Per gli #artigiani della #Brianza arrivano timidi segnali positivi - Congiuntura III trimestre 2013: la produzione si stabilizza attorno allo zero e il fatturato cresce dello 0,5% rispetto al trimestre precedente - Dopo un biennio negativo il fatturato torna positivo, il saldo occupazionale tra entrate e uscite +0,8%, ma le aspettative per il prossimo trimestre su produzione e mercato del lavoro restano negative
Congiuntura artigianato I trimestre 2014: produzione e fatturato in crescita rispettivamente del +1,6% e +1,9% rispetto al IV trimestre 2013. Aumentano gli ordini totali: +0,6% rispetto allo scorso trimestre e +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2013. Aspettative in miglioramento sull’andamento di produzione e domanda estera. Diminuisce il ricorso alla CIG, ma il saldo occupazionale resta negativo (-1,1%)
Congiuntura I trimestre 2013: cresce la produzione delle imprese artigiane manifatturiere della Brianza rispetto al trimestre precedente (+0,5%), -1,1% il fatturato
PRODUZIONE ARTIGIANATO IN AUMENTO: UN TIMIDO SEGNALE CHE ATTENDE CONFERME DAL FUTURO
Il 2013 si apre con fatturato e ordini ancora negativi. Peggiorano le aspettative degli artigiani sull’occupazione per il prossimo trimestre e resta negativo il saldo occupazionale tra entrate e uscite (-0,7%).
The document discusses the Expanded Program on Immunization (EPI) which aims to make vaccines available to all children worldwide. It was launched by the WHO in 1974 to immunize against six preventable diseases. The EPI schedule in Pakistan aims to reduce mortality from seven target diseases by vaccinating children aged 0-11 months and women of childbearing age. Vaccines included in the schedule are BCG, OPV, DPT, measles, and more recently pneumococcal vaccine. The goals of EPI in Pakistan include achieving 100% coverage with all vaccines, eliminating polio and measles, and reducing disease incidence. Progress has been made through improved routine immunization, campaigns, and strengthening of surveillance, cold chain
Edward Jenner performed the first vaccination in 1796 in England, using cowpox matter to immunize a child against smallpox. His work laid the foundation for modern vaccination. Today, children receive a series of vaccinations for diseases like hepatitis B, diphtheria, and measles between birth and school age. However, some parents choose not to vaccinate due to disproven fears about side effects and links to autism, putting their own and other children's health at risk. While no vaccine is completely without risk, studies show the risks of contracting diseases without vaccination far outweigh any vaccine side effects.
Per gli #artigiani della #Brianza arrivano timidi segnali positivi - Congiuntura III trimestre 2013: la produzione si stabilizza attorno allo zero e il fatturato cresce dello 0,5% rispetto al trimestre precedente - Dopo un biennio negativo il fatturato torna positivo, il saldo occupazionale tra entrate e uscite +0,8%, ma le aspettative per il prossimo trimestre su produzione e mercato del lavoro restano negative
Congiuntura artigianato I trimestre 2014: produzione e fatturato in crescita rispettivamente del +1,6% e +1,9% rispetto al IV trimestre 2013. Aumentano gli ordini totali: +0,6% rispetto allo scorso trimestre e +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2013. Aspettative in miglioramento sull’andamento di produzione e domanda estera. Diminuisce il ricorso alla CIG, ma il saldo occupazionale resta negativo (-1,1%)
Congiuntura I trimestre 2013: cresce la produzione delle imprese artigiane manifatturiere della Brianza rispetto al trimestre precedente (+0,5%), -1,1% il fatturato
PRODUZIONE ARTIGIANATO IN AUMENTO: UN TIMIDO SEGNALE CHE ATTENDE CONFERME DAL FUTURO
Il 2013 si apre con fatturato e ordini ancora negativi. Peggiorano le aspettative degli artigiani sull’occupazione per il prossimo trimestre e resta negativo il saldo occupazionale tra entrate e uscite (-0,7%).
The document discusses the Expanded Program on Immunization (EPI) which aims to make vaccines available to all children worldwide. It was launched by the WHO in 1974 to immunize against six preventable diseases. The EPI schedule in Pakistan aims to reduce mortality from seven target diseases by vaccinating children aged 0-11 months and women of childbearing age. Vaccines included in the schedule are BCG, OPV, DPT, measles, and more recently pneumococcal vaccine. The goals of EPI in Pakistan include achieving 100% coverage with all vaccines, eliminating polio and measles, and reducing disease incidence. Progress has been made through improved routine immunization, campaigns, and strengthening of surveillance, cold chain
Edward Jenner performed the first vaccination in 1796 in England, using cowpox matter to immunize a child against smallpox. His work laid the foundation for modern vaccination. Today, children receive a series of vaccinations for diseases like hepatitis B, diphtheria, and measles between birth and school age. However, some parents choose not to vaccinate due to disproven fears about side effects and links to autism, putting their own and other children's health at risk. While no vaccine is completely without risk, studies show the risks of contracting diseases without vaccination far outweigh any vaccine side effects.
IL 2013 SI CHIUDE CON PRODUZIONE E ORDINI IN AUMENTO. MA NON BASTA PER TORNA...Camera Monza e Brianza
Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: IV trimestre 2013. Rispetto al III trimestre cresce la produzione (+0,6%), in calo il fatturato (-0,4%). Segnali confortanti dagli ordini: quelli esteri fanno registrare +6,2%, quelli interni +1,6% rispetto a un anno fa. Resta invece ancora di segno negativo il saldo occupazionale (-0,2%). Per il 2014 migliorano le aspettative degli imprenditori della Brianza.
Congiuntura I trimestre 2013. Segnali negativi per l’industria manifatturiera della Brianza: il fatturato registra -0,5% e la produzione -0,7% rispetto all’ultimo trimestre 2012 - INIZIO IN SALITA PER GLI IMPRENDITORI DELLA BRIANZA - Primo stop anche per gli ordini esteri: -1,6% rispetto al IV trimestre del 2012. Sul fronte occupazionale il saldo tra entrate e uscite nel mondo del lavoro è in pareggio. L’andamento dei primi tre mesi dell’anno pesano sulle aspettative degli imprenditori, che si fanno più pessimisti per il futuro.
Istat, prezzi delle abitazioni III trimestre 2013idealistait
Secondo le stime dell'istituto di statistica nazionale l'indice dei prezzi delle abitazioni registra una diminuizione dell'1,2% rispetto al trimestre precedente e del 5,3% nei confronti dello stesso periodo del 2012
Slide Real Time Turnover Index (RTT), un nuovo indicatore per l'economia ital...Confindustria
Slide del Centro Studi Confindustria di TeamSystem presentate all'evento di lancio del Real Time Turnover Index (RTT), un nuovo indicatore per l'economia italiana
A dicembre 2014, le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari rappresentano circa l’8% del Pil e il 3% delle attività finanziarie delle famiglie italiane. Gli iscritti ammontano a circa 6,6 milioni e le risorse destinate alle prestazioni hanno raggiunto i 126 mld di euro. Il tasso di partecipazione ha raggiunto il 25,6% rispetto alla forza lavoro e il 29,5% rispetto agli occupati, tuttavia, solo il 15% per cento della forza di lavoro al di sotto dei 35 anni è iscritto a una forma pensionistica complementare.
A fine 2013 lo stock di investimenti dei fondi pensione indirizzati in Italia ammontava a circa 30 mld di euro, di questi solo 2,1 mld erano indirizzati alle imprese italiane. Per convogliare una maggiore quota del risparmio previdenziale nell’economia reale italiana occorre superare alcuni limiti tecnici ed incentivare l’investimento in strumenti come i fondi chiusi attraverso i quali investire in private equity, mini-bond ed energie rinnovabili, presenti in misura marginale solo nel portafoglio di alcuni fondi pensione preesistenti.
A dicembre ha prevalso l’incertezza sui mercati finanziari globali. Un’incertezza alimentata so- prattutto dalla caduta del prezzo del petrolio. La discesa dell’oro nero, iniziata a fine estate, si è intensificata dopo la riunione di novembre dell’Opec nella quale è stato deciso di mante- nere invariati gli attuali livelli di produzione. E così il greggio ha continuato a perdere terreno, salvo qualche breve sosta, fino a toccare i mini- mi a oltre cinque anni. Uno scenario appesantito dalle tensioni in Russia con il rublo che è crolla- to ai minimi storici. Mosca paga principalmente proprio la caduta dei prezzi del petrolio che ha acuito i timori di una recessione nel 2015. Nel frattempo in Europa si attende con rinnovato in- teresse la prossima riunione della Bce (22 gen- naio). Dal 2015 la Bce terrà, infatti, i suoi meeting ogni sei settimane e non più a inizio mese. A gen- naio potrebbero arrivare indicazioni più puntuali sulle nuove possibili misure non convenzionali da attuare per contrastare il rischio deflazione.
IL 2013 SI CHIUDE CON PRODUZIONE E ORDINI IN AUMENTO. MA NON BASTA PER TORNA...Camera Monza e Brianza
Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: IV trimestre 2013. Rispetto al III trimestre cresce la produzione (+0,6%), in calo il fatturato (-0,4%). Segnali confortanti dagli ordini: quelli esteri fanno registrare +6,2%, quelli interni +1,6% rispetto a un anno fa. Resta invece ancora di segno negativo il saldo occupazionale (-0,2%). Per il 2014 migliorano le aspettative degli imprenditori della Brianza.
Congiuntura I trimestre 2013. Segnali negativi per l’industria manifatturiera della Brianza: il fatturato registra -0,5% e la produzione -0,7% rispetto all’ultimo trimestre 2012 - INIZIO IN SALITA PER GLI IMPRENDITORI DELLA BRIANZA - Primo stop anche per gli ordini esteri: -1,6% rispetto al IV trimestre del 2012. Sul fronte occupazionale il saldo tra entrate e uscite nel mondo del lavoro è in pareggio. L’andamento dei primi tre mesi dell’anno pesano sulle aspettative degli imprenditori, che si fanno più pessimisti per il futuro.
Istat, prezzi delle abitazioni III trimestre 2013idealistait
Secondo le stime dell'istituto di statistica nazionale l'indice dei prezzi delle abitazioni registra una diminuizione dell'1,2% rispetto al trimestre precedente e del 5,3% nei confronti dello stesso periodo del 2012
Slide Real Time Turnover Index (RTT), un nuovo indicatore per l'economia ital...Confindustria
Slide del Centro Studi Confindustria di TeamSystem presentate all'evento di lancio del Real Time Turnover Index (RTT), un nuovo indicatore per l'economia italiana
A dicembre 2014, le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari rappresentano circa l’8% del Pil e il 3% delle attività finanziarie delle famiglie italiane. Gli iscritti ammontano a circa 6,6 milioni e le risorse destinate alle prestazioni hanno raggiunto i 126 mld di euro. Il tasso di partecipazione ha raggiunto il 25,6% rispetto alla forza lavoro e il 29,5% rispetto agli occupati, tuttavia, solo il 15% per cento della forza di lavoro al di sotto dei 35 anni è iscritto a una forma pensionistica complementare.
A fine 2013 lo stock di investimenti dei fondi pensione indirizzati in Italia ammontava a circa 30 mld di euro, di questi solo 2,1 mld erano indirizzati alle imprese italiane. Per convogliare una maggiore quota del risparmio previdenziale nell’economia reale italiana occorre superare alcuni limiti tecnici ed incentivare l’investimento in strumenti come i fondi chiusi attraverso i quali investire in private equity, mini-bond ed energie rinnovabili, presenti in misura marginale solo nel portafoglio di alcuni fondi pensione preesistenti.
A dicembre ha prevalso l’incertezza sui mercati finanziari globali. Un’incertezza alimentata so- prattutto dalla caduta del prezzo del petrolio. La discesa dell’oro nero, iniziata a fine estate, si è intensificata dopo la riunione di novembre dell’Opec nella quale è stato deciso di mante- nere invariati gli attuali livelli di produzione. E così il greggio ha continuato a perdere terreno, salvo qualche breve sosta, fino a toccare i mini- mi a oltre cinque anni. Uno scenario appesantito dalle tensioni in Russia con il rublo che è crolla- to ai minimi storici. Mosca paga principalmente proprio la caduta dei prezzi del petrolio che ha acuito i timori di una recessione nel 2015. Nel frattempo in Europa si attende con rinnovato in- teresse la prossima riunione della Bce (22 gen- naio). Dal 2015 la Bce terrà, infatti, i suoi meeting ogni sei settimane e non più a inizio mese. A gen- naio potrebbero arrivare indicazioni più puntuali sulle nuove possibili misure non convenzionali da attuare per contrastare il rischio deflazione.
Nell’area euro, il peggioramento della congiuntura economica ha un carattere comune a tutti i principali paesi: la debolezza degli investimenti . In Italia, il taglio ha interessato con particolare intensità la componente pubblica, ridottasi di oltre un terzo negli ultimi quattro anni.
Sono una minoranza (il 38%) gli Italiani disposti a sacrificarsi per sostenere il rilancio del Paese. I sacrifici più duri da accettare sarebbero quelli relativi al welfare, all’aumento dell’età pensionabile e al peggioramento delle condizioni di lavoro, sia in termini di contratto, che di salario. In generale, viene preferita una riduzione di tasse su imprese e lavoro a fronte di un aumento di quelle su consumi e ricchezza patrimoniale. E anche l’ipotesi dell’Iva al 25% risulta più digeribile, sempre a patto che l’imposizione fiscale sul lavoro e sulle attività produttive venga mitigata. Quanto al grado di fiducia, il suo livello resta stabile: a ottobre si è attestato a 3,45 punti, contro i 3,54 del mese precedente. Sul tema del risparmio, negli ultimi 30 giorni si registra un calo della propensione, con il 14,2% degli Italiani che si dice pronto ad aumentare la quota di risorse messe da parte, contro il 15,5 di settembre.
A settembre scorso l’ammontare dei prestiti nell’area euro è risultato inferiore di 200 miliardi rispetto a un anno prima (-1,2%) tornando ai valori di maggio 2008. Rispetto al picco massimo di settembre 2011, lo stock dei finanziamenti è diminuito di 718 miliardi attestandosi a 10.581 miliardi.
In presenza di un contesto economico divenuto estremamente complesso l’Ocse già
prima dello scoppio della crisi dei mutui subprima suggeriva di introdurre
l’educazione finanziaria nei programmi scolastici. Solo dopo il 2007 tuttavia
l’esigenza di dotare le giovani generazioni di un bagaglio utile in campo finanziario ha
spinto molti paesi ad adottare programmi di educazione specifici. A metà 2014 erano
circa 50 i governi che avevano intrapreso programmi di educazione finanziaria o che
avevano in progetto di avviarne
Settore auto: un andamento a più velocità
Il settore automotiv e a livello globale sembra essere tornato su valori di crescita interessanti. I dati sulla produzione di nuovi veicoli evidenziano un incremento del 4% nel 2013 che potrebbe confermarsi anche per il 2014. Gli Stati Uniti nel 2013 sono tornati ai livelli produttivi pre-crisi. Il mercato europeo, pur avendo registrato nei primi nove mesi del 2014 un incremento del 5,8% delle immatricolazioni, rimane 25 punti percentuali sotto il livello del 2007 con ampie differenze tra i paesi. Ponendo pari a 100 le auto immatricolate nel 2007, la Germania nel 2013 ha raggiunto quota 92, il Regno Unito 91, la Spagna 75, la Francia 58; l’Italia si è fermata a 52.
Negli anni più recenti le imprese di maggiore dimensione hanno fortemente accentuato la propensione a detenere riserve di liquidità. Per l’intensità raggiunta questa propensione alla liquidità viene indicata tra i fattori corresponsabili (e non in misura marginale) della sterilizzazione degli stimoli monetari adottati dalle autorità dei principali paesi per favorire una più rapida uscita dalla crisi.
E’ l’immigrazione la grande preoccupazione delle famiglie Italiane. Una su due, la ritiene la criticità più rilevante: le notizie che da mesi arrivano dal Canale di Sicilia angosciano in profondità il Paese, per i loro drammatici risvolti umanitari. Sul fronte interno, il 44% degli Italiani nei prossimi 12 mesi si aspetta che vengano approvate le riforme di cui tanto si è discusso: da quella del lavoro a quella della pubblica amministrazione; da quella della giustizia a quella della scuola. Per quanto riguarda il grado di fiducia, il dato resta stabile sui valori dei mesi precedenti: 3,54 punti, contro i 3,53 di agosto e i 3,55 di luglio.
Risale la propensione al risparmio: il 15,5 degli italiani lo aumenterà nei prossimi 12 mesi. A settembre, si era impegnato in questa direzione il 13,1.
Alla ripresa autunnale lo scenario economico si presenta a due facce.
Quella rassicurante di conferma delle buone dinamiche e prospettive extra-europee.
E quella preoccupante di deterioramento del quadro già debole nell’Eurozona e in Italia.
Il contesto rimane caratterizzato dai cambiamenti su scala globale portati dalla crisi: minore ampliamento
dei commerci internazionali, investimenti frenati dalla perdurante incertezza e condizioni
più selettive del credito bancario1.
Tutti fattori che abbassano il profilo dello sviluppo mondiale.
Tempo di riforme
I nuovi dati innalzano intorno al 44 per cento il valore raggiunto in Italia dal tasso disoccupazione giovanile. Oltre al problema della disoccupazione, le difficoltà del mercato giovanile del lavor o sono riscontrabili nella consistente riduzione tra gli occupati di età inferiore ai 35 anni dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato.
I migranti e la crisi economica
Le tensioni geo-politiche ai confini dell’Europa e il protrarsi della debolezza del ciclo economico in molti paesi dell’area hanno contribuito a modificare i flussi migratori interni e internazionali sia in termini di numerosità sia nella scelta dei paesi di destinazione. L’allargamento a est dei paesi aderenti all’Unione e il perdurare di elevati tassi di disoccupazione in molte economie della zona euro hanno favorito la dinamica delle migrazioni interne, con una polarizzazione verso la Germania che nel 2013 è divenuto il primo paese di destinazione in Europa e il secondo tra le economie sviluppate dopo gli Stati Uniti.
Negli ultimi anni una serie di fenomeni economici e politici hanno portato molti a ritenere che l’ordine economico mondiale disegnato a partire da Bretton Woods sia ormai da rivedere. L’idea è che il concetto stesso di libero scambio, che del vecchio ordine rappresentava uno dei pilastri portanti, sia destinato nel prossimo futuro ad avere un ruolo progressivamente meno centrale nello stimolare la crescita mondiale.
Le famiglie italiane spenderanno in media 710 € per l’istruzione dei figli, circa 10 € in più rispetto allo scorso anno. E il 5% di queste dovrà ricorrere a un prestito per farvi fronte.
Il risparmio gestito nel corso del 2014 ha continuato ad evidenziare una dinamica di sviluppo molto positiva. Il patrimonio a luglio ha toccato un nuovo massimo pari a 1.480 mld di euro, un valore dell’11% superiore a quello di dicembre 2013. Nei primi sette mesi del 2014 la raccolta netta ha raggiunto i 75,7 miliardi, un valore superiore a quello relativo all'intero 2013 (62 mld di euro) che già costituiva il miglior risultato dal 1999. Nel 2014 sono stati i fondi comuni a trainare la raccolta del risparmio gestito.
In controtendenza rispetto al calo di oltre venti punti percentuali segnato dal totale della
manifattura, la produzione italiana di birra supera oggi di tre punti percentuali i
volumi ante-crisi. Allo stesso modo, le esportazioni italiane di birra sono oggi oltre il
doppio di quelle di sette anni fa. Pur avendo un peso assai limitato sull’economia
nazionale, la performance del comparto brassicolo italiano offre spunti interessanti di
riflessione sulle leve per svilupparsi anche in tempi di crisi: innovazione, investimenti,
domanda interna.
1. I comunicati del CSC
2014
Indagine rapida sulla produzione industriale
Centro Studi Confindustria
13 Gennaio
Ristagna l’attività in dicembre su novembre
Il CSC stima una variazione nulla della produzio-
INDAGINE RAPIDA CSC
ne industriale in dicembre su novembre; in novembre c’è stato un aumento dello 0,3% su ottobre, comunicato oggi dall’ISTAT1.
(variazioni %, salvo diversa indicazione)
Indice
Indice corretto
grezzo
per i giorni lavorativi
Grezzo*
Nel quarto trimestre del 2013 l’attività industriale
registra il primo significativo incremento dall’inizio
del 2011: +1,0% congiunturale (-0,4% nel terzo
trimestre), dopo un calo cumulato del 10,7% in 10
trimestri. Il primo trimestre del 2014 eredita da Novembre
fine 2013 una variazione congiunturale di +0,1%.
Var. %
tendenziale
Var. %
tendenziale
-1,8
1,4
Ordini
Destagionalizzato
Var. %
Livello
Var. %
(2010=100) congiunturale congiunturale
92,2
0,3
0,5
92,2
0,0
0,7
(-1)
Nel 2013 si è avuta una riduzione del 2,8% sul Dicembre
4,5
2012.
1,3
(+1)
La produzione, al netto del diverso numero di * In parentesi: differenza giorni rispetto all'anno precedente.
giornate lavorative, è aumentata dell’1,3% rispetto a dicembre del 2012; in novembre si era avuto
un incremento dell’1,4% sullo stesso mese
dell’anno precedente.
L’indagine viene effettuata mensilmente su un panel di 380 imprese
medio-grandi, in termini di fatturato, rappresentative dell’industria in
senso stretto.
Produzione industriale
Italia, indice mensile destagionalizzato, base 2010=100
Gli ordini in volume hanno registrato in dicembre
125
una crescita dello 0,7% su novembre e dell’1,8%
su dicembre del 2012. In novembre erano aumentati dello 0,5% su ottobre e dell’1,2% su novembre del 2012.
120
115
110
Sono nel complesso favorevoli le indicazioni pro-
venienti dalle indagini qualitative sul manifatturiero. Il saldo dei giudizi sugli ordini è di poco diminuito rispetto al massimo da oltre due anni raggiunto in novembre (-27 da -25, ISTAT); le attese
a 3 mesi di produzione (saldo a 4 da 5) e ordini (5
da 6) si sono attestate intorno ai livelli dell’estate
del 2011; le scorte sono giudicate molto basse
(saldo a -4 da -1) e la loro ricostituzione sosterrà
l’attività nei prossimi mesi. Indicazioni positive
vengono dai direttori degli acquisti (indagine Markit): il PMI manifatturiero è salito a 53,3 (da 51,4)
in dicembre, massimo da 32 mesi, sostenuto da
forti incrementi degli ordini (54,3 da 50,5).
Rispetto al picco pre-crisi (aprile 2008) il livello
della produzione rimane inferiore del 23,9%.
1
105
100
95
Previsioni CSC
90
85
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT e Indagine rapida
Nota metodologica: nel mese di riferimento dell’indagine viene chiesto alle imprese di calcolare, a consuntivo, la variazione tendenziale
della produzione grezza del mese precedente e di formulare una
previsione della variazione tendenziale della produzione grezza del
mese in corso. Questa variazione può essere rivista nell’indagine
successiva, quando lo stesso mese è chiesto nuovamente, ma a
consuntivo.
Tutte le variazioni mensili sono calcolate sui dati corretti per il diverso numero di giornate lavorative e destagionalizzati.
A cura di Massimo Rodà, tel. +39 06 5903345, fax +39 06 5918348, e-mail: indaginecsc@confindustria.it