Cooperative learning: istruzioni per l'usoClaudia Matini
Presentazione del volume di Claudia Matini, "Cooperative learning: istruzioni per l'uso", edito nel 2019. Nelle slide un approfondimento della teoria sull'apprendimento cooperativo, degli autori principali di questo approccio educativo. Vengono proposte alcune tecniche di cooperative learning.
L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
Cooperative learning: istruzioni per l'usoClaudia Matini
Presentazione del volume di Claudia Matini, "Cooperative learning: istruzioni per l'uso", edito nel 2019. Nelle slide un approfondimento della teoria sull'apprendimento cooperativo, degli autori principali di questo approccio educativo. Vengono proposte alcune tecniche di cooperative learning.
L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
Il passaggio dalla società delle conoscenze alla società delle competenze stimola un progressivo superamento della didattica di tipo trasmissivo a verso esperienze di apprendimento di tipo collaborativo ed esperienziale.
Si presenta il progetto di avvio di un intervento di peer education di territorio. L'intervento è al momento nella sua fase centrale di sviluppo (gennaio 2014). E' stato costituito il gruppo di lavoro e coordinamento, e si è nella fase di individuazione dei peer educator. La peculiarità del progetto consiste nel fatto che l'ambito di realizzazione non è limitato ad una scuola, ma esteso ad preciso territorio: quello relativo ai comuni si Gassino, San Mauro Torinese, Rivalba, San Rafaele Cimena.
Le slide sono un estratto del corso online sui metodi di discussione, mirati a favorire la partecipazione attiva degli studenti e favorire un apprendimento signiticativo.
Creare un gruppo classe collaborativo e affitto è importante per lavorare bene nella scuola elementare. In queste slide si troveranno alcune indicazione per costruire un gruppo classe "collaborante".
Il passaggio dalla società delle conoscenze alla società delle competenze stimola un progressivo superamento della didattica di tipo trasmissivo a verso esperienze di apprendimento di tipo collaborativo ed esperienziale.
Si presenta il progetto di avvio di un intervento di peer education di territorio. L'intervento è al momento nella sua fase centrale di sviluppo (gennaio 2014). E' stato costituito il gruppo di lavoro e coordinamento, e si è nella fase di individuazione dei peer educator. La peculiarità del progetto consiste nel fatto che l'ambito di realizzazione non è limitato ad una scuola, ma esteso ad preciso territorio: quello relativo ai comuni si Gassino, San Mauro Torinese, Rivalba, San Rafaele Cimena.
Le slide sono un estratto del corso online sui metodi di discussione, mirati a favorire la partecipazione attiva degli studenti e favorire un apprendimento signiticativo.
Creare un gruppo classe collaborativo e affitto è importante per lavorare bene nella scuola elementare. In queste slide si troveranno alcune indicazione per costruire un gruppo classe "collaborante".
2. Due parole sulla docente online
www.claudiamatini.it
www.scintille.it
3. Obiettivi
1. Chiarire cosa è il cooperative learning
2. Riconoscere le differenze tra lavoro di
gruppo “tradizionale” e cooperativo
3. Conoscere esempi di tecniche
cooperative
4. Usare al meglio il volume «cooperative
learning: istruzioni per l’uso»
4. Esempio: Partners – Approccio di
Spencer Kagan
https://www.scintille.it/partners/#more-1124
• L’insegnante pone un quesito e gli studenti ci pensano
individualmente.
• Gli studenti in gruppi di quattro si suddividono in
coppie e in coppia si danno un paio di minuti a testa per
esprimere la propria opinione o rispondere al quesito
facendo a turno l’intervistatore e l’intervistato.
• Ogni componente della coppia si riunisce in coppia con
un compagno dell’altra coppia con il quale si condivide
quello che si è ascoltato dal primo compagno di coppia.
• Al termine tutto il gruppo si riunisce e si discute, facendo
sintesi, delle varie idee emerse.
5. Cosa è il Cooperative Learning?
Cooperative Learning
è un insieme di tecniche di conduzione della
classe nelle quali gli studenti lavorano in piccoli
gruppi per attività di apprendimento e ricevono
valutazioni sulla base dei risultati conseguiti
(Comoglio, 1996, 24)
6. Perché approfondirlo?
“Il profilo professionale del docente cambierà
sostanzialmente nei prossimi decenni: insegnanti e
formatori diventeranno consulenti, tutori e
mediatori. Il loro ruolo (…) consisterà nell’assistere
gli allievi che (..) dovranno farsi carico della propria
formazione.
La capacità di definire e di mettere in pratica
metodi partecipativi di insegnamento e di
apprendimento dovrà essere una delle
competenze professionali di base di insegnanti (…)
Memorandum sull’istruzione e la formazione
permanente (Commissione Europea, 2000,
p.16)
8. Come una metodologia didattica
può aiutare a cambiare la storia..
1971, Austin, Texas
Eliot Aronson e la nascita del Jigsaw
9. Nel 1962:
Morton Deutsch: Studi su Cooperazione,
Individualismo, Competizione
Cooperazione e fiducia nella gestione dei conflitti
Nel 1966: David Johnson, Univ. Minnesota:
primi training per insegnanti sul Cooperative
Learning
Nel 1969: Roger Johnson: si unisce a David
all'Università del Minnesota
Nel 1974-75:
D. & R. Johnson: rassegna delle principali
ricerche su cooperazione e competizione
David & Roger Johnson: pubblicazione di
Learning Together and Alone
Cooperative Learning
10. Elizabeth Cohen e l’Istruzione
Complessa (Stanford
University, California, USA)
Spencer Kagan: continua la ricerca
sulla cooperazione tra i bambini
(California University, USA)
Robert Slavin: cooperazione e
motivazione estrinseca
(Johns Hopkins Univ.,
Baltimora, USA)
Shlomo &Yael Sharan: piccoli gruppi di
apprendimento denominati Group
Investigation (Tel Aviv University, Israele)
Altri autori
11. In Italia…
1996
Mario Comoglio e Miguel Angel
Cardoso pubblicano il primo volume in
italiano sul CL “Insegnare ad
apprendere in gruppo”
1998
Mario Comoglio pubblica il volume di
training sul CL “Educare insegnando”
12. Alcuni temi recenti di applicazione del
cooperative learning
• Matematica
• Biologia
• EFL
• Motivazione
• Abilità di discussione
• Intercultura e inclusione
• Competenze di cittadinanza
• Intelligenze multiple
15. • Offre un contesto sociale per conversare in modo produttivo
• Usato soprattutto per materie quali lettere e materie
umanistiche
• Influenzato da Vygotsky
• Costruzione della conoscenza e del significato da parte dello
studente (costruttivismo)
• Apprendimento attraverso il dialogo e la discussione, poco
strutturate
• L’insegnante ha un ruolo minimo (alcuni autori escono dalla
classe)
• Presuppone le abilità sociali dello studente
• Vicino al movimento delle comunità di apprendimento
L'apprendimento collaborativo
Adattato da N. Davidson, Cooperative & collaborative learning (2015)
16. L'apprendimento collaborativo si ha quando esiste una reale
interdipendenza tra i membri del gruppo nella realizzazione
di un compito, un impegno nel mutuo aiuto, un senso di
responsabilità verso il gruppo e i suoi obiettivi.
Questa modalità di apprendimento si basa su attività di
comunicazione, sincrona o asincrona.
Una tendenza attuale è la sua applicazione mediante uso
della tecnologia.
Collaborative learning
17. Cosa è il tutoring
Attività svolta da persone che non sono insegnanti
professionisti che consiste nell’aiutare e sostenere
l’apprendimento di altri in modo interattivo,
intenzionale e sistematico.
Di solito si fa su base uno ad uno, in coppia.
I tutor possono essere genitori o altri adulti
significativi, fratelli o sorelle, altri membri della
famiglia, o altri appartenenti al gruppo di pari, nonché
vari tipi di volontari.
Topping, 2000
18. NON è…. Insegnare
• Maggiore attività pratica;
• Maggiore varietà;
• Più aiuto individualizzato;
• Più domande;
• Vocabolario più semplice;
• Più modellamento e dimostrazioni;
• Più esempi rilevanti;
• Maggiore apertura a mostrare che non si è capito;
• Più suggerimenti e auto-correzioni;
• Feedback e lode immediati;
• Maggiori occasioni per generalizzare;
• Più occasioni di metacognizione
• Più autoregolazione del processo di apprendimento
Topping, 2000
19. NON è….Peer collaboration
È una modalità di apprendimento in cui la coppia
deve risolvere un problema aiutandosi alla pari.
Caratteristiche:
• Nessuno dispone di maggiori conoscenze o
abilità (parità)
• Aiuto reciproco
22. La classe si configura come un fondamentale
spazio di crescita in cui lo studente sperimenta
le proprie competenze e sviluppa la propria
identità, in un continuo scambio con i pari e gli
insegnanti, nel quale i processi emotivi e
relazionali assumono un ruolo centrale
Dott.ssa Francesca Pastore 2016, slide
23. 23
Gruppo classe
Il gruppo classe deve essere inteso come gruppo di
apprendimento in cui gli aspetti relazionali vanno
adeguatamente gestiti, in quanto la relazione è essa
stessa elemento fondamentale, che veicola e stimola gli
apprendimenti.
(Renati, Zanetti, 2009)
24. Lewin: “il gruppo è qualcosa di più, o per
meglio dire, qualcosa di diverso dalla
somma dei suoi membri: ha una struttura
propria, fini peculiari, e relazioni particolari
con altri gruppi. Quel che ne costituisce
l’essenza è l’interdipendenza tra i membri.
Il gruppo così, è una totalità dinamica: un
cambiamento di stato di una sua parte,
interessa lo stato di tutte le altre” (1951)
DEFINIZIONE DI GRUPPO
26. Organizzazione degli scopi dei membri del gruppo
modo con cui gli individui interagiscono tra loro
risultati sia individuali che di gruppo
(Deutsch, 1949).
Interdipendenza sociale
27. Interdipendenza sociale
Negativa: caratterizza i giochi a somma zero,
ovvero la competizione.
Il successo di uno costituisce un impedimento per
l’altro rispetto alle opportunità di avere successo.
Le relazioni sociali sono fonte di stress.
28. Interdipendenza sociale
Assente: caratterizza quelle situazioni che
privilegiano il lavoro autonomo e l’individualismo.
Il successo di ciascuno è indipendente dal lavoro
degli altri.
Le relazioni sociali
sono del tutto prive
di importanza rispetto
allo svolgimento del
compito e al
raggiungimento del
successo.
29. Interdipendenza sociale
Positiva: si sviluppa quando un soggetto
comprende che deve coordinare i propri sforzi con
quelli altrui per completare un compito e che è
vincolato ad altri in modo tale da non poter aver
successo se anche questi ultimi non l’hanno.
Le relazioni sociali sono importanti perché danno
supporto operativo ed emotivo.
30. Debole quando:
E’ probabile che il successo di ogni membro del gruppo contribuisca
al successo degli altri.
E’ probabile che il successo del gruppo venga facilitato dal successo
dei singoli che lo compongono
Intermedia quando:
Il successo di ciascun membro contribuisce al successo di tutti, ma un
singolo membro del gruppo potrebbe farcela anche da solo.
Il successo del gruppo è facilitato dal successo dei singoli, ma non è
necessario il contributo di ciascuno perché il gruppo nel suo insieme
abbia successo.
Interdipendenza positiva
31. Forte quando:
Il successo di ogni membro del gruppo NON
È POSSIBILE senza il successo/contributo di
ciascuno
Il successo della squadra NON È POSSIBILE
senza il successo o contributo di ciascun
membro
Interdipendenza positiva
35. Cooperative Learning è…
Interazione
simultanea
Eterogeneità
Controllo dello
status
Uguali opportunità di
successo
Equa
partecipazione
Interdipendenza
positiva
Interazione
promozionale
Responsabilità individuale
e di gruppo
Focus sulle
competenze
sociali
Monitoraggio e
Revisione
Apprendimento
Cooperativo
36. Scopo: il gruppo
persegue un
obiettivo comune
Risorse:
nel gruppo ci sono abilità, competenze
differenziate, informazioni e materiali differenziati
Ruoli:
i comportamenti utili
per il
funzionamento del
gruppo vengono
divisi tra i membri
Valutazione:
il voto finale può
essere condiviso in
vari modi
Percezione di dipendenza reciproca per il
raggiungimento di un obiettivo comune.
“Uniti vinciamo, divisi cadiamo”
Interdipendenza positiva
37. 1. interazione faccia a faccia, cioè
l'attenzione alla strutturazione del
contesto comunicativo (pianificazione
dell'ambiente fisico; composizione dei
gruppi, sia dal punto di vista quantitativo
che qualitativo)
Disponibilità delle persone a sostenere e incoraggiare
l’impegno di ciascuno nel completare i diversi compiti.
2. sviluppo di atteggiamenti di
promozione reciproca, cioè l'utilizzo di
slogan, strutture e revisioni che facilitino
l'espressione di comportamenti
prosociali.
Interazione costruttiva diretta
(promozionale)
CHI: Johnsons
39. Responsabilità individuale e
di gruppo
= concludere la propria
attività di lavoro
= facilitare il lavoro degli altri
membri
Come strutturarla?
1. Strutturando interdipendenza positiva
per indurre aiuto reciproco
2. Assegnando ruoli ed effettuando il monitoraggio
3. Controllando e dando feedback rispetto al livello
individuale sul compito assegnato
CHI: tutti
40. Focus sulle competenze sociali
CHI: Johnsons,
Kagan
Obiettivo dell’insegnante è favorire:
• Conoscenza teorica delle abilità utili
• saper fare in situazione
Abilità NECESSARIE nei rapporti interpersonali
all’interno del piccolo gruppo
41. REVISIONE (monitoring e processing)
= osservazione nel corso del lavoro
= riflessione interna al
gruppo
42. VARIABILI OSSERVATE GRUPPO DI APPRENDIMENTO
COOPERATIVO
GRUPPI SPONTANEI DI
APPRENDIMENTO
Interdipendenza positiva alta Nessuna attenzione o bassa
Leadership condivisa Unico leader scelto o emergente
spontaneamente
Responsabilità nel lavoro Tutti sono responsabili del rispettivo
contributo e di aiutare gli altri
Ciascuno è responsabile di se stesso
Enfasi sul compito e
risultati
Presente Presente
Enfasi sulla qualità dei
rapporti
Presente, con attenzione al sostegno
reciproco
//////
Competenze sociali Sono direttamente insegnate Sono supposte o ignorate
Ruolo dell’insegnante Osserva ed interviene Si disinteressa o agisce solo in caso di
comportamenti negativi
Controllo interno al
gruppo
Si riflette sull’interazione ed efficacia
del lavoro mentre si lavora
//////
Valutazione Individuale e di gruppo Poca attenzione alla valutazione
individuale e di gruppo, senza
riconoscimento dei miglioramenti
Fonte riadattata: Comoglio e Cardoso, 1996, p. 25 (Johnson e Johnson, 1987,
Learning together and alone, p.14)
DIFFERENZE TRA GRUPPO DI APPRENDIMENTO
COOPERATIVO E GRUPPI SPONTANEI DI APPRENDIMENTO
44. Un’attività in matematica:
Group Investigation in 4 liceo scientifico
https://www.scintille.it/secondaria-2-grado-numeri-complessi-e-
group-investigation/#more-685
• Argomento: numeri complessi
• Durata: 7 ore/5 incontri
• 4 gruppi da 5 persone
• Prova individuale e di gruppo
45. Group Investigation
https://www.scintille.it/le-fasi-del-group-investigation/
Fase 1: La classe stabilisce i sotto-argomenti e si
organizza in gruppi di ricerca
Fase 2: I gruppi pianificano le loro ricerche
Fase 3: I gruppi conducono le loro ricerche
Fase 4: I gruppi pianificano le loro presentazioni
Fase 5: I gruppi effettuano le loro presentazioni
Fase 6: Insegnante e studenti valutano le
presentazioni
46. Nel libro – Appendice 2
• Progettazione di inglese – 3° liceo linguistico
(coppie e gruppi di 4)
• Progettazione di inglese – 3° secondaria primo
grado (Learning together cooperativo)
• Progettazione di italiano – 2° secondario primo
grado (Learning together individualistico)
• Progettazione di scienze-italiano-immagine – 1°
primaria (intervista in tre passi)
• Progettazione per la scuola dell’infanzia -
Mappa nel mezzo
49. I 5 essenziali di Spencer Kagan
https://www.kaganonline.com/free_articles/research_and_rationale/330/The-Essential-5-A-
Starting-Point-for-Kagan-Cooperative-Learning
In coppie gli studenti si alternano per
generare brevi risposte orali.
Esempi:
• lista di aggettivi che descrivono il
carattere.
• Lista elementi inerti.
• condividi le fasi di un esperimento.
• Descrivi un evento che fa parte di una
storia.
50. I 5 essenziali di Spencer Kagan
https://www.kaganonline.com/free_articles/research_and_rationale/330/The-Essential-5-A-
Starting-Point-for-Kagan-Cooperative-Learning
In coppie, gli studenti condividono
con un partner per un tempo
predeterminato mentre l’altro ascolta.
Poi cambiano ruolo.
Esempi:
• Quale è il concetto chiave che hai
imparato?
• Quale tecnica letteraria pensi di
usare nella tua composizione scritta e
come la userai?
51. I 5 essenziali di Spencer Kagan
https://www.kaganonline.com/free_articles/research_and_rationale/330/The-Essential-5-A-
Starting-Point-for-Kagan-Cooperative-Learning
In gruppi, gli studenti a turno
rispondono oralmente.
Esempi:
• Cosa fa un buon ascoltatore?
• Fai una lista di oggetti che
galleggiano
• Di quali club/associazioni fai parte?
• Quale è uno dei tuoi film preferiti?
52. I 5 essenziali di Spencer Kagan
https://www.kaganonline.com/free_articles/research_and_rationale/330/The-Essential-5-A-
Starting-Point-for-Kagan-Cooperative-Learning
Partner fanno a turno per risolvere un
problema: mentre uno lo risolve, l’altro fa il
coach. Poi cambiano i ruoli.
Utile per
• ogni processo/procedura con una
risposta giusta/sbagliata.
• Risolvere problemi con diverse fasi in
matematica
• Cambiare ogni decimale in una frazione
semplificata
53. I 5 essenziali di Spencer Kagan
https://www.kaganonline.com/free_articles/research_and_rationale/330/The-Essential-5-A-
Starting-Point-for-Kagan-Cooperative-Learning
Gli studenti sono in piedi, alzano la
mano e velocemente trovano un
partner con cui parlare.
Questa struttura è perfetta per:
• Costruzione del clima di classe
• Elaborazione/revisione di
informazioni
• Energizzare la classe
• Formare coppie/gruppi casuali
• Aprire/chiudere la lezione.
54. Regole minime di sopravvivenza
Articolo 1. Prima di iniziare ad applicare le tecniche, approfondisci i principi su
cui si basa il Cooperative Learning
Articolo 2. Inizia a sperimentare a partire dalle strutture
cooperative più semplici
Articolo 3. Approfondisci la conoscenza teorica e la pratica
dell’insegnamento delle competenze sociali
Articolo 4. All’inizio di ogni lezione esplicita ai ragazzi ciò che ti
aspetti in riferimento al compito, il modo con cui valuterai i
risultati e farai le verifiche
Articolo 5. Sii presente in classe quando i gruppi lavorano
Articolo 6. Lascia spazio alla riflessione sul lavoro svolto
Articolo 7. Persisti
55. Come usare il libro
Inizia facendo il test autodiagnostico
Vai con calma e leggi gli
approfondimenti suggeriti nei diversi
capitoli
Fai gli esercizi proposti
Sperimenta una tecnica per volta,
finché non la padroneggi
Goditi la relazione con la tua classe