La Corte di Cassazione – Sezione Civile, con la sentenza N. 23506 dello scorso 4 novembre 2014, ha stabilito che il contribuente non ha l'obbligo, per richiedere il rimborso delle imposte, di attendere che l'Amministrazione Finanziaria abbia esaurito il periodo di legge prescritto per effettuare tutti i controlli sulla dichiarazione dei redditi, prima di potersi legittimamente opporre al c. d. silenzio – rifiuto dell’Ufficio.
Per il patrocinio a spese dello Stato rilevano le diminuzioni reddituali anche dopo la dichiarazione dei redditi
Cassazione, Sez. IV pen., Sent. 17 novembre 2014 (10 ottobre 2014), n. 47343 - Pres. Zecca - Rel. Iannello
Processo tributario - Spese del giudizio - Patrocinio a spese dello Stato - Variazioni in diminuzione del red- dito, pur se non documentate dall’ultima dichiarazione dei redditi - Rilevanza
il decreto di pagamento (pronunciato con atto separato e distinto dalla sentenza: v. Cass. Civ. 7504 del 2011) deve intervenire contemporaneamente alla pronuncia del provvedimento definitivo del giudizio, a seguito di rituale istanza (artt. 82, 83 d.P.R. 115 del 2002) del difensore; con il provvedimento che chiude il giudizio davanti a sé, il giudice si spoglia della potestas decidendi e non può più provvedere alla liquidazione avendo perso il relativo potere; in casi analoghi, la giurisprudenza è nel senso che l’eventuale provvedimento giudiziale di liquidazione del compenso erariale sia illegale o comunque abnorme (v. Cass. Civ. n. 18204/2008; Cass. Civ. 11418/2003);
Cancellazione delle società estinte: retroattività?
Nel corso dell’annuale appuntamento con Telefisco, l’Agenzia delle Entrate, rispondendo ad apposito quesito, ha confermato quanto già enunciato nella circolare 31E/2014 e ha ribadito che la disposizione concernente la cancellazione delle società estinte è retroattiva. Di seguito, illustriamo perché non siamo d’accordo con tale interpretazione.
Il periodo entro cui correggere gli errori fiscaliPaolo Soro
Il periodo entro cui correggere gli errori fiscali.
Correggere gli errori fiscali si può, sia nell’ipotesi di maggiore che di minore imposta: Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate N. 57/E dell’8 giugno 2015.
Per il patrocinio a spese dello Stato rilevano le diminuzioni reddituali anche dopo la dichiarazione dei redditi
Cassazione, Sez. IV pen., Sent. 17 novembre 2014 (10 ottobre 2014), n. 47343 - Pres. Zecca - Rel. Iannello
Processo tributario - Spese del giudizio - Patrocinio a spese dello Stato - Variazioni in diminuzione del red- dito, pur se non documentate dall’ultima dichiarazione dei redditi - Rilevanza
il decreto di pagamento (pronunciato con atto separato e distinto dalla sentenza: v. Cass. Civ. 7504 del 2011) deve intervenire contemporaneamente alla pronuncia del provvedimento definitivo del giudizio, a seguito di rituale istanza (artt. 82, 83 d.P.R. 115 del 2002) del difensore; con il provvedimento che chiude il giudizio davanti a sé, il giudice si spoglia della potestas decidendi e non può più provvedere alla liquidazione avendo perso il relativo potere; in casi analoghi, la giurisprudenza è nel senso che l’eventuale provvedimento giudiziale di liquidazione del compenso erariale sia illegale o comunque abnorme (v. Cass. Civ. n. 18204/2008; Cass. Civ. 11418/2003);
Cancellazione delle società estinte: retroattività?
Nel corso dell’annuale appuntamento con Telefisco, l’Agenzia delle Entrate, rispondendo ad apposito quesito, ha confermato quanto già enunciato nella circolare 31E/2014 e ha ribadito che la disposizione concernente la cancellazione delle società estinte è retroattiva. Di seguito, illustriamo perché non siamo d’accordo con tale interpretazione.
Il periodo entro cui correggere gli errori fiscaliPaolo Soro
Il periodo entro cui correggere gli errori fiscali.
Correggere gli errori fiscali si può, sia nell’ipotesi di maggiore che di minore imposta: Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate N. 57/E dell’8 giugno 2015.
Il lavoro “nero” rende inattendibile la contabilità e legittima l’accertamento induttivo.
In tema di accertamento tributario, la presenza di lavoratori “in nero” in azienda fa ritenere complessivamente inattendibili le scritture contabili e consente la ricostruzione del reddito d’impresa con il metodo induttivo.
Sospensione, interruzione ed estinzione del processo tributarioUniversity of Ferrara
Slides utilizzate nella lezione tenuta il 19 gennaio 2024 presso l'Università della Campania "Luigi Vanvitelli" nell'ambito del corso di perfezionamento in diritto processuale tributario
Il diritto al compenso spettante all’Avvocato della parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato è sottoposto al regime di prescrizione presuntiva di cui all’art. 2956, comma II, c.c. Il giudice richiesto della liquidazione può, inoltre, rilevare d’ufficio l’intervenuta prescrizione
Nella prassi a volte si verificano casi in cui un agente svolge di fatto l’attività di incasso per conto della preponente, nonostante tale attività sia formalmente vietata dal contratto o manchino le condizioni previste dagli accordi economici collettivi.
ROTTAMAZIONE CARTELLE ESATTORIALI: COME RINUNCIARE ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA
Presentando una dichiarazione entro il 31 marzo 2017 per Equitalia è possibile rinunciare alla definizione agevolata dei ruoli.
La sentenza sancisce che fin quando un accertamento del Fisco non è definitivo ma risulta ancora impugnato in giudizio dal contribuente l'INPS non può pretendere maggiori contributi derivanti da questi maggiori ricavi accertati (ma ancora teorici finchè non si conclude la causa tributaria).
Il nuovo abuso del diritto.
Assenza di sostanza economica dell’operazione e realizzazione di vantaggi fiscali indebiti come mero effetto essenziale dell’operazione: queste le caratteristiche del nuovo abuso del diritto previste dal Legislatore.
Approvato il nuovo modello della cartella di pagamento
L’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello della cartella di pagamento, che sostituisce quello approvato con il provvedimento n. 27036 del 19 febbraio 2016.
I NUOVI VOUCHER ONLINE DAL 10 LUGLIO
L’Inps ha emanato una circolare per illustrare le nuove procedure sulla nuova disciplina che regola il lavoro occasionale, e ha messo online la piattaforma telematica necessaria per la gestione dei nuovi adempimenti del lavoro occasionale: dal 10 luglio 2017 i nuovi voucher possono essere acquistati anche online.
DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE CONTROVERSIE TRIBUTARIE PENDENTI 2017: LA CIRCOLARE
Definizione liti pendenti 2017: chiarimenti nella Circolare dell'Agenzia delle Entrate
Modifiche alla Disciplina sui Ritardi di Pagamento - Studio Legale Pandolfini...Studio Legale Pandolfini
Servizi di Assistenza Legale alle Imprese dello Studio Legale Pandolfini: Modifiche alla Disciplina sui Ritardi di Pagamento nelle Transazioni Commerciali
Circolari e risoluzioni amministrative
La Cassazione ha recentemente ribadito il valore non vincolante delle circolari e delle risoluzioni emanate dall’Agenzia delle Entrate: nulla quaestio! Senonché, in un sistema giuridico/normativo come quello italiano, affrontare la crescente complessità concernente la quotidiana attuazione delle varie disposizioni di legge appare spesso un’impresa improba.
Pensieri sotto l’ombrellone: escapologia fiscale
Italiani, siate allegri: è arrivato il mago che vi svela i suoi segreti per riuscire, finalmente, a non pagare le tasse. C’è solo un piccolissimo, insignificante dettaglio da considerare: estote parati (anche voi, come fece lui) a fare un viaggetto in quel di Panama.
More Related Content
Similar to Cassazione rimborso del credito d'imposta prima di 4 anni
Il lavoro “nero” rende inattendibile la contabilità e legittima l’accertamento induttivo.
In tema di accertamento tributario, la presenza di lavoratori “in nero” in azienda fa ritenere complessivamente inattendibili le scritture contabili e consente la ricostruzione del reddito d’impresa con il metodo induttivo.
Sospensione, interruzione ed estinzione del processo tributarioUniversity of Ferrara
Slides utilizzate nella lezione tenuta il 19 gennaio 2024 presso l'Università della Campania "Luigi Vanvitelli" nell'ambito del corso di perfezionamento in diritto processuale tributario
Il diritto al compenso spettante all’Avvocato della parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato è sottoposto al regime di prescrizione presuntiva di cui all’art. 2956, comma II, c.c. Il giudice richiesto della liquidazione può, inoltre, rilevare d’ufficio l’intervenuta prescrizione
Nella prassi a volte si verificano casi in cui un agente svolge di fatto l’attività di incasso per conto della preponente, nonostante tale attività sia formalmente vietata dal contratto o manchino le condizioni previste dagli accordi economici collettivi.
ROTTAMAZIONE CARTELLE ESATTORIALI: COME RINUNCIARE ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA
Presentando una dichiarazione entro il 31 marzo 2017 per Equitalia è possibile rinunciare alla definizione agevolata dei ruoli.
La sentenza sancisce che fin quando un accertamento del Fisco non è definitivo ma risulta ancora impugnato in giudizio dal contribuente l'INPS non può pretendere maggiori contributi derivanti da questi maggiori ricavi accertati (ma ancora teorici finchè non si conclude la causa tributaria).
Il nuovo abuso del diritto.
Assenza di sostanza economica dell’operazione e realizzazione di vantaggi fiscali indebiti come mero effetto essenziale dell’operazione: queste le caratteristiche del nuovo abuso del diritto previste dal Legislatore.
Approvato il nuovo modello della cartella di pagamento
L’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello della cartella di pagamento, che sostituisce quello approvato con il provvedimento n. 27036 del 19 febbraio 2016.
I NUOVI VOUCHER ONLINE DAL 10 LUGLIO
L’Inps ha emanato una circolare per illustrare le nuove procedure sulla nuova disciplina che regola il lavoro occasionale, e ha messo online la piattaforma telematica necessaria per la gestione dei nuovi adempimenti del lavoro occasionale: dal 10 luglio 2017 i nuovi voucher possono essere acquistati anche online.
DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE CONTROVERSIE TRIBUTARIE PENDENTI 2017: LA CIRCOLARE
Definizione liti pendenti 2017: chiarimenti nella Circolare dell'Agenzia delle Entrate
Modifiche alla Disciplina sui Ritardi di Pagamento - Studio Legale Pandolfini...Studio Legale Pandolfini
Servizi di Assistenza Legale alle Imprese dello Studio Legale Pandolfini: Modifiche alla Disciplina sui Ritardi di Pagamento nelle Transazioni Commerciali
Circolari e risoluzioni amministrative
La Cassazione ha recentemente ribadito il valore non vincolante delle circolari e delle risoluzioni emanate dall’Agenzia delle Entrate: nulla quaestio! Senonché, in un sistema giuridico/normativo come quello italiano, affrontare la crescente complessità concernente la quotidiana attuazione delle varie disposizioni di legge appare spesso un’impresa improba.
Pensieri sotto l’ombrellone: escapologia fiscale
Italiani, siate allegri: è arrivato il mago che vi svela i suoi segreti per riuscire, finalmente, a non pagare le tasse. C’è solo un piccolissimo, insignificante dettaglio da considerare: estote parati (anche voi, come fece lui) a fare un viaggetto in quel di Panama.
Lavoratori migranti: non tutti i mali vengono per nuocere?
La questione dei migranti è attualmente al primo posto fra le priorità che le forze politiche italiane e comunitarie devono affrontare e risolvere. I cittadini attendono risposte concrete con riferimento a una situazione che si va facendo ogni giorno più ardua, a partire dalle problematiche concernenti la pacifica convivenza di popoli così differenti fra loro, nel continente con la più alta densità mondiale.
America first
Trump conferma l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo mondiale sul clima. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta e quali sono le implicazioni per il mondo del lavoro.
Aspetti critici del Patent Box
La mancata armonizzazione internazionale della normativa sul Patent Box e talune criticità presenti nelle disposizioni nazionali, creano non pochi problemi di carattere pratico. Per contro, sono proprio le lacune esistenti che possono, in determinati casi, prospettare talune buone opportunità internazionali d’investimento.
Il Flexible Benefit
Le aziende metalmeccaniche, a partire dal 1° giugno 2017, devono mettere a disposizione una serie di buoni spesa per il welfare dei dipendenti e dei loro familiari.
L’ipotesi di accordo di rinnovo del CCNL per le aziende metalmeccaniche e dell’installazione di impianti, datata 26.11.2016, ha varato un nuovo istituto contrattuale che prevede dei particolari contributi economici a favore dei lavoratori: il flexible benefit.
Lavoro dipendente svolto allestero da cittadini italianiPaolo Soro
Lavoro dipendente svolto all’estero da cittadini italiani
In questo periodo, i contribuenti sono come al solito alle prese con la compilazione della dichiarazione dei redditi e l’eventuale conseguente pagamento delle imposte. Non per tutti, però, la situazione appare chiara.
Ogni anno aumenta sempre di più il numero dei cittadini italiani che si reca all’estero per lavorare alle dipendenze di un datore di lavoro locale, ma, da un punto di vista prettamente fiscale, resta residente in patria. Orbene, per tali soggetti, spesso non è affatto facile comprendere quali siano gli adempimenti cui devono provvedere e, in generale, quali eventuali obblighi abbiano nei confronti del Fisco nazionale.
Dubai, IVA al via!
Il Ministero delle Finanze degli EAU pubblica le FAQ, confermando per il prossimo 1° gennaio il Via! alla nuova normativa emiratina in materia d’IVA.
Continua la campagna informativa del Governo degli Emirati Arabi Uniti in vista dell’introduzione dell’IVA, prevista per il 1° gennaio 2018: il portale istituzionale del Ministero delle Finanze emiratino, al riguardo, ha pubblicato le risposte ai primi quesiti.
Mamma, ho perso l’aereo!
L’Alitalia al redde rationem.
Nella simpatica commedia americana, record d’incassi al botteghino, il piccolo Macaulay Carson è un passeggero che perde l’aereo per ben due volte. Gli autori, nonostante il successo ottenuto in entrambe le occasioni, hanno ritenuto che non sarebbe stato più credibile fargli mancare il volo anche in una terza circostanza.
In Italia, invece, per la terza volta nel giro di nove anni (2008 – 2013 – 2017), il personale dell’Alitalia (e non solo) “perde l’aereo”.
Stabile organizzazione occulta, work in progress
Il Senato è al lavoro per cercare di regolamentare le Stabili Organizzazioni Occulte in Italia delle OTT. Occorre, però, capire l’utilità concreta di una normativa in conflitto con le disposizioni delle Convenzioni internazionali che, in caso di conflitto, prevalgono rispetto alla legge nazionale.
TTIP e TPP: Mettiamo un po’ d’ordine
Il Transatlantic Trade and Investment Partnership e il Trans Pacific Partnership hanno in comune solo una cosa: il fatto che sono entrambi due accordi di collaborazione (partnership) concernenti gli scambi commerciali internazionali… o forse c’è dell’altro?
Voluntary Disclosure Bis
La Voluntary Disclosure Bis (chiamata in gergo, Voluntary Disclosure 2.0) proposta dal governo consente, ora, la regolarizzazione anche di contanti e valori al portatore conservati in Italia.
Tra le misure contenute nel testo del Decreto Legge del 22 ottobre 2016 n. 193 (in vigore dal 24.10.2016), collegato alla Legge di Bilancio 2017, coordinato con la Legge di conversione 1° dicembre 2016, n. 225, pubblicata nella GU n. 282 del 02.12.2016 – Supplemento Ordinario n. 53, troviamo inserita anche la nuova procedura di Voluntary Disclosure (VD), letteralmente: rivelazione volontaria.
L’Unione fa la forza
La crisi che ha pesantemente colpito l’Europa nel 2008 non sembra ancora vedere un’effettiva ripresa generale. Il motivo, a nostro avviso, risiede nell’assenza di una reale unità di intenti all’interno dell’UE.
Framework fiscali internazionali
Senza andare a ipotizzare chissà quali complesse operazioni di fusione inversa transfrontaliera, analizziamo, di seguito, semplici strutture intra-UE ed extra-UE, sotto l’ottica della PMI che intende internazionalizzarsi.
Pianificazione fiscale internazionale
L’internazionalizzazione delle PMI, specie oggigiorno, si sviluppa obbligatoriamente attraverso un’attenta attività di pianificazione tributaria e previdenziale (prima ancora che economica e finanziaria), rispettosa dei principi concernenti l’abuso del diritto e l’elusione fiscale.
Pianificazione fiscale etica
E’ possibile sviluppare un’attività di pianificazione fiscale internazionale etica (che sia cioè improntata su condivisibili precetti morali)? A modesto parere di chi scrive, assolutamente sì! E, in questo contributi, si cercherà di fornirne adeguata dimostrazione logica.
Il Gruppo IVA
La Legge denominata “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019”, appena entrata in vigore, ha introdotto una nuova figura fiscale denominata “Gruppo IVA”, mediante l’inserimento del “Titolo V-bis Gruppo IVA” nel D.P.R 633/72.
Il distacco in italia di dipendenti stranieriPaolo Soro
Il distacco in Italia di dipendenti stranieri
Vediamo come cambiano le procedure del distacco in Italia di dipendenti stranieri, alla luce della normativa 2016 e della recentissima circolare interpretativa (N. 1/2017) dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Di seguito si riporta una panoramica relativa ai più eclatanti casi di pianificazione fiscale aggressiva che hanno trovato spazio nelle principali testate giornalistiche mondiali, cercando di comprendere qual è il reale livello di elusione che i grossi gruppi multinazionali arrivano a conseguire.
Cassazione rimborso del credito d'imposta prima di 4 anni
1. Cassazione – Rimborso del credito d’imposta prima di 4 anni
La Corte di Cassazione – Sezione Civile, con la sentenza N. 23506 dello scorso 4 novembre 2014, ha
stabilito che il contribuente non ha l'obbligo, per richiedere il rimborso delle imposte, di attendere
che l'Amministrazione Finanziaria abbia esaurito il periodo di legge prescritto per effettuare tutti i
controlli sulla dichiarazione dei redditi, prima di potersi legittimamente opporre al c. d. silenzio –
rifiuto dell’Ufficio.
La vicenda vede coinvolto un contribuente che ha promosso una controversia nei confronti
dell'Agenzia delle Entrate, e ha, come oggetto, l'impugnazione del silenzio rifiuto dell'Ufficio sulla
richiesta di rimborso IRPEF 2006, presente nella dichiarazione dei redditi Modello Unico 2007.
I Giudici del Merito della Commissione Tributaria Regionale avevano rigettato l'appello proposto
dal contribuente contro la sentenza del Giudice di Prime Cure, che ne avevano respinto il ricorso,
sul rilievo che la dichiarazione dei redditi del 2007 non risultava presentata secondo le risultanze
dell'anagrafe tributaria, sostenendo, altresì, che per la formazione del silenzio rifiuto era
necessaria la presentazione di apposita istanza con allegazione della dichiarazione e della relativa
ricevuta. Ebbene, nel caso in esame, poiché sostanzialmente non si era formato il silenzio rifiuto, il
contribuente non poteva proporre ricorso.
I giudici della Commissione Tributaria Regionale, inoltre, avevano ritenuto che, anche a voler
ammettere che la dichiarazione fosse stata regolarmente presentata, il ricorso non poteva essere
presentato prima del termine di quattro anni dalla dichiarazione, come indicato dall'art. 43, DPR
600/73, norma che fissa i termini per il potere accertativo. Infatti, ai sensi della citata norma,
l'avviso di accertamento relativo alle imposte sui redditi deve essere notificato entro il 31
dicembre del quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione. Analoga
disposizione è, poi, prevista dall'art. 57, DPR 633/1972, con riferimento all'IVA.
Nell'ipotesi, inoltre, di omessa dichiarazione, sia per le imposte sui redditi, sia per l'IVA, il termine
slitta di un ulteriore anno, coincidendo con il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in
cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata.
Occorrerebbe, poi, sempre vagliare l'assenza di cause di proroga dei termini: si pensi, a titolo
esemplificativo, al DL 223/2006, che ha introdotto il raddoppio dei termini di accertamento in caso
di violazioni penali constatate dai verificatori, oppure all'approvazione dei decreti di irregolare
funzionamento degli uffici tributari, per effetto dei quali tutti i termini vengono prorogati per un
periodo di ulteriori 2 mesi.
Si ricorda che l'art. 43, comma 3, DPR 600/1973, sancisce come, in caso di violazione comportante
l'obbligo di denuncia per reati fiscali, i termini debbano intendersi raddoppiati in relazione al
periodo d'imposta in cui l'illecito è stato commesso. In tali ipotesi, l'Agenzia delle Entrate può
notificare l'accertamento entro il 31 dicembre:
- dell'ottavo anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione;
2. - del decimo anno successivo a quello in cui avrebbe dovuto essere presentata la dichiarazione, nel
caso di dichiarazione omessa o nulla.
La Cassazione precisa, peraltro, in premessa, come occorre subito tenere conto del fatto che la
proroga dei termini per violazioni penali non può essere sommata ad alcun'altra disposizione che
prevede, anch'essa, una proroga dei termini, a meno che non sia la stessa legge espressamente a
statuire in modo contrario o comunque differente. Per quanto, poi, in particolare, attiene
all’eventuale circostanza che il limite temporale stabilito per il controllo delle dichiarazioni possa o
meno incidere sull'ordinario termine di prescrizione decennale, i Giudici di Legittimità affermano
chiaramente che:
- né il riferimento previsto per il termine statuito per la liquidazione delle imposte di cui all'articolo
36 – bis, DPR 600/1973, il cui carattere non perentorio (tra l’altro) è stato ripetutamente
affermato dalla stessa Giurisprudenza di Legittimità;
- né il riferimento a quello di cui all'art. 43, DPR 600/1973, relativo all'accertamento;
sono norme ostative al fatto che il contribuente, che vanti un diritto al rimborso per crediti esposti
in dichiarazione, possa ricorrere avverso il silenzio – rifiuto tenuto dall'Ufficio sulla richiesta di
rimborso formulata in sede di dichiarazione dei redditi. E ciò ancor più nel caso in esame, come
emerge dalla sentenza impugnata, in cui il contribuente aveva sollecitato la liquidazione già
richiesta.
La Giurisprudenza di Legittimità, secondo un consolidato orientamento, aveva già avuto modo di
affermare che il limite temporale stabilito per il controllo c.d. formale o cartolare delle
dichiarazioni e della liquidazione delle somme dovute, non incide sull'ordinario termine di
prescrizione decennale.
Deve conseguentemente affermarsi che il termine di cui all'art. 43, DPR 600/73, parimenti, non
incide sul diritto del contribuente ad agire avverso il silenzio riservato dall'Amministrazione sulla
richiesta di rimborso formulata in sede di dichiarazione dei redditi.
Seguendo tali principi, i Giudici di Legittimità, concludono, dunque, che non è conforme la
sentenza impugnata laddove, pur a voler ammettere che la dichiarazione sia stata regolarmente
presentata, esclude la possibilità del contribuente a ricorrere avverso la mancata liquidazione ex
art. 36 bis, sulla richiesta di rimborso formulata in sede di dichiarazione dei redditi, anteriormente
allo spirare del termine di cui all'art. 43, DPR 600/1973.
Conseguentemente, la Corte di Cassazione ha cassato la sentenza impugnata, con rinvio ad altra
sezione della CTR, anche per la liquidazione delle spese del giudizio di Cassazione.