Messaggio inps istruzione operative bonus fornero donne e over 50Antonio Palmieri
Messaggio INPS con i chiarimenti per rendere operativo l'incentivo per le assunzioni di donne "prive di impiego regolarmente retribuito" alla luce dei chiarimenti del Ministero del Lavoro.
Testo aggiornato del decreto del ministero del lavoro in merito alle assunzioni agevolate per i percettori di ASPI. Sostituisce il precedente decreto di aprile
Messaggio inps istruzione operative bonus fornero donne e over 50Antonio Palmieri
Messaggio INPS con i chiarimenti per rendere operativo l'incentivo per le assunzioni di donne "prive di impiego regolarmente retribuito" alla luce dei chiarimenti del Ministero del Lavoro.
Testo aggiornato del decreto del ministero del lavoro in merito alle assunzioni agevolate per i percettori di ASPI. Sostituisce il precedente decreto di aprile
L'Agenzia delle entrate chiarisce alcuni aspetti in materia di responsabilità solidale negli appalti specificando gli ambiti oggettivi e soggettivi di applicazione
Art. 1 commi 26-34 Legge Stabilita 2015 su TFR in busta pagaParma Couture
Articolo 1, commi da 26 a 34, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, che prevede l'opzione attivabile dal dipendente di ricevere il TFR in busta paga e la possibilità, da parte del datore di lavoro, di ottenere un finanziamento dedicato.
Dossier del Servizio Studi sull’A.G. n. 135 "Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati"
Dossier del Servizio Studi
sull’A.G. n. 134 "Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di contratto a tempo indeterminato a
tutele crescenti"
L'Agenzia delle entrate chiarisce alcuni aspetti in materia di responsabilità solidale negli appalti specificando gli ambiti oggettivi e soggettivi di applicazione
Art. 1 commi 26-34 Legge Stabilita 2015 su TFR in busta pagaParma Couture
Articolo 1, commi da 26 a 34, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, che prevede l'opzione attivabile dal dipendente di ricevere il TFR in busta paga e la possibilità, da parte del datore di lavoro, di ottenere un finanziamento dedicato.
Dossier del Servizio Studi sull’A.G. n. 135 "Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati"
Dossier del Servizio Studi
sull’A.G. n. 134 "Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di contratto a tempo indeterminato a
tutele crescenti"
L'impiego dei lavoratori italiani all'esteroPaolo Soro
L’impiego dei lavoratori italiani all’estero
Nell’attuale fase di apertura dei mercati a livello internazionale, sono sempre più numerosi i lavoratori che si spostano oltre confine per motivi di lavoro. Analogamente, capita assai di sovente che siano le aziende italiane a svolgere attività all’estero, utilizzando il proprio personale dipendente italiano. Ciò implica inevitabili ripercussioni nella gestione fiscale e previdenziale di cui occorre tener conto.
Prima di analizzare le diverse modalità di esecuzione dell’attività all’estero da parte dei propri dipendenti, pare però opportuno svolgere alcune brevissime osservazioni relative al Paese presso il quale viene svolta l’attività lavorativa.
Legge n. 81/2017 Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato.
Nuove dimissioni: la circolare del Ministero
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, lo scorso 4 marzo 2016, ha emanato la circolare N. 12, recante quale oggetto:
“Modalità di comunicazione delle dimissioni volontarie e della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Nuova disciplina ai sensi dell'articolo 26 del Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 151 e del Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 15 dicembre 2015.”
Analizziamone il contenuto per conoscere le istruzioni diramate dal Ministero.
Corso teorico pratico apprendistato professionalizzante- Apprendistato: norma...Maria Cristina Circhetta
Legge 29 dicembre 2006, n. 296 (Finanziaria 2007). Nuove misure contributive in materia di
apprendistato e assunzioni agevolate. Proroga della possibilità di iscrizione nelle liste di mobilità
per i lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo da imprese che occupano anche meno di 15 dipendenti
Circolare Inps n. 82 del 23/04/2015: TFR in busta pagaParma Couture
Con la presente circolare si forniscono le istruzioni operative per la liquidazione della quota integrativa della retribuzione (Qu.I.R.) disposta dall’articolo unico, commi 26 e seguenti della legge 23 dicembre 2014, n. 190, sulla base delle modalità di attuazione fissate dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali 20 febbraio 2015, n. 29.
L'INPS ha pubblicato la circolare 22 con i nuovi importi dei contributi previdenziali per artigiani e commercianti da versare nell'anno 2017. Sul Blog Codice Azienda un articolo sintentico con i dati principali
Con il Jobs act è stata modificata la modalità di comunicazione delle prestazioni di lavoro accessorio. Nota del Ministero del Lavoro sul differimento del nuovo adempimento
1. Direzione Centrale Entrate
Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici
Roma, 22-07-2013
Messaggio n. 11761
OGGETTO: lavatori assunti con contratto di apprendistato dalle liste di mobilità.
Precisazioni in merito alla contribuzione applicabile al temine del
periodo agevolato di 18 mesi previsto dalla legge 223/1991.
Premessa.
Come noto, l’articolo 7, c. 4 del D.lgs. 167/2011 (TU dell’apprendistato), ha previsto la
possibilità di assumere in apprendistato lavoratori in mobilità, ai fini della loro qualificazione o
riqualificazione professionale. In questo caso, è consentito derogare sia ai limiti anagrafici
previsti in genere per l’instaurazione dei rapporti di apprendistato, sia alla normativa in
materia di licenziamento, trovando applicazione, per detti lavoratori, la disciplina in materia di
licenziamenti individuali di cui alla legge n. 604/1966.
Riguardo all’applicabilità di questo particolare istituto, il Ministero del Lavoro ha precisato[1]
che il ricorso a detta tipologia era possibile già all’atto di entrata in vigore del citato TU[2]
negli ambiti in cui la nuova regolamentazione fosse operativa[3] e che, in caso contrario, per i
lavoratori in mobilità poteva trovare applicazione la previgente disciplina, “ferme restando le
disposizioni in materia licenziamenti individuali di cui alla legge 604/1966 e il regime
contributivo di cui alla legge 223/1991”.
1. Contribuzione.
Con riferimento agli aspetti di carattere contributivo, il citato articolo 7, c. 4, stabilisce che, per
detti soggetti, opera il regime contributivo agevolato di cui all'articolo 25, c.9, della legge n.
223/1991 e, ove spettante, l'incentivo di cui all'articolo 8, c.4, della medesima legge.
Con circolare n. 128/2012, è stato chiarito che, per la durata di 18 mesi dalla data di
assunzione, la contribuzione complessiva riferita a questi lavoratori è pari al 15,84% (10% +
2. 5,84% a carico dipendente).
Al termine del periodo agevolato previsto dalla norma, mentre il carico contributivo del
lavoratore rimane pari al 5,84% per tutta la durata del contratto di apprendistato, la
contribuzione datoriale è, invece, dovuta in misura piena.
Riguardo alla sua portata, si precisa quanto segue.
Pur con le particolarità previste dalla legge e sopra descritte, non pare possano esserci dubbi in
merito alla natura del rapporto che, quindi, fino alla scadenza contrattualmente definita in
relazione alla diversa tipologia, rimane quello di apprendistato.
Conseguentemente, anche le forme assicurative rimangono quelle espressamente stabilite per
detta tipologia dall’articolo 2, c. 2 del TU e, cioè:
IVS;
Cuaf;
Malattia;
Maternità;
ASpI.
Riguardo alle rispettive misure, si precisa che le stesse saranno quelle ordinariamente previste
in relazione al settore di classificazione (Industria – Artigianato – Agricoltura –
Credito/Assicurazioni – Commercio/Terziario) e alle caratteristiche aziendali, con applicazione
delle eventuali riduzioni di legge (es. Cuaf). Inoltre, per detti lavoratori continueranno a
operare le misure compensative in favore della Previdenza complementare e/o del Fondo di
Tesoreria, secondo quanto stabilito dall’articolo 10 del DLgs. 252/05 e dall’articolo 8 del DL 30
settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, e
successive modificazioni.A titolo esemplificativo, per un apprendista assunto dalle liste di
mobilità ex lege n. 223/1991 da parte di una impresa commerciale con Cuaf ridotta, le misure
contributive successive al 18° mese di attività e fino alla scadenza del contratto di
apprendistato saranno le seguenti:
Assicurazioni Misure % Note
IVS 29,65 23,81% DL + 5,84% lav.
Cuaf 0,43
Maternità 0,24
Malattia 2,44
ASpI 1,61
Totale 34,37
2. Modalità operative.
Per la compilazione del flusso Uniemens si confermano le disposizioni dettate al punto 7 della
circolare n. 128/2012.
In particolare, i lavoratori assunti con contatto di apprendistato dalle liste di mobilità, dal 19°
mese in poi, devono essere identificati nell’elemento <Qualifica1> con il codice “5” e
nell’elemento <TipoContribuzione> con il codice “J5”.
Il Direttore Generale
Nori
[1] Cfr. circolare n. 29/2011.
[2] Il D.lgs. 167/2011 è entrato in vigore il 25/10/2011.
[3] Laddove, cioè, sia la singola Regione che la contrattazione collettiva di riferimento, ovvero