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collanasentierid’autore 32
ideaMontagna
editoria e alpinismo
Escursioni tra
Brenta e Paganella
76
Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella
INDICE
• Introduzione	5
• Carta generale	 7
• Il Parco Naturale Adamello Brenta	 8
• Le Dolomiti di Brenta	 13
• La Paganella	 19
• La Comunità della Paganella	 21
• Guida alla consultazione	 25
• Avvertenze	29
• In caso di emergenza	 30
• Informazioni e recapiti utili	 31
• Bibliografia	 34
• Ringraziamenti	 34
UNO • SAN LORENZO IN BANALE 	 35
1 • Alla Malga Valandro da Seo	 41
2 • Alla Malga e il Lago d’Asbélz
	 dalla Val di Jon	 44
3 • Sentiero Adriano Dallago	 48
4 • Sentiero Elio Palmieri basso	 55
5 • Giro della Cima di Ghez
e del Dos di Dalun 	 59
DUE • MOLVENO 	 65
6 • Giro dei laghi di Molveno e Nembia	 72
7 • Fortini di Napoleone	 76
8 • Giro del Monte Dàino
e Sentiero della Ceda	 80
9 • Al Rifugio Malga Andalo	 85
10 • Sentiero Attrezzato Celestino Donini	 88
11 • Sentiero del Croz dell’Altissimo	 92
12 • Al Rif. della Selvata dal Rif. Croz
dell’Altissimo	 96
13 • Al Rif. Pedrotti per il Vallone
	 dei Massodi	 99
14 • Al Passo di Portella per le
	 Fontane Fredde	 104
15 • Giro della Cima Gaiarda	 108
16 • Sentiero delle Grotte	 112
17 • Giro del Croz dell’Altissimo	 115
18 • Senter de La Mars	 118
19 • Da Molveno ad Andalo	 121
TRE • ANDALO 	 125
20 • Da Andalo a Molveno	 132
21 • Al Rif. La Montanara dalla Val Biole	 135
22 • Al Passo dei Lasteri dalla Val Biole	 141
23 • Dal Rif. La Montanara alla Bocchetta
del Piz Galin	 144
24 • Giro della Cima Dagnola	 147
25 • Da Andalo alla Malga Spora	 151
26 • Giro del Piz Galin e della Cima
	 dei Lasteri	 154
27 • Giro della Campa	 158
28 • Giro del Turriòn Basso	 164
29 • Alla Sella del Montoz per la Val
dei Cavai	 167
30 • Da Andalo a Cavedago	 170
31 • Sentiero degli Alpini	 174
32 • Giro dei Passi di S. Antonio
	 e S. Giacomo	 177
33 • In cima alla Paganella	 180
34 • Dalla Paganella al Monte Gazza	 183
QUATTRO • CAVEDAGO 	 187
35 • Da Cavedago ad Andalo	 190
36 • Giro della Valle dello Sporeggio	 193
37 • Da Cavedago a Spormaggiore	 196
CINQUE • SPORMAGGIORE 	 199
38 • Da Spormaggiore a Cavedago	 203
39 • Da Spormaggiore a Sporminore	 208
40 • Da Sporminore alla Malga
Sporminore	 212
41 • Da Lover alla Malga Campa	 217
42 • Giro della Cima della Sporata	 220
SEI • FAI DELLA PAGANELLA 	 225
43 • Dosso Alto e Croce di Fai	 229
44 • Giro del Monte Fausiòr	 232
45 • Percorso dell’otto	 235
46 • Sentiero dei Ori e dei Reti	 237
47 • Grotta della Madonna	 241
48 • Da Santèl alla Cima Paganella	 244
49 • Sentiero delle Aquile	 248
50 • Via ferrata delle Aquile	 251
l Carta generale
06
09
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UNO
DUE
SEI
TRE
QUATTRO
CINQUE
38 43
44
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46
47
48
49
50
MOLVENO
SAN LORENZO
IN BANALE
STENICO
ANDALO
TERLAGO
SOPRAMONTE
VEZZANO
CAVEDAGO
SPORMAGGIORE
SPORMINORE
FAI DELLA
PAGANELLA
L
agodiMolveno
Cima Tosa
Cima
d’Ambiéz Cima
Ceda
Cima Ghez
La Crona
Lago
di Nembia
Canfedin
FiumeAdige
La Paganella
Cima Brenta
Pietra Grande
Corno di Flavona
Cima del Grostè
Cima Dagnola
Cima Gaiarda
Cima
della Sporata
Monte
Fibbiòn
Piz
GalinCampanile
Basso
Croz dell’Altissimo
Lago di
Toblino
DolomitidiBrenta
Paganella
Vald’Ambiéz
Val di Ceda
ValdeiCavai
ValledelleS
eghe
98
Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella l Il Parco Naturale Adamello Brenta
differente, dominato da ardite vette calcaree e dolomitiche con un susseguirsi di torri, guglie,
vette e pareti verticali in cui si insinuano verdeggianti vallate. La notevole estensione altimetrica
del territorio del Parco permette una ricca varietà di ambienti naturali, con boschi di conifere, pa-
scoli, alpeggi, arbusteti, praterie, conche rocciose, crinali, vette e ghiacciai. Il settore occidentale,
per la sua conformazione geologica di rocce granitiche impermeabili, è particolarmente ricco di
acque, con oltre 50 laghi e numerosi torrenti che si originano dai ghiacciai dell’Adamello e della
Presanella. Una fitta rete di sentieri segnalati, che si estende per ben 700 chilometri, garantisce
innumerevoli possibilità di percorsi di ogni difficoltà.
La geologia
Dal punto di vista geologico
il Parco Naturale Adamello
Brenta offre una varietà di
rocce e ambienti che poche
aree geografiche al mondo
possono vantare, compren-
dendo tutti e tre i tipi di rocce:
magmatiche, sedimentarie e
metamorfiche. Tonalite, por-
fidi, scisti, granodiorite, dolo-
mia e calcare sono i principali
tipi di rocce che danno forma
a un paesaggio variegato e multicolore. A ovest la dura e compatta tonalite, una roccia magmati-
ca originatasi fra i 29 e i 42 milioni di anni fa, dona alle cime dell’Adamello e della Presanella una
morfologia massiccia con creste affilate e ricchezza di acque superficiali grazie all’impermeabilità
della roccia. Il magma risalito da centinaia di chilometri di profondità lungo le fratture della cro-
sta terrestre si è arrestato al suo interno senza uscire in superficie, come nel caso della lava di un
Il Parco Naturale Adamello
Brenta si estende per 620,51
kmq nel Trentino occidenta-
le, su un territorio montuoso
delle Alpi Retiche compreso
fra i 477 e i 3558 m di altitudi-
ne e rappresenta la maggior
area protetta del Trentino,
nonché una delle più vaste
delle Alpi. Situato tra le Valli
Giudicarie, Val di Non e Val di
Sole, comprende 39 Comuni e ricopre due grandi aree morfologicamente e geologicamente
ben distinte: il granitico Massiccio dell’Adamello-Presanella a ovest e il Gruppo delle Dolomiti di
Brenta a est, separati dalla Val Rendena percorsa dal Fiume Sarca. A ovest il paesaggio mostra
un aspetto prettamente alpino, con rocce tonalitiche, ghiacciai, torrenti, cascate e laghi glaciali
di ogni dimensione. In tale maestoso massiccio si inoltra la splendida Val di Genova, su cui si
riversano spettacolari cascate. A est le Dolomiti di Brenta rivelano un ambiente completamente
IL PARCO NATURALE ADAMELLO BRENTA
I confini del Parco Naturale Adamello Brenta.
Ghiacciai dei gruppi Adamello e Presanella,
sul versante occidentale del Parco.
Brenta Alta e le cime della Catena degli Sfùlmini viste salendo Cima delle Fontane Fredde.
Cima Brenta Alta
Campanile Alto
Sfùlmini
Torre di Brenta
Cima dei Armi
Spallone dei Massodi
Cima Baratieri
Naso dei Massodi
113112
Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella
Piacevole itinerario nel bosco che parte da
Pradèl e raggiunge il Rifugio La Montanara
attraversando una zona con alcuni grandi an-
fratti naturali creatisi nella roccia sedimentaria,
da cui deriva il nome di Sentiero delle Grotte.
Sono presenti alcuni brevi tratti attrezzati con
fune metallica che però non richiedono il set
da via ferrata.
ACCESSO
L’Albergo Pradèl può essere comodamente rag-
giunto direttamente da Molveno con la bidon-
via. Per evitare il tratto in bidonvia si può acce-
dere a Pradèl da Andalo, salendo in auto fino al
parcheggio della Val Biole e poi proseguendo a
piedi per strada sterrata di circa 4,5 km (cartelli),
con transito consentito solo ai mezzi autorizzati
e ai clienti dell’albergo.
ITINERARIO
Da Pradèl si segue il sent. 340, a sinistra dando
le spalle al rifugio, che entra nel bosco di abe-
ti e compie una bella traversata pianeggiante
lungo un largo cengione che corre alto sopra la
Valle delle Seghe. Raggiunto il bivio con il sent.
340B dove iniziano le Seghe del Mulon (1325
m, 0,30 h, cartelli segnaletici del Sentiero delle
Grotte) prendere a destra quest’ultimo e salire
con alcune svolte nel bosco per poi costeggiare
una grotta alla base di una friabile parete roc-
ciosa (pericolo di caduta sassi). Si aggira sulla
sinistra una prominenza rocciosa per una bre-
ve cengia leggermente esposta munita di cavo
metallico e si continua a salire a zig-zag. Dopo
un tratto in piano si percorre una bella cengia
a tetto che porta a un arco roccioso, si passa
sotto una parete, si oltrepassa un ponticello e
si prosegue per bosco in lieve salita e poi in
piano raggiungendo il bivio con il sent. 352B
per il P.so dei Lasteri (cartelli). Poco più avanti
si arriva a un altro bivio e al Rif. La Montanara
(1514 m, 0,30 h). Di fronte al rifugio si trova uno
spettacolare punto panoramico con vista sulla
lunga teoria di cime che svettano sul versante
orientale delle Dolomiti di Brenta, prime fra
tutte le vette della Catena degli Sfùlmini con
il Campanile Basso, da qui
ben visibile. Procedendo
oltre il rifugio, si raggiunge
la stazione a monte della
seggiovia che sale da Pra-
dèl, la si supera e si prose-
gue per strada sterrata e a
tratti cementata in discesa
fino alla sottostante M.ga
Tovre (1458 m, 10 min). A
valle della malga (cartello),
o anche prima di giungervi,
si segue il sentiero lungo i
prati di una pista da sci, che
poi svolta a destra, entra nel
Molveno l Sentiero delle Grotte
SENTIERO DELLE GROTTE
A piedi da Pradél al Rifugio La Montanara
ZONA: Sottogruppo Gaiarda-Altissimo
PUNTO DI PARTENZA: Alb. Pradèl (1365 m)
QUOTA MIN: 1365 m
QUOTA MAX: 1525 m
DISLIVELLO: 160 m
LUNGHEZZA: 4,2 km
TEMPO: 1,30 h
DIFFICOLTÀ: E
PUNTI DI APPOGGIO: Alb. Pradèl,
Alb. del Brenta (1365 m), Rif. La Montanara
(1514 m)
FREQUENTAZIONE: alta
ACQUA: sì
PERIODO CONSIGLIATO: giugno - ottobre
FAMIGLIA: >6
Punto panoramico presso
il Rifugio La Montanara.
016
PP
Rist. Baita
Ciclamino
MOLVENO
Rif.
Malga Andalo
Rif. Alb.
Pradèl
Rif. Alb.
del Brenta
Rist.
Pineta
Malga Tovre
Rif. La Montanara
Rif. della Selvata
Croz della Selvata
2014 m
Monte Crésole
2350 m
319
340
319
322
Sent. Attr.
Donini
340B
352
352
352B
344B
340
Rif. Croz
dell’Altissimo
Croz dell’Altissimo
2339 m 344B
352B
352
322
114
Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella Molveno l Giro del Croz dell’Altissimo
GIRO DEL CROZ DELL’ALTISSIMO
Intorno a una delle pareti più famose del Brenta
ZONA: Sottogruppo Gaiarda-Altissimo
PUNTO DI PARTENZA: Rif. La Montanara
(1514 m)
QUOTA MIN: 1325 m
QUOTA MAX: 2350 m
DISLIVELLO: 1050 m
LUNGHEZZA: 10 km
TEMPO: 6 h
DIFFICOLTÀ: EE, max I
PUNTI DI APPOGGIO: Rif. La Montanara,
Rif. Croz dell’Altissimo (1441 m)
FREQUENTAZIONE: media
ACQUA: sì
PERIODO CONSIGLIATO: luglio - settembre
FAMIGLIA: no
La possente parete sud ovest
del Croz dell’Altissimo.
.
017
bosco e scendendo per prato in diagonale verso
destra permette di tornare a Pradèl (0,20 h).
ABBINAMENTI
Dal Rif. La Montanara si può effettuale il Giro
del Croz dell’Altissimo per il P.so dei Lasteri e
il P.so del Clàmer (it. 17 al contrario), salire alla
Bocch. Dagnola o del Piz Galin (it. 23) o scen-
dere in Val Biole (it. 21 al contrario). Si può
anche abbinare questo itinerario al Sentiero
del Croz dell’Altissimo fino all’omonimo rifugio
(it. 11).
NOTE
La migliore visuale sulla Catena degli Sfùlmini si
ha al mattino, quando le cime sono ben illumi-
nate dal sole, meglio ancora all’alba, quando si
colorano di rosso e arancio acceso. Può quindi
valere ben la pena pernottare al Rif. La Monta-
nara per godere di questo spettacolo.
Cengia attrezzata lungo il Sentiero delle Grotte. Il tratto attrezzato del Sentiero delle Grotte.
Il Rifugio La Montanara.
115
150
Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella
025
ZONA: Catena della Campa
PUNTO DI PARTENZA: parcheggio Plan dei
Sarnacli (Vivaio Forestale Cadin, 1120 m)
QUOTA MIN: 1120 m
QUOTA MAX: 1857 m
DISLIVELLO: 737 m
LUNGHEZZA: 11,7 km (a/r)
TEMPO: 5 h (a/r)
DIFFICOLTÀ: EE
PUNTI DI APPOGGIO: M.ga Spora
(1857 m)
FREQUENTAZIONE: media
ACQUA: sì
PERIODO CONSIGLIATO:
metà giugno - fine settembre
FAMIGLIA: >10
Alba sul Monte Ridont e il Crozzòn
della Spora dalla Malga Spora.
DA ANDALO ALLA MALGA SPORA
Nell’idilliaco silenzio del Campo della Spora
Andalo l Da Andalo alla Malga Spora
con il sent. 301 che sale dal Maso Pegoràr e a
sinistra porta alla M.ga Spora (cartelli). Qui si
scende a destra per bosco fino a degli altri car-
telli segnaletici, dove andare a destra passando
sotto una teleferica e, presso altri cartelli, si va
ancora a destra. Si attraversa la bella conca di
ghiaie e massi sotto la parete nord della Cima
Dagnola e si raggiunge la loc. Fontana Fredda
Cavedago (1675 m, 1 h). Per bosco di larici con
qualche saliscendi si raggiunge una parete roc-
ciosa con tetto ad arco, oltre cui inizia la bella
cengia della Sega Grande che taglia orizzontal-
mente il roccioso versante nord-orientale della
Cima Dagnola. La si percorre, attrezzata con ca.
100 metri di cavo metallico nei punti più stretti
ed esposti, si attraversa ancora un tratto di bo-
sco e si esce sul tornante della strada forestale
incontrato all’andata (0,30 h, cartelli). Seguen-
do a ritroso il percorso dell’andata si torna al
punto di partenza al Maso Pegoràr (0,45 h).
ABBINAMENTI
L’itinerario può essere abbinato a quello che
raggiunge la Sella del Montoz (it. 29) o, rag-
giungendo la M.ga Spora e pernottandovi, al
Giro della Campa (it. 27) o al Giro del Turriòn
Basso (it. 28).
NOTE
Il percorso valica la Bocchetta del Piz Galin
scendendo per il ripido vallone rivolto a nord,
per cui è possibile trovare neve fino alla fine di
giugno nel caso di inverni molto nevosi. In tale
eventualità si sconsiglia di completare il giro a
meno che non si sia dotati di piccozza e della
dovuta esperienza su ripido terreno innevato.
Sotto la parete est del Croz del Giovan.
Tratto del sent. 301 sotto dei tetti rocciosi.
La cengia lungo il sent. 301.
151
153152
Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella
versante nord-orientale della Cima Dagnola.
Seguire la cengia, attrezzata con ca. 100 m di
cordino metallico come passamano, uscen-
done ai piedi dei pendii di ghiaie dei Giaroni,
che scendono dal Croz del Giovan (2186 m),
e raggiungendo con breve discesa la sorgente
Fontana Fredda Cavedago (1675 m, 2 h). Qui
sopraggiunge da destra il sent. 302 da Selva Pia-
na e Cavedago. Proseguire in salita con alcune
svolte nel bosco e al successivo bivio fra i sent.
301 e 302 (cartelli) continuare a sinistra per il
301, attraversando una splendida foresta di la-
rici secolari (il sent. 302 raggiunge l’ex Malga
Cavedago). Oltre questa si scollina su pascoli
pianeggianti e si perviene al Pian o Campo del-
la Spora, idilliaco pascolo dominato dall’aguzzo
Crozzòn della Spora (2354 m) dove, ai piedi del
Monte Fibbiòn (2666 m), sorge la M.ga Spora
(1857 m, 0,45 h), dove, nel periodo estivo, è
possibile mangiare e pernottare. Ritorno come
per l’andata (2,15 h).
ABBINAMENTI
L’itinerario può essere abbinato al Giro della
Cima Dagnola (it. 24), all’itinerario che raggiun-
ge la Sella del Montoz (it. 29) o, pernottando
alla M.ga Spora, al Giro della Cima Gaiarda (it.
15), al Giro della Campa (it. 27) o al Giro del
Turriòn Basso (it. 28).
NOTE
La stretta cengia della Sega Grande è attrezzata
con fune metallica e, pur non necessitando di
set da via ferrata, suggerisce attenzione e pru-
denza.
La Malga Spora sorge in un idilliaco e
silenzioso alpeggio ai piedi del Mon-
te Fibbiòn e del Crozzòn della Spora,
dove l’unico suono che si sente è il
nostalgico scampanellio delle muc-
che al pascolo. Un angolo di quiete
in cui trovare riposo e ristoro prima
di partire per escursioni più lunghe
e impegnative nella Catena della
Campa, dove accoglierà una cordiale
gestione familiare e in cui si consiglia
di pernottare per godere della spet-
tacolare alba che illumina le cime
circostanti.
ACCESSO
Da Andalo seguire le indicazioni per i
“Rifugi del Brenta” e al bivio per la Val
Biole svoltare a destra salendo all’am-
pio parcheggio presso il Plan dei Sar-
nacli (Vivaio Forestale Cadin, 1120 m).
Si può anche partire dal Maso Pegoràr
(1042 m, v. accesso it. 24).
ITINERARIO
Dal parcheggio prima del Plan dei
Sarnacli seguire la strada sterrata che
passa per un bel prato con la Cappella Votiva
dedicata alla Madonna di Loreto, a un incrocio
andare a sinistra (a destra si scende al Maso Pe-
goràr per bel sentiero nel bosco con passerelle
di legno) e a due successivi incroci andare pri-
ma a sinistra e poi a destra fino a incontrare il
sent. 301 che sale dal Maso Pegoràr. Se si parte
dal maso seguire una mulattiera che risale il Bo-
sco Polsa (sent. 301), inizialmente ripida e poi
con minore pendenza, attraversando due tratti
di strada forestale, dove al secondo attraversa-
mento ci si ricongiunge al suddetto incrocio con
la strada proveniente dal Plan dei Sarnacli. Si
prosegue lungo il sent. 301 e, giunti presso un
incrocio sulla forestale che sale da Cavedago
(sent. 353, Bosco Dagnola), si prosegue diritti
seguendola per ca. 500 m fino a un tornante
da cui si stacca a destra la traccia del sent. 301.
Lasciare la forestale, che a sinistra prosegue per
la M.ga Dagnola, e proseguire lungo il sent. 301
che raggiunge la panoramica cengia della Sega
Grande che taglia orizzontalmente il roccioso
ANDALO
5B
10
353
ex Malga
Dagnola Bassa
Malga
Dagnola Alta
353
Bocchetta
del Piz Galin
)(
Piz Galin
2442 m
Croz del Giovan
2186 m
301
Cima Dagnola
2195 m
353
338
302
353
302
352B
352
352
Val Biole
Croz dell’Altissimo
2339 m
Cima dei Lasteri
2459 m
Passo
del Clàmer
)(
Crozzòn
della Spora
2360 m
Malga Spora
340
319
344B
352B
340B
Passo dei Lasteri
)(
Andalo l Da Andalo alla Malga Spora
Tratto lungo la cengia del sent. 301.
Verso la Malga Spora.
La Malga Spora.
249248
Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella
049
ZONA: Paganella
PUNTO DI PARTENZA: Rif. La Roda
(2118 m)
QUOTA MIN: 1900 m
QUOTA MAX: 2118 m
DISLIVELLO: 230 m
LUNGHEZZA: 2,8 km
TEMPO: 3 h
DIFFICOLTÀ: EEA-I-1
PUNTI DI APPOGGIO: Rif. La Roda
(2118 m)
FREQUENTAZIONE: alta
ACQUA: sì
PERIODO CONSIGLIATO:
giugno - settembre
FAMIGLIA: >10
La cengia lungo cui si trova
la “Campana dei sogni”
(foto Alessandro Boselli).
SENTIERO DELLE AQUILE
Un sorprendente balcone vertiginoso sul Trentino
249
Fai della Paganella l Sentiero delle Aquile
Il Sentiero delle Aquile è un nuovo itinerario cir-
colare di grande effetto panoramico sulla cima
della Paganella, che permette di raggiungere
suggestivi punti panoramici sopra il Canalone
Battisti, come l’Arco di Tito e la Fontana della
giovinezza, con viste mozzafiato su Trento, la
piana della Rotaliana e le cime intorno alla Val-
le dell’Adige. Un piacevole itinerario attrezzato
che, sebbene si svolga quasi sempre in orizzon-
tale, richiede attenzione e prudenza nei tratti
più esposti e suggerisce l’utilizzo del set da via
ferrata per i meno esperti.
ACCESSO
Si parte dal Rif. La Roda, a cui si sale da Andalo
tramite cabinovia e seggiovia o da Santèl con tre
successive seggiovie.
ITINERARIO
Dal Rif. La Roda, in cima alla Paganella, seguire
la segnaletica a destra del rifugio e scendere per
la strada sterrata che si dirige verso i ripetitori
della Paganella. Proseguire sempre diritti fino a
un trivio prima dell’ex Rif. Battisti, dove andare a
sinistra (cartello) raggiungendo l’inizio del Sen-
tiero delle Aquile (2050 m, 0,15 h). Si può an-
che raggiungere l’ex rifugio e poi seguire il sen-
tiero che parte subito a sinistra dell’edificio con
i ripetitori. Il primo emozionante tratto richiede
attenzione e prudenza: dopo essere scesi con
alcune svolte fra i pini mughi, con qualche tratto
attrezzato ed esposto, si scende percorrendo al-
cuni gradoni in legno muniti di cavo e un tratto
su terriccio franoso con due staffe metalliche.
Si raggiunge così un’esposta cengia che taglia
una parete rocciosa, munita di un solido cavo
d’acciaio, che si percorre passando per la Cam-
pana dei Sogni (piccola campana) e presso
un arco roccioso naturale detto Arco di Tito.
Attraversata una zona di pini mughi e un vali-
co a destra di una paretina rocciosa, in leggera
salita si raggiunge una caverna con sorgente,
detta Fontana della Giovinezza (2030 m, 0,15
h). Lasciata a sinistra una falesia di arrampicata
si procede per sentiero ora più ampio tra prati
e pini mughi fino a raggiungere il punto pano-
ramico in cima al Canalone Battisti (2005 m,
0,15 h). Si prosegue verso destra per il sentie-
ro sempre molto panoramico sulla sottostante
Valle dell’Adige, lasciando a sinistra il raccordo
con il Sentiero Botanico e
raggiungendo l’attacco della
Via ferrata delle Aquile. Lo
si lascia a destra e si prose-
gue fra i pini mughi lungo
il margine sud occidentale
del Becco di Corno fino a
raggiungere il panoramico
poggio del Trono dell’Aqui-
la (1900 m, 0,30 h, cartel-
lone in acciaio) sugli Spaloti
de Fai, dove non ci si può
non fermare ad ammirare
PP
Rif. La Roda
La Roda
2118 m
Sentiero Botanico
La Paganella
2103 m
602
602
605
604
250
Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella
il panorama mozzafiato sulla Rotaliana e Bassa
Atesina. Come percorso per il ritorno si consi-
glia di tornare indietro per un breve tratto e poi
seguire a destra il Sentiero Botanico che, ben
segnalato, attraversa prati e macchie di mughi
accompagnati dalla ricca flora autoctona della
Paganella, fra cui rododendri, crochi, arniche,
trolli, peonie, genzianelle, soldanelle, negritelle
e stelle alpine. Raggiunto il bivio con il sent. 602
proveniente da destra dalla M.ga di Fai si va a
sinistra e si torna all’incrocio con il Sentiero del-
le Aquile e, a destra, al punto panoramico in
cima al Canalone Battisti. Al bivio qui presente
andare a destra lungo il sent. 602 fino a tornare
sulla strada sterrata che collega l’ex. Rif. Battisti
al Rif. La Roda, da seguire a destra fino a tornare
alla stazione della seggiovia (1,15 h).
ABBINAMENTI
Il naturale abbinamento da fare al Sentiero delle
Aquile è la Via ferrata delle Aquile (it. 50). Se
si è saliti in seggiovia da Santèl si può tornare
al punto di partenza allungando l’itinerario con
il sent. 602 fino al Rif. Meriz, quindi prendere
la seggiovia Meriz-Santèl (it. 48 Da Santèl alla
Cima Paganella al contrario).
NOTE
Agli escursionisti meno esperti o alle famiglie
con bambini piccoli si consiglia di evitare il pri-
mo tratto del sentiero attrezzato e raggiungere
il Canalone Battisti con il sent. 602 per poi pro-
seguire in tutta sicurezza per il secondo panora-
mico tratto del Sentiero delle Aquile.
Fai della Paganella l Sentiero delle Aquile
Tratto attrezzato del Sentiero delle Aquile
(foto Giorgio Barchiesi).
L’Arco di Tito (foto Alessandro Boselli).
Tratto in salita (foto Alessandro Boselli). 050
ZONA: Paganella
PUNTO DI PARTENZA: Rif. La Roda
(2118 m)
QUOTA MIN: 1900 m
QUOTA MAX: 2118 m
DISLIVELLO: 280 m
LUNGHEZZA: 2,5 km
TEMPO: 3 h
DIFFICOLTÀ: EEA-II-4
PUNTI DI APPOGGIO: Rif. La Roda
(2118 m)
FREQUENTAZIONE: alta
ACQUA: solo nei punti d’appoggio
PERIODO CONSIGLIATO:
giugno - settembre
FAMIGLIA: no
Tratto della via ferrata
(foto Alessandro Boselli).
VIA FERRATA DELLE AQUILE
Emozioni sospese sopra la Valle dell’Adige
251
253252
Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella
L’adrenalinica Via ferrata delle Aquile, dedica-
ta all’ex Presidente della SAT di Andalo Carlo
Alberto Banal, è un impegnativo e aereo iti-
nerario attrezzato altamente spettacolare,
inaugurato il 25 giugno 2016 e perfettamente
equipaggiato con cavi metallici. Su idea di
Eduino Gabrielli e Franco Gionco, è stato pro-
gettato e realizzato dall’alpinista Elio Orlandi
e collaboratori e corre lungo gli Spaloti de Fai,
sotto il roccioso crinale meridionale del Becco
di Corno. Dopo una prima discesa lungo il
Canalone Battisti, un lungo traverso in parete,
due ponti tibetani e una verticale risalita fina-
le permettono di provare l’emozione di esse-
re sospesi tra la Valle dell’Adige e la Valle dei
Laghi e di godere di un vertiginoso panorama
mozzafiato. Data la difficoltà tecnica e la no-
tevole esposizione si tratta di un itinerario non
adatto ai principianti e riservato a escursionisti
esperti di vie ferrate e correttamente attrezzati
di imbraco, set da ferrata e caschetto da roc-
cia. Si raccomanda di percorrere la via ferrata
obbligatoriamente nel verso di percorrenza dal
Canalone Battisti al Trono dell’Aquila, in modo
da evitare problematici incroci fra escursionisti
sul lungo traverso, sui ponti
tibetani e nei tratti più espo-
sti. Effettuare il percorso
solo con bel tempo stabile.
ACCESSO
L’accesso avviene partendo
dalla stazione della seggio-
via presso il Rif. La Roda
(2118 m) e seguendo il
Sentiero delle Aquile (it. 49)
fino all’attacco della ferra-
ta, dove si trova un grande
pannello informativo. Se si vuole evitare il pur
spettacolare tratto attrezzato del Sentiero delle
Aquile, prima di raggiungere l’ex Rif. Battisti, si
può seguire a sinistra il sent. 602 che porta di-
rettamente al punto panoramico sopra il Cana-
lone Battisti e poi all’attacco della ferrata.
ITINERARIO
La ferrata inizia con una lunga discesa lungo il
Canalone Battisti con alcuni gradoni attrezzati,
poi aggira una parete rocciosa tramite una lun-
ga cengia che si sviluppa su livelli diversi a cui si
accede scendendo per facili roccette e poi sen-
tiero, sempre munito di cavo metallico, in cor-
rispondenza del tratto denominato Antro delle
Pegore con la Grotta del Mistero. Dopo essere
passati sotto un arco di roccia si discendono al-
cune roccette, si percorre una breve cengetta
in parte erbosa e si arriva all’inizio dell’esposto
traverso detto Traversata degli Angeli: in gran-
de esposizione si aggira uno spigolo un po’
strapiombante munito di staffe metalliche che
richiede un po’ di forza sulla braccia, per poi
scendere per alcuni metri in verticale ma con
roccia ben appigliata raggiungendo una co-
Fai della Paganella l Via ferrata delle Aquile
PP
Rif. La Roda
La Roda
2118 m
La Paganella
2103 m
602
602
605
604
Sentiero Botanico
Risalita verticale nella parte iniziale
(foto Alessandro Boselli).

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Escursioni in Brenta e Paganella

  • 1. collanasentierid’autore 32 ideaMontagna editoria e alpinismo Escursioni tra Brenta e Paganella
  • 2. 76 Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella INDICE • Introduzione 5 • Carta generale 7 • Il Parco Naturale Adamello Brenta 8 • Le Dolomiti di Brenta 13 • La Paganella 19 • La Comunità della Paganella 21 • Guida alla consultazione 25 • Avvertenze 29 • In caso di emergenza 30 • Informazioni e recapiti utili 31 • Bibliografia 34 • Ringraziamenti 34 UNO • SAN LORENZO IN BANALE 35 1 • Alla Malga Valandro da Seo 41 2 • Alla Malga e il Lago d’Asbélz dalla Val di Jon 44 3 • Sentiero Adriano Dallago 48 4 • Sentiero Elio Palmieri basso 55 5 • Giro della Cima di Ghez e del Dos di Dalun 59 DUE • MOLVENO 65 6 • Giro dei laghi di Molveno e Nembia 72 7 • Fortini di Napoleone 76 8 • Giro del Monte Dàino e Sentiero della Ceda 80 9 • Al Rifugio Malga Andalo 85 10 • Sentiero Attrezzato Celestino Donini 88 11 • Sentiero del Croz dell’Altissimo 92 12 • Al Rif. della Selvata dal Rif. Croz dell’Altissimo 96 13 • Al Rif. Pedrotti per il Vallone dei Massodi 99 14 • Al Passo di Portella per le Fontane Fredde 104 15 • Giro della Cima Gaiarda 108 16 • Sentiero delle Grotte 112 17 • Giro del Croz dell’Altissimo 115 18 • Senter de La Mars 118 19 • Da Molveno ad Andalo 121 TRE • ANDALO 125 20 • Da Andalo a Molveno 132 21 • Al Rif. La Montanara dalla Val Biole 135 22 • Al Passo dei Lasteri dalla Val Biole 141 23 • Dal Rif. La Montanara alla Bocchetta del Piz Galin 144 24 • Giro della Cima Dagnola 147 25 • Da Andalo alla Malga Spora 151 26 • Giro del Piz Galin e della Cima dei Lasteri 154 27 • Giro della Campa 158 28 • Giro del Turriòn Basso 164 29 • Alla Sella del Montoz per la Val dei Cavai 167 30 • Da Andalo a Cavedago 170 31 • Sentiero degli Alpini 174 32 • Giro dei Passi di S. Antonio e S. Giacomo 177 33 • In cima alla Paganella 180 34 • Dalla Paganella al Monte Gazza 183 QUATTRO • CAVEDAGO 187 35 • Da Cavedago ad Andalo 190 36 • Giro della Valle dello Sporeggio 193 37 • Da Cavedago a Spormaggiore 196 CINQUE • SPORMAGGIORE 199 38 • Da Spormaggiore a Cavedago 203 39 • Da Spormaggiore a Sporminore 208 40 • Da Sporminore alla Malga Sporminore 212 41 • Da Lover alla Malga Campa 217 42 • Giro della Cima della Sporata 220 SEI • FAI DELLA PAGANELLA 225 43 • Dosso Alto e Croce di Fai 229 44 • Giro del Monte Fausiòr 232 45 • Percorso dell’otto 235 46 • Sentiero dei Ori e dei Reti 237 47 • Grotta della Madonna 241 48 • Da Santèl alla Cima Paganella 244 49 • Sentiero delle Aquile 248 50 • Via ferrata delle Aquile 251 l Carta generale 06 09 10 11 12 13 15 16 17 18 19 20 21 34 35 36 37 39 40 41 42 32 33 31 22 23 24 25 26 27 28 29 30 14 07 08 05 03 04 02 01 UNO DUE SEI TRE QUATTRO CINQUE 38 43 44 45 46 47 48 49 50 MOLVENO SAN LORENZO IN BANALE STENICO ANDALO TERLAGO SOPRAMONTE VEZZANO CAVEDAGO SPORMAGGIORE SPORMINORE FAI DELLA PAGANELLA L agodiMolveno Cima Tosa Cima d’Ambiéz Cima Ceda Cima Ghez La Crona Lago di Nembia Canfedin FiumeAdige La Paganella Cima Brenta Pietra Grande Corno di Flavona Cima del Grostè Cima Dagnola Cima Gaiarda Cima della Sporata Monte Fibbiòn Piz GalinCampanile Basso Croz dell’Altissimo Lago di Toblino DolomitidiBrenta Paganella Vald’Ambiéz Val di Ceda ValdeiCavai ValledelleS eghe
  • 3. 98 Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella l Il Parco Naturale Adamello Brenta differente, dominato da ardite vette calcaree e dolomitiche con un susseguirsi di torri, guglie, vette e pareti verticali in cui si insinuano verdeggianti vallate. La notevole estensione altimetrica del territorio del Parco permette una ricca varietà di ambienti naturali, con boschi di conifere, pa- scoli, alpeggi, arbusteti, praterie, conche rocciose, crinali, vette e ghiacciai. Il settore occidentale, per la sua conformazione geologica di rocce granitiche impermeabili, è particolarmente ricco di acque, con oltre 50 laghi e numerosi torrenti che si originano dai ghiacciai dell’Adamello e della Presanella. Una fitta rete di sentieri segnalati, che si estende per ben 700 chilometri, garantisce innumerevoli possibilità di percorsi di ogni difficoltà. La geologia Dal punto di vista geologico il Parco Naturale Adamello Brenta offre una varietà di rocce e ambienti che poche aree geografiche al mondo possono vantare, compren- dendo tutti e tre i tipi di rocce: magmatiche, sedimentarie e metamorfiche. Tonalite, por- fidi, scisti, granodiorite, dolo- mia e calcare sono i principali tipi di rocce che danno forma a un paesaggio variegato e multicolore. A ovest la dura e compatta tonalite, una roccia magmati- ca originatasi fra i 29 e i 42 milioni di anni fa, dona alle cime dell’Adamello e della Presanella una morfologia massiccia con creste affilate e ricchezza di acque superficiali grazie all’impermeabilità della roccia. Il magma risalito da centinaia di chilometri di profondità lungo le fratture della cro- sta terrestre si è arrestato al suo interno senza uscire in superficie, come nel caso della lava di un Il Parco Naturale Adamello Brenta si estende per 620,51 kmq nel Trentino occidenta- le, su un territorio montuoso delle Alpi Retiche compreso fra i 477 e i 3558 m di altitudi- ne e rappresenta la maggior area protetta del Trentino, nonché una delle più vaste delle Alpi. Situato tra le Valli Giudicarie, Val di Non e Val di Sole, comprende 39 Comuni e ricopre due grandi aree morfologicamente e geologicamente ben distinte: il granitico Massiccio dell’Adamello-Presanella a ovest e il Gruppo delle Dolomiti di Brenta a est, separati dalla Val Rendena percorsa dal Fiume Sarca. A ovest il paesaggio mostra un aspetto prettamente alpino, con rocce tonalitiche, ghiacciai, torrenti, cascate e laghi glaciali di ogni dimensione. In tale maestoso massiccio si inoltra la splendida Val di Genova, su cui si riversano spettacolari cascate. A est le Dolomiti di Brenta rivelano un ambiente completamente IL PARCO NATURALE ADAMELLO BRENTA I confini del Parco Naturale Adamello Brenta. Ghiacciai dei gruppi Adamello e Presanella, sul versante occidentale del Parco. Brenta Alta e le cime della Catena degli Sfùlmini viste salendo Cima delle Fontane Fredde. Cima Brenta Alta Campanile Alto Sfùlmini Torre di Brenta Cima dei Armi Spallone dei Massodi Cima Baratieri Naso dei Massodi
  • 4. 113112 Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella Piacevole itinerario nel bosco che parte da Pradèl e raggiunge il Rifugio La Montanara attraversando una zona con alcuni grandi an- fratti naturali creatisi nella roccia sedimentaria, da cui deriva il nome di Sentiero delle Grotte. Sono presenti alcuni brevi tratti attrezzati con fune metallica che però non richiedono il set da via ferrata. ACCESSO L’Albergo Pradèl può essere comodamente rag- giunto direttamente da Molveno con la bidon- via. Per evitare il tratto in bidonvia si può acce- dere a Pradèl da Andalo, salendo in auto fino al parcheggio della Val Biole e poi proseguendo a piedi per strada sterrata di circa 4,5 km (cartelli), con transito consentito solo ai mezzi autorizzati e ai clienti dell’albergo. ITINERARIO Da Pradèl si segue il sent. 340, a sinistra dando le spalle al rifugio, che entra nel bosco di abe- ti e compie una bella traversata pianeggiante lungo un largo cengione che corre alto sopra la Valle delle Seghe. Raggiunto il bivio con il sent. 340B dove iniziano le Seghe del Mulon (1325 m, 0,30 h, cartelli segnaletici del Sentiero delle Grotte) prendere a destra quest’ultimo e salire con alcune svolte nel bosco per poi costeggiare una grotta alla base di una friabile parete roc- ciosa (pericolo di caduta sassi). Si aggira sulla sinistra una prominenza rocciosa per una bre- ve cengia leggermente esposta munita di cavo metallico e si continua a salire a zig-zag. Dopo un tratto in piano si percorre una bella cengia a tetto che porta a un arco roccioso, si passa sotto una parete, si oltrepassa un ponticello e si prosegue per bosco in lieve salita e poi in piano raggiungendo il bivio con il sent. 352B per il P.so dei Lasteri (cartelli). Poco più avanti si arriva a un altro bivio e al Rif. La Montanara (1514 m, 0,30 h). Di fronte al rifugio si trova uno spettacolare punto panoramico con vista sulla lunga teoria di cime che svettano sul versante orientale delle Dolomiti di Brenta, prime fra tutte le vette della Catena degli Sfùlmini con il Campanile Basso, da qui ben visibile. Procedendo oltre il rifugio, si raggiunge la stazione a monte della seggiovia che sale da Pra- dèl, la si supera e si prose- gue per strada sterrata e a tratti cementata in discesa fino alla sottostante M.ga Tovre (1458 m, 10 min). A valle della malga (cartello), o anche prima di giungervi, si segue il sentiero lungo i prati di una pista da sci, che poi svolta a destra, entra nel Molveno l Sentiero delle Grotte SENTIERO DELLE GROTTE A piedi da Pradél al Rifugio La Montanara ZONA: Sottogruppo Gaiarda-Altissimo PUNTO DI PARTENZA: Alb. Pradèl (1365 m) QUOTA MIN: 1365 m QUOTA MAX: 1525 m DISLIVELLO: 160 m LUNGHEZZA: 4,2 km TEMPO: 1,30 h DIFFICOLTÀ: E PUNTI DI APPOGGIO: Alb. Pradèl, Alb. del Brenta (1365 m), Rif. La Montanara (1514 m) FREQUENTAZIONE: alta ACQUA: sì PERIODO CONSIGLIATO: giugno - ottobre FAMIGLIA: >6 Punto panoramico presso il Rifugio La Montanara. 016 PP Rist. Baita Ciclamino MOLVENO Rif. Malga Andalo Rif. Alb. Pradèl Rif. Alb. del Brenta Rist. Pineta Malga Tovre Rif. La Montanara Rif. della Selvata Croz della Selvata 2014 m Monte Crésole 2350 m 319 340 319 322 Sent. Attr. Donini 340B 352 352 352B 344B 340 Rif. Croz dell’Altissimo Croz dell’Altissimo 2339 m 344B 352B 352 322
  • 5. 114 Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella Molveno l Giro del Croz dell’Altissimo GIRO DEL CROZ DELL’ALTISSIMO Intorno a una delle pareti più famose del Brenta ZONA: Sottogruppo Gaiarda-Altissimo PUNTO DI PARTENZA: Rif. La Montanara (1514 m) QUOTA MIN: 1325 m QUOTA MAX: 2350 m DISLIVELLO: 1050 m LUNGHEZZA: 10 km TEMPO: 6 h DIFFICOLTÀ: EE, max I PUNTI DI APPOGGIO: Rif. La Montanara, Rif. Croz dell’Altissimo (1441 m) FREQUENTAZIONE: media ACQUA: sì PERIODO CONSIGLIATO: luglio - settembre FAMIGLIA: no La possente parete sud ovest del Croz dell’Altissimo. . 017 bosco e scendendo per prato in diagonale verso destra permette di tornare a Pradèl (0,20 h). ABBINAMENTI Dal Rif. La Montanara si può effettuale il Giro del Croz dell’Altissimo per il P.so dei Lasteri e il P.so del Clàmer (it. 17 al contrario), salire alla Bocch. Dagnola o del Piz Galin (it. 23) o scen- dere in Val Biole (it. 21 al contrario). Si può anche abbinare questo itinerario al Sentiero del Croz dell’Altissimo fino all’omonimo rifugio (it. 11). NOTE La migliore visuale sulla Catena degli Sfùlmini si ha al mattino, quando le cime sono ben illumi- nate dal sole, meglio ancora all’alba, quando si colorano di rosso e arancio acceso. Può quindi valere ben la pena pernottare al Rif. La Monta- nara per godere di questo spettacolo. Cengia attrezzata lungo il Sentiero delle Grotte. Il tratto attrezzato del Sentiero delle Grotte. Il Rifugio La Montanara. 115
  • 6. 150 Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella 025 ZONA: Catena della Campa PUNTO DI PARTENZA: parcheggio Plan dei Sarnacli (Vivaio Forestale Cadin, 1120 m) QUOTA MIN: 1120 m QUOTA MAX: 1857 m DISLIVELLO: 737 m LUNGHEZZA: 11,7 km (a/r) TEMPO: 5 h (a/r) DIFFICOLTÀ: EE PUNTI DI APPOGGIO: M.ga Spora (1857 m) FREQUENTAZIONE: media ACQUA: sì PERIODO CONSIGLIATO: metà giugno - fine settembre FAMIGLIA: >10 Alba sul Monte Ridont e il Crozzòn della Spora dalla Malga Spora. DA ANDALO ALLA MALGA SPORA Nell’idilliaco silenzio del Campo della Spora Andalo l Da Andalo alla Malga Spora con il sent. 301 che sale dal Maso Pegoràr e a sinistra porta alla M.ga Spora (cartelli). Qui si scende a destra per bosco fino a degli altri car- telli segnaletici, dove andare a destra passando sotto una teleferica e, presso altri cartelli, si va ancora a destra. Si attraversa la bella conca di ghiaie e massi sotto la parete nord della Cima Dagnola e si raggiunge la loc. Fontana Fredda Cavedago (1675 m, 1 h). Per bosco di larici con qualche saliscendi si raggiunge una parete roc- ciosa con tetto ad arco, oltre cui inizia la bella cengia della Sega Grande che taglia orizzontal- mente il roccioso versante nord-orientale della Cima Dagnola. La si percorre, attrezzata con ca. 100 metri di cavo metallico nei punti più stretti ed esposti, si attraversa ancora un tratto di bo- sco e si esce sul tornante della strada forestale incontrato all’andata (0,30 h, cartelli). Seguen- do a ritroso il percorso dell’andata si torna al punto di partenza al Maso Pegoràr (0,45 h). ABBINAMENTI L’itinerario può essere abbinato a quello che raggiunge la Sella del Montoz (it. 29) o, rag- giungendo la M.ga Spora e pernottandovi, al Giro della Campa (it. 27) o al Giro del Turriòn Basso (it. 28). NOTE Il percorso valica la Bocchetta del Piz Galin scendendo per il ripido vallone rivolto a nord, per cui è possibile trovare neve fino alla fine di giugno nel caso di inverni molto nevosi. In tale eventualità si sconsiglia di completare il giro a meno che non si sia dotati di piccozza e della dovuta esperienza su ripido terreno innevato. Sotto la parete est del Croz del Giovan. Tratto del sent. 301 sotto dei tetti rocciosi. La cengia lungo il sent. 301. 151
  • 7. 153152 Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella versante nord-orientale della Cima Dagnola. Seguire la cengia, attrezzata con ca. 100 m di cordino metallico come passamano, uscen- done ai piedi dei pendii di ghiaie dei Giaroni, che scendono dal Croz del Giovan (2186 m), e raggiungendo con breve discesa la sorgente Fontana Fredda Cavedago (1675 m, 2 h). Qui sopraggiunge da destra il sent. 302 da Selva Pia- na e Cavedago. Proseguire in salita con alcune svolte nel bosco e al successivo bivio fra i sent. 301 e 302 (cartelli) continuare a sinistra per il 301, attraversando una splendida foresta di la- rici secolari (il sent. 302 raggiunge l’ex Malga Cavedago). Oltre questa si scollina su pascoli pianeggianti e si perviene al Pian o Campo del- la Spora, idilliaco pascolo dominato dall’aguzzo Crozzòn della Spora (2354 m) dove, ai piedi del Monte Fibbiòn (2666 m), sorge la M.ga Spora (1857 m, 0,45 h), dove, nel periodo estivo, è possibile mangiare e pernottare. Ritorno come per l’andata (2,15 h). ABBINAMENTI L’itinerario può essere abbinato al Giro della Cima Dagnola (it. 24), all’itinerario che raggiun- ge la Sella del Montoz (it. 29) o, pernottando alla M.ga Spora, al Giro della Cima Gaiarda (it. 15), al Giro della Campa (it. 27) o al Giro del Turriòn Basso (it. 28). NOTE La stretta cengia della Sega Grande è attrezzata con fune metallica e, pur non necessitando di set da via ferrata, suggerisce attenzione e pru- denza. La Malga Spora sorge in un idilliaco e silenzioso alpeggio ai piedi del Mon- te Fibbiòn e del Crozzòn della Spora, dove l’unico suono che si sente è il nostalgico scampanellio delle muc- che al pascolo. Un angolo di quiete in cui trovare riposo e ristoro prima di partire per escursioni più lunghe e impegnative nella Catena della Campa, dove accoglierà una cordiale gestione familiare e in cui si consiglia di pernottare per godere della spet- tacolare alba che illumina le cime circostanti. ACCESSO Da Andalo seguire le indicazioni per i “Rifugi del Brenta” e al bivio per la Val Biole svoltare a destra salendo all’am- pio parcheggio presso il Plan dei Sar- nacli (Vivaio Forestale Cadin, 1120 m). Si può anche partire dal Maso Pegoràr (1042 m, v. accesso it. 24). ITINERARIO Dal parcheggio prima del Plan dei Sarnacli seguire la strada sterrata che passa per un bel prato con la Cappella Votiva dedicata alla Madonna di Loreto, a un incrocio andare a sinistra (a destra si scende al Maso Pe- goràr per bel sentiero nel bosco con passerelle di legno) e a due successivi incroci andare pri- ma a sinistra e poi a destra fino a incontrare il sent. 301 che sale dal Maso Pegoràr. Se si parte dal maso seguire una mulattiera che risale il Bo- sco Polsa (sent. 301), inizialmente ripida e poi con minore pendenza, attraversando due tratti di strada forestale, dove al secondo attraversa- mento ci si ricongiunge al suddetto incrocio con la strada proveniente dal Plan dei Sarnacli. Si prosegue lungo il sent. 301 e, giunti presso un incrocio sulla forestale che sale da Cavedago (sent. 353, Bosco Dagnola), si prosegue diritti seguendola per ca. 500 m fino a un tornante da cui si stacca a destra la traccia del sent. 301. Lasciare la forestale, che a sinistra prosegue per la M.ga Dagnola, e proseguire lungo il sent. 301 che raggiunge la panoramica cengia della Sega Grande che taglia orizzontalmente il roccioso ANDALO 5B 10 353 ex Malga Dagnola Bassa Malga Dagnola Alta 353 Bocchetta del Piz Galin )( Piz Galin 2442 m Croz del Giovan 2186 m 301 Cima Dagnola 2195 m 353 338 302 353 302 352B 352 352 Val Biole Croz dell’Altissimo 2339 m Cima dei Lasteri 2459 m Passo del Clàmer )( Crozzòn della Spora 2360 m Malga Spora 340 319 344B 352B 340B Passo dei Lasteri )( Andalo l Da Andalo alla Malga Spora Tratto lungo la cengia del sent. 301. Verso la Malga Spora. La Malga Spora.
  • 8. 249248 Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella 049 ZONA: Paganella PUNTO DI PARTENZA: Rif. La Roda (2118 m) QUOTA MIN: 1900 m QUOTA MAX: 2118 m DISLIVELLO: 230 m LUNGHEZZA: 2,8 km TEMPO: 3 h DIFFICOLTÀ: EEA-I-1 PUNTI DI APPOGGIO: Rif. La Roda (2118 m) FREQUENTAZIONE: alta ACQUA: sì PERIODO CONSIGLIATO: giugno - settembre FAMIGLIA: >10 La cengia lungo cui si trova la “Campana dei sogni” (foto Alessandro Boselli). SENTIERO DELLE AQUILE Un sorprendente balcone vertiginoso sul Trentino 249 Fai della Paganella l Sentiero delle Aquile Il Sentiero delle Aquile è un nuovo itinerario cir- colare di grande effetto panoramico sulla cima della Paganella, che permette di raggiungere suggestivi punti panoramici sopra il Canalone Battisti, come l’Arco di Tito e la Fontana della giovinezza, con viste mozzafiato su Trento, la piana della Rotaliana e le cime intorno alla Val- le dell’Adige. Un piacevole itinerario attrezzato che, sebbene si svolga quasi sempre in orizzon- tale, richiede attenzione e prudenza nei tratti più esposti e suggerisce l’utilizzo del set da via ferrata per i meno esperti. ACCESSO Si parte dal Rif. La Roda, a cui si sale da Andalo tramite cabinovia e seggiovia o da Santèl con tre successive seggiovie. ITINERARIO Dal Rif. La Roda, in cima alla Paganella, seguire la segnaletica a destra del rifugio e scendere per la strada sterrata che si dirige verso i ripetitori della Paganella. Proseguire sempre diritti fino a un trivio prima dell’ex Rif. Battisti, dove andare a sinistra (cartello) raggiungendo l’inizio del Sen- tiero delle Aquile (2050 m, 0,15 h). Si può an- che raggiungere l’ex rifugio e poi seguire il sen- tiero che parte subito a sinistra dell’edificio con i ripetitori. Il primo emozionante tratto richiede attenzione e prudenza: dopo essere scesi con alcune svolte fra i pini mughi, con qualche tratto attrezzato ed esposto, si scende percorrendo al- cuni gradoni in legno muniti di cavo e un tratto su terriccio franoso con due staffe metalliche. Si raggiunge così un’esposta cengia che taglia una parete rocciosa, munita di un solido cavo d’acciaio, che si percorre passando per la Cam- pana dei Sogni (piccola campana) e presso un arco roccioso naturale detto Arco di Tito. Attraversata una zona di pini mughi e un vali- co a destra di una paretina rocciosa, in leggera salita si raggiunge una caverna con sorgente, detta Fontana della Giovinezza (2030 m, 0,15 h). Lasciata a sinistra una falesia di arrampicata si procede per sentiero ora più ampio tra prati e pini mughi fino a raggiungere il punto pano- ramico in cima al Canalone Battisti (2005 m, 0,15 h). Si prosegue verso destra per il sentie- ro sempre molto panoramico sulla sottostante Valle dell’Adige, lasciando a sinistra il raccordo con il Sentiero Botanico e raggiungendo l’attacco della Via ferrata delle Aquile. Lo si lascia a destra e si prose- gue fra i pini mughi lungo il margine sud occidentale del Becco di Corno fino a raggiungere il panoramico poggio del Trono dell’Aqui- la (1900 m, 0,30 h, cartel- lone in acciaio) sugli Spaloti de Fai, dove non ci si può non fermare ad ammirare PP Rif. La Roda La Roda 2118 m Sentiero Botanico La Paganella 2103 m 602 602 605 604
  • 9. 250 Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella il panorama mozzafiato sulla Rotaliana e Bassa Atesina. Come percorso per il ritorno si consi- glia di tornare indietro per un breve tratto e poi seguire a destra il Sentiero Botanico che, ben segnalato, attraversa prati e macchie di mughi accompagnati dalla ricca flora autoctona della Paganella, fra cui rododendri, crochi, arniche, trolli, peonie, genzianelle, soldanelle, negritelle e stelle alpine. Raggiunto il bivio con il sent. 602 proveniente da destra dalla M.ga di Fai si va a sinistra e si torna all’incrocio con il Sentiero del- le Aquile e, a destra, al punto panoramico in cima al Canalone Battisti. Al bivio qui presente andare a destra lungo il sent. 602 fino a tornare sulla strada sterrata che collega l’ex. Rif. Battisti al Rif. La Roda, da seguire a destra fino a tornare alla stazione della seggiovia (1,15 h). ABBINAMENTI Il naturale abbinamento da fare al Sentiero delle Aquile è la Via ferrata delle Aquile (it. 50). Se si è saliti in seggiovia da Santèl si può tornare al punto di partenza allungando l’itinerario con il sent. 602 fino al Rif. Meriz, quindi prendere la seggiovia Meriz-Santèl (it. 48 Da Santèl alla Cima Paganella al contrario). NOTE Agli escursionisti meno esperti o alle famiglie con bambini piccoli si consiglia di evitare il pri- mo tratto del sentiero attrezzato e raggiungere il Canalone Battisti con il sent. 602 per poi pro- seguire in tutta sicurezza per il secondo panora- mico tratto del Sentiero delle Aquile. Fai della Paganella l Sentiero delle Aquile Tratto attrezzato del Sentiero delle Aquile (foto Giorgio Barchiesi). L’Arco di Tito (foto Alessandro Boselli). Tratto in salita (foto Alessandro Boselli). 050 ZONA: Paganella PUNTO DI PARTENZA: Rif. La Roda (2118 m) QUOTA MIN: 1900 m QUOTA MAX: 2118 m DISLIVELLO: 280 m LUNGHEZZA: 2,5 km TEMPO: 3 h DIFFICOLTÀ: EEA-II-4 PUNTI DI APPOGGIO: Rif. La Roda (2118 m) FREQUENTAZIONE: alta ACQUA: solo nei punti d’appoggio PERIODO CONSIGLIATO: giugno - settembre FAMIGLIA: no Tratto della via ferrata (foto Alessandro Boselli). VIA FERRATA DELLE AQUILE Emozioni sospese sopra la Valle dell’Adige 251
  • 10. 253252 Sentieri d’autore l Escursioni tra Brenta e Paganella L’adrenalinica Via ferrata delle Aquile, dedica- ta all’ex Presidente della SAT di Andalo Carlo Alberto Banal, è un impegnativo e aereo iti- nerario attrezzato altamente spettacolare, inaugurato il 25 giugno 2016 e perfettamente equipaggiato con cavi metallici. Su idea di Eduino Gabrielli e Franco Gionco, è stato pro- gettato e realizzato dall’alpinista Elio Orlandi e collaboratori e corre lungo gli Spaloti de Fai, sotto il roccioso crinale meridionale del Becco di Corno. Dopo una prima discesa lungo il Canalone Battisti, un lungo traverso in parete, due ponti tibetani e una verticale risalita fina- le permettono di provare l’emozione di esse- re sospesi tra la Valle dell’Adige e la Valle dei Laghi e di godere di un vertiginoso panorama mozzafiato. Data la difficoltà tecnica e la no- tevole esposizione si tratta di un itinerario non adatto ai principianti e riservato a escursionisti esperti di vie ferrate e correttamente attrezzati di imbraco, set da ferrata e caschetto da roc- cia. Si raccomanda di percorrere la via ferrata obbligatoriamente nel verso di percorrenza dal Canalone Battisti al Trono dell’Aquila, in modo da evitare problematici incroci fra escursionisti sul lungo traverso, sui ponti tibetani e nei tratti più espo- sti. Effettuare il percorso solo con bel tempo stabile. ACCESSO L’accesso avviene partendo dalla stazione della seggio- via presso il Rif. La Roda (2118 m) e seguendo il Sentiero delle Aquile (it. 49) fino all’attacco della ferra- ta, dove si trova un grande pannello informativo. Se si vuole evitare il pur spettacolare tratto attrezzato del Sentiero delle Aquile, prima di raggiungere l’ex Rif. Battisti, si può seguire a sinistra il sent. 602 che porta di- rettamente al punto panoramico sopra il Cana- lone Battisti e poi all’attacco della ferrata. ITINERARIO La ferrata inizia con una lunga discesa lungo il Canalone Battisti con alcuni gradoni attrezzati, poi aggira una parete rocciosa tramite una lun- ga cengia che si sviluppa su livelli diversi a cui si accede scendendo per facili roccette e poi sen- tiero, sempre munito di cavo metallico, in cor- rispondenza del tratto denominato Antro delle Pegore con la Grotta del Mistero. Dopo essere passati sotto un arco di roccia si discendono al- cune roccette, si percorre una breve cengetta in parte erbosa e si arriva all’inizio dell’esposto traverso detto Traversata degli Angeli: in gran- de esposizione si aggira uno spigolo un po’ strapiombante munito di staffe metalliche che richiede un po’ di forza sulla braccia, per poi scendere per alcuni metri in verticale ma con roccia ben appigliata raggiungendo una co- Fai della Paganella l Via ferrata delle Aquile PP Rif. La Roda La Roda 2118 m La Paganella 2103 m 602 602 605 604 Sentiero Botanico Risalita verticale nella parte iniziale (foto Alessandro Boselli).