Il Neorealismo Cinematografico Italiano - Associazione ArtedelContatto per Ci...Simone Moraldi
Powerpoint introduttivo al seminario "Il Neorealismo Cinematografico Italiano", in collaborazione con le cattedre di letteratura italiana (proff. Lion, Diotallevi, Ballestrero) nell'ambito del programma didattico "Cinema in classe" (a.s. 2013-2014) del Liceo Scientifico Statale "Giovambattista Morgagni". Docenti coinvolti: 7.
Il Neorealismo Cinematografico Italiano - Associazione ArtedelContatto per Ci...Simone Moraldi
Powerpoint introduttivo al seminario "Il Neorealismo Cinematografico Italiano", in collaborazione con le cattedre di letteratura italiana (proff. Lion, Diotallevi, Ballestrero) nell'ambito del programma didattico "Cinema in classe" (a.s. 2013-2014) del Liceo Scientifico Statale "Giovambattista Morgagni". Docenti coinvolti: 7.
Article from Roberto Silvestri on ALIAS, (supplement of the daily newspaper IL MANIFESTO) for the Rotterdam Film Festival World Première of "Tthe Legend of Kaspar Hauser" starring Vincent Gallo.
Incontro Il lungo ‘68 dell’arte
Dialogo tra Laurana Lajolo, Fortunato D’Amico e Roberto Villa
Giovedì 21 giugno 2018 Ore 17.30
Polo del ‘900, Sala didattica
Nell’ambito delle attività culturali del Polo del ’900, ISMEL propone una nuova rassegna in collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli e con il Centro Studi Piero Gobetti, in occasione del 50° Anniversario del 1968.
Prosegue così il filone di riflessione avviato con successo nel 2017 con il ciclo di incontri Lavorare… ad Arte, conversazioni sul tema del lavoro nel contesto artistico-culturale con alcuni protagonisti dell’arte e della cultura contemporanea.
Mettendo a confronto una molteplicità di punti di vista, e in particolare grazie allo sguardo di artisti e protagonisti della scena culturale, ISMEL e il Dipartimento Educazione intendono evidenziare i mutamenti in atto nella società, non soltanto sul piano strutturale ma in rapporto al vissuto delle persone.
1968-2018: a 50 anni di distanza, lo spirito rivoluzionario che ha animato i sogni, le speranze e le lotte del 1968 verrà rievocato e ri-attualizzato nell’incontro con ospiti d’eccezione provenienti dai diversi ambiti artistici: l’Arte esprime infatti l’agenda del cambiamento toccando il sistema di valori, le emozioni profonde, l’idea stessa di armonia che regola l’evoluzione della società
1. 1960 Antonioni – L’avventura Fellini – La dolce vita Visconti – Rocco e i suoi fratelli Profonda frattura rispetto alle regole linguistiche del cinema precedente Forte influenza di alcuni autori della Nouvelle Vague (Resnais e Godard, più che Truffaut) e qualche rimando neorealista (in Visconti, soprattutto) La presenza di ROSSELLINI Rifiuto del cinema di consumo, del cinema commerciale. Le strade divergono
2. MICHELANGELO ANTONIONI “Oggi non mi sembra più importante fare un film su un uomo a cui hanno rubato la bicicletta. […] Ora che abbiamo eliminato il problema della bicicletta (parlo metaforicamente), è importante vedere cosa c’è nella mente e nel cuore dell’uomo che ha subito il furto, come si è adattato, cosa resta in lui dell’esperienza passata, della guerra, del dopoguerra, di tutto ciò che gli è successo nel nostro paese” La realtà fenomenica liberata dalla presenza avvertibile della finzione cinematografica Partenza da canoni neorealisti, esordi con il documentario 1950 Cronaca di un amore 1952 I vinti 1953 La signora senza camelie 1955 Le amiche (tratto da Pavese) I sentimenti come crisi, il dialogo come mancata comunicazione, la società che aliena l’uomo e lo elimina dalle proprie dinamiche
3. 1957 Il grido Viaggio verso la morte, suicidio Lunghi silenzi, cinema dell’introspezione più disperata L’avventura Frammentazione del racconto, pause, cinema a-drammatico, NOIA come condizione esistenziale trasversale, tempi dilatati, andamento episodico “Rappresentazione astratta del reale” Il paesaggio diventa un personaggio. La spettacolarizzazione lascia il posto all’emblematizzazione
5. Blow Up Analizzare la realtà andando dentro il visibile, addirittura scavalcandolo La tecnica è oggettiva? La coscienza è soggettiva? La realtà può essere controllata attraverso i media che l’uomo ha inventato per arginarla? Professione reporter Un giornalista che assume l’identità di un altro uomo Smarrimento esistenziale, vite che si distruggono, crisi della modernità
6. FEDERICO FELLINI Autobiografia, barocchismo, visionarietà, onirismo, spettacolarità, svelamento della finzione, scenografia sovraccarica come molte delle emozioni FANTASIA come lente attraverso cui guardare anche alla realtà Palestra del fumetto, della satira (La deformazione) Sceneggiature Roma città aperta, Paisà Aiuto regista: L’amore (anche attore) e Francesco giullare di dio 1950 co-regia con Lattuada LUCI DEL VARIETA’ 1953 LO SCEICCO BIANCO
7. I vitelloni La strada Il bidone 1957 Le notti di Cabiria Trilogia sul fallimento dell’esistenza e sul riscatto di una mistica laica Distanza dal Neorealismo: simboli, metafore visive, immagini “poetiche” La rivoluzione si compie con LA DOLCE VITA Totale frattura rispetto ai codici del cinema preesistente OTTO E MEZZO Altra rivoluzione nelle strutture narrative “Un viaggio all’interno della crisi dell’uomo contemporaneo, il quale non può fare a meno di entrare fino in fondo nella sua confusione attuale, confrontandosi con tutte le parti di se stesso e con tutti i personaggi, i fantasmi, e i mostri dentro e fuori di lui, per arrivare ad accettarli, ad amarli, ad assegnare a ognuno il proprio posto e la propria funzione, fino a unificarli in una sintesi creativa […]”
8. Giulietta degli spiriti Fellini Satyricon (la narrazione è frammentata, esplosa) Ritorno all’autobiografismo ROMA AMARCORD (Rimini, episodi, aneddoti, trasfigurazione fantastica del reale) Casanova Prova d’orchestra Ginger e Fred L’intervista Ultima parte della carriera: “fellinismo”, accademismo di uno stile, maniera di se stesso Restano la lucidità di uno sguardo implacabile sul disfacimento contemporaneo, grandi momenti di cinema