La corporate governance e la separazione tra proprietà e management.
Corso economia e gestione delle imprese prof. Dominici
lezione dr. Levanti del 10/03/2009
Facoltà di Economia
Palermo
Strategie Di Prezzo Per Club Calcistici
lezione del prof. Carlo Amenta al corso di Marketing del prof. Gandolfo Dominici Facoltà di Economia università di Palermo
Strategie Di Prezzo Per Club Calcistici
lezione del prof. Carlo Amenta al corso di Marketing del prof. Gandolfo Dominici Facoltà di Economia università di Palermo
Lezione 2, SCM & operations, prof. Gandolfo Dominici, Università di PalermoGandolfo Dominici
Lezione 2, SCM & operations, prof. Gandolfo Dominici, Università di Palermo, Corso di Laurea Magistrale in Scienze Econonico aziendali, indirizzo gestione delle imprese, Facolta di Economia
Lezione Scm & operations scorte risorse lean mrp prof. Gandolfo Dominici Università di Palermo CDL magistrale in Scienze Economico aziendali Facoltà di Economia
Lezione 2 e 3 prof. Gandolfo Dominici- Tecnica della Comunicazione di impresaGandolfo Dominici
Lezione 2 e 3 prof. Gandolfo Dominici- Tecnica della Comunicazione di impresa- Corso di Laurea Magistrale in Scienze Economico Aziendali LM77 -indirizzo Gestione di Impresa - Facoltà di Economia - Università di Palermo
Il Paradigm shift della teoria sistemica nelle scienze sociali. verso un nuov...Gandolfo Dominici
Il Paradigm shift della teoria sistemica nelle scienze sociali. verso un nuovo concetto di impresa sistemico-vitale.
SINERGIE EURPRERA CONGRESS - IULM - MILAN - 10-11 NOVEMBER - 2011
“Se e come nelle scienze aziendali-gestionali sia possibile applicare i concetti fondamentali che hanno portato al cambiamento di paradigma in sociologia”
Lez.1- Corso di Tecnica della Comunicazione d'impresa- Laurea Magistrale in Scienze economico-aziendali- indirizzo Gestione d'impresa- Facoltà di Economia - Università di Palermo- Prof. Gandolfo Dominici
Lezione 2, SCM & operations, prof. Gandolfo Dominici, Università di PalermoGandolfo Dominici
Lezione 2, SCM & operations, prof. Gandolfo Dominici, Università di Palermo, Corso di Laurea Magistrale in Scienze Econonico aziendali, indirizzo gestione delle imprese, Facolta di Economia
Lezione Scm & operations scorte risorse lean mrp prof. Gandolfo Dominici Università di Palermo CDL magistrale in Scienze Economico aziendali Facoltà di Economia
Lezione 2 e 3 prof. Gandolfo Dominici- Tecnica della Comunicazione di impresaGandolfo Dominici
Lezione 2 e 3 prof. Gandolfo Dominici- Tecnica della Comunicazione di impresa- Corso di Laurea Magistrale in Scienze Economico Aziendali LM77 -indirizzo Gestione di Impresa - Facoltà di Economia - Università di Palermo
Il Paradigm shift della teoria sistemica nelle scienze sociali. verso un nuov...Gandolfo Dominici
Il Paradigm shift della teoria sistemica nelle scienze sociali. verso un nuovo concetto di impresa sistemico-vitale.
SINERGIE EURPRERA CONGRESS - IULM - MILAN - 10-11 NOVEMBER - 2011
“Se e come nelle scienze aziendali-gestionali sia possibile applicare i concetti fondamentali che hanno portato al cambiamento di paradigma in sociologia”
Lez.1- Corso di Tecnica della Comunicazione d'impresa- Laurea Magistrale in Scienze economico-aziendali- indirizzo Gestione d'impresa- Facoltà di Economia - Università di Palermo- Prof. Gandolfo Dominici
Tre fattori influenzano il tasso ottimale di crescita:
1) fattore finanziario;
2) fattore mercato / o economico;
3) fattore manageriale
Qui analizzeremo il fattore finanziario
Il MicroImprenditore sente sempre più stringente la necessità di ottimizzare il processo decisionale in impresa.
Essere completamente accentratore può andar bene fino a certi volumi, dopodiché le sue ore lavoro a disposizione non gli consentono più di avere la situazione sotto controllo senza delegare alcune funzioni a familiari e/o dipendenti.
Quale funzione scegliere, chi scegliere, come delegarlo, come formarlo, come gestire i rapporti fra familiari e dipendenti, sono tutte questioni non di secondo aspetto.
L'intervento di un professionista che possa portare in azienda una consulenza continua di tipo formativo pianificatorio può aiutarlo nel processo.
La frase “Entrepreneurs don’t just eat, they like to bake” di Guy Kawasaki illustra perfettamente la figura dell’imprenditore. In particolare, essere uno start-upper vuol dire assecondare consapevolemente il proprio spirito intraprendente e accettare una sfida durissima di sacrificio e di passione. Una vocazione piuttosto che una scelta. Nel corso del seminario sono stati illustrati i tipi di imprenditori e gli errori classici da evitare nel proprio percorso imprenditoriale, in modo da creare valore per sé e per gli altri.
Triboo WEBinar - LE FORMICHE NEL LORO PICCOLO… SONO RESILIENTI!!!triboomanagement
Obiettivo del seminario via web sarà quello di approfondire il concetto di resilienza. Perché vivere e lavorare ci sembra sempre più faticoso? Cosa fare per sviluppare un livello di resilienza adeguato? Perché è importante che le aziende si rendano resilienti?
Introduzione al corso di Gestione dei Processi - prof. Gandolfo Dominici- Università di Palermo - Laurea Magistrale in Scienze Economico-aziendali LM77 - A.A, 2012-2013
lezione 4 - Tecnica della comunicazione di impresa, CDL magistrale in Scienze...Gandolfo Dominici
lezione 4 - Tecnica della comunicazione di impresa, CDL magistrale in Scienze economiche e finanziarie indirizzo gestione di impresa, prof. Gandolfo Dominici, Università di Palermo, Facoltà di Economia
Prima lezione del corso di laurea magistrale "Supply chain Management & Operations" nel corso di Scienze economico aziendali indirizzo getione di impresa Facoltà di Economia Università di Palermo, Prof. Gandolfo Dominici
1. FACOLTA’ DI ECONOMIA
Corso di Economia e Gestione delle Imprese
A.A. 2008/2009
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
1
Prof. Dominici
2. CORPORATE GOVERNANCE
Sistema di norme e di vincoli che disciplinano i rapporti tra azionisti
e manager e assicurano che l’impresa sia gestita nell’interesse dei
primi (“concezione ristretta”)
L’insieme di regole, di consuetudini e di organi formali che
presiedono al contemperamento degli interessi dei differenti
stakeholder dell’impresa (“concezione allargata”). Si va alla ricerca
dell’equilibrio complessivo dinamico tra i contributi apportati e le
ricompense ricevute dai diversi soggetti (azionisti, finanziatori,
prestatori di lavoro, clienti, fornitori, amministrazione pubbliche)
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
2
Prof. Dominici
3. DIFFERENTI MODELLI DI CAPITALISMO
Modello mercato-centrico (anglosassone): frammentazione
della struttura azionaria; ruolo critico del mercato dei
capitali; influenza del top-management su c.d.a;
Modello banco-centrico (tedesco-giapponese):
concentrazione della struttura azionaria; Hausbank o main
bank (legame fiduciario con la banca);
Modello italiano: ridotta dimensione delle imprese;
sovrapposizione famiglia-impresa; sotto-patrimonializzazione,
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
3
Prof. Dominici
4. Il processo di sviluppo che ha caratterizzato le imprese
a partire dalla seconda metà dell’800 ha determinato
l’incremento del fabbisogno:
SOLUZIONI
responsabilità limitata +
• risorse finanziarie
frazionamento della proprietà
del capitale sociale
• capacità manageriali delega del processo
decisionale al management
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
4
Prof. Dominici
5. FENOMENO DELLA SEPARAZIONE TRA
LA PROPRIETÀ E IL CONTROLLO
DECISIONALE
Scissione del diritto di proprietà:
• diritto al controllo residuale (potere di disposizione)
• diritto al rendimento residuale (assunzione del rischio)
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
5
Prof. Dominici
6. CONSEGUENZE
esistenza di un conflitto (effettivo e/o potenziale) tra
management e proprietà
• i proprietari sopportano il rischio, senza poter influire
sulle determinanti dello stesso (governate dai manager)
• i manager stipendiati influiscono sulla vita economica
dell’impresa senza aver provveduto al suo finanziamento e
senza che (in prima istanza) la loro posizione sia
condizionata dai risultati aziendali
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
6
Prof. Dominici
7. RELAZIONE DI AGENZIA
Contratto nel quale una o più persone, definiti principale,
delegano l’autorità decisionale ad uno o più altri soggetti,
definiti agente, affinché questi ultimi realizzino compiti e
attività per conto e nell’interesse dei primi, dietro
corrispettivo
Ipotesi Teoria dell’agenzia
• razionalità limitata/comportamenti utilitaristici
• asimmetria informativa
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
7
Prof. Dominici
8. FUNZIONE DI UTILITÀ DELLA PROPRIETÀ
(attività conferimento del capitale di rischio)
• atteggiamento di neutralità nei confronti del rischio
massimizzare valore investimento
OBIETTIVO
Valore investimento = flusso dividendi periodici
+
valore partecipazione azionaria
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
8
Prof. Dominici
9. FUNZIONE UTILITÀ DEI MANAGER
(attività manageriale/imprenditoriale)
massimizzazione:
OBIETTIVO
• redditi pecuniari attuali e/o futuri
(retribuzione monetaria e premi)
• redditi non-pecuniari attuali e/o futuri
(minor sforzo profuso, perquisites,
prestigio/potere)
• valore eventuale partecipazione diretta
nell’impresa
tendenzialmente avversi al rischio
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
9
Prof. Dominici
10. FONTI POTENZIALI DI CONFLITTO
• investire in progetti scarsamente remunerativi
• sovraconsumo dei privilegi non monetari
• minori sforzi sul lavoro
• tendenz. avversione al rischio nelle decisioni di investimento
carenze di investimenti in intangible asset
imperfetta valutazione mercato dei capitali + no funzione di garanzia
creditizia
determinano sunk cost che incrementano il rischio operativo
lento ciclo di reintegro
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
10
Prof. Dominici
11. Asimmetria informativa
L’agente dispone di informazioni privilegiate rispetto al
principale inerenti sia alo sforzo profuso dallo stesso nel
compimento dell’attività delegatagli, sia alle informazioni in
base alle quali egli ha assunto le proprie decisioni di
governo e di gestione dell’impresa
L’agente può sfruttate la discrezionalità di
cui gode per attuare un comportamento
opportunistico, senza incorrere in sanzioni
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
11
Prof. Dominici
12. Tipologie di asimmetria Contromisure
informativa
Asimmetria ex-ante:
incertezza qualità agente Meccanismi di segnalazione e di
self-selection
(adverse selection)
Poteri sanz./premianti basati su
incompletezza contratti
osservazione ex-post
(holdup)
comportamento agente
Asimmetria ex-post:
moral hazard Sistemi incentivanti e/o
sanzionatori basati osservaz. dei
risultati ottenuti agente
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
12
Prof. Dominici
13. MECCANISMI DI ALLINEAMENTO INTERESSI
TRA PROPRIETÀ E MANAGEMENT
• meccanismi interni alla struttura organizzativa
• meccanismi esterni attribuibili al contesto nel
quale l’impresa è innestata
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
13
Prof. Dominici
14. MECCANISMI INTERNI
Consistono nella predisposizione di sistemi di
osservazione/misurazione e ricompensa dell’ agente ad
opera del principale.
La loro predisposizione dà luogo ai cd. “costi di agenzia”:
• costi di monitoraggio e di incentivazione
• costi di rassicurazione
• costi d’agenzia residuali
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
14
Prof. Dominici
15. MECCANISMI INTERNI (continua)
Sistemi di monitoraggio-ricompensa basati su:
• osservazione del comportamento dell’agente
(situazioni di asimmetria ex-ante)
• misurazione del risultato del comportamento
dell’agente (situazioni di asimmetria ex-post)
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
15
Prof. Dominici
16. MECCANISMI INTERNI (continua)
Problema avversità al rischio dei manager
doppio livello di retribuzione:
• componente fissa
• bonus correlato ad indici di performance economico-
finanziaria e/o andamento quotazioni di mercato titoli
azionari impresa + eventualmente stock ownership o
stock option
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
16
Prof. Dominici
17. MECCANISMI INTERNI (continua)
Interventi sul funzionamento C.d.A.: inserimento di
meccanismi di controllo e di contrappeso del potere dei
consiglieri interni ⇒ obiettivi: accountability dei manager;
autonomia del consiglio
elevare il numero dei consiglieri esterni (indipendenti)
istituzione di comitati con compiti specifici
Executive Officer) e
separazione tra CEO (Chief
Chairman
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
17
Prof. Dominici
18. MECCANISMI ESTERNI
• mercato del lavoro manageriale (risolve
incertezza qualità agente + sistema incentivante)
• mercato del capitale di credito (spostamento
sostenimento dei costi di agenzia)
• mercato dei titoli azionari (monitoraggio
attraverso il cd. market for corporate control +
problema miopia manageriale e short termism)
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
18
Prof. Dominici
19. Misure di difesa contro le scalate:
• poison pills (o “pillole velenose”)
• introduzione di maggioranze qualificate per approvare
cambiamenti nel controllo
• introduzione di azioni con diritto di voto differenziato
Forme di garanzia dei manager:
• liquidazioni dorate (o golden parachutes)
Dr. Gabriella Levanti
Economia e Gestione delle Imprese
19
Prof. Dominici