data in the ways that would have the most positive effects on culture, education and civic participation.
My thoughts and proposals for a Quality Education in a digital world, as I shared them in 2009, at the first assembly of the Open Learning Exchange (OLE) in Kathmandu, Nepal.
OLE (http://www.ole.org) is an international organization whose goal was to make Quality Universal Basic Education accessible by 2015 to hundred millions of children worldwide. In 2009 I was invited to participate and speak (see slides below) to the first OLE International Assembly in Kathmandu. I have already reported about what I learned at the assembly in these articles:
This is the talk I gave at the CONSEGI 2011 conference in Brasilia, in May 2011, about Digital Citizenship Basic Education: an urgent social need of all contemporary societies, regardless of their industrializations. The talk also includes some proposals to achieve it.
How can Free Software help developing countries?Marco Fioretti
The role of software in politics and social development, and why is it crucial that as much Free as in Freedom formats, digital standards and software as possible are used in those contexts
The Digital DIY phenomenon: challenge or opportunity for degrowth?Marco Fioretti
Digital Do-It-Yourself (DiDIY) is a set of DIY activities and mindsets made possible by the availability of low cost software, digital communication networks and digital fabrication devices. Today, the most popular examples of DiDIY are 3D printing and the “Makers Movement”. DiDIY, however, is a much bigger phenomenon, with potentially huge effects on the economy and the environment.
So far, the interaction between advocates of degrowth and communities like the one of Makers has been very limited and not void of reciprocal suspicion, if not hostility.
Practitioners of DiDIY seem to propose even more consumption of resources, that is the opposite of degrowth; in fact, it is hard to deny that many current examples of DiDIY only solve “first world problems”, producing even more hardly recyclable waste. DiDIY also needs, by definition, products and infrastructures, from microelectronics components to the Internet itself, that have a very big environmental footprint.
In spite of this, DiDIY can, if not become an deliberate “ally” of degrowth, give a strong contribution to mitigate some phenomenons, from waste to overconsumption, that degrowth rightly sees as serious problems. We argue that this should happen, and that much more mutual knowledge and support between the two communities are needed.
In our talk we first summarize the characteristics of DiDIY, highlighting those that seem an obstacle to degrowth. Next we present some key issues on which the degrowth and DiDIY movements may cooperate to achieve a critical mass. Finally, we mention some actions that should be implemented, at the regulatory and advocacy levels, to reach that critical mass.
2. CC BY-SA
Marco Fioretti
marco@freeknowledge.eu
Che cos'è DiDIY (Digital DIY)?
● Un fenomeno:
– Guidato e abilitato dalla tecnologia
– Ma soprattutto sociale e culturale
– Stampa 3D e Makers ne sono gli aspetti più
popolari, ma forse non i più importanti
3. CC BY-SA
Marco Fioretti
marco@freeknowledge.eu
Il progetto DiDIY (www.didiy.eu)
● Progetto internazionale e interdisciplinare
● Nell'ambito del programma Horizon 2020
● Obiettivi:
– Studiare natura e impatti a lungo termine del DiDIY
(sociali, economici, etici, culturali, legali...) per...
– Fornire linee guida a educatori e legislatori
5. CC BY-SA
Marco Fioretti
marco@freeknowledge.eu
DiDIY: molto più che stampa 3D o
alta tecnologia
Gli impatti più grandi e e più
rilevanti del DiDIY saranno
ci saranno quando arriverà
nei settori «low-tech» e ai
bisogni basilari della
società:
Agricultura e cibo
Mobili e alloggio
Abbigliamento
7. CC BY-SA
Marco Fioretti
marco@freeknowledge.eu
Tanto tempo fa, in una
galassia lontana
lontana...
Oggi:
Micro orti controllati con
Arduino
(source: snapshot of Google image search)
(source: snapshot of Google image search)
10. CC BY-SA
Marco Fioretti
marco@freeknowledge.eu
Che succede quando ogni PMI, artigiano o
dipartimento di grande azienda:
Può creare nuovi oggetti prima impossibili,
senza abilità manuale,
senza chiedere il permesso a nessuno?
12. CC BY-SA
Marco Fioretti
marco@freeknowledge.eu
● Ridefinisce ciò che è giusto
e sbagliato
● Distrugge la «proprietà
intellettuale»
● Distrugge posti di lavoro
● Aumenta l'inquinamento (una
stampante 3D in ogni casa? No
grazie!)
● Può creare nuove barriere!
È un male!
● Meno inquinamento:
– Parti di ricambio per
tutto, per tutti
– Produzione on demand
● Crea forse pochi posti di
lavoro, ma non trasferibili
● Rivitalizza anche
attività LOW-TECH
È un bene!
24. CC BY-SA
Marco Fioretti
marco@freeknowledge.eu
Progetti tecnologici e non
«The scatter plot of number of female users who uploaded technological (X) and non-technological (Y)
projects. With respect to the previous it shows a relatively smaller number of tech project vs non-tech
ones.»
25. CC BY-SA
Marco Fioretti
marco@freeknowledge.eu
Grazie e... un invito:
● Che ne pensate?
● Quali sono le vostre esperienze?
● Ne riparliamo?
● Arrivederci su:
– Www.didiy.eu
– Twitter: @digital_DIY
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant
agreement No 644344. Disclaimer: The views expressed in this website do not necessarily reflect the views of the EC.