Fai-da-te digitale: Barriere legali e normative alla sua diffusione su larga ...Marco Fioretti
L’attuale quadro legislativo e normativo europeo NON è affatto favorevole ai makers, o compatibile con la loro filosofia, perché è concepito, e rafforza, la rigida e totale separazione tra (grandi) aziende produttive da un lato, e meri consumatori dall’altro.
Questa è l'introduzione a un incontro in cui sono state presentate e discusse insieme a tutti i partecipanti alcune delle maggiori sfide legislative/normative che attenderanno i maker nei prossimi anni
All'interno di un contesto così complesso come quello della digitalizzazione d’impresa, le imprese necessitano di supporto e strumenti che le aiutino in questa evoluzione/transizione. Il Sistema Confartigianato è in grado di fornire supporto alle imprese anche attraverso i Digital Innovation Hub.
Fai-da-te digitale: Barriere legali e normative alla sua diffusione su larga ...Marco Fioretti
L’attuale quadro legislativo e normativo europeo NON è affatto favorevole ai makers, o compatibile con la loro filosofia, perché è concepito, e rafforza, la rigida e totale separazione tra (grandi) aziende produttive da un lato, e meri consumatori dall’altro.
Questa è l'introduzione a un incontro in cui sono state presentate e discusse insieme a tutti i partecipanti alcune delle maggiori sfide legislative/normative che attenderanno i maker nei prossimi anni
All'interno di un contesto così complesso come quello della digitalizzazione d’impresa, le imprese necessitano di supporto e strumenti che le aiutino in questa evoluzione/transizione. Il Sistema Confartigianato è in grado di fornire supporto alle imprese anche attraverso i Digital Innovation Hub.
La rete civica Mo-Net è nata nel 1995
Nel 2015 la rete civica compie quindi ventanni di vita.
Nel tempo sono state pubblicate migliaia di pagine web, applicazioni, servizi, ecc.
Nel 2007 si è svolta una approfondita attività di valutazione dei migliori CMS presenti sul mercato.
Il Comune di Modena è stato una delle prime amministrazioni in Italia ad aver adottato Plone per la realizzazione della propria Rete Civica.
Negli anni si sono susseguiti diversi aggiornamenti alle versioni sempre più recenti del CMS: questa volta il passaggio all'ultima versione di Plone, la 4.3.3, (ma si sta già pensando a Plone 5!) è stato anche il pretesto per un intervento in profondità.
In questa presentazione si illustra del dietro le quinte e cioè di come siamo arrivati, insieme allo staff del Comune di Modena, al restyling della rete civica.
Globalizzazione dal basso delle reti collaborative: caratteristiche principal...Marco Fioretti
Riflessioni sul perchè le pubbliche amministrazioni locali dovrebbero stimolare la formazione di imprese, cooperative e altre organizzazioni che creino e gestiscano Beni Comuni, e su cosa dovrebbero fare per garantirne la sostenibilità nel lungo periodo, con esempi dalle attività del Free Knowledge Institute a Barcellona
Designers Italia: come partecipare alla community e quali risorse usare per progettare i servizi pubblici digitali. Come i fornitori di tecnologia della Pubblica Amministrazione possono realizzare in meno di mezz’ora un’interfaccia web o il prototipo di un’applicazione che rispetti le linee guida di design.
A study about applying Web 2.0 to traditional media like newspapers and magazine, with a gallery of existing examples. In italian, english version avail. on request
Dentro la rivoluzione: innovazione design-driven e nuovi scenari della manifa...Andrea Cattabriga
Cosa sta succedendo all’economia globale e perché la marginalizzazione dei costi di produzione ci offre una lezione importante. Le nuove sfide tecnologiche sono già qui e stanno cambiando tutto. Come sfruttarle per non rimanere fuori dai nuovi sistemi della produzione e della distribuzione. Perché l’approccio del design sta diventando il nuovo mantra. Come si fa ad innovare, qual è il ruolo del designer in tutto questo? Nuove opportunità, piattaforme e la filiera analogico-digitale.
Perché dobbiamo ripensare l’approccio alla manifattura? Quali sono i segnali e le forze che ci obbligano ad un cambio di paradigma? Designer, makers, artigiani: figure in sovrapposizione, competenze interscambiabili, necessità di ibridare con un pensiero che coinvolge visione, economia, design strategico e un utilizzo delle tecnologie di comunicazione, distribuzione e relazione costruendo filiere personalizzate , proprio come i bisogni delle persone.
Al termine della conferenza verranno prese le adesioni per il workshop a cura di Slow/d "Dal problema alla distribuzione, Design per le nuove filiere"; l'obiettivo del workshop è quello di coinvolgere gli studenti in un'esperienza di progettazione.
**WHAT'S ABOUT DESIGN**
Dal 3 febbraio all’8 aprile, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Indagine su nuovi posizionamenti, tracciati operativi e tendenze nell'ambito del design in atto, con intento di mapparne i percorsi emergenti e aprire nuove prospettive di ricerca e di operatività e dare testimonianza della complessa e sfaccettata evoluzione del design “prossimo venturo” attraverso la voce di designer, imprenditori, aziende impegnati nell’attivare processi di innovazione nel design italiano.
Social & Business Networking.
Andrea Genovese Ceo & Founder 7th Floor,
Free Business Magazine in Italy.
Share your vision for the future.
http://www.7thfloor.it
2013 Annual Genio Italiano /// Artigiani della creatività!Tunnel Studios
Luca Bergo e Federico Gualtieri,
Fondatori e direttori di Tunnel Studios sono convinti che in un mondo che sta sempre più cambiando grazie
al digitale, debba essere la tecnica ad adattarsi alla creatività e non viceversa. Una creatività curata artigianalmente
nei dettagli e che riesca a fornire un valore aggiunto ai consumatori e alle aziende.
La scoperta del sito Youblisher rappresentò per CADZINE una vera e propria svolta: finalmente potevamo dare al nostro piccolo progetto editoriale una veste grafica dignitosa e realistica vicina all'impaginazione delle riviste tradizionali. Rispetto alla presentazione on line del numero 0, che costringeva ad utilizzare solo l’editor di testo interno al documento multimediale, adesso si poteva elaborare il master della rivista tramite un software di desktop publishing (come ad esempio Scribus, MS Publisher, ecc.) per poi salvarlo in una copia con estensione PDF da caricare sui lontanissimi server di Youblisher ove sarebbe stato elaborato in versione sfogliabile. Eravamo galvanizzati da questa novità e ci gettammo a capofitto nella stesura del numero di prova che decidemmo di siglare come 0.1. Finalmente anche l'intervista del nostro primo e coraggioso ospite, Fabrizio Pieri, aveva una sistemazione decente! Solo in seguito ci saremo resi conto che bisognava cambiare “editore”: troppa lentezza nel caricamento e tanta, troppa pubblicità, non nostra, associata alla rivista… Così, poco tempo dopo, passammo a Calamèo.
La rete civica Mo-Net è nata nel 1995
Nel 2015 la rete civica compie quindi ventanni di vita.
Nel tempo sono state pubblicate migliaia di pagine web, applicazioni, servizi, ecc.
Nel 2007 si è svolta una approfondita attività di valutazione dei migliori CMS presenti sul mercato.
Il Comune di Modena è stato una delle prime amministrazioni in Italia ad aver adottato Plone per la realizzazione della propria Rete Civica.
Negli anni si sono susseguiti diversi aggiornamenti alle versioni sempre più recenti del CMS: questa volta il passaggio all'ultima versione di Plone, la 4.3.3, (ma si sta già pensando a Plone 5!) è stato anche il pretesto per un intervento in profondità.
In questa presentazione si illustra del dietro le quinte e cioè di come siamo arrivati, insieme allo staff del Comune di Modena, al restyling della rete civica.
Globalizzazione dal basso delle reti collaborative: caratteristiche principal...Marco Fioretti
Riflessioni sul perchè le pubbliche amministrazioni locali dovrebbero stimolare la formazione di imprese, cooperative e altre organizzazioni che creino e gestiscano Beni Comuni, e su cosa dovrebbero fare per garantirne la sostenibilità nel lungo periodo, con esempi dalle attività del Free Knowledge Institute a Barcellona
Designers Italia: come partecipare alla community e quali risorse usare per progettare i servizi pubblici digitali. Come i fornitori di tecnologia della Pubblica Amministrazione possono realizzare in meno di mezz’ora un’interfaccia web o il prototipo di un’applicazione che rispetti le linee guida di design.
A study about applying Web 2.0 to traditional media like newspapers and magazine, with a gallery of existing examples. In italian, english version avail. on request
Dentro la rivoluzione: innovazione design-driven e nuovi scenari della manifa...Andrea Cattabriga
Cosa sta succedendo all’economia globale e perché la marginalizzazione dei costi di produzione ci offre una lezione importante. Le nuove sfide tecnologiche sono già qui e stanno cambiando tutto. Come sfruttarle per non rimanere fuori dai nuovi sistemi della produzione e della distribuzione. Perché l’approccio del design sta diventando il nuovo mantra. Come si fa ad innovare, qual è il ruolo del designer in tutto questo? Nuove opportunità, piattaforme e la filiera analogico-digitale.
Perché dobbiamo ripensare l’approccio alla manifattura? Quali sono i segnali e le forze che ci obbligano ad un cambio di paradigma? Designer, makers, artigiani: figure in sovrapposizione, competenze interscambiabili, necessità di ibridare con un pensiero che coinvolge visione, economia, design strategico e un utilizzo delle tecnologie di comunicazione, distribuzione e relazione costruendo filiere personalizzate , proprio come i bisogni delle persone.
Al termine della conferenza verranno prese le adesioni per il workshop a cura di Slow/d "Dal problema alla distribuzione, Design per le nuove filiere"; l'obiettivo del workshop è quello di coinvolgere gli studenti in un'esperienza di progettazione.
**WHAT'S ABOUT DESIGN**
Dal 3 febbraio all’8 aprile, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Indagine su nuovi posizionamenti, tracciati operativi e tendenze nell'ambito del design in atto, con intento di mapparne i percorsi emergenti e aprire nuove prospettive di ricerca e di operatività e dare testimonianza della complessa e sfaccettata evoluzione del design “prossimo venturo” attraverso la voce di designer, imprenditori, aziende impegnati nell’attivare processi di innovazione nel design italiano.
Social & Business Networking.
Andrea Genovese Ceo & Founder 7th Floor,
Free Business Magazine in Italy.
Share your vision for the future.
http://www.7thfloor.it
2013 Annual Genio Italiano /// Artigiani della creatività!Tunnel Studios
Luca Bergo e Federico Gualtieri,
Fondatori e direttori di Tunnel Studios sono convinti che in un mondo che sta sempre più cambiando grazie
al digitale, debba essere la tecnica ad adattarsi alla creatività e non viceversa. Una creatività curata artigianalmente
nei dettagli e che riesca a fornire un valore aggiunto ai consumatori e alle aziende.
La scoperta del sito Youblisher rappresentò per CADZINE una vera e propria svolta: finalmente potevamo dare al nostro piccolo progetto editoriale una veste grafica dignitosa e realistica vicina all'impaginazione delle riviste tradizionali. Rispetto alla presentazione on line del numero 0, che costringeva ad utilizzare solo l’editor di testo interno al documento multimediale, adesso si poteva elaborare il master della rivista tramite un software di desktop publishing (come ad esempio Scribus, MS Publisher, ecc.) per poi salvarlo in una copia con estensione PDF da caricare sui lontanissimi server di Youblisher ove sarebbe stato elaborato in versione sfogliabile. Eravamo galvanizzati da questa novità e ci gettammo a capofitto nella stesura del numero di prova che decidemmo di siglare come 0.1. Finalmente anche l'intervista del nostro primo e coraggioso ospite, Fabrizio Pieri, aveva una sistemazione decente! Solo in seguito ci saremo resi conto che bisognava cambiare “editore”: troppa lentezza nel caricamento e tanta, troppa pubblicità, non nostra, associata alla rivista… Così, poco tempo dopo, passammo a Calamèo.
City 2.0 , www.city20.it è un prototipo di un progetto appena avviato che vuole dare la possibilità al cittadino di segnalare problemi, malfunzionamenti e sprechi nella propria città, per poter costruire insieme un Paese migliore, far conoscere la realtà ed ingaggiare la Pubblica Amministrazione. Inoltre sarà possibile anche fare anche altri tipi di segnalazioni, propositive come eventi, proposte etc..
Alla base di tutto ciò lo spirito civile e partecipativo dei cittadini, che diventeranno protagonisti delle proprie città tramite spontanee segnalazioni sul sito.
Per poter fare una segnalazione e gestire quelle già create è necessario registrarsi ed infine accedere con il proprio utente. La procedura corretta per inserire una segnalazione è prima di tutto accedere col proprio utente, scrivere nel campo Vai a.. sopra la google maps l'indirizzo corretto e poi cliccare sopra l'indirizzo sulla mappa, si aprirà un form per compilare la segnalazione.
Opportunità della stampa 3D per il rivenditoreMartina Ascoli
Presentazione realizzata per l'evento di presentazione della nuova stampante 3D di Hamlet presso Executive Spa, Lecco.
Introduzione al mondo delle stampanti 3D ed opportunità per il rivenditore.
Personal Clouds to replace corporate-controlled platformsMarco Fioretti
some thoughts, and my own Percloud vision, about “Personal Clouds to replace corporate-controlled-platforms”.
The Percloud (PERmanent/PERsonal cloud) is a proposal for a feasible and usable alternative to Facebook, Google and similar services.
Many of the concepts and answers mentioned there are further developed in many posts on my own blog https://stop.zona-m.net/
More background about this specific presentation is available here:
https://mfioretti.com/2018/02/calicut-personal-clouds-to-replace-corporate-controlled-platforms/
How and Why Open Hardware and Open Source can and should be used in non-weste...Marco Fioretti
ALL countries have the same rights to the same minimal standards of material wealth, hygiene, education, mobility. Each country should achieve that goal in the sustainable way that is culturally and politically best for ITSELF
But there is simply no way to get there without Open Hardware
During the 2011 Internet Governance Forum in Trento I presented the results of my "Open Data, Open Society research" starting with exactly that question: are Open Data a luxury for rich countries, a fashionable buzzword, or a REAL necessity for any country?
(
the link to the report is here: http://mfioretti.com/2011/11/trento-open-data-open-society-at-the-igf/
The Catholic Church in the age of Digital FormatsMarco Fioretti
The nature of our age demands that the Catholic Church produces documents, and communicates, digitally, more and more every year. So far, however, very little attention has been paid to whether the usual, mainstream tools that many others already use are, indeed, technically suitable for the Church. Or if mainstream legal formulas and licenses are the most effective ones. These slides of mine from 2013 address all these issues.
I nuovi media nella Cooperazione InternazionaleMarco Fioretti
Un seminario di due ore su Nuovi Media e tecnologie digitali aperte svolto nell'ambito del Progetto Formativo "Operosità della Fede" della Caritas Diocesana di Foligno.
Digital DIY: social cultural and economic impactsMarco Fioretti
a summary of the first main assumptions and findings of the EU H2020 research project about "DiDIY" (Digital DIY), presented at the Rome Maker Faire of 2015
Creativity vs Copyright and the Digital World: who will win? Who SHOULD win?Marco Fioretti
slides used for a discussion with the students of the Roman School of Comics. Abstract and link to video and other resources are at http://mfioretti.com/it/2017/05/roma-creativit%C3%A0-vs-copyright-e-mondo-digitale/
E-government e Open Data: uno sguardo a benefici e rischi per PA e aziende lo...Marco Fioretti
Spiegazione di come e perché...
Il bisogno in Europa di partecipazione, di servizi pubblici e sociali di tutti i tipi e di posti di lavoro aumenterà notevolmente nei prossimi anni...
...cioè proprio quando ci saranno sempre meno persone a fornire o pagare quei servizi con i sistemi tradizionali
I dati aperti possono dare un contributo significativo per risolvere questo dilemma al minor costo possibile
Beyond Free/Open Source Software
How can open formats, data and digital services make governments and society more effective, save public money and stimulate local economy?
Emerging trends and issues related to Open DataMarco Fioretti
Talk from 2011, but still current, about: the cultural price of digitization, the need of Open Data, the legal obstacles that limit them, and how all these things are connected
A talk from 2010, but still very current! These are some thoughts on the NATURE of Open Government and Open Data, what citizens need from them, and how prepared they are to work together
The crucial role of file formats in building and preserving Digital Media Cul...Marco Fioretti
Digital documents, from Tweets or Facebook status updates to law texts and streaming TV, can make a lot to improve building and preservation of cultures, make social life and education richer, increase citizen civic participation and government transparency.*
However, this potential can be achieved only if all these digital documents are always preserved and shared in the smallest possible number of truly open formats. When this doesn't happen, both individuals and society lose crucial information and have much less possibilities to exchange or correlate digital data in the ways that would have the most positive effects on culture, education and civic participation.
My thoughts and proposals for a Quality Education in a digital world, as I shared them in 2009, at the first assembly of the Open Learning Exchange (OLE) in Kathmandu, Nepal.
OLE (http://www.ole.org) is an international organization whose goal was to make Quality Universal Basic Education accessible by 2015 to hundred millions of children worldwide. In 2009 I was invited to participate and speak (see slides below) to the first OLE International Assembly in Kathmandu. I have already reported about what I learned at the assembly in these articles:
This is the talk I gave at the CONSEGI 2011 conference in Brasilia, in May 2011, about Digital Citizenship Basic Education: an urgent social need of all contemporary societies, regardless of their industrializations. The talk also includes some proposals to achieve it.
How can Free Software help developing countries?Marco Fioretti
The role of software in politics and social development, and why is it crucial that as much Free as in Freedom formats, digital standards and software as possible are used in those contexts
The Digital DIY phenomenon: challenge or opportunity for degrowth?Marco Fioretti
Digital Do-It-Yourself (DiDIY) is a set of DIY activities and mindsets made possible by the availability of low cost software, digital communication networks and digital fabrication devices. Today, the most popular examples of DiDIY are 3D printing and the “Makers Movement”. DiDIY, however, is a much bigger phenomenon, with potentially huge effects on the economy and the environment.
So far, the interaction between advocates of degrowth and communities like the one of Makers has been very limited and not void of reciprocal suspicion, if not hostility.
Practitioners of DiDIY seem to propose even more consumption of resources, that is the opposite of degrowth; in fact, it is hard to deny that many current examples of DiDIY only solve “first world problems”, producing even more hardly recyclable waste. DiDIY also needs, by definition, products and infrastructures, from microelectronics components to the Internet itself, that have a very big environmental footprint.
In spite of this, DiDIY can, if not become an deliberate “ally” of degrowth, give a strong contribution to mitigate some phenomenons, from waste to overconsumption, that degrowth rightly sees as serious problems. We argue that this should happen, and that much more mutual knowledge and support between the two communities are needed.
In our talk we first summarize the characteristics of DiDIY, highlighting those that seem an obstacle to degrowth. Next we present some key issues on which the degrowth and DiDIY movements may cooperate to achieve a critical mass. Finally, we mention some actions that should be implemented, at the regulatory and advocacy levels, to reach that critical mass.
2. CC BY-SA
Marco Fioretti
marco@freeknowledge.eu
Che cos'è DiDIY (Digital DIY)?
● Un fenomeno:
– Guidato e abilitato dalla tecnologia
– Ma soprattutto sociale e culturale
– Stampa 3D e Makers ne sono gli aspetti più
popolari, ma forse non i più importanti
3. CC BY-SA
Marco Fioretti
marco@freeknowledge.eu
Il progetto DiDIY (www.didiy.eu)
● Progetto internazionale e interdisciplinare
● Nell'ambito del programma Horizon 2020
● Obiettivi:
– Studiare natura e impatti a lungo termine del DiDIY
(sociali, economici, etici, culturali, legali...) per...
– Fornire linee guida a educatori e legislatori
6. CC BY-SA
Marco Fioretti
marco@freeknowledge.eu
Tanto tempo fa, in una
galassia lontana
lontana...
Oggi:
Micro orti controllati con
Arduino
(source: snapshot of Google image search)
(source: snapshot of Google image search)
7. CC BY-SA
Marco Fioretti
marco@freeknowledge.eu
Che succede quando chiunque può fabbricarsi da solo:
● I giocattoli... per il suo
Asilo Nido
● Le sedie... per il suo
ristorante
● I freni... per la sua auto
● Gli strumenti... per
visitare i suoi pazienti
(source: http://www.thingiverse.com/thing:865593/#files
8. CC BY-SA
Marco Fioretti
marco@freeknowledge.eu
● Ridefinisce ciò che è giusto
e sbagliato
● Distrugge la «proprietà
intellettuale»
● Distrugge posti di lavoro
● Aumenta l'inquinamento (una
stampante 3D in ogni casa? No
grazie!)
● Può creare nuove barriere!
È un male!
● Meno inquinamento:
– Parti di ricambio per
tutto, per tutti
– Produzione on demand
● Crea forse pochi posti di
lavoro, ma non trasferibili
● Rivitalizza anche
attività LOW-TECH
È un bene!
13. CC BY-SA
Marco Fioretti
marco@freeknowledge.eu
Progetti tecnologici e non
«The scatter plot of number of female users who uploaded technological (X) and non-technological (Y)
projects. With respect to the previous it shows a relatively smaller number of tech project vs non-tech
ones.»
14. CC BY-SA
Marco Fioretti
marco@freeknowledge.eu
Grazie e... un invito:
● Che ne pensate?
● Quali sono le vostre esperienze?
● Ne riparliamo?
● Arrivederci su:
– Www.didiy.eu
– Twitter: @digital_DIY
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant
agreement No 644344. Disclaimer: The views expressed in this website do not necessarily reflect the views of the EC.