Il Web del Futuro: Enterprise e Web SemanticoSimone Onofri
Social Network, Folksonomy, Wiki e User Generated Content sono le parole d'ordine di questa fase del Web e l’integrazione di tali strumenti con quelli gia presenti in azienda come CRM, Calendari, Rubriche, Gestione Progetti apre nuovi sviluppi e possibilità per l’azienda stessa. In tale scenario, definito come Enterprise 2.0, l'interoperabilità e l'integrazione dei dati provenienti da fonti differenti è garantita dal Web Semantico e dagli standard aperti.
Durante il Seminario verranno illustrate tali potenzialità sia dal punto di vista tecnico che di visioning. Esempi pratici e informazioni riguardo gli strumenti gratuiti disponibili forniranno agli interessati le risorse e punti di riferimento per implementare tali soluzioni.
Slides del seminario tenuto a SMAU 2009 (Milano) il 23 ottobre, dedicato ad alcune problematiche relative al Web 2.0 suggerite dal pubblico (inviate al relatore nelle settimane precedenti). Le domande a cui sono state date risposte sono:
1 - Perché sottovaluti l’impatto che uno strumento come Wikipedia ha sull’esperienza quotidiana di migliaia di utenti?
2 - Si può trasformare il Web 2.0 in un ritorno economico per l’azienda? E per una PA?
3 - Perché parli del Web 2.0 come di un passo indietro per l’accesso universale?
4 - Il tuo parere sulla politica 2.0 e su fenomeni come Grillo.
Che cos'è una rete sociale, come nasce, a che cosa serve, come si trasforma in una rete creativa...
Il volume di Giuseppe RIva "I social network" pubblicato dal Mulino, Bologna.
Il Web del Futuro: Enterprise e Web SemanticoSimone Onofri
Social Network, Folksonomy, Wiki e User Generated Content sono le parole d'ordine di questa fase del Web e l’integrazione di tali strumenti con quelli gia presenti in azienda come CRM, Calendari, Rubriche, Gestione Progetti apre nuovi sviluppi e possibilità per l’azienda stessa. In tale scenario, definito come Enterprise 2.0, l'interoperabilità e l'integrazione dei dati provenienti da fonti differenti è garantita dal Web Semantico e dagli standard aperti.
Durante il Seminario verranno illustrate tali potenzialità sia dal punto di vista tecnico che di visioning. Esempi pratici e informazioni riguardo gli strumenti gratuiti disponibili forniranno agli interessati le risorse e punti di riferimento per implementare tali soluzioni.
Slides del seminario tenuto a SMAU 2009 (Milano) il 23 ottobre, dedicato ad alcune problematiche relative al Web 2.0 suggerite dal pubblico (inviate al relatore nelle settimane precedenti). Le domande a cui sono state date risposte sono:
1 - Perché sottovaluti l’impatto che uno strumento come Wikipedia ha sull’esperienza quotidiana di migliaia di utenti?
2 - Si può trasformare il Web 2.0 in un ritorno economico per l’azienda? E per una PA?
3 - Perché parli del Web 2.0 come di un passo indietro per l’accesso universale?
4 - Il tuo parere sulla politica 2.0 e su fenomeni come Grillo.
Che cos'è una rete sociale, come nasce, a che cosa serve, come si trasforma in una rete creativa...
Il volume di Giuseppe RIva "I social network" pubblicato dal Mulino, Bologna.
Presentazione e materiale usato durante la lezione dedicata al Web 2.0 e ai Social Network per i redattori della regione Toscana. La lezione, di 8 ore, faceva parte del corso "Giornalismo, scrittura per web e copywriting" nell’ambito del Progetto "Attività di gestione dei processi didattici volti alla formazione del personale della Regione Toscana, delle Agenzie Regionali e degli EE.LL. Toscani e dei soggetti coinvolti nei processi di governance nel sistema pubblico toscano".
Docenti: Niccolò Villiger di Web Marketing Team srl ed Enrico Bisenzi di Infoaccessibile
In questa presentazione potete trovare i seguenti argomenti:
1. Breve accenno di storia dal web al web 2.0 e al Web Mobile (il fenomeno degli App Store e dell'Edicola digitale)
2. Web 2.0 per redattori:
2a. Blog e forum: cosa sono e come utilizzarli;
2b. L'uso degli aggregatori rss: per pubblicare e ricevere;
2c. Le campagne stampa online: a cosa servono e come si realizzano
→ case history
3. Il Web comunitario e le sue regole (come si pubblica, netiquette, OT, usabilità etc.)
→ case history
4. Panoramica dei motori di ricerca e social network maggiormente utilizzati nel mondo.
→ case history
5. L'uso di software per la gestione di più social network. Buone pratiche per una completa integrazione tra sito, piattaforme social, rss, etc...
→ case history
6. Come individuare i temi di maggiore attualità da trattare all'interno di un social network.
→ case history
7. Strumenti ed accorgimenti per una comunicazione social di tipo 'cross-cultural'.
→ case history
Per maggiori informazioni o contatti:
Telefono: +390553989105
Web Marketing Team srl http://www.webmarketingteam.com
Infoaccessibile: http://www.infoaccessibile.com
Web 2.0, Media Sociali e un Nuovo Modello di Fruizione della Retedavide turi
How the social media and the web 2.0 changed the way the content are organized in the Internet, and the way the user access to them acting now not only as a viewer, but as a producer and an agent of distribution.
Come il web 2.0 e i media sociali hanno cambiato il modo in cui i contenuti sono organizzati e presentati su Internet ed il ruolo dell'utente, che agisce ora non solo come fruitore, ma come produttore ed agente della distribuzione.
Internet è cambiato: il Web 2.0
Perbellini Gabriele
5ci A.S. 2009/2010
Indice:
Introduzione 3
Internet, una rete in perenne sviluppo 4
Che cos’è il Web 2.0? 6
I cambiamenti nella tecnologia 7
XML 7
AJAX 7
Il sistema Client – Server 9
Client 9
Server 9
Le connessioni Wireless 10
Wi-Fi 10
Il Wi-Fi e le reti civiche italiane: il caso di Verona 10
Quali sono le aree coperte da Wi-FiTM a Verona? 11
3G 12
Gli standard 3G 12
UMTS 12
Caratteristiche tecniche 12
HSDPA 13
Le compagnie italiane 13
Database 14
Information Management 14
Facilities 14
Languages for databases 14
Conclusione 15
Sitografia 16
Introduzione
Nello sviluppo di Internet ci sono aspetti particolarmente importanti ed innovativi che stanno sempre più assumendo autorità, ignorarli o non conoscerli potrebbe essere un comportamento poco intelligente, soprattutto se ci serviamo del Web come
strumento di lavoro e lo riteniamo utile per la nostra attività. Il Web 2.0 è certamente uno di quei fenomeni che sta sempre più entrando a far parte della nostra attività quotidiana sulla rete.
Probabilmente siamo utenti di alcuni servizi che maggiormente lo caratterizzano e non ne siamo a conoscenza. Vale però la pena di soffermarsi e riflettere su che cosa significhi questo termine, cosa porti con sé e quali siano i suoi aspetti più interessanti andando oltre il semplice vocabolo che potrebbe sembrare, per alcuni, una parola vuota e senza un reale significato, salvo quello di creare aspettativa su qualcosa che forse non esiste realmente.
Vi è un grande dibattito, tutt'ora aperto, sul vero significato di "Web 2.0". C'è chi propone definizioni articolate senza però esempi concreti, più difficile, invece, trovare chi riesce a sintetizzare il concetto in poche e semplici frasi. C'è anche chi non si pone il problema di definire più chiaramente questo concetto perché lo ritiene uno slogan pubblicitario e privo di qualunque innovazione tecnologica
Il termine Web 2.0 ha una vita molto breve dato che è stato coniato solo nel 2004. Sebbene siano state fornite più definizioni e spiegazioni sul suo significato, non vi è ancora chiarezza completa e
continui dibattiti si aprono sulla rete nel tentativo di teorizzare, per quanto possibile, questa nuova visione del Web.
Internet, una rete in perenne sviluppo
Internet, la rete delle reti, è sempre stata descritta come un mondo a sé stante, in perpetuo mutamento, un luogo dov'è possibile cercare e trovare quotidianamente elementi più o meno innovativi e utili, ma sempre interessanti. È un grande mare dove c’è spazio per tutti: per chi desidera lavorare, per chi svolge approfondimenti e ricerche, per chi punta a
realizzare un business, per chi aspira instaurare relazioni sociali o divertirsi e anche per chi studia il comportamento degli utenti e visitatori.
Il web, proprio per la sua natura, non ha mai smesso di crescere e di svilupparsi, di attirare a sé gente e di proporre novità. Da quando è stato ideato si trova in una perpetua fase di miglioramento ed innovazione, oltre che di espansione anche grazie al sempre maggiore numero di persone che utilizzano questo strumento.
Il Web 2.0 fa parte di questa crescita e può essere visto come il prodotto non finale di anni di continuo avanzamento e sviluppo del web, la cui storia è iniziata oltre 15 anni fa.
Alcuni dei momenti principali della giovane storia di questo strumento sono:
• 1991 (6 agosto): Tim Berners-Lee, assieme al suo staff di lavoro del Cern di Ginevra, inventa e pubblica il primo sito web della storia, realizzato grazie all'invenzione di un nuovo sistema di condivisione delle informazioni che si basa sull'utilizzo dell' ipertesto;
• 1993 (30 aprile): il Cern annuncia che il World Wide Web (www), sviluppato come progetto all'interno dei suoi laboratori, sarà gratuito e disponibile in forma libera per tutti gli utenti. È questa una delle principali ragioni del rapido sviluppo del web nel mondo;
• 1993 (giugn
Presentazione e materiale usato durante la lezione dedicata al Web 2.0 e ai Social Network per i redattori della regione Toscana. La lezione, di 8 ore, faceva parte del corso "Giornalismo, scrittura per web e copywriting" nell’ambito del Progetto "Attività di gestione dei processi didattici volti alla formazione del personale della Regione Toscana, delle Agenzie Regionali e degli EE.LL. Toscani e dei soggetti coinvolti nei processi di governance nel sistema pubblico toscano".
Docenti: Niccolò Villiger di Web Marketing Team srl ed Enrico Bisenzi di Infoaccessibile
In questa presentazione potete trovare i seguenti argomenti:
1. Breve accenno di storia dal web al web 2.0 e al Web Mobile (il fenomeno degli App Store e dell'Edicola digitale)
2. Web 2.0 per redattori:
2a. Blog e forum: cosa sono e come utilizzarli;
2b. L'uso degli aggregatori rss: per pubblicare e ricevere;
2c. Le campagne stampa online: a cosa servono e come si realizzano
→ case history
3. Il Web comunitario e le sue regole (come si pubblica, netiquette, OT, usabilità etc.)
→ case history
4. Panoramica dei motori di ricerca e social network maggiormente utilizzati nel mondo.
→ case history
5. L'uso di software per la gestione di più social network. Buone pratiche per una completa integrazione tra sito, piattaforme social, rss, etc...
→ case history
6. Come individuare i temi di maggiore attualità da trattare all'interno di un social network.
→ case history
7. Strumenti ed accorgimenti per una comunicazione social di tipo 'cross-cultural'.
→ case history
Per maggiori informazioni o contatti:
Telefono: +390553989105
Web Marketing Team srl http://www.webmarketingteam.com
Infoaccessibile: http://www.infoaccessibile.com
Web 2.0, Media Sociali e un Nuovo Modello di Fruizione della Retedavide turi
How the social media and the web 2.0 changed the way the content are organized in the Internet, and the way the user access to them acting now not only as a viewer, but as a producer and an agent of distribution.
Come il web 2.0 e i media sociali hanno cambiato il modo in cui i contenuti sono organizzati e presentati su Internet ed il ruolo dell'utente, che agisce ora non solo come fruitore, ma come produttore ed agente della distribuzione.
Internet è cambiato: il Web 2.0
Perbellini Gabriele
5ci A.S. 2009/2010
Indice:
Introduzione 3
Internet, una rete in perenne sviluppo 4
Che cos’è il Web 2.0? 6
I cambiamenti nella tecnologia 7
XML 7
AJAX 7
Il sistema Client – Server 9
Client 9
Server 9
Le connessioni Wireless 10
Wi-Fi 10
Il Wi-Fi e le reti civiche italiane: il caso di Verona 10
Quali sono le aree coperte da Wi-FiTM a Verona? 11
3G 12
Gli standard 3G 12
UMTS 12
Caratteristiche tecniche 12
HSDPA 13
Le compagnie italiane 13
Database 14
Information Management 14
Facilities 14
Languages for databases 14
Conclusione 15
Sitografia 16
Introduzione
Nello sviluppo di Internet ci sono aspetti particolarmente importanti ed innovativi che stanno sempre più assumendo autorità, ignorarli o non conoscerli potrebbe essere un comportamento poco intelligente, soprattutto se ci serviamo del Web come
strumento di lavoro e lo riteniamo utile per la nostra attività. Il Web 2.0 è certamente uno di quei fenomeni che sta sempre più entrando a far parte della nostra attività quotidiana sulla rete.
Probabilmente siamo utenti di alcuni servizi che maggiormente lo caratterizzano e non ne siamo a conoscenza. Vale però la pena di soffermarsi e riflettere su che cosa significhi questo termine, cosa porti con sé e quali siano i suoi aspetti più interessanti andando oltre il semplice vocabolo che potrebbe sembrare, per alcuni, una parola vuota e senza un reale significato, salvo quello di creare aspettativa su qualcosa che forse non esiste realmente.
Vi è un grande dibattito, tutt'ora aperto, sul vero significato di "Web 2.0". C'è chi propone definizioni articolate senza però esempi concreti, più difficile, invece, trovare chi riesce a sintetizzare il concetto in poche e semplici frasi. C'è anche chi non si pone il problema di definire più chiaramente questo concetto perché lo ritiene uno slogan pubblicitario e privo di qualunque innovazione tecnologica
Il termine Web 2.0 ha una vita molto breve dato che è stato coniato solo nel 2004. Sebbene siano state fornite più definizioni e spiegazioni sul suo significato, non vi è ancora chiarezza completa e
continui dibattiti si aprono sulla rete nel tentativo di teorizzare, per quanto possibile, questa nuova visione del Web.
Internet, una rete in perenne sviluppo
Internet, la rete delle reti, è sempre stata descritta come un mondo a sé stante, in perpetuo mutamento, un luogo dov'è possibile cercare e trovare quotidianamente elementi più o meno innovativi e utili, ma sempre interessanti. È un grande mare dove c’è spazio per tutti: per chi desidera lavorare, per chi svolge approfondimenti e ricerche, per chi punta a
realizzare un business, per chi aspira instaurare relazioni sociali o divertirsi e anche per chi studia il comportamento degli utenti e visitatori.
Il web, proprio per la sua natura, non ha mai smesso di crescere e di svilupparsi, di attirare a sé gente e di proporre novità. Da quando è stato ideato si trova in una perpetua fase di miglioramento ed innovazione, oltre che di espansione anche grazie al sempre maggiore numero di persone che utilizzano questo strumento.
Il Web 2.0 fa parte di questa crescita e può essere visto come il prodotto non finale di anni di continuo avanzamento e sviluppo del web, la cui storia è iniziata oltre 15 anni fa.
Alcuni dei momenti principali della giovane storia di questo strumento sono:
• 1991 (6 agosto): Tim Berners-Lee, assieme al suo staff di lavoro del Cern di Ginevra, inventa e pubblica il primo sito web della storia, realizzato grazie all'invenzione di un nuovo sistema di condivisione delle informazioni che si basa sull'utilizzo dell' ipertesto;
• 1993 (30 aprile): il Cern annuncia che il World Wide Web (www), sviluppato come progetto all'interno dei suoi laboratori, sarà gratuito e disponibile in forma libera per tutti gli utenti. È questa una delle principali ragioni del rapido sviluppo del web nel mondo;
• 1993 (giugn
L'EVOLUZIONE VERSO IL WEB 2.0 E 3.0E NUOVI PROCESSI DI BUSINESS
Come le innovazioni del Web stanno profondamente modificando alcuni processi aziendali
prof. Carlo Tasso - dott. Paolo Omero
Università di Udine
infoFACTORY srl - www.infofactory.it
18 Dicembre 2007
Siti web, portali e Rich Internet Applications: tendenze e controtendenzeDiego La Monica
Nella favola di Cenerentola il Principe Azzurro cerca la sua amata riconoscendola tra tante da come avrebbe calzato la scarpa sul suo piede. Come dire ogni piede è diverso dagli altri. Il mercato del web può essere metaforicamente paragonato alla favola di Cenerentola. Ad ogni realtà la sua RIA ad ogni azienda il suo sito web. In questo seminario cercheremo di districarci tra le soluzioni che il web propone per trovare la scarpetta per la nostra Cenerentola!
Slides delle lezioni del corso di Strumenti e applicazioni Web per il corso di laurea magistrale in teoria e tecnologia della comunicazione - Università di Milano Bicocca (prof.R.Polillo) - Lezione del 20 marzo 2014
Il web 2.0 è l'insieme delle tecnologie collaborative per organizzare Internet come una piattaforma in cui tutti possono inserire i propri contributi ed interagire con gli altri utenti. Il termine nasce da una frase coniata da O'Reilly e da Dale Dougherty nel 2004 e il documento che ne ha ufficialmente sancito l'inizio risale al 30 settembre del 2005. "Il Web 2.0 è la rete intesa come una piattaforma con tutti i dispositivi collegati; le applicazioni Web 2.0 sono quelle che permettono di ottenere la maggior parte dei vantaggi intrinseci della piattaforma, fornendo il software come un servizio in continuo aggiornamento e che migliora con l'utilizzo delle persone, sfruttando e mescolando i dati da sorgenti multiple, tra cui gli utenti, i quali forniscono i propri contenuti e servizi in un modo da permetterne il riutilizzo da parte di altri utenti, e creando una serie di effetti attraverso "un'architettura della partecipazione" che va oltre la metafora delle pagine del Web 1.0 per produrre così user experience più significative". (traduzione da "Web 2.0: compact definition", Tim O'Reilly) Il web 2.0 vuole segnare una separazione netta con la New Economy dell'inizio millennio definita come web 1.0 e caratterizzata da siti web statici, di sola consultazione e con scarsa possibilità di interazione dell'utente. La tendenza attuale è quella di indicare come Web 2.0 l'insieme di tutti gli strumenti/le applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utenti quali i blog, i forum, le chat, etc... In ambito aziendale, la condivisione del Web 2.0 permette di creare idee insieme a tutti i dipendenti, commentare gli sviluppi di progetti in collaborazione con i dipendenti. Tutto ciò è stato reso possibile da collegamenti ad Internet molto più veloci e dall'unione di varie tecnologie di facile apprendimento e uso. Come appena citato, Il Web 1.0 a differenza del Web 2.0 era composto prevalentemente da siti web "statici", che non davano alcuna possibilità di interazione con l'utente, eccetto la normale navigazione tra le pagine, l'uso delle e-mail e dei motori di ricerca. Il Web 2.0 viceversa costituisce un approccio filosofico alla rete che ne connota la dimensione sociale, la condivisione, l'autorialità rispetto alla mera fruizione. Il ruolo dell'utente in questo senso diventa centrale, esce dalla passività che lo contraddiceva nel Web 1.0 per diventare protagonista tramite la creazione, modifica e condivisione di contenuti multimediali a propria scelta.
https://www.vincenzocalabro.it
24. Il Web Semantico Simone Onofri , Luigi Selmi - Internatio nal Webmasters Association - www.iwa.it Javaday Ro ma - 01/12/2007 Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.5 License Dal Web dei documenti al Web dei dati
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28. URI: Un nome per le risorse Simone Onofri , Luigi Selmi - Internatio nal Webmasters Association - www.iwa.it Javaday Ro ma - 01/12/2007 Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.5 License URI Uniform Resource Identifier Es.: http://mydomain/mything Un nome univoco per ogni cosa, persona, concetto, proprietà.
29. RDF: Cos’è Simone Onofri , Luigi Selmi - Internatio nal Webmasters Association - www.iwa.it Javaday Ro ma - 01/12/2007 Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.5 License RDF Resource Description Framework Un linguaggio per la rappresentazione di un modello di dati a Grafo costituito da nodi e archi diretti ed etichettati.
30. RDF: Il Grafo Simone Onofri , Luigi Selmi - Internatio nal Webmasters Association - www.iwa.it Javaday Ro ma - 01/12/2007 Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.5 License Il grafo minimo: http://mydomain/property1 Mi permette di fare un'asserzione, esprimere un fatto, con una tripletta di elementi http://mydomain/resource1 http://mydomain/resource2
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37. SPARQL: Esempio Simone Onofri , Luigi Selmi - Internatio nal Webmasters Association - www.iwa.it Javaday Ro ma - 01/12/2007 Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.5 License Esempio: query SPARQL (SQL-like) PREFIX foaf: <http://xmlns.com/foaf/0.1/> SELECT ?name FROM <http://example.org/foaf/aliceFoaf> WHERE { ?x foaf:name ?name }
38. RDFS e OWL: a cosa servono Simone Onofri , Luigi Selmi - Internatio nal Webmasters Association - www.iwa.it Javaday Ro ma - 01/12/2007 Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.5 License E' utile poter definire classi di risorse e relazioni all'interno di un dominio. RDFS e OWL sono due linguaggi, basati su RDF, che consentono rispettivamente la definizione di vocabolari e ontologie.
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42. OWL: Caratteristiche di OWL-DL Simone Onofri , Luigi Selmi - Internatio nal Webmasters Association - www.iwa.it Javaday Ro ma - 01/12/2007 Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.5 License OWL-DL permette di esprimere relazioni più sofisticate e ancora computabili. OWL-Full aumenta ancora la capacità espressiva ma non garantisce la computabilità.
43. Il Ragionamento Simone Onofri , Luigi Selmi - Internatio nal Webmasters Association - www.iwa.it Javaday Ro ma - 01/12/2007 Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.5 License Con il Web Semantico possiamo determinare, con l'aiuto di un reasoner, inferenze molto sofisticate sui nostri dati.
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45. Il Ragionamento: Cosa otteniamo? Simone Onofri , Luigi Selmi - Internatio nal Webmasters Association - www.iwa.it Javaday Ro ma - 01/12/2007 Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.5 License Utilizzando un reasoner possiamo ottenere la dichiarazione “Flipper è un Mammifero” che viene aggiunta al repository di triple RDF.
46. Il Ragionamento: Potenza espressiva Simone Onofri , Luigi Selmi - Internatio nal Webmasters Association - www.iwa.it Javaday Ro ma - 01/12/2007 Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.5 License Maggiore è la potenza espressiva di un linguaggio, maggiore è il tempo di calcolo e la quantità di risorse utilizzate
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49. Linked Data Simone Onofri , Luigi Selmi - Internatio nal Webmasters Association - www.iwa.it Javaday Ro ma - 01/12/2007 Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.5 License Una mappa del Web Semantico attuale