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A scuola di energia
                 a cura della cooperativa sociale CEDOCS
con il sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano, Assessorato all’Ambiente
Cosa significa la parola
                  ENERGIA?




                                                                                                                        Immagini: http://www.pavonerisorse.it
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sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
Cosa significa la parola
                  ENERGIA?

     La parola ENERGIA ha un significa antico. Deriva
      infatti dal greco “Energheia” che significa attività.
     Tutto quello che accade attorno a noi comporta l’uso
      di energia.
     Grazie all’energia possiamo accendere la luce,
      riscaldarci, cucinare, lavorare, giocare, viaggiare e
      molto altro ancora.

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sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
Ma quanti tipi di energie
                esistono?




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Ma quanti tipi di energie
                esistono?
    1.     La prima energia che possiamo citare è quella CHIMICA. Un
           valido esempio proviene dalla natura attraverso il processo di
           fotosintesi clorofilliana, quando le piante trasformano
           l’energia proveniente dal sole in energia chimica.

    2.     L’energia chimica si trasforma in energia TERMICA:
           pensiamo al combustibile che produce energia bruciando.

    3.     Infine, l’energia ELETTRICA, che si trasforma in energia
           MECCANICA e TERMICA: pensiamo alla lavatrice e al forno
           che abbiamo a casa.



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L’energia secondo la
                         FISICA
     In fisica, uno dei principi fondamentali riguarda proprio
      l’energia. Si afferma, infatti, che l’energia non si crea, ma
      passa da una forma ad un’altra. Cioè si TRASFORMA.

     Quindi non possiamo nemmeno distruggerla, ma
      semplicemente trasformare una forma di energia in qualche
      altra forma di energia più comoda da utilizzare.

     Ricordiamo le trasformazioni delle forme di energia: da solare
      a chimica; da chimica a termica e da elettrica a meccanica o
      termica.
      Il passaggio non è sempre semplice: alle volte bisogna
      utilizzare appositi macchinari per trasformare l’energia da una
      forma all’altra.

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Le fonti dell’ENERGIA




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Le fonti dell’ENERGIA

     Chiariamo da subito che tutto quello che produce
      energia è una fonte di energia.
     La maggiore fonte di energia di cui disponiamo è il
      SOLE, ma non dimentichiamo il MARE (quindi l’energia
      che viene dall’acqua), i BOSCHI (quindi la legna) e il
      VENTO.
     Possiamo classificare le fonti di energia in:
                       - DIFFUSE
                       - INTERMEDIE
                       - CONCENTRATE
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Fonti di energia DIFFUSE
     Le più significative fonti di energia DIFFUSE sono il
          VENTO e il SOLE.
                                                i VANTAGGI
    -      non si esauriscono
    -      sono presenti ovunque


                                             gli SVANTAGGI
    -      non sono continue, cioè, sono intermittenti
                (non possono essere usate in ogni condizione).
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Fonti di energia
                             INTERMEDIE
     Sono ACQUA, LEGNA, CALORE TERRESTRE.

                                              i VANTAGGI

    - rispetto a sole e vento possono essere utilizzate in
        ogni momento.

                                           gli SVANTAGGI

    - non sono presenti in egual misura in tutti i luoghi
       della Terra.

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Le fonti di energia
                   CONCENTRATE (1)
    Come spiega il nome, si tratte di quelle fonti di energia
    che si trovano concentrate in luoghi particolari al di
    sotto della superficie terrestre.
                    PETROLIO
                    CARBONE
                    GAS NATURALE (METANO)
                    URANIO

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Le fonti di energia
                   CONCENTRATE (2)
                                              i VANTAGGI
    - facili da estrarre e da utilizzare

                                           gli SVANTAGGI
    - inquinano

    - si trovano solo in alcune aree del pianeta

    - si esauriscono


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fonti di energia RINNOVABILI
    e NON RINNOVABILI
           Ciò che abbiamo spiegato fin’ora ci permette di
           distinguere l’energia che deriva da


           FONTI RINNOVABILI (che si ricreano
           continuamente, come acqua, vento, sole, calore
           terrestre, biomassa)

          da quelle che derivano da FONTI NON
          RINNOVABILI o FOSSILI (che non si rigenerano,
          come petrolio, carbone, uranio, gas metano).

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Cronostoria dell’energia
   (Quali energie ha utilizzato l’uomo nelle diverse epoche del suo sviluppo)


   Preistoria                              Grandi civiltà                                   Medioevo e
   (il fuoco)                                      (il vento)                               Rinascimento




                                                                                                                        Immagini: http://www.pavonerisorse.it
   Ottocento                                    1800 – 1900                                         Oggi
   (il vapore)                                  (e. elettrica)




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Le fonti di energia
                 NON RINNOVABILI
                              (uranio)




                                                                                                                        www.scuolaeformazioneliguria.it
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Le fonti non rinnovabili:
       il COMBUSTIBILE FOSSILE

     I combustibili fossili, come il petrolio, non sono altro
      che i resti di animali e piante morti milioni di anni
      fa, quando l’uomo ancora non esisteva.
     Queste piante ed animali preistorici, prima di
      morire, avevano accumulato al loro interno il calore
      del sole e, una volta morti, sono rimasti nelle
      profondità della Terra per centinaia di milioni di
      anni trasformandosi in petrolio, carbone e gas.

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Le fonti NON
       RINNOVABILI inquinano
     Il petrolio, il carbone e alcuni gas naturali emettono
          delle sostanze dannose per l’ambiente e per l’uomo
          durante la loro combustione, quando cioè vengono
          bruciate per produrre l’energia richiesta.
     La combustione dei prodotti fossili vegetali, ad
      esempio, libera nell’aria quell’energia che era stata
      immagazzinata dal sole durante il processo di
      fotosintesi clorofilliana milioni di anni fa.
     Gli effetti di queste combustioni creano
      nell’atmosfera terrestre EFFETTO SERRA e PIOGGE
      ACIDE.

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Le fonti di energia
                        RINNOVABILI




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Le fonti di energia
                        RINNOVABILI
    A differenza delle fonti fossili che, come abbiamo detto,
    sono destinate ad esaurirsi, le fonti cosiddette
    RINNOVABILI hanno il triplo vantaggio: di essere sempre
    disponibili, di non esaurirsi e di non inquinare.
    Le principali fonti di energia rinnovabile sono:
    -      ENERGIA EOLICA
    -      ENERGIA SOLARE
    -      ENERGIA IDRAULICA
    -      ENERGIA DA BIOMASSA
    -      ENERGIA GEOTERMICA

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L’energia EOLICA




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L’energia EOLICA

 L’energia eolica, che deve il suo nome al dio greco dei
  venti EOLO, viene prodotta dallo spostamento dell’aria.
 Come si forma il vento?
  La superficie terrestre, scaldata dal sole, rilascia aria
  calda. Mari, Oceani e corsi d’acqua rilasciano invece aria
  più fredda. L’aria calda tende, come sappiamo, a salire
  verso l’alto, lasciando entrare al proprio posto l’aria
  fredda. È lo spostamento di queste due differenti correnti
  di aria a dare origine al vento.


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Produzione dell’energia
                                                     EOLICA




                                                                                                                                                          Immagini: www.scuolacascia.it
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Produzione dell’energia
                    EOLICA
 È dall’antichità che l’uomo sfrutta la potenza del vento. Pensiamo
  ai grandi popoli di navigatori (che usavano l’energia del vento per
  muovere le loro imbarcazioni) o all’invenzione dei mulini a vento
  utilizzati per sostituire la forza dell’uomo e degli animali nelle
  pratiche di macinatura.
 I generatori realizzati per sfruttare la forza del vento si possono
  trovare in mezzo al mare, in ampie zone verdi o sulle case.
 La tecnologia si basa su impianti chiamati AEROGENERATORI
  di forma simile ai mulini a vento.
   Il vento fa girare un rotore collegato ad un generatore
  trasformando la forza del vento in energia elettrica. Questa,
  attraverso semplici cavi, viene immessa nella rete elettrica per
  essere utilizzata.
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Produzione dell’energia
                   EOLICA
    La scelta di dove localizzare le pale eoliche deve
    essere fatta con molta cura: serve un luogo ove la
    presenza del vento sia costante, affinché si possa
    utilizzare l’impianto per gran parte dell’anno.
    Si tratta di una fonte rinnovabile, ma non mancano gli
    SVANTAGGI:
    - impatto paesaggistico (il danno visivo provocato dai
    piloni di sostegno delle pale)
    - impatto acustico (il forte rumore causato dalla
    rotazione delle pale)
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L’energia SOLARE
                          (dove va a finire l’energia che arriva dal sole)




                                                                                                                        www.scuolaeformazioneliguria.it
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L’energia SOLARE
    La Terra riceve giornalmente dal Sole una quantità di energia
    30 volte superiore all’energia consumata dall’intera
    popolazione del pianeta in un solo anno.
    È da 30 anni che l’uomo ha cominciato a sfruttare il sole quale
    fonte d’energia per i propri consumi.

    Questa forte spinta a sfruttare il Sole come fonte di energia
    per i nostri consumi è motivata dal fatto che l’energia solare:
    - non si esaurisce
    - è diffusa
    - si usa là dove si produce
    - non inquina

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L’energia SOLARE

    Le tecnologie oggi utilizzate per sfruttare l’energia
    solare sono:
    - COLLETTORI SOLARI TERMICI: sfruttano
    l’energia del sole per irraggiamento, producendo, ad
    esempio, acqua calda per diversi usi.
    - SISTEMI FOTOVOLTAICI: trasformano l’energia
    che arriva dal sole in energia elettrica, utilizzando per
    realizzare questa trasformazione alcuni materiali che
    hanno proprietà fotovoltaiche.

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Una centrale solare a campo
     e spacchi fotovoltaici




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Il fotovoltaico
(la produzione di energia elettrica con cellule che catturano la radiazione solare)



     Con la parola fotovoltaico intendiamo la conversione
      della radiazione solare in energia elettrica.

               Il fenomeno si basa sull’effetto detto, appunto,
          fotovoltaico:
             sui pannelli fotovoltaici, all’interno di semiconduttori
          (che sono fatti di silicio), i fotoni spostano gli elettroni
          dalla posizione in cui si trovano.

          E’ questo spostamento che genera la corrente elettrica.



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L’energia
                       IDROELETTRICA

                                                             forzata




                                                                                                                        www.scuolaeformazioneliguria.it
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sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
L’energia
                     IDROELETTRICA (1)
Questo tipo di energia è ricavato dalla forza dell’acqua in
movimento. È detta energia idraulica e richiama come esempio il
mulino ad acqua, dove la sua ruota, fatta girare dalla forza
dell’acqua, faceva funzionare le macine.
Grazie al progresso tecnologico si è arrivati alla costruzione delle
centrali idroelettriche e si è riusciti a trasportare l’energia
idroelettrica lontano al luogo di produzione per consentirne
l’utilizzo.
Con la costruzione di una diga l’acqua fluviale viene raccolta in
un lago artificiale e convogliata in condotte le quali, sfruttando la
pendenza, fanno aumentare la velocità dell’acqua facendole fare
i cosiddetti salti.
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La centrale
                       IDROELETTRICA




                                                                                                                        Immagini: www.scuolacascia.it
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L’energia
                   IDROELETTRICA (2)
    In fondo alla condotta vengono poste delle turbine le
    quali, mosse dall’acqua, trasformano la forza
    dell’acqua in energia meccanica.
    A sua volta questa energia meccanica viene
    trasformata in energia elettrica grazie ad un generatore
    collegato alla turbina.
    L’energia idroelettrica viene prodotta in Italia
    soprattutto nelle zone di montagna (Alpi ed
    Appennini), grazie alla pendenza naturale ed alla
    disponibilità di grandi quantità di acqua.

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L‘energia
                   IDROELETTRICA (3)
     La potenza della centrale idroelettrica dipende dalla
      massa di acqua presente e dal salto che questa può
      compiere.
     Gli impianti con un salto di 15 metri sono detti a
      BASSA PRESSIONE.
     Gli impianti in cui l‘acqua fa un salto di 50 metri
      sono chiamati IMPIANTI A MEDIA O ALTA
      PRESSIONE.

          (dati TIS innovation park – enertour, 2007)

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L’energia
                   IDROELETTRICA (4)
                                              i VANTAGGI

    - è disponibile su un’ampia parte del territorio
    nazionale;

    - si possono realizzare impianti di grande e piccola
    taglia, adatti alle diverse situazioni;

    - ha un impatto ambientale non eccessivo.



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L’energia da BIOMASSA




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Cos’è la BIOMASSA
 La biomassa è una fonte energetica più complessa di quelle fin qui
  presentate.

   Si possono chiamare con la parola “biomassa”:

  a) la parte biodegradabile dei prodotti, dei rifiuti e dei residui provenienti
  dall’agricoltura (sia sostanze vegetali che animali);

  b) prodotti residuali derivanti dalla silvicoltura e dalle industrie connesse a
  questi settori;

  c) la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani (l’umido).
 La biomassa è una fonte rinnovabile in quanto la riproduzione di questi
  elementi avviene in un breve arco di tempo.

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La BIOMASSA

                                                 i VANTAGGI
- si tratta di una fonte di energia rinnovabile e pulita (cioè, non
inquinante) in quanto la combustione dei suoi elementi non è tossica
per l’ambiente;
- la quantità di anidride carbonica che rilascia durante la
combustione è la stessa che è stata assorbita dagli organismi vegetali
ed animali durante la loro fase di vita;
- ha effetti positivi anche da un punto di vista economico e sociale
(permette di smaltire i rifiuti; riduce i casi di incendio; contribuisce a
mantenere l’equilibrio naturale del territorio).

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L’energia da BIOMASSA
               Il processo di produzione dell’energia




                                                                                                                        www.scuolaeformazioneliguria.it
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L’energia da BIOMASSA (1)

 La localizzazione degli impianti di questo tipo è molto importante.
  Infatti, essi devono trovarsi poco lontano dai luoghi di produzione
  dei materiali utilizzati quali biomassa.

 Gli impianti utilizzano la biomassa bruciandola e sfruttando il
  calore e l’energia prodotta dalla combustione.
  L’energia prodotta può essere destinata, ad esempio, per il
  riscaldamento di un edificio o di una città, oppure per la
  produzione di energia elettrica da immettere nella rete di consumo.


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L’energia da BIOMASSA (2)


Il calore prodotto con biomassa può essere reso disponibile in
due modi:
- attraverso una caldaia nei cui tubi passa l’acqua scaldata
dalla combustione di legna o pellet.
In questo modo si possono riscaldare, ad esempio, interi
edifici.
- attraverso la rete del teleriscaldamento (sotterraneo).
Così si possono riscaldare interi quartieri.

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L’energia da BIOMASSA
                                   (il teleriscaldamento)


    Per TELERISCALDAMENTO intendiamo il trasporto di
    energia termica dalla centrale di produzione del calore
    all’utente finale.
    Questa tecnica è utilizzata soprattutto per la produzione di
    acqua calda per le abitazioni e in ambito industriale.

    I combustibili maggiormente utilizzati sono il cippato di
    legno, i pellets e gli olii vegetali.

    Ma il teleriscaldamento può essere anche alimentato dal
    calore prodotto dagli inceneritori di rifiuti.


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L’impianto a BIOGAS




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L’energia da BIOMASSA
                                                 (il biogas)



     Con la biomassa formata da rifiuti si può anche
      produrre un tipo di combustibile detto “verde” (bio-
      disel).
      Per farlo, i rifiuti vengono fatti fermentare in
      speciali digestori (dove sono presenti dei batteri che
      “mangiano” i rifiuti), producendo così il biogas.
     Con i residui derivanti da questo processo si ottiene
      del fertilizzante.

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L’energia GEOTERMICA




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L’energia GEOTERMICA (1)
In alcune zone, situate in vicinanza di vulcani o dove la crosta terrestre è
più sottile, è possibile sfruttare il calore interno della Terra come fonte di
energia geotermica.
L'Italia è stato il primo paese al mondo a realizzare una centrale
geotermoelettrica nel 1904, sfruttando i soffioni boraciferi di Larderello in
Toscana.

Attualmente si distinguono due tipi di giacimenti dove si può prelevare
questa energia:

 giacimento ad acqua calda, costituito da riserve di acqua liquida (50-
80°C), usate per il riscaldamento di serre e case.

 giacimento di vapore, costituito da riserve sotterranee di acqua che
arriva fino ai 100°C, sfruttate nelle centrali geotermoelettriche.
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L’energia GEOTERMICA (2)
                           (giacimenti ad acqua calda)

    Il processo di produzione di energia geotermica in un
    giacimento “ad acqua calda” si avvia con l'acqua
    piovana che si infiltra nel sottosuolo andando ad
    impregnare le rocce permeabili in prossimità delle
    quali si trova del magma caldo.
    L'acqua viene riscaldata e, quando giunge in
    superficie, può essere sfruttata come fonte di energia.




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L’energia GEOTERMICA
                                  (giacimenti di vapore)


    Nelle centrali geotermiche il vapore viene raccolto da
    pozzi profondi fino a 3.000 metri. Il vapore va ad
    azionare una turbina collegata ad un alternatore,
    creando così l’energia che viene immessa nella rete di
    consumo.

    Queste centrali possono sorgere solo in località ove vi
    siano giacimenti di acqua calda ad alta pressione,
    come ad esempio in Islanda, negli Stati Uniti e nelle
    Filippine.

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sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
Grazie per l’attenzione
A scuola di energia - cooperativa sociale Cedocs - con il sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano/Assessorato all'Ambiente,

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CEDOCS - Dispensa energia

  • 1. A scuola di energia a cura della cooperativa sociale CEDOCS con il sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano, Assessorato all’Ambiente
  • 2. Cosa significa la parola ENERGIA? Immagini: http://www.pavonerisorse.it A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 3. Cosa significa la parola ENERGIA?  La parola ENERGIA ha un significa antico. Deriva infatti dal greco “Energheia” che significa attività.  Tutto quello che accade attorno a noi comporta l’uso di energia.  Grazie all’energia possiamo accendere la luce, riscaldarci, cucinare, lavorare, giocare, viaggiare e molto altro ancora. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 4. Ma quanti tipi di energie esistono? Immagini: www.scuolacascia.it A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 5. Ma quanti tipi di energie esistono? 1. La prima energia che possiamo citare è quella CHIMICA. Un valido esempio proviene dalla natura attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana, quando le piante trasformano l’energia proveniente dal sole in energia chimica. 2. L’energia chimica si trasforma in energia TERMICA: pensiamo al combustibile che produce energia bruciando. 3. Infine, l’energia ELETTRICA, che si trasforma in energia MECCANICA e TERMICA: pensiamo alla lavatrice e al forno che abbiamo a casa. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 6. L’energia secondo la FISICA  In fisica, uno dei principi fondamentali riguarda proprio l’energia. Si afferma, infatti, che l’energia non si crea, ma passa da una forma ad un’altra. Cioè si TRASFORMA.  Quindi non possiamo nemmeno distruggerla, ma semplicemente trasformare una forma di energia in qualche altra forma di energia più comoda da utilizzare.  Ricordiamo le trasformazioni delle forme di energia: da solare a chimica; da chimica a termica e da elettrica a meccanica o termica. Il passaggio non è sempre semplice: alle volte bisogna utilizzare appositi macchinari per trasformare l’energia da una forma all’altra. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 7. Le fonti dell’ENERGIA Immagini: www.scuolaeformazioneliguria.it A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 8. Le fonti dell’ENERGIA  Chiariamo da subito che tutto quello che produce energia è una fonte di energia.  La maggiore fonte di energia di cui disponiamo è il SOLE, ma non dimentichiamo il MARE (quindi l’energia che viene dall’acqua), i BOSCHI (quindi la legna) e il VENTO.  Possiamo classificare le fonti di energia in: - DIFFUSE - INTERMEDIE - CONCENTRATE A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 9. Fonti di energia DIFFUSE  Le più significative fonti di energia DIFFUSE sono il VENTO e il SOLE. i VANTAGGI - non si esauriscono - sono presenti ovunque gli SVANTAGGI - non sono continue, cioè, sono intermittenti (non possono essere usate in ogni condizione). A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 10. Fonti di energia INTERMEDIE  Sono ACQUA, LEGNA, CALORE TERRESTRE. i VANTAGGI - rispetto a sole e vento possono essere utilizzate in ogni momento. gli SVANTAGGI - non sono presenti in egual misura in tutti i luoghi della Terra. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 11. Le fonti di energia CONCENTRATE (1) Come spiega il nome, si tratte di quelle fonti di energia che si trovano concentrate in luoghi particolari al di sotto della superficie terrestre.  PETROLIO  CARBONE  GAS NATURALE (METANO)  URANIO A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 12. Le fonti di energia CONCENTRATE (2) i VANTAGGI - facili da estrarre e da utilizzare gli SVANTAGGI - inquinano - si trovano solo in alcune aree del pianeta - si esauriscono A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 13. fonti di energia RINNOVABILI e NON RINNOVABILI Ciò che abbiamo spiegato fin’ora ci permette di distinguere l’energia che deriva da FONTI RINNOVABILI (che si ricreano continuamente, come acqua, vento, sole, calore terrestre, biomassa) da quelle che derivano da FONTI NON RINNOVABILI o FOSSILI (che non si rigenerano, come petrolio, carbone, uranio, gas metano). A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 14. Cronostoria dell’energia (Quali energie ha utilizzato l’uomo nelle diverse epoche del suo sviluppo) Preistoria Grandi civiltà Medioevo e (il fuoco) (il vento) Rinascimento Immagini: http://www.pavonerisorse.it Ottocento 1800 – 1900 Oggi (il vapore) (e. elettrica) A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 15. Le fonti di energia NON RINNOVABILI (uranio) www.scuolaeformazioneliguria.it Immagini: A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 16. Le fonti non rinnovabili: il COMBUSTIBILE FOSSILE  I combustibili fossili, come il petrolio, non sono altro che i resti di animali e piante morti milioni di anni fa, quando l’uomo ancora non esisteva.  Queste piante ed animali preistorici, prima di morire, avevano accumulato al loro interno il calore del sole e, una volta morti, sono rimasti nelle profondità della Terra per centinaia di milioni di anni trasformandosi in petrolio, carbone e gas. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 17. Le fonti NON RINNOVABILI inquinano  Il petrolio, il carbone e alcuni gas naturali emettono delle sostanze dannose per l’ambiente e per l’uomo durante la loro combustione, quando cioè vengono bruciate per produrre l’energia richiesta.  La combustione dei prodotti fossili vegetali, ad esempio, libera nell’aria quell’energia che era stata immagazzinata dal sole durante il processo di fotosintesi clorofilliana milioni di anni fa.  Gli effetti di queste combustioni creano nell’atmosfera terrestre EFFETTO SERRA e PIOGGE ACIDE. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 18. Le fonti di energia RINNOVABILI www.scuolaeformazioneliguria.it Immagini: A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 19. Le fonti di energia RINNOVABILI A differenza delle fonti fossili che, come abbiamo detto, sono destinate ad esaurirsi, le fonti cosiddette RINNOVABILI hanno il triplo vantaggio: di essere sempre disponibili, di non esaurirsi e di non inquinare. Le principali fonti di energia rinnovabile sono: - ENERGIA EOLICA - ENERGIA SOLARE - ENERGIA IDRAULICA - ENERGIA DA BIOMASSA - ENERGIA GEOTERMICA A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 20. L’energia EOLICA www.scuolaeformazioneliguria.it Immagini: A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 21. L’energia EOLICA  L’energia eolica, che deve il suo nome al dio greco dei venti EOLO, viene prodotta dallo spostamento dell’aria.  Come si forma il vento? La superficie terrestre, scaldata dal sole, rilascia aria calda. Mari, Oceani e corsi d’acqua rilasciano invece aria più fredda. L’aria calda tende, come sappiamo, a salire verso l’alto, lasciando entrare al proprio posto l’aria fredda. È lo spostamento di queste due differenti correnti di aria a dare origine al vento. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 22. Produzione dell’energia EOLICA Immagini: www.scuolacascia.it www.scuolaeformazioneliguria.it Immagini: A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 23. Produzione dell’energia EOLICA  È dall’antichità che l’uomo sfrutta la potenza del vento. Pensiamo ai grandi popoli di navigatori (che usavano l’energia del vento per muovere le loro imbarcazioni) o all’invenzione dei mulini a vento utilizzati per sostituire la forza dell’uomo e degli animali nelle pratiche di macinatura.  I generatori realizzati per sfruttare la forza del vento si possono trovare in mezzo al mare, in ampie zone verdi o sulle case.  La tecnologia si basa su impianti chiamati AEROGENERATORI di forma simile ai mulini a vento. Il vento fa girare un rotore collegato ad un generatore trasformando la forza del vento in energia elettrica. Questa, attraverso semplici cavi, viene immessa nella rete elettrica per essere utilizzata. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 24. Produzione dell’energia EOLICA La scelta di dove localizzare le pale eoliche deve essere fatta con molta cura: serve un luogo ove la presenza del vento sia costante, affinché si possa utilizzare l’impianto per gran parte dell’anno. Si tratta di una fonte rinnovabile, ma non mancano gli SVANTAGGI: - impatto paesaggistico (il danno visivo provocato dai piloni di sostegno delle pale) - impatto acustico (il forte rumore causato dalla rotazione delle pale) A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 25. L’energia SOLARE (dove va a finire l’energia che arriva dal sole) www.scuolaeformazioneliguria.it Immagini: A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 26. L’energia SOLARE La Terra riceve giornalmente dal Sole una quantità di energia 30 volte superiore all’energia consumata dall’intera popolazione del pianeta in un solo anno. È da 30 anni che l’uomo ha cominciato a sfruttare il sole quale fonte d’energia per i propri consumi. Questa forte spinta a sfruttare il Sole come fonte di energia per i nostri consumi è motivata dal fatto che l’energia solare: - non si esaurisce - è diffusa - si usa là dove si produce - non inquina A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 27. L’energia SOLARE Le tecnologie oggi utilizzate per sfruttare l’energia solare sono: - COLLETTORI SOLARI TERMICI: sfruttano l’energia del sole per irraggiamento, producendo, ad esempio, acqua calda per diversi usi. - SISTEMI FOTOVOLTAICI: trasformano l’energia che arriva dal sole in energia elettrica, utilizzando per realizzare questa trasformazione alcuni materiali che hanno proprietà fotovoltaiche. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 28. Una centrale solare a campo e spacchi fotovoltaici Immagini: www.scuolacascia.it A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 29. Il fotovoltaico (la produzione di energia elettrica con cellule che catturano la radiazione solare)  Con la parola fotovoltaico intendiamo la conversione della radiazione solare in energia elettrica. Il fenomeno si basa sull’effetto detto, appunto, fotovoltaico: sui pannelli fotovoltaici, all’interno di semiconduttori (che sono fatti di silicio), i fotoni spostano gli elettroni dalla posizione in cui si trovano. E’ questo spostamento che genera la corrente elettrica. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 30. L’energia IDROELETTRICA forzata www.scuolaeformazioneliguria.it Immagini: A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 31. L’energia IDROELETTRICA (1) Questo tipo di energia è ricavato dalla forza dell’acqua in movimento. È detta energia idraulica e richiama come esempio il mulino ad acqua, dove la sua ruota, fatta girare dalla forza dell’acqua, faceva funzionare le macine. Grazie al progresso tecnologico si è arrivati alla costruzione delle centrali idroelettriche e si è riusciti a trasportare l’energia idroelettrica lontano al luogo di produzione per consentirne l’utilizzo. Con la costruzione di una diga l’acqua fluviale viene raccolta in un lago artificiale e convogliata in condotte le quali, sfruttando la pendenza, fanno aumentare la velocità dell’acqua facendole fare i cosiddetti salti. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 32. La centrale IDROELETTRICA Immagini: www.scuolacascia.it A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 33. L’energia IDROELETTRICA (2) In fondo alla condotta vengono poste delle turbine le quali, mosse dall’acqua, trasformano la forza dell’acqua in energia meccanica. A sua volta questa energia meccanica viene trasformata in energia elettrica grazie ad un generatore collegato alla turbina. L’energia idroelettrica viene prodotta in Italia soprattutto nelle zone di montagna (Alpi ed Appennini), grazie alla pendenza naturale ed alla disponibilità di grandi quantità di acqua. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 34. L‘energia IDROELETTRICA (3)  La potenza della centrale idroelettrica dipende dalla massa di acqua presente e dal salto che questa può compiere.  Gli impianti con un salto di 15 metri sono detti a BASSA PRESSIONE.  Gli impianti in cui l‘acqua fa un salto di 50 metri sono chiamati IMPIANTI A MEDIA O ALTA PRESSIONE. (dati TIS innovation park – enertour, 2007) A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 35. L’energia IDROELETTRICA (4) i VANTAGGI - è disponibile su un’ampia parte del territorio nazionale; - si possono realizzare impianti di grande e piccola taglia, adatti alle diverse situazioni; - ha un impatto ambientale non eccessivo. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 36. L’energia da BIOMASSA www.scuolaeformazioneliguria.it Immagini: A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 37. Cos’è la BIOMASSA  La biomassa è una fonte energetica più complessa di quelle fin qui presentate. Si possono chiamare con la parola “biomassa”: a) la parte biodegradabile dei prodotti, dei rifiuti e dei residui provenienti dall’agricoltura (sia sostanze vegetali che animali); b) prodotti residuali derivanti dalla silvicoltura e dalle industrie connesse a questi settori; c) la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani (l’umido).  La biomassa è una fonte rinnovabile in quanto la riproduzione di questi elementi avviene in un breve arco di tempo. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 38. La BIOMASSA i VANTAGGI - si tratta di una fonte di energia rinnovabile e pulita (cioè, non inquinante) in quanto la combustione dei suoi elementi non è tossica per l’ambiente; - la quantità di anidride carbonica che rilascia durante la combustione è la stessa che è stata assorbita dagli organismi vegetali ed animali durante la loro fase di vita; - ha effetti positivi anche da un punto di vista economico e sociale (permette di smaltire i rifiuti; riduce i casi di incendio; contribuisce a mantenere l’equilibrio naturale del territorio). A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 39. L’energia da BIOMASSA Il processo di produzione dell’energia www.scuolaeformazioneliguria.it Immagini: A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 40. L’energia da BIOMASSA (1)  La localizzazione degli impianti di questo tipo è molto importante. Infatti, essi devono trovarsi poco lontano dai luoghi di produzione dei materiali utilizzati quali biomassa.  Gli impianti utilizzano la biomassa bruciandola e sfruttando il calore e l’energia prodotta dalla combustione. L’energia prodotta può essere destinata, ad esempio, per il riscaldamento di un edificio o di una città, oppure per la produzione di energia elettrica da immettere nella rete di consumo. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 41. L’energia da BIOMASSA (2) Il calore prodotto con biomassa può essere reso disponibile in due modi: - attraverso una caldaia nei cui tubi passa l’acqua scaldata dalla combustione di legna o pellet. In questo modo si possono riscaldare, ad esempio, interi edifici. - attraverso la rete del teleriscaldamento (sotterraneo). Così si possono riscaldare interi quartieri. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 42. L’energia da BIOMASSA (il teleriscaldamento) Per TELERISCALDAMENTO intendiamo il trasporto di energia termica dalla centrale di produzione del calore all’utente finale. Questa tecnica è utilizzata soprattutto per la produzione di acqua calda per le abitazioni e in ambito industriale. I combustibili maggiormente utilizzati sono il cippato di legno, i pellets e gli olii vegetali. Ma il teleriscaldamento può essere anche alimentato dal calore prodotto dagli inceneritori di rifiuti. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 43. L’impianto a BIOGAS Immagini: www.scuolacascia.it A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 44. L’energia da BIOMASSA (il biogas)  Con la biomassa formata da rifiuti si può anche produrre un tipo di combustibile detto “verde” (bio- disel). Per farlo, i rifiuti vengono fatti fermentare in speciali digestori (dove sono presenti dei batteri che “mangiano” i rifiuti), producendo così il biogas.  Con i residui derivanti da questo processo si ottiene del fertilizzante. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 45. L’energia GEOTERMICA Immagini: www.scuolacascia.it A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 46. L’energia GEOTERMICA (1) In alcune zone, situate in vicinanza di vulcani o dove la crosta terrestre è più sottile, è possibile sfruttare il calore interno della Terra come fonte di energia geotermica. L'Italia è stato il primo paese al mondo a realizzare una centrale geotermoelettrica nel 1904, sfruttando i soffioni boraciferi di Larderello in Toscana. Attualmente si distinguono due tipi di giacimenti dove si può prelevare questa energia:  giacimento ad acqua calda, costituito da riserve di acqua liquida (50- 80°C), usate per il riscaldamento di serre e case.  giacimento di vapore, costituito da riserve sotterranee di acqua che arriva fino ai 100°C, sfruttate nelle centrali geotermoelettriche. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 47. L’energia GEOTERMICA (2) (giacimenti ad acqua calda) Il processo di produzione di energia geotermica in un giacimento “ad acqua calda” si avvia con l'acqua piovana che si infiltra nel sottosuolo andando ad impregnare le rocce permeabili in prossimità delle quali si trova del magma caldo. L'acqua viene riscaldata e, quando giunge in superficie, può essere sfruttata come fonte di energia. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 48. L’energia GEOTERMICA (giacimenti di vapore) Nelle centrali geotermiche il vapore viene raccolto da pozzi profondi fino a 3.000 metri. Il vapore va ad azionare una turbina collegata ad un alternatore, creando così l’energia che viene immessa nella rete di consumo. Queste centrali possono sorgere solo in località ove vi siano giacimenti di acqua calda ad alta pressione, come ad esempio in Islanda, negli Stati Uniti e nelle Filippine. A scuola di energia - Progetto di educazione ambientale nelle scuole, a cura della cooperativa sociale Cedocs, con il sostegno del Comune di Bolzano/Assessorato all'Ambiente, bando di gara CPV 80341000-lotto 3 - 2012
  • 49. Grazie per l’attenzione A scuola di energia - cooperativa sociale Cedocs - con il sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano/Assessorato all'Ambiente,

Editor's Notes

  1. Cedocs-Comune di Bolzano - attività didattiche ambientali nelle scuole