La Unión Europea ha propuesto un nuevo paquete de sanciones contra Rusia que incluye un embargo al petróleo. El embargo prohibiría la importación de petróleo ruso a la UE y también impediría el acceso de buques rusos a puertos europeos. Sin embargo, Hungría se opone firmemente al embargo al petróleo, argumentando que su economía depende en gran medida de las importaciones de energía rusa.
Immaginate di aspettare alla stazione ferroviaria e, affamati, prendete semplicemente un frutto che pende da un albero a lato della strada. A Todmorden, nel Lancashire è possibile: per quasi tre anni gli abitanti della città, giovani e vecchi, si sono impegnati nella gestione di parcheggi, siepi, cimiteri, marciapiedi e cortili delle scuole trasformandoli in aree coltivate. Piccoli interventi locali hanno resto il paesaggio cittadino più godibile e hanno modificato il sistema alimentare locale in modo tangibile.
Casa de Campo resort in the Dominican Republic centralized its food production by building a new $12 million central kitchen over three years. The central kitchen preps and cooks all food for the resort's restaurants and dining venues in advance, reducing waste and allowing the kitchen to maintain an inventory of 2,500 meals at all times. This centralized approach has improved efficiency, reduced labor costs by 50%, and better positioned the resort to meet the fluctuating demands of its large size and facilities.
La Unión Europea ha propuesto un nuevo paquete de sanciones contra Rusia que incluye un embargo al petróleo. El embargo prohibiría la importación de petróleo ruso a la UE y también impediría el acceso de buques rusos a puertos europeos. Sin embargo, Hungría se opone firmemente al embargo al petróleo, argumentando que su economía depende en gran medida de las importaciones de energía rusa.
Immaginate di aspettare alla stazione ferroviaria e, affamati, prendete semplicemente un frutto che pende da un albero a lato della strada. A Todmorden, nel Lancashire è possibile: per quasi tre anni gli abitanti della città, giovani e vecchi, si sono impegnati nella gestione di parcheggi, siepi, cimiteri, marciapiedi e cortili delle scuole trasformandoli in aree coltivate. Piccoli interventi locali hanno resto il paesaggio cittadino più godibile e hanno modificato il sistema alimentare locale in modo tangibile.
Casa de Campo resort in the Dominican Republic centralized its food production by building a new $12 million central kitchen over three years. The central kitchen preps and cooks all food for the resort's restaurants and dining venues in advance, reducing waste and allowing the kitchen to maintain an inventory of 2,500 meals at all times. This centralized approach has improved efficiency, reduced labor costs by 50%, and better positioned the resort to meet the fluctuating demands of its large size and facilities.
Il progetto “Città aperta” è vincitore del bando “GxG” indetto dal Comune di Genova e proposto dall’associazione “P.C.B.” con il laboratorio di progettazione [zerozoone].
Prevede lo sviluppo di un laboratorio che analizza e propone iniziative per la creazione di nuove imprese e l’ aggregazione sociale.
Welfare su scala comunitaria: apprendimenti dalle sperimentazioni in atto: Co...Iris Network
Esperienza presentata da Fondazione Caritro in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Giovedì 14 settembre 2017 | ore 14
A cura di Francesco Gabbi | CBS Community Building Solutions
Intervengono:
Monica Villa, Fondazione Cariplo | Programma “Welfare in Azione”
Filippo Manfredi, Fondazione Caritro | Programma “Welfare a Km Zero”
Valentina Mazzullo, Fondazione Italiana Accenture | Competition “Welfare che Impresa!”
Francesca Savi, Spazio Aperto Servizi – Milano | Progetto “Milano Sei l’Altro”
Paolo Putti, Consorzio Agorà – Genova | Progetto “Maniman”
Case del quartiere, social street, community hub: in molti, ormai da tempo, hanno iniziato a riflettere su esperienze di sviluppo locale che abbiano come tratto distintivo quello di andare oltre i perimetri del welfare tradizionale, lavorando sulle relazioni anziché sulle prestazioni. A legittimare queste iniziative sono seguiti importanti programmi di fondazioni di origine bancaria – Fondazione Cariplo in primis, ma anche Fondazione Cariparma, Fondazione Caritro ecc. – che stanno contribuendo ad aumentare sempre più la massa critica dei progetti che si occupano di welfare di comunità. Nella sessione si presenteranno alcune di queste esperienze alla ricerca di apprendimenti in termini di modalità di finanziamento e co-finanziamento, figure professionali emergenti per governare questi processi, modalità di progettazione.
Questo libro racconta la storia di Quartiere bene comune, una politica pubblica innovativa attuata dal Comune di Reggio Emilia per la gestione condivisa dei beni comuni urbani. È un racconto che dà voce a diverse prospettive e testimonianze di alcuni dei suoi numerosi protagonisti.
Celebra le storie di impegno civico, autentiche e coinvolgenti, che animano i quartieri e prendono vita grazie alla passione e alla creatività dei cittadini, che giorno dopo giorno lavorano insieme per realizzare progetti per la comunità, tessendo un affascinante racconto di collaborazione e partecipazione attiva nella costruzione del tessuto sociale della città.
Dalla Sharing Economy all'Economia CollaborativaKilowatt
La ricerca - promossa da Fondazione Unipolis, Legacoop Generazioni e realizzata da SocialSeed - analizza l' impatto e le opportunità della sharing economy nel mondo cooperativo.
La sharing economy per aumentare l'impatto delle imprese socialiIris Network
Workshop sull’impresa sociale 2014
18-19 settembre 2014, Riva del Garda (TN)
Marta Maineri (Collaboriamo)
"La sharing economy per aumentare l'impatto delle imprese sociali"
This document presents an overview of sustainable enterprise and successful business examples. It discusses the three pillars of sustainability—social, environmental, and economic—and how businesses can create social impact and innovation for competitive advantage. An example of a sustainable business model called S.A.M.B.A. is described. The document also covers skills needed for sustainable enterprises, such as passion, multidisciplinary thinking, and creativity. A brief history of trade and business is provided, mentioning early civilizations in Mesopotamia, along sea and land routes.
This document summarizes several media-supported revolutions throughout history:
- The 1517 Protestant movement utilized the Gutenberg printing press.
- The 1789 French Revolution utilized newspapers and leaflets.
- The 1968 Paris May days revolution utilized transistor radios and wall posters.
- The 2011 North Africa revolution utilized social media platforms like Twitter and Facebook.
Il progetto “Città aperta” è vincitore del bando “GxG” indetto dal Comune di Genova e proposto dall’associazione “P.C.B.” con il laboratorio di progettazione [zerozoone].
Prevede lo sviluppo di un laboratorio che analizza e propone iniziative per la creazione di nuove imprese e l’ aggregazione sociale.
Welfare su scala comunitaria: apprendimenti dalle sperimentazioni in atto: Co...Iris Network
Esperienza presentata da Fondazione Caritro in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Giovedì 14 settembre 2017 | ore 14
A cura di Francesco Gabbi | CBS Community Building Solutions
Intervengono:
Monica Villa, Fondazione Cariplo | Programma “Welfare in Azione”
Filippo Manfredi, Fondazione Caritro | Programma “Welfare a Km Zero”
Valentina Mazzullo, Fondazione Italiana Accenture | Competition “Welfare che Impresa!”
Francesca Savi, Spazio Aperto Servizi – Milano | Progetto “Milano Sei l’Altro”
Paolo Putti, Consorzio Agorà – Genova | Progetto “Maniman”
Case del quartiere, social street, community hub: in molti, ormai da tempo, hanno iniziato a riflettere su esperienze di sviluppo locale che abbiano come tratto distintivo quello di andare oltre i perimetri del welfare tradizionale, lavorando sulle relazioni anziché sulle prestazioni. A legittimare queste iniziative sono seguiti importanti programmi di fondazioni di origine bancaria – Fondazione Cariplo in primis, ma anche Fondazione Cariparma, Fondazione Caritro ecc. – che stanno contribuendo ad aumentare sempre più la massa critica dei progetti che si occupano di welfare di comunità. Nella sessione si presenteranno alcune di queste esperienze alla ricerca di apprendimenti in termini di modalità di finanziamento e co-finanziamento, figure professionali emergenti per governare questi processi, modalità di progettazione.
Questo libro racconta la storia di Quartiere bene comune, una politica pubblica innovativa attuata dal Comune di Reggio Emilia per la gestione condivisa dei beni comuni urbani. È un racconto che dà voce a diverse prospettive e testimonianze di alcuni dei suoi numerosi protagonisti.
Celebra le storie di impegno civico, autentiche e coinvolgenti, che animano i quartieri e prendono vita grazie alla passione e alla creatività dei cittadini, che giorno dopo giorno lavorano insieme per realizzare progetti per la comunità, tessendo un affascinante racconto di collaborazione e partecipazione attiva nella costruzione del tessuto sociale della città.
Dalla Sharing Economy all'Economia CollaborativaKilowatt
La ricerca - promossa da Fondazione Unipolis, Legacoop Generazioni e realizzata da SocialSeed - analizza l' impatto e le opportunità della sharing economy nel mondo cooperativo.
La sharing economy per aumentare l'impatto delle imprese socialiIris Network
Workshop sull’impresa sociale 2014
18-19 settembre 2014, Riva del Garda (TN)
Marta Maineri (Collaboriamo)
"La sharing economy per aumentare l'impatto delle imprese sociali"
This document presents an overview of sustainable enterprise and successful business examples. It discusses the three pillars of sustainability—social, environmental, and economic—and how businesses can create social impact and innovation for competitive advantage. An example of a sustainable business model called S.A.M.B.A. is described. The document also covers skills needed for sustainable enterprises, such as passion, multidisciplinary thinking, and creativity. A brief history of trade and business is provided, mentioning early civilizations in Mesopotamia, along sea and land routes.
This document summarizes several media-supported revolutions throughout history:
- The 1517 Protestant movement utilized the Gutenberg printing press.
- The 1789 French Revolution utilized newspapers and leaflets.
- The 1968 Paris May days revolution utilized transistor radios and wall posters.
- The 2011 North Africa revolution utilized social media platforms like Twitter and Facebook.
Mentre molti musei di storia locale possono essere definiti più una “raccolta di amenità”, una riorganizzazione istituzionale ha reso il Museum of East Anglian Life un vero e proprio museo civico, un’impresa sociale e un nuovo spazio pubblico. Invece di barcamenarsi con la mancanza di fondi pubblici e la diminuzione dei visitatori, il museo si è affermato come luogo di scambio, di incontro e d’affari
Uno dei punti di interesse più popolari a Brixton è stata per i giovani dai 12 ai 21 ani un’agenzia di comunicazione, la Livity, che coinvolge ogni anno i ragazzi in un magazine altamente professionale e in un’ampia gamma di campagne pubblicitarie e di marketing. Attraverso un approccio aperto, il lavoro collaborativo e un tutoraggio, l’agenzia ha trovato una strada per migliorare abilità e fiducia e ha trasformato le opportunità professionali di tanti ragazzi.
Sam Conniff e Michel Clothier hanno cominciato nel 2001 con l’intento di trasformare le loro conoscenze ed esperienze commerciali e di marketing in qualcosa che facesse del bene, immaginando di poter conciliare affari e responsabilità sociali.
La formula di Livity era semplice: invece di usare focus groups e sondaggi per capire cosa piacesse agli under 21, l’agenzia li invitava nei propri uffici.
Inizialmente la proposta non è stata facile da vendere alle aziende, ma l’insistenza di Livity nel lavorare su campagne mainstream, finanziate con budget per il marketing anziché con i budget di Responsabilità Sociale, ha pagato. Le campagne collaborative con Penguin Books per spingere i giovani alla lettura e il programma di apprendistato in-house per ex detenuti negli uffici di Google, mostra che questi nuovi tipi di partnership sono compatibili con il grande business.
Bishop's castle household energy servicesSocieting
A Bishop’s Castle, nel Shropshire, una famiglia su quattro ha beneficiato di uno studio energetico personalizzato, grazie a un gruppo di volontari e la forza di un trust locale, per generare una significativa riduzione dei consumi energetici in città e nel resto della regione.
L’Household Energy Services (HES) è un servizio di consulenza peer-to-peer che ha tradotto la complessa sfida politica del cambiamento climatico in un adeguamento credibile dello stile di vita quotidiano.
. Il primo Fab Lab è stato costituito come programma di sensibilizzazione da Neil Gerschenfeld presso il MIT, nel 2002. L’idea si è presto estesa a organizzazioni non accademiche. Manchester è stata la prima città britannica a ospitare un Fab, istituito dal Manufacturing Institute, un ente di beneficenza che lavora per promuovere produzione nel Nord-ovest dell'Inghilterra
Diversamente dalla maggior parte dei servizi di affitto, Jayride si focalizza sull’ottimizzazione delle risorse esistenti: le automobili che le persone possiedono già cercando di combinare la libertà totale del trasporto individuale con l'utilità sociale del trasporto pubblico, ma senza la rigidità di quest'ultimo.
Prendendo ispirazione da un modello simile presente in Germania, Rod Bishop, imprenditore di Auckland, ha creato itch.co.nz nel 2007. Presto è diventato il più grande sito di ride-sharing della Nuova Zelanda e oggi, a due anni dalla creazione di Jayride.co.nz, il servizio si sta espandendo in Regno Unito, Australia e Irlanda.
1. Brixton Village
E’ la cultura DYN e noi siamo lì per fungerne da catalizzatore.
Dougald Hine, Agenzia Makers Space
2. 1 20
Su 5 Negozi del villaggio di 98 negozi vacanti
Brixton erano vacanti prima proposte in 1 settimana riaperti nel
del 2008 dicembre 2009
3. La storia
L’ Agenzia Makers Space, un’ impresa sociale, ha utilizzato un’ampia rete personale e
un esperto di social media communication per creare un brusio di attività e un percorso
verso la rinascita del Brixton Village. Nel dicembre 2008, con un quinto delle 100
unità del Brixton vacante, i proprietari di questo mercato al coperto nel sud di Londra,
risalente al 1930, ne ha proposto una riqualificazione importante. Questa fu tuttavia
contrastata da alcuni abitanti del quartiere ‘Friends of Brixton Market‘ che proponevano
come campagna la conservazione del mercato. I proprietari hanno, quindi, ritirato la loro
proposta nel marzo 2009 e hanno chiesto all'autorità locale, Lambeth Council, una
consulenza. Consapevoli della necessità di proporre un’alternativa alla demolizione, gli
addetti all’ufficio suggerirono di contattare Agenzia Makers Space recentemente
fondata. Si trattava di un collettivo di persone altamente motivate, con un notevole track
di imprenditori sociali: Space Markers ottenne una moderata somma di finanziamento
dai proprietari responsabili dello spazio ottenuto e un considerevole quantitativo di
persone investì tempo ed energie. Con l'ambizione esplicita di rivitalizzare il mercato
attraverso le piccole imprese e iniziative comunitarie, il collettivo ha lanciato un social
media drive per attrarre una vasta gamma di persone e idee a ciò che definito
” the UK’s biggest slack space project”.
4. La storia
Promosso da un apposito blog, Twitter, Facebook ed il passaparola, più di 350
persone si presentarono a quella iniziale 'Space Exploration‘ nel novembre 2009
evento che permise di discutere sulle nuove idee per quel posto: Makers ha dato ai
soggetti interessati una settimana per elaborare proposte. In quella settimana,
l’agenzia ha ricevuto ben 98 proposte, selezionandone 30, di cui la metà progetti a
breve termine. Dopo un mese di lavori di ristrutturazione, ha aperto il 17 dicembre 2009
la prima di queste unità. Hanno anche lavorato a stretto contatto con la comunità di
negozianti istituita per aumentare la partecipazione locale e feedback, creando una
atmosfera di collaborazione. L’intenzione del Makers Space è stata sempre di essere un
catalizzatore piuttosto che un manager permanente del mercato. Dopo sei
mesi, negozianti e commercianti sono stati incoraggiati a prendere in consegna gli
eventi e progetti, mantenendo così il mercato come centro vitale e attivo della città.
5. L’impatto
Ad un anno nel progetto, tutte le 20 unità sono ancora occupate, sette delle quali
nate da iniziative del novembre 2009. Dopo aver dimostrato le potenzialità di un
approccio diverso per i proprietari terrieri ed il consiglio, Makers Space è stato
lentamente ritirato dal progetto, permettendogli di diventare autosufficienti. Una nuova
iniziativa locale, il Box, ha assunto una sola unità da dove continuano gli eventi
settimanali con i commercianti del mercato. Nel corso del tempo Makers Space ha
costruito un vero e proprio rapporto a doppio senso di apprendimento con il
Lambeth Council, che porta già avanti un prossimo progetto per rivitalizzare degli spazi
vacanti altrove.
6. Key Lessons
Riconoscendo il potenziale Un invito alla co- produzione
L’ approccio Makers Space è stato Makers Space non solo offre un periodo
basato sul riconoscimento iniziale di tre mesi senza pagare l'affitto,
delle potenzialità di uno spazio che era in ma ha offerto la possibilità di
programma per riqualificazione. Il Makers essere parte di un movimento per
Space ha creato una piattaforma per cambiare il modo in cui l’economia possa
l'attività e per scoprire ciò che era essere intesa: i potenziali imprenditori
possibile e per avere persone che sono stati invitati a far parte del progetto.
lavorassero per uno scopo comune. Questo è stato interessante per diverse
comunità di Brixton, soprattutto come nel
caso del festival, come le regole per la
condivisione di cibo ed il dibattito
politico attraverso i negozi. Il
continuo reinvestimento in questo sforzo
collettivo (attraverso eventi, articoli dei
media, ecc) è stato un pilastro
fondamentale per il successo del
progetto.
7. Conclusioni
Come possiamo aprire un terreno fertile per le piccole iniziative
imprenditoriali nei nostri centri storici?
Dove i tradizionali approcci rigenerativi hanno spesso portato al ridimensionamento
e alla clonazione,Il Villaggio di Brixton ci mostra un‘alternativa: creare diverse
forme di imprenditorialità attraverso l'attivazione di social network e una comune re-
immaginazione del possibile. Soprattutto, un rapporto produttivo tra i proprietari
privati, il settore pubblico e quelli che offrono questa nuova prospettiva per il
cambiamento è stato al centro del progetto.