049 - La Civiltà Cristiana offre e chiede collaborazione alle altre vere reli...OrdineGesu
La Civiltà Cristiana offre e chiede collaborazione alle altre vere religioni per scoprire gli errori umani contenuti nelle Sacre Scritture dell’Antichità (Elaborato 5)
Dal libro della Genesi
La Creazione
Catechesi guidata da don Sandro Panizzolo.
Testi di commento liberamente tratti dalla Catechesi adulti della diocesi di Como. Redazione del power point: signora Rita Veronese.
A 50 anni dalla Nostra aetate- Cenni specificità Corano - 'Isa e Muhammad - Maryam : ma Allah sapeva meglio di lei quello che aveva partorito (C III,36)
2. Distinguere chiaramente tra la visione della famiglia nei testi sacri e
nella realizzazione concreta delle varie culture nazionali
Parlare di famiglia implica necessariamente parlare di matrimonio, rito del
matrimonio, ruolo della donna, educazione dei figli, sono questi i tre temi
che soggiaceranno alla presentazione di oggi, quindi le tre grandi religioni
con quattro sottotemi, famiglia, matrimonio, donna, educazione figli… in
un contesto secolarizzato e globalizzato
3. Secolarizzazione e globalizzazione:
prendiamo il caso italiano, tanto per capire…
3.1. lo scorso anno è stata approvata una legge, quella sulle unioni
civili, che di fatto genera:
3.1.1. – la famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio
(civile o religioso che sia)
4. Articolo 29
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società
naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei
coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.
5. 3.1.2. – Due tipi di unioni civili, tra persone conviventi di sesso
diverso e tra persone dello stesso sesso. I movimenti gay premono
per il riconoscimento delle loro unioni quale matrimonio, e sta
passando nel linguaggio comune l’idea di famiglie, al plurale,
equiparando a quella naturale, altre forme di relazione.
6. 3.2. Questo determina una confusione quando vogliamo parlare
di famiglia, qui a Porcia nelle nostre piccole città, nelle grandi
città italiane, e attraverso i media, che con internet e
satellitari giungono in ogni punto del pianeta determinando una
globalizzazione culturale.
7. 3.3. Nuove istituzioni giuridiche che sono frutto di una cultura non
più strettamente legata alle religioni (cristiana, ebraica, musulmana,
buddista…) ma all’affermazione ed esaltazione delle libertà
individuali. Istituzioni quindi che sono espressione di una cultura
secolarizzata, pur permanendo ampie radici nei valori provenienti dalla
tradizione religiosa, filosofica, giuridica dei secoli precedenti.
8. IL RITO DEL MATRIMONIO
La celebrazione del rito del matrimonio ci dice con chiarezza
cosa si intende realizzare. Essendo una realtà pubblica,
ufficiale, che determina nuovi rapporti, è lo strumento che
esplicita chiaramente il senso di quel che si vuol fare.
9. 4.1. Tradizione cristiana:
4.1.1. Nella tradizione
evangelica (protestante) il
matrimonio è una
benedizione, appartiene
alla buona creazione, alla
natura umana, che la Bibbia
comunque presenta
caratterizzata dall’unità
affettiva e corporale (i due
saranno una sola carne),
dal “per sempre” (non
divida l’uomo ciò che Dio
ha unito) e dalla fedeltà.
10. 4.1.2. Nella tradizione
cattolica ed ortodossa ha
anche la natura di
sacramento (segno
efficace, concreto
dell’amore di Dio per
l’umanità), quindi è
eminentemente un fatto
religioso e non solamente
umano, cioè è implicata
una volontà umana, ma
all’interno di un progetto
nel quale anche Dio si
coinvolge, promettendo un
suo aiuto (la grazia del
sacramento)
Il matrimonio è un patto di
amore tra uomo e donna.
11. 4.1.2.1. Rito cattolico:
Le tre domande:
A - Siete venuti a contrarre matrimonio
in piena liberta?
B - Siete disposti, nella nuova via del
matrimonio, ad amarvi ed onorarvi l’un
l’altro per tutta la vita?
C - Siete disposti ad accogliere
responsabilmente e con amore i figli
che Dio vorrà donarvi e a educarli
secondo la legge di Cristo e della
Chiesa?
Gli sposi:
Io … accolgo te… come mia
sposa/sposo e prometto di esserti
fedele sempre, nella gioi e nel dolore,
nella salute e nella malattia, e di amarti
e onorarti tutti i giorni della mia vita
Ricevi questo anello, segno del mio
amore e della mia fedeltà. Nel nome del
Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
14. Nelle fonti
bibliche e della
tradizione
Prov. 1,8:
“Ascolta figlio mio, l’istruzione di
tuo padre e non disprezzare
l’insegnamento di tua madre”
perché non si dica che il padre è
nominato prima della madre, i
maestri evidenziano che in
Lev. 19,3 è scritto ”Ognuno abbia
timore di sua madre e di suo
padre”.
anteponendo la madre al padre
Dt 5,16 ed Es 20 Onora tuo padre e
tua madre, come il Signore Dio tuo
ti ha comandato, perché la tua vita
sia lunga e tu sii felice nel paese che
il Signore tuo Dio ti dà.
15. 5. Matrimonio ebraico
E’ evidente che nell’ebraismo vi è la tradizione biblica, con i suoi
insegnamenti:
Gen 2,24 “L’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua
moglie e i due saranno una sola carne”.
A questo disegno di unità si sovrappongono gli elementi tradizionali
delle varie nazioni.
16. Il corteo nuziale (Arezzo) https://www.youtube.com/watch?v=1er77HAg_FA
La cerimonia https://www.youtube.com/watch?v=D5T1da-pPG4
La cerimonia Noa e Shaked https://www.youtube.com/watch?v=ZXMl4MI_ntA
A. Firma della Ketubà
B. Chuppà – Il baldacchino nuziale
C. Kiddushin – La consacrazione
D. La consegna dell’anello
E. La consegna della Ketubà
F. Nissuim – Le 7 benedizioni nuziali
G. La benedizione agli Sposi
H. La rottura del bicchiere
17. Nelle fonti bibliche e della
tradizione
Nella storia della creazione, Eva,
dice la tradizione ebraica,
“è un gradino più in alto
dell’uomo”, perché creata già
dalla carne di Adamo e non dalla
terra come Adamo stesso.
Il nome di Eva in se stesso ha il
significato di vita, mentre
Adamo, da adamah, ha il
significato di terra, che può
essere un richiamo alla morte.Lucas Cranak il vecchio - 1528
18. La Torà nel suo complesso mira a far si che l’umanità realizzi al massimo la Volontà
divina, per cui gli istinti più comuni devono essere guidati e disciplinati: essi sono
due: la conservazione di se stessi e della specie.
Nell’ebraismo buona parte dei precetti (mitzvot) che mirano a regolamentare questi
istinti è affidata alla donna ebrea. Sarà suo preciso dovere conoscere a fondo questo
ruolo attraverso lo studio della Torà.
19. 1 E’ la donna che trasmette l’ebraicità. La decisione deriva da varie fonti, tra cui
Deuteronomio 7:1-5, Levitico 24:10, Esdra 10:2-3.
20. 2. Il contesto domestico è considerato un piccolo tempio, la tavola costituisce “l’altare”, la
donna è quindi responsabile della liturgia domestica e dell’applicazione delle norme
alimentari (es. separazione carne e latte, la carne senza il sangue, carne di ruminanti con
zoccolo fesso). Sacralizzare il nutrimento: il cibo non è proprietà dell’uomo, ma del
creatore, la donna preleverà una parte dell’impasto destinato alla panificazione. Reciterà
le benedizioni appropriate.
3. Per questo è esonerata da orari e luoghi particolari (come la preghiera e lo studio a casa
o in Sinagoga
21. 3 A lei è affidata la purità famigliare: nei ritmi biologici femminili che scandiscono i
momenti fertili, viene colto un segno di sacralità che riconosce alla donna una particolare
vicinanza a Dio
4 E’ suo compito l’accensione dei lumi al sabato e durante le festività maggiori (Cannuchà).
Tanti lumi quante sono le persone in casa, poi si accendono, ci si copre gli occhi, poi tolte
le mani si recita la benedizioni (stupore e lode e ringraziamento per la luce).
5 Vi è un ripensamento del ruolo della donna di fronte ai nuovi contesti: l’ebraismo
riformato ha accettato la donna anche nel ruolo di Rabbino.
22. Nelle fonti bibliche
e della tradizione
Eva è detto che sarà sottomessa all’uomo, ma nella storia
dei patriarchi non è così evidente, cfr. Sara e la schiava
Agar, Anna madre di Samuele, di fronte al marito che non
capisce il suo pianto di donna sterile, prende l’iniziativa di
presentarsi al Signore con la promessa di dedicargli il figlio
che nascerà e “contende con Dio”
Rachele, anch’essa sofferente per la sterilità, si rivolgerà a
Giacobbe dicendo: “Dammi un figlio, o sarò come morta”
Debora, profetessa e giudice, riceve il titolo onorifico di
madre, perché il capo dell’esercito Barak non osava uscire
in battaglia senza di lei
Ruth: donna moabita, vedova, decide di rimanere con la
suocera Naomi, ebrea. Prende l’iniziativa per il riscatto
della vedova, che spettava al più prossimo
Miriam: dopo il passaggio del mar Rosso, profetessa,
accompagna il canto di ringraziamento, con la musica dei
timpani e guidando le donne nella danza
Marc Chagal
La danza di Miriam
1966
23. La donna nella tradizione ebraica
Nella casa:
la donna ha una posizione
preminente nella conduzione
della vita domestica e ne
garantisce la continuità delle
ritualità domestiche nella casa
ebraica:
• fare il pane, in particolare la
challah del sabato, o
macinare il grano
• l’accensione dei lumi del
sabato nella casa preparata
per la festa
26. La donna nella tradizione ebraica
• La cucina:
• La cucina ha in se una sacralità con l’attenzione alle regole
alimentari, ad esempio a Pasqua l’esclusione dei cibi
lievitati, ed il precetto di mangiare pane azzimo, la cura dei
cibi Kasher
28. challah
• La challah prelevata viene bruciata nel fuoco fino a non
essere più consumabile
• 1/24 dell’impasto, pari a 27 grammi
• Benedetto Tu, Signore Dio nostro, Re del mondo, che ci hai
santificati coi Tuoi precetti e ci comandasti di separare la
challah
30. Accensione dei lumi
Hadlakàt neròt
• Compito della donna
• Tanti lumi quante
persone vi sono in casa
• Più comunemente: due
lumi (due verbi che nella
Torah comandano il
riposo sabbatico )
• Dopo aver acceso i lumi
ci si copre gli occhi con le
mani e si recita la
benedizione, poi si
guarda la luce per trarne
godimento
31.
32. Diritti delle donne
• La donna è equiparata all’uomo in quanto a diritti e doveri: es.
uguale indennizzo per il torto subito, uguale punizione per
l’adulterio, uguale obbligo di partecipare alle sedute di lettura.
• A fronte di questo diverse leggi che equiparano la donna a una
cosa: Es. 20: non desiderare la donna, insieme ai buoi, agli schiavi e
alle case. Il padre ha diritto di tutela nei riguardi della figlia la quale
può fare voto di naziereato solo con il suo consenso, è il padre che
fa il contratto di matrimonio con lo sposo.
• Alla donna è riservato l’onore di trasmettere l’appartenenza al
popolo ebraico, si è ebrei in quanto figli di mamma ebrea.
33. Tre punti
problematici:
1
• I riti di purificazione: bagno rituale
nel miqweh, per le donne sposate
in età fertile, dopo la fine del
periodo mestruale, ma anche per
gli uomini che mostrino secrezioni
o sanguinamenti dal corpo.
• La sessualità nel matrimonio ha
una connotazione fortemente
positiva perché connessa alla
sacralità della coppia e del
procreare.
• Discriminatorio invece il tempo di
impurità: 40 giorni dal parto se è
un maschio, 80 se è una femmina.
Mikvè
Roma - Lungotevere dei Cenci
34. Mikve epoca bizantina - Siracusa
• La specie umana: socia di Dio
• Matrimonio, vita coniugale,
gravidanza, puerperio,
allattamento, educazione dei
bambini, sono compiti sacri
• L’unione matrimoniale è
considerata talmente
fondamentale da costituire la
principale occupazione di D-o
dopo la creazione del mondo
Tre punti
problematici:
1
35. Nei giorni del ciclo
mensile più sette giorni:
nessun contatto sessuale,
poi bagno rituale nella
mikvè, rinnovando così il
matrimonio, in quanto
anche prima di esso la
sposa si immerge
La donna è socia di D-o
nella creazione
L’appartenenza al popolo
d’Israele è data dalla
madre
Tre punti
problematici:
1
36. Tre punti
problematici:
2
• Il get, ripudio. (La poligamia
è stata abolita circa nel
1000 d.C. ) La cerimonia del
get rimane umiliante per la
donna, anche se i rabbini
non concedono il ripudio se
la moglie non è
consenziente. E’ alla moglie
che viene imputata la
sterilità.
• Vi sono problemi nel caso
della agunah, cioè quando il
marito è scomparso, di cui si
ignora la sorte (guerre,
emigrazioni), e la moglie
rimane vincolata.
37. Tre punti
problematici:
3
• La separazione delle
donne dagli uomini nei
momenti di preghiera, in
sinagoga vi è il
matroneo o comunque
una grata divisoria. Ciò
eviterebbe la distrazione
durante la preghiera.
Non è previsto che le
donne salgano per la
lettura della Torah,
anche se non è escluso
che si faccia girare il
sefer Torah nel
matroneo, come avviene
tra gli uomini.
38. Tre punti
problematici:
3
• Una norma esenta la donna da i precetti positivi (riti e preghiere che
esigono un momento preciso) per rispetto dei ritmi biologici a cui
essa è legata.
• Essa è tenuta però a tutti gli altri precetti, nulla vieta che possa
indossare i filatteri, recitare lo shemah all’ora stabilita.
• La donna deve recitare una volta al giorno le 18 benedizioni, anziché
tre volte al giorno come gli uomini.
39. • E’ aperto il dibattito sulle
donne rabbino, accettare
nelle comunità riformate,
soprattutto negli Stati Uniti
che prendono le mosse
dall’illuminismo ebraico
tedesco del XVIII sec.
• Oggi la donna trova sempre
più spazio come cantore,
anche se non esiste un
vocabolo al femminile.
Elementi di
novità
40.
41. In Italia alle elezioni del 2013, elette il 31 % di donne alla Camera dei Deputati e il 27% al
Senato.
42.
43. La Notte di Nozze
L’ĥadīth dice: “Porta la sposa alla sua nuova casa durante la notte”
Con fondamento in tale affermazione, si raccomanda che la cerimonia nuziale si
celebri di sera. Dopotutto, Allah “..ha fatto per voi la notte affinché riposiate..”
(Sura Yūnus, 10: 67).
Dopo che la sposa è entrata nella stanza, si raccomanda che lo sposo le tolga le
scarpe, le lavi i piedi (in un catino) e in seguito cosparga l’acqua per la stanza.
44. Poi lo sposo dovrebbe compiere abluzione
minore, pregare due preghiere e recitare il
seguente du°ā’:
“Oh Allah! Donami la sua dolce compagnia,
il suo affetto e la sua accettazione di me; e
compiacimi con lei, e congiungici nella
miglior forma di unione e in assoluta
armonia; poiché Tu ami ciò che è legittimo
e disapprovi ciò che è illegittimo”.
In seguito, dovrebbe chiedere alla
sposa di compiere l’abluzione minore e di
pregare due preghiere Quando sono pronti
per coricarsi, lo sposo dovrebbe porre la
propria mano sulla fronte della sposa e
recitare il seguente du°ā’ rivolto verso la
qiblah:
“Oh Allah, l’ho presa con la Tua fiducia e
l’ho resa legittima per me stesso tramite le
Tue parole, se quindi mi concedi da lei un
figlio, rendilo benedetto, timorato, e uno
dei seguaci della famiglia di Muĥammad e
fare in modo che Satana non possa
intervenire su di lui e aver successo nella
sua opera”.
46. Uguaglianza uomo-donna
nelle fonti
Il Corano: “Daremo in terra una vita
eccellente a chi credente, maschio o
femmina che sia, si comporti bene, e
nella vita futura adeguata ricompensa”
( Sura XVI, 97)
“I credenti e le credenti sono alleati gli
uni degli altri. Ordinano il bene e
proibiscono ciò che è riprovevole,
eseguono la preghiera, pagano la
zakat… ai credenti e alle credenti ,
Allah a promesso il paradiso dove
scorrono ruscelli e ove rimarranno in
perpetuo” (Sura IX, 71-72)
47. Uguaglianza uomo-donna
nelle fonti
• “Per i musulmani e per le musulmane,
per i credenti e le credenti, per i devoti
e le devote, ….i digiunanti e le
digiunanti, per i casti e per le caste…..
Allah ha disposto perdono ed enorme
ricompensa” (Sura XXXIII, 35)
• Il profeta disse: “ L’istruzione è un
obbligo per tutti i musulmani e tutte le
musulmane”.
• Le donne hanno gli stessi doveri
religiosi degli uomini: pregare,
digiunare, donare la zakat, compiere il
pellegrinaggio
48. Uguaglianza uomo-donna
nelle fonti
• Il profeta disse, prendendo un
osso di una costola di montone: “
Vedete, la donna è stata fatta
come una costola e la costola ha
una curvatura, se vorrete avrete
da loro il massimo del beneficio
dovete tenere in debito conto
questa curvatura, se vorrete
radrizzarla allora sarà talaq”
(rottura-divorzio) ed esercitando
la pressione sugli estremi
dell’ossicino che si spezzò.
La lettura consuetudinaria vede nella
curvatura un difetto, per cui è necessario un
approccio tollerante all’imperfezione della
donna, oggi se ne evidenzia meglio invece
una specificità altra, femminile, non
maschile, ma non inferiore.
49. Uguaglianza uomo-donna
nelle fonti
la moglie di Maometto Aisha, ha istruito tante generazioni e ha
trasmesso circa 1010 tra detti e insegnamenti del profeta
“Colui o colei che educherà sua
figlia allo stesso modo che suo
figlio, sarà protetto dal castigo
dell’altra vita” (Muhammad)
50. CONFRONTO TRA DIRITTO DI FAMIGLIA MAROCCHINO, ALGERINO, TUNISINO
MAROCCO TUNISIA ALGERIA
Matrimonio Viene abolito il
matrimonio imposto
Viene abolito il matrimonio
imposto tranne quando si tema
una cattiva condotta della figlia.
Matrimonio solo con rito religioso
che non viene notificato alle
autorità civili
Viene abolito il
matrimonio imposto
Dote Necessaria Necessaria Necessaria
Contratto Previsto Le donne possono chiedere che
vengano
inserite tutte le clausole che non
sono in contrasto con la legge
islamica e questo da a loro la
possibilità di avere voce in capitolo
sull'educazione dei figli, il lavoro, la
monogamia ecc..___
Abolizione
dell'obbligatorietà del
Impedimento No ai matrimoni misti: un uomo
musulmano può sposare una
donna ebrea o cristiana, non è
possibile il contrario
Il codice tace sui
matrimoni misti, ma di
fatto non si fanno. Si
accettano solo se fatti
all'estero
51. CONFRONTO TRA DIRITTO DI FAMIGLIA MAROCCHINO, ALGERINO, TUNISINO
MAROCCO TUNISIA ALGERIA
Rapporti
matrimoniali
Spetta al padre la
tutela dei figli
Spetta al padre la tutela
dei figli
Tutela dei figli
ugualmente
ripartita
Poligamia Prevista Prevista Non prevista
Ripudio Previsto Abolito a livello
legislativo, ma
praticato di fatto
Abolito
Divorzio Possibilità per la
donna di chiedere il
divorzio giudiziale
Divorzio giudiziale
consensuale o per
iniziativa del marito.
La donna può chiedere
il divorzio per motivi
di grave
comportamento
immorale del marito
Nella richiesta c'è
uguaglianza tra
uomini e donne
52. CONFRONTO TRA DIRITTO DI FAMIGLIA MAROCCHINO, ALGERINO, TUNISINO
MAROCCO TUNISIA ALGERIA
Rapporti
Genitori/figli
La donna ha
riconosciuto il diritto
che il padre provveda
al mantenimento
economico dei figli.
La patria potestà
non è mai messa in
discussione.
Non esiste l'istituto
dell'adozione (vietata
dal Corano) anche se
c'è la Kafala contratto
fra i genitori e una
terza famiglia che si
impegnano a
mantenere il bambino
senza che i genitori
debbano rimborsare le
spese
La donna ha
riconosciuto il diritto
che il padre provveda
al mantenimento
economico dei figli.
La patria potestà
non è mai messa in
discussione.
Non esiste l'istituto
dell'adozione (vietata
dal Corano) anche se
c'è la Kafala contratto
fra i genitori e una
terza famiglia che si
impegnano a
mantenere il bambino
senza che i genitori
debbano rimborsare le
spese
La donna dopo il
divorzio può
impugnare la patria
potestà del padre
inadempiente nei
confronti dei figli.
L'adozione è
ammessa per legge
53. Donne al governo
• Premier del Pakistan era Benazir Buttho
(una donna), primo ministro
dell’Indonesia (il più grande stato islamico
per estensione) era una donna, in
Bangladesh (uno dei paesi islamici più
poveri) Khaleda Zia era primo ministro
fino al 2001, Tansu Ciller in Turchia…
• Una donna si oppose al califfo Omar che
voleva porre un limite alla dote per il
matrimonio, ed essa citando il corano,
fece ritornare sui suoi passi il califfo. E’
significativo per il ruolo forte che ebbe.
• Nell’islam ci sono state vere e proprie
“signore del potere” , ad esempio tra il XIII
e il XVII sec. Ci furono una ventina di
donne capi di stato.
54. Abbigliamento
• Corano: “Dì ai credenti di abbassare il loro sguardo e di
essere casti. Ciò è più puro per loro. Allah ben conosce
quello che fanno. E dì alle credenti di abbassare i loro
sguardi e di essere caste e non mostrare i loro
ornamenti, se no quello che appare; di lasciar scendere
il loro velo fin sul petto e non mostrare i loro ornamenti
ad altri che ai loro mariti, ai loro padri, ai padri dei loro
mariti, ai loro figli, …. Ai servi maschi che non hanno
desiderio, ai ragazzi impuberi che non hanno interesse
per le parti nascoste delle donne. E non battano i piedi
sì da mostrare gli ornamenti che celano”.
• “O Profeta, dì alle tue spose alle tue figlie, e alle donne
dei credenti, di coprirsi dei loro veli, così da essere
riconosciute e non essere molestate. Allah è
perdonatore, misericordioso”.
• E’ una forma di prevenzione di tutti i fatti che possono
condurre gli individui a comportamenti contrari
all’ordine islamico [a carico delle donne!!]
55. Custodiscano le loro
vergogne, non mostrino
troppo le loro parti belle
Sura della Luce, v. 31
Dì alle tue spose e alle
tue figlie e alle donne
dei credenti che si
coprano dei loro
mantelli
Sura delle Fazioni alleate, v. 59
Chador - Iran
56. donna
musulmana
il velo è tuttaltro che
uniforme, conosce fogge ed
usi differenti
Lord Cromer, maggior critico dei costumi
musulmani, in particolare per il velo, era
oppositore in Europa dell’estensione alle
donne del suffragio universale. In altre
parole, l’uso di due misure era funzionale a
pratiche di dominio
Haik - Algeria
57. donna musulmana – il velo
il velo può essere usato come
rivendicazione identitaria di fronte
alle pressioni delle potenze coloniali,
oppure simbolo di resistenza culturale
Reza Pahlavi, scià di Persia (Iran) – rivoluzione e salita al
potere di Khomeini
Donne musulmane vedono nelle immagini
“pubblicitarie” una donna più preoccupata della sua
apparenza che della propria “anima”, un soggetto
votato ad essere velina, copertina, calendario, piuttosto
che al lavoro, all’impegno politico, agli affetti. Oppure
la “tirannia della taglia 42” che limiterebbe la libertà
delle donne occidentali. I codici del corpo paralizzano le
capacità delle donne occidentali, nonostante le
opportunità di istruzione. Ricordare alla donna
costantemente il suo aspetto fisico la destabilizzerebbe
emotivamente, perché la riduce ad un oggetto in
mostra
61. Questioni problematiche
Famiglia
Obiettivi e funzioni della famiglia nel diritto islamico:
- Conservazione della specie
- Protezione della moralità
- Equilibrio psico-emotivo, amore e gentilezza
- Educazione della società
- Sicurezza sociale ed economica
- Allargamento degli orizzonti familiari
e creazione di rapporti di solidarietà sociale
- Motivazione per gli sforzi e i sacrifici
62. Questioni problematiche
Famiglia
• Nel Corano il matrimonio è definito come una convenzione privata, un contratto,
da cui derivano quindi un certo numero di rapporti, diritti e doveri tra i coniugi.
• Dio ha provveduto all’attività sessuale del maschio e della femmina in modo
differenziato per la sopravvivenza della specie umana. Esse rientrano quindi nel
quadro naturale, buono, sano e normale, purchè vissuto in un quadro lecito, ed
il matrimonio garantisce tale liceità.
• Il rapporto tra marito e moglie è un rapporto spirituale che genera amore,
gentilezza, comprensione, sopportazione.
63. Questioni problematiche
Matrimonio
• Nell’organizzazione interna il marito è il capo e l’attività più importante
dell’uomo si trova fuori dall’ambito familiare perché è lui che ha il dovere
di provvedere alle esigenze economiche della famiglia, è suo dovere
giuridico, anche se la moglie è ricca.
• La donna quindi ha il diritto di non preoccuparsi dei suoi bisogni materiali,
ciò significa che se lo vuole può contribuire al sostegno della famiglia.
64. Questioni problematiche
Matrimonio
• La missione affidata alla donna è il governo della casa e della famiglia, funzione
sociale importantissima, un ruolo assegnatole dal creatore, di realizzare
attraverso il suo corpo l’opera divina di creazione dell’uomo.
• Il matrimonio è anche lo strumento per allargare l’area dei propri rapporti tra
famiglie, tribù e nazioni:
• Muhammad disse. “Non c’è niente che faccia aumentare i rapporti amichevoli
tra due famiglie o tribù più delle alleanze realizzate per mezzo dei matrimoni”.
65. Questioni
problematiche
Matrimonio
• Il matrimonio non avviene tra due esseri, ma
tra due famiglie. La donna mantiene il legame
con la sua famiglia e non prende il nome del
marito. Ciascuno conserva la sua identità.
66. Questioni problematiche
Matrimonio
• Il matrimonio è un contratto, realizzato per la donna attraverso un tutore
matrimoniale e può essere sciolto.
• Il profeta disse “Il divorzio, tra le cose permesse, è la più detestata da Dio”.
• Le forme di scioglimento del matrimonio:
chiesto dal marito (talaq), chiesto dalla moglie (khula) e pronunciato dal
giudice.
• Secondo KHATKHOUTA l’idea che la donna non abbia il diritto di separarsi dal marito è falsa. Riporta
l’episodio di una donna che recatasi dal profeta affermando che non le piaceva il marito, il profeta
le permise di separarsi se avesse restituito la dote. [PRBL!!!] Per KHATKHOUT i musulmani oggi non
applicano questi insegnamenti nel modo giusto.
68. Questioni
problematiche
Matrimonio -
poligamia
• Condizione normale quando è nato l’islam.
• Il corano: “E se avete timore di non trattare gli orfani con le attenzioni ad esse
dovute, sposate le donne che facciano al caso per voi, due, o tre o quattro, ma
se pensate di non essere giusti con tutte quante, allora sposatene solamente
una…!” Sura IV, 3
• All’unanimità i sapienti musulmani ritengono che l’insegnamento tende alla
monogamia. Circostanze particolari portano a consigliare la poligamia. Per
KHATKHOUTA il bisogno sessuale non essendo uniforme per tutti porterebbe a
incongruità morali, per cui piuttosto del peccato è meglio un’altra moglie.
• La donna può far inserire nel contratto di matrimonio il divieto di sposare
un’altra moglie.
69. Questioni
problematiche
i figli
al padre spettano le decisioni relative al figlio
in assenza del padre, il posto è preso da un
parente maschio
Se la moglie non fosse musulmana, viene anche
privata del diritto di custodia
70. Questioni problematiche
aspetti legislativi
• successione
• prestare attenzione
all'incompatibilità tra
ordinamenti giuridici
diversi, ugualmente
validi, di stati sovrani.
Nei paesi islamici,
l'appartenenza religiosa
viene prima
dell'appartenenza
nazionale.
71. Dio vi comanda di dare al maschio
la porzione di due femmine…
• Sura delle Donne IV, 12
73. Gli uomini sono preposti alle donne, a
causa della preferenza che Allah
concede agli uni rispetto alle altre e
perché spendono per esse i loro beni.
Le donne virtuose sono le devote,
che proteggono nel segreto quello che
Allah ha preservato.
Ammonite quelle di cui temete
l’insubordinazione, lasciatele sole nei
loro letti, battetele.
Se poi vi obbediscono, non fate
più nulla contro di esse. Allah è
altissimo, grande”
Sura IV “delle Donne”, v. 38.
74. Il 50 % delle donne dei paesi islamici è analfabeta
Meno di un terzo delle donne partecipano ad attività
economiche pubbliche (55 % media mondiale)
Nessuna donna ha diritto di votare e di essere votata in
Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti
75. Segnali positivi:
• Giordania: le iscrizioni femminili a tutti i livelli di
insegnamento hanno superato proporzionalmente quelli
maschili
• Territori palestinesi: l’88% delle donne sa leggere e scrivere
• Egitto: nel 2000 le donne hanno ottenuto il diritto di
viaggiare senza l’autorizzazione del marito
76. Segnali positivi:
• Marocco: Il nuovo codice della famiglia (2004) ha
tolto le donne dalla “tutela” del padre, di un
fratello o dello sposo
• Arabia Saudita: fra 20mila e 40mila imprese sono
tenute da donne
77. Segnali positivi:
• Kuwait: nel 2005 le donne hanno ottenuto
diritti politici completi
• Oman: nel 2003 le donne hanno ottenuto il
diritto di votare
78. Altri aspetti della vita
sociale
• La donna è esonerata da
impegni che potrebbero
essere troppo gravosi per lei,
quali il servizio militare di leva
e la partecipazione alla
preghiera del venerdì..
• Non si tratterebbe di
emarginazione, ma di rispetto
per il suo ruolo di educatrice
e costruttrice delle
generazioni future.
• Il fatto che sia esonerata non
significa che non possa
parteciparvi.
79. Altri aspetti della vita
sociale
• Un giorno le donne musulmane
inviarono una loro delegata presso il
Profeta, ed essa disse: “Noi musulmane
non partecipiamo alla difesa della
patria e quindi non abbiamo gli stessi
meriti che hanno gli uomini, e questo
non è giusto”. Il profeta rispose: “Torna
pure dalle tue compagne e dì loro che
se una donna custodisce la casa e la
famiglia mentre il marito partecipa al
Jahad, avrà diritto allo stesso premio
che egli si sarà meritato”.
• Il profeta ha dichiarato: “I migliori tra
voi sono coloro che trattano meglio la
propria moglie”.