Si è sviluppato un gran dibattito sulla data del prossimo Referendum Costituzionale. Ma cosa dice la legge in merito? L'impressione è che il Governo abbia un'ampia discrezionalità per stabilire in quale domenica si voterà. In realtà non è così, ma i tempi sono stabiliti in maniera molto precisa dalla legge. In questa presentazione diamo tutti i riferimenti normativi in materia per verificare come il Referendum Costituzionale 2016 andrà celebrato comunque entro il 18 dicembre.
presentazione resa il 1 dicembre dalla Dott.ssa Francesca Minni (assegnista di ricerca in Università di Bologna) presso lo studio legale Norton Rose Fulbright. La presentazione espone la riforma e le ragioni sia del sì che del no
In vista del referendum sulla riforma costituzionale, martedì 25 ottobre l’Università Vita-Salute San Raffaele ha organizzato l’incontro dal titolo: “La riforma costituzionale: una questione civile e culturale”.
L’evento, sollecitato dagli studenti dell’Università, ha visto come relatori Marilisa D’Amico, avvocato e docente di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano; Gustavo Zagrebelsky, docente di Elementi di diritto presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo, già presidente della Corte costituzionale; Roberta De Monticelli, docente di Filosofia della persona presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo; Michele Nicoletti, docente di Filosofia politica presso l’Università di Trento e deputato PD alla Camera.
Un’ importante occasione pConvegno 25 ottobreer comprendere le ragioni e i contenuti della riforma e delle critiche che le sono state rivolte.
In vista del referendum sulla riforma costituzionale, martedì 25 ottobre l’Università Vita-Salute San Raffaele ha organizzato l’incontro dal titolo: “La riforma costituzionale: una questione civile e culturale”.
L’evento, sollecitato dagli studenti dell’Università, ha visto come relatori Marilisa D’Amico, avvocato e docente di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano; Gustavo Zagrebelsky, docente di Elementi di diritto presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo, già presidente della Corte costituzionale; Roberta De Monticelli, docente di Filosofia della persona presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo; Michele Nicoletti, docente di Filosofia politica presso l’Università di Trento e deputato PD alla Camera.
Un’ importante occasione per comprendere le ragioni e i contenuti della riforma e delle critiche che le sono state rivolte.
Si è sviluppato un gran dibattito sulla data del prossimo Referendum Costituzionale. Ma cosa dice la legge in merito? L'impressione è che il Governo abbia un'ampia discrezionalità per stabilire in quale domenica si voterà. In realtà non è così, ma i tempi sono stabiliti in maniera molto precisa dalla legge. In questa presentazione diamo tutti i riferimenti normativi in materia per verificare come il Referendum Costituzionale 2016 andrà celebrato comunque entro il 18 dicembre.
presentazione resa il 1 dicembre dalla Dott.ssa Francesca Minni (assegnista di ricerca in Università di Bologna) presso lo studio legale Norton Rose Fulbright. La presentazione espone la riforma e le ragioni sia del sì che del no
In vista del referendum sulla riforma costituzionale, martedì 25 ottobre l’Università Vita-Salute San Raffaele ha organizzato l’incontro dal titolo: “La riforma costituzionale: una questione civile e culturale”.
L’evento, sollecitato dagli studenti dell’Università, ha visto come relatori Marilisa D’Amico, avvocato e docente di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano; Gustavo Zagrebelsky, docente di Elementi di diritto presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo, già presidente della Corte costituzionale; Roberta De Monticelli, docente di Filosofia della persona presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo; Michele Nicoletti, docente di Filosofia politica presso l’Università di Trento e deputato PD alla Camera.
Un’ importante occasione pConvegno 25 ottobreer comprendere le ragioni e i contenuti della riforma e delle critiche che le sono state rivolte.
In vista del referendum sulla riforma costituzionale, martedì 25 ottobre l’Università Vita-Salute San Raffaele ha organizzato l’incontro dal titolo: “La riforma costituzionale: una questione civile e culturale”.
L’evento, sollecitato dagli studenti dell’Università, ha visto come relatori Marilisa D’Amico, avvocato e docente di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano; Gustavo Zagrebelsky, docente di Elementi di diritto presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo, già presidente della Corte costituzionale; Roberta De Monticelli, docente di Filosofia della persona presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo; Michele Nicoletti, docente di Filosofia politica presso l’Università di Trento e deputato PD alla Camera.
Un’ importante occasione per comprendere le ragioni e i contenuti della riforma e delle critiche che le sono state rivolte.
Presentazione dell'unità didattica su "Il Presidente della Repubblica" al Laboratorio di Tecnologie dell'Istruzione e dell'Apprendimento tenuto dal Prof. Filippo Bruni presso la Scuola di Specializzazione all'Insegnamento Secondario (SSIS) dell'Università degli Studi del Molise di Campobasso - a.a. 2006/2007 - Classe di concorso A019 (Discipline Giuridiche ed Economiche). Realizzazione del Dr. Donato Testa, Dott.ssa Mariolina Ferrucci e Dott.ssa Gianna Mastrangelo.
MA LO STATUTO DEL PD NON PREVEDE IL CONGRESSO !tramerper
La cosa più strana, assistendo alle aspre discussioni di questi giorni sul futuro del PD, è il continuo riferimento alla necessità di un Congresso.
Un dibattito surreale visto che lo Statuto del PD NON prevede il “Congresso”.
Negli ordinamenti giuridici moderni, il referendum è un istituto di partecipazione diretta dei cittadini alla democrazia. uno dei primi teorici e sostenitori del referendum fu forse Rousseau, che considerava la democrazia diretta l’unico modo per garantire la formazione della volontà generale.
Presentazione dell'unità didattica su "Il Presidente della Repubblica" al Laboratorio di Tecnologie dell'Istruzione e dell'Apprendimento tenuto dal Prof. Filippo Bruni presso la Scuola di Specializzazione all'Insegnamento Secondario (SSIS) dell'Università degli Studi del Molise di Campobasso - a.a. 2006/2007 - Classe di concorso A019 (Discipline Giuridiche ed Economiche). Realizzazione del Dr. Donato Testa, Dott.ssa Mariolina Ferrucci e Dott.ssa Gianna Mastrangelo.
MA LO STATUTO DEL PD NON PREVEDE IL CONGRESSO !tramerper
La cosa più strana, assistendo alle aspre discussioni di questi giorni sul futuro del PD, è il continuo riferimento alla necessità di un Congresso.
Un dibattito surreale visto che lo Statuto del PD NON prevede il “Congresso”.
Negli ordinamenti giuridici moderni, il referendum è un istituto di partecipazione diretta dei cittadini alla democrazia. uno dei primi teorici e sostenitori del referendum fu forse Rousseau, che considerava la democrazia diretta l’unico modo per garantire la formazione della volontà generale.
Pietro Ichino sulla riforma costituzionaleAntonino Leone
Le schede con cui il Prof. Pietro Ichino ha voluto illustrare gli aspetti principali della Riforma della Costituzione che siamo chiamati ad approvare con il Referendum del 4 Dicembre.
Il nuovo senato e la fine del bicameralismo paritariopdmilano7
Ragioni storiche, dibattito politico e motivazioni giuridiche alla base della riforma costituzionale Renzi-Boschi. Per un convinto sì al referendum di ottobre.
IL REFERENDUM COSTITUZIONALE SUL TAGLIO DEI PARLAMENTARItelosaes
Il 20 e il 21 settembre 2020 si è svolto il referendum confermativo sul taglio dei parlamentari. Ha vinto il sì, ma il nuovo Parlamento con 600 parlamentari vedrà la luce soltanto nella prossima legislatura. Ma quali sono le origini e l'iter di questo referendum? da cosa nasce? quali sono i partiti per il sì e i partiti per il no? e le loro ragioni? cosa succede ora, dopo la vittoria dei sì?
2008-2010
Due anni contro la Costituzione
Osservatorio dei diritti perduti, aggiornato di mese in mese. Ultimo aggiornamento a MAGGIO 2010
A cura di Olga Piscitelli
1) Mr Utterson is a lawyer who is described as rugged, cold, introverted and easily embarrassed. He is close friends with Mr Enfield, who is a distant kinsman.
2) Mr Utterson and Mr Enfield observe a two-story building on a Sunday. The facade is a blind forehead of discolored wall with three doors but no windows or bells. The panels and steps are worn and scratched.
3) The street is usually small and quiet, in contrast with the busy areas of London.
1. Come si modifica la Costituzione
Con la fine della seconda Guerra Mondiale e la liberazione dell’Italia dal regime fascista nel 25
aprile 1945, c’è l’esigenza da parte degli italiani di decidere se mantenere la monarchia o di farsi
rappresentare dalla Repubblica. Il 2 giugno 1946 ci fu il referendum al quale presero il voto per la
prima volta anche le donne. Dopo la votazione vinse la repubblica e da quel giorno fu cancellata la
monarchia dall’Italia, sempre in quel periodo i cittadini votarono per l’elezione dell’assemblea
costituente e cioè l’elezione dei rappresentanti politici che avrebbero dovuto formare una nuova
carta costituzionale. La Costituzione italiana entrò in vigore il 1 Gennaio del 1948 dopo un lungo
periodo di confronto tra i diversi orientamenti politici presenti nell’assemblea costituente, essa
rappresenta la legge fondamentale dello Stato e che in quanto tale occupa il vertice della gerarchia
delle fonti nell'ordinamento giuridico della Repubblica. Dal 1948 ad oggi sono state poche le
modifiche apportate alle leggi della costituzione, solo 16 precisamente. Le leggi di modifica
possono essere di 2 tipi : leggi di revisione costituzionale o legge costituzionale , le prime operano
una modifica alla carta fondamentale, mentre le leggi costituzionali hanno una funzione integrativa.
Cambiare la Costituzione è possibile, ma le procedure sono lunghe e complesse infatti entrambi i 2
tipi di leggi per entrare in vigore devono seguire un iter più complesso rispetto alle leggi ordinarie.
Della materia si occupano due articoli della Carta Repubblicana, il 138 : “Le leggi di revisione
della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due
successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza
assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione [cfr. art. 72 c.4]. Le leggi
stesse sono sottoposte a referendum popolare [cfr. art. 87 c.6] quando, entro tre mesi dalla loro
pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila
elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata [cfr. artt. 73
c.1, 87 c.5 ], se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Non si fa luogo a referendum se
la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due
terzi dei suoi componenti.” E il 139 ” La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione
costituzionale”.