Cassazione rimborso del credito d'imposta prima di 4 anniPaolo Soro
La Corte di Cassazione – Sezione Civile, con la sentenza N. 23506 dello scorso 4 novembre 2014, ha stabilito che il contribuente non ha l'obbligo, per richiedere il rimborso delle imposte, di attendere che l'Amministrazione Finanziaria abbia esaurito il periodo di legge prescritto per effettuare tutti i controlli sulla dichiarazione dei redditi, prima di potersi legittimamente opporre al c. d. silenzio – rifiuto dell’Ufficio.
Il lavoro “nero” rende inattendibile la contabilità e legittima l’accertamento induttivo.
In tema di accertamento tributario, la presenza di lavoratori “in nero” in azienda fa ritenere complessivamente inattendibili le scritture contabili e consente la ricostruzione del reddito d’impresa con il metodo induttivo.
Cancellazione delle società estinte: retroattività?
Nel corso dell’annuale appuntamento con Telefisco, l’Agenzia delle Entrate, rispondendo ad apposito quesito, ha confermato quanto già enunciato nella circolare 31E/2014 e ha ribadito che la disposizione concernente la cancellazione delle società estinte è retroattiva. Di seguito, illustriamo perché non siamo d’accordo con tale interpretazione.
Il periodo entro cui correggere gli errori fiscaliPaolo Soro
Il periodo entro cui correggere gli errori fiscali.
Correggere gli errori fiscali si può, sia nell’ipotesi di maggiore che di minore imposta: Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate N. 57/E dell’8 giugno 2015.
Per il patrocinio a spese dello Stato rilevano le diminuzioni reddituali anche dopo la dichiarazione dei redditi
Cassazione, Sez. IV pen., Sent. 17 novembre 2014 (10 ottobre 2014), n. 47343 - Pres. Zecca - Rel. Iannello
Processo tributario - Spese del giudizio - Patrocinio a spese dello Stato - Variazioni in diminuzione del red- dito, pur se non documentate dall’ultima dichiarazione dei redditi - Rilevanza
Cassazione rimborso del credito d'imposta prima di 4 anniPaolo Soro
La Corte di Cassazione – Sezione Civile, con la sentenza N. 23506 dello scorso 4 novembre 2014, ha stabilito che il contribuente non ha l'obbligo, per richiedere il rimborso delle imposte, di attendere che l'Amministrazione Finanziaria abbia esaurito il periodo di legge prescritto per effettuare tutti i controlli sulla dichiarazione dei redditi, prima di potersi legittimamente opporre al c. d. silenzio – rifiuto dell’Ufficio.
Il lavoro “nero” rende inattendibile la contabilità e legittima l’accertamento induttivo.
In tema di accertamento tributario, la presenza di lavoratori “in nero” in azienda fa ritenere complessivamente inattendibili le scritture contabili e consente la ricostruzione del reddito d’impresa con il metodo induttivo.
Cancellazione delle società estinte: retroattività?
Nel corso dell’annuale appuntamento con Telefisco, l’Agenzia delle Entrate, rispondendo ad apposito quesito, ha confermato quanto già enunciato nella circolare 31E/2014 e ha ribadito che la disposizione concernente la cancellazione delle società estinte è retroattiva. Di seguito, illustriamo perché non siamo d’accordo con tale interpretazione.
Il periodo entro cui correggere gli errori fiscaliPaolo Soro
Il periodo entro cui correggere gli errori fiscali.
Correggere gli errori fiscali si può, sia nell’ipotesi di maggiore che di minore imposta: Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate N. 57/E dell’8 giugno 2015.
Per il patrocinio a spese dello Stato rilevano le diminuzioni reddituali anche dopo la dichiarazione dei redditi
Cassazione, Sez. IV pen., Sent. 17 novembre 2014 (10 ottobre 2014), n. 47343 - Pres. Zecca - Rel. Iannello
Processo tributario - Spese del giudizio - Patrocinio a spese dello Stato - Variazioni in diminuzione del red- dito, pur se non documentate dall’ultima dichiarazione dei redditi - Rilevanza
Ringrazio tutti coloro che lo scorso giovedì erano presenti all'incontro organizzato dalla Commissione Procedure Crisi da Sovraindebitamento dell'Ordine dei Commercialisti di Busto Arsizio. Abbiamo discusso di procedure esecutive e cessione del quinto all'interno della procedura di sovraindebitamento. Per chi fosse interessato, condivido con piacere le slide del mio intervento.
Tribunale di bergamo nullo il trust autodichiaratoPaolo Soro
Tribunale di Bergamo, nullo il trust autodichiarato
Diamo conto di una recente sentenza del Tribunale di Bergamo che afferma la nullità di un trust autodichiarato sulla base di un’argomentazione (a tratti già delineata dalle note ordinanze 2015 della Cassazione Tributaria), che continua a rimanere non condivisibile e non rispondente alla normativa in vigore.
Il diritto al compenso spettante all’Avvocato della parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato è sottoposto al regime di prescrizione presuntiva di cui all’art. 2956, comma II, c.c. Il giudice richiesto della liquidazione può, inoltre, rilevare d’ufficio l’intervenuta prescrizione
RISOLUZIONE N. 15/E. Roma, 21 gennaio 2008. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso ... di reddito imponibile ai sensi dell'art. 76 del D.P.R. n. 115 del 2002. ESPOSIZIONE DEL QUESITO. L'art. 76 del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 ... “chi è titolare di un reddito imponibile ai fini dell'Irpef, risultante dall'ultima.
Circolari e risoluzioni amministrative
La Cassazione ha recentemente ribadito il valore non vincolante delle circolari e delle risoluzioni emanate dall’Agenzia delle Entrate: nulla quaestio! Senonché, in un sistema giuridico/normativo come quello italiano, affrontare la crescente complessità concernente la quotidiana attuazione delle varie disposizioni di legge appare spesso un’impresa improba.
Pensieri sotto l’ombrellone: escapologia fiscale
Italiani, siate allegri: è arrivato il mago che vi svela i suoi segreti per riuscire, finalmente, a non pagare le tasse. C’è solo un piccolissimo, insignificante dettaglio da considerare: estote parati (anche voi, come fece lui) a fare un viaggetto in quel di Panama.
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Diamo conto di una recente sentenza del Tribunale di Bergamo che afferma la nullità di un trust autodichiarato sulla base di un’argomentazione (a tratti già delineata dalle note ordinanze 2015 della Cassazione Tributaria), che continua a rimanere non condivisibile e non rispondente alla normativa in vigore.
Il diritto al compenso spettante all’Avvocato della parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato è sottoposto al regime di prescrizione presuntiva di cui all’art. 2956, comma II, c.c. Il giudice richiesto della liquidazione può, inoltre, rilevare d’ufficio l’intervenuta prescrizione
RISOLUZIONE N. 15/E. Roma, 21 gennaio 2008. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso ... di reddito imponibile ai sensi dell'art. 76 del D.P.R. n. 115 del 2002. ESPOSIZIONE DEL QUESITO. L'art. 76 del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 ... “chi è titolare di un reddito imponibile ai fini dell'Irpef, risultante dall'ultima.
Circolari e risoluzioni amministrative
La Cassazione ha recentemente ribadito il valore non vincolante delle circolari e delle risoluzioni emanate dall’Agenzia delle Entrate: nulla quaestio! Senonché, in un sistema giuridico/normativo come quello italiano, affrontare la crescente complessità concernente la quotidiana attuazione delle varie disposizioni di legge appare spesso un’impresa improba.
Pensieri sotto l’ombrellone: escapologia fiscale
Italiani, siate allegri: è arrivato il mago che vi svela i suoi segreti per riuscire, finalmente, a non pagare le tasse. C’è solo un piccolissimo, insignificante dettaglio da considerare: estote parati (anche voi, come fece lui) a fare un viaggetto in quel di Panama.
Lavoratori migranti: non tutti i mali vengono per nuocere?
La questione dei migranti è attualmente al primo posto fra le priorità che le forze politiche italiane e comunitarie devono affrontare e risolvere. I cittadini attendono risposte concrete con riferimento a una situazione che si va facendo ogni giorno più ardua, a partire dalle problematiche concernenti la pacifica convivenza di popoli così differenti fra loro, nel continente con la più alta densità mondiale.
America first
Trump conferma l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo mondiale sul clima. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta e quali sono le implicazioni per il mondo del lavoro.
Aspetti critici del Patent Box
La mancata armonizzazione internazionale della normativa sul Patent Box e talune criticità presenti nelle disposizioni nazionali, creano non pochi problemi di carattere pratico. Per contro, sono proprio le lacune esistenti che possono, in determinati casi, prospettare talune buone opportunità internazionali d’investimento.
Il Flexible Benefit
Le aziende metalmeccaniche, a partire dal 1° giugno 2017, devono mettere a disposizione una serie di buoni spesa per il welfare dei dipendenti e dei loro familiari.
L’ipotesi di accordo di rinnovo del CCNL per le aziende metalmeccaniche e dell’installazione di impianti, datata 26.11.2016, ha varato un nuovo istituto contrattuale che prevede dei particolari contributi economici a favore dei lavoratori: il flexible benefit.
Lavoro dipendente svolto allestero da cittadini italianiPaolo Soro
Lavoro dipendente svolto all’estero da cittadini italiani
In questo periodo, i contribuenti sono come al solito alle prese con la compilazione della dichiarazione dei redditi e l’eventuale conseguente pagamento delle imposte. Non per tutti, però, la situazione appare chiara.
Ogni anno aumenta sempre di più il numero dei cittadini italiani che si reca all’estero per lavorare alle dipendenze di un datore di lavoro locale, ma, da un punto di vista prettamente fiscale, resta residente in patria. Orbene, per tali soggetti, spesso non è affatto facile comprendere quali siano gli adempimenti cui devono provvedere e, in generale, quali eventuali obblighi abbiano nei confronti del Fisco nazionale.
Dubai, IVA al via!
Il Ministero delle Finanze degli EAU pubblica le FAQ, confermando per il prossimo 1° gennaio il Via! alla nuova normativa emiratina in materia d’IVA.
Continua la campagna informativa del Governo degli Emirati Arabi Uniti in vista dell’introduzione dell’IVA, prevista per il 1° gennaio 2018: il portale istituzionale del Ministero delle Finanze emiratino, al riguardo, ha pubblicato le risposte ai primi quesiti.
Mamma, ho perso l’aereo!
L’Alitalia al redde rationem.
Nella simpatica commedia americana, record d’incassi al botteghino, il piccolo Macaulay Carson è un passeggero che perde l’aereo per ben due volte. Gli autori, nonostante il successo ottenuto in entrambe le occasioni, hanno ritenuto che non sarebbe stato più credibile fargli mancare il volo anche in una terza circostanza.
In Italia, invece, per la terza volta nel giro di nove anni (2008 – 2013 – 2017), il personale dell’Alitalia (e non solo) “perde l’aereo”.
Stabile organizzazione occulta, work in progress
Il Senato è al lavoro per cercare di regolamentare le Stabili Organizzazioni Occulte in Italia delle OTT. Occorre, però, capire l’utilità concreta di una normativa in conflitto con le disposizioni delle Convenzioni internazionali che, in caso di conflitto, prevalgono rispetto alla legge nazionale.
TTIP e TPP: Mettiamo un po’ d’ordine
Il Transatlantic Trade and Investment Partnership e il Trans Pacific Partnership hanno in comune solo una cosa: il fatto che sono entrambi due accordi di collaborazione (partnership) concernenti gli scambi commerciali internazionali… o forse c’è dell’altro?
Voluntary Disclosure Bis
La Voluntary Disclosure Bis (chiamata in gergo, Voluntary Disclosure 2.0) proposta dal governo consente, ora, la regolarizzazione anche di contanti e valori al portatore conservati in Italia.
Tra le misure contenute nel testo del Decreto Legge del 22 ottobre 2016 n. 193 (in vigore dal 24.10.2016), collegato alla Legge di Bilancio 2017, coordinato con la Legge di conversione 1° dicembre 2016, n. 225, pubblicata nella GU n. 282 del 02.12.2016 – Supplemento Ordinario n. 53, troviamo inserita anche la nuova procedura di Voluntary Disclosure (VD), letteralmente: rivelazione volontaria.
L’Unione fa la forza
La crisi che ha pesantemente colpito l’Europa nel 2008 non sembra ancora vedere un’effettiva ripresa generale. Il motivo, a nostro avviso, risiede nell’assenza di una reale unità di intenti all’interno dell’UE.
Framework fiscali internazionali
Senza andare a ipotizzare chissà quali complesse operazioni di fusione inversa transfrontaliera, analizziamo, di seguito, semplici strutture intra-UE ed extra-UE, sotto l’ottica della PMI che intende internazionalizzarsi.
Pianificazione fiscale internazionale
L’internazionalizzazione delle PMI, specie oggigiorno, si sviluppa obbligatoriamente attraverso un’attenta attività di pianificazione tributaria e previdenziale (prima ancora che economica e finanziaria), rispettosa dei principi concernenti l’abuso del diritto e l’elusione fiscale.
Pianificazione fiscale etica
E’ possibile sviluppare un’attività di pianificazione fiscale internazionale etica (che sia cioè improntata su condivisibili precetti morali)? A modesto parere di chi scrive, assolutamente sì! E, in questo contributi, si cercherà di fornirne adeguata dimostrazione logica.
Il Gruppo IVA
La Legge denominata “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019”, appena entrata in vigore, ha introdotto una nuova figura fiscale denominata “Gruppo IVA”, mediante l’inserimento del “Titolo V-bis Gruppo IVA” nel D.P.R 633/72.
Il distacco in italia di dipendenti stranieriPaolo Soro
Il distacco in Italia di dipendenti stranieri
Vediamo come cambiano le procedure del distacco in Italia di dipendenti stranieri, alla luce della normativa 2016 e della recentissima circolare interpretativa (N. 1/2017) dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Di seguito si riporta una panoramica relativa ai più eclatanti casi di pianificazione fiscale aggressiva che hanno trovato spazio nelle principali testate giornalistiche mondiali, cercando di comprendere qual è il reale livello di elusione che i grossi gruppi multinazionali arrivano a conseguire.
1. Cassazione sull’avviso di accertamento emesso prima di 60 giorni
La Corte di Cassazione, con la sentenza N. 1869 del 29 gennaio 2014, ribadisce:
È nullo l'avviso di accertamento emesso prima dei 60 giorni dall'ispezione anche se sta per scadere il termine
concesso all'Ufficio per la verifica del periodo d'imposta.
La Suprema Corte afferma nuovamente come, in tema di diritti e garanzie del contribuente sottoposto a
verifiche fiscali, l'articolo 12, comma 7, della legge 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto dei diritti del contribuente),
debba essere necessariamente interpretato nel senso che l'inosservanza del termine dilatorio di 60 giorni per
l'emanazione dell'avviso di accertamento determina di per sé, salvo che ricorrano specifiche ragioni di urgenza,
la illegittimità dell'atto impositivo emesso ante tempus, poiché detto termine è posto a garanzia del pieno
dispiegarsi del contraddittorio procedimentale, il quale costituisce primaria espressione dei principi, di
derivazione costituzionale, di collaborazione e buona fede tra amministrazione e contribuente, ed è diretto al
migliore e più efficace esercizio della potestà impositiva.
Fin qui, dunque, nulla di particolarmente innovativo visto l’orientamento ormai consolidato in materia,
espresso nel 2013 persino dalla Cassazione a Sezioni Unite.
L’elemento “nuovo” che a mio parere è importante rimarcare nella sentenza in argomento concerne quelle che
sono le c. d. specifiche ragioni d'urgenza atte a costituire le ipotesi eccezionali in base alle quali l’Ufficio
potrebbe evitare di aspettare il decorso dei 60 giorni prima di emettere l’avviso di accertamento. Tutte le
precedenti sentenze, infatti, restavano abbastanza sul vago, esprimendosi in termini meramente generali al
riguardo. Con la presente pronuncia, viceversa, la Corte incomincia a fornire una prima precisa indicazione,
specificando che, in ogni caso, le “specifiche ragioni d’urgenza” non possono di certo consistere nel fatto che
l'amministrazione finanziaria deve affrettarsi per emettere l'avviso, in quanto non ha più tempo. Tale
elemento, ad avviso di chi scrive, è particolarmente degno di nota in quanto, finalmente, si chiarisce che la
deprecabile abitudine da parte dell’Ufficio di dare corso alle verifiche ed emettere i conseguenti avvisi di
accertamento a ridosso degli ultimi giorni dell’anno, deve essere sempre cassata, posto che deriva da esigenze
e interessi propri di quell’ufficio che certo non sono meritevoli di tutela giuridica.
E questo, a nostro avviso, è un fondamentale punto fermo concernente la tutela degli inviolabili diritti
costituzionali dei contribuenti.