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Fare scuola al tempo del coronavirus
Identificazione dei bisogni.
Oggi, a causa dell’impatto della crisi sanitaria legata al SARS-COV-2, oltre 8 milioni di
bambini e ragazzi sono fuori dalla scuola.
Crescita del coronavirus in Italia.
Crescita giornaliera coronavirus in Italia.
Le conseguenze peggiori di questo arresto sono particolarmente sentite dai ragazzi già
maggiormente vulnerabili a causa di disabilità, bisogni educativi speciali (BES),
economicamente svantaggiati. Oltre alla possibile mancanza di un adeguato supporto da
parte dei genitori a casa, le principali difficoltà sorgono per gli alunni poveri ed emarginati
anche nell’accesso alle risorse di apprendimento digitale.
L’emergenza Covid-19 rivela che la scuola non realizza solo una missione educativa
finalizzata all’acquisizione di conoscenze, che sono in parte raggiungibili anche con la
didattica a distanza, ma soddisfa anche le esigenze di socializzazione dei giovani e di
inclusione dei più svantaggiati. Oltre agli obiettivi di apprendimento, la principale missione
della scuola è quella di accrescere in ogni studente talenti e attitudini, insieme
alle complesse capacità richieste dal vivere sociale, le cosiddette “life skills”.
La promozione del benessere in ambito scolastico può rappresentare la leva per una vera
cultura della salute basata sulla conoscenza, in grado di influire non solo sui
comportamenti degli studenti, ma anche sulle loro famiglie e comunità, nella prospettiva di
un futuro sostenibile. L’educazione alla salute così come l’educazione ambientale
dovrebbero essere integrate nei curricula scolastici all’interno di materie scientifiche o
affrontate separatamente come materie extracurricolari.
La chiusura dovuta al Covid-19 ci aiuta a comprendere come il dovere primario di qualsiasi
sistema educativo sia prendersi cura della crescita globale di ogni alunno. La scuola
fornisce un ambiente strutturato in cui i ragazzi imparano, ma è anche la palestra in cui
vanno praticate le competenze sociali: fiducia in sé stessi, amicizia, empatia,
partecipazione, rispetto, gratitudine, compassione, responsabilità. Solo l’apprendimento
sociale ed emotivo è ciò che può davvero rendere le giovani generazioni membri
consapevoli di una comunità solidale.
È fondamentale in questo momento garantire il diritto all'istruzione attraverso una didattica
accessibile a tutti, strumento essenziale per colmare le distanze fisiche e lavorare tutti
insieme: genitori, insegnanti e ragazzi.
Finalità educative.
Lo scopo generale da raggiungere, attraverso il seguente progetto, è garantire e
prendersi cura della crescita globale di ogni studente, preservando la salute dell’intera
collettività scolastica, attuando tutte le norme atte a contrastare la diffusione del SARS-
COV-2.
Destinatari.
I destinatari principali sono ragazzi dai 14 ai 19 anni, quindi nella delicata fase
dell’adolescenza, particolarmente complessa perché segna il passaggio dalla fase di
bambino a quella di adulto, accompagnata da una serie di cambiamenti che interessano la
sfera fisica, psicologica e cognitiva. Ovviamente, ci troviamo di fronte ad un gruppo
eterogeneo di individui, ognuno con pregi e difetti e quindi lo sforzo della comunità
scolastica sarà quello di aiutare, questi giovani, a tirar fuori il meglio di se stessi, in quanto
tra questi giovani ci saranno i nuovi medici, gli infermieri, gli insegnanti e altre figure
indispensabili in una società civile e evoluta. Inoltre, anche se in misura minore, saranno
destinatari anche gli insegnanti e tutto il personale scolastico, ognuno di loro è prezioso
per la comunità e direttamente o indirettamente partecipa al processo formativo dei
giovani e quindi va tutelato.
Obiettivi.
 Potenziare le proprie capacità, attivando comportamenti responsabili;
 Comprendere l'importanza dell'igiene per la crescita, la salute e la vita;
 Saper valutare i propri comportamenti alla luce del valore del rispetto;
 Promuovere uno stile di vita sano nell’alunno all'interno della scuola e all'interno del
contesto sociale;
 Comprendere il legame esistente tra comportamento personale e salute come
benessere fisico-psichico-sociale;
 Eliminare o ridurre comportamenti a rischio;
 Impostare comportamenti atti a prevenire atteggiamenti scorretti che possono far
insorgere problemi legati alla diffusione di SARS-COV-2;
 Promuovere la capacità di socializzazione, comunicazione e relazione tra pari e con
gli adulti;
 Sviluppare un forte senso di responsabilità e di rispetto per la propria vita e per la
vita degli altri;
 Acquisire consapevolezza dell’importanza dei mezzi di protezione per la
prevenzione da SARS-COV-2.
Risorse.
Le risorse per la realizzazione del progetto sono rappresentate da:
 RSPP;
 Esperto infettivologo;
 Medico scolastico;
 Psicologo;
 Dirigente scolastico;
 Docenti e personale scolastico;
 Enti locali.
Contenuti, Metodi, Sussidi.
Premesso che ogni figura ha l’obbligo di rispettare e far rispettare le norme di sicurezza,
vediamo nel dettaglio, come le varie risorse debbano contribuire alla realizzazione del
progetto.
Il Responsabile della sicurezza è colui che redige il piano di prevenzione e protezione,
ovviamente tale piano va riadattato per la pandemia in corso, inserendo quelle che sono le
regole e i comportamenti da assumere per evitare il rischio di diffusione del SARS-COV-2.
Compito del RSPP è quello di curare l’aspetto logistico degli ambienti scolastici. E’
auspicabile che a partire da questo momento e per il futuro, non si realizzino “classi
pollaio”, ossia con un numero di alunni inadeguato all’aula stessa. Quindi è prevedibile un
numero massimo di 20 ragazzi per ogni classe. Al fine di evitare la diffusione del virus
bisogna rispettare le regole di distanziamento tra i ragazzi, che come riportato nella
letteratura specifica non deve essere inferiore ad un metro.
Il RSPP redige anche un documento in cui sono riportate le norme da seguire, come
indossare correttamente i DPI (mascherine, guanti laddove necessari) e sul lavaggio e
igienizzazione delle mani, oltre a disposizioni sulla sanificazione degli ambienti e
dell’arredo scolastico. Tale documento deve essere esposto in tutte le aule, nei laboratori,
nei servizi igienici e in ogni altro ambiente della scuola. Ovviamente in tutti gli ambienti
devono essere presenti i prodotti per l’igienizzazione delle mani.
L’esperto infettivologo provvede alla formazione del personale scolastico, coadiuva con il
RSPP per la redazione delle norme da seguire per contrastare la diffusione del SARS-
COV-2. Inoltre, provvede a prelevare dei campioni (dagli arredi scolastici, ecc) da
sottoporre ad analisi in laboratorio per valutare l’efficacia delle sanificazioni.
La presenza di un medico scolastico permette una prima valutazione in caso di malore di
ragazzi o qualsiasi operatore della scuola, in modo da intervenire tempestivamente
evitando situazioni poco piacevoli.
La presenza dello psicologo è ormai prassi comune nella scuola. In un contesto come
quello attuale può rappresentare un valido supporto per tutta la popolazione scolastica,
circa le problematiche legate alla pandemia (ansie, paura, senso di disadattamento,
sconforto) che colpiscono indistintamente studenti e docenti.
Il Dirigente scolastico è il primo responsabile della scuola, per cui il suo ruolo è di
fondamentale importanza, in quanto si confronta con tutte le altre figure professionali e
dispone le norme per il buon funzionamento della scuola. Nel caso specifico sarebbe
auspicabile l’adozione di ingressi scaglionati, al fine di evitare assembramenti davanti
l’istituto; stessa cosa per le uscite. Inoltre, vista la scarsa disponibilità di aule e per
svolgere le attività in maggior sicurezza sarebbe necessario disporre lo svolgimento delle
attività didattiche in turni (mattina e pomeriggio). Infine, per consentire l’utilizzo dei
laboratori e garantire la piena funzionalità degli stessi, il Dirigente, potrebbe ricorrere a
lezioni di laboratorio con classi dimezzate, ossia per le due ore di laboratorio, la classe
svolgerebbe la lezione, per metà, con un docente (microbiologia); l’altra metà con il
docente di chimica. Tale situazione comporterebbe un numero minimo di studenti nei
laboratori che potrebbe permettere la piena operatività dei discenti. In una situazione del
genere si ritroverebbero al massimo 10 studenti, seguiti dai due insegnanti, per cui gli
studenti potrebbero operare in sicurezza, garantendo il distanziamento e l’utilizzo dei DPI.
Il personale docente e scolastico è fondamentale per il buon funzionamento della scuola. I
docenti sono i primi responsabili della formazione dei giovani; amministrativi e collaboratori
contribuiscono al buon funzionamento della scuola e al decoro degli ambienti. In clima
pandemico, anch’essi, vanno formati e richiamati al rispetto delle regole. Sono le figure
con cui gli studenti passano la maggior parte del tempo scolastico e quindi rappresentano i
preposti a dialogare con essi e far maturare una mentalità positiva. La qualità delle
interazioni tra insegnanti e studenti, così come quella degli approcci educativi, sono fattori
cruciali per un apprendimento significativo e trasformativo, in grado di ampliare gli orizzonti
dei giovani e generare menti aperte e responsabili.
Pertanto, sarebbe necessario riformulare i percorsi formativi degli insegnanti, in
particolare i docenti delle discipline scientifiche, alla luce della promozione del benessere
degli studenti, strettamente correlato al rendimento scolastico. In questa prospettiva,
gli insegnanti non dovrebbero solo fungere da guide sul piano cognitivo, ma diventare veri
e propri “emotional trainers” e promotori di salute (health promoters) dei loro
studenti, stimolando in modo proattivo l’acquisizione e il mantenimento di stili di vita
sani (attività fisica, igiene personale, corretta alimentazione) tra le giovani generazioni,
rendendole consapevoli delle conseguenze dei comportamenti a rischio sia sul singolo che
sulla salute collettiva. Inoltre, gli interventi educativi volti a promuovere il benessere dei
giovanissimi a scuola rappresentano anche la strategia anti-bullismo più efficace e, allo
stesso tempo, faciliterebbero il percorso scolastico degli allievi più svantaggiati.
Le epidemie e pandemie passano, lo dice la storia, ma le abitudini devono restare, perché
prima o poi ne arriverà un’altra e la società e la scuola devono essere preparate e non
vivere sempre situazioni di emergenza. Bisogna far acquisire la consapevolezza di poter
lavorare anche in situazioni difficili, rispettando le regole ed essendo responsabili rispetto
ad una problematica.
Il supporto degli Enti locali è fondamentale per il successo del progetto. L’amministrazione
provinciale dovrebbe essere più presente nelle strutture scolastiche di secondo livello,
garantendo la manutenzione periodica delle stesse, evitando fenomeni di degrado. Il
progetto prevede una buona manutenzione della struttura e degli ambienti, l’allestimento di
un’area attrezzata a verde, utilizzando delle essenze vegetali capaci di assorbire gli
inquinanti atmosferici, in modo da garantire una migliore qualità dell’aria. E’ ormai
accertato che il miglioramento della qualità dell’aria, negli ambienti di lavoro, incide in
modo significativo sul grado di benessere e sulle capacità di apprendimento.
Analogamente è importante curare lo stato manutentivo delle strutture, verificare che le
stesse presentino idonee vie di ricambio dell’aria e installare dei dispositivi per il controllo
qualitativo dell’aria.
Altro aspetto fondamentale del progetto riguarda i mezzi di trasporto pubblico, che
attualmente è uno dei punti più dolenti. Le istituzioni (regione, provincia, comuni, enti
privati) dovrebbero concorrere al miglioramento del trasporto pubblico, con l’introduzione
di un servizio dedicato alle scuole, aumentando i mezzi disponibili, in modo da offrire un
servizio sicuro riguardo alla diffusione del virus.
Valutazione dei risultati.
La valutazione del progetto sarà effettuata mediante tests somministrati agli studenti e a
tutto il personale scolastico sia in fase di formazione che durante lo svolgimento del
progetto. Sarà monitorata anche la qualità dell’aria e il prelievo di campioni in modo da
valutare anche l’efficienza delle sanificazioni, che necessariamente dovranno svolgersi
costantemente durante l’anno scolastico.
Nel caso i risultati non dovessero mostrarsi soddisfacenti si interverrà adottando nuove
metodologie nelle fasi in cui si sono verificate delle criticità.
Bibliografia:
1. G. Carnevali, E. balugani, L. Marra – Elementi di igiene e patologia – Ed.: Scienze Zanichelli;
2. F. Fanti – Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo sanitario – Ed.; Scienze Zanichelli.
Consultazioni dal web:
1. https://www.thelancet.com/journals/lanpub/onlineFirst
2. https://en.unesco.org/covid19/educationresponse/globalcoalition
3. http://hpp.tbzmed.ac.ir/Files/Inpress/hpp-32165.pdf
4. Le statistiche del coronavirus in Italia (statistichecoronavirus.it)

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Fare scuola al tempo del coronavirus

  • 1. Fare scuola al tempo del coronavirus Identificazione dei bisogni. Oggi, a causa dell’impatto della crisi sanitaria legata al SARS-COV-2, oltre 8 milioni di bambini e ragazzi sono fuori dalla scuola. Crescita del coronavirus in Italia.
  • 2. Crescita giornaliera coronavirus in Italia. Le conseguenze peggiori di questo arresto sono particolarmente sentite dai ragazzi già maggiormente vulnerabili a causa di disabilità, bisogni educativi speciali (BES), economicamente svantaggiati. Oltre alla possibile mancanza di un adeguato supporto da parte dei genitori a casa, le principali difficoltà sorgono per gli alunni poveri ed emarginati anche nell’accesso alle risorse di apprendimento digitale. L’emergenza Covid-19 rivela che la scuola non realizza solo una missione educativa finalizzata all’acquisizione di conoscenze, che sono in parte raggiungibili anche con la didattica a distanza, ma soddisfa anche le esigenze di socializzazione dei giovani e di inclusione dei più svantaggiati. Oltre agli obiettivi di apprendimento, la principale missione della scuola è quella di accrescere in ogni studente talenti e attitudini, insieme alle complesse capacità richieste dal vivere sociale, le cosiddette “life skills”. La promozione del benessere in ambito scolastico può rappresentare la leva per una vera cultura della salute basata sulla conoscenza, in grado di influire non solo sui comportamenti degli studenti, ma anche sulle loro famiglie e comunità, nella prospettiva di un futuro sostenibile. L’educazione alla salute così come l’educazione ambientale dovrebbero essere integrate nei curricula scolastici all’interno di materie scientifiche o affrontate separatamente come materie extracurricolari. La chiusura dovuta al Covid-19 ci aiuta a comprendere come il dovere primario di qualsiasi sistema educativo sia prendersi cura della crescita globale di ogni alunno. La scuola fornisce un ambiente strutturato in cui i ragazzi imparano, ma è anche la palestra in cui vanno praticate le competenze sociali: fiducia in sé stessi, amicizia, empatia, partecipazione, rispetto, gratitudine, compassione, responsabilità. Solo l’apprendimento
  • 3. sociale ed emotivo è ciò che può davvero rendere le giovani generazioni membri consapevoli di una comunità solidale. È fondamentale in questo momento garantire il diritto all'istruzione attraverso una didattica accessibile a tutti, strumento essenziale per colmare le distanze fisiche e lavorare tutti insieme: genitori, insegnanti e ragazzi. Finalità educative. Lo scopo generale da raggiungere, attraverso il seguente progetto, è garantire e prendersi cura della crescita globale di ogni studente, preservando la salute dell’intera collettività scolastica, attuando tutte le norme atte a contrastare la diffusione del SARS- COV-2. Destinatari. I destinatari principali sono ragazzi dai 14 ai 19 anni, quindi nella delicata fase dell’adolescenza, particolarmente complessa perché segna il passaggio dalla fase di bambino a quella di adulto, accompagnata da una serie di cambiamenti che interessano la sfera fisica, psicologica e cognitiva. Ovviamente, ci troviamo di fronte ad un gruppo eterogeneo di individui, ognuno con pregi e difetti e quindi lo sforzo della comunità scolastica sarà quello di aiutare, questi giovani, a tirar fuori il meglio di se stessi, in quanto tra questi giovani ci saranno i nuovi medici, gli infermieri, gli insegnanti e altre figure indispensabili in una società civile e evoluta. Inoltre, anche se in misura minore, saranno destinatari anche gli insegnanti e tutto il personale scolastico, ognuno di loro è prezioso per la comunità e direttamente o indirettamente partecipa al processo formativo dei giovani e quindi va tutelato. Obiettivi.  Potenziare le proprie capacità, attivando comportamenti responsabili;  Comprendere l'importanza dell'igiene per la crescita, la salute e la vita;  Saper valutare i propri comportamenti alla luce del valore del rispetto;  Promuovere uno stile di vita sano nell’alunno all'interno della scuola e all'interno del contesto sociale;  Comprendere il legame esistente tra comportamento personale e salute come benessere fisico-psichico-sociale;  Eliminare o ridurre comportamenti a rischio;  Impostare comportamenti atti a prevenire atteggiamenti scorretti che possono far insorgere problemi legati alla diffusione di SARS-COV-2;  Promuovere la capacità di socializzazione, comunicazione e relazione tra pari e con gli adulti;
  • 4.  Sviluppare un forte senso di responsabilità e di rispetto per la propria vita e per la vita degli altri;  Acquisire consapevolezza dell’importanza dei mezzi di protezione per la prevenzione da SARS-COV-2. Risorse. Le risorse per la realizzazione del progetto sono rappresentate da:  RSPP;  Esperto infettivologo;  Medico scolastico;  Psicologo;  Dirigente scolastico;  Docenti e personale scolastico;  Enti locali. Contenuti, Metodi, Sussidi. Premesso che ogni figura ha l’obbligo di rispettare e far rispettare le norme di sicurezza, vediamo nel dettaglio, come le varie risorse debbano contribuire alla realizzazione del progetto. Il Responsabile della sicurezza è colui che redige il piano di prevenzione e protezione, ovviamente tale piano va riadattato per la pandemia in corso, inserendo quelle che sono le regole e i comportamenti da assumere per evitare il rischio di diffusione del SARS-COV-2. Compito del RSPP è quello di curare l’aspetto logistico degli ambienti scolastici. E’ auspicabile che a partire da questo momento e per il futuro, non si realizzino “classi pollaio”, ossia con un numero di alunni inadeguato all’aula stessa. Quindi è prevedibile un numero massimo di 20 ragazzi per ogni classe. Al fine di evitare la diffusione del virus bisogna rispettare le regole di distanziamento tra i ragazzi, che come riportato nella letteratura specifica non deve essere inferiore ad un metro. Il RSPP redige anche un documento in cui sono riportate le norme da seguire, come indossare correttamente i DPI (mascherine, guanti laddove necessari) e sul lavaggio e igienizzazione delle mani, oltre a disposizioni sulla sanificazione degli ambienti e dell’arredo scolastico. Tale documento deve essere esposto in tutte le aule, nei laboratori, nei servizi igienici e in ogni altro ambiente della scuola. Ovviamente in tutti gli ambienti devono essere presenti i prodotti per l’igienizzazione delle mani.
  • 5. L’esperto infettivologo provvede alla formazione del personale scolastico, coadiuva con il RSPP per la redazione delle norme da seguire per contrastare la diffusione del SARS- COV-2. Inoltre, provvede a prelevare dei campioni (dagli arredi scolastici, ecc) da sottoporre ad analisi in laboratorio per valutare l’efficacia delle sanificazioni. La presenza di un medico scolastico permette una prima valutazione in caso di malore di ragazzi o qualsiasi operatore della scuola, in modo da intervenire tempestivamente evitando situazioni poco piacevoli. La presenza dello psicologo è ormai prassi comune nella scuola. In un contesto come quello attuale può rappresentare un valido supporto per tutta la popolazione scolastica, circa le problematiche legate alla pandemia (ansie, paura, senso di disadattamento, sconforto) che colpiscono indistintamente studenti e docenti. Il Dirigente scolastico è il primo responsabile della scuola, per cui il suo ruolo è di fondamentale importanza, in quanto si confronta con tutte le altre figure professionali e dispone le norme per il buon funzionamento della scuola. Nel caso specifico sarebbe auspicabile l’adozione di ingressi scaglionati, al fine di evitare assembramenti davanti l’istituto; stessa cosa per le uscite. Inoltre, vista la scarsa disponibilità di aule e per svolgere le attività in maggior sicurezza sarebbe necessario disporre lo svolgimento delle attività didattiche in turni (mattina e pomeriggio). Infine, per consentire l’utilizzo dei laboratori e garantire la piena funzionalità degli stessi, il Dirigente, potrebbe ricorrere a lezioni di laboratorio con classi dimezzate, ossia per le due ore di laboratorio, la classe svolgerebbe la lezione, per metà, con un docente (microbiologia); l’altra metà con il docente di chimica. Tale situazione comporterebbe un numero minimo di studenti nei laboratori che potrebbe permettere la piena operatività dei discenti. In una situazione del genere si ritroverebbero al massimo 10 studenti, seguiti dai due insegnanti, per cui gli studenti potrebbero operare in sicurezza, garantendo il distanziamento e l’utilizzo dei DPI. Il personale docente e scolastico è fondamentale per il buon funzionamento della scuola. I docenti sono i primi responsabili della formazione dei giovani; amministrativi e collaboratori contribuiscono al buon funzionamento della scuola e al decoro degli ambienti. In clima pandemico, anch’essi, vanno formati e richiamati al rispetto delle regole. Sono le figure con cui gli studenti passano la maggior parte del tempo scolastico e quindi rappresentano i preposti a dialogare con essi e far maturare una mentalità positiva. La qualità delle interazioni tra insegnanti e studenti, così come quella degli approcci educativi, sono fattori cruciali per un apprendimento significativo e trasformativo, in grado di ampliare gli orizzonti dei giovani e generare menti aperte e responsabili. Pertanto, sarebbe necessario riformulare i percorsi formativi degli insegnanti, in particolare i docenti delle discipline scientifiche, alla luce della promozione del benessere degli studenti, strettamente correlato al rendimento scolastico. In questa prospettiva, gli insegnanti non dovrebbero solo fungere da guide sul piano cognitivo, ma diventare veri e propri “emotional trainers” e promotori di salute (health promoters) dei loro studenti, stimolando in modo proattivo l’acquisizione e il mantenimento di stili di vita sani (attività fisica, igiene personale, corretta alimentazione) tra le giovani generazioni, rendendole consapevoli delle conseguenze dei comportamenti a rischio sia sul singolo che sulla salute collettiva. Inoltre, gli interventi educativi volti a promuovere il benessere dei
  • 6. giovanissimi a scuola rappresentano anche la strategia anti-bullismo più efficace e, allo stesso tempo, faciliterebbero il percorso scolastico degli allievi più svantaggiati. Le epidemie e pandemie passano, lo dice la storia, ma le abitudini devono restare, perché prima o poi ne arriverà un’altra e la società e la scuola devono essere preparate e non vivere sempre situazioni di emergenza. Bisogna far acquisire la consapevolezza di poter lavorare anche in situazioni difficili, rispettando le regole ed essendo responsabili rispetto ad una problematica. Il supporto degli Enti locali è fondamentale per il successo del progetto. L’amministrazione provinciale dovrebbe essere più presente nelle strutture scolastiche di secondo livello, garantendo la manutenzione periodica delle stesse, evitando fenomeni di degrado. Il progetto prevede una buona manutenzione della struttura e degli ambienti, l’allestimento di un’area attrezzata a verde, utilizzando delle essenze vegetali capaci di assorbire gli inquinanti atmosferici, in modo da garantire una migliore qualità dell’aria. E’ ormai accertato che il miglioramento della qualità dell’aria, negli ambienti di lavoro, incide in modo significativo sul grado di benessere e sulle capacità di apprendimento. Analogamente è importante curare lo stato manutentivo delle strutture, verificare che le stesse presentino idonee vie di ricambio dell’aria e installare dei dispositivi per il controllo qualitativo dell’aria. Altro aspetto fondamentale del progetto riguarda i mezzi di trasporto pubblico, che attualmente è uno dei punti più dolenti. Le istituzioni (regione, provincia, comuni, enti privati) dovrebbero concorrere al miglioramento del trasporto pubblico, con l’introduzione di un servizio dedicato alle scuole, aumentando i mezzi disponibili, in modo da offrire un servizio sicuro riguardo alla diffusione del virus. Valutazione dei risultati. La valutazione del progetto sarà effettuata mediante tests somministrati agli studenti e a tutto il personale scolastico sia in fase di formazione che durante lo svolgimento del progetto. Sarà monitorata anche la qualità dell’aria e il prelievo di campioni in modo da valutare anche l’efficienza delle sanificazioni, che necessariamente dovranno svolgersi costantemente durante l’anno scolastico. Nel caso i risultati non dovessero mostrarsi soddisfacenti si interverrà adottando nuove metodologie nelle fasi in cui si sono verificate delle criticità.
  • 7. Bibliografia: 1. G. Carnevali, E. balugani, L. Marra – Elementi di igiene e patologia – Ed.: Scienze Zanichelli; 2. F. Fanti – Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo sanitario – Ed.; Scienze Zanichelli. Consultazioni dal web: 1. https://www.thelancet.com/journals/lanpub/onlineFirst 2. https://en.unesco.org/covid19/educationresponse/globalcoalition 3. http://hpp.tbzmed.ac.ir/Files/Inpress/hpp-32165.pdf 4. Le statistiche del coronavirus in Italia (statistichecoronavirus.it)