Progetto realizzato da Luca DC durante un'esercitazione di Educazione alla salute
Lo scopo generale da raggiungere, attraverso il seguente progetto, è garantire e prendersi cura della crescita globale di ogni studente, preservando la salute dell’intera collettività scolastica, attuando tutte le norme atte a contrastare la diffusione del SARS-COV-2.
L’intervento in questione è finalizzato alla limitazione della
diffusione del SARS-COV-2 nelle scuole secondarie di
secondo grado agendo sull’uso dei DPI, sul mantenimento
della didattica a distanza (DAD) e della didattica digitale
integrata (DID) integrandole con la didattica in presenza,
inoltre si propone di modificare strutturalmente la struttura
scolastica e di adottare strategie che garantiscano il
distanziamento sociale.
L’intervento in questione è finalizzato alla limitazione della
diffusione del SARS-COV-2 nelle scuole secondarie di
secondo grado agendo sull’uso dei DPI, sul mantenimento
della didattica a distanza (DAD) e della didattica digitale
integrata (DID) integrandole con la didattica in presenza,
inoltre si propone di modificare strutturalmente la struttura
scolastica e di adottare strategie che garantiscano il
distanziamento sociale.
L’insegnamento è una trasmissione continua di nozioni, informazioni, comunicazioni a cui fa
seguito un apprendimento da parte di un altro interlocutore. Un insegnante efficace è un
insegnante che sa comunicare, ma per poter comunicare è necessario saper ascoltare.
Le problematiche della tossicodipendenza legate agli oneri connessi alla funzione di madre e l'organizzazione del Servizio residenziale per mamme tossicodipendenti "Casa Aurora".
Il disagio giovanile e i comportamenti ad esso collegati: come contrastarli? ...Paolo Madeyski
La dottoressa Maria Carla Midena, Direttore Servizi Sociali e Funzione Territoriale AULSS 10 , parla di Il disagio giovanile e i comportamenti ad esso collegati e come contrastarli?
Spiega Il Coordinamento per le iniziative di contrasto al disagio giovanile e dei comportamenti ad esso collegati
L’esperienza dimostra purtroppo che non basta elencare i possibili “effetti indesiderati“ dell’assunzione di sostanze, né la motivazione sopravviene automaticamente al manifestarsi di danni non sempre e non solo transitori. È necessario che chi consuma, e non intende smettere, apprenda anzitutto la capacità di riconoscere i segni dell’alterazione, non solo rispetto agli effetti attesi ma anche inattesi, e i sintomi di malessere che si possono manifestare a medio-lungo termine.
Cercare di creare una coscienza critica rispetto ai limiti del proprio stato psico-fisico, può costituire una importante linea di difesa per chi non intende cessare l’assunzione.
Questa brochure, curata da SEM Organizzazione Soc. Coop., nasce all’interno del Progetto “Programma regionale di prevenzione e diagnosi precoce delle dipendenze da droghe e comportamentali” (sigla “Prevenzione Sardoegna.it”) commissionato dalla Presidenza del Consiglio desi Ministri - Dipartimento Politiche Antidroga all’Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale della Regione Sardegna e dato in gestione, per la realizzazione, all’Azienda Sanitaria Locale di Cagliari.
È obiettivo del progetto coinvolgere la comunità sarda nel contrasto alle dipendenze da sostanze o comportamentali attraverso una capillare e corretta informazione, sulle sostanze utilizzate, sugli effetti, sui rischi, sugli stili di consumo, sulle conseguenze sanitarie, legali e sociali, suggerendo anche atteggiamenti relazionali più funzionali ed efficaci ad un primo approccio al fenomeno e indicando modalità e sedi in cui affrontare dubbi e problemi, con la creazione di una rete di contatto informale e precoce per un primo orientamento.
L’insegnamento è una trasmissione continua di nozioni, informazioni, comunicazioni a cui fa
seguito un apprendimento da parte di un altro interlocutore. Un insegnante efficace è un
insegnante che sa comunicare, ma per poter comunicare è necessario saper ascoltare.
Le problematiche della tossicodipendenza legate agli oneri connessi alla funzione di madre e l'organizzazione del Servizio residenziale per mamme tossicodipendenti "Casa Aurora".
Il disagio giovanile e i comportamenti ad esso collegati: come contrastarli? ...Paolo Madeyski
La dottoressa Maria Carla Midena, Direttore Servizi Sociali e Funzione Territoriale AULSS 10 , parla di Il disagio giovanile e i comportamenti ad esso collegati e come contrastarli?
Spiega Il Coordinamento per le iniziative di contrasto al disagio giovanile e dei comportamenti ad esso collegati
L’esperienza dimostra purtroppo che non basta elencare i possibili “effetti indesiderati“ dell’assunzione di sostanze, né la motivazione sopravviene automaticamente al manifestarsi di danni non sempre e non solo transitori. È necessario che chi consuma, e non intende smettere, apprenda anzitutto la capacità di riconoscere i segni dell’alterazione, non solo rispetto agli effetti attesi ma anche inattesi, e i sintomi di malessere che si possono manifestare a medio-lungo termine.
Cercare di creare una coscienza critica rispetto ai limiti del proprio stato psico-fisico, può costituire una importante linea di difesa per chi non intende cessare l’assunzione.
Questa brochure, curata da SEM Organizzazione Soc. Coop., nasce all’interno del Progetto “Programma regionale di prevenzione e diagnosi precoce delle dipendenze da droghe e comportamentali” (sigla “Prevenzione Sardoegna.it”) commissionato dalla Presidenza del Consiglio desi Ministri - Dipartimento Politiche Antidroga all’Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale della Regione Sardegna e dato in gestione, per la realizzazione, all’Azienda Sanitaria Locale di Cagliari.
È obiettivo del progetto coinvolgere la comunità sarda nel contrasto alle dipendenze da sostanze o comportamentali attraverso una capillare e corretta informazione, sulle sostanze utilizzate, sugli effetti, sui rischi, sugli stili di consumo, sulle conseguenze sanitarie, legali e sociali, suggerendo anche atteggiamenti relazionali più funzionali ed efficaci ad un primo approccio al fenomeno e indicando modalità e sedi in cui affrontare dubbi e problemi, con la creazione di una rete di contatto informale e precoce per un primo orientamento.
Similar to Fare scuola al tempo del coronavirus (20)
1. Fare scuola al tempo del coronavirus
Identificazione dei bisogni.
Oggi, a causa dell’impatto della crisi sanitaria legata al SARS-COV-2, oltre 8 milioni di
bambini e ragazzi sono fuori dalla scuola.
Crescita del coronavirus in Italia.
2. Crescita giornaliera coronavirus in Italia.
Le conseguenze peggiori di questo arresto sono particolarmente sentite dai ragazzi già
maggiormente vulnerabili a causa di disabilità, bisogni educativi speciali (BES),
economicamente svantaggiati. Oltre alla possibile mancanza di un adeguato supporto da
parte dei genitori a casa, le principali difficoltà sorgono per gli alunni poveri ed emarginati
anche nell’accesso alle risorse di apprendimento digitale.
L’emergenza Covid-19 rivela che la scuola non realizza solo una missione educativa
finalizzata all’acquisizione di conoscenze, che sono in parte raggiungibili anche con la
didattica a distanza, ma soddisfa anche le esigenze di socializzazione dei giovani e di
inclusione dei più svantaggiati. Oltre agli obiettivi di apprendimento, la principale missione
della scuola è quella di accrescere in ogni studente talenti e attitudini, insieme
alle complesse capacità richieste dal vivere sociale, le cosiddette “life skills”.
La promozione del benessere in ambito scolastico può rappresentare la leva per una vera
cultura della salute basata sulla conoscenza, in grado di influire non solo sui
comportamenti degli studenti, ma anche sulle loro famiglie e comunità, nella prospettiva di
un futuro sostenibile. L’educazione alla salute così come l’educazione ambientale
dovrebbero essere integrate nei curricula scolastici all’interno di materie scientifiche o
affrontate separatamente come materie extracurricolari.
La chiusura dovuta al Covid-19 ci aiuta a comprendere come il dovere primario di qualsiasi
sistema educativo sia prendersi cura della crescita globale di ogni alunno. La scuola
fornisce un ambiente strutturato in cui i ragazzi imparano, ma è anche la palestra in cui
vanno praticate le competenze sociali: fiducia in sé stessi, amicizia, empatia,
partecipazione, rispetto, gratitudine, compassione, responsabilità. Solo l’apprendimento
3. sociale ed emotivo è ciò che può davvero rendere le giovani generazioni membri
consapevoli di una comunità solidale.
È fondamentale in questo momento garantire il diritto all'istruzione attraverso una didattica
accessibile a tutti, strumento essenziale per colmare le distanze fisiche e lavorare tutti
insieme: genitori, insegnanti e ragazzi.
Finalità educative.
Lo scopo generale da raggiungere, attraverso il seguente progetto, è garantire e
prendersi cura della crescita globale di ogni studente, preservando la salute dell’intera
collettività scolastica, attuando tutte le norme atte a contrastare la diffusione del SARS-
COV-2.
Destinatari.
I destinatari principali sono ragazzi dai 14 ai 19 anni, quindi nella delicata fase
dell’adolescenza, particolarmente complessa perché segna il passaggio dalla fase di
bambino a quella di adulto, accompagnata da una serie di cambiamenti che interessano la
sfera fisica, psicologica e cognitiva. Ovviamente, ci troviamo di fronte ad un gruppo
eterogeneo di individui, ognuno con pregi e difetti e quindi lo sforzo della comunità
scolastica sarà quello di aiutare, questi giovani, a tirar fuori il meglio di se stessi, in quanto
tra questi giovani ci saranno i nuovi medici, gli infermieri, gli insegnanti e altre figure
indispensabili in una società civile e evoluta. Inoltre, anche se in misura minore, saranno
destinatari anche gli insegnanti e tutto il personale scolastico, ognuno di loro è prezioso
per la comunità e direttamente o indirettamente partecipa al processo formativo dei
giovani e quindi va tutelato.
Obiettivi.
Potenziare le proprie capacità, attivando comportamenti responsabili;
Comprendere l'importanza dell'igiene per la crescita, la salute e la vita;
Saper valutare i propri comportamenti alla luce del valore del rispetto;
Promuovere uno stile di vita sano nell’alunno all'interno della scuola e all'interno del
contesto sociale;
Comprendere il legame esistente tra comportamento personale e salute come
benessere fisico-psichico-sociale;
Eliminare o ridurre comportamenti a rischio;
Impostare comportamenti atti a prevenire atteggiamenti scorretti che possono far
insorgere problemi legati alla diffusione di SARS-COV-2;
Promuovere la capacità di socializzazione, comunicazione e relazione tra pari e con
gli adulti;
4. Sviluppare un forte senso di responsabilità e di rispetto per la propria vita e per la
vita degli altri;
Acquisire consapevolezza dell’importanza dei mezzi di protezione per la
prevenzione da SARS-COV-2.
Risorse.
Le risorse per la realizzazione del progetto sono rappresentate da:
RSPP;
Esperto infettivologo;
Medico scolastico;
Psicologo;
Dirigente scolastico;
Docenti e personale scolastico;
Enti locali.
Contenuti, Metodi, Sussidi.
Premesso che ogni figura ha l’obbligo di rispettare e far rispettare le norme di sicurezza,
vediamo nel dettaglio, come le varie risorse debbano contribuire alla realizzazione del
progetto.
Il Responsabile della sicurezza è colui che redige il piano di prevenzione e protezione,
ovviamente tale piano va riadattato per la pandemia in corso, inserendo quelle che sono le
regole e i comportamenti da assumere per evitare il rischio di diffusione del SARS-COV-2.
Compito del RSPP è quello di curare l’aspetto logistico degli ambienti scolastici. E’
auspicabile che a partire da questo momento e per il futuro, non si realizzino “classi
pollaio”, ossia con un numero di alunni inadeguato all’aula stessa. Quindi è prevedibile un
numero massimo di 20 ragazzi per ogni classe. Al fine di evitare la diffusione del virus
bisogna rispettare le regole di distanziamento tra i ragazzi, che come riportato nella
letteratura specifica non deve essere inferiore ad un metro.
Il RSPP redige anche un documento in cui sono riportate le norme da seguire, come
indossare correttamente i DPI (mascherine, guanti laddove necessari) e sul lavaggio e
igienizzazione delle mani, oltre a disposizioni sulla sanificazione degli ambienti e
dell’arredo scolastico. Tale documento deve essere esposto in tutte le aule, nei laboratori,
nei servizi igienici e in ogni altro ambiente della scuola. Ovviamente in tutti gli ambienti
devono essere presenti i prodotti per l’igienizzazione delle mani.
5. L’esperto infettivologo provvede alla formazione del personale scolastico, coadiuva con il
RSPP per la redazione delle norme da seguire per contrastare la diffusione del SARS-
COV-2. Inoltre, provvede a prelevare dei campioni (dagli arredi scolastici, ecc) da
sottoporre ad analisi in laboratorio per valutare l’efficacia delle sanificazioni.
La presenza di un medico scolastico permette una prima valutazione in caso di malore di
ragazzi o qualsiasi operatore della scuola, in modo da intervenire tempestivamente
evitando situazioni poco piacevoli.
La presenza dello psicologo è ormai prassi comune nella scuola. In un contesto come
quello attuale può rappresentare un valido supporto per tutta la popolazione scolastica,
circa le problematiche legate alla pandemia (ansie, paura, senso di disadattamento,
sconforto) che colpiscono indistintamente studenti e docenti.
Il Dirigente scolastico è il primo responsabile della scuola, per cui il suo ruolo è di
fondamentale importanza, in quanto si confronta con tutte le altre figure professionali e
dispone le norme per il buon funzionamento della scuola. Nel caso specifico sarebbe
auspicabile l’adozione di ingressi scaglionati, al fine di evitare assembramenti davanti
l’istituto; stessa cosa per le uscite. Inoltre, vista la scarsa disponibilità di aule e per
svolgere le attività in maggior sicurezza sarebbe necessario disporre lo svolgimento delle
attività didattiche in turni (mattina e pomeriggio). Infine, per consentire l’utilizzo dei
laboratori e garantire la piena funzionalità degli stessi, il Dirigente, potrebbe ricorrere a
lezioni di laboratorio con classi dimezzate, ossia per le due ore di laboratorio, la classe
svolgerebbe la lezione, per metà, con un docente (microbiologia); l’altra metà con il
docente di chimica. Tale situazione comporterebbe un numero minimo di studenti nei
laboratori che potrebbe permettere la piena operatività dei discenti. In una situazione del
genere si ritroverebbero al massimo 10 studenti, seguiti dai due insegnanti, per cui gli
studenti potrebbero operare in sicurezza, garantendo il distanziamento e l’utilizzo dei DPI.
Il personale docente e scolastico è fondamentale per il buon funzionamento della scuola. I
docenti sono i primi responsabili della formazione dei giovani; amministrativi e collaboratori
contribuiscono al buon funzionamento della scuola e al decoro degli ambienti. In clima
pandemico, anch’essi, vanno formati e richiamati al rispetto delle regole. Sono le figure
con cui gli studenti passano la maggior parte del tempo scolastico e quindi rappresentano i
preposti a dialogare con essi e far maturare una mentalità positiva. La qualità delle
interazioni tra insegnanti e studenti, così come quella degli approcci educativi, sono fattori
cruciali per un apprendimento significativo e trasformativo, in grado di ampliare gli orizzonti
dei giovani e generare menti aperte e responsabili.
Pertanto, sarebbe necessario riformulare i percorsi formativi degli insegnanti, in
particolare i docenti delle discipline scientifiche, alla luce della promozione del benessere
degli studenti, strettamente correlato al rendimento scolastico. In questa prospettiva,
gli insegnanti non dovrebbero solo fungere da guide sul piano cognitivo, ma diventare veri
e propri “emotional trainers” e promotori di salute (health promoters) dei loro
studenti, stimolando in modo proattivo l’acquisizione e il mantenimento di stili di vita
sani (attività fisica, igiene personale, corretta alimentazione) tra le giovani generazioni,
rendendole consapevoli delle conseguenze dei comportamenti a rischio sia sul singolo che
sulla salute collettiva. Inoltre, gli interventi educativi volti a promuovere il benessere dei
6. giovanissimi a scuola rappresentano anche la strategia anti-bullismo più efficace e, allo
stesso tempo, faciliterebbero il percorso scolastico degli allievi più svantaggiati.
Le epidemie e pandemie passano, lo dice la storia, ma le abitudini devono restare, perché
prima o poi ne arriverà un’altra e la società e la scuola devono essere preparate e non
vivere sempre situazioni di emergenza. Bisogna far acquisire la consapevolezza di poter
lavorare anche in situazioni difficili, rispettando le regole ed essendo responsabili rispetto
ad una problematica.
Il supporto degli Enti locali è fondamentale per il successo del progetto. L’amministrazione
provinciale dovrebbe essere più presente nelle strutture scolastiche di secondo livello,
garantendo la manutenzione periodica delle stesse, evitando fenomeni di degrado. Il
progetto prevede una buona manutenzione della struttura e degli ambienti, l’allestimento di
un’area attrezzata a verde, utilizzando delle essenze vegetali capaci di assorbire gli
inquinanti atmosferici, in modo da garantire una migliore qualità dell’aria. E’ ormai
accertato che il miglioramento della qualità dell’aria, negli ambienti di lavoro, incide in
modo significativo sul grado di benessere e sulle capacità di apprendimento.
Analogamente è importante curare lo stato manutentivo delle strutture, verificare che le
stesse presentino idonee vie di ricambio dell’aria e installare dei dispositivi per il controllo
qualitativo dell’aria.
Altro aspetto fondamentale del progetto riguarda i mezzi di trasporto pubblico, che
attualmente è uno dei punti più dolenti. Le istituzioni (regione, provincia, comuni, enti
privati) dovrebbero concorrere al miglioramento del trasporto pubblico, con l’introduzione
di un servizio dedicato alle scuole, aumentando i mezzi disponibili, in modo da offrire un
servizio sicuro riguardo alla diffusione del virus.
Valutazione dei risultati.
La valutazione del progetto sarà effettuata mediante tests somministrati agli studenti e a
tutto il personale scolastico sia in fase di formazione che durante lo svolgimento del
progetto. Sarà monitorata anche la qualità dell’aria e il prelievo di campioni in modo da
valutare anche l’efficienza delle sanificazioni, che necessariamente dovranno svolgersi
costantemente durante l’anno scolastico.
Nel caso i risultati non dovessero mostrarsi soddisfacenti si interverrà adottando nuove
metodologie nelle fasi in cui si sono verificate delle criticità.
7. Bibliografia:
1. G. Carnevali, E. balugani, L. Marra – Elementi di igiene e patologia – Ed.: Scienze Zanichelli;
2. F. Fanti – Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo sanitario – Ed.; Scienze Zanichelli.
Consultazioni dal web:
1. https://www.thelancet.com/journals/lanpub/onlineFirst
2. https://en.unesco.org/covid19/educationresponse/globalcoalition
3. http://hpp.tbzmed.ac.ir/Files/Inpress/hpp-32165.pdf
4. Le statistiche del coronavirus in Italia (statistichecoronavirus.it)