Il business plan, definito anche “studio di fattibilità” o “piano strategico di impresa” rappresenta lo strumento essenziale per presentare in maniera organica ed efficace un’idea imprenditoriale e i risultati della sua possibile implementazione;
Il libro fornisce diversi strumenti per la verifica della coerenza del proprio piano di business, consentendo di riallineare le ipotesi effettuate qualora non siano in grado di generare i risultati desiderati.
Un modello di intervento per start-up, aziende in cerca di rilancio oppure per chiunque desideri rappresentare il suo progetto imprenditoriale.
Dalla programmazione delle vendite al calcolo del fabbisogno finanziario.
Estratto del corso che Brogi & Pittalis realizza in aula o presso le imprese.
Le dispense integrali sono adesso disponibili gratuitamente su: http://www.direzionebp.com/analisi-finanziaria-business-plan/
Manuale di marketing operativo, introduzione al marketing, concetto di azienda, comportamenti nel marketing, consigli, gestione del cliente, telefonata
Il business plan, definito anche “studio di fattibilità” o “piano strategico di impresa” rappresenta lo strumento essenziale per presentare in maniera organica ed efficace un’idea imprenditoriale e i risultati della sua possibile implementazione;
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In questo power point tento di spiegare le basi per poter redigere un Business Plan.
All'interno troverete tutte le informazioni necessarie a creare un lavoro completo.
Introduzione alla Stesura di un Business PlanDavide Cilano
Sintesi di un percorso di creazione di un Business Plan evidenziandone i valori e l'utilità.
Indice:
LA NUOVA IMPRESA
IMPORTANZA DEI BREVETTI
IL RUOLO DEL BUSINESS PLAN
I CONTENUTI DEL BUSINESS PLAN
CONTRIBUTI DI ANALISI
IL FINANZIAMENTO PRIVATO
IL FINANZIAMENTO TRAMITE BANDI E LEGGI
BIBLIOGRAFIA E LINK
Horizon 2020 - Opportunità settore Health - Andrea Maria Ferrari (RINA Consul...Sardegna Ricerche
L'intervento di Andrea Maria Ferrari (RINA Consulting) in occasione dell'evento "Il valore della ricerca biomedica" che si è tenuto a Pula (CA) il 3 aprile 2019.
Strumenti per le StartUp: Business Model, Business Plan, CrowdfundingStudio Dino Salamanna
Consigli, idee e suggerimenti per partire al meglio con la propria startup: trasformare l'idea in progetto con il Business Model e il Business Plan, trovare i fondi per realizzarla con il Crwodfunding.
Piano Industriale 2018 - 2021 / Insiel SpaSimone Puksic
Piano Industriale 2018 - 2021 di Insiel Spa, società in-house di servizi digitali della Regione Friuli Venezia Giulia. Primo documento in Italia che recepisce il Piano Triennale messo a punto dall'Agenzia Italiana per l'Italia Digitale. Il documento, proseguendo sulla via segnata dal precedente piano, vede Insiel come erogatore di servizi e come un modello di efficienza, innovazione ed efficacia per qualificarsi come azienda di riferimento nell'Ict per il settore pubblico a livello nazionale.
Guida gratuita per conoscere l'importanza del Business Plan: cos'è e a che cosa serve.
Per il progetto imprnditoriale, per la tua Business idea ti occorre un Business Plan.
Conoscere è necessario!
Minibond: il Business Plan, documento essenziale per lo sviluppo e la crescit...MiniBondItaly.it
Preparare un buon Business Plan è un passo fondamentale per lo sviluppo e la crescita dell’azienda. L'approfondimento propone una panoramica chiara ed efficace sui passaggi fondamentali per creare un documento strutturato e completo di informazioni sia storiche che prospettiche, con illustrazioni qualitative e proiezioni economico-finanziarie. A partire dall’analisi dei destinatari per costruire l’obiettivo e la chiave di lettura più inerente, passando dall’illustrazione di ogni singolo punto, viene fatta una sintesi dei requisiti base per la formulazione di un Business Plan sostenibile, attendibile e coerente. Particolare attenzione è dedicata ai capitoli centrali: la presentazione delle scelte strategiche dell’impresa, le azioni operative programmate e il capitolo “quantitativo” che sintetizza “in numeri” gli obiettivi strategici che ci si è posti. Il tutto con la finalità di creare un documento che non sia semplicemente un "insieme di calcoli matematici" ma una presentazione strutturata e completa a beneficio di tutti gli stakeholders.
Investitori e Manager: strategia comune orientata al processo. Questa presentazione (la versione italiana e prima in una serie di webinar da me tenuti in polacco nel mese di Ottobre 2013) si propone di indirizzare la spinta all'imprenditorialità e la necessità di management conseguente in un percorso di crescita continua che dia futuro all'azienda. Nell'esposizione ho cercato di portare esempi dalla mia stessa esperienza professionale di consulenza nell'ambito dei processi aziendali.
Innovazione + internazionalizzazione (pallme x smau) 2015 10-24Oscar Pallme
La presentazione (SMAU 2015 Milano) analizza come nell’era della globalizzazione il successo delle imprese dipenda dalla determinazione e dalle competenze con cui si implementano Internazionalizzazione e Innovazione continua a 360°.
In questo power point tento di spiegare le basi per poter redigere un Business Plan.
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Sintesi di un percorso di creazione di un Business Plan evidenziandone i valori e l'utilità.
Indice:
LA NUOVA IMPRESA
IMPORTANZA DEI BREVETTI
IL RUOLO DEL BUSINESS PLAN
I CONTENUTI DEL BUSINESS PLAN
CONTRIBUTI DI ANALISI
IL FINANZIAMENTO PRIVATO
IL FINANZIAMENTO TRAMITE BANDI E LEGGI
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Horizon 2020 - Opportunità settore Health - Andrea Maria Ferrari (RINA Consul...Sardegna Ricerche
L'intervento di Andrea Maria Ferrari (RINA Consulting) in occasione dell'evento "Il valore della ricerca biomedica" che si è tenuto a Pula (CA) il 3 aprile 2019.
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Guida gratuita per conoscere l'importanza del Business Plan: cos'è e a che cosa serve.
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Preparare un buon Business Plan è un passo fondamentale per lo sviluppo e la crescita dell’azienda. L'approfondimento propone una panoramica chiara ed efficace sui passaggi fondamentali per creare un documento strutturato e completo di informazioni sia storiche che prospettiche, con illustrazioni qualitative e proiezioni economico-finanziarie. A partire dall’analisi dei destinatari per costruire l’obiettivo e la chiave di lettura più inerente, passando dall’illustrazione di ogni singolo punto, viene fatta una sintesi dei requisiti base per la formulazione di un Business Plan sostenibile, attendibile e coerente. Particolare attenzione è dedicata ai capitoli centrali: la presentazione delle scelte strategiche dell’impresa, le azioni operative programmate e il capitolo “quantitativo” che sintetizza “in numeri” gli obiettivi strategici che ci si è posti. Il tutto con la finalità di creare un documento che non sia semplicemente un "insieme di calcoli matematici" ma una presentazione strutturata e completa a beneficio di tutti gli stakeholders.
Investitori e Manager: strategia comune orientata al processo. Questa presentazione (la versione italiana e prima in una serie di webinar da me tenuti in polacco nel mese di Ottobre 2013) si propone di indirizzare la spinta all'imprenditorialità e la necessità di management conseguente in un percorso di crescita continua che dia futuro all'azienda. Nell'esposizione ho cercato di portare esempi dalla mia stessa esperienza professionale di consulenza nell'ambito dei processi aziendali.
Innovazione + internazionalizzazione (pallme x smau) 2015 10-24Oscar Pallme
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In 2014, the Delaware courts issued several key decisions – perhaps the most important to date – concerning the legal standards governing going-private transactions involving controlling stockholders.
Attendees joined West Coast private equity practice chair Eva Davis and litigation partner John Schreiber for an interactive webinar focused on the following topics:
a) Key Delaware cases from 2014 covering going-private transactions and their impact on the applicable legal standards of review
b) What is a controlling stockholder and what this means for founders and private equity and venture capital funds who hold stock in public companies
c) Recommended process steps and considerations for Delaware corporations and their controlling and minority stockholders when engaging in take-private transactions
d) Key litigation takeaways from the latest string of decisions
Effective Use of Animation in Education, Advertising, and EntertainmentKiran Budhrani
Its a FLASH world after all. Adobe Flash is a 2D animation tool used to deliver rich experiences in Business Education Entertainment. Become an Interactive Developer!
Defend Trade Secrets Act of 2016: A Polsinelli Update SeriesPolsinelli PC
Just last Wednesday, President Obama signed into law a major revision to U.S. trade secrets law. Entitled the Defend Trade Secrets Act of 2016 (“DTSA”), the legislation creates, for the first time, a Federal private, civil cause of action to protect trade secrets. As an additional body of protection over and beyond current state law, the legislation provides for nationwide substantive and procedural consistency and enhances the basic remedies of injunctive relief and damages. Most significantly, for the first time, it will provide for ex parte civil seizure of stolen trade secrets.
The following provisions of the new law will be discussed, along with implications for labor and employment practitioners:
-Details of the new law’s major provisions and the differences from and advantages over current state law;
-Requirements for and limitations on obtaining ex parte seizure;
-Enhanced judicial protections from disclosure in litigation;
-New protections for whistleblowers who disclose trade secrets to governmental authorities or courts;
-New requirements for employment agreements and policy documents containing confidentiality provisions
Hi fellas,
Here is a ppt which helps you to have some basic idea on Web servers, Application servers, Shared and Dedicated Hosting, Back up server and SSL concepts...
Technology pool is amazingly very vast.
This is a drop of it.
Il nostro brand promuove comportamenti guidati da un’etica della sostenibilità e della legalità.
Il progetto “Elexperience” (evo.elexpo.net) è un evoluzione di “Umanet Expo (elexpo.net).
Tramite i nostri prodotti diffondiamo cons@pevolezza.
“Cibo per la mente” per rendere il proprio comportamento più consapevole e sostenibile.
Cenni sul controllo di gestione per call center - il metodo TDABCFrancesco Primativo
Ho cercato di sintetizzare nelle slides allegate, l'importanza del controllo di gestione in un call center, inteso sia come strumento di controllo e di allocazione dei costi, che come metodo per misurare l'efficacia e l'efficienza delle scelte aziendali.
Ho cercato anche di individuare in che misura l'analisi delle perfomance aziendali possa essere migliorata mediante l'applicazione di un metodo di controllo di gestione dinamico, come il Time-driven activity based costing (ovviamente rifacendomi agli studi di Kaplan e di Anderson).
Buona lettura
Francesco Primativo
Vuoi vendere all’estero ma non sai da dove partire?
Hai già delle quote di mercato fuori dall’Italia ma sono arrivate da qualche fiera e sai di non avere un SISTEMA per lo sviluppo commerciale all’estero?
Scoprirai come implementare un percorso strutturato per vendere anche fuori dall’Italia.
Quali contenuti utilizzare?
Come coinvolgere il pubblico?
Come si definisce il corretto mix tra informazione e pubblicità?
Come integrare i monitor con la comunicazione tradizionale?
Come e dove posizionare i monitor per ottenere la massima attenzione del pubblico?
Come realizzare un sistema di Digital Signage facilmente gestibile?
Come tenere sotto controllo l’investimento per calcolare il ROI?
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Il seminario illustra le regole del Digital Signage che rispondono a tutte queste domande.
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Questo modello di network globale e integrato chiamato C.E.I.N (Convergence Excellence Innovation Network) è in grado di fornire un servizio di altissima qualità sia di progettazione sia di realizzazione del prodotto finito a costi estremamente competitivi e con garanzia del risultato.
1. Il Business Plan
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2. La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee,
ma nel fuggire dalle vecchie.
John Maynard Keynes
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3. Che cosa e’ e a cosa serve
E’ un documento volto a rappresentare, in un’ottica
prospettica, il progetto di sviluppo imprenditoriale.
Serve a fare chiarezza sui contenuti del progetto e sulla
sua fattibilità:
Ci aiuta a comprendere se la nostra idea imprenditoriale
sia realizzabile, con quali mezzi, tempi e costi
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4.
Deve essere scritto in modo chiaro e conciso
Va arricchito con tavole, grafici e tabelle illustrative
Vanno indicate le fonti dei dati inseriti
Deve presentare una veste grafica “allettante”
Deve contenere un indice con i capitoli in esso
contenuti con l’indicazione delle pagine numerate
Deve contenere una sintesi del progetto (executive
summary)
Deve illustrare le previsioni economico-finanziarie
Deve svilupparsi su un periodo di 5 anni
La forma
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5. 1.
2.
Descrizione sintetica dell’azienda
Descrizione sintetica del progetto con particolare
attenzione a:
Obiettivi
Azioni
Principali risultati attesi
A. L’Executive Summary
E’ la sintesi dei contenuti del business plan (max 3
pagine) e deve contenere:
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6. 1.
2.
3.
4.
5.
6.
Profilo aziendale
Cenni storici sull’impresa (se si tratta di un’azienda
già esistente)
Assetto proprietario
Soggetti promotori
Mission aziendale
Dati economico-finanziari (se l’azienda esiste già)
B. L’impresa
In questa sezione vanno indicati tutti i dati aziendali
relativamente a:
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7. C. Il progetto
1. Che cosa vendere
2. A chi vendere
3. Come produrre (come organizzare la
propria attività)
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8. 2. Che cosa vendere
Descrizione del prodotto/servizio che l’azienda
intende realizzare/offrire
Descrizione del bisogno che si intende soddisfare
Descrizione degli elementi che compongono il
prodotto/servizio (descrizione fisico-tecnica, livello
qualitativo, aspetti tecnologici, prezzo, gamma, servizi
accessori e complementari, ecc.)
Descrizione degli elementi innovativi del
prodotto/servizio rispetto al mercato attuale
Motivi per cui l’offerta risulta vantaggiosa per il cliente
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9. Il prodotto
In caso di aziende di “prodotto”:
Presenza di eventuali brevetti o licenze
Stadio di sviluppo del prodotto
(progetto/prototipo/prodotto realizzato)
Eventuale descrizione del processo produttivo
E’ importante definire tutte le caratteristiche e i pregi
del prodotto o servizio che si intende commercializzare,
indicando anche gli eventuali punti forti che ne
determinano un aumento del valore.
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10. 2. A chi vendere
L’analisi del mercato
E’ fondamentale conoscere il mercato e
quindi “il cliente”: prima di vendere qualcosa,
devi sapere cosa desidera il cliente: occorre
partire dai suoi bisogni
“Non vendere ciò che vuoi produrre, ma produci
ciò che puoi vendere”
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11. •
•
•
•
•
•
•
analisi della domanda sia qualitativa sia quantitativa;
prodotti offerti dai concorrenti;
tecniche di marketing;
mezzi per rendere il prodotto più appetibile;
valutazione della clientela di riferimento (per tipologia);
individuazione dei bisogni dei clienti;
zone geografiche.
L’analisi del mercato di riferimento è indispensabile per raccogliere le
informazioni sugli “altri” concorrenti:
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13. Il Prezzo
va considerato come elemento decisivo nella scelta del
consumatore;
è importante confrontarlo anche con il prezzo
normalmente praticato dalla concorrenza e rispetto ai
costi di produzione.
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14. L’attività promozionale
consiste in una serie di strumenti come:
pubblicità, marketing diretto, relazioni pubbliche,
vendite promozionali,
che servono a comunicare al cliente potenziale
l’esistenza di quel prodotto e i vantaggi rispetto ad
altri analoghi prodotti della concorrenza.
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15. I canali di distribuzione
Per la scelta dei canali di distribuzione sarà
necessario valutare la natura del mercato di
Riferimento e i vantaggi connessi aciascun canale:
Organizzazione della forza vendita
Distribuzione fisica dei prodotti
Accordi di commercializzazione/distribuzione
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16. Le Risorse umane
sono molto spesso la chiave di successo di una idea
imprenditoriale: è fondamentale utilizzare
collaboratori esperti e capaci di rapportarsi con la
Clientela e provvedere costantemente alla loro
formazione.
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17. •
•
•
•
•
cosa verrà prodotto internamente all’aziendae cosa invece
Attraverso servizi esterni (outsourcing);
tecnologie e processi produttivi (macchine e impianti);
dimensione degli impianti;
immobilizzazioni materiali (macchinari, impianti,
immobili, terreni, capannoni, automezzi);
immobilizzazioni immateriali (software, brevetti, licenze).
Tecnologie e processi
produttivi
Nel business plan l’imprenditore deve indicare quali
tecnologie e processi produttivi utilizzerà e in particolare:
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18. •
•
•
il piano degli investimenti e quello di ammortamento
per le tecnologie utilizzate;
il programma di insediamento con costi e tempi per
l’installazione degli impianti;
i processi per gli approvvigionamenti dei fattori
produttivi (forniture).
Piani investimenti
E’ fondamentale definire:
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19. a) Piano degli investimenti;
b) Piano delle fonti di finanziamento;
c) ricavi e costi;
d) bilancio previsionale;
e) flussi di cassa.
Le previsioni economico-finanziarie
Il Piano Economico-finanziario è la parte più
complessa del business plan. In questa sezione sarà
calcolato il fabbisogno finanziario (fonti interne ed esterne)
del progetto e si dovranno analizzare le diverse fasi:
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20. a) Il piano degli investimenti
Serve a quantificare il capitale necessario per la
costituzione dell’impresae il suo funzionamento:
prevede gli investimenti effettuati in immobilizzazioni
(materiali ed immateriali) e in capitale circolante
(liquidità, scorte crediti verso clienti).
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21. b) Il Piano delle fonti di
finanziamento
indica attraverso quali fonti l’imprenditore acquisterà i
beni necessari per avviare l’impresa: fonti interne
(capitale fornito dai soci) o fonti esterne (prestiti o
finanziamenti agevolati).
Medio lungo termine vs. breve termine.
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22. •
•
Ricavi (di vendita o altri);
Costi (es. materie prime, stipendi, energia, affitti,
telefono).
c) Il piano di costi e ricavi
Serve per valutare se l’impresa è in grado di produrre
un utile, calcolando il punto di pareggio (Break Even
Point, il volume di produzione minimo che un’impresa
deve raggiungere per conseguire un utile).
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23. d) Il bilancio previsionale
E’ composto da:
Conto Economico (stime dei ricavi che l’imprenditore presume di
ottenere e dei costi da sostenere per la produzione nell’arco di un anno
solare);
Stato patrimoniale che si compone di Attivo (beni presenti e loro
valore) e Passivo (fonti di finanziamento ed eventuale utile);
Piano dei flussi di cassa (liquidità dell’impresa per evitare improvvise
carenze di risorse finanziarie). E’ necessario stimare mensilmente
entrate e uscite; dalla differenza tra le due si ottiene il saldo netto
mensile.
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