F. M. Chelli, 12 maggio 2021 -
Il valore conoscitivo delle informazioni censuarie integrate con le indagini Covid imprese per tracciare nuovi sentieri di sviluppo
F. M. Chelli, 12 maggio 2021 -
Il valore conoscitivo delle informazioni censuarie integrate con le indagini Covid imprese per tracciare nuovi sentieri di sviluppo
D. Tronu e A. Arru, 12 maggio 2021 -
Struttura, controllo, risorse umane e competitività: alcune evidenze prima e con l'emergenza sanitaria in Sardegna e Sicilia
Il Censimento delle industrie e dei servizi 2011 si è svolto in una particolare fase del sistema produttivo italiano e punta a soddisfare nuove esigenze informative. In questa presentazione si illustrano le prime evidenze su imprenditoria, sulla responsabilità della gestione dell’impresa, sulla microimprenditorialità e sull’acquisizione di risorse umane.
D. Tronu e A. Arru, 12 maggio 2021 -
Struttura, controllo, risorse umane e competitività: alcune evidenze prima e con l'emergenza sanitaria in Sardegna e Sicilia
Il Censimento delle industrie e dei servizi 2011 si è svolto in una particolare fase del sistema produttivo italiano e punta a soddisfare nuove esigenze informative. In questa presentazione si illustrano le prime evidenze su imprenditoria, sulla responsabilità della gestione dell’impresa, sulla microimprenditorialità e sull’acquisizione di risorse umane.
Tessere reti, promuovere fiducia, accompagnare la risalita. L’impegno della Caritas diocesana di Cagliari per i giovani, la famiglia, il lavoro, l’accoglienza, la povertà.
Rapporto Caritas 2014
A. Faramondi, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il monitoraggio degli squilibri: territorio, genere, comportamenti
Titolo: La geografia del sistema produttivo italiano nello scenario globale
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
R. Crialesi, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La tutela della salute: vecchie e nuove esigenze informative
1. Il sistema produttivo
regionale: situazione e
prospettive delle imprese
nell’emergenza sanitaria
Alessandro Faramondi
Istat - Dirigente il Servizio statistiche strutturali sulle imprese, istituzioni
pubbliche e non-profit
EVENTO ON LINE | 12 MAGGIO 2021
SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE A LIVELLO REGIONALE
2. 1
I territori e l’emergenza sanitaria da Covid-19: la chiave per interpretare i
cambiamenti del sistema produttivo
EVENTO ON LINE | 12 MAGGIO 2021
SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE A LIVELLO REGIONALE
La sfida nella sfida: misurare in tempo reale i cambiamenti indotti dalla crisi sanitaria sul
sistema produttivo e mettere a disposizione di cittadini, operatori economici e decisori pubblici,
evidenze statistiche di elevata qualità sulle trasformazioni in atto.
Nel corso del 2020 sono state realizzate due indagini speciali, a maggio e ottobre 2020.
“Situazione e prospettive delle imprese nell’emergenza sanitaria Covid-19” è il titolo delle
rilevazioni speciali condotte dall’Istat, con l’obiettivo di raccogliere valutazioni direttamente
dalle imprese in merito agli effetti dell’emergenza sanitaria e della crisi economica sulla loro
attività.
La connotazione regionale della crisi e le diverse conseguenze sul sistema produttivo rende
fondamentale una lettura che metta al centro i territori, cogliendo differenze e specificità. Per
tale motivo andremo a proporre una lettura della situazione e delle prospettive delle imprese
nell’emergenza sanitaria che vada oltre una generale proposizione dei cambiamenti e metta al
centro il contesto territoriale.
3. I dati rilevati a novembre 2020 (imprese
con 3 addetti e oltre) ci dicono che:
- il 68,9% delle imprese ha dichiarato di
essere in piena attività
- il 23,9% di essere parzialmente aperta -
svolgendo la propria attività in
condizioni limitate in termini di spazi,
orari e accesso della clientela
- il 7,2% ha dichiarato di essere chiuso: si
tratta di circa 73 mila imprese, che
pesano per il 4,0% dell’occupazione. Di
queste 55 mila prevedevano di riaprire
mentre 17 mila (pari all’1,7% delle
imprese e allo 0,9% degli occupati) di
non riaprire.
2
Prime evidenze sull’impatto della crisi sanitaria sul sistema produttivo
EVENTO ON LINE | 12 MAGGIO 2021
SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE A LIVELLO REGIONALE
4. IMPRESE CHE TRA OTT-NOV 2020 HANNO
DICHIARATO DI ESSERE CHIUSE E DI NON
PREVEDERE DI RIAPRIRE
3
o Tra le imprese non operative, quelle
presenti nel Mezzogiorno sono a maggior
rischio di chiusura definitiva: il 2,3% delle
imprese prevede di non riaprire, rispetto al
1,8% del Centro, al 1,6% del Nord-ovest e
al 1,1% del Nord-est (1,7% in Italia).
o Sardegna (4,1%), Calabria (4%), Molise
(3,6%) e Abruzzo (2,6%) presentano
l’incidenza più elevata di imprese a rischio
chiusura definitiva.
o In generale, il Nord rileva un impatto minore
rispetto al resto d’Italia. Fa eccezione la
Lombardia, unica regione del Nord con una
incidenza superiore alla media nazionale
(1,7%)
IMPATTO DELLA PANDEMIA SULLO STATO DI ATTIVITÀ DELLE IMPRESE
EVENTO ON LINE | 12 MAGGIO 2021
SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE A LIVELLO REGIONALE
Valori %
Valori assoluti
5. 4
ANDAMENTO DEL FATTURATO
EVENTO ON LINE | 12 MAGGIO 2021
SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE A LIVELLO REGIONALE
IMPRESE CHE NEL PERIODO GIUGNO-OTTOBRE 2020,
RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2019, HANNO
SUBITO PERDITE SUPERIORI AL 10%, PER REGIONE
o Tra giugno e ottobre 2020 il 61,1% delle imprese
italiane dichiara una riduzione del fatturato
superiore al 10% rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente. Per il 15,5% la perdita è
superiore al 50%.
o Ad eccezione di Marche, Molise e Basilicata, tutte
le regioni del Centro-sud fanno registrare tassi
superiori al valore medio nazionale. Il tasso più
elevato è registrato in Sardegna (66%) seguono
Toscana, Lazio, Campania (tutte con valori intorno
al 65%) e Umbria, Puglia e Sicilia (64%).
o Una situazione leggermente migliore è
riscontrabile nelle regioni del Nord (Nord-ovest
58,7% e Nord-est 58,4%), con valori compresi tra
il minimo di Trento (47,9%) e il massimo del Friuli-
Venezia Giulia (59,7%).
6. IMPRESE CON PERDITE SUPERIORI AL 10% PER
REGIONE E PERIODO
5
o Nelle due fasi emerge abbastanza chiaramente un
diverso comportamento delle imprese.
o Nel primo periodo quello del lockdown non si
individuano dei veri e propri cluster, sopra la media
nazionale (83% di imprese con perdite superiori al
10%) troviamo sia regioni del Nord, del Centro e del
Mezzogiorno.
o Nel secondo periodo, evidentemente a seguito di una
maggior «normalità» della vita produttiva e sociale, si
torna a quella che potremmo definire la tradizionale
ricomposizione del tessuto produttivo e che si
riconosce nel dualismo Nord-Sud. Infatti le regioni che
fanno registrare livelli superiori alla media nazionale
(61%) sono tutte del Centro-sud (fanno eccezione ma
con valori vicino alla media, Basilicata, Molise e
Marche).
ANDAMENTO DEL FATTURATO NELLE DUE FASI, QUELLA DEL LOCKDOWN E
QUELLA DEL PERIODO GIUGNO-OTTOBRE 2020
EVENTO ON LINE | 12 MAGGIO 2021
SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE A LIVELLO REGIONALE
Piemonte
Vd’Aosta
Lombardia
Liguria
Bolzano
Trento
Veneto
FVGiulia
E.Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
IT
73
75
77
79
81
83
85
87
47 49 51 53 55 57 59 61 63 65 67
MARZO-APRILE
2020/19
GIUGNO-OTTOBRE 2020/19
Dimensioni bolle: previsioni DIC 2020 -FEB 2021
I colori delle bolle indicano la ripartizione territoriale
7. IMPRESE CON PERDITE SUPERIORI AL
10% PER SETTORE E RIPARTIZIONE
Giugno-Ottobre 2020/2019
6
o I servizi alla persona o alle imprese risultano
i comparti più colpiti non riuscendo a
beneficiare del complessivo miglioramento
rispetto alla situazione di mar-apr. Di queste,
quasi una impresa su quattro appartiene al
settore degli alloggi e della ristorazione,
dove l’incidenza della perdita di fatturato (oltre
il 10%) colpisce 8 imprese su dieci. A livello
regionale il Centro (68,3%) e il Sud (69,2%)
presentano valori nettamente superiori alla
media nazionale, con il dato più elevato in
Sardegna (77,3%), seguita da Sicilia, Puglia,
Lazio, Toscana e Abruzzo (circa 70%).
o Anche negli altri macro settori il Centro e il Sud
superano il dato del Nord. In particolare
nell’ambito del Commercio è il Sud a
presentare la quota più elevata di imprese in
perdita, mentre nell’industria prevale il Centro.
LA CADUTA DEL FATTURATO PER SETTORE DI ATTIVITÀ
EVENTO ON LINE | 12 MAGGIO 2021
SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE A LIVELLO REGIONALE
61.5
54.8 56.2
65.2
61.1
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Industria Costruzioni Commercio Altri servizi TOTALE
Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno ITALIA
8. IMPRESE CON FATTURATO IN AUMENTO
PER SETTORE E RIPARTIZIONE
Giugno-Ottobre 2020/2019
7
o Tra giugno e ottobre il 9,8% delle imprese italiane
(circa 100 mila imprese) dichiara un aumento del
fatturato. L’incidenza è maggiore nel Nord-est
(11,1%) con quote superiori nella provincia
autonoma di Trento (17,5%) e in Veneto (12,5%) .
o Anche in questo caso appare abbastanza netta la
divisione tra il settore dei servizi non commerciali
e i restanti macro-comparti. Pesa anche in questo
caso la performance dei settori più coinvolti,
mitigata dalla performance del settore
dell’assistenza sociale e cura (17,1%). E’ ancora
il Nord-est a mettersi in evidenza (9,2%)
o Negli altri settori leggermente più elevata la quota
di imprese in crescita nel Nord-ovest nell’ambito
dell’Industria (13,5%), con la Liguria in testa
(16%), e delle Costruzioni (12,9%). È il Nord-est
invece a prevalere nel Commercio (14,7%).
IMPRESE CHE FANNO REGISTRARE UN AUMENTO DEL FATTURATO
EVENTO ON LINE | 12 MAGGIO 2021
SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE A LIVELLO REGIONALE
11.6 11.5
13.0
7.0
9.8
0
2
4
6
8
10
12
14
16
Industria Costruzioni Commercio Altri servizi TOTALE
Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno ITALIA
9. 8
o A fine novembre 2020, l’adozione di specifiche misure di
gestione del personale riguardava oltre tre quarti delle
imprese con almeno 3 addetti. Tra queste, la Cassa
Integrazione Guadagni (CIG) è la misura più diffusa (41,8%).
I valori più elevati si registrano nelle Regioni del Centro,
Umbria (49,3%), Toscana (47%), Lazio (46,2%).
o Le altre misure di gestione del personale riguardano la
riduzione delle ore o dei turni di lavoro e l’obbligo delle ferie
per i dipendenti, indicate da circa il 20% delle imprese.
Infine, l’11,3% delle imprese ha fatto ricorso alle modalità di
lavoro a distanza (smart working e telelavoro), una quota di
10 punti percentuali inferiore rispetto ai primi mesi della crisi
sanitaria.
o È il Nord-ovest (14,2% delle imprese con oltre tre addetti) ed
in particolare la Lombardia (14,9%) a far registrare il maggior
ricorso allo smart working. Per contro il Mezzogiorno si
caratterizza per la quota più bassa (8,7%).
POLITICHE DI GESTIONE DEL PERSONALE
EVENTO ON LINE | 12 MAGGIO 2021
SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE A LIVELLO REGIONALE
IMPRESE CHE HANNO UTILIZZATO LO
SMART WORKING PER RIPARTIZIONE
Giu-Nov 2020
14.2 10.2 11.4 8.7
Vd’Aosta
5.3
Veneto
9.0 Marche
8.4 Sardegna
7.4
Lombardia
14.9
Bolzano
12.4
Lazio
12.9
Basilicata
10.8
0
2
4
6
8
10
12
14
16
Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno
10. 9
FABBISOGNO DI LIQUIDITÀ
EVENTO ON LINE | 12 MAGGIO 2021
SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE A LIVELLO REGIONALE
o Lo shock sul fabbisogno di liquidità generato dalla crisi
continua a trovare nel credito bancario lo strumento di
risposta principale: tra giugno e novembre 2020 il
35,4% delle imprese (30,1% in termini di occupati) ha
scelto l’accensione di nuovo debito bancario, anche
tramite le misure di sostegno introdotte dai decreti in
materia.
o In Toscana e nelle Marche tale quota raggiunge i livelli
più alti con il 42,5%. In Liguria, Molise e Sardegna si
attesta su circa il 40%. Complessivamente sono 12 le
regioni che si collocano al di sopra della media
nazionale. Tra i valori più contenuti emerge invece
quello della Campania, realtà in cui il differimento dei
termini di pagamento verso i fornitori (24,4%) risulta
uno strumento molto più diffuso rispetto alla media
nazionale (19,2%).
IMPRESE CHE HANNO ACCESO UN
NUOVO DEBITO BANCARIO
Giu-Nov 2020
11. % imprese che li utilizzano a
novembre 2020
10
o A novembre 2020 circa il 30% delle imprese
utilizzava strumenti digitali per la
comunicazione interna (come video-
conferenze, instant messaging, ecc.). Di
queste, il 9% dichiara di averli introdotti a
seguito della pandemia. Facilità d’uso e costi
contenuti hanno sicuramento reso questi
strumenti la base per lo sviluppo dello smart
working.
o Nel Nord si registra la maggiore
accelerazione (mappa destra). Nel Centro-
Sud l’accelerazione è meno evidente ma
considerando la quota di imprese che nel
corso della rilevazione ha dichiarato di
utilizzarli già prima della pandemia il
Mezzogiorno, in particolare Calabria,
Campania e Basilicata si avvicinano ai dati
del Nord.
GLI STRUMENTI DIGITALI PER LA COMUNICAZIONE INTERNA
EVENTO ON LINE | 12 MAGGIO 2021
SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE A LIVELLO REGIONALE
IMPRESE CHE UTILIZZANO STRUMENTI DIGITALI
PER LA COMUNICAZIONE INTERNA
Di cui li hanno introdotti a seguito
dell’emergenza sanitaria
12. PRIME 10 REGIONI PER UTILIZZO DI E-
COMMERCE DA PARTE DELLE IMPRESE
Novembre 2020
11
o Oltre agli strumenti digitali di
comunica-zione interna anche
l’e-commerce ha registrato una
importante accelerazione a
seguito della pandemia. In
particolare le vendite tramite
comunicazione email o via
social arrivano ad essere
utilizzate dal 25% delle imprese
italiane (il 3,1% le ha introdotto
a seguito della pandemia e il
6,1% le ha migliorate). Tra le
prime 10 regioni 6 sono quelle
del Sud.
LO SVILUPPO DELL’E-COMMERCE
EVENTO ON LINE | 12 MAGGIO 2021
SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE A LIVELLO REGIONALE
0
1
2
3
4
5
6
0
5
10
15
20
25
30
35
Lo utilizzano Introdotto a seguito del Covid
Tramite comunicazioni dirette via email
13. PRINCIPALI STRATEGIE ADOTTATE DALLE IMPRESE A SEGUITO DELL’EMERGENZA SANITARIA
12
Nonostante la maggiore esposizione al rischio, le regioni del Centro e in particolare del Sud mostrano una volontà
di ripresa e di reazione all’emergenza sanitaria superiore alla media nazionale. In particolare, la Calabria registra
la quota (17%) più elevata di imprese che prevedono o hanno già adottato una riorganizzazione dei processi e
degli spazi di lavoro. Il Molise si distingue per una maggiore modifica/ampliamento dei canali commerciali
(20,4%). Entrambe le regioni emergono inoltre per la produzione di nuovi beni o servizi connessi all’emergenza
sanitaria (Calabria 6,1% e Molise 7,8%, media Italia 4%). Il dato più alto di nuovi beni o servizi non connessi
all’emergenza è registrato invece in Friuli-Venezia Giulia (18,3%).
STRATEGIE FUTURE
EVENTO ON LINE | 12 MAGGIO 2021
SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE A LIVELLO REGIONALE
13.0
12.0
15.7
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
Riorganizzazione processi/spazi di lavoro Modifica/ampliamento canali commerciali Nuovi beni o servizi
Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno ITALIA
14. 13
Conclusioni
EVENTO ON LINE | 12 MAGGIO 2021
SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE A LIVELLO REGIONALE
La crisi sta generando cambiamenti così intensi in così poco tempo, che riuscire a cogliere le
modifiche che stanno avvenendo nel sistema produttivo e nel mondo delle imprese è la vera sfida
Due parole chiave:
- Tempestività. E’ fondamentale la riduzione dei tempi come già avvenuto con successo per il
censimento permanente delle imprese o per le due indagini speciali «Situazione e prospettive delle
imprese nell’emergenza sanitaria Covid-19”, o come previsto per il censimento permanente delle
Istituzioni pubbliche, che si concluderà entro l’estate;
- Rilevanza. Aumentare il valore aggiunto delle informazioni attraverso l’integrazione dei registri
statistici per una lettura multidimensionale dei fenomeni e quindi integrazione tra registri e indagini,
ambiti dove l’Istat è fortemente impegnata