Innovazione tecnologica nella PA attraverso gli appalti precommerciali - Cons...Sardegna Ricerche
Presentazione dell'appalto dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari denominato "Nuove soluzioni tecnologiche per il miglioramento delle capacità di diagnosi e stadiazione del cancro del retto" che si è tenuta il 10 luglio 2019 a Cagliari in occasione della consultazione preliminare di mercato.
Questa affermazione può essere applicata alle più
svariate circostanze della nostra vita quotidiana.
Nel caso particolare della professione medica, ottenere
informazioni diagnostiche accurate rappresenta
un presupposto prioritario al fine di fornire ai propri
pazienti un piano di trattamento/terapia
con la massima probabilità di esito positivo.
Tale obiettivo può essere raggiunto utilizzando
tecnologie e metodiche diagnostiche di ultima
generazione in grado di garantire al paziente
il miglior compromesso tra la riduzione significativa
della radiazione ricevuta e la necessità
del professionista odontoiatrico di disporre
di informazioni non ottenibili con altra
metodologia.
L’invenzione riguarda una tecnica originale per migliorare la qualità delle immagini che si acquisiscono durante un trattamento di adroterapia oncologica e che si basa su un nuovo metodo di sincronizzazione indiretta del sistema di acquisizione con l’acceleratore del fascio di ioni.
Innovazione tecnologica nella PA attraverso gli appalti precommerciali - Cons...Sardegna Ricerche
Presentazione dell'appalto dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari denominato "Nuove soluzioni tecnologiche per il miglioramento delle capacità di diagnosi e stadiazione del cancro del retto" che si è tenuta il 10 luglio 2019 a Cagliari in occasione della consultazione preliminare di mercato.
Questa affermazione può essere applicata alle più
svariate circostanze della nostra vita quotidiana.
Nel caso particolare della professione medica, ottenere
informazioni diagnostiche accurate rappresenta
un presupposto prioritario al fine di fornire ai propri
pazienti un piano di trattamento/terapia
con la massima probabilità di esito positivo.
Tale obiettivo può essere raggiunto utilizzando
tecnologie e metodiche diagnostiche di ultima
generazione in grado di garantire al paziente
il miglior compromesso tra la riduzione significativa
della radiazione ricevuta e la necessità
del professionista odontoiatrico di disporre
di informazioni non ottenibili con altra
metodologia.
L’invenzione riguarda una tecnica originale per migliorare la qualità delle immagini che si acquisiscono durante un trattamento di adroterapia oncologica e che si basa su un nuovo metodo di sincronizzazione indiretta del sistema di acquisizione con l’acceleratore del fascio di ioni.
24° CORSO RESIDENZIALE DI AGGIORNAMENTO
con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica (AIRO)
Moderna Radioterapia, Nuove Tecnologie e Ipofrazionamento della Dose
21 marzo 2014: Trattamenti stereo-RT e radiochirurgici come opzioni standard di trattamento: stato dell’arte in base a linee guida internazionali
24° CORSO RESIDENZIALE DI AGGIORNAMENTO
con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica (AIRO)
Moderna Radioterapia, Nuove Tecnologie e Ipofrazionamento della Dose
La costante tentazione dei trattamenti ipofrazionati: breve cronistoria dei modelli biologici e degli effetti clinici
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Moderna Radioterapia, Nuove Tecnologie e Ipofrazionamento della Dose
17 marzo 2014: Trattamenti ipofrazionati ed ipofrazionati-accelerati: nuove possibilità di prevenzione e trattamento della tossicità acuta e tardiva
24° CORSO RESIDENZIALE DI AGGIORNAMENTO
con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica (AIRO)
Moderna Radioterapia, Nuove Tecnologie e Ipofrazionamento della Dose
La rivoluzione dell’introduzione del modello LQ nella pratica clinica
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con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica (AIRO)
Moderna Radioterapia, Nuove Tecnologie e Ipofrazionamento della Dose
Trattamenti ipofrazionati ed ipofrazionati-accelerati: effetti sul controllo tumorale e sulla tossicità (inclusa consequential late-toxicity)
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17 marzo 2014: Oltre l’alfa/beta: ipotesi di coinvolgimento dell’endotelio e modelli predittivi dell’effetto nei trattamenti ultra-ipo-frazionati (lineare-cubico ecc.)
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17 marzo 2014: La prescrizione della dose nei trattamenti stereo-RT e radiochirurgici: dall’ICRU a ROSEL ed altro
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17 marzo 2014: Management dell’organ motion nei trattamenti stereo-RT e radiochirurgici: ruolo di fiducials e on-board imaging
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21 marzo 2014: Trattamenti stereo-RT e radiochirurgici come opzioni standard di trattamento: stato dell’arte in base a linee guida internazionali
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La costante tentazione dei trattamenti ipofrazionati: breve cronistoria dei modelli biologici e degli effetti clinici
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La rivoluzione dell’introduzione del modello LQ nella pratica clinica
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Trattamenti ipofrazionati ed ipofrazionati-accelerati: effetti sul controllo tumorale e sulla tossicità (inclusa consequential late-toxicity)
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17 marzo 2014: Oltre l’alfa/beta: ipotesi di coinvolgimento dell’endotelio e modelli predittivi dell’effetto nei trattamenti ultra-ipo-frazionati (lineare-cubico ecc.)
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17 marzo 2014: Management dell’organ motion nei trattamenti stereo-RT e radiochirurgici: ruolo di fiducials e on-board imaging
A summary of recent innovations in radiation oncology focussing on the priniciples of different techniques and their application. An overview of clinical results has also been given
Articolo realizzato con il Prof. Alberto Signoroni e pubblicato in due parti nel 2011 sul notiziario dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brescia
Studio e sviluppo di una soluzione circuitale per la simulazione di un rivela...DanieleMarchese6
Studio e sviluppo di una soluzione circuitale per la simulazione di un rivelatore THz basato su matrice di bolometri micromeccanici. Laurea triennale in ingegneria elettronica e informatica. Daniele Marchese.
Colonscopia virtuale come alternativa a quella classica, più invasiva. Prevenzione del tumore al colon tramite due prodotti di lifeplus: paraclenase e colon formula
Laser Banca delle cornee Emilia-Romagna - Congresso SITRAC (Società italiana ...Luca Avoni
Il trapianto di cornea (cheratoplastica) endoteliale è ormai il gold standard per la maggior parte delle malattie corneali con indicazione di trapianto nelle quali l'endotelio (strato più interno della cornea) non funziona correttamente.
La letteratura internazionale evidenzia gli indubbi vantaggi di tale tecnica e il crescente numero di interventi effettuati a livello mondiale.
Tra le indicazioni più frequenti di questo intervento sono la cheratopatia bollosa e la distrofia corneale endoteliale di Fuchs.
La ricerca è particolarmente attenta allo sviluppo di questa metodica di trapianto corneale per migliorare i risultati. Le direzioni sono varie, dall'UTDSAEK (ultra thin DSAEK che prevede la creazione di lembi endoteliali particolarmente sottili per poi impiantarli) alla DMEK che prevede l'impianto del solo endotelio-descemet.
Altra linea di ricerca è il trattamento della cornea con laser ad eccimeri prima del taglio col microcheratomo al fine di ottenere lembi endoteliali sottili e a facce parallele.
Osteosintesi percutanea del radio distale: Tecnica di Legnago (2013)Alberto Mantovani
SUMMARY
Purpose: We have developed and used a system of percutaneous fixation of unstable distal radius fractures (DRF)
using 4 Kirschner (K) wires. These wires are passed from the lateral side of the radius and connected among themselves
using a clamp. We call this the “Legnago technique” and the objective of this study is to standardize the
method and make it safe and easily reproducible. Methods: 27 patients aged from 45 to 102, 3 men and 24 women,
were treated using this technique. The indications were strictly limited to type A2 and A3 of the AO classification,
excluding the A3.3. These were usually emergency procedures, performed under local anaesthesia and under
image intensifier control. We recommend a small incision at the entry point of each K wire and blunt dissection up
to the bone in order to avoid impalement of vessels, tendons or nerves.We follow a standard sequence of passing four
K wires, starting with a 2 mm K wire from the radial styloid into the medullary canal of the radius. This is inserted
dorsal to the tendons of the first extensor compartment. The K wire was mounted on a Jacob’s chuck handle and
was pre-bent at its leading end to around 30 degrees. This helps to control the direction of the wire within the bone
and, also, helps in achieving the reduction. The subsequent three wires of diameter 1.8 mm are passed using a motorised
drill from the lateral aspect of the lower end of the radius across the fracture site to engage the opposite cortex.
Finally, each of the wires is bent adequately in a convergent direction along the axis of the wrist on the lateral side
and held together with the help of a clamp. Results: Each patient was evaluated according to MayoWrist Score criteria,
with a follow-up ranging from 4-26 months.We noted 17 excellent results, 7 good and 3 satisfactory. Radiological
consolidation of the fracture was achieved in each patient, at an average delay of 40 days. Union occurred
with no change in the radiological parameters achieved by the operation. The complications included three cases of
superficial infection around the K wires and a partial lesion of the superficial radial nerve. The patients regained
complete autonomy in the use of the affected upper limb for activities of daily living within a week from the operation.
None of the patients underwent supervised physiotherapy. Conclusions: The Legnago technique of percutaneous
fixation of the DRF has proved efficacious in the treatment of unstable extra-articular fractures. The particular
arrangement of insertion of the K-wires and their connection using an external fixator clamp allowed early
active mobilisation of the wrist without plaster support. This concurs with recent experimental demonstrations according
to which the biomechanical stability of the percutaneous fixation of the DRF with externally connected
crossing K wires is superimposable to that obtained by volar locked plates. RivChirMano 2012; 3: 339-349
1. XXIII Corso Residenziale di Aggiornamento
Moderna Radioterapia e Diagnostica per Immagini:
dalla definizione dei volumi alla radioterapia
«adaptive»
Il glossario per il corso:
MV AND KV CONE BEAM CT
Francesco Micciché, Mariangela Boccardi,
Laura De Filippo, Simone Castellotti, Barbara Diletto
3. Elettronvolt
Energia cinetica acquistata da un
elettrone quando è accelerato da una
differenza di potenziale di un volt.
Unità di misura dell’energia delle
radiazioni ionizzanti
4. MEV=MegaElettronVolt
• Alte energie
• Poca attenuazione
• Poca differenza di irradiazione tra i vari
tessuti
• Fasci che arrivano più in profondità
• Utilizzo nella terapia
6. Dal 3D-2D al 3D-3D
3D-2D: allineamento basato sulla proiezione
• Piani di trattamento in 3D
• Controllo della delivery (2D)
3D-3D : allineamento volumetrico
• Piani di trattamento in 3D
• Controllo della delivery in 3D
Jaffray, Semin Radiat Oncol. 2005 Jul;15(3):208-16
7. Dal 3D-3D al 4D-4D
3D-3D:
• Piani di trattamento in 3D statico
• Controllo della delivery statico
4D-4D :
• Piani di trattamento in 3D dinamico (4D)
• Controllo della delivery in 3D dinamico (4D)
Jaffray, Semin Radiat Oncol. 2005 Jul;15(3):208-16
8. Controllo 3D
• MV
CT
• Single-slice CT Tecniques
• MV Cone-Beam CT on LINAC
• KV CT
• CT in bunker
• Cone-Beam CT on LINAC
Jaffray, Semin Radiat Oncol. 2005 Jul;15(3):208-16
9. MV CT: Single-slice CT
prime esperienze anni 80
Gantry
Fascio 4MV
Paziente
Lettino
Detettore CT
Simpson, Med Phys. 1982 Jul-Aug;9(4):574-9.
10. MV CT: Single-slice CT
prime esperienze anni 80
Computer
Simpson, Med Phys. 1982 Jul-Aug;9(4):574-9.
11. MV CT: Single-slice CT
un algoritmo matematico ricostruisce l’immagine 3d
Computer
Welsh, Technol Cancer Res Treat. 2004 Aug;3(4):359-64.
12. MV CT: Cone-Beam CT
Vantaggi:
- utilizzo di un solo apparecchio
- Immagini 3D
- Stesso fascio di trattamento usato per
l’acquisizione
Svantaggi
- impossibilità di acquisire le immagini
durante l’erogazione
- basso contrasto
- dosi elevate
- usura dei sistemi di rilevazione
Welsh, Technol Cancer Res Treat. 2004 Aug;3(4):359-64.
14. KV CT: TC nel bunker
Cheng, Phys Med Biol. 2003 Nov 21;48(22):3667-83.
15. KV CT: TC nel bunker
Cheng, Phys Med Biol. 2003 Nov 21;48(22):3667-83.
16. KV CT: TC nel bunker
Cheng, Phys Med Biol. 2003 Nov 21;48(22):3667-83.
17. KV CT: TC nel bunker
Cheng, Phys Med Biol. 2003 Nov 21;48(22):3667-83.
18. KV CT: TC nel bunker
maggiore definizione
dei tessuti (KV)
numerosi spostamenti del lettino
maggior tempo
possibili movimenti del paziente
Cheng, Phys Med Biol. 2003 Nov 21;48(22):3667-83.
19. KV CT: Cone-Beam CT
On Board Imager
Fung, Med Phys. 2002 May;29(5):724-6.
20. KV CT: Cone-Beam CT
immagine 3D con un singolo giro di Gantry
Controllo
TC
Computer
Fung, Med Phys. 2002 May;29(5):724-6.
21. KV CT: Cone-Beam CT
Controllo
RX
Fung, Med Phys. 2002 May;29(5):724-6.
22. KV CT: Cone-Beam CT
• Due volumi di acquisizione per
modalità di acquisizione differenti
Full fan Geometry per le
piccole strutture (es.
testa collo)
Half Fan Geometry
per strutture più
grandi (pelvi)
23. KV CT: Cone-Beam CT
Vantaggi:
- Alto contrasto
- controllo real time
- Immagini 3D
- Stessa dose delle immagini portali
Svantaggi
- Lunghi tempi di acquisizione (330-120 s)
- Movimenti del pz influenzano l’immagine 3D
- Esposizione addizionale a Rx significativa?
Fung, Med Phys. 2002 May;29(5):724-6.
24. siemens
• In-Line KView
utilizza il fascio di
trattamento modificato
del linac per l'imaging,
offrendo immagini kv a
basse dosi, il tutto in
tempi molto brevi
25. CTVision
•
si basa su una TC
multi-slice spirale
montata all’interno del
bunker su binari e
pedane girevoli,
utilizzando il lettino del
linac per eseguire una
scansione TC prima
della terapia radiante
con il paziente nella
medesima posizione
di terapia
26. Cone Beam CT con Megavoltaggio
Il megavoltaggio Cone Beam CT sfrutta
le caratteristiche del fascio con fotoni in
MV. È simile ad un trattamento fatto ad
arco e si basa su una serie d’immagini “a
cono” acquisite da diverse angoli intorno
al paziente. Il Linac ruota di continuo per
200° (da 270° a 110° in senso orario),
acquisendo un'immagine portale per ogni
angolo.I tempi di acquisizione sono di
circa 45 secondi. La dose totale per una
acquisizione CBCT è di pochi cGy e può
essere integrata nel computo della dose
totale, la dimensione della matrice di
ricostruzione può variare (128, 256 o
512), così come l'intervallo della “fetta”
(1, 2 o 3 mm).
27. • VARIAN OBI
• E’ un acceleratore
lineare con
l’installazione “a
bordo” di un sistema
tubo-detettori (da cui
l’acronimo inglese
OBI: On Board
Imager)
Elekta Synergy
28. Tecnologia di immagini On-Board
Imager
•
Tubo radiogeno Rx
•
2 macchie focali 0,4 e 08,mm
•
Pannello di rilevazione allo stato solido
in Silicio amorfo
–
–
•
risoluzione 2048 x 1536 pixel
15 immagini/sec.
Bracci meccanici robotizzati
–
•
completamente retraibili
Pendant a raggi infrarossi
–
Tubo Rx
(kV)
Detettore di
immagini
(kV)
controlla tutti i bracci
(PortalVision e On-Board Imager)
•
Consolle di controllo dedicata
–
movimentazione remota di tutti i bracci
della consolle
•
Movimentazione remota del lettino
PortalVision
(MV)
31. Sistema di Rilevazione Immagini
Silicio Amorfo (aSi )
Sistema di Rilevazione Immagini
liquid filled ionization chamber detector
X-Ray
Light
matrice : 512 x 384 pixel
(196.618)
Risoluzione: 0.784 x 0.784 mm2
Matrice 256 x 256
Risoluzione: 2.3 x 2.9 mm
34. Acquisizione Cone Beam CT
•
Una singola rotazione produce un set
di dati volumetrici 3D completo
•
1 rotazione 500-1000 proiezioni
•
Più proiezioni elevata qualità TC
On-Board Imager: 1 rotation = 60s
35.
36. MV cone-beam CT
Less modification
to a conventional
LINAC
Lower contrast
6 MV Siemens Primus accelerator
High doses
37. •
To explore the effect of cone-beam imaging on dose homogeneity and
critical organ dose and the use of a new tool, adapted intensity-modulated
radiation therapy (AIMRT)
•
4 pts; 3 types of treatment plans: IMRT, IMRT-CBCT, AIMRT
38. Sidhu K et al. Int J Radiat Oncol Biol Phys. 2003 Mar 1;55(3):757-67
39. •
MV-CBCT to treat paraspinous tumors
in the presence of orthopedic hardware
•
MV-CBCT : a new alternative IGRT
approach for treatment of paraspinous
tumors in the presence of orthopedic
hardware by providing 3D anatomic
information in the treatment position,
with clear imaging of metallic objects
and without compromising soft-tissue
information.
Hansen KE et al. Int. J. Radiation Oncology Biol. Phys. 66, 2, 323–326, 2006
41. •
One of the first European experiences with KV-CBCT (Synergy System,
Elekta)
•
To evaluate image quality and dose delivered, and assess clinical utility for
treatment verification at a range of anatomic sites
•
30 pts, 10 anatomic sites; TLDs on skin surface
McBain CA et al. Int. J. Radiation Oncology Biol. Phys. 64, 2, 625–634, 2006
42. •Radiation doses range from 0.003 Gy in the head to 0.03 Gy in the pelvis
•Image quality excellent for all scans
•Process rapid and straightforward for both staff and patients
•Image acquisition time of 2 min did not significantly impact on overall treatment time
McBain CA et al. Int. J. Radiation Oncology Biol. Phys. 64, 2, 625–634, 2006
43.
44. •
•
To evaluate the accuracy and the precision of an online CBCT guidance
system through the assesment of the “residual setup error” associated with
CBCT
8 prostate cancer pts were implanted with 3 radiopaque markers of highwinding coil
Letourneau D et al. Int. J. Radiation Oncology Biol. Phys. 62, 4, 1239–1246, 2005
45. Positioning of pts using skin marks
1° CBCT
KV radiographs/30 s
between the 2 CBCT to
evaluate intrafraction
motion by tracking the coils
and the bony landmarks
Determining of set-up error by fusing
the coils on the CBCT and planning CT scans
Correcting set-up pts by moving the couch
2° CBCT to evaluate
the residual target setup error
Off-line correction alligning the prostate contours on both
planning CT and CBCT images
Letourneau D et al. Int. J. Radiation Oncology Biol. Phys. 62, 4, 1239–1246, 2005
46. • Results
•
• The target set-up error was reduced and
within +/- 1.5 mm
• Accuracy from CT simulation planning 1 mm
47. MV or KV?
MV- CBCT
Less modification
conventional LINAC
KV- CBCT
to
a
Higher contrast
Low doses
No artefacts (orthopedic
hardware)
Acceptable
acquisition time
Lower contrast
Accuracy +/- 1 mm
High doses
To integrate the high doses
in the total dose delivered
image