Cosa cambia in concreto con l'introduzione delle modifiche al Codice dell'Amministrazione Digitale approvate Consiglio dei Ministri il 30 Dicembre scorso? Presentiamo a tutti i lettori una piccola guida, una sintesi preziosa per capire in che modo il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 10 gennaio 2011 ha modificato le norme del 2005, introducendo nuovi diritti, nuovi obblighi e, soprattutto, fornendo strumenti e modalità organizzative per far rispettare gli uni e gli altri.
Cosa cambia in concreto con l'introduzione delle modifiche al Codice dell'Amministrazione Digitale approvate Consiglio dei Ministri il 30 Dicembre scorso? Presentiamo a tutti i lettori una piccola guida, una sintesi preziosa per capire in che modo il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 10 gennaio 2011 ha modificato le norme del 2005, introducendo nuovi diritti, nuovi obblighi e, soprattutto, fornendo strumenti e modalità organizzative per far rispettare gli uni e gli altri.
Il nuovo CAD è legge. Approvato questa mattina in via definitiva dal Conisglio dei ministri, il nuovo testo presenta alcune modifiche sugli aspetti giudicati più deboli del suo predecessore (il primo CAD, promosso dall'allora Ministro Lucio Stanca, risale al 2005). In particolare, si legge nel comunicato diffuso questa mattina dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, il nuovo CAD introduce misure premiali e sanzionatorie rispetto all'attuazione degli obblighi di "innovazione" per le amministrazioni, con la possibilità di quantificare e riutilizzare i risparmi ottenuti grazie alle tecnologie digitali (principio di effettività).
(1) Premessa: il problema della «digitalizzazione» dell’Italia
(2) Introduzione all’Amministrazione digitale
(3) Il «documento informatico»
(4) Le 3 (o 4?) «firme elettroniche» in Italia
(5) La P.E.C. (posta elettronica certificata) (cenni)
(6) Conclusioni e rinvio (Open data e Fattura Elettronica PA)
"Il nuovo CAD. Manuale d'uso" curato da DigitPA, DDI e FormezPa (aprile 2011)
Il Codice dell'Amministrazione Digitale (D.L. 82/2005; D.L. 235/2010) rappresenta una pietra miliare in materia di uso dell'informatica come strumento privilegiato nei rapporti con la pubblica amministrazione.
Il CAD costituisce un'insieme di disposizioni che promuovono e regolano la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale, utilizzando le tecnologie dell'informazione e della comunicazione all'interno della pubblica amministrazione e nei rapporti tra amministrazione e privati.
La digitalizzazione del processo di gestione informativa e documentale,
il ciclo di vita del documento informatico, firme elettroniche, la fattura
elettronica
Slide dell'ntervento Avv. Andrea Lisi - ForumPA 2017
"Amministrazione Digitale e Regole Tecniche: dal Data Protecion Officer al Digital Preservation Officer. Figure a confronto".
Lo scorso 22 giugno 2017 si è svolto a Taranto (Palazzo di Città - Salone degli Specchi) l'evento organizzato dal delegato territoriale Stefania Lo Cascio dal titolo "Digitalizzazione 2017!".
All'evento interverranno Alessandro Selam, direttore generale di ANORC, Luigi Foglia, componente del direttivo e Carola Caputo, consulente del Digital & Law Department.
L'evento è stato patrocinato da ANORC e ANORC Professioni
Gestione e conservazione dei documenti informatici nella scuolaTeleskill Italia
Slides del webinar organizzato da Teleskill, Digiconsum e ANORC, per la Settimana del Piano Nazionale Scuola Digitale e la Settimana Internazionale dell’Ora del Codice.
In attesa dell'emanazione del nuovo Codice di amministrazione digitale, condivido una riassuntiva sintesi del corso da me tenuto presso ATER (grazie ad un progetto Manpower Formazione) con oggetto CAD, trasparenza, PA e internet, social network, open data..e tanto altro.
Avv. Emiliano Vitelli
Trasmissione dei documenti attraverso la posta elettronica tra le PA, istanze e dichiarazioni presentate per via telematica alle PA. La gestione della posta elettronica: configurazione e istallazione attraverso i diversi client
Il nuovo CAD è legge. Approvato questa mattina in via definitiva dal Conisglio dei ministri, il nuovo testo presenta alcune modifiche sugli aspetti giudicati più deboli del suo predecessore (il primo CAD, promosso dall'allora Ministro Lucio Stanca, risale al 2005). In particolare, si legge nel comunicato diffuso questa mattina dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, il nuovo CAD introduce misure premiali e sanzionatorie rispetto all'attuazione degli obblighi di "innovazione" per le amministrazioni, con la possibilità di quantificare e riutilizzare i risparmi ottenuti grazie alle tecnologie digitali (principio di effettività).
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I profili dei nostri laureati nei Master in Diritto:
Master in Diritto Amministrativo
Master in Diritto Societario
Master in Diritto della Proprietà Intellettuale
Master in Diritto Penale Societario
http://www.justlegalservices.it/master
Il procedimento amministrativo dalla riforma della L. 241/1990 al Codice dell...Omniavis srl
Il procedimento amministrativo dalla riforma della L. 241/1990 al Codice dell’amministrazione digitale
Civitella in Val di Chiana (Ar) - 26 aprile 2012
Relazione su Processo Civile Telematico e documenti informatici al Corso di Diritto Processuale Civile presso l'Università del Piemonte Orientale (sede di Novara).
L'evoluzione tecnologica, in particolare quella telematica, ha cambiato profondamente e radicalmente la società odierna. Il settore delle comunicazioni è stato profondamente rivoluzionato: le forme tradizionali di comunicazione hanno lasciato spazio a forme d'interazione completamente nuove e impensabili in cui gli uomini interagiscono e arricchiscono le proprie conoscenze attraverso l'utilizzo di dispositivi capaci di comunicare con loro e fra di loro. Il nuovo millennio ha consolidato quella che è stata definita tempo prima come « rivoluzione digitale", in particolare ha permesso alla nuova società dell'informazione di imporsi in quasi tutti i contesti economici e sociali. Uno dei fattori determinanti di tale cambiamento è sicuramente rappresentato dall'approdo di Internet nella società: l'accessibilità universale al sapere comune ha in un primo momento permesso la diffusione e lo scambio di un'enorme quantità di dati e informazioni, per essere, ad oggi, sempre più perfezionati e raffinati attraverso l'evoluzione del cd semantic web. In sostanza, la moderna società è retta e si sviluppa ormai sul paradigma costituito dal settore ICT (Information and Communication Technology): se da un lato, i nuovi strumenti tecnologici hanno portato e portano tuttora indubbi vantaggi alla comunità, dall'altro si è costatato come i nuovi scenari virtuali abbiano portato allo sviluppo di un «lato oscuro del progresso». Ci si riferisce, in particolare, a quelle condotte devianti che hanno fin da subito riconosciuto le potenzialità legate ai computer e alla rete, vedendo negli stessi un terreno fertile nel quale dare vita a nuove attività illecite. Lo strumento informatico o telematico è diventato ben presto bersaglio della cd cybercriminalità la quale sostanzialmente ha sviluppato due differenti modalità operative di aggressione: la prima, dove l'azione delittuosa ha come fine quello di aggredire e compromettere sistemi informatici o telematici; la seconda, invece, che riconosce nei nuovi mezzi un veicolo attraverso il quale perpetrare, mediante modalità proprie dell'ambiente virtuale, condotte afferenti a reati tradizionali propri del "mondo fisico". Le diverse istanze di legalità e di tutela, derivanti sia dall'ambito nazionale che internazionale, hanno palesato la necessità per il legislatore di adoperarsi ai fini dell'individuazione di nuovi beni giuridici da proteggere nonché la predisposizione di misure idonee ai fini della individuazione e persecuzione dell'autore della condotta criminosa.
https://www.vincenzocalabro.it
Patologie e regime delle invalidità dei depositi e delle notifiche telematicheDaniele Lussana
Intervento sulle ultime novità, anche giurisprudenziali, del PCT organizzato per il Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Asti, tenutosi ad Alba, sala Ordet - Piazza Cristo Re 1, il 2 ottobre 2015.
2. LA GIUSTIZIA ORDINARIA E IL PROCESSO
TELEMATICO
PARTENZA DALLA LEGGE BASSANINI E DAL DPR 123/2001,
IN UN PERCORSO CHE ERA IMMAGINATO COMUNE TRA
GIUSTIZIA ORDINARIA, AMMINISTRATIVA E CONTABILE
La giustizia ordinaria ha intrapreso un percorso autonomo
sperimentando alcuni servizi del PCT in varie sedi (decreti
ingiuntivi, comunicazioni telematiche, memorie, depositi
provvedimenti dei giudici)
Scelta di un sistema completamente integrato e completamente
digitale: tutti gli atti sono concepiti come nativi digitale, ogni
informazione utile è conservata nel “registro informatico” e nel
“fascicolo informatico” ed il sistema è completamente
trasparente all’utente attraverso un portale di consultazione
(PST)
Risparmio di spesa e logiche di efficienza obiettivi già in parte
raggiunti
Viene creata una normativa apposita per il PCT
3. QUADRO NORMATIVO ATTUALE
DEL PROCESSO TELEMATICO
DELLA GIUSTIZIA ORDINARIA
ART 4 D.L.
Modificato dal dlgs
235/2010
Regole tecniche CAD
art 16 , 16bis,
ter,quter, 17
Art 149 bis cpc
193/09
CAD
DL 179/2012
legge 53/94
Nuove regole
tecniche
DM 44/2011
Specifiche tecniche
Dm 18 luglio 2011
DPR 68/2005
Art 16 legge 2/2009
4. PCT OBBLIGATORIO
novità previste nel decreto crescita (d.l. 179/2012
)
A partire dal 19 dicembre 2012 : fallimentare gestione
“telematica” da parte dei curatori dei depositi delle domande
insinuazione al passivo da parte dei creditori
18 febbraio 2012: comunicazioni e notificazioni telematiche
obbligatorie per tutte le corti di appello e i tribunali dal 18
febbraio nei confronti dei soli difensori (art. 16 )
15 ottobre 2013: comunicazioni e notificazione telematiche per
tutti i soggetti che hanno obbligo di PEC (art.16)
30 giugno 2014: depositi telematici obbligatori degli atti di
parte e dei CTU nel contenzioso e volontaria giurisdizione
obbligatori e nelle procedure concorsuali da parte dei
curatori e depositi curatori (art. 16 bis)
Notifiche avvocati ex lege 53/94: notifica telematica da parte
dell’avvocato tramite PEC e diretta alla PEC del destinatario
risultante in pubblici elenchi (art. 16 quater).
5. CRITICITÀ RISCONTRATE NEL PCT
Problemi di tipo organizzativo: non esiste sistema
informatico che possa essere introdotto e applicato
senza prima ripensare alle logiche di organizzazione
dell’ambiente in cui viene inserito.
Cambiamento culturale nel lavoro degli operatori
della giustizia
Formazione (collegata all’anzianità del personale)
Applicazione al processo dei sw necessari (consolle
magistrato, registri informatizzati).
Presidio e funzionamento dei sistemi
Normativa eccessivamente frammentata e incompleta
e non pensata per la gestione telematica del processo
6. SOLUZIONI ADOTTATE NEGLI UFFICI
Revisione dei processi organizzativi di lavoro, specie
per le cancellerie
Nuove forme di collaborazione tra magistrati,
cancellieri e avvocati e altri operatori coinvolti
nel processo (staff, commissioni miste).
Cambiamento di mentalità e di modalità lavorativa
Formazione a cascata negli uffici giudiziari
RECUPERO DEL RUOLO
DELL’INTERPRETAZIONE DA PARTE DEI GIUDICI
E DEGLI AVVOCATI
7. IMPORTANZA DEL MOMENTO INTERPRETATIVO
Il processo telematico è pur sempre processo e
non mera traduzione informatica di flussi e
relazioni processuali
Il processo telematico pone problemi interpretativi
delle norme di riferimento e delle ricadute applicative
delle tecnologie e delle “situazioni critiche “ dalle
stesse poste:
Quale il termine di deposito di un atto telematico ?
Quale la data di perfezione della comunicazione
telematica o della notifica telematica?
che significa domicilio in termini telematici?
Quando l’avvocato può essere rimesso in termini ?
Come si fa a disconoscere la sottoscrizione di un atto
telematico?
8. CASISTICA GIURISPRUDENZIALE:
PRONUNCE CHE SUPERANO ALCUNE CRITICITA’
Trib. Milano ord. 23.2.2008, 31.1.2008:
su procura alle liti
La procura digitale non può essere materialmente apposta
all’atto.
Il Tribunale di Milano con una brillante soluzione individua
la materiale congiunzione tra l’atto telematico e la procura
telematica nella busta telematica che trasporta entrambi i
documenti.
Trib. Milano 2.12.2010: dec. Del Presidente del Tribunale
su rimessione in termini di tutti gli atti depositati in periodo
caso di blocco dei sistemi informatici
9. Cass. SU n. 10143/2012
su domiciliazione telematica: interpretazione
evolutiva del concetto di domiciliazione. La PEC del
dominus è il luogo ove debbono dirigersi le
comunicazioni
la domiciliazione fisica viene superata dalla
domiciliazione informatica
Trib. Milano, ord. 10 aprile 2013:
su domiciliazione telematica, applica la Cassazione
10143/2012 e rimette in termini con applicazione
diretta dell’art 153 cpc l’avvocato dominus che aveva
comunicato PEC ma a cui la comunicazione non era
giunta per un errore di “censimento” da parte della
cancelleria nel fascicolo telematico
10. “LA GIUSTIZIA TELEMATICA”
UNA FRONTIERA COMUNE ALLE VARIE
GIURISDIZIONI
NOTIFICHE TELEMATICHE AI SENSI DELLA
LEGGE 53/94 : PRIMA TAPPA VERSO UN
RITROVATO PERCORSO COMUNE
FARE SISTEMA UNICA STRADA PER OFFIRE
UN SERVIZIO DI QUALITA’ ALL’UTENZA
IL TELEMATICO COME SCOMMESSA E
OCCASIONE DI INNOVAZIONE DELLA
GIUSTIZIA