22 itinerari
Se chiedete a qualsiasi biker che cosa vuol dire per lui la mountain bike, con tutta probabilità vi risponderà che essa rappresenta una delle massime espressioni di libertà, e pensandoci bene ha ragione. Pedalare tra i boschi, arrampicandosi su irti sentieri o gettandosi a capofitto lungo adrenaliniche discese, appaga completamente il desiderio di evasione e di ricerca del contatto con la natura, che molto spesso nel quotidiano si tende a smarrire.
I Colli Euganei sono un perfetto mix di natura e luoghi di estremo interesse storico, religioso e culturale. La mountain bike è il mezzo ideale per scoprirli.
https://www.ideamontagna.it/librimontagna/libro-alpinismo-montagna.asp?cod=147
Escursione semplice e panoramica su sentieri agevoli in Alpi Apuane, nei pressi di Palagnana.
Molto bella la vista dalla cima del monte Croce sul Procinto, il Matanna e la Pania.
Unica difficoltà particolare un passaggio di pochi metri un po’ più impegnativo ed esposto ma è stato reso sicuro con delle catene fisse.
Il tracciato si svolge tutto in faggete e praterie d’altura.
Da evitare il periodo estivo più caldo per la bassa quota a cui si svolge.
In primavera è spettacolare la fioritura multicolore che si offre sui prati del Croce.
Un piccolo lavoro, dedicato alle cave di pomice, storia, luoghi, video, di varia provenienza. Un pensiero ai lavoratori che negli anni hanno perso la vita per la silicosi.
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22 itinerari
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Molto bella la vista dalla cima del monte Croce sul Procinto, il Matanna e la Pania.
Unica difficoltà particolare un passaggio di pochi metri un po’ più impegnativo ed esposto ma è stato reso sicuro con delle catene fisse.
Il tracciato si svolge tutto in faggete e praterie d’altura.
Da evitare il periodo estivo più caldo per la bassa quota a cui si svolge.
In primavera è spettacolare la fioritura multicolore che si offre sui prati del Croce.
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Deze beleidsnotitie is een vervolg op de Beleidsnotitie Centrale Medische Bibliotheek 2005-2010. De beleidsnotitie beoogt de Raad van Bestuur UMCG en de Bibliotheekcommissie UMCG op de hoogte te brengen van de gang van zaken in de CMB en de te verwachten ontwikkelingen op bibliotheekgebied in de komende jaren.
De inhoud van de notitie is mede bepaald door de discussies in en resultaten van een aantal klankbordgroepen (Bibliotheek RUG-breed, waaronder een UMCG-CMB-groep) die de laatste maanden van 2010 bijeen is geweest. De resultaten van de klankbordgroepen zijn ook verwerkt in het concept Visiedocument Bibliotheek RUG 2020 ‘Bibliotheek in Beweging’ (zie Kaders).
Kaders
De volgende kaders zijn voor de CMB gesteld:
Reglement Bibliotheekcommissie UMCG (2009) (zie bijlage1)
Verhouding Centrale Medische Bibliotheek / Bibliotheek van de RUG, vastgesteld november 2009 (zie bijlage 2 )
Strategisch Plan Rijksuniversiteit Groningen 2010-2015
Visiedocument Bibliotheek RUG 2020, getiteld Bibliotheek in beweging (concept versie 18 november 2010)
Jaarverslag 2009 UMCG
75 relazioni di vie di media difficoltà in: Civetta, Moiazza, Fanis, Tofane, Nuvolau, Averau Cinque Torri, Croda da Lago, Pomagagnon, Dolomiti Zoldane, Marmarole, Cadini di Misurina, Tre Cime di Lavaredo, Dolomiti di Sesto
Le Dolomiti, Patrimonio Naturale dell'Umanità, hanno ricevuto il loro riconoscimento ufficiale. Le pareti color sangue delle Dolomiti Ampezzane e i riflessi ambrati che il Civetta sprigiona al tramonto ne erano la manifesta rivelazione. Questa dichiarazione in ogni caso ha suscitato approvazione ed entusiasmo e anche qualche celebrazione, ma se si deve fare festa mi pare che il modo migliore l'abbia individuato Emiliano Zorzi con questo volume che completa il panorama dolomitico seguendo a quel primo del 2009.
Le cime scelte nei Gruppi proposti sono forse le più belle, vere immagini e simulacri, emblemi e icone indimenticabili.
Il volume non deve essere scambiato per uno dei tanti di scalate scelte che sono poco più di un diario, spesso causale. Risponde a precisi criteri e approfondimenti con commenti e schede storiche e a un disegno ben preciso, la dimostrazione che le Dolomiti sono un eccellente tema per un'indagine ottimistica e analitica del nostro andare per monti. In una parola sono il tessuto della nostra passione e della nostra sete di superamento del reale e di desiderio di armonia.
www.ideamontagna.it/librimontagna/libro-alpinismo-montagna.asp?cod=10
Scheda tecnica della Forra fatta dall'associazione di torrentisti "Toboga Club".
http://www.canyoningitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=51:peschiorosso&catid=25:molise-schede-tecniche&Itemid=37
57 relazioni di vie di media difficoltà in: Odle-Puez-Putia, Sassolungo, Sella, Catinaccio, Marmolada, Pale di San Martino
Autore: Emiliano Zorzi
Editore: Idea Montagna
Argomento: alpinismo
Pagine: 240 a colori
Formato: 15x21 cm
Data di pubblicazione: 05/07/2011
Dopo soli due anni dall'uscita della prima edizione è già giunto il tempo della seconda. Questo nuovo primo volume, ora rinominato "Dolomiti Occidentali 1", rappresenta in realtà il primo tomo di un nuovo e più ampio spazio dedicato alle Dolomiti Occidentali grazie all'uscita contemporanea del nuovo "Dolomiti Occidentali 2", dove si raccolgono tutte le nuove relazioni che nel corso degli ultimi due anni ho avuto modo di raccogliere.
Questo primo tomo, che comunque è acquistabile come volume indipendente, non rappresenta una semplice ristampa del "vecchio" volume 1. Oltre, naturalmente, ad aver cercato di eliminare tutti gli errori o refusi che, inevitabilmente, erano presenti nell'edizione del 2009, si sono riviste molte foto ed è stato aggiunto materiale come immagini integrative e nuove biografie dei primi salitori. Potremmo quindi definirla una ristampa rivista da capo a coda.
Rispetto ai 59 itinerari presenti nel 2009 qui ne troveremo qualcuno in meno in quanto alcuni di questi sono stati spostati nel "Dolomiti Occidentali 2", visto che per vari motivi hanno subito correzioni sostanziali. Pensando ai lettori che già possiedono il vecchio volume 1 ho ritenuto utile che, nel caso rimangano affezionati a questa ormai collezione acquistando il tomo 2, possano disporre, oltre che dei nuovi itinerari, anche delle correzioni di quelli del volume precedente. è per questo motivo che gli itinerari sono stati suddivisi in due tomi separati, che geograficamente coprono la stessa zona.
www.ideamontagna.it/librimontagna/libro-alpinismo-montagna.asp?cod=15
Il ghiaccio ha sempre attratto gli alpinisti. I grandi scivoli, i profondi canaloni, le seraccate e le esili goulottes catturano lo sguardo con le loro forme eleganti e sembrano suggerire percorsi, linee di salita perfette tracciate dalla natura stessa.
Questa guida insostituibile illustra, con relazioni dettagliate, fotografie e tracce, 105 vie di ghiaccio dal Monviso al Grossglockner, passando per Delfinato, Gran Paradiso, Monte Bianco, Gran Combin, Monte Rosa, Mischabel, Alpi Bernesi, Gruppo del Bernina, Alpi Orobie, Ortles-Cevedale, Adamello-Presanella, Zillertal, Dolomiti e Alti Tauri.
Una scelta completa per un alpinismo emozionante.
Le vie presentate comprendono le più belle salite classiche su Monviso, Les Bans, Mont Pelvoux, Barre des Écrins, Grande Ciamarella, Grande Casse, Becca di Monciair, Ciarforon, Gran Paradiso, Roccia Viva, Domes de Miage, Monte Bianco, Tour Ronde, Mont Blanc du Tacul, Aiguille du Midi, Grandes Jorasses, Aiguille Verte, Les Droites, Aiguille d’Argentière, Combin de Valsorey, Breithorn Occidentale, Lyskamm Orientale, Lenzspitze, Allalinhorn, Fletschhorn, Mönch, Monte Disgrazia, Piz Roseg, Piz Bernina, Pizzo di Coca, Monte Cristallo, Ortles, Gran Zebrù, Punta San Matteo, Cima Presanella, Cima Brenta, Cima Tosa, Palla Bianca, Wildspitze, Marmolada, Grossglockner e molte altre cime.
https://www.ideamontagna.it/librimontagna/libro-alpinismo-montagna.asp?cod=137
50 escursioni.
C’è una stretta valle, compresa fra le vette rocciose delle Dolomiti di Brenta e la verde dorsale della Paganella, dove sorgono due ameni paesini dolomitici, Molveno e Andalo, accompagnati dalle altre tre località turistiche con cui formano la Comunità della Paganella: Cavedago, Spormaggiore e Fai della Paganella.
Nel complesso un’area da cui godere di visioni privilegiate sulle guglie e le torri del Brenta, fra tutte la Brenta Alta, il celeberrimo Campanile Basso, la Torre di Brenta e tutte le vette della Catena Centrale. Escursioni panoramiche per tutti i gusti, in cui ritrovare spazi di quiete e silenzio prima di rigettarsi nella vivace mondanità di Molveno, Andalo e dei paesi vicini. Fra questi scenari naturali e lungo questi sentieri accoglienti auguro a chi vorrà percorrerli di trovare la pace, l’armonia e la serenità che hanno accompagnato le mie escursioni.
https://www.ideamontagna.it/librimontagna/libro-alpinismo-montagna.asp?cod=198
44 itinerari in tutta le regione - Territorio unico nel suo genere, inciso da lunghe valli le cui creste superano spesso i tremila metri, ricco di boschi, laghi e aree selvagge, dove in pochi chilometri si passa dal clima mediterraneo del Tenero ai ghiacciai del Basòdino e dell’Adula, il Ticino esprime una magia particolare che, insieme a una straordinaria rete di sentieri e di rifugi, lo rende un vero paradiso escursionistico.
https://www.ideamontagna.it/librimontagna/libro-alpinismo-montagna.asp?cod=151
1. Val Chisone
PUNTA CRISTALLIERA 2801m (Torrione Centrale Parete Sud – Ovest)
VIA “SUPER BIANCIOTTO”
F. Michelin, C. Bocco 13 giugno 1999
Questo itinerario, segue l’andamento della classica via Bianciotto, ma con diverse varianti che rendono l’arrampicata più continua.
Via senza eccessive difficoltà, completamente attrezzata con fix.
ACCESSO:
Dal rifugio Selleries (2030m) raggiungere il lago della Manica poi risalire a destra la pietraia che porta ai piedi del Torrione Centrale
.(1,15 ore di marcia)
RELAZIONE:
1) Attaccare alcuni metri a sinistra del punto più basso della parete, superare un diedro-camino verticale, salire a sinistra lungo una
spaccatura, poi raggiungere a destra un punto di sosta sotto ad uno strapiombo (5b).
2) Aggirare verso destra la fascia strapiombante, superare una ripida placca poi con difficoltà decrescenti raggiungere un comodo
terrazzino (6a, 5b)
3) Salire direttamente sulle placche sovrastanti poi lungo una spaccatura quindi superare un breve tratto strapiombante solcato da una larga
fessura (5b, passo 5c)
4) Portarsi verso un evidente diedro, superare lo spigolo alla sua destra (5c) e raggiungere un punto di sosta sulle placche a destra.
5) Attraversare salendo verso destra per una ventina di metri su placche con buoni appigli e sostare poco prima di un diedro-canale (4a).
6) Spostarsi sulla destra del canale e superare una bella spaccatura verticale, poi salire ancora per una decina di metri e sostare (5b,
passo5c)
7) Salire verso destra, raggiungere un bel diedro e superarlo (passo di 5c poi 4c) tratto in comune con la classica Via Bianciotto
8) Salire ancora verso destra poi superare al centro una bella placca che porta sulla cresta finale (5a, 5c)
Seguire poi verso destra la cresta e raggiungere la vetta risalendo una breve pietraia.
SVILUPPO: 200 metri
DIFFICOLTÀ: TD- Via attrezzata (Obblig. 5b)
TEMPO: ore 2 – 3 (Utili friends medi))
DISCESA:
a) Ritornare alla base della via, seguendo il canale che si trova sulla sinistra orografica della parete sud del torrione (passi di II grado).
b) Seguire sul versante nord il comodo sentiero della via normale che riconduce al lago (in questo caso non lasciare materiale
all’attacco della via)
E’ anche possibile scendere con doppie da 25m lungo la via (nella traversata del 5° tiro si può sfruttare la facile cengia sottostante)
L’ultimo tiro della via “Super Bianciotto”
2. ZONA DEL GRANDUBBIONE
PARETE DI BAAL
ACCESSO:
Risalire la Val Chisone fino al paese di Pinasca (dopo Villar Perosa); appena oltrepassato il paese, prendere a destra la strada per il Colle di
Serre Marchetto (1153 m.). Dal colle, scendere sul versante opposto e proseguire fino alla conca dove si trova il paese di Grandubbione.
Giunti alle prime case, proseguire a sinistra lungo una stradina e dopo circa 300 metri lasciare l'auto poco prima di un ponte.
Attraversare il ponte e salire lungo una strada che costeggia il torrente (la parete dove si svolge la via descritta è quella che si trova sulla
sinistra della bastionata rocciosa che si vede in fondo al vallone).
Dopo l’ultima baita si prosegue per il sentiero che porta alla palestra della Rocca del Visconte, poi anziché svoltare a destra, proseguire in
direzione del vallone principale, attraversare il torrente e salire a verso l’evidente parete delimitata a sinistra da un monolito (20 minuti
dall’auto)
A) IL VOLO DEL CALABRONE
1ª salita: F. Michelin, C. Bocco Aprile 99
La via inizia su una ripida placca, nel punto più basso della parete, e prosegue verticalmente fino alla sommità del primo salto.
Si scende poi ad un intaglio e si supera al centro la parte superiore della parete.
Sulla rampa che sale da sinistra a destra, sul primo tratto della parete, è stata aperta, negli anni 70, la via di Baal. (R. Geuna, N. Devenere,
M. Corna), la via prosegue poi più a destra dove la parete presenta minori difficoltà.
SVILUPPO: 80 metri DIFFICOLTA' : TD (Obblig. 5c ) Via attrezzata
L1: 6b L2: 6a+ L3: 5c
DISCESA: doppie da 25 metri sulla via
A1) PRALINE
1ª salita: M. Segatel autunno 2001
Supera la placca a destra del volo del calabrone.
SVILUPPO: 50 metri DIFFICOLTA' : TD+ (Obblig. 6a ) Via attrezzata
L1: 6b+ L2: 6a+
DISCESA: doppie da 25 metri sulla via del calabrone oppure a piedi.
PARETI DI BAAL TRIANGOLO DELL'AQUILA
ROCCA DEL VISCONTE
B
C
A
A1
D 6b
6a+
6a
5b
5c
5b
6a
5b
5c
6b
6a+
5c
E
6a
6a
6a
F
6b+
6a+
3. B) VIA DEL TOPO
1ª salita: F. Michelin, C. Bocco aprile 2000
Supera con bella arrampicata la bastionata che si trova a destra della parete di Baal.
SVILUPPO: 50 metri DIFFICOLTA' : TD- (Obblig. 5c ) Via attrezzata
L1: 5b,6a L2:5c
DISCESA: doppie da 25 metri sulla via
TRIANGOLO DELL’AQUILA
ACCESSO:
Come per l’itinerario precedente, poi proseguire ancora nel vallone principale e salire a destra verso un’evidente parete triangolare.
La prima salita di questa parete è stata effettuata da A. Gaido negli anni 70 (Via della campana)
C) TOCCATA E FUGA”
1ª salita: F. Michelin, C. Bocco aprile ‘99
La via attacca in corrispondenza di un leggero strapiombo a circa 20 metri dal margine sinistro della parete e prosegue per due lunghezze
uscendo in corrispondenza di un piccolo tetto.
SVILUPPO : 50 metri DIFFICOLTA' : TD (Obblig. 5b ) Via attrezzata
L1: 5c L2: 5b
DISCESA: Doppie da 25 metri sulla via
D) VIA DEL DIEDRO
1ª salita: F. Michelin ottobre ‘99
La via attacca alcuni metri a destra della precedente, supera delle placche e poi un evidente diedro verticale.
Sosta in comune con la via “Toccata e fuga”
SVILUPPO : 30 metri L1: 6a (Obblig. 5c ) Via attrezzata
E) STOP
1ª salita: M. Carbone 1999
Attacca a destra della via del Diedro e sale in diagonale verso destra (ricalca in parte la vecchia via della Campana)
SVILUPPO : 80 metri DIFFICOLTA' : TD (Obblig. 5c) Via attrezzata
L1: 6a L2:5c, 6a L3: 6a
DISCESA: Doppie da 25 metri sulla via (oppure a piedi sulla sinistra)
F) CLIFF HANGER
1ª salita: F. Michelin, G. Rossetto febbraio 2000
La via supera con impegnativa arrampicata, lo spigolo di destra della parete.
(Tratto in comune con una vecchia via, sul 2° tiro)
SVILUPPO : 80 metri
DIFFICOLTA' : TD+ (Obblig. 6a ) Via attrezzata
L1: 6b L2: 6a+ L3: 5b
DISCESA: Doppie da 30 metri sulla via (oppure a piedi sulla sinistra)
Per tutte le altre vie presenti nella zona consultare le relazioni di Michele Carbone.
4. Val Chisone MONTE CUCETTO 1690 m
Il versante Est del monte Cucetto è caratterizzato dalla presenza di numerosi speroni rocciosi e imponenti torrioni sui quali sono state aperte
numerose vie a partire dagli anni 70.
Il settore qui descritto è quello dove si svolgono le vie più belle.
Data l’esposizione delle pareti il periodo migliore per arrampicare è la primavera e l’autunno (senza neve anche in inverno)
6a
5b
6a+
5c
5a
6a+
5c
5b
4c
5c
5b
5a
5b
4c
6a
6c+
6a
6a
5c
5c
5c
VIA DEI TORRIONI
6b
4c
4c
CHIUSA DEGLI DEI
3a TORRE
(Torrione
Gaido)
1a TORRE
2a
TORRE
5b
M F
Via "EXCALIBUR"
6a
CRESTA DELL'ANITRA ( 5a )
facile ma poco attrezzata
BLUES HARD
/6a A0
5. ACCESSO:
Risalire la Val Chisone fino al paese di Pinasca (dopo Villar Perosa).; appena oltrepassato il paese, prendere a destra la strada per il Colle di
Serre Marchetto (1153 m.). Dal colle, la strada scende sul versante opposto e arriva fino al paese di Grandubbione attraversando
orizzontalmente tutto il versante Est del Monte Cucetto. Dopo due chilometri dal colle, si incontra una ripida salita seguita da una discesa; al
termine della discesa e subito dopo aver attraversato un canalone, lasciare l'auto.
Salire nel bosco per un breve tratto, poi raggiungere a destra, un costone con piccoli salti rocciosi che si segue per circa 10 minuti.
Raggiunto un sentiero, seguirlo verso sinistra fino ad un canalone; abbandonare il sentiero e risalire il canalone per pietraie e brevi tratti
boscosi.
Giunti vicino ad un grande masso, attraversare a sinistra, risalire una pietraia e poi, portandosi a sinistra del costone, raggiungere la base della
1a
torre della via dei Torrioni (35 minuti di marcia).
Volendo attaccare le vie più in alto proseguire come indicato sullo schizzo.
“VIA DEI TORRIONI ” (F. Michelin gennaio 2002 – gennaio 2003)
Supera un’evidente serie di torrioni sul settore sinistro del versante Est del Monte Cucetto.
Con il suo sviluppo di oltre 400 metri risulta la via più lunga e anche una delle più belle della Val Chisone.
420m TD max 6a+ (5c obblig) Tempo: 5 – 6 ore Via attrezzata (nuts e friends medi utili)
Via “EXCALIBUR” (F. Michelin gennaio 2003)
Supera con impegnativa arrampicata la parete chiamata “Chiusa degli Dei” che si trova a destra della parte finale della Via dei Torrioni, e può
essere ottimamente utilizzata come variante finale di questa via (in questo caso si raggiunge l’attacco scendendo dall’intaglio a monte del
Torrione Gaido (totale 450m di arrampicata)
Normalmente viene abbinata alla salita delle prime due torri della via dei Torrioni.
150m TD+ max 6c+ (6a obblig) Tempo: 2 ore Via attrezzata
DISCESA: Per la “Via dei Torrioni”, attraversare a sinistra (Sud), poi scendere fino a raggiungere il colletto fra la 2a
Torre e il
Torrione Gaido: un facile canale sul versante Nord riporta sulle pietraie del canalone di discesa.
Per la via ”Excalibur”, salendo verso sinistra per un centinaio di metri, si raggiunge l’itinerario di discesa a piedi della via dei
Torrioni, oppure si scende con doppie da 50m sulla via.
(Per le discese fra un torrione e l’altro della via, sono sufficienti doppie da 25m)
F. Martinelli sulla 2° Torre della via dei Torrioni
al monte Cucetto
6. Val Chisone ROCCA DEL PELVO Parete Ovest 1869 m.
La Rocca del Pelvo è un’evidente parete rocciosa situata sui pendii erbosi del versante meridionale del Monte Bocciarda; alta circa 200 metri,
presenta diversi settori costituiti da placche di ottimo gneiss.
La via qui descritta supera con impegnativa arrampicata le compatte placche del versante ovest.
ACCESSO:
Risalire la Val Chisone fino al paese di Roreto; all’uscita del paese prendere a destra una stradina asfaltata e poi sterrata che
sale alla frazione di Chambellier (stessa strada che porta al Pilastro di Vignal).
Da Chambellier proseguire ancora su strada sterrata per altri 3.5 Km e, poco prima che la strada inizi a scendere, lasciare l’auto
in uno spiazzo dove parte un sentiero con indicazione por il Monte Bocciarda..
All’uscita del bosco seguire ancora il sentiero per una quindicina di minuti lungo una dorsale erbosa, poi prendere una
deviazione a destra (cartello indicatore).
Seguire quindi una traccia di sentiero che con percorso a mezza costa su pendii erbosi porta verso la parete, che si vede però
solo alla fine del percorso (1, 15 ora di marcia /il sentiero è segnalato con vernice rossa).
Per portarsi all’attacco della via esistono due possibilità:
a) Scendere sui prati a fianco della parete e costeggiarne la base fino all’attacco che si trova una decina di metri a destra del
punto più basso (si consiglia di non lasciare materiale alla base della via per evitare di dover ridiscendere per recuperarlo)
b) Portarsi sulla sommità della parete e raggiungere un ancoraggio per doppie che si trova circa 7 metri a destra di un
evidente pino. Calarsi alla base con 3 doppie da 50 metri (la seconda e terza doppia si effettuano sulle soste 4 e 2 della via /
necessario spostarsi verso sinistra per raggiungere la sosta 4))
“VERTICAL LIMIT” (F. Michelin, F. Martinelli luglio 2004)
La via attacca una decina di metri a destra del punto più basso della parete e sale spostandosi leggermente verso destra.
Itinerario molto bello, fra i più impegnativi della Val Chisone.
SVILUPPO: 170 metri (6 tiri) DIFFICOLTA’: ED- max 7b, A0 (6b+ obblig.) Via attrezzata
L1= 6a+ L2= 7b, A0 L3= 6c L4= 6c, A0 L5= 6c, 7a L6= 7a, 6a
MATERIALE NECESSARIO: 10 rinvii, 2 corde da 50 metri
DISCESA: Salendo verso sinistra si raggiunge il sentiero utilizzato per l’avvicinamento.
6a+
7b, Ao
6c, A0
6c, 7a
7a
6c
6a
7. Val Chisone ROCCA DEL PELVO Parete Ovest 1869 m.
La Rocca del Pelvo è un’evidente parete rocciosa situata sui pendii erbosi del versante meridionale del Monte Bocciarda; alta circa 200 metri,
presenta diversi settori costituiti da placche di ottimo gneiss.
La via qui descritta supera con impegnativa arrampicata le compatte placche del versante ovest.
ACCESSO:
Risalire la Val Chisone fino al paese di Roreto; all’uscita del paese prendere a destra una stradina asfaltata e poi sterrata che
sale alla frazione di Chambellier (stessa strada che porta al Pilastro di Vignal).
Da Chambellier proseguire ancora su strada sterrata per altri 3.5 Km e, poco prima che la strada inizi a scendere, lasciare l’auto
in uno spiazzo dove parte un sentiero con indicazione por il Monte Bocciarda..
All’uscita del bosco seguire ancora il sentiero per una quindicina di minuti lungo una dorsale erbosa, poi prendere una
deviazione a destra (cartello indicatore).
Seguire quindi una traccia di sentiero che con percorso a mezza costa su pendii erbosi porta verso la parete, che si vede però
solo alla fine del percorso (1, 15 ora di marcia /il sentiero è segnalato con vernice rossa).
Per portarsi all’attacco della via esistono due possibilità:
a) Scendere sui prati a fianco della parete e costeggiarne la base fino all’attacco che si trova una decina di metri a destra del
punto più basso (si consiglia di non lasciare materiale alla base della via per evitare di dover ridiscendere per recuperarlo)
b) Portarsi sulla sommità della parete e raggiungere un ancoraggio per doppie che si trova circa 7 metri a destra di un
evidente pino. Calarsi alla base con 3 doppie da 50 metri (la seconda e terza doppia si effettuano sulle soste 4 e 2 della via /
necessario spostarsi verso sinistra per raggiungere la sosta 4))
“VERTICAL LIMIT” (F. Michelin, F. Martinelli luglio 2004)
La via attacca una decina di metri a destra del punto più basso della parete e sale spostandosi leggermente verso destra.
Itinerario molto bello, fra i più impegnativi della Val Chisone.
SVILUPPO: 170 metri (6 tiri) DIFFICOLTA’: ED- max 7b, A0 (6b+ obblig.) Via attrezzata
L1= 6a+ L2= 7b, A0 L3= 6c L4= 6c, A0 L5= 6c, 7a L6= 7a, 6a
MATERIALE NECESSARIO: 10 rinvii, 2 corde da 50 metri
DISCESA: Salendo verso sinistra si raggiunge il sentiero utilizzato per l’avvicinamento.
6a+
7b, Ao
6c, A0
6c, 7a
7a
6c
6a