Il grottesco-dal-testo-alla-scena-ubu-re-di alfred-jarryFoglio di sala
Articolo tratto dalla tesi di laurea di Sara Trecate: "Il grottesco dal testo alla scena: 'Ubu re' di Alfred Jarry". Per contattare l'autrice: info @ fogliodisala.it
www.fogliodisala.it
CdL Scienze dello Spettacolo, Università degli studi di Milano
Il grottesco-dal-testo-alla-scena-ubu-re-di alfred-jarryFoglio di sala
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Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Andrea Di Menna:...Complexity Institute
Il racconto ha una dimensione di affresco storico che sorprende in un racconto di non più di cento pagine. L’epopea napoleonica è raccontata attraverso le storie degli uomini che l’hanno fatta, in quell’irripetibile coacervo di idealismi, arrivismi, senso dell’onore, ambizioni, coraggio e disperazione che caratterizzano gli ufficiali della Grande Armée. In un’epoca di tali sentimenti ed eccessi, Conrad ambienta la vicenda straordinaria di due uomini che si odiano e si inseguono attraverso l’Europa, intrecciando un inquietante rapporto fatto di rancore, invidia, paura, ma anche rispetto e lealtà, e caricando questo stesso rapporto di aspettative irrazionali e di significati metaforici.
IL BATTITO OSCURO DEL MONDO | Intervista a Luca QuarinItaliandirectory
Trama e ordito de Il battito oscuro del mondo si intrecciano a formare un tessuto narrativo che ricorda un bukhara, tappeto turkemeno riconoscibile per il classico disegno a pianta ottagonale, che si ripete con regolarità su tutto il campo, linee orizzontali e verticali racchiuse da una cornice ricca di bordure su sfondo bordeaux. Il romanzo di Luca Quarin è ben rappresentato da questo drappo intessuto, oltre che per l’intreccio delle storie soprattutto per il loro ripetersi, una reiterazione a più livelli: nelle storie personali e familiari e nei temi che la narrazione va a scandagliare.
1. Annalisa Barbariga, Didattica museale.
FROM HELL
From Hell è uno dei massimi capolavori del fumetto e della letteratura inglese, scritto da Alan
Moore e disegnato da Eddie Campbell. È stato pubblicato originariamente in dieci episodi usciti
tra il 1991 e il 1996 e poi raccolto in un unico volume nel 1999. From Hell è la storia romanzata
di Jack the ripper, il killer che sconvolse Londra alla fine del Diciannovesimo secolo. Alan
Moore, che per chi non lo sapesse è uno dei migliori fumettisti esistenti al mondo, ha eseguito
una ricerca meticolosa, ricostruendo una Londra vera, terribile, deflagrata dalla povertà,
dall’abominio, dalla morte, dall’indifferenza. La soluzione proposta da Moore è quella che più
probabilmente si avvicina alla verità, ossia quella del complotto ordito dalla Regina per salvare
la Corona, minacciata da una discendenza proletaria e cattolica. Se la mente era la Regina, il
braccio era la Massoneria, di cui William Gull faceva parte. From Hell non è semplicemente il
resoconto di quei fatti, non è solo una cronaca o una teoria. Moore ha composto un’opera di
ampio respiro, lunga e particolare, forte, violenta, filosofica, poetica, spudorata, rivelatrice.
From Hell è in assoluto il miglior lavoro svolto da Moore, perché ha una visione totale
dell’umanità e della Storia. Al centro di tutto c'è la Storia, che, come suggerisce l’epigrafe
iniziale, avrebbe un’architettura propria.
L’architettura è alla base di tutto. L’architettura di Londra, composta di monumenti grandiosi e
spaventosi al tempo stesso, va a formare l’epidermide della Storia, la sua spina dorsale, la sua
struttura intrinseca. Ci sono simboli nell’architettura inglese che contengono qualcosa di più
profondo. Non è una semplice espressione artistica, ma un collegamento con l’ombra eterna
del Male dell’uomo, una fitta rete che va a contenere storie e Storia. C’è un evidente legame
fra l’architettura (che in quanto arte è eterna) e il tempo. Dunque il Tempo stesso potrebbe
avere un’architettura. Ogni evento, ogni individuo, ogni singola azione è inevitabilmente
collegata ad a qualcos’altro di più grande, che lo comprende al tempo stesso, un’architettura
temporale.
Partendo da questo presupposto Moore ipotizza l’esistenza di un’architettura temporale del
Male, che appare come una sorta di cappa sotto cui si muovono gli insignificanti esseri umani.
È qui che assume maggior significato il ruolo di Gull e delle sue azioni: egli è il male. Compie
quelle azioni terribili perché è nella sua natura di essere umano. L’autore sottolinea
marcatamente il senso di paradosso che si viene a creare nella sua opera: tutti raccapricciano
per le azioni di Jack lo Squartatore, ma rimangono impassibili di fronte all’orrore quotidiano
che hanno davanti agli occhi costantemente. La morte è una presenza incessante, ignorata
perennemente. A meno che non avvenga violentemente, e non sia causata dall’indifferenza
della gente. Qui trovano senso le parole di Gull stesso: “un giorno l’uomo, voltandosi indietro,
dirà che io sono stato il precursore del Ventesimo secolo”. È una frase densa di significato, che
nella riduzione cinematografica perde senso e collocazione. Il Novecento sarà il secolo in cui il
Male regnerà in maniera assoluta, attraverso gli orrori delle due guerre mondiali,
dell’olocausto, della bomba atomica, dei genocidi, della guerra fredda, delle ideologie
estremizzate. In maniera più romanzata Moore teorizza l’inevitabilità degli eventi, a causa dell’
essenza stessa dell’uomo. È emblematica una sequenza: due persone fanno sesso, la donna sta
gemendo, le immagini mostrano poi una chiesa da cui comincia a sgorgare sangue, un mare di
2. sangue. Le due persone sarebbero i genitori di Adolf Hitler, i quali presumibilmente
concepirono il figlio proprio nel periodo in cui avvenivano i delitti di Whitechapel.
From Hell appartiene alla categoria dei graphic novel, un formato di fumetto in cui le storie
sono più lunghe (come appunto un romanzo), autoconclusive e in genere rivolte ad un
pubblico adulto. Cambpell, data la tipologia di fumetto e i temi trattati, usa così un tratto
secco, maledettamente reale, a tratti fastidioso, ma in linea con il tono dell’opera.
Il disegno di Cambpell riflette un pessimismo cosmico, è un disegno crudo e violento! Nel
fumetto possiamo vedere scene di omicidi macabri e mutilazioni, scene di sesso, in alcuni casi
ritroviamo anche un linguaggio molto acceso e offensivo.
La sceneggiatura di Moore è impeccabile: credibile dal punto di vista del linguaggio,
affascinante nel suo esporre teorie e concetti importanti. Anche le scene si rifanno alla
sceneggiatura cinematografica, ritoviamo diversi tipi di inquadrature: primi piani, ripresa
dall'alto, ripresa dal basso, campo lungo, campo d'insieme, ecc.. Nonostante le bellissime
invenzioni teoriche, Moore considera il tutto una semplice opera d’intrattenimento, o ancora,
un metodo per gettare nuova luce su delitti ancora irrisolti. Basti pensare alla dedica iniziale
dello stesso Moore:
“Questo libro è dedicato a Polly Nichols, Annie Chapman, Liz Stride, Kate Eddowes e Mary
Jannet Kelly. Voi e il vostro decesso: di queste cose sole siamo certi. Buonanotte signore.”
(Questi nomi si riferiscono alle cinque prostitute uccise).
From Hell ha il peso di un romanzo, può competere con qualsiasi capolavoro della letteratura
contemporanea e non, ma essendo un fumetto è stato per lo più snobbato.
Il fumetto di Moore ha avuto una trasposizione cinematografica, diretta dai fratelli Hughes, con
Johnny Depp, Heather Graham e Ian Holm. In America ha mantenuto il titolo fondamentale di
From Hell, in Italia è diventato La vera storia di Jack lo squartatore. Pur essendo un bel film, i
fratelli Hughes si sono allontanati molto dalla materia narrativa del testo originale, prendendo
le adeguate distanze. Sono chiare scelte commerciali, inevitabili per un fumetto di questa
portata. Innanzitutto nel lavoro di Alan Moore l’assassino è immediatamente svelato, anzi la
storia ruota completamente intorno a lui. Nel film l’identità di Jack si scopre unicamente nel
finale, tipico del genere thriller ; inoltre la storia ruota attorno alla figura della prostituta Mary
e del dell'ispettore Abberline. Nel fumetto l’ispettore Abberline è un uomo di mezza età, basso,
sovrappeso e sposato, ed è aiutato nel finale da un certo Lees, che sostiene avere poteri di
premonizione. Nel film le due persone sono accorpate in una sola persona, Johnny Depp,
dotato di poteri simili a quelli di Lees ma con l’intelligenza di Abberline.
Nella pellicola alcune sequenze sono assolutamente identiche a quelle del fumetto, ma i
significati profondi dell’origine cartacea sono pressoché assenti. I riferimenti all’architettura,
alla filosofia massonica, al male come Dio del Ventesimo secolo non esistono. Inoltre nel film il
contenuto di violenza tipico di alcune scene, come gli omicidi, mutilazioni, ecc.. non è
paragonabile alla ferocia delle scene del fumetto.
Il film è a colori, ma nonostante ciò si vuole ricreare quelle tetre atmosfere tipiche del romanzo
di Moore, una Londra sudicia, caratterizzata da un cielo violento quasi “un cielo di sangue e
orrore”, una Londra sempre avvolta in una nebbia fumosa.
3. Immagini tratte dal fumetto...
Jack the ripper
Ispettore Abberline
Dottor William Gull