“Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di
crescita” approvata dal Parlamento in data 27 giugno 2012
Il 27 giugno il Parlamento ha definitivamente approvato la legge di riforma del mercato del lavoro proposta dal Governo Monti denominata “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”.
E’ una legge molto complessa che ha l’ambizione di riformare molteplici aspetti del mercato del lavoro. Le finalità dichiarate sono quelle di :
- valorizzare l’apprendistato come modalità prevalente di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro;
- ridistribuire in modo più equo le tutele dell’impiego (contrasto alla flessibilità “malata” e revisione delle norme sui licenziamenti);
- rendere più efficiente, coerente ed equo l’assetto degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro;
- contrastare l’elusione contributiva e fiscale che si verifica nell’utilizzo degli istituti contrattuali;
- promuovere maggiore inclusione nella vita economica delle donne e dei lavoratori ultracinquantenni;
- promuovere modalità partecipative di relazioni industriali in conformità con gli indirizzi assunti in sede europea.
I principali ambiti interessati alle modifiche normative sono:
- le tipologie contrattuali (Contratti a tempo determinato, di inserimento, di Apprendistato, Lavoro a tempo parziale, Lavoro intermittente o a chiamata, Lavoro a progetto, le Partite Iva, Associazione in partecipazione con apporto di lavoro, Lavoro accessorio, i Tirocini formativi)
- la disciplina in tema di flessibilità in uscita e le tutele del lavoratore ( i licenziamenti individuali e collettivi, il processo di lavoro sulle controversie sui licenziamenti)
- gli ammortizzatori sociali (l’Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASPI), la Mini ASPI, Indennità per i co.co.pro., l’aumento delle aliquote contributive, gli Ammortizzatori in deroga, la Cassa integrazione ordinaria e straordinaria, i Fondi di solidarietà bilaterali)
Altre norme riguardano varie materie tra cui: un Fondo per i lavoratori anziani, gli incentivi alle assunzioni, il contrasto alle dimissioni in bianco, il sostegno alla genitorialità, il lavoro dei disabili e degli immigrati, le politiche attive del lavoro ed i servizi per l’impiego, l’ Apprendimento permanente, la Partecipazione dei lavoratori., ecc.
Non tutte le norme avranno attuazione immediata. Per alcune saranno necessari provvedimenti regolamentari o legislativi per la loro applicazione specifica oppure per il loro carattere programmatico.
“Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di
crescita” approvata dal Parlamento in data 27 giugno 2012
Il 27 giugno il Parlamento ha definitivamente approvato la legge di riforma del mercato del lavoro proposta dal Governo Monti denominata “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”.
E’ una legge molto complessa che ha l’ambizione di riformare molteplici aspetti del mercato del lavoro. Le finalità dichiarate sono quelle di :
- valorizzare l’apprendistato come modalità prevalente di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro;
- ridistribuire in modo più equo le tutele dell’impiego (contrasto alla flessibilità “malata” e revisione delle norme sui licenziamenti);
- rendere più efficiente, coerente ed equo l’assetto degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro;
- contrastare l’elusione contributiva e fiscale che si verifica nell’utilizzo degli istituti contrattuali;
- promuovere maggiore inclusione nella vita economica delle donne e dei lavoratori ultracinquantenni;
- promuovere modalità partecipative di relazioni industriali in conformità con gli indirizzi assunti in sede europea.
I principali ambiti interessati alle modifiche normative sono:
- le tipologie contrattuali (Contratti a tempo determinato, di inserimento, di Apprendistato, Lavoro a tempo parziale, Lavoro intermittente o a chiamata, Lavoro a progetto, le Partite Iva, Associazione in partecipazione con apporto di lavoro, Lavoro accessorio, i Tirocini formativi)
- la disciplina in tema di flessibilità in uscita e le tutele del lavoratore ( i licenziamenti individuali e collettivi, il processo di lavoro sulle controversie sui licenziamenti)
- gli ammortizzatori sociali (l’Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASPI), la Mini ASPI, Indennità per i co.co.pro., l’aumento delle aliquote contributive, gli Ammortizzatori in deroga, la Cassa integrazione ordinaria e straordinaria, i Fondi di solidarietà bilaterali)
Altre norme riguardano varie materie tra cui: un Fondo per i lavoratori anziani, gli incentivi alle assunzioni, il contrasto alle dimissioni in bianco, il sostegno alla genitorialità, il lavoro dei disabili e degli immigrati, le politiche attive del lavoro ed i servizi per l’impiego, l’ Apprendimento permanente, la Partecipazione dei lavoratori., ecc.
Non tutte le norme avranno attuazione immediata. Per alcune saranno necessari provvedimenti regolamentari o legislativi per la loro applicazione specifica oppure per il loro carattere programmatico.
Corso teorico pratico apprendistato professionalizzante- Apprendistato: norma...Maria Cristina Circhetta
Legge 29 dicembre 2006, n. 296 (Finanziaria 2007). Nuove misure contributive in materia di
apprendistato e assunzioni agevolate. Proroga della possibilità di iscrizione nelle liste di mobilità
per i lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo da imprese che occupano anche meno di 15 dipendenti
Lezione n. 03 (2 ore) - Appalti e contratti: approfondimenti sulle principali...Simone Chiarelli
Lezione n. 03 (2 ore) - Appalti e contratti: approfondimenti sulle principali e specifiche casistiche del Codice degli appalti (procedura aperta, ristretta, negoziata), analisi delle indicazioni ANAC e della recente normativa e giurisprudenza (parte 1)
Corso teorico pratico apprendistato professionalizzante- Apprendistato: norma...Maria Cristina Circhetta
Legge 29 dicembre 2006, n. 296 (Finanziaria 2007). Nuove misure contributive in materia di
apprendistato e assunzioni agevolate. Proroga della possibilità di iscrizione nelle liste di mobilità
per i lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo da imprese che occupano anche meno di 15 dipendenti
Lezione n. 03 (2 ore) - Appalti e contratti: approfondimenti sulle principali...Simone Chiarelli
Lezione n. 03 (2 ore) - Appalti e contratti: approfondimenti sulle principali e specifiche casistiche del Codice degli appalti (procedura aperta, ristretta, negoziata), analisi delle indicazioni ANAC e della recente normativa e giurisprudenza (parte 1)
MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015
Negli anni di congiuntura economica sfavorevole, soprattutto tra il 2009 e il 2013, il mercato del lavoro in Italia ha subito dei cambiamenti sia in termini di partecipazione (quantità) sia in relazione alla qualità dell’occupazione. A partire dalla Rilevazione sulle forze di lavoro, l'obiettivo è analizzare l'andamento dei principali indicatori nel periodo 2008-2014, nonché approfondire alcuni aspetti connessi alla qualità del lavoro e al benessere dei lavoratori. A livello territoriale, l'analisi sarà svolta confrontando gli andamenti dell'Italia con quelli del Nord e della Lombardia, al fine di evidenziare i punti di forza e di debolezza di questa regione in relazione sia ai livelli degli indicatori sia alla reazione al periodo di crisi di questi ultimi anni.
MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015
Viene presentata un'analisi multidimensionale della qualità del lavoro in Europa applicando una Self-Organizing Map a una serie di indicatori tratti dalle wave 2005 e 2010 della European Working Condition Survey (EWCS). Le variabili utilizzate fanno riferimento a otto dimensioni della qualità del lavoro: esposizione a fattori di rischio per la salute; esposizione a fattori di affaticamento; intensità del lavoro; autonomia e partecipazione dei lavoratori; competenze e formazione; conciliazione tra vita e lavoro; adeguatezza della retribuzione; ambiente relazionale. L'approccio proposto rappresenta una tecnica innovativa di proiezione e di raggruppamento dei dati che consente di preservare la multidimensionalità in modo più appropriato rispetto agli indici sintetici. Tale approccio permette di tener conto della miglior copertura possibile delle dimensioni di qualità del lavoro presenti in letteratura e, al tempo stesso, il maggior contenimento di osservazioni mancanti, selezionando un insieme di 33 variabili riconducibili alle otto dimensioni della qualità del lavoro e quindi all’individuazione di quattro forme multidimensionali della qualità del lavoro.
http://generazionevincente.it/blog : ll disegno di legge sul lavoro detto "JOBS ACT" contiene 5 deleghe legislative, che intervengono su importanti e vasti ambiti del diritto del lavoro. Analizziamone gli aspetti principali.
Il contratto a tempo determinato è il contratto di lavoro che prevede un termine finale espressamente specificato e quindi di una durata prestabilita. In coerenza con il principio di non discriminazione (art. 6 D. Lgs. 368/2001) il lavoratore assunto a tempo determinato ha diritto allo stesso trattamento retributivo e previdenziale dei lavoratori assunti a tempo indeterminato che svolgano le medesime attività e mansioni o che abbiano lo stesso inquadramento contrattuale. Il Dr Angelo Petrocelli illustra le novità introdotte dal Jobs Act del governo Italiano durante il suo intervento al Seminario ODCEC Caserta
JOBS ACT: le novità del decreto legge n. 34/2014
La Svolta Buona: le decisioni del Consiglio dei MinistriParma Couture
Il comunicato in oggetto, pubblicato sul sito del Governo italiano, illustra le decisioni prese dal Consiglio dei Ministri n. 6 del 12 Marzo 2014: jobs act, piano casa, dissesto, edilizia scolastica, riforma senato
Gli strumenti di smartworking e gli smart devices permettono al lavoratore di ottimizzare l'attività lavorativa, ma pongono anche sfide per quanto riguarda il controllo del lavoratore.
L'intervento mette mira ad analizzare il rapporto tra lo sviluppo della sanità digitale e la nuova disciplina sulla responsabilità medica (c.d. DDL Gelli) in via di approvazione. L'intervento è stato presentato alla Sapienza nel congresso tenutosi in data 9e10 febbraio 2017.
4. www.studiolegalestefanelli.itwww.studiolegalestefanelli.it
Il contenuto del Disegno di legge Delega
Gli ammortizzatori sociali
rimodulazione dell’Assicurazione
Sociale per l’impiego (ASpI), con
omogeneizzazione della disciplina relativa
Ai Trattamenti ordinari e ai trattamenti
Brevi, rapportando la durata dei
trattamenti alla pregressa storia
contributiva del lavoratore;
universalizzazione
del campo di applicazione
dell’ASpI, con estensione ai lavoratori
con contratto di collaborazione
coordinata e continuativa
eventuale introduzione, dopo la
fruizione dell’ASpI, di una prestazione,
eventualmente priva di copertura figurativa,
limitata ai lavoratori, in disoccupazione
involontaria, che presentino valori
ridotti dell’indicatore della situazione
economica equivalente,
Segue....
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La delega sulle politiche attive
1. Razionalizzazione degli incentivi all’assunzione esistenti, da collegare alle caratteristiche
osservabili per le quali l’analisi statistica evidenzi una minore probabilità di trovare
occupazione;
2.Razionalizzazione degli incentivi per l’autoimpiego ed autoimprenditorialità, con
la previsione di una cornice giuridica nazionale volta a costituire il punto di riferimento
anche per gli interventi posti in essere da regioni e province autonome Rafforzamento delle
funzioni di monitoraggio e valutazione e delle politiche e dei servizi;
3. valorizzazione delle sinergie tra servizi pubblici e privati, al fine di rafforzare le capacità
d'incontro tra domanda e offerta di lavoro, prevedendo, a tal fine, la definizione dei criteri
per l'accreditamento e l’autorizzazione dei soggetti che operano sul mercato del lavoro e la
definizione dei livelli essenziali delle prestazioni nei servizi pubblici per l'impiego;
4. introduzione di modelli sperimentali, che prevedano l’utilizzo di strumenti per incentivare
il collocamento dei soggetti in cerca di lavoro e che tengano anche conto delle esperienze
più significative realizzate a livello regionale;
5. previsione di meccanismi di raccordo tra l’Agenzia e l’Inps, sia a livello centrale che a
livello territoriale
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Misure in materia di riordino dei rapporti di lavoro
Sulle semplificazioni delle procedure e degli adempimenti
a) Razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti, anche mediante
abrogazione di norme, connessi con la costituzione e la gestione del rapporto di lavoro,
con l’obiettivo di dimezzare il numero di atti di gestione, del medesimo rapporto, di
carattere amministrativo;
b) Eliminazione e semplificazione, anche mediante norme di carattere interpretativo, delle
norme interessate da rilevanti contrasti interpretativi, giurisprudenziali o amministrativi;
c) Revisione del regime delle sanzioni, che tengano conto della eventuale natura formale
della violazione e favoriscano la immediata eliminazione degli effetti della condotta
illecita, nonché valorizzazione degli istituti di tipo premiale;
d) Individuazione di modalità organizzative e gestionali che consentano di svolgere,
esclusivamente in via telematica, tutti gli adempimenti di carattere amministrativo
connessi con la costituzione, la gestione e la cessazione del rapporto di lavoro;
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Misure in materia di riordino dei rapporti di lavoro
riordino delle forme contrattuali
Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di
coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro
vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto
occupazionale e produttivo, il Governo è delegato ad adottare, su proposta del
Ministro del lavoro e delle politiche sociali, entro il termine di sei mesi dalla data di
entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi recanti misure per il
riordino e la semplificazione delle tipologie contrattuali esistenti, nel rispetto dei
seguenti principi e criteri direttivi che tengano altresì conto degli obiettivi indicati dagli
orientamenti annuali dell’Unione europea in materia di occupabilità:
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Sempre sulle nuove forme contrattuali
a) riorganizzazione dei contratti esistenti;
b) previsione, in via sperimentale, di ulteriori tipologie contrattuali espressamente volte a
favorire l’inserimento nel mondo del lavoro, con tutele crescenti per i lavoratori
coinvolti;
c) introduzione, eventualmente anche in via sperimentale, del compenso orario minimo,
applicabile a tutti i rapporti aventi ad oggetto una prestazione di lavoro subordinato,
previa consultazione delle parti sociali comparativamente più rappresentative sul piano
nazionale;
d) previsione della possibilità di estendere il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio per le
attività lavorative discontinue e occasionali, in tutti i settori produttivi, attraverso la
elevazione dei limiti di reddito attualmente previsti e assicurando la piena tracciabilità
dei buoni lavoro acquistati;
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Il decreto lavoro 34/2014
l'acausalità
1. La modifica della fattispecie tipica: il tramonto del contratto di lavoro subordinato a
tempo indeterminato
2. Non più le ragioni tecniche, organizzative e produttive, anche che riferite alla normale
attività.
3. Eliminazione della conflittualità sulle causali (21,8% dei contenziosi lavoristici)
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Le caratteristiche del nuovo contratto a termine
L'acausalità: Si passa da 12 a 36 mesi, per
l'intero periodo le parti possono omettere
l'indicazione della ragione giustificatrice del
contratto. Differenze con il regime vigente: in
precedenza l'acausale, oltre a non poter
superare i 12 mesi, poteva essere scelto solo
nel primo rapporto lavorativo.
Obiettivo....ridurre il contenzioso.
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Le caratteristiche del nuovo contratto a termine
Le proroghe salgono da 1 a 5 rispetto alla
disciplina previgente, ma scendono da 8 a 5 a
seguito della conversione del decreto legge.
Le ragioni: la spinta del sindacato per avere
rapporti di lavoro di (almeno) 6 mesi di durata.
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Le caratteristiche del nuovo contratto a termine
Le proroghe salgono da 1 a 5 rispetto alla
disciplina previgente, ma scendono da 8 a 5 a
seguito della conversione del decreto legge.
Le ragioni: la spinta del sindacato per avere
rapporti di lavoro di (almeno) 6 mesi di durata.
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Ancora sui limiti quantitativi
Sono sempre esenti da limitazioni quantitative i contratti a termine
conclusi:
a) per ragioni sostitutive;
b) nella fase di avvio di nuove attività per i periodi definiti dai CCNL,
anche in misura variabile con riferimento ad aree geografiche e/o
comparti merceologici;
c) esigenze di stagionalità;
b) con lavoratori di età superiore a 55 anni;
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Sulle sanzioni per il superamento del tetto al 20%
Quanto si paga?
In caso di violazione del limite del 20%,
per ciascun lavoratore si paga si applica
una sanzione amministrativa pari a
20% della retribuzione, per
ciascun mese o fraz. Di Mese, Se la
violazione riguarda un solo dipendente
50% della retribuzione,
Per ciascun mese o fraz.
di mese, se la violazione riguarda
Più di un lavoratore
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Diritto di precedenza
Fatti salvi i contratti collettivi, il lavoratore che,
nell'esecuzione di uno o più contratti a termine, ha già prestato
attività lavorativa presso un'azienda, ha diritto di precedenza
Nelle nuove assunzioni effettuate dalla stessa, aventi ad
Oggetto le medesime mansioni
Come si esercita questo diritto?
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E' andato a segno? Pregi e difetti del Jobs act relativamente al contratto a
termine
PREGI
1)Flessibilità in entrata ed in uscita
2) Diminuzione del contenzioso
CRITICITA'
1) Non stabilizzazione del rapporto
lavorativo per i 36 mesi;
2) possibili abusi con la
somministrazione