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Claudia Matini
claudiamatini@scintille.it
WEBINAR
COOPERATIVE
LEARNING:
ISTRUZIONI PER L’USO
Due parole sulla docente online
www.claudiamatini.it
www.scintille.it
Obiettivi
1. Chiarire cosa è il cooperative learning
2. Riconoscere le differenze tra lavoro di
gruppo “tradizionale” e cooperativo
3. Conoscere esempi di tecniche
cooperative
4. Usare al meglio il volume «cooperative
learning: istruzioni per l’uso»
Esempio: Partners – Approccio di
Spencer Kagan
https://www.scintille.it/partners/#more-1124
• L’insegnante pone un quesito e gli studenti ci pensano
individualmente.
• Gli studenti in gruppi di quattro si suddividono in
coppie e in coppia si danno un paio di minuti a testa per
esprimere la propria opinione o rispondere al quesito
facendo a turno l’intervistatore e l’intervistato.
• Ogni componente della coppia si riunisce in coppia con
un compagno dell’altra coppia con il quale si condivide
quello che si è ascoltato dal primo compagno di coppia.
• Al termine tutto il gruppo si riunisce e si discute, facendo
sintesi, delle varie idee emerse.
Cosa è il Cooperative Learning?
Cooperative Learning
è un insieme di tecniche di conduzione della
classe nelle quali gli studenti lavorano in piccoli
gruppi per attività di apprendimento e ricevono
valutazioni sulla base dei risultati conseguiti
(Comoglio, 1996, 24)
Perché approfondirlo?
“Il profilo professionale del docente cambierà
sostanzialmente nei prossimi decenni: insegnanti e
formatori diventeranno consulenti, tutori e
mediatori. Il loro ruolo (…) consisterà nell’assistere
gli allievi che (..) dovranno farsi carico della propria
formazione.
La capacità di definire e di mettere in pratica
metodi partecipativi di insegnamento e di
apprendimento dovrà essere una delle
competenze professionali di base di insegnanti (…)
Memorandum sull’istruzione e la formazione
permanente (Commissione Europea, 2000,
p.16)
Alcune informazioni di contesto..
Come una metodologia didattica
può aiutare a cambiare la storia..
1971, Austin, Texas
Eliot Aronson e la nascita del Jigsaw
Nel 1962:
Morton Deutsch: Studi su Cooperazione,
Individualismo, Competizione
Cooperazione e fiducia nella gestione dei conflitti
Nel 1966: David Johnson, Univ. Minnesota:
primi training per insegnanti sul Cooperative
Learning
Nel 1969: Roger Johnson: si unisce a David
all'Università del Minnesota
Nel 1974-75:
D. & R. Johnson: rassegna delle principali
ricerche su cooperazione e competizione
David & Roger Johnson: pubblicazione di
Learning Together and Alone
Cooperative Learning
Elizabeth Cohen e l’Istruzione
Complessa (Stanford
University, California, USA)
Spencer Kagan: continua la ricerca
sulla cooperazione tra i bambini
(California University, USA)
Robert Slavin: cooperazione e
motivazione estrinseca
(Johns Hopkins Univ.,
Baltimora, USA)
Shlomo &Yael Sharan: piccoli gruppi di
apprendimento denominati Group
Investigation (Tel Aviv University, Israele)
Altri autori
In Italia…
1996
Mario Comoglio e Miguel Angel
Cardoso pubblicano il primo volume in
italiano sul CL “Insegnare ad
apprendere in gruppo”
1998
Mario Comoglio pubblica il volume di
training sul CL “Educare insegnando”
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learning e affini
• Offre un contesto sociale per conversare in modo produttivo
• Usato soprattutto per materie quali lettere e materie
umanistiche
• Influenzato da Vygotsky
• Costruzione della conoscenza e del significato da parte dello
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• Apprendimento attraverso il dialogo e la discussione, poco
strutturate
• L’insegnante ha un ruolo minimo (alcuni autori escono dalla
classe)
• Presuppone le abilità sociali dello studente
• Vicino al movimento delle comunità di apprendimento
L'apprendimento collaborativo
Adattato da N. Davidson, Cooperative & collaborative learning (2015)
L'apprendimento collaborativo si ha quando esiste una reale
interdipendenza tra i membri del gruppo nella realizzazione
di un compito, un impegno nel mutuo aiuto, un senso di
responsabilità verso il gruppo e i suoi obiettivi.
Questa modalità di apprendimento si basa su attività di
comunicazione, sincrona o asincrona.
Una tendenza attuale è la sua applicazione mediante uso
della tecnologia.
Collaborative learning
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Attività svolta da persone che non sono insegnanti
professionisti che consiste nell’aiutare e sostenere
l’apprendimento di altri in modo interattivo,
intenzionale e sistematico.
Di solito si fa su base uno ad uno, in coppia.
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significativi, fratelli o sorelle, altri membri della
famiglia, o altri appartenenti al gruppo di pari, nonché
vari tipi di volontari.
Topping, 2000
NON è…. Insegnare
• Maggiore attività pratica;
• Maggiore varietà;
• Più aiuto individualizzato;
• Più domande;
• Vocabolario più semplice;
• Più modellamento e dimostrazioni;
• Più esempi rilevanti;
• Maggiore apertura a mostrare che non si è capito;
• Più suggerimenti e auto-correzioni;
• Feedback e lode immediati;
• Maggiori occasioni per generalizzare;
• Più occasioni di metacognizione
• Più autoregolazione del processo di apprendimento
Topping, 2000
NON è….Peer collaboration
È una modalità di apprendimento in cui la coppia
deve risolvere un problema aiutandosi alla pari.
Caratteristiche:
• Nessuno dispone di maggiori conoscenze o
abilità (parità)
• Aiuto reciproco
Riflessioni e domande
Ambiente di apprendimento:
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La classe si configura come un fondamentale
spazio di crescita in cui lo studente sperimenta
le proprie competenze e sviluppa la propria
identità, in un continuo scambio con i pari e gli
insegnanti, nel quale i processi emotivi e
relazionali assumono un ruolo centrale
Dott.ssa Francesca Pastore 2016, slide
23
Gruppo classe
Il gruppo classe deve essere inteso come gruppo di
apprendimento in cui gli aspetti relazionali vanno
adeguatamente gestiti, in quanto la relazione è essa
stessa elemento fondamentale, che veicola e stimola gli
apprendimenti.
(Renati, Zanetti, 2009)
Lewin: “il gruppo è qualcosa di più, o per
meglio dire, qualcosa di diverso dalla
somma dei suoi membri: ha una struttura
propria, fini peculiari, e relazioni particolari
con altri gruppi. Quel che ne costituisce
l’essenza è l’interdipendenza tra i membri.
Il gruppo così, è una totalità dinamica: un
cambiamento di stato di una sua parte,
interessa lo stato di tutte le altre” (1951)
DEFINIZIONE DI GRUPPO
Interdipendenza sociale
Focus: modalità di relazione
che si stabilisce tra le
persone in vista di un
obiettivo da raggiungere.
Organizzazione degli scopi dei membri del gruppo
modo con cui gli individui interagiscono tra loro
risultati sia individuali che di gruppo
(Deutsch, 1949).
Interdipendenza sociale
Interdipendenza sociale
Negativa: caratterizza i giochi a somma zero,
ovvero la competizione.
Il successo di uno costituisce un impedimento per
l’altro rispetto alle opportunità di avere successo.
Le relazioni sociali sono fonte di stress.
Interdipendenza sociale
Assente: caratterizza quelle situazioni che
privilegiano il lavoro autonomo e l’individualismo.
Il successo di ciascuno è indipendente dal lavoro
degli altri.
Le relazioni sociali
sono del tutto prive
di importanza rispetto
allo svolgimento del
compito e al
raggiungimento del
successo.
Interdipendenza sociale
Positiva: si sviluppa quando un soggetto
comprende che deve coordinare i propri sforzi con
quelli altrui per completare un compito e che è
vincolato ad altri in modo tale da non poter aver
successo se anche questi ultimi non l’hanno.
Le relazioni sociali sono importanti perché danno
supporto operativo ed emotivo.
Debole quando:
E’ probabile che il successo di ogni membro del gruppo contribuisca
al successo degli altri.
E’ probabile che il successo del gruppo venga facilitato dal successo
dei singoli che lo compongono
Intermedia quando:
Il successo di ciascun membro contribuisce al successo di tutti, ma un
singolo membro del gruppo potrebbe farcela anche da solo.
Il successo del gruppo è facilitato dal successo dei singoli, ma non è
necessario il contributo di ciascuno perché il gruppo nel suo insieme
abbia successo.
Interdipendenza positiva
Forte quando:
Il successo di ogni membro del gruppo NON
È POSSIBILE senza il successo/contributo di
ciascuno
Il successo della squadra NON È POSSIBILE
senza il successo o contributo di ciascun
membro
Interdipendenza positiva
Riflessioni e domande
Gruppi di lavoro…sempre cooperativi?
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Ma c’è di più!
Cooperative Learning è…
Interazione
simultanea
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status
Uguali opportunità di
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partecipazione
Interdipendenza
positiva
Interazione
promozionale
Responsabilità individuale
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Focus sulle
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Cooperativo
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persegue un
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differenziate, informazioni e materiali differenziati
Ruoli:
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funzionamento del
gruppo vengono
divisi tra i membri
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1. interazione faccia a faccia, cioè
l'attenzione alla strutturazione del
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gruppi, sia dal punto di vista quantitativo
che qualitativo)
Disponibilità delle persone a sostenere e incoraggiare
l’impegno di ciascuno nel completare i diversi compiti.
2. sviluppo di atteggiamenti di
promozione reciproca, cioè l'utilizzo di
slogan, strutture e revisioni che facilitino
l'espressione di comportamenti
prosociali.
Interazione costruttiva diretta
(promozionale)
CHI: Johnsons
Interazione Simultanea
Quanti studenti sono attivi nello stesso momento?
CHI: Kagan
Responsabilità individuale e
di gruppo
= concludere la propria
attività di lavoro
= facilitare il lavoro degli altri
membri
Come strutturarla?
1. Strutturando interdipendenza positiva
per indurre aiuto reciproco
2. Assegnando ruoli ed effettuando il monitoraggio
3. Controllando e dando feedback rispetto al livello
individuale sul compito assegnato
CHI: tutti
Focus sulle competenze sociali
CHI: Johnsons,
Kagan
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all’interno del piccolo gruppo
REVISIONE (monitoring e processing)
= osservazione nel corso del lavoro
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VARIABILI OSSERVATE GRUPPO DI APPRENDIMENTO
COOPERATIVO
GRUPPI SPONTANEI DI
APPRENDIMENTO
Interdipendenza positiva alta Nessuna attenzione o bassa
Leadership condivisa Unico leader scelto o emergente
spontaneamente
Responsabilità nel lavoro Tutti sono responsabili del rispettivo
contributo e di aiutare gli altri
Ciascuno è responsabile di se stesso
Enfasi sul compito e
risultati
Presente Presente
Enfasi sulla qualità dei
rapporti
Presente, con attenzione al sostegno
reciproco
//////
Competenze sociali Sono direttamente insegnate Sono supposte o ignorate
Ruolo dell’insegnante Osserva ed interviene Si disinteressa o agisce solo in caso di
comportamenti negativi
Controllo interno al
gruppo
Si riflette sull’interazione ed efficacia
del lavoro mentre si lavora
//////
Valutazione Individuale e di gruppo Poca attenzione alla valutazione
individuale e di gruppo, senza
riconoscimento dei miglioramenti
Fonte riadattata: Comoglio e Cardoso, 1996, p. 25 (Johnson e Johnson, 1987,
Learning together and alone, p.14)
DIFFERENZE TRA GRUPPO DI APPRENDIMENTO
COOPERATIVO E GRUPPI SPONTANEI DI APPRENDIMENTO
Riflessioni e domande
Un’attività in matematica:
Group Investigation in 4 liceo scientifico
https://www.scintille.it/secondaria-2-grado-numeri-complessi-e-
group-investigation/#more-685
• Argomento: numeri complessi
• Durata: 7 ore/5 incontri
• 4 gruppi da 5 persone
• Prova individuale e di gruppo
Group Investigation
https://www.scintille.it/le-fasi-del-group-investigation/
Fase 1: La classe stabilisce i sotto-argomenti e si
organizza in gruppi di ricerca
Fase 2: I gruppi pianificano le loro ricerche
Fase 3: I gruppi conducono le loro ricerche
Fase 4: I gruppi pianificano le loro presentazioni
Fase 5: I gruppi effettuano le loro presentazioni
Fase 6: Insegnante e studenti valutano le
presentazioni
Nel libro – Appendice 2
• Progettazione di inglese – 3° liceo linguistico
(coppie e gruppi di 4)
• Progettazione di inglese – 3° secondaria primo
grado (Learning together cooperativo)
• Progettazione di italiano – 2° secondario primo
grado (Learning together individualistico)
• Progettazione di scienze-italiano-immagine – 1°
primaria (intervista in tre passi)
• Progettazione per la scuola dell’infanzia -
Mappa nel mezzo
Riflessioni e domande
Alcune indicazioni per cominciare
I 5 essenziali di Spencer Kagan
https://www.kaganonline.com/free_articles/research_and_rationale/330/The-Essential-5-A-
Starting-Point-for-Kagan-Cooperative-Learning
In coppie gli studenti si alternano per
generare brevi risposte orali.
Esempi:
• lista di aggettivi che descrivono il
carattere.
• Lista elementi inerti.
• condividi le fasi di un esperimento.
• Descrivi un evento che fa parte di una
storia.
I 5 essenziali di Spencer Kagan
https://www.kaganonline.com/free_articles/research_and_rationale/330/The-Essential-5-A-
Starting-Point-for-Kagan-Cooperative-Learning
In coppie, gli studenti condividono
con un partner per un tempo
predeterminato mentre l’altro ascolta.
Poi cambiano ruolo.
Esempi:
• Quale è il concetto chiave che hai
imparato?
• Quale tecnica letteraria pensi di
usare nella tua composizione scritta e
come la userai?
I 5 essenziali di Spencer Kagan
https://www.kaganonline.com/free_articles/research_and_rationale/330/The-Essential-5-A-
Starting-Point-for-Kagan-Cooperative-Learning
In gruppi, gli studenti a turno
rispondono oralmente.
Esempi:
• Cosa fa un buon ascoltatore?
• Fai una lista di oggetti che
galleggiano
• Di quali club/associazioni fai parte?
• Quale è uno dei tuoi film preferiti?
I 5 essenziali di Spencer Kagan
https://www.kaganonline.com/free_articles/research_and_rationale/330/The-Essential-5-A-
Starting-Point-for-Kagan-Cooperative-Learning
Partner fanno a turno per risolvere un
problema: mentre uno lo risolve, l’altro fa il
coach. Poi cambiano i ruoli.
Utile per
• ogni processo/procedura con una
risposta giusta/sbagliata.
• Risolvere problemi con diverse fasi in
matematica
• Cambiare ogni decimale in una frazione
semplificata
I 5 essenziali di Spencer Kagan
https://www.kaganonline.com/free_articles/research_and_rationale/330/The-Essential-5-A-
Starting-Point-for-Kagan-Cooperative-Learning
Gli studenti sono in piedi, alzano la
mano e velocemente trovano un
partner con cui parlare.
Questa struttura è perfetta per:
• Costruzione del clima di classe
• Elaborazione/revisione di
informazioni
• Energizzare la classe
• Formare coppie/gruppi casuali
• Aprire/chiudere la lezione.
Regole minime di sopravvivenza
Articolo 1. Prima di iniziare ad applicare le tecniche, approfondisci i principi su
cui si basa il Cooperative Learning
Articolo 2. Inizia a sperimentare a partire dalle strutture
cooperative più semplici
Articolo 3. Approfondisci la conoscenza teorica e la pratica
dell’insegnamento delle competenze sociali
Articolo 4. All’inizio di ogni lezione esplicita ai ragazzi ciò che ti
aspetti in riferimento al compito, il modo con cui valuterai i
risultati e farai le verifiche
Articolo 5. Sii presente in classe quando i gruppi lavorano
Articolo 6. Lascia spazio alla riflessione sul lavoro svolto
Articolo 7. Persisti
Come usare il libro
Inizia facendo il test autodiagnostico
Vai con calma e leggi gli
approfondimenti suggeriti nei diversi
capitoli
Fai gli esercizi proposti
Sperimenta una tecnica per volta,
finché non la padroneggi
Goditi la relazione con la tua classe
Cercami su Facebook
Dove approfondire?
www.scintille.it/risorse
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  • 3. Obiettivi 1. Chiarire cosa è il cooperative learning 2. Riconoscere le differenze tra lavoro di gruppo “tradizionale” e cooperativo 3. Conoscere esempi di tecniche cooperative 4. Usare al meglio il volume «cooperative learning: istruzioni per l’uso»
  • 4. Esempio: Partners – Approccio di Spencer Kagan https://www.scintille.it/partners/#more-1124 • L’insegnante pone un quesito e gli studenti ci pensano individualmente. • Gli studenti in gruppi di quattro si suddividono in coppie e in coppia si danno un paio di minuti a testa per esprimere la propria opinione o rispondere al quesito facendo a turno l’intervistatore e l’intervistato. • Ogni componente della coppia si riunisce in coppia con un compagno dell’altra coppia con il quale si condivide quello che si è ascoltato dal primo compagno di coppia. • Al termine tutto il gruppo si riunisce e si discute, facendo sintesi, delle varie idee emerse.
  • 5. Cosa è il Cooperative Learning? Cooperative Learning è un insieme di tecniche di conduzione della classe nelle quali gli studenti lavorano in piccoli gruppi per attività di apprendimento e ricevono valutazioni sulla base dei risultati conseguiti (Comoglio, 1996, 24)
  • 6. Perché approfondirlo? “Il profilo professionale del docente cambierà sostanzialmente nei prossimi decenni: insegnanti e formatori diventeranno consulenti, tutori e mediatori. Il loro ruolo (…) consisterà nell’assistere gli allievi che (..) dovranno farsi carico della propria formazione. La capacità di definire e di mettere in pratica metodi partecipativi di insegnamento e di apprendimento dovrà essere una delle competenze professionali di base di insegnanti (…) Memorandum sull’istruzione e la formazione permanente (Commissione Europea, 2000, p.16)
  • 8. Come una metodologia didattica può aiutare a cambiare la storia.. 1971, Austin, Texas Eliot Aronson e la nascita del Jigsaw
  • 9. Nel 1962: Morton Deutsch: Studi su Cooperazione, Individualismo, Competizione Cooperazione e fiducia nella gestione dei conflitti Nel 1966: David Johnson, Univ. Minnesota: primi training per insegnanti sul Cooperative Learning Nel 1969: Roger Johnson: si unisce a David all'Università del Minnesota Nel 1974-75: D. & R. Johnson: rassegna delle principali ricerche su cooperazione e competizione David & Roger Johnson: pubblicazione di Learning Together and Alone Cooperative Learning
  • 10. Elizabeth Cohen e l’Istruzione Complessa (Stanford University, California, USA) Spencer Kagan: continua la ricerca sulla cooperazione tra i bambini (California University, USA) Robert Slavin: cooperazione e motivazione estrinseca (Johns Hopkins Univ., Baltimora, USA) Shlomo &Yael Sharan: piccoli gruppi di apprendimento denominati Group Investigation (Tel Aviv University, Israele) Altri autori
  • 11. In Italia… 1996 Mario Comoglio e Miguel Angel Cardoso pubblicano il primo volume in italiano sul CL “Insegnare ad apprendere in gruppo” 1998 Mario Comoglio pubblica il volume di training sul CL “Educare insegnando”
  • 12. Alcuni temi recenti di applicazione del cooperative learning • Matematica • Biologia • EFL • Motivazione • Abilità di discussione • Intercultura e inclusione • Competenze di cittadinanza • Intelligenze multiple
  • 15. • Offre un contesto sociale per conversare in modo produttivo • Usato soprattutto per materie quali lettere e materie umanistiche • Influenzato da Vygotsky • Costruzione della conoscenza e del significato da parte dello studente (costruttivismo) • Apprendimento attraverso il dialogo e la discussione, poco strutturate • L’insegnante ha un ruolo minimo (alcuni autori escono dalla classe) • Presuppone le abilità sociali dello studente • Vicino al movimento delle comunità di apprendimento L'apprendimento collaborativo Adattato da N. Davidson, Cooperative & collaborative learning (2015)
  • 16. L'apprendimento collaborativo si ha quando esiste una reale interdipendenza tra i membri del gruppo nella realizzazione di un compito, un impegno nel mutuo aiuto, un senso di responsabilità verso il gruppo e i suoi obiettivi. Questa modalità di apprendimento si basa su attività di comunicazione, sincrona o asincrona. Una tendenza attuale è la sua applicazione mediante uso della tecnologia. Collaborative learning
  • 17. Cosa è il tutoring Attività svolta da persone che non sono insegnanti professionisti che consiste nell’aiutare e sostenere l’apprendimento di altri in modo interattivo, intenzionale e sistematico. Di solito si fa su base uno ad uno, in coppia. I tutor possono essere genitori o altri adulti significativi, fratelli o sorelle, altri membri della famiglia, o altri appartenenti al gruppo di pari, nonché vari tipi di volontari. Topping, 2000
  • 18. NON è…. Insegnare • Maggiore attività pratica; • Maggiore varietà; • Più aiuto individualizzato; • Più domande; • Vocabolario più semplice; • Più modellamento e dimostrazioni; • Più esempi rilevanti; • Maggiore apertura a mostrare che non si è capito; • Più suggerimenti e auto-correzioni; • Feedback e lode immediati; • Maggiori occasioni per generalizzare; • Più occasioni di metacognizione • Più autoregolazione del processo di apprendimento Topping, 2000
  • 19. NON è….Peer collaboration È una modalità di apprendimento in cui la coppia deve risolvere un problema aiutandosi alla pari. Caratteristiche: • Nessuno dispone di maggiori conoscenze o abilità (parità) • Aiuto reciproco
  • 22. La classe si configura come un fondamentale spazio di crescita in cui lo studente sperimenta le proprie competenze e sviluppa la propria identità, in un continuo scambio con i pari e gli insegnanti, nel quale i processi emotivi e relazionali assumono un ruolo centrale Dott.ssa Francesca Pastore 2016, slide
  • 23. 23 Gruppo classe Il gruppo classe deve essere inteso come gruppo di apprendimento in cui gli aspetti relazionali vanno adeguatamente gestiti, in quanto la relazione è essa stessa elemento fondamentale, che veicola e stimola gli apprendimenti. (Renati, Zanetti, 2009)
  • 24. Lewin: “il gruppo è qualcosa di più, o per meglio dire, qualcosa di diverso dalla somma dei suoi membri: ha una struttura propria, fini peculiari, e relazioni particolari con altri gruppi. Quel che ne costituisce l’essenza è l’interdipendenza tra i membri. Il gruppo così, è una totalità dinamica: un cambiamento di stato di una sua parte, interessa lo stato di tutte le altre” (1951) DEFINIZIONE DI GRUPPO
  • 25. Interdipendenza sociale Focus: modalità di relazione che si stabilisce tra le persone in vista di un obiettivo da raggiungere.
  • 26. Organizzazione degli scopi dei membri del gruppo modo con cui gli individui interagiscono tra loro risultati sia individuali che di gruppo (Deutsch, 1949). Interdipendenza sociale
  • 27. Interdipendenza sociale Negativa: caratterizza i giochi a somma zero, ovvero la competizione. Il successo di uno costituisce un impedimento per l’altro rispetto alle opportunità di avere successo. Le relazioni sociali sono fonte di stress.
  • 28. Interdipendenza sociale Assente: caratterizza quelle situazioni che privilegiano il lavoro autonomo e l’individualismo. Il successo di ciascuno è indipendente dal lavoro degli altri. Le relazioni sociali sono del tutto prive di importanza rispetto allo svolgimento del compito e al raggiungimento del successo.
  • 29. Interdipendenza sociale Positiva: si sviluppa quando un soggetto comprende che deve coordinare i propri sforzi con quelli altrui per completare un compito e che è vincolato ad altri in modo tale da non poter aver successo se anche questi ultimi non l’hanno. Le relazioni sociali sono importanti perché danno supporto operativo ed emotivo.
  • 30. Debole quando: E’ probabile che il successo di ogni membro del gruppo contribuisca al successo degli altri. E’ probabile che il successo del gruppo venga facilitato dal successo dei singoli che lo compongono Intermedia quando: Il successo di ciascun membro contribuisce al successo di tutti, ma un singolo membro del gruppo potrebbe farcela anche da solo. Il successo del gruppo è facilitato dal successo dei singoli, ma non è necessario il contributo di ciascuno perché il gruppo nel suo insieme abbia successo. Interdipendenza positiva
  • 31. Forte quando: Il successo di ogni membro del gruppo NON È POSSIBILE senza il successo/contributo di ciascuno Il successo della squadra NON È POSSIBILE senza il successo o contributo di ciascun membro Interdipendenza positiva
  • 34. Interdipendenza positiva = cooperazione…. Ma c’è di più!
  • 35. Cooperative Learning è… Interazione simultanea Eterogeneità Controllo dello status Uguali opportunità di successo Equa partecipazione Interdipendenza positiva Interazione promozionale Responsabilità individuale e di gruppo Focus sulle competenze sociali Monitoraggio e Revisione Apprendimento Cooperativo
  • 36. Scopo: il gruppo persegue un obiettivo comune Risorse: nel gruppo ci sono abilità, competenze differenziate, informazioni e materiali differenziati Ruoli: i comportamenti utili per il funzionamento del gruppo vengono divisi tra i membri Valutazione: il voto finale può essere condiviso in vari modi Percezione di dipendenza reciproca per il raggiungimento di un obiettivo comune. “Uniti vinciamo, divisi cadiamo” Interdipendenza positiva
  • 37. 1. interazione faccia a faccia, cioè l'attenzione alla strutturazione del contesto comunicativo (pianificazione dell'ambiente fisico; composizione dei gruppi, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo) Disponibilità delle persone a sostenere e incoraggiare l’impegno di ciascuno nel completare i diversi compiti. 2. sviluppo di atteggiamenti di promozione reciproca, cioè l'utilizzo di slogan, strutture e revisioni che facilitino l'espressione di comportamenti prosociali. Interazione costruttiva diretta (promozionale) CHI: Johnsons
  • 38. Interazione Simultanea Quanti studenti sono attivi nello stesso momento? CHI: Kagan
  • 39. Responsabilità individuale e di gruppo = concludere la propria attività di lavoro = facilitare il lavoro degli altri membri Come strutturarla? 1. Strutturando interdipendenza positiva per indurre aiuto reciproco 2. Assegnando ruoli ed effettuando il monitoraggio 3. Controllando e dando feedback rispetto al livello individuale sul compito assegnato CHI: tutti
  • 40. Focus sulle competenze sociali CHI: Johnsons, Kagan Obiettivo dell’insegnante è favorire: • Conoscenza teorica delle abilità utili • saper fare in situazione Abilità NECESSARIE nei rapporti interpersonali all’interno del piccolo gruppo
  • 41. REVISIONE (monitoring e processing) = osservazione nel corso del lavoro = riflessione interna al gruppo
  • 42. VARIABILI OSSERVATE GRUPPO DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO GRUPPI SPONTANEI DI APPRENDIMENTO Interdipendenza positiva alta Nessuna attenzione o bassa Leadership condivisa Unico leader scelto o emergente spontaneamente Responsabilità nel lavoro Tutti sono responsabili del rispettivo contributo e di aiutare gli altri Ciascuno è responsabile di se stesso Enfasi sul compito e risultati Presente Presente Enfasi sulla qualità dei rapporti Presente, con attenzione al sostegno reciproco ////// Competenze sociali Sono direttamente insegnate Sono supposte o ignorate Ruolo dell’insegnante Osserva ed interviene Si disinteressa o agisce solo in caso di comportamenti negativi Controllo interno al gruppo Si riflette sull’interazione ed efficacia del lavoro mentre si lavora ////// Valutazione Individuale e di gruppo Poca attenzione alla valutazione individuale e di gruppo, senza riconoscimento dei miglioramenti Fonte riadattata: Comoglio e Cardoso, 1996, p. 25 (Johnson e Johnson, 1987, Learning together and alone, p.14) DIFFERENZE TRA GRUPPO DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO E GRUPPI SPONTANEI DI APPRENDIMENTO
  • 44. Un’attività in matematica: Group Investigation in 4 liceo scientifico https://www.scintille.it/secondaria-2-grado-numeri-complessi-e- group-investigation/#more-685 • Argomento: numeri complessi • Durata: 7 ore/5 incontri • 4 gruppi da 5 persone • Prova individuale e di gruppo
  • 45. Group Investigation https://www.scintille.it/le-fasi-del-group-investigation/ Fase 1: La classe stabilisce i sotto-argomenti e si organizza in gruppi di ricerca Fase 2: I gruppi pianificano le loro ricerche Fase 3: I gruppi conducono le loro ricerche Fase 4: I gruppi pianificano le loro presentazioni Fase 5: I gruppi effettuano le loro presentazioni Fase 6: Insegnante e studenti valutano le presentazioni
  • 46. Nel libro – Appendice 2 • Progettazione di inglese – 3° liceo linguistico (coppie e gruppi di 4) • Progettazione di inglese – 3° secondaria primo grado (Learning together cooperativo) • Progettazione di italiano – 2° secondario primo grado (Learning together individualistico) • Progettazione di scienze-italiano-immagine – 1° primaria (intervista in tre passi) • Progettazione per la scuola dell’infanzia - Mappa nel mezzo
  • 49. I 5 essenziali di Spencer Kagan https://www.kaganonline.com/free_articles/research_and_rationale/330/The-Essential-5-A- Starting-Point-for-Kagan-Cooperative-Learning In coppie gli studenti si alternano per generare brevi risposte orali. Esempi: • lista di aggettivi che descrivono il carattere. • Lista elementi inerti. • condividi le fasi di un esperimento. • Descrivi un evento che fa parte di una storia.
  • 50. I 5 essenziali di Spencer Kagan https://www.kaganonline.com/free_articles/research_and_rationale/330/The-Essential-5-A- Starting-Point-for-Kagan-Cooperative-Learning In coppie, gli studenti condividono con un partner per un tempo predeterminato mentre l’altro ascolta. Poi cambiano ruolo. Esempi: • Quale è il concetto chiave che hai imparato? • Quale tecnica letteraria pensi di usare nella tua composizione scritta e come la userai?
  • 51. I 5 essenziali di Spencer Kagan https://www.kaganonline.com/free_articles/research_and_rationale/330/The-Essential-5-A- Starting-Point-for-Kagan-Cooperative-Learning In gruppi, gli studenti a turno rispondono oralmente. Esempi: • Cosa fa un buon ascoltatore? • Fai una lista di oggetti che galleggiano • Di quali club/associazioni fai parte? • Quale è uno dei tuoi film preferiti?
  • 52. I 5 essenziali di Spencer Kagan https://www.kaganonline.com/free_articles/research_and_rationale/330/The-Essential-5-A- Starting-Point-for-Kagan-Cooperative-Learning Partner fanno a turno per risolvere un problema: mentre uno lo risolve, l’altro fa il coach. Poi cambiano i ruoli. Utile per • ogni processo/procedura con una risposta giusta/sbagliata. • Risolvere problemi con diverse fasi in matematica • Cambiare ogni decimale in una frazione semplificata
  • 53. I 5 essenziali di Spencer Kagan https://www.kaganonline.com/free_articles/research_and_rationale/330/The-Essential-5-A- Starting-Point-for-Kagan-Cooperative-Learning Gli studenti sono in piedi, alzano la mano e velocemente trovano un partner con cui parlare. Questa struttura è perfetta per: • Costruzione del clima di classe • Elaborazione/revisione di informazioni • Energizzare la classe • Formare coppie/gruppi casuali • Aprire/chiudere la lezione.
  • 54. Regole minime di sopravvivenza Articolo 1. Prima di iniziare ad applicare le tecniche, approfondisci i principi su cui si basa il Cooperative Learning Articolo 2. Inizia a sperimentare a partire dalle strutture cooperative più semplici Articolo 3. Approfondisci la conoscenza teorica e la pratica dell’insegnamento delle competenze sociali Articolo 4. All’inizio di ogni lezione esplicita ai ragazzi ciò che ti aspetti in riferimento al compito, il modo con cui valuterai i risultati e farai le verifiche Articolo 5. Sii presente in classe quando i gruppi lavorano Articolo 6. Lascia spazio alla riflessione sul lavoro svolto Articolo 7. Persisti
  • 55. Come usare il libro Inizia facendo il test autodiagnostico Vai con calma e leggi gli approfondimenti suggeriti nei diversi capitoli Fai gli esercizi proposti Sperimenta una tecnica per volta, finché non la padroneggi Goditi la relazione con la tua classe
  • 59. Iscriviti alla Newsletter mensile su www.scintille.it