GREEN MOVING N°1 - Ridurre le emissioni di CO2 e risparmiare sulla benzina? E...Kairos Rainbow Srl
Green Moving è la rivista di Kairos Rainbow destinata a chi si occupa di logistica e trasporti per aiutarli a mantenersi aggiornati sulle soluzioni più innovative e sostenibili del proprio settore.
Per info: info@kairosrainbow.it
Scopri di più: https://www.treedom.net/it/organization/kairos-rainbow-srl/event/greenmoving
https://kairosrainbow.it/
This document summarizes several media-supported revolutions throughout history:
- The 1517 Protestant movement utilized the Gutenberg printing press.
- The 1789 French Revolution utilized newspapers and leaflets.
- The 1968 Paris May days revolution utilized transistor radios and wall posters.
- The 2011 North Africa revolution utilized social media platforms like Twitter and Facebook.
This document presents an overview of sustainable enterprise and successful business examples. It discusses the three pillars of sustainability—social, environmental, and economic—and how businesses can create social impact and innovation for competitive advantage. An example of a sustainable business model called S.A.M.B.A. is described. The document also covers skills needed for sustainable enterprises, such as passion, multidisciplinary thinking, and creativity. A brief history of trade and business is provided, mentioning early civilizations in Mesopotamia, along sea and land routes.
Uno dei punti di interesse più popolari a Brixton è stata per i giovani dai 12 ai 21 ani un’agenzia di comunicazione, la Livity, che coinvolge ogni anno i ragazzi in un magazine altamente professionale e in un’ampia gamma di campagne pubblicitarie e di marketing. Attraverso un approccio aperto, il lavoro collaborativo e un tutoraggio, l’agenzia ha trovato una strada per migliorare abilità e fiducia e ha trasformato le opportunità professionali di tanti ragazzi.
Sam Conniff e Michel Clothier hanno cominciato nel 2001 con l’intento di trasformare le loro conoscenze ed esperienze commerciali e di marketing in qualcosa che facesse del bene, immaginando di poter conciliare affari e responsabilità sociali.
La formula di Livity era semplice: invece di usare focus groups e sondaggi per capire cosa piacesse agli under 21, l’agenzia li invitava nei propri uffici.
Inizialmente la proposta non è stata facile da vendere alle aziende, ma l’insistenza di Livity nel lavorare su campagne mainstream, finanziate con budget per il marketing anziché con i budget di Responsabilità Sociale, ha pagato. Le campagne collaborative con Penguin Books per spingere i giovani alla lettura e il programma di apprendistato in-house per ex detenuti negli uffici di Google, mostra che questi nuovi tipi di partnership sono compatibili con il grande business.
GREEN MOVING N°1 - Ridurre le emissioni di CO2 e risparmiare sulla benzina? E...Kairos Rainbow Srl
Green Moving è la rivista di Kairos Rainbow destinata a chi si occupa di logistica e trasporti per aiutarli a mantenersi aggiornati sulle soluzioni più innovative e sostenibili del proprio settore.
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This document summarizes several media-supported revolutions throughout history:
- The 1517 Protestant movement utilized the Gutenberg printing press.
- The 1789 French Revolution utilized newspapers and leaflets.
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- The 2011 North Africa revolution utilized social media platforms like Twitter and Facebook.
This document presents an overview of sustainable enterprise and successful business examples. It discusses the three pillars of sustainability—social, environmental, and economic—and how businesses can create social impact and innovation for competitive advantage. An example of a sustainable business model called S.A.M.B.A. is described. The document also covers skills needed for sustainable enterprises, such as passion, multidisciplinary thinking, and creativity. A brief history of trade and business is provided, mentioning early civilizations in Mesopotamia, along sea and land routes.
Uno dei punti di interesse più popolari a Brixton è stata per i giovani dai 12 ai 21 ani un’agenzia di comunicazione, la Livity, che coinvolge ogni anno i ragazzi in un magazine altamente professionale e in un’ampia gamma di campagne pubblicitarie e di marketing. Attraverso un approccio aperto, il lavoro collaborativo e un tutoraggio, l’agenzia ha trovato una strada per migliorare abilità e fiducia e ha trasformato le opportunità professionali di tanti ragazzi.
Sam Conniff e Michel Clothier hanno cominciato nel 2001 con l’intento di trasformare le loro conoscenze ed esperienze commerciali e di marketing in qualcosa che facesse del bene, immaginando di poter conciliare affari e responsabilità sociali.
La formula di Livity era semplice: invece di usare focus groups e sondaggi per capire cosa piacesse agli under 21, l’agenzia li invitava nei propri uffici.
Inizialmente la proposta non è stata facile da vendere alle aziende, ma l’insistenza di Livity nel lavorare su campagne mainstream, finanziate con budget per il marketing anziché con i budget di Responsabilità Sociale, ha pagato. Le campagne collaborative con Penguin Books per spingere i giovani alla lettura e il programma di apprendistato in-house per ex detenuti negli uffici di Google, mostra che questi nuovi tipi di partnership sono compatibili con il grande business.
Il servizio Io Guido Car Sharing è un’iniziativa sostenuta dal Ministero dell’Ambiente e da ICS (Iniziativa Car Sharing) e promossa dal Comune di Parma e da Infomobility, gestore del servizio, per proporre un sistema alternativo di proprietà e d’uso dei veicoli, favorire la mobilità sostenibile e integrare l’offerta del trasporto pubblico su percorsi non standardizzati.
Rossella Sobrero - Il terzo settore sarà in grado di adattarsi ad un mondo di...Stefano Saladino
Prospettive nuove e necessità di cambiare. Innovazione radicale sicuramente ma anche incrementale, sopratutto per chi non aveva, prima della crisi, trovato risorse e tempo per strutturarsi.
Dai green center ai distretti urbani, nuove prospettive per una città sostenibile, intervento di Michele Vigilante , assegnista di ricerca di Geografia economica presso l’Università degli studi di Foggia, durante il convegno di Eticanonmente, "Finanza Etica e Microcredito", tenutosi presso la Facoltà di Economia dell'Università di Bari il 25 maggio 2012
Sharing school 2016 - progetto Bike stationCasa Netural
Sharing School 2016 Matera - Cocittà e Coterritori
Progetto elaborato da
"Collaborative Polis: sharing neighbourhood for an inclusive community" di Silvia Sitton
http://www.sharingschool.it/progetti.html
Slide Pin Bike _ Premio PA SostenibileNico Capogna
Pin Bike è un’iniziativa di gamification per incentivare la mobilità urbana sostenibile (su due ruote e car pooling) tramite un sistema brevettato di monitoraggio che coinvolge direttamente il cittadino/lavoratore e crea un ponte di iniziative con il Comune/Impresa di cui fa parte.
Kinexia: storia, struttura, principi e internazionalizzazionePietro Colucci
La storia del gruppo Kinexia, guidato da Pietro Colucci, la struttura societaria, la sostenibilità integrata, l'azionariato, l'internazionalizzazione, la struttura di business e la corporate social responsability
Il servizio Io Guido Car Sharing è un’iniziativa sostenuta dal Ministero dell’Ambiente e da ICS (Iniziativa Car Sharing) e promossa dal Comune di Parma e da Infomobility, gestore del servizio, per proporre un sistema alternativo di proprietà e d’uso dei veicoli, favorire la mobilità sostenibile e integrare l’offerta del trasporto pubblico su percorsi non standardizzati.
Rossella Sobrero - Il terzo settore sarà in grado di adattarsi ad un mondo di...Stefano Saladino
Prospettive nuove e necessità di cambiare. Innovazione radicale sicuramente ma anche incrementale, sopratutto per chi non aveva, prima della crisi, trovato risorse e tempo per strutturarsi.
Dai green center ai distretti urbani, nuove prospettive per una città sostenibile, intervento di Michele Vigilante , assegnista di ricerca di Geografia economica presso l’Università degli studi di Foggia, durante il convegno di Eticanonmente, "Finanza Etica e Microcredito", tenutosi presso la Facoltà di Economia dell'Università di Bari il 25 maggio 2012
Sharing school 2016 - progetto Bike stationCasa Netural
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Progetto elaborato da
"Collaborative Polis: sharing neighbourhood for an inclusive community" di Silvia Sitton
http://www.sharingschool.it/progetti.html
Slide Pin Bike _ Premio PA SostenibileNico Capogna
Pin Bike è un’iniziativa di gamification per incentivare la mobilità urbana sostenibile (su due ruote e car pooling) tramite un sistema brevettato di monitoraggio che coinvolge direttamente il cittadino/lavoratore e crea un ponte di iniziative con il Comune/Impresa di cui fa parte.
Kinexia: storia, struttura, principi e internazionalizzazionePietro Colucci
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Mentre molti musei di storia locale possono essere definiti più una “raccolta di amenità”, una riorganizzazione istituzionale ha reso il Museum of East Anglian Life un vero e proprio museo civico, un’impresa sociale e un nuovo spazio pubblico. Invece di barcamenarsi con la mancanza di fondi pubblici e la diminuzione dei visitatori, il museo si è affermato come luogo di scambio, di incontro e d’affari
Immaginate di aspettare alla stazione ferroviaria e, affamati, prendete semplicemente un frutto che pende da un albero a lato della strada. A Todmorden, nel Lancashire è possibile: per quasi tre anni gli abitanti della città, giovani e vecchi, si sono impegnati nella gestione di parcheggi, siepi, cimiteri, marciapiedi e cortili delle scuole trasformandoli in aree coltivate. Piccoli interventi locali hanno resto il paesaggio cittadino più godibile e hanno modificato il sistema alimentare locale in modo tangibile.
Bishop's castle household energy servicesSocieting
A Bishop’s Castle, nel Shropshire, una famiglia su quattro ha beneficiato di uno studio energetico personalizzato, grazie a un gruppo di volontari e la forza di un trust locale, per generare una significativa riduzione dei consumi energetici in città e nel resto della regione.
L’Household Energy Services (HES) è un servizio di consulenza peer-to-peer che ha tradotto la complessa sfida politica del cambiamento climatico in un adeguamento credibile dello stile di vita quotidiano.
. Il primo Fab Lab è stato costituito come programma di sensibilizzazione da Neil Gerschenfeld presso il MIT, nel 2002. L’idea si è presto estesa a organizzazioni non accademiche. Manchester è stata la prima città britannica a ospitare un Fab, istituito dal Manufacturing Institute, un ente di beneficenza che lavora per promuovere produzione nel Nord-ovest dell'Inghilterra
Diversamente dalla maggior parte dei servizi di affitto, Jayride si focalizza sull’ottimizzazione delle risorse esistenti: le automobili che le persone possiedono già cercando di combinare la libertà totale del trasporto individuale con l'utilità sociale del trasporto pubblico, ma senza la rigidità di quest'ultimo.
Prendendo ispirazione da un modello simile presente in Germania, Rod Bishop, imprenditore di Auckland, ha creato itch.co.nz nel 2007. Presto è diventato il più grande sito di ride-sharing della Nuova Zelanda e oggi, a due anni dalla creazione di Jayride.co.nz, il servizio si sta espandendo in Regno Unito, Australia e Irlanda.
2. 40000 2200 0$
Biciclette abbandonate in Biciclette mandate in Fondi di
Danimarca africa dal 2007 beneficenza
3. La storia
Nel cuore del distretto dello shopping di Copenaghen sorge un piccolo negozietto in
completa antitesi con l’ambiente circostante:si tratta di Baisikeli, un laboratorio che
salva le biciclette dalla strada, un’impresa etica basata sull’affitto di biciclette ed
una straordinaria iniziativa internazionale per lo sviluppo impostata sulla
condivisione delle risorse, il trasferimento delle conoscenze e micro- prestiti.
Baisikeli nacque nel 2003, quando i cugini Niels Bonefeld e Henrik Mortensen
decisero di soccombere con degli urgenti aiuti per la Tanzania utilizzando le milioni
di biciclette abbandonate nelle strade danesi. L’idea era semplice: Baisikeli avrebbe
raccolto le circa 400000 biciclette abbandonate in Danimarca ogni anno e le
avrebbe mandate in Tanzania, dove le avrebbero riparate e vendute al prezzo del
mercato locale. Sebbene gli ostacoli burocratici bloccarono il piano iniziale dei due
cugini, che consisteva nel racimolare le biciclette dagli uffici degli oggetti smarriti
della polizia, questi scoprirono successivamente che le compagnie di assicurazioni
sarebbero state ben felici di liberarsi di quelle cataste di biciclette abbandonate.
4. La storia
Dopo la loro prima spedizione in Tanzania nel 2007, i cugini realizzarono che contando
sui fondi di beneficenza non avrebbero creato un modello di business produttivo. Per
questo motivo aprirono un laboratorio nel centro di Copenhagen, dove potevano riparare
biciclette di seconda mano per poi vederle o noleggiarle ai turisti. Le entrate ne
consentirono l’apertura di un secondo laboratorio in Sierra Leone, dove le vendite erano
migliorate da sistemi di micro-prestiti pensati da i meccanici di biciclette locali. Questi
permettevano ai lavoratori di comprare biciclette di seconda mano e pagarle entro
quattro/sei mesi in rate mensili direttamente dal proprio salario. Oltre alla mobilità low-
cost, Baisikeli forniva anche uno dei più importanti benefit nel lungo periodo: i
trasferimenti di conoscenza e tecniche sul campo. L’obiettivo è lo sviluppo di un’industria
di biciclette da export in Africa. Per favorire ciò, Baisikeli ha cominciato a produrre
biciclette su ordinazione in Danimarca, sviluppando in tal modo le conoscenze tecniche
necessarie per partire da zero per un’industria di biciclette – come pianifica di fare in
Tanzania e Mozambico dal 2011. Le bici su ordinazioni sono poi affittate da compagnie
come Ikea Danimarca, e alla fine ( normalmente tre anni) le stesse verranno mandate in
Africa dove i tecnici locali le ricostruiranno in tricicli per ospedali.
5. L’impatto
Dalla fine del 2010, oltre 2.200 bici sono state spedite in Sierra
Leone e Tanzania. L'Ospedale Masanga in Sierra Leone, che ospita
uno dei laboratori Baisikeli, utilizza le sue bici a sostegno di microimprese locali
così come per il trasporto dei pazienti e della medicina. Baisikeli ha anche
ottenuto il riconoscimento internazionale, non appena è divenuta l’impresa fornitrice
ufficiale di biciclette per le conferenze internazionali come la Copenhagen Climate
Conference (COP15) e Velo-City nel 2010.
6. Key Lessons
L’esperienza del posto Riutilizzo dei beni
Avere uno spazio multi uso (workshop / Dare nuova vita alle risorse
ufficio / noleggio / vendita al dettaglio) è precedentemente sprecate - le bici
non solo economicamente efficace, ma vecchie
ancora più importante perché mette in delle compagnie di assicurazione che
mostra al pubblico l’organizzazione e normalmente avrebbero dovuto pagare
l’etica dell’azienda. Oltre a generare per smaltire - è il core
reddito, il laboratorio di Copenaghen business proposition di Baisikeli.
comunica la totalità della catena Baisikeli L'organizzazione è riuscita ad entrare
occupandosi sia della fornitura per turisti, in questa fornitura alla chiusura della
che per residenti e per le imprese. Il domanda, chiudere il ciclo dei rifiuti e di
laboratorio è quindi fondamentale per il fornire formazione, lavoro e basso costo
modello di business . di mobilità con un notevolmente basso
impatto ambientale.
7. Conclusioni
Come facciamo a scoprire nuove tipologie di fonti condivisibili
attraverso le diverse tipologie di rifiuti che produciamo?
Mentre nel Regno Unito i tassi di rifiuti riciclati migliorano
indicando come la politica nazionale e quella locale facciano la
differenza, l'esempio di Baisikeli mostra come iniziative
imprenditoriali possano osservare nicchie di flussi di rifiuti e trasformarli
in autosufficienti modelli di business che creano valore attraverso i
continenti.
Nelle imprese sociali, infine, gli intermediari diventano un fattore cruciale
nello sbloccare percorsi del genere.