La Valutazione Pedagogica Formativa per educare, cioè far emergere quelle strategie più efficaci allo scopo di migliorare – singolarmente come individui o collegialmente come comunità professionali – la qualità dei servizi erogati dalle singole istituzioni scolastiche.
La valutazione pedagogica è formativa quando le «evidenze raccolte sono utilizzate per adattare l’insegnamento ai bisogni educativi degli alunni.
La Valutazione Pedagogica Formativa per educare, cioè far emergere quelle strategie più efficaci allo scopo di migliorare – singolarmente come individui o collegialmente come comunità professionali – la qualità dei servizi erogati dalle singole istituzioni scolastiche.
La valutazione pedagogica è formativa quando le «evidenze raccolte sono utilizzate per adattare l’insegnamento ai bisogni educativi degli alunni.
Ripensare la professionalità dell’insegnante nella scuola dell’infanzia, prim...Arianna Lazzari
La presentazione si propone di offrire un contributo al dibattito sulla professionalità docente da una prospettiva inedita e relativamente poco esplorata in letteratura, quella della continuità tra i diversi gradi del sistema scolastico. Se da un lato la letteratura sulla professionalità degli insegnanti risulta essere piuttosto ricca e variegata – facendo riferimento ai molteplici paradigmi, da quello manageriale a quello del professionista riflessivo, che ne caratterizzano la ricerca empirica – dall’altro essa appare contraddistinta da una certa settorialità che delimita il campo di indagine a quello di ciascun grado scolastico in cui tale professionalità viene esercitata.
L’elaborazione di questo contributo ‘a tre voci’ nasce dunque dalla volontà comune delle autrici di riflettere sul tema della professionalità a partire da una prospettiva piuttosto inusuale, che mette in relazione gli esiti di tre ricerche empiriche i cui soggetti protagonisti sono insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. La riflessione sui risultati di tali ricerche costituisce il punto di approdo di un confronto scaturito all’interno di un percorso di dottorato che ciascuna delle tre autrici ha intrapreso all’interno Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna tra il 2008 e il 2013. Il presente contributo si propone dunque di innescare un dialogo tra le molteplici concettualizzazioni che emergono dai vissuti professionali degli insegnanti coinvolti nei tre studi con l’intento di esplorare nuove piste di ricerca e, al contempo, di creare un terreno comune che renda possibile il confronto tra queste diversi sguardi sul tema della professionalità docente.
Il passaggio dalla società delle conoscenze alla società delle competenze stimola un progressivo superamento della didattica di tipo trasmissivo a verso esperienze di apprendimento di tipo collaborativo ed esperienziale.
Ripensare la professionalità dell’insegnante nella scuola dell’infanzia, prim...Arianna Lazzari
La presentazione si propone di offrire un contributo al dibattito sulla professionalità docente da una prospettiva inedita e relativamente poco esplorata in letteratura, quella della continuità tra i diversi gradi del sistema scolastico. Se da un lato la letteratura sulla professionalità degli insegnanti risulta essere piuttosto ricca e variegata – facendo riferimento ai molteplici paradigmi, da quello manageriale a quello del professionista riflessivo, che ne caratterizzano la ricerca empirica – dall’altro essa appare contraddistinta da una certa settorialità che delimita il campo di indagine a quello di ciascun grado scolastico in cui tale professionalità viene esercitata.
L’elaborazione di questo contributo ‘a tre voci’ nasce dunque dalla volontà comune delle autrici di riflettere sul tema della professionalità a partire da una prospettiva piuttosto inusuale, che mette in relazione gli esiti di tre ricerche empiriche i cui soggetti protagonisti sono insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. La riflessione sui risultati di tali ricerche costituisce il punto di approdo di un confronto scaturito all’interno di un percorso di dottorato che ciascuna delle tre autrici ha intrapreso all’interno Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna tra il 2008 e il 2013. Il presente contributo si propone dunque di innescare un dialogo tra le molteplici concettualizzazioni che emergono dai vissuti professionali degli insegnanti coinvolti nei tre studi con l’intento di esplorare nuove piste di ricerca e, al contempo, di creare un terreno comune che renda possibile il confronto tra queste diversi sguardi sul tema della professionalità docente.
Il passaggio dalla società delle conoscenze alla società delle competenze stimola un progressivo superamento della didattica di tipo trasmissivo a verso esperienze di apprendimento di tipo collaborativo ed esperienziale.
T&Q 312 -L'approccio educativo di Maria MontessoriMichele Rucco
Questo volume ci offre un’occasione di conoscenza e di consapevolezza pedagogica attraverso una attenta riflessione, che è anche una metariflessione: partendo dal lavoro di Maria Montessori si
proietta sulle tematiche del presente, sulle minacce, reali o percepite, che alimentano ansie nei genitori e crisi professionali negli insegnanti. I concetti da lei elaborati all’inizio del Novecento, che in Italia sono stati spesso considerati superati dalle mode di stili educativi ipercompetitivi, dalla mitologia
del risultato e della performance, oggi stanno tornando in auge per la valenza filosofica che li contraddistingue e che ne fa uno strumento potente per la gestione del cambiamento che stiamo
vivendo e per rispondere alle domande che questo solleva.
Come farà la scuola (tradizionale) a innestare i nuovissimi strumenti sulle solite vecchie modalità (bambini seduti in silenzio e adulti parlanti, interrogazioni a sorpresa)? Come farà un sistema basato su chi è bravo e chi il perdente o l’incerto che facilmente finiscono nella categoria dei BES, isolati dai
compagni e destinati a umilianti recuperi, a non continuare a produrre i bulli e le loro vittime
silenziose? Come farà la scuola a superare le criticità della didattica a distanza, che sono emerse durante il primo lockdown imposto dalla pandemia del Covid19?
Modelli di usi didattici delle tecnologie per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita: ipotesi dall’esperienza del Sistema Copernicus. G&LLLGRUPPI & LIFELONG LIFEWIDE LEARNINGConvegno Internazionale Università di Bolzano – Facoltà di Scienze della Formazione
Traccia dei temi trattati al workshop Modelli di usi didattici delle tecnologie per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita: ipotesi dall’esperienza del Sistema Copernicus tenuto nell'ambito di G&LLLGRUPPI & LIFELONG LIFEWIDE LEARNINGConvegno Internazionale Università di Bolzano – Facoltà di Scienze della Formazione
Cooperative learning: istruzioni per l'usoClaudia Matini
Presentazione del volume di Claudia Matini, "Cooperative learning: istruzioni per l'uso", edito nel 2019. Nelle slide un approfondimento della teoria sull'apprendimento cooperativo, degli autori principali di questo approccio educativo. Vengono proposte alcune tecniche di cooperative learning.
Augmented Didactics - Teach the Teacher Edition
Why APPs are important for Education
(consciousness, multiple intelligence, disruptive innovation in educational and evaluation solutions)
How to Implement Educational Tools and Processes merging digital and traditional solutions
1. Via Gaudenzio Ferrari 1 Torino
Tel. 011 8613645-3601-3731 – Fax.
0118613600
Email: brunedi@provincia.torino.it
Per chi vuole ricevere informazioni e aggiornamenti sul Cooperative Learning...
· Per chi vuole iniziarne l'applicazione.………….
· Per chi vuole confrontare la propria esperienza con i colleghi………….
www.apprendimentocooperativo.it
· il sito del Cooperative Learning a Torino
Abbiamo bisogno anche della tua esperienza per arricchire il sito, nella sezione dedicata alla
pubblicazione delle sperimentazioni già realizzate!
L’apprendimento cooperativo nella scuola dell’infanzia
6-7-8 marzo 2006
prof.ssa Paola Mozzato
2. prof.ssa Paola Mozzato
L’apprendimento cooperativo,
nelle varie forme modalità con cui si presenta,
è una strada indubbiamente significativa
per progettare esperienze di apprendimento
per preparare le nuove generazioni
a concepire l’apprendimento
come costruzione sociale della conoscenza,
per promuovere cooperazione e collaborazione
attraverso esercizi guidati e continuativi
che sviluppino
competenze sociali indispensabili
per la vita adulta,
per imparare a lavorare insieme su compiti complessi
trovando negli altri aiuto e integrazione
insieme con il riconoscimento delle proprie possibilità.
Comoglio 1999
3. Una classe cooperativa
è un insieme di piccoli gruppi di studenti
relativamente permanenti e
composti in modo eterogeneo,
uniti per portare a termine un’attività
e produrre una serie di progetti
che richiedono
una responsabilità individuale
nell’acquisizione delle competenze sociali
utili al raggiungimento dello scopo.
Baloche 1998
Una classe cooperativa
è un insieme di piccoli gruppi di studenti
relativamente permanenti e
composti in modo eterogeneo,
uniti per portare a termine un’attività
e produrre una serie di progetti
che richiedono
una responsabilità individuale
nell’acquisizione delle competenze sociali
utili al raggiungimento dello scopo.
Baloche 1998
prof.ssa Paola Mozzato
4. Fondamenti e…
John Dewey (1859 – 1952)
La scuola può essere
una comunità in miniatura,
una società in embrione.
l’apprendimento comprende
eventi intellettuali
emotivi e sociali
Kurt Lewin (1890 – 1947)
Le dinamiche di gruppo…
Il modo i cui
è organizzato e operante
l’intero contesto
in cui ci muoviamo
influenza ciò che facciamo
e come lo facciamo
Herbert Thelen
Concepì un legame tra la prospettiva del Dewey e quella di Lewin,
combinando la visione dell’apprendimento
come conduzione della ricerca da parte degli studenti
che lavorano insieme e cooperano in piccoli gruppi
con la teoria e il metodo necessari per la gestione efficace
di gruppi che risolvono problemi
e prendono decisioni in modo democratico
Herbert Thelen
Concepì un legame tra la prospettiva del Dewey e quella di Lewin,
combinando la visione dell’apprendimento
come conduzione della ricerca da parte degli studenti
che lavorano insieme e cooperano in piccoli gruppi
con la teoria e il metodo necessari per la gestione efficace
di gruppi che risolvono problemi
e prendono decisioni in modo democratico
prof.ssa Paola Mozzato
5. … e possibili connessioni
Piaget L’interazione dei sé (emotivo, cognitivo, sociale)
Vygotskij La mediazione dei pari
Gardner Le intelligenze multiple
Goleman (I.E.) L’intelligenza emotiva
Watzlavick Le regole della comunicazione
… …
prof.ssa Paola Mozzato
6. Insegnamento diretto
delle
competenze sociali
Interazione
promozionale
faccia a faccia
Responsabilità
individuale
e di gruppo
Valutazione individuale
e revisione
del lavoro svolto Elementi
che caratterizzano
l’apprendimento
cooperativo
Elementi
che caratterizzano
l’apprendimento
cooperativo
Interdipendenza
positiva
prof.ssa Paola Mozzato
7. Perché insegnare
le abilità sociali?
• Risposta affettiva
• Risposta cognitiva
• Risposta istituzionale
• I risultati delle ricerche
prof.ssa Paola Mozzato
8. Risposta
affettiva
prof.ssa Paola Mozzato
•Modellamento reciproco
•Orientamento efficace
•Sperimentazione di ruoli
sociali
•Condivisione di sentimenti
(appartenenza)
•Sviluppo dell’autonomia
•Abbandono di tendenze
egocentriche
•…
•Modellamento reciproco
•Orientamento efficace
•Sperimentazione di ruoli
sociali
•Condivisione di sentimenti
(appartenenza)
•Sviluppo dell’autonomia
•Abbandono di tendenze
egocentriche
•…
9. Risposta
cognitiva
prof.ssa Paola Mozzato
•Dewey – La scuola democratica
•Lewin – Il valore del contesto sociale
•Piaget – L’interazione dei sé
(emotivo, cognitivo, sociale)
•Vigotskij – La mediazione dei pari
•Gardner – Le intelligenze multiple
•Watzlavick – Le regole della
comunicazione
•…
•Dewey – La scuola democratica
•Lewin – Il valore del contesto sociale
•Piaget – L’interazione dei sé
(emotivo, cognitivo, sociale)
•Vigotskij – La mediazione dei pari
•Gardner – Le intelligenze multiple
•Watzlavick – Le regole della
comunicazione
•…
10. Risposta
istituzionale
prof.ssa Paola Mozzato
•Integrazione
•Interculturalità
•Prevenzione alla
dispersione
•Il sé e l’altro
•Corpo movimento salute
•Fruizione e produzione di messaggi
•Esplorare conoscere progettare
•Integrazione
•Interculturalità
•Prevenzione alla
dispersione
•Il sé e l’altro
•Corpo movimento salute
•Fruizione e produzione di messaggi
•Esplorare conoscere progettare
11. I risultati
delle
ricerche
prof.ssa Paola Mozzato
•Correlazioni positive tra Apprendimento
Cooperativo e: risultati scolastici degli studenti,
relazioni interpersonali, attitudini allo studio
(Nastasi e Clements – 1991 -; Slavin – 1995 -;
Johnson e Johnson – 1999 -; Danielson - 2002)
•Correlazioni positive tra Apprendimento
Cooperativo e: migliore ricordo delle
informazioni, padronanza delle abilità di
processo (Ellerani e Pavan – 1998 -;
Sherman e altri 1994)
•Correlazioni positive tra Apprendimento
Cooperativo e acquisizione delle abilità sociali
(Comoglio – 1996 -)
•Correlazioni positive tra Apprendimento
Cooperativo e: risultati scolastici degli studenti,
relazioni interpersonali, attitudini allo studio
(Nastasi e Clements – 1991 -; Slavin – 1995 -;
Johnson e Johnson – 1999 -; Danielson - 2002)
•Correlazioni positive tra Apprendimento
Cooperativo e: migliore ricordo delle
informazioni, padronanza delle abilità di
processo (Ellerani e Pavan – 1998 -;
Sherman e altri 1994)
•Correlazioni positive tra Apprendimento
Cooperativo e acquisizione delle abilità sociali
(Comoglio – 1996 -)
12. Abilità e CompetenzaAbilità e Competenza
Johnson
Johnson
Soresi
Nota
Gli individui
apprendono abilità sociali
per raggiungere competenze sociali.
La competenza sociale
è il frutto nel quale
le azioni di una persona
e le sue intenzioni
si armonizzano.
Le abilità sociali
descrivono specifici comportamenti
manifestati da una persona in
ambito interpersonale.
La competenza sociale si riferisce
a quei comportamenti
che fanno registrare al soggetto
il raggiungimento dei propri obiettivi
e che favoriscono lo sviluppo
di positive relazioni sociali
Frutto di
apprendimento
prof.ssa Paola Mozzato
13. Quali abilità/competenze sociali
insegnare?
.
prof.ssa Paola Mozzato
Mario Comoglio
•Competenze comunicative interpersonali
•Competenze di leadership
•Competenze di soluzione di problemi
•Competenze per la gestione positiva del conflitto
•Competenze decisionali
Mario Comoglio
•Competenze comunicative interpersonali
•Competenze di leadership
•Competenze di soluzione di problemi
•Competenze per la gestione positiva del conflitto
•Competenze decisionali
Johnson, Johnson, Holubec
•Abilità necessarie per la gestione del gruppo
•Abilità necessarie per controllare le attività del gruppo
•Abilità necessarie a permettere una comprensione più approfondita del materiale studiato
•Abilità necessarie per stimolare la riconcettualizzazione del materiale che si sta studiando
•Competenze decisionali
Johnson, Johnson, Holubec
•Abilità necessarie per la gestione del gruppo
•Abilità necessarie per controllare le attività del gruppo
•Abilità necessarie a permettere una comprensione più approfondita del materiale studiato
•Abilità necessarie per stimolare la riconcettualizzazione del materiale che si sta studiando
•Competenze decisionali
14. Alcune tassonomie
.
prof.ssa Paola Mozzato
Curriculum for Children’s Effective Peer and Teacher Skills – Walker e altri
•Abilità relative alla vita della classe (ascoltare l’insegnante, seguire le istruzioni,
le regole della classe, ricercare assistenza, …)
•Abilità di interazione di base (usare un tono adeguato, avviare interazioni, ascoltare,
rispondere, intervenire in modo pertinente, …)
•Andare d’accordo (fare affermazioni positive, condividere con gli altri le proprie idee,
rispettare le regole del gioco)
•Fare amicizia (curare l’aspetto fisico, sorridere, complimentarsi, …)
•Abilità di coping (negoziare, esprimere emozioni e sentimenti, affrontare
adeguatamente l’aggressività altrui, gestire l’insuccesso, dire di no, …)
Curriculum for Children’s Effective Peer and Teacher Skills – Walker e altri
•Abilità relative alla vita della classe (ascoltare l’insegnante, seguire le istruzioni,
le regole della classe, ricercare assistenza, …)
•Abilità di interazione di base (usare un tono adeguato, avviare interazioni, ascoltare,
rispondere, intervenire in modo pertinente, …)
•Andare d’accordo (fare affermazioni positive, condividere con gli altri le proprie idee,
rispettare le regole del gioco)
•Fare amicizia (curare l’aspetto fisico, sorridere, complimentarsi, …)
•Abilità di coping (negoziare, esprimere emozioni e sentimenti, affrontare
adeguatamente l’aggressività altrui, gestire l’insuccesso, dire di no, …)
Walker, Irvin, Noell
Comportamenti adattivi tra allievi:
•Cooperare con i compagni
•Supportare i compagni
•Sostenere le proprie opinioni
•Rimanere calmi
•Raggiungere i propri obiettivi
•Guidare i compagni
•Agire in modo indipendente
•Dire cose positive a proposito degli altri
•Aggregarsi con i compagni
Walker, Irvin, Noell
Comportamenti adattivi tra allievi:
•Cooperare con i compagni
•Supportare i compagni
•Sostenere le proprie opinioni
•Rimanere calmi
•Raggiungere i propri obiettivi
•Guidare i compagni
•Agire in modo indipendente
•Dire cose positive a proposito degli altri
•Aggregarsi con i compagni
15. Quali abilità sociali insegnare?
.
Abilità per l’identità
• Esporre il proprio punto di
vista
• Ascoltare il punto di vista
degli altri
• Fare delle scelte
motivandole
• Dare dei messaggi e
motivarli
• Fare delle ipotesi sulle
conseguenze del proprio
comportamento
• Esprimere/raccontare
esperienze
• Esprimere le emozioni
• Stare nel gruppo
• …
Abilità per l’identità
• Esporre il proprio punto di
vista
• Ascoltare il punto di vista
degli altri
• Fare delle scelte
motivandole
• Dare dei messaggi e
motivarli
• Fare delle ipotesi sulle
conseguenze del proprio
comportamento
• Esprimere/raccontare
esperienze
• Esprimere le emozioni
• Stare nel gruppo
• …
prof.ssa Paola MozzatoA cura di Gruppo insegnanti Scuola Infanzia Rossano V.to
Abilità per la socializzazione
•Ascoltare l’altro
•Parlare nel gruppo a turno
•Rispettare il proprio turno
•Stare in silenzio mentre l’altro parla
•Parlare con un tono di voce adeguato
•Partecipare attivamente al lavoro di gruppo
•Incoraggiare la partecipazione degli altri
•Cooperare per un obiettivo comune
•Dare messaggi positivi
•Condividere giochi e materiali
•Aiutarsi in modo reciproco con tutti
•Saper chiedere
•Rispettare le consegne date
•Rispettare i ruoli assegnati
•Rispettare le regole del gruppo
•Rispettare le idee degli altri
•Dialogare
•…
Abilità per la socializzazione
•Ascoltare l’altro
•Parlare nel gruppo a turno
•Rispettare il proprio turno
•Stare in silenzio mentre l’altro parla
•Parlare con un tono di voce adeguato
•Partecipare attivamente al lavoro di gruppo
•Incoraggiare la partecipazione degli altri
•Cooperare per un obiettivo comune
•Dare messaggi positivi
•Condividere giochi e materiali
•Aiutarsi in modo reciproco con tutti
•Saper chiedere
•Rispettare le consegne date
•Rispettare i ruoli assegnati
•Rispettare le regole del gruppo
•Rispettare le idee degli altri
•Dialogare
•…
16. Come insegnare le competenze sociali?
• Carta a T
• Role play
• Simulata
• Problem solving
• Modeling
• Fedback positivi
• Monitoraggio revisione
• Lavoro di gruppo
• …
• Carta a T
• Role play
• Simulata
• Problem solving
• Modeling
• Fedback positivi
• Monitoraggio revisione
• Lavoro di gruppo
• …
prof.ssa Paola Mozzato
17. L’apprendimento cooperativo: i modelli
Student team learning Slavin
Group investigation Sharan & Sharan
Complex Instruction Cohen
Learning together Johnson & Johnson
Structural approach Kagan
prof.ssa Paola Mozzato
18. Student team learning
- Slavin -
prof.ssa Paola Mozzato
3 punti fondamentali
1
Le ricompense di
gruppo
2
La responsabilità
individuale
3
La stessa opportunità
di successo
3 punti fondamentali
1
Le ricompense di
gruppo
2
La responsabilità
individuale
3
La stessa opportunità
di successo
19. Group investigation
- Sharan& Sharan -
prof.ssa Paola Mozzato
4 punti fondamentali
1
La ricerca
2
L’interazione
3
L’interpretazione
4
La motivazione
intrinseca
4 punti fondamentali
1
La ricerca
2
L’interazione
3
L’interpretazione
4
La motivazione
intrinseca
20. Complex Instruction
- Cohen -
prof.ssa Paola Mozzato
5 passi fondamentali
1
Modificare i pregiudizi (status)
2
Preparare gli studenti alla
cooperazione
3
Organizzare compiti complessi
4
Distribuire ruoli e compiti
da svolgere
5
Valutare e migliorare il lavoro
di gruppo
5 passi fondamentali
1
Modificare i pregiudizi (status)
2
Preparare gli studenti alla
cooperazione
3
Organizzare compiti complessi
4
Distribuire ruoli e compiti
da svolgere
5
Valutare e migliorare il lavoro
di gruppo
21. Learning together
- Johnson & Johnson -
prof.ssa Paola Mozzato
5 elementi essenziali
1
L’interdipendenza positiva
2
L’interazione promozionale
faccia a faccia
3
L’insegnamento delle
competenze sociali
4
La responsabilità individuale
5
La revisione dell’attività di
gruppo
5 elementi essenziali
1
L’interdipendenza positiva
2
L’interazione promozionale
faccia a faccia
3
L’insegnamento delle
competenze sociali
4
La responsabilità individuale
5
La revisione dell’attività di
gruppo
22. Learning together: le azioni dell’insegnante
Prima della lezione
Individua gli obiettivi
cognitivi/disciplinari
e sociali
Prende decisioni sulla
composizione dei
gruppi e sulla
sistemazione dell’aula
Pianifica il materiale
Definisce i ruoli
di leadership
Pianifica la struttura
di interdipendenza
Sceglie i criteri
di valutazione
Prima della lezione
Individua gli obiettivi
cognitivi/disciplinari
e sociali
Prende decisioni sulla
composizione dei
gruppi e sulla
sistemazione dell’aula
Pianifica il materiale
Definisce i ruoli
di leadership
Pianifica la struttura
di interdipendenza
Sceglie i criteri
di valutazione
Durante la lezione
Inizio
Comunica obiettivi,
compito,
prodotto richiesto,
la struttura di
interdipendenza, i criteri
di valutazione
Indica i comportamenti
desiderati e insegna
le competenze sociali
Sollecita la
responsabilità individuale
Dopo
Controlla/osserva
Interiene per rispondere e
per sollecitare
Durante la lezione
Inizio
Comunica obiettivi,
compito,
prodotto richiesto,
la struttura di
interdipendenza, i criteri
di valutazione
Indica i comportamenti
desiderati e insegna
le competenze sociali
Sollecita la
responsabilità individuale
Dopo
Controlla/osserva
Interiene per rispondere e
per sollecitare
Dopo la lezione
Organizza la
revisione del lavoro
Verifica gli
apprendimenti
Valuta
gli apprendimenti,
il lavoro di gruppo,
il prodotto,
il processo
Dopo la lezione
Organizza la
revisione del lavoro
Verifica gli
apprendimenti
Valuta
gli apprendimenti,
il lavoro di gruppo,
il prodotto,
il processo
prof.ssa Paola Mozzato
23. Structural approach
- Kagan -
prof.ssa Paola Mozzato
Le strutture
Campi di utilità delle
strutture
Le strutture
Campi di utilità delle
strutture
24. prof.ssa Paola Mozzato
• Sono modi di dar forma
alla interazione degli
studenti a prescindere
dal contenuto
• Sono modi per
strutturare l’interazione
per ottenere esiti
desiderati
• Sono come i giochi, facili
da imparare e ricordare
Le strutture
25. 1. Teambuilding
2. Classbuilding
3. Padronanza di
conoscenze
4. Competenze
cognitive
5. Competenze
comunicative
6. Scambio di
informazioni
1. Teambuilding
2. Classbuilding
3. Padronanza di
conoscenze
4. Competenze
cognitive
5. Competenze
comunicative
6. Scambio di
informazioni
E’ essenziale
padroneggiare
lo scopo
per cui
si utilizzano
le strutture.
Si sono
identificati
6
campi di utilità
prof.ssa Paola Mozzato